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La funzione dei prezzi in un'economia di mercato e l'infattibilità

di un'economia senza prezzi.


Di

Christian Nesi

Prefazione
Lo scopo di questo elaborato è quello di illustrare quale funzione
svolgono i prezzi in un'economia di mercato e per quale motivo
un’economia nella quale non vi siano prezzi è destinata al fallimento. La
teoria alla base di questa opera si trova nel testo pubblicato nell’
“American Economic Review” del settembre 1945, scritto
dall’economista Friedrich Von Hayek, che prende il nome di “The use of
knowledge in society”. Per rendere chiari i contenuti della mia ricerca,
esporrò inizialmente un esempio pratico della funzione dei prezzi in un
mercato per poi vedere come un sistema economico privo di prezzi non
sia sostenibile. In seguito, vedremo dove è allocata la conoscenza
all’interno di una società e i vari modi in cui questa viene comunicata.

I problemi derivanti da un’assenza di prezzi


Per comprendere al meglio la funzione dei prezzi in un’economia di
mercato, dobbiamo innanzitutto capire in quali problematiche
incorreremmo nel caso in cui operassimo in un sistema economico
totalmente privo di prezzi e, dunque, di mercati. Supponiamo di essere i
commissari responsabili per la costruzione delle infrastrutture per la
mobilità nella vecchia Unione Sovietica dove, ipoteticamente, abbiamo
un’assenza totale di mercati e dunque l’allocazione delle risorse
disponibili viene adoperata da un organo governativo centrale, al quale
noi stessi facciamo parte. Il nostro primo compito come responsabile dei
trasporti è quello di costruire una ferrovia da città A a città B, ovviamente
è nostro compito fare ciò nel modo più vantaggioso per l’intera nazione.
Una problematica che deve essere trattata è la presenza di una catena
montuosa tra la città A e la città B. Per semplificare, ipotizziamo che le
scelte a nostra disposizione siano due: trivellare la catena montuosa e
passarvi attraverso o, altrimenti, circonvallarla. Entrambe le opzioni sono
ugualmente valide in termini di adempimento della funzione che una
ferrovia deve svolgere. La prima opzione richiede una gran quantità di
ingegneri e relativamente poco acciaio, mentre la seconda scelta può
essere effettuata andando ad utilizzare poche ore di ingegneria e una
quantità elevata di acciaio. Come possiamo effettuare la scelta che porta
più beneficio all’intera nazione? Seppur sia nota la disponibilità di
entrambi i beni, siamo totalmente ignari di quale dei due apporti una
maggior utilità se utilizzato in altri ambiti. Dopotutto l’acciaio viene
impiegato per la costruzione di veicoli, utensili e quant’altro. Altresì può
essere detto sugli ingegneri che, nella società, progettano sistemi di
irrigazione, autostrade e impianti di produzione. Per rispondere
correttamente alla domanda, dovremmo sapere ciò che il produttore di
veicoli sa sull’utilità apportata al cliente da uno dei suoi veicoli e sapere
anche ciò che il contadino sa sull’utilità apportata al consumatore da una
farina di più alta qualità. Potremmo pensare di condurre un’indagine su
larga scala chiedendo ad ogni cittadino cosa preferisca tra un chilo di
farina migliore e una più veloce spedizione dei beni inviatigli dallo stato.
Sarebbe, tuttavia, la soluzione al problema? Come possiamo ben
immaginare la quantità di dati che lo stato dovrebbe processare ed
interpretare sarebbe gargantuesca e, con molta probabilità, i dati rilevati
sarebbero inattendibili una volta raggiunta la conclusione, a causa della
variabilità delle preferenze dei soggetti facenti parte della società. Anche
ponendo il problema al giorno d’oggi, la scelta di utilizzare un algoritmo
che processi immediatamente le risposte date dalla popolazione sarebbe
inefficiente data la mancanza di incentivi alla popolazione ad aggiornare
giornalmente le loro preferenze riguardo a migliaia di prodotti.
Semplicemente saremmo incapaci di effettuare una scelta Pareto-
efficiente.

Come i prezzi aiutano ad ottenere il bene collettivo della società

Presupponiamo adesso di trovarci nella stessa situazione dell’esempio


precedente ma, invece di essere i commissari responsabili delle
infrastrutture per la mobilità nella vecchia Unione Sovietica nella quale
secondo la nostra ipotesi non esistevano prezzi, fossimo i manager di
un’impresa privata che opera in un’economia di mercato. Avendo lo
stesso compito di collegare la città A con la città B tramite una ferrovia e
dovendo tener conto della catena montuosa che giace nel mezzo alle
due città, la risposta su quale metodo utilizzare per compiere la mia
mansione in questo caso appare ovvia. Sceglierò la soluzione che mi
consente di costruire la ferrovia nel modo meno costoso possibile. Come
sappiamo in un’economia di mercato i prezzi sono dati dalla relazione
tra quantità prodotta del bene e la domanda dei consumatori per il bene
stesso. Dunque, conoscendo i prezzi delle ore di ingegneria e
dell’acciaio comprendo quale dei due è più desiderato all’interno della
società in relazione alla quantità prodotta, conseguentemente andrò ad
utilizzare una quantità minore del bene più costoso o “più scarso” e farò
più largo uso del bene il cui costo è minore. Facendo così non solo
agisco nel mio interesse, ma anche nell’interesse dell’intera società.

Il “Basick Knowledge Problem” come base del problema della


conoscenza di Hayek

Ogni individuo nel corso della sua vita necessita di pianificare. Anche
nella teoria microeconomica l’individuo agisce su piani da lui ideati per
massimizzare un certo parametro, che nella teoria del consumo
abbiamo visto essere l’utilità del soggetto che si trova ad effettuare la
scelta. Tuttavia, la teoria da noi trattata si basa su forti presupposti,
come quello che l’individuo abbia una perfetta consapevolezza della
realtà che lo circonda. L’efficacia del piano da lui formulato diminuisce
nei casi in cui o non sia perfettamente a conoscenza delle risorse a lui
disponibili per la massimizzazione dell’utilità oppure non sappia il
quantitativo esatto di utilità che ogni bene sul mercato apporti. Possiamo
facilmente comprendere come nella realtà molte delle informazioni delle
quali necessitiamo per fare la scelta più logica possibile siano fuori dalla
nostra portata e siano, per la maggior parte, irraggiungibili. Kirzner
aggiunge inoltre che, nel caso io voglia attuare un piano, che
chiameremo piano A, ma non abbia le necessarie informazioni per
attuarlo nella maniera più logica, potrei sviluppare un piano B
specificamente ideato per raccogliere le informazioni di cui necessito per
l’attuazione del piano A. Tuttavia, questo non apporterebbe una
soluzione al problema, ma bensì lo amplificherebbe. Questo deriva dal
fatto che nel ricercare le informazioni realizzerei, probabilmente, quanto
io sia realmente ignorante a riguardo delle circostanze che mi
circondano; ad esempio, potrei arrivare a capire che attuare il piano A
non è in primo luogo l’azione più logica da perseguire o che altrimenti
alcune informazioni che ritenevo necessarie si rivelino in realtà futili.
Questo problema viene definito da Kirzner come il “basic knowledge
problem” e viene formulato nella seguente maniera: “data la carenza di
conoscenza dell’individuo riguardo alle sue vere circostanze è altamente
improbabile che questo raggiunga l’ottimo desiderato.” Possiamo
dunque capire come il problema della conoscenza di Hayek sia un caso
particolare del basic knowledge problem presentato da Kirzner, data
l’ignoranza riguardo alle vere circostanze a cui lo stato pianificatore è
soggetto. Questo problema viene dunque analizzato e discusso da
Hayek nel suo articolo, arrivando alla seguente conclusione che
riassume il senso stesso dell’opera:
“The peculiar character of the problem of a rational economic order Is determined
precisely by the fact that the knowledge of the circumstances of which we must
make use never exists In concentrated or Integrated form but solely as the dispersed
bits of incomplete and frequently contradictory knowledge which all the separate
Individuals possess”

É dunque l’assenza di un insieme concentrato di tutte le informazioni di


cui necessito al fine di effettuare scelte logiche ciò che rende
un’economia priva di prezzi non sostenibile.
Come la conoscenza viene raccolta all’interno della società
Adesso una domanda che potremmo porci potrebbe essere la
seguente: come possiamo essere sicuri che i prezzi siano un indicatore
di preferenze più affidabile dell’eventuale algoritmo proposto nel primo
esempio? Come accennato precedentemente, il problema che rende
l’algoritmo inefficiente è la mancanza di incentivi per la popolazione a
rispondere quotidianamente a domande sulle preferenze nei confronti di
prodotti di loro interesse. Anche in questo caso i prezzi pongono una
soluzione al problema. Dato che gli individui all’interno di un’economia di
mercato hanno risorse monetarie limitate è nel loro interesse esprimere
come preferiscono spendere le limitate ricchezze a loro disposizione in
modo da massimizzare la loro utilità. Dunque, tramite l’acquisto di un
bene il consumatore comunica a tutta la società che l’utilità marginale
per euro speso in quel bene è maggiore, almeno per l’individuo che ha
effettuato la scelta, di ogni altra scelta alternativa. Questo non ha
conseguenze solo sul mercato del prodotto acquistato, bensì gli effetti
della decisione riverberano in ogni altro mercato ad esso collegato. Un
altro strumento utilizzato per la comunicazione di informazione all’interno
di un mercato è ciò che è conosciuto come “entrepreneurial discovery
process”, tramite questo processo individui con informazioni rilevanti
all’interno di un mercato in disequilibrio sfrutteranno queste informazioni
per ottenere dei ricavi, comunicando conseguentemente all’intera
società le variazioni avvenute all’interno del mercato. L’esempio fatto da
Hayek è il seguente:

Assume that somewhere in the world a new opportunity for the use of some raw
material, say, tin, has arisen, or that one of the sources of supply of tin has been
eliminated. It does not matter for our purpose—and it is very significant that it does
not matter—which of these two causes has made tin more scarce. All that the users
of tin need to know is that some of the tin they used to consume is now more
profitably employed elsewhere and that, in consequence, they must economize tin.
There is no need for the great majority of them even to know where the more urgent
need has arisen, or in favor of what other needs they ought to husband the supply. If
only some of them know directly of the new demand, and switch resources over to it,
and if the people who are aware of the new gap thus created in turn fill it from still
other sources, the effect will rapidly spread throughout the whole economic system
and influence not only all the uses of tin but also those of its substitutes and the
substitutes of these substitutes, the supply of all the things made of tin, and their
substitutes, and so on; and all this without the great majority of those instrumental in
bringing about these substitutions knowing anything at all about the original cause of
these changes.
Hayek mette particolare enfasi sul fatto che sia necessario che la
maggior parte dei soggetti facenti parte di una società non conosca le
motivazioni per le variazioni dei prezzi in un mercato. Ciò deriva dal fatto
che ogni individuo non può essere competente in ogni mercato presente
in un’economia, ed è dunque opportuno che i soggetti abbiano aree di
competenza diverse in modo da raccogliere le informazioni presenti in
ogni altro mercato. In tal modo le varie conoscenze degli individui in una
società si sovrappongono facendo sì che vi siano informazioni
necessarie per prendere decisioni razionali in ogni mercato presente.

Comprendiamo dunque da quanto esposto fino ad ora come Hayek non


prestasse particolare attenzione alla condizione di equilibrio di mercato
in sé, ma a come un mercato perfettamente concorrenziale operi in
condizioni di disequilibrio. Di particolare interesse per lui erano i processi
tramite cui gli individui all’interno di una società operino per la
rielaborazione delle nuove informazioni nate dal cambiamento delle
circostanze all’interno del mercato per il raggiungimento di un nuovo
equilibrio.

Conclusioni
Analizzando dunque la teoria esposta in primo luogo da Friedrich Hayek
e poi da altri economisti come Kirzner siamo arrivati a comprendere
come uno stato con un’economia priva di un sistema di prezzi non possa
essere sostenibile nel lungo periodo, data l’impossibilità di effettuare
scelte Pareto-efficienti. Ogni difficoltà che un sistema economico di
questo tipo incontra viene risolta tramite l’immissione di un sistema di
prezzi e la conseguente creazione di mercati che consentono di
raccogliere quelle informazioni che sono sparse all’interno dell’intera
società.

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