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Il corpo
umano
C1
capitolo lezione
C1 L’organizzazione gerarchica
del corpo umano
Nel nostro corpo ci sono cellule
specializzate e organizzate in tessuti, organi
e apparati. Tessuti diversi si uniscono a
formare gli organi, strutture complesse
che assolvono funzioni che i tessuti da soli
umano
interno stabile, uno sviluppo armonico e
una efficace relazione con l’esterno.
dotto
Epitelio
stratificato
acini
filamenti
fibra
15 µm 30 µm 15 µm
Figura 1.3 Cellule muscolari (A) Una cellula muscolare contiene filamenti proteici che provocano la
contrazione. La disposizione regolare dei filamenti, composti di due diverse proteine, fa sì che le cellule
muscolari abbiano questo aspetto striato. (B) Le cellule del muscolo liscio non hanno le tipiche striature
visibili in quello scheletrico. (C) Le cellule del muscolo cardiaco sono più piccole, presentano un solo nucleo e
formano guaine di cellule contrattili elettricamente accoppiate.
Tessuto connettivo
Ogni miofibrilla
è formata da
filamenti spessi
Mitocondri di miosina e
Linea Z Banda M Banda I filamenti sottili
di actina molto
ordinati.
Singola
miofibrilla
Filamento di miosina
7
il collagene e l’elastina.
I connettivi specializzati
I connettivi specializzati comprendono il tessuto osseo, la carti-
lagine e il sangue.
¥ Il tessuto osseo contiene fibre di collagene, ma deve la pro-
pria rigidità e la propria durezza a una matrice extracellulare
ricca di cristalli di fosfato e carbonato di calcio insolubili.
L’osso ha una triplice funzione: sostegno per i muscoli, pro-
tezione meccanica e riserva di sali di calcio per il resto del
corpo. Questa funzione può realizzarsi perché all’interno
dell’osso sono sempre attive cellule che producono, e cellule
che demoliscono la matrice, mantenendolo in un equilibrio
dinamico. Le cellule responsabili della crescita e del continuo
rimodellamento dell’osso sono gli osteoblasti, gli osteociti e
gli osteoclasti (figura 1.6). Gli osteoblasti producono nuova
Figura 1.5 Il collagene In questa matrice extracellulare che si deposita sulla superficie ossea.
fotografia, ottenuta al microscopio Queste cellule vengono gradualmente circondate dalla ma-
elettronico a scansione (SEM), sono ben
visibili le fibre di collagene. trice stessa, da cui risultano infine incapsulate; quando ciò
accade, esse smettono di depositare la matrice, ma conti-
Matrice ossea
recentemente formata
Gli osteoblasti
depositano nuova
matrice ossea,
riempiendo i
canali scavati dagli
osteoclasti.
Matrice
Cellule cartilaginee (condrociti)
Vecchio tessuto osseo
Gli osteoclasti
demoliscono
il vecchio tessuto
osseo.
Gli osteociti
sono osteoblasti
che rimangono
intrappolati dalla
matrice che loro stessi
hanno prodotto.
osteocita
B Figura 1.7 La cartilagine La cartilagine
permette a strutture come l’orecchio di essere
rigide, ma flessibili. Le cellule cartilaginee
secernono una matrice extracellulare ricca di
fibre di collagene ed elastina. (Nell’immagine,
le fibre di elastina sono blu scuro).
A Dendriti B
Astrociti
Corpo
cellulare
del
neurone Figura 1.8 I neuroni e le cellule
gliali (A) Questo neurone umano
consiste in un corpo cellulare,
un certo numero di dendriti
Assone che ricevono informazioni da
altri neuroni, e un lungo assone
che invia informazioni alle
altre cellule. (B) Una sezione di
tessuto dell’encefalo umano
mostra gli astrociti, un tipo di
cellule gliali. Le cellule gliali
Capillari
garantiscono ai neuroni funzioni
di sostegno e protezione, fra cui
la creazione di una barriera che
protegge l’encefalo.
20 µm 60 µm
verifiche Rispondi
di fine A Che cosa sono i tessuti? Quali tipi di tessuti
lezione
sono presenti nel corpo umano?
B Che cosa sono le ghiandole? Quali sono le
differenze tra ghiandole esocrine e ghiandole
endocrine?
C Che cosa sono le fibre muscolari?
D Come sono organizzati i neuroni?
2
da tessuti.
Stomaco
9
Movimento
I sistemi e gli apparati All’interno di un
organo, i tessuti
Quando le funzioni di più tessuti vengono coordinate per svolge-
sono specializzati in
re un’unica attività, si forma un organo (come il cuore o il rene). modi specifici.
A loro volta, gli organi possono essere raggruppati in sistemi
o apparati (figura 1.10 e figura 1.11 nelle pagine seguenti). Un
sistema è un’unità morfofunzionale costituita da organi che con-
dividono la stessa origine embrionale; i sistemi del corpo umano Figura 1.9 Le pareti dello
Tessuto nervoso
sono cinque: nervoso, linfatico e immunitario, endocrino, sche- stomaco Un buon esempio Gestione delle informazioni,
della disposizione di tutti e comunicazione e controllo
letrico, muscolare. quattro i tipi di tessuto nella
Un apparato, invece, è un insieme di organi con origine em- struttura di un organo.
brionale diversa, che cooperano per svolgere le stesse funzioni;
gli apparati sono sei: tegumentario, cardiovascolare, digerente,
I sistemi e gli apparati non si comportano in maniera indipen-
respiratorio, urinario, riproduttore. A volte questi due termini
dente, ma lavorano in modo coordinato al servizio dell’intero
vengono usati come sinonimi, anche se in modo improprio.
organismo.
Alcuni di essi, come l’apparato digerente (figura 1.9), sono
L’apparato che si occupa del trasporto è l’apparato cardiova-
formati da organi in continuità fisica tra loro; altri, come il siste-
scolare: passando da un organo all’altro, il sangue permette gli
ma endocrino, comprendono organi distanti l’uno dall’altro, ma
scambi di sostanze chimiche e aiuta a mantenere costante l’am-
correlati funzionalmente.
biente interno. L’apparato cardiovascolare lavora insieme al
Tutti gli apparati sono sostenuti dallo scheletro e dai musco-
sistema linfatico e al sistema immunitario che hanno il compito
li e protetti dall’apparato tegumentario (la cute), che insieme
di difendere l’organismo. L’apparato che presiede alla digestione è
delimitano due cavità, una dorsale e una ventrale, entro cui al-
il digerente, costituito da tutti e quattro i tessuti del corpo umano.
loggiano i diversi organi. La cavità dorsale, comprendente il cranio
Il sistema endocrino e quello nervoso esercitano un’azione di
e il canale vertebrale che protegge il sistema nervoso centrale,
«controllo» sull’attività di tutti gli altri apparati e sistemi.
composto da encefalo e midollo spinale. La cavità ventrale, divisa
dal diaframma in quella toracica (che ospita il cuore e i polmoni) Ricorda Il nostro corpo è formato da organi che a loro volta
e in quella addomino-pelvica (in cui si trovano stomaco, fegato, sono riuniti in apparati e sistemi. Nel corpo umano i sei
genitali, ecc). apparati e i cinque sistemi cooperano tra loro.
L’apparato urinario è
formato da reni, ureteri,
vescica e uretra. Produce
ed elimina l’urina,
eliminando i rifiuti prodotti
nelle reazioni metaboliche
dell’organismo. Regola la
composizione del sangue.
L’apparato tegumentario
comprende la cute, le ghiandole,
le unghie e i peli. Ricopre tutto L’apparato digerente comprende
il corpo ed è l’interfaccia tra la bocca, l’esofago, lo stomaco,
l’organismo e l’ambiente. l’intestino insieme a ghiandole
accessorie. Consente l’introduzione
del cibo, l’assorbimento delle
sostanze nutritive e l’eliminazione
Muscolo erettore del pelo
di quelle non digerite.
Derma
Membrana basale
Villi intestinali
Tessuto
sottocutaneo
Immagine
istologica
di un’arteriola
umana.
L’apparato riproduttore
comprende le gonadi (testicoli
e ovaie) e gli organi a esse
associati. Produce i gameti e
consente la fecondazione e lo
sviluppo di nuovi individui.
Spermatozoi
Tessuto
del testicolo
Cellule della
membrana
Oocita
granulosa
Tessuto
(stroma)
dell’ovaio
Immagine
istologica di un Immagine istologica
follicolo ovarico (SEM) di spermatozoi
umano. umani nel testicolo.
Il sistema nervoso è
formato dall’encefalo, L’apparato respiratorio
dal midollo spinale, è costituito dai
dai nervi e dagli polmoni e dalle vie
organi di senso. aeree. Garantisce
Riceve gli stimoli gli scambi dei gas
esterni e interni ed respiratori, trasferendo
elabora le risposte. l’ossigeno al sangue, ed
eliminando il diossido di
carbonio.
Dendriti
Corpo
Ciglia
cellulare
Microvilli
Membrana
basale
Cellula di Purkinje
Cellula
mucosa
Sostanza grigia
Immagine
istologica (TEM)
Immagine al dell’epitelio
microscopio confocale respiratorio del
del cervelletto umano. polmone umano.
Striatura data
dal susseguirsi di
actina e miosina
Canali Fibra
di Havers muscolare
Lamelle
Osteocita
Immagine istologica di
Immagine istologica del una sezione di muscolo
tessuto osseo compatto scheletrico umano.
umano. (Ingrandimento, 450x) (Ingrandimento, 250x)
Muscolo erettore
del pelo
Epidermide
Strato basale
(germinativo)
Derma
3 Ambiente
esterno O2 CO2
Alimenti,
sali
e acqua
13 I meccanismi dell’omeostasi
menti interni ed esterni (figura 1.14).
A livello degli apparati e delle funzioni fisiologiche, le variabili
più importanti da mantenere in equilibrio sono: Il sistema di controllo comprende sempre un recettore, un centro
• la temperatura; di regolazione e un effettore.
• l’equilibrio idrosalino; 1. Il recettore è un sensore che recepisce l’informazione relativa
• l’apporto dei nutrienti essenziali; a un determinato fattore nell’ambiente esterno o interno e
• lo scambio dei gas respiratori; invia un segnale al sistema regolatore.
• la pressione e il volume del sangue; 2. Il centro di regolazione analizza le informazioni ricevute,
• l’eliminazione delle sostanze di rifiuto tossiche. confrontandole con il valore di riferimento da mantenere; se
Le attività di tutti gli apparati sono regolate (cioè accelerate o riscontra un’alterazione invia un comando all’effettore.
rallentate) dalle azioni di specifici segnali prodotti dai sistemi 3. L’effettore agisce modificando l’ambiente interno in base alle
nervoso ed endocrino. richieste del centro di regolazione.
3. Il feedback positivo
2. ... e il tachimetro – vedere il cervo –
fornisce il feedback modifica il valore di
negativo. La riferimento e induce a
differenza fra i due è rallentare.
un segnale di errore.
4. Il guidatore
agisce come un
sistema regolatore,
servendosi delle
informazioni di
feedback per
controllare i freni e
l’acceleratore.
Per esemplificare, immagina di essere alla guida di un’automobile Il feedback negativo è il meccanismo biologico più frequente; la
su una strada con un limite di velocità; tu (il sistema regolatore) parola «negativo» indica che queste informazioni spingono gli
controlli la velocità della tua auto con l’acceleratore e i freni (gli effettori a ridurre o invertire il processo che ha generato il segna-
effettori), ma quando usi l’acceleratore e i freni per regolarla devi le di ritorno. Il feedback negativo nei sistemi fisiologici tende a
sapere qual è la tua velocità e qual è il limite. Il limite di velocità far tornare una variabile interna al valore di riferimento, da cui
è il valore di riferimento, e la lettura del tachimetro è l’informa- essa ha deviato.
zione del recettore. In alcuni sistemi fisiologici si rilevano anche feedback positi-
Quando il valore di riferimento e l’informazione del recetto- vi. Un feedback positivo amplifica una risposta. Esempi di feedback
re vengono confrontati, ogni differenza è un segnale di errore. positivi sono le risposte che vuotano le cavità del corpo, come la
I segnali di errore suggeriscono azioni correttive, che tu compi minzione, la defecazione, lo starnuto e il vomito.
attraverso l’acceleratore o il freno (figura 1.15). Questi principi di controllo e regolazione ci aiutano a capire
Nei sistemi biologici l’effettore non si limita a realizzare la come funziona un sistema e com’è regolato.
risposta, ma ogni volta invia un segnale di ritorno al centro di
Ricorda Il controllo dell’omeostasi avviene grazie a un sistema
controllo. Tale processo, chiamato retroazione o feedback, in-
che comprende sempre: un recettore, un centro di
fluenza a sua volta l’attività del sistema
Il termine feedback in regolazione e un effettore. L’effettore può anche inviare
regolatore, inibendola (feedback negativo) o
inglese significa «rifornire un segnale di ritorno al centro di controllo (feedback),
all’indietro», nel senso di potenziandola (feedback positivo). Il mecca-
«reazione» a un qualche tipo nismo del feedback è essenziale per definire
influenzando l’attività del regolatore.
di stimolo biologico.
la durata e l’entità della risposta.
Radiazione
La conduzione è il trasferimento
diretta
diretto di calore che avviene
quando oggetti di diverse
temperature vengono a contatto.
F
ino a non molti anni fa, la febbre era consi- Poiché la febbre è frutto di un adattamento
un segno positivo per valutare il ne stimola l’attività, così come stimola l’azione
dell’interferone, una molecola coinvolta nella
possibile decorso di un’infezione. risposta immunitaria. Inoltre, l’aumento della
Erano davvero solo credenze? temperatura può favorire la denaturazione
di alcune tossine prodotte dai microrganismi
patogeni.
Ricorda Le cellule che muoiono possono essere sostituite grazie 18 Le staminali adulte
alla rigenerazione dei tessuti. La capacità di rigenerarsi Nell’adulto, le staminali si dividono producendo altre cellule che
varia a seconda del tipo di tessuto, alcuni come il sangue si differenziano per sostituire le cellule morte e mantenere l’inte-
si rigenerano continuamente, altri come quello nervoso grità dei tessuti. La potenzialità rigenerativa del tessuto dipende
perdono questa capacità dopo la nascita. innanzitutto dal numero di cellule staminali presenti. Nei tessuti
4. Si selezionano le
cellule che hanno
assunto il vettore.
5. Le cellule si
trasformano in una
massa di cellule
6. Le cellule
pluripotenti.
vengono indotte
a differenziarsi
in cellule
specializzate,
quindi sono
Cellule del Cellule del Cellule del trapiantate
tessuto osseo tessuto muscolare tessuto nervoso nel paziente
a seconda del
bisogno.
Figura 1.17 Due procedure per ottenere cellule staminali pluripotenti in laboratorio È possibile ottenere
cellule staminali pluripotenti (A) da embrioni umani, oppure (B) inserendo in cellule dell’epidermide geni
attivamente espressi in modo da trasformarle in cellule staminali.
che si rinnovano continuamente, il numero di staminali è molto loro potenziale riproduttivo, allo scopo di generare staminali di
elevato, ma sembra che alcune siano presenti anche nel sistema tessuti diversi. Questa trasformazione si chiama transdifferenzia-
nervoso e nel muscolo cardiaco. zione. Studi recenti hanno dimostrato che in alcuni animali le
Il numero di staminali non è l’unico fattore decisivo per cellule staminali multipotenti sono dotate di una certa plasticità
l’equilibrio di un tessuto. Infatti la proliferazione e il differen- e possono andare incontro a transdifferenziazione.
ziamento delle cellule staminali multipotenti e unipotenti Alcune ricerche hanno mostrato che le cellule dell’epider-
(nell’adulto e nell’embrione) non sono mai lasciati al caso, ma mide possono essere «alterate» e diventare pluripotenti; queste
avvengono «a richiesta», cioè in risposta a specifici segnali come cellule vengono indotte a differenziare in molti tessuti. I ricerca-
i fattori di crescita o gli ormoni. Durante la vita embrionale an- tori le hanno chiamate cellule iPS (cellule staminali pluripotenti
che le cellule vicine possono influire sul differenziamento delle indotte, figura 1.17).
cellule staminali.
Ricorda La potenzialità rigenerativa dei tessuti dipende dal
Le cellule staminali di tessuti diversi non rispondono in modo
numero di cellule staminali adulte presenti e da
identico ai fattori di crescita o agli ormoni; per esempio, quelle
specifici segnali, fattori di crescita e ormoni, che
del tessuto nervoso, diventano quiescenti poco dopo la nascita.
inducono le staminali a riprodursi e a differenziarsi.
Identificare i meccanismi che inducono una cellula staminale
a riprodursi è un punto chiave delle ricerche sulla rigenerazione
e sull’invecchiamento cellulare. Capire come indurre la prolife-
razione di staminali potrebbe aprire nuovi scenari anche per i verifiche Rispondi
trapianti, campo in cui sono stati raggiunti importanti risultati di fine A Quali sono le proprietà delle cellule staminali?
lezione
soprattutto per le staminali del sangue. B Esistono diverse categorie di cellule staminali:
Un altro filone di ricerca riguarda la possibilità di «azzerare» dove si trovano e quali funzioni svolgono?
la specializzazione delle staminali adulte lasciando invariato il C Che cos’è la transdifferenziazione?
T
Limits to performance he 2008 New York City Marathon took place on a cold, clear, windy day
in November. For the third time, the first-place woman in this 42-km race
was world record holder Paula Radcliffe. Radcliffe had also been expected
to win the women’s marathon in the 2004 Olympics. But that race took place on
an extremely hot (a high of 34°C), humid day in Athens. Overcome by heat stress,
Radcliffe collapsed 6 km from the finish line. In contrast, the average temperature
for the three New York marathons Radcliffe won was 7°C.
Based on a survey of many marathons, elite runners have their best times when
temperatures are below 10°C; higher temperatures can mean serious problems.
The 2012 Boston Marathon coincided with an unseasonable April heat wave, with
temperatures exceeding 27°C. During the course of the race, 120 runners were
rushed to hospitals with severe heat stress.
When a person’s internal body temperature rises above 40°C, major organs begin
to fail, a condition known as heat stroke. Every year some athletes suffer heat stroke,
which leads to death in a high percentage of cases. Soldiers in desert environments
are at extreme risk of heat stroke, as are workers in many occupations, including
firefighting, agriculture, and construction.
TESSUTI
distinguibili in
si associano in si rigenerano sono formati da
grazie a
......................
......................
nervoso ...................... ...................... ......................
......................
...................... ......................
organizzati in ......................
per
...................... ......................
......................
sistemi formato da specifiche funzioni
distinto in classificabile in
...................... grazie a
neuroni formato da
......................
cardiaco pluristratificato
...................... ......................
...................... ......................
monostratificato ......................
......................
matrice
extracellulare
......................
...................... ......................
......................
membrana basale: Sottile rivestimento che delimita le cellule di tutti gli esseri viventi.
membrana plasmatica: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
conduzione: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
convezione: Trasferimenti di calore tipici dei fluidi, dovuti allo spostamento delle particelle.
irraggiamento: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
evaporazione: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
pluripotente: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
totipotente: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
multipotente: Cellule che possono dare origine solo ad alcuni tipi cellulari.
collagene: Proteina dei tessuti connettivi che forma fibre forti e resistenti all’allungamento.
elastina: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
A contengono cellule di forma cilindrica, B nel nostro corpo troviamo sei apparati B la capacità di bloccare i cambiamenti
cubica o appiattita e cinque sistemi che avvengono nell’ambiente interno
B possono avere funzione di rivestimento C sono formati da organi che possono C l’attività che consente di rallentare tutti
essere sia vicini sia lontani tra loro i processi fisiologici
C contengono vasi sanguigni
D in un apparato ci sono organi aventi D la capacità di mantenere relativamente
D possono essere monostratificati o la stessa origine embrionale costante la temperatura corporea
pluristratificati
11 Le membrane sierose 16 La temperatura corporea
6 Le ghiandole endocrine differiscono
A rivestono le cavità che comunicano A è regolata grazie a una struttura
da quelle esocrine perché con l’esterno presente nel cervello, l’ipofisi
A secernono sostanze all’interno del corpo B rivestono organi come i polmoni e B dipende dall’interazione tra recettori
e non sulla superficie esterna l’intestino interni ed esterni e l’ipotalamo
B sono prive di un dotto escretore e C sono a singolo strato C dipende soltanto da fattori esterni
riversano i loro prodotti nel sangue all’organismo
D bloccano in modo rigido gli organi
C sono controllate da specifici ormoni e in una posizione fissa D è costante durante tutto l’arco della
non dal sistema nervoso giornata
D derivano da un tessuto connettivo
12 Individua il completamento errato a
specializzato e non da quello epiteliale
proposito delle cavità del corpo. 17 Le cellule staminali
SPIEGA SCHEMATIZZA
37 Per ogni tipo di tessuto si può evidenziare una stretta relazione 42 Costruisci una mappa concettuale che evidenzi i meccanismi che
tra la struttura e la funzione svolta. contribuiscono a mantenere costante la temperatura corporea
Descrivi i tessuti che hai studiato sulla base di questa chiave nell’Homo sapiens. Utilizza anche le seguenti parole chiave:
di lettura e cita almeno un tessuto per ogni tipo, a titolo di • ipotalamo
esempio. • capillari periferici
• sudorazione
PRECISA • brividi
38 Il tessuto cardiaco possiede alcune caratteristiche speciali.
Indica quali e chiariscine l’importanza funzionale. RIFLETTI
43 Da circa una decina d’anni l’epidermide può essere coltivata in
ANALIZZA E DEDUCI laboratorio a partire da cellule staminali estratte dal prepuzio
39 L’artrosi (meglio definita osteoartrosi) è una malattia reciso dei neonati. In sole tre settimane l’epidermide viene
degenerativa che determina usura della cartilagini e insorge coltivata e poi innestata su gravi ustionati.
nella maggior parte degli individui sopra i 65 anni. Infatti, se la Recentemente alcuni centri di ricerca inglesi e americani sono
cartilagine viene distrutta più velocemente della sua capacità riusciti a ricostruire in laboratorio lembi di cute.
di rigenerazione, si assottiglia, diminuisce la produzione delle Spiega perché questo viene considerato un ulteriore passo
proteine della matrice extracellulare e aumenta il contenuto avanti e perché questa cute può essere utilizzata per curare
di fluidi; il tessuto diventa, quindi, meno resistente e meno ferite più profonde. Quali altre strutture dovrebbero idealmente
protettivo. essere inserite per migliorare ancora le prestazioni degli organi
Osserva la tabella e indica quale dei tessuti riportati può essere di sintesi?
stato prelevato da una soggetto affetto da osteoartrosi.
METTI IN RELAZIONE
Collagene e
Paziente Condrociti (%) H2O (%) 44 La reazione qui riportata rappresenta la respirazione cellulare.
proteoglicani (%)
B 1,8 23,0 75,2 Immagina una cellula muscolare del bicipite, che usa questa
reazione per ricavare l’energia necessaria per contrarsi.
C 1,8 34,4 63,8
Spiega quali apparati le consentono di avere a disposizione i due
reagenti che servono per la reazione e attraverso quali apparati
DEFINISCI
verrà eliminato il diossido di carbonio prodotto.
40 Definisci quali sono le caratteristiche di una cellula staminale
e spiega quali sono le differenze tra cellule staminali embrionali
e adulte.
RICERCA
41 S. Yamanaka ha ricevuto il premio Nobel nel 2012 per le sue
ricerche sulle cellule staminali pluripotenti indotte (iPS).
Aiutandoti con il disegno qui sotto, ricerca brevemente in rete in
che cosa consisteva il lavoro di ricerca per cui è stato premiato e
perché risulta così innovativo.
cellula staminale
RIPROGRAMMAZIONE
DIFFERENZIAMENTO
DI YAMANAKA
cellula adulta
C2 L’apparato cardiovascolare
L’apparato cardiovascolare è costituito da
una pompa muscolare (il cuore) e da una
serie di condotti (i vasi sanguigni) nei quali
si muove un fluido (il sangue) che viene
pompato in tutto il corpo. Il cuore e i vasi
sono anche indicati complessivamente
come apparato circolatorio. Il sangue
trasporta e trasferisce da un tessuto
La circolazione all’altro gas respiratori, nutrienti, prodotti
sanguigna
di scarto, ormoni, cellule del sistema
immunitario e calore.
Seguiamo ora (figura 2.3) il percorso del sangue nei due circuiti. 6. Dall’atrio sinistro il sangue entra nel ventricolo sinistro at-
1. L’atrio destro riceve il sangue povero di ossigeno (deossigenato) traverso un’altra valvola atrio-ventricolare chiamata valvola
dalla vena cava superiore e dalla vena cava inferiore; queste bicuspide, o mitrale. Come accade nella porzione destra del
vene dall’ampio calibro raccolgono il sangue che torna al cuo- cuore, la maggior parte del riempimento del ventricolo sini-
re rispettivamente dalla parte superiore e inferiore del corpo. stro è passiva. Il ventricolo, però, si riempie completamente
2. Dall’atrio destro, il sangue passa attraverso una valvola atrio- grazie alla contrazione atriale che avviene subito dopo la fine
ventricolare, chiamata valvola tricuspide, nel ventricolo del periodo di riempimento passivo.
destro. La maggior parte del sangue entra nel ventricolo men- 7. Le pareti del ventricolo sinistro sono potenti muscoli che si
tre il cuore è rilassato, nell’intervallo tra i battiti. Subito dopo contraggono con un movimento che prende origine dalla por-
la fine di questo periodo di riempimento passivo del ventrico- zione basale. L’aumento di tensione che si genera chiude la
lo, l’atrio si contrae e aggiunge un piccolo volume di sangue a valvola bicuspide e quando la pressione nel ventricolo sini-
quello già presente nel ventricolo. stro è abbastanza alta si apre la valvola aortica: così il sangue
3. Il ventricolo destro a questo punto si contrae, portando alla si riversa nell’aorta per ricominciare il proprio percorso at-
chiusura della valvola atrio-ventricolare e pompando il san- traverso il corpo.
gue in una grande arteria che immediatamente si suddivide
Ricorda La circolazione polmonare inizia nel ventricolo destro
in due arterie polmonari, dirette ai polmoni.
con le arterie polmonari e termina nell’atrio sinistro con
4. Nei polmoni le arterie si ramificano; all’interno dei capillari il
le vene polmonari; la circolazione sistemica parte dal
sangue si carica di ossigeno e si libera del diossido di carbonio.
ventricolo sinistro con l’aorta e si conclude nell’atrio
5. Il sangue ossigenato passa dai capillari alle vene polmonari,
destro con le vene cave.
che si dirigono dai polmoni all’atrio sinistro.
verifiche Rispondi
di fine A Qual è la struttura del cuore e che percorso
lezione
compie il sangue?
B Quali sono le diverse funzioni di arterie, vene e
capillari?
LA NOSTRA SALUTE
2 e pressione arteriosa
120 su 70? Hai la pressione giusta!
L’attività del cuore
I
l ritmo del ciclo cardiaco si avverte non solo a livello del cuore, ma
Il cuore è una macchina molto anche delle arterie, come quella che rifornisce di sangue la mano,
poiché le arterie hanno pareti elastiche che si dilatano e si restringo-
efficiente che svolge una mole di lavoro no con le pulsazioni cardiache.
Puoi sentire le tue pulsazioni ponendo due dita di una mano
impressionante: ogni giorno l’intero sul polso dell’altra mano subito sotto il pollice. L’onda di pressione
creata dalla contrazione del ventricolo sinistro attraversa le arterie
volume del sangue passa al suo interno e del braccio; questa onda di pressione si avverte nella pulsazione
viene sospinto in tutto il corpo almeno un dell’arteria del polso.
La pressione arteriosa (o sanguigna) varia e può essere misurata
migliaio di volte. nella grossa arteria del braccio, grazie all’utilizzo di uno strumento
chiamato sfigmomanometro, e di un fonendoscopio per percepire i
suoni. Questo metodo misura la pressione massima necessaria per
Atrio
destro
Valvole Ventricolo
atrio-ventricolari Ventricolo sinistro
destro
125 Diastole Sistole Diastole
Pressione 2 130 mL
nel ventricolo
sinistro 100 1 Figura 2.4 Il ciclo
(mmHg) 4 cardiaco L’insieme
Volume (mL)
( )
75 della sistole e della
Pressione «tum» diastole dei ventricoli
nell’aorta «tum» 3 5
(mmHg) 50
viene definito ciclo
( ) cardiaco. Il grafico
Volume mostra i cambiamenti
nel ventricolo 25 65 mL del volume e della
sinistro (mL)
( ) pressione nel solo
ventricolo sinistro.
0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1,0
Tempo (secondi)
neuroni, la capacità di generare impulsi elet- degli elettrodi. Gli elettrodi posti
trici dipende dalle proprietà della membrana convenzionalmente sul torace, ai polsi e alle
plasmatica, in particolare dalla presenza di canali caviglie producono il normale ECG mostrato nella
ionici che possono aprirsi o chiudersi al passaggio figura B.
dell’impulso, modificando la polarità elettrica (a Le diverse fasi del tracciato dell’ECG sono
causa del cambiamento nella concentrazione di codificate con le lettere P, Q, R, S e T; ogni lettera
alcuni ioni) ai due lati della membrana. L’alternarsi rappresenta un particolare evento nel muscolo
di sistole e diastole, quindi, è accompagnato da cardiaco, come puoi vedere nel grafico.
deboli variazioni dell’attività elettrica del cuore.
Gli eventi elettrici che si verificano nel
cuore durante il ciclo cardiaco possono essere
registrati grazie all’uso di elettrodi posti sulla
superficie del corpo. Tale registrazione viene
definita elettrocardiogramma o ECG. L’ECG è un
importante strumento per la diagnosi dei problemi
cardiaci (figura A).
del cuore fluire dal cuore verso tutte le parti del corpo. Gli
elettrodi posizionati sulla superficie del corpo
Figura A L’elettrocardiogramma Un
elettrocardiogramma, abbreviato come ECG,
percepiscono tali correnti elettriche in momenti viene utilizzato per monitorare la funzionalità
cardiaca. Gli elettrodi applicati alla persona
Gli stimoli prodotti e trasmessi diversi, e quindi registrano una differenza di
forniscono un ECG che viene amplificato ed
dal sistema di conduzione del voltaggio. evidenziato su un monitor.
cuore sono di tipo elettrico, simili
per alcuni aspetti a quelli che
agiscono nei neuroni.
Diastole
Sistole
Diastole
Sistole
Diastole
Sistole
Diastole
Sistole
P corrisponde alla
depolarizzazione
del muscolo
1,0 R R R R
dell’atrio.
T T T T
0,5
P P P P
ECG Q, R e S insieme
(mV) 0 corrispondono
Q Q Q Q alla depolarizzazione
-0,5 S S S S dei ventricoli.
Alta
T corrisponde al
Pressione rilassamento
arteriosa e alla polarizzazione
dei ventricoli.
Bassa
1 2 3 4
«tum» «tum» Tempo (secondi)
Figura B Un tipico tracciato
I suoni uditi vengono elettrocardiografico Le lettere P, Q, R, S
prodotti all’inizio e alla e T corrispondono ad altrettanti eventi
fine della sistole. dell’attività cardiaca e nel loro insieme
definiscono un ciclo cardiaco.
verifiche Rispondi
di fine A Quali sono le proprietà del miocardio?
lezione
B Spiega il significato dei termini «sistole» e
«diastole» e descrivi gli eventi del ciclo cardiaco.
C Come si genera il battito cardiaco?
D Che cos’è il «pacemaker»? E a che cosa serve?
3 Le arterie Arteria
reflusso del sangue.
Vena
possiedono
Valvola
molte fibre di
I vasi sanguigni elastina che
permettono
Endotelio
Strato
Tre diverse categorie di vasi sanguigni loro di di elastina
resistere alle
Muscolatura
alte pressioni.
fanno parte dell’apparato cardiovascolare: liscia
Strato
arterie, vene e capillari. I tre tipi di vasi di elastina
Tessuto
hanno una struttura diversa che dipende connettivo
B
dalla funzione che svolgono e dalla
pressione che devono sopportare. La Grandi Piccole Arteriole Venule Vene
arterie arterie Capillari
pressione che il sangue esercita sulle pareti
C
dei vasi, infatti, non è costante e diminuisce
Alta
Pressione sanguigna
mano a mano che ci si allontana dal cuore. (mmHg)
Area totale
Velocità (cm2)
6
(cm/s)
Area totale
Le arterie (cm2)
Le arterie portano il sangue dal cuore ai tessuti; specialmente Bassa
Grandi Piccole Arteriole Capillari Venule Vene
quelle più grandi devono sopportare una pressione sanguigna no- arterie arterie
tevole e intermittente (massima in sistole,
Il termine arteria (dal
minima in diastole). La pressione e la velo- Figura 2.6 Anatomia dei vasi sanguigni (A) Le differenti
greco artáo, «io collego»)
inizialmente indicava la cità del sangue si riducono ogni volta che le caratteristiche anatomiche delle arterie e delle vene
trachea, che trasporta l’aria rispecchiano le diverse funzionalità dei vasi. (B) Il sangue
arterie si ramificano, sia a causa dell’attrito del sistema arterioso si riversa nei letti capillari, dove
al corpo, poi passò a indicare
le arterie. sia perché il volume del sangue si distribu- avvengono gli scambi dei nutrienti e delle sostanze di
isce in un numero di vasi crescente. In ogni scarto con le cellule del corpo. Il sistema venoso riporta
il sangue al cuore. (C) Il grafico mostra la pressione e la
caso, pressione e velocità devono mantenersi abbastanza elevate
velocità del sangue nell’area relativa a ogni vaso.
per consentire al sangue di raggiungere la periferia del corpo.
Per tutti questi motivi le pareti delle arterie sono molto spes-
se e formate da tre strati: un epitelio monostratificato chiamato Ricorda La funzione delle arterie è quella di trasportare il sangue
endotelio, che riveste il lume interno, uno strato di tessuto mu- dal cuore ai tessuti, e per questo devono mantenere
scolare liscio e uno strato di connettivo nel quale abbondano le elevata pressione e velocità sanguigna. Le pareti delle
fibre di collagene e di elastina. La componente elastica è impor- arterie sono spesse e ricche di elastina.
tante perché consente alle arterie di resistere alle alte pressioni
7
del sangue che scorre rapidamente dal cuore (figura 2.6A).
Le fibre elastiche, inoltre, si allungano a ogni fase di sistole I capillari
e si accorciano a ogni fase di diastole; l’accorciamento spinge il I letti capillari sono situati tra arteriole e venule (figura 2.6B) e
sangue in avanti. Come risultato, sebbene la pressione nelle ar- formano una rete fittissima: la maggior parte delle cellule del
terie cambi in base al battito cardiaco, il flusso di sangue è più corpo si trova, rispetto a un capillare, a una distanza che non
omogeneo di quello che sarebbe in un sistema di condotti rigidi. supera il doppio del diametro della cellula stessa. Le necessità
La componente muscolare è importante soprattutto nelle arte- metaboliche delle cellule vengono soddisfatte grazie agli scambi
riole: le cellule della muscolatura liscia nelle pareti delle arteriole di sostanze tra sangue e fluido interstiziale attraverso le pareti
permettono a questi vasi di restringersi (vasocostrizione) o dilatarsi dei capillari.
(vasodilatazione), variando così la quantità di sangue che fluisce al Per questo, nei capillari il sangue fluisce molto lentamente, in
loro interno e la sua distribuzione ai tessuti del corpo. modo da facilitare gli scambi.
Ricorda La fitta rete di capillari scambia le sostanze nutritive con Il muscolo si rilassa:
Valvola aperta Valvola chiusa
il liquido interstiziale che circonda tutte le cellule grazie Il sangue viene
al flusso lento e regolare di sangue all’interno di questi spinto in avanti dalle
vasi di piccolo calibro. contrazioni muscolari
e, in alcune regioni del
corpo, dalla gravità.
4
I globuli rossi devono
passare attraverso i
capillari singolarmente,
uno dietro l’altro.
Scambi e regolazione
del flusso sanguigno Parete dei capillari
12 µm
meccanismi neuronali e ormonali che
La parete dei capillari è
consentono di aumentare o ridurre il formata da uno strato di
cellule endoteliali. Il liquido Lume
flusso sanguigno nei vasi; in tal modo ogni può fuoriuscire dagli spazi tra del capillare
cellule adiacenti.
tessuto viene adeguatamente alimentato
sia in condizioni normali sia in situazioni Figura 2.8 Un passaggio stretto
I capillari hanno un diametro 1 µm
di emergenza. molto piccolo e il sangue vi scorre
molto lentamente.
9 Gli scambi di sostanze fra liquido Ricorda Gli scambi tra il liquido interstiziale e il sangue
avvengono nei capillari con modalità diverse a seconda
interstiziale e sangue della natura delle sostanze. I capillari hanno anche
Nei capillari (figura 2.8) hanno luogo gli scambi tra sangue e li-
una permeabilità differente in base al tessuto che
quidi interstiziali secondo modalità differenti. La maggior parte
attraversano.
delle sostanze si muove attraversando la membrana plasmatica
10 Le arteriole
delle cellule endoteliali che riveste i capillari.
Le sostanze liposolubili e molte piccole molecole passano
per diffusione (un tipo di trasporto passivo), muovendosi da un’a- I meccanismi di scambio descritti richiedono un preciso con-
rea dove si trovano a una concentrazione maggiore verso una a trollo del flusso sanguigno. Un primo livello di controllo si attua
concentrazione inferiore; alcuni ioni e piccole molecole polari a livello locale variando la quantità di sangue che fluisce attra-
possono attraversare le membrane all’interno di vescicole, per verso un letto capillare in relazione alle esigenze del momento.
endocitosi o esocitosi (trasporto attivo). Piccole molecole entrano Ciò è possibile per due ragioni: innanzitutto la rete capillare nel
o escono attraverso le fessure intercellulari o i pori dei capillari suo complesso è molto vasta e viene utilizzata in condizioni di
fenestrati. riposo solo in minima parte. Si può quindi aumentare e ridurre
I capillari che si trovano nei differenti tessuti, comunque, l’afflusso di sangue aumentando o riducendo il numero di ca-
sono diversamente selettivi. Tutti i capillari sono permeabili pillari impegnati. In secondo luogo, le arteriole che alimentano
all’ossigeno, al diossido di carbonio, al glucosio e a piccoli ioni un letto capillare sono dotate di «anelli» di muscolatura liscia,
come sodio (Na+) e cloro (Cl–). Per quanto riguarda altre sostanze chiamati sfinteri precapillari, posti all’esterno del vaso proprio nel
vi sono significative differenze da tessuto a tessuto: i capillari del punto di passaggio fra arteriola e capillare.
cervello, per esempio, lasciano passare poche sostanze, mentre i Se gli sfinteri precapillari sono contratti limitano il rifor-
capillari del tratto digerente (dove i nutrienti vengono assorbiti) nimento del sangue al letto capillare; se invece sono rilassati e
e dei reni (dove gli elementi di scarto vengono filtrati) sono assai l’arteriola è completamente aperta, la pressione sanguigna arte-
meno selettivi. riosa spinge il sangue nei capillari.
5
ne e leucociti. Solo i leucociti sono vere e eritrociti compare la
proprie cellule: gli eritrociti sono cellule frequente radice greca kýtos,
«cavità», nel senso di cellula.
anucleate e le piastrine sono frammenti Leukós significa «bianco»,
cellulari. erythrós «rosso».
Se un campione di sangue viene centri-
La composizione del sangue fugato, le due componenti si separano e la porzione cellulare si
stratifica nei diversi elementi in base al peso. Il plasma rappre-
Il sangue è un tessuto connettivo fluido senta il volume maggiore e si trova nella parte alta della provetta,
costituito da cellule in sospensione in una mentre gli eritrociti si trovano al fondo; tra questi due troviamo
un sottile strato definito buffy coat che contiene leucociti e pia-
matrice extracellulare dalla composizione strine (figura 2.10).
complessa e variabile. Nonostante ciò La percentuale in volume di plasma si aggira in media intor-
no al 54-58%. La percentuale degli elementi figurati si chiama
le componenti presenti nel sangue ematocrito. Normalmente il valore dell’ematocrito è circa il
rimangono mediamente sempre le stesse 42% nella donna e il 46% nell’uomo, ma questi valori possono
cambiare considerevolmente: per esempio, essi sono di regola
e ognuna svolge un ruolo ben preciso. più alti nelle persone che vivono e lavorano ad altitudini eleva-
te, perché la bassa pressione dell’ossigeno stimola una maggiore
12 Gli elementi figurati e il plasma produzione di eritrociti. Gli eritrociti sono gli elementi figurati
più abbondanti, perciò condizionano il valore dell’ematocrito
Il sangue costituisce circa l’8% del peso corporeo e ha un volu- molto più dei leucociti e delle piastrine che rappresentano circa
me diverso a seconda dell’età, del sesso e del peso dell’individuo. l’1% del volume totale.
In un uomo adulto il volume sanguigno è di circa 5-6 litri. Nel
Ricorda Il sangue è una complessa soluzione acquosa in cui si
sangue si distinguono due componenti diverse, una porzione
distinguono due componenti: una matrice fluida,
plasmatica e una porzione cellulare, rispettivamente una ma-
o plasma e gli elementi figurati (eritrociti, leucociti e
trice fluida, detta plasma, e gli elementi figurati, cioè cellule o
piastrine) che ne costituiscono la porzione cellulare.
frammenti di cellule.
Porzione cellulare
buffy plasma
coat
leucociti
piastrine
Numero per mm³ 4-6 milioni 150 000 -
eritrociti 4000-10 000
di sangue 400 000
Funzioni Trasportare Distruggere cellule estranee, produrre anticorpi, risposte allergiche. Coagulazione
O2 e CO2. sanguigna.
16 Il plasma
inattiva nel plasma. Tra queste c’è il fibrinogeno, una proteina
di piccole dimensioni e solubile nel plasma.
La coagulazione, pur essendo molto rapida, implica diversi Il plasma è la frazione liquida del sangue. È formato per circa
passaggi. Quando la parete di un vaso si rompe, le fibre di colla- il 90% di acqua e contiene oltre 100 tipi di sostanze: gas disciolti
gene che normalmente si trovano all’esterno vengono a contatto (O2 e CO2), ioni, molecole organiche di piccole dimensioni, pro-
con le piastrine circolanti. Le piastrine, stimolate dal contatto, teine con varie funzioni, ormoni lipidici e vitamine, prodotti di
assumono una forma irregolare aderendo alla parete lesionata; scarto dell’attività cellulare.
a questo punto rilasciano sostanze chimiche, chiamate fattori La maggior parte degli ioni sono Na+ e Cl– (da cui il sapore
della coagulazione, che attirano a loro volta altre piastrine che salato del sangue), ma sono presenti anche molti altri ioni. Le
si ammassano formando un «tappo» nel punto danneggiato. piccole molecole organiche comprendono sostanze di vario ge-
Nel frattempo prende l’avvio, grazie anche ai fattori della co- nere indispensabili per la sopravvivenza delle cellule come il
agulazione, una serie di reazioni che portano alla conversione glucosio, gli amminoacidi, i lipidi, il colesterolo e l’acido lattico.
del fibrinogeno in fibrina. I filamenti di fibrina sono insolubili e Le proteine circolanti nel plasma svolgono diverse funzioni:
formano una rete che trattiene il sangue, sigilla i vasi e fornisce ormoni proteici, anticorpi, molecole segnale e di trasporto, fatto-
un’impalcatura per la formazione del tessuto cicatriziale. ri della coagulazione e fibrinogeno. Tra le proteine plasmatiche
La trasformazione del fibrinogeno in fibrina richiede diversi troviamo anche l’albumina, che contribuisce a determinare la
enzimi e molti fattori della coagulazione. L’assenza di uno di que- pressione osmotica del sangue e impedisce la dispersione di ac-
sti fattori può ritardare la coagulazione e causare un eccessivo qua nei tessuti.
sanguinamento. Poiché il fegato produce la maggior parte dei fat- Il plasma è molto simile nella sua composizione al fluido
tori della coagulazione, le malattie del fegato (come l’epatite e la interstiziale e molti dei suoi componenti si muovono senza
A 1. Una lesione alla parete di un vaso sanguigno 2. Le piastrine secernono sostanze che inducono la
espone fibre di collagene, alle quali aderiscono contrazione del vaso. Le piastrine adesive formano un 3. Il coagulo di fibrina sigilla la ferita fino
piastrine, che diventano adesive. tappo e iniziano a formare un coagulo di fibrina. a quando la parete del vaso guarisce.
Piastrina
Protrombina Trombina
Figura 2.12 La coagulazione in circolazione
sanguigna (A) Il danneggiamento nel plasma
di un vaso sanguigno dà inizio alla Fibrinogeno Fibrina
cascata di eventi che producono in circolazione
una rete di fibrina. (B) L’immagine nel plasma
colorata al microscopio elettronico
mostra i globuli rossi intrappolati nei
filamenti di fibrina.
difficoltà tra questi due comparti fluidi del corpo. La differenza Le staminali mieloidi danno origine agli eritrociti, alle piastrine,
principale è la maggior concentrazione plasmatica di proteine. ai monociti, granulociti e altre cellule immunitarie. Inizialmen-
te gli eritrociti immaturi sono nucleati, producono emoglobina
Ricorda Il plasma è la porzione liquida del sangue. Contiene ioni,
e si dividono molte volte. Quando il contenuto di emoglobina
gas respiratori, proteine, ormoni, vitamine e i prodotti di
di un eritrocita si avvicina a circa il 30%, il nucleo, il reticolo
scarto del metabolismo cellulare.
endoplasmatico, l’apparato di Golgi e i mitocondri della cellula
cominciano a degradarsi. Al termine di questo processo, l’eri-
17 L’emopoiesi trocita si insinua tra le cellule endoteliali dei vasi sanguigni nel
midollo osseo ed entra nella circolazione.
Gli elementi figurati del sangue hanno in genere vita limita-
In condizioni normali, il midollo osseo produce circa 2 mi-
ta. Solo alcuni tipi di linfociti possono sopravvivere per anni,
lioni di eritrociti al secondo: la produzione è controllata da un
mentre tutti gli altri (i leucociti, gli eritrociti e le piastrine) si
ormone, chiamato eritropoietina, rilasciato dalle cellule dei reni
rinnovano in tempi brevi. Il processo che produce continuamen-
in risposta a un’insufficienza di O2 (una condizione detta ipossia).
te nuovi elementi figurati per sostituire quelli che degenerano è
Dalle staminali mieloidi derivano anche i megacariociti: gros-
l’emopoiesi (figura 2.13). L’emopoiesi si svolge principalmente
se cellule che rimangono nel midollo osseo e da cui si staccano
nel midollo osseo, dove sono presenti cellule staminali multipo-
continuamente frammenti cellulari che vengono rivestiti da una
tenti chiamate emocitoblasti. Ognuna di esse può generare tutti gli
membrana, dando così origine alle piastrine.
elementi figurati, ma la produzione avviene in quantità diverse
per ciascun tipo di elemento in relazione alle esigenze dell’or- Ricorda L’emopoiesi è il processo che dà origine alle diverse
ganismo. Ciò è possibile perché l’emopoiesi avviene per tappe e cellule sanguigne così da rimpiazzare quelle che
la proliferazione delle cellule intermedie è regolata da specifici muoiono. Si svolge all’interno del midollo osseo.
fattori di crescita e ormoni (come l’eritropoietina).
L’emocitoblasto può dare origine a due diverse serie di cellule
staminali: le cellule mieloidi e le cellule linfoidi. Le cellule lin- verifiche Rispondi
foidi producono i linfociti B, che maturano nel midollo osseo e di fine A Quali funzioni svolgono gli elementi figurati del
lezione
vengono poi trasferiti al sistema linfatico, i linfociti T che matu- sangue? E il plasma?
rano e diventano funzionali nel timo e i linfociti NK. B Che cos’è l’emopoiesi? E dove avviene?
LA NOSTRA SALUTE
litri di sangue in circolo e non ha bisogno di altro enzima aggiunge una molecola di galattosio
fonti esterne per mantenere questa quantità al «glicolipide base», trasformandolo nell’antigene
inalterata. Una bella fortuna, no? Se dovessimo B. A seconda che un globulo rosso disponga di un
assumerne dall’esterno, infatti, dovremmo trovare antigene o dell’altro, oppure che li mostri entrambi
un tipo compatibile, uno cioè che non si ritorca o ancora che non ne presenti alcuno, il sangue
contro il nostro stesso organismo. La storia ci avrà proprietà diverse. O meglio, apparterrà
insegna che per secoli si è proceduto in questo a un gruppo sanguigno diverso. La scoperta,
modo, ma la ricerca non è stata affatto facile. che valse a Landsteiner il premio Nobel per la
È sufficiente leggere i resoconti delle guerre dei medicina nel 1930, fu quella di aver individuato
Greci o dei Romani per capire che fin dall’antichità il cosiddetto sistema AB0 (figura). Secondo tale
la medicina ha cercato di individuare un criterio sistema, le persone che possiedono l’antigene A
per reintegrare nei soldati il sangue perso a causa hanno gruppo sanguigno A, coloro che possiedono
delle ferite. Nonostante svariati tentativi, la l’antigene B appartengono al gruppo B, le persone
maggior parte delle prove ha causato la morte dei che presentano entrambi gli antigeni sono del
I gruppi sanguigni pazienti che avevano ricevuto il nuovo sangue. Il
motivo di tali fallimenti non era dovuto soltanto
gruppo AB e coloro che non hanno nessuno dei
due antigeni appartengono al gruppo 0.
e le trasfusioni alla mancanza di igiene delle sale operatorie, ma
anche a cause diverse, che rimasero misteriose
Oltre agli antigeni AB0, però, ne esistono degli
altri, che permettono di differenziare il sangue in
fino a quando non si scoprì che il sangue delle tipi diversi. Tra questi c’è l’antigene Rh, scoperto
Conoscere le differenze tra persone non è tutto uguale. nel 1941 dall’immunologo statunitense Alexander
i gruppi sanguigni è essenziale Wiener nella scimmia Macacus rhesus: se i globuli
per compiere le trasfusioni Lo studio della compatibilità rossi presentano tale antigene, sono indicati
in estrema sicurezza, ma questa sanguigna è essenziale come Rh+ (Rh positivi), mentre se ne sono privi
scoperta è stata compiuta solo sono considerati Rh- (Rh negativi). Tutte queste
Soltanto agli inizi del Novecento il biologo informazioni sono necessarie per poter compiere
nel 1900. austriaco Karl Landsteiner scoprì che sulla in completa sicurezza una trasfusione, ovvero il
membrana dei globuli rossi di ciascun individuo trasferimento di sangue o di alcune sue componenti
sono presenti due tipi di antigeni. Gli antigeni sono da un donatore a un ricevente. Le trasfusioni
glicolipidi che vengono modificati chimicamente a sono frequenti per i pazienti anemici, durante le
opera di diversi enzimi: un enzima aggiunge una operazioni chirurgiche o per coloro che hanno
molecola di N-acetil-glucosammina al «glicolipide subito una grave emorragia o una lesione grave.
6
Le principali
patologie dell’apparato
cardiovascolare
Il sangue è il tessuto fluido che circola in
tutte le cellule dell’organismo trasportando
nutrienti, ormoni, prodotti di scarto, e
gas respiratori; per questo è un ottimo
indicatore del nostro stato di salute. Una Figura 2.14 L’emocromo consente il conteggio anche
degli eritrociti In questa microfotografia è visibile un
comune analisi del sangue può darci vaso con all’interno numerosi eritrociti o globuli rossi.
verifiche Rispondi
di fine A Che cos’è l’emocromo?
lezione
B Quali tipi di anemie conosci?
Trombo Placca
Muscolatura liscia C Quali caratteristiche morfologiche tipiche delle
cellule tumorali si riscontrano nelle cellule
Figura 2.17 Una placca aterosclerotica Un’arteria sana
(A) e un’arteria aterosclerotica (B), ostruita da una leucemiche?
placca e da un trombo. D Che cosa sono le malattie cardiovascolari?
T
The importance of being little he tiniest of blood vessels are the capillaries, which bring blood so close to all
the cells of the body that diffusion can move the necessary molecules from
the blood into the cells and from the cells into the blood. Each capillary has
an inner diameter so narrow that blood cells must pass through in single file. In
contrast to arteries, the walls of capillaries are thin—just a single layer of endothelial
cells—and somewhat porous, permeable to water, ions, and some small molecules.
Capillaries are the last branch of the circulatory system to carry nutrients to the
interstitial fluid around cells, and thus into the cells. Capillaries are also the first
branch to carry nutrient-poor, carbon-dioxide-rich, and waste-product-rich blood
back from cells toward the heart. Carbon dioxide and waste products diffuse from
cells into the interstitial fluid and then through capillary walls and into the blood.
The capillaries are arranged in capillary beds, a network of vessels that supplies
blood to tissues and organs. Although the diameter of capillaries is very tiny,
cumulatively they have a much greater volume than the arterioles and arteries. The
network of capillaries in an organism is staggeringly large—more than 50,000 miles
in an adult human! And this number is constantly in flux: the gain of a single pound
of fat, for example, is accompanied by the addition of more than a mile of new
capillaries. Surprisingly, the vast majority of the capillaries have little or no blood
flowing through them at any given time, and the body is constantly directing blood
flow to the tissues where it is most needed.
APPARATO CARDIOVASCOLARE
è un sistema è formato da
si dividono in
si dividono in ...................... ......................
...................... ......................
...................... ......................
leucociti
...................... ......................
...................... ......................
bicuspide: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
tricuspide: Valvola atrio-ventricolare nel cuore destro.
eritrociti: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
leucociti: Chiamati anche globuli bianchi.
endocardio: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
miocardio: La parete e struttura vera e propria del cuore.
3 Precisa struttura e funzione di ogni categoria di vaso sanguigno, 4 Estendi la mappa concettuale precisando la funzione degli
evidenziando la stretta connessione che esiste tra i due aspetti. elementi figurati del sangue.
C the second heart sound is due to the C la percentuale in volume degli elementi E fibre di Purkinje
closing of the aortic valve figurati rispetto al volume complessivo
del sangue [dalla prova di ammissione a Medicina
D blood returns to the heart from the e Chirurgia, anno 2012]
lungs in the vena cava D le percentuali relative dei differenti tipi di
globuli bianchi presenti nel sangue
E during systole, the aortic valve is open 26 Un uomo che non ha mai ricevuto
and the pulmonary valve is closed E l’insieme delle proteine del sangue
coinvolte nel processo di coagulazione una trasfusione di sangue ha gruppo
sanguigno di tipo AB. Quale/i delle
19 Blood velocity through capillaries [dalla prova di ammissione a Medicina
seguenti affermazioni descrive/ono
is slow because e Chirurgia, anno 2010]
correttamente questo individuo?
A much blood volume is lost from the
1. Possiede anticorpi anti-A e anti-B.
capillaries 23 Individua l’unica affermazione NON
2. Ha un fenotipo che indica
B the pressure in venules is high corretta. Nell’apparato circolatorio
codominanza.
C the total cross-sectional area of dell’uomo, le arterie
3. Ha alcune cellule con solo l’antigene
capillaries is larger than that of arterioles A possono trasportare sangue non A e alcune cellule con solo l’antigene B.
D the osmotic pressure in capillaries is ossigenato
very high A solo 2 D solo 2 e 3
B sono circondate da tessuto muscolare
E erythrocytes must pass through liscio B solo 1 e 2 E solo 3
in single file C presentano valvole a nido di rondine C solo 1
D sono circondate da tessuto connettivo [dalla prova di ammissione a Medicina
20 The pacemaker action potentials
E possiedono fibre di elastina e Chirurgia, anno 2015]
in the heart
A are due to opposing actions of [dalla prova di ammissione a Medicina
norepinephrine and acetylcholine 27 Quali delle seguenti strutture si trova al
Veterinaria, anno 2011]
limite tra la vena cava superiore e l’atrio
B are generated by the bundle of His
destro del cuore umano?
C depend on the gap junctions between 24 Quale/i dei seguenti vasi sanguigni
the cells that make up the atria and trasporta/no sangue ossigenato? A nodo seno-atriale
those that make up the ventricles 1. Arteria polmonare B nodo atrio-ventricolare
D are due to spontaneous depolarization 2. Vena polmonare C il fascio di His
of the plasma membranes of modified 3. Arteria renale
cardiac muscle cells D fibre del Purkinje
A solo 2 e 3 E valvole semilunari
E reflect large depolarizations of
membrane potential due to opening B solo 1 e 3
[dalla prova di ammissione a Medicina
of voltage-gated Na+ channels C solo 2 e Chirurgia, anno 2015]
D solo 3
21 Autoregulation of blood flow to
E solo 1 e 2 28 In un individuo sano e adulto in quale
a tissue is due to
ordine di grandezza è il rapporto tra i
A sympathetic innervation [dalla prova di ammissione a Medicina
globuli bianchi e i globuli rossi?
B the release of ADH by the hypothalamus e Chirurgia, anno 2014]
A 10-3 D 10-6
C increased activity of baroreceptors B 10-5 E 10-4
D chemoreceptors in the aorta and the C 10-1
carotid arteries
E the effect of the local chemical [dalla prova di ammissione a Medicina
environment on arterioles e Odontoiatria, anno 2012]
32 Leggi e completa le seguenti affermazioni riguardanti il cuore. Motiva le tue risposte, descrivendo la struttura tipica
a) Il cuore è un organo grande come . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , di una vena.
è situato nella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . dietro lo sterno
e in mezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 Scegli le due affermazioni corrette a proposito della
b) Il miocardio riceve nutrimento e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . composizione del sangue.
dalle arterie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . che derivano da A la percentuale in volume di plasma si aggira intorno al 70%
una ramificazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B il valore dell’ematocrito è circa il 42% nella donna e il 46%
Da qui il sangue viene poi drenato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . nell’uomo
dalle vene cardiache. C i leucociti sono gli elementi figurati più abbondanti nel sangue
c) Il cuore è in grado di contrarsi autonomamente grazie a
D le piastrine sono costituite da frammenti cellulari che non
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . che collegano le cellule tra loro in modo contengono organuli, ma intervengono nella coagulazione
che lo stimolo si diffonda velocemente. sanguigna
Alcune cellule muscolari cardiache, le . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
possono dare origine al . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . senza
l’intervento del . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
d) Le terminazioni nervose del . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
rilasciano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . che rallenta
l’attività del pacemaker; al contrario, altre terminazioni rilasciano
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . che accelera il battito cardiaco.
DISEGNA SPIEGA
37 Disegna uno schema in cui il cuore è diviso nelle sue quattro 42 Che cos’è l’aterosclerosi? Quali sono le sue cause principali?
cavità e sono visibili i due sistemi circolatori. Indica il nome delle
varie parti. Colora in:
• rosso: i vasi e la parte del cuore che trasporta sangue ricco
di ossigeno;
• blu: quelli in contatto con sangue deossigenato.
DESCRIVI
38 Descrivi i diversi tipi di leucociti, indicando i caratteri specifici
di ciascuno.
CONFRONTA
39 Confronta tra loro la struttura delle vene, delle arterie e dei
capillari ed evidenzia come le differenze riscontrate siano
spiegabili in base alle loro diverse funzioni.
IPOTIZZA
DESCRIVI 43 L’insufficienza cardiaca, cioè una gittata cardiaca insufficiente
40 Descrivi il meccanismo di coagulazione del sangue. per ridotta contrattilità del miocardio, è aumentata
significativamente negli ultimi anni.
OSSERVA E DEDUCI Prova a ipotizzare le motivazione di questo dato e ricerca in rete
41 Il grafico rappresenta l’andamento della pressione sanguigna se le tue supposizioni sono corrette.
nel cuore e nei diversi vasi sanguigni.
Spiega il motivo del diverso comportamento della pressione RICERCA
nel ventricolo sinistro, nelle arterie e in capillari e vene. 44 Le valvulopatie sono patologie delle valvole cardiache presenti
Come si può definire il valore identificato nel grafico con Pa? dalla nascita, o possono insorgere nel corso della vita.
E quello individuato con Pb? Ricerca quali sono le patologie più diffuse.
Qualora queste patologie compromettano la funzionalità
pressione
(mm Hg) dell’intero organo può essere necessario sostituire la valvola
Pa difettosa.
120
Individua le diverse opzioni che vengono proposte a un paziente
100 che necessiti di sostituzione valvolare, precisando vantaggi
e svantaggi dell’impianto di valvole meccaniche e biologiche.
80
Pb
60
40
20
C3 L’organizzazione
dell’apparato respiratorio
L’apparato respiratorio è responsabile
degli scambi gassosi con l’esterno.
I gas respiratori che gli animali scambiano
con l’ambiente sono l’ossigeno (O2) e il
diossido di carbonio (CO2).
L’ossigeno è necessario alle cellule per
produrre ATP, attraverso la respirazione
respiratorio
prodotti finali della respirazione cellulare,
deve invece essere rimosso dalle cellule.
azoto 78,08
ossigeno 20,95
argon 0,93
i fluidi interni e il mezzo esterno (aria o acqua) avviene per dif- Laringe
Trachea
fusione. Come sai, la diffusione è un trasporto passivo, e pertanto
sono necessari particolari accorgimenti affinché i gas si muova-
no rapidamente nella direzione voluta. Un primo importante
accorgimento consiste nell’incrementare l’estensione della su-
perficie respiratoria: una superficie più estesa garantisce infatti Muscoli intercostali
una diffusione più rapida.
Cuore Bronchioli
3
raggiungere
Minuti vasi gli alveoli.
I polmoni sono rivestiti dalle pleure sanguigni (capillari)
Per capire come funzionano i polmoni è essenziale osservarne la
posizione. I polmoni umani sono due organi a forma di cono dal- Sangue ossigenato
diretto al cuore
Diaframma deriva dal la consistenza spugnosa contenuti nella C
2 A la pressione intrapleurica
diventa più negativa
i polmoni si espandono
l’aria affluisce ai polmoni
La meccanica Cavità
della respirazione
toracica Inspirazione:
la cavità toracica
si espande
5
si contrae
La ventilazione polmonare
La ventilazione polmonare è causata dall’azione dei muscoli re-
spiratori: il diaframma e i muscoli intercostali. La ventilazione
comprende due fasi:
1. l’inspirazione, durante la quale l’aria entra nei polmoni;
2. l’espirazione, durante la quale l’aria esce dai polmoni.
L’inspirazione inizia con la contrazione del diaframma (figura
3.4A), che si appiattisce e si abbassa espandendo la cavità toraci-
ca. Questo movimento provoca l’aumento del volume dei
polmoni, che sono ancorati al diaframma mediante le pleure. La
contrazione del diaframma è responsabile C
Inspirazione deriva dal Inspirazione Espirazione
alla pressione atmosferica)
+2
Pressione (mmHg relativi
A B
6
Inspirazione
massima 5
Capacità
vitale 4
Litri
Capacità
polmonare 3
Figura 3.5 La spirometria
2
Espirazione misura i volumi d’aria
massima 1 nei polmoni (A) Uno
spirometro è un
0
dispositivo che misura
il volume d’aria che una
Il volume corrente Il volume di riserva Il volume residuo è persona riesce a inspirare
è la normale espiratorio è l’aria la quantità di aria che ed espirare. (B) Il grafico
quantità d’aria aggiuntiva che può rimane nei polmoni riporta i valori della
scambiata durante la essere espulsa dopo la massima capacità polmonare di
respirazione a riposo. forzatamente. espirazione.
una persona sana.
6 I volumi polmonari
sione dell’aria all’interno degli alveoli, l’aria viene convogliata I polmoni si sono evoluti nei primi vertebrati utilizzando sac-
spontaneamente nei polmoni. che aeree originatesi da diramazioni del tratto digerente. Sebbene
L’espirazione ha inizio quando il diaframma e i muscoli in- la loro struttura si sia modificata, i polmoni mantengono una
tercostali esterni si rilasciano (figura 3.4B) a causa del ritorno forma simile a sacchi a fondo cieco. Dato che non possono mai
elastico della parete toracica e dei polmoni, che tendono natu- essere completamente «vuoti», i fisiologi suddividono i volumi
ralmente a ritornare alle condizioni iniziali dopo essere stati d’aria che i polmoni possono contenere.
«stirati». Quando il volume polmonare diminuisce, la pressione • Il volume corrente è la quantità d’aria che viene mobilizzata
all’interno degli alveoli aumenta e l’aria fluisce verso l’esterno, durante un normale atto respiratorio a riposo e corrisponde
dove la pressione è minore (vedi figura 3.4C). a circa 300-500 mL.
A riposo, pertanto, l’inspirazione è un processo attivo mentre • Il volume di riserva inspiratorio è il volume d’aria che si può an-
l’espirazione è un processo passivo. Durante il respiro forzato, cora introdurre forzatamente dopo un’inspirazione normale.
come quando suoni uno strumento a fiato o ti sottoponi a un • Il volume di riserva espiratorio corrisponde alla quantità
allenamento sportivo, l’espirazione diventa attiva grazie all’azio- massima di aria che può essere espulsa forzatamente dopo
ne dei muscoli intercostali interni. Questi muscoli diminuiscono il un’espirazione a riposo.
volume della cavità toracica, premendo le coste in basso e verso • Infine, il volume residuo, pari a circa 1000 mL, è l’aria che rima-
l’interno e incrementando la quantità di aria espirata. Anche i ne nei polmoni dopo un’espirazione forzata.
muscoli addominali possono coadiuvare la respirazione: quando La spirometria è il test più comune per misurare i volumi di aria
si contraggono, essi comprimono i visceri addominali spingendo inspirata ed espirata; la persona respira attraverso un boccaglio,
forzatamente il diaframma verso l’alto. un misuratore di flusso elettronico valuta i volumi di aria, e un
Se la cavità toracica viene perforata, per esempio da una feri- computer calcola e visualizza i dati (figura 3.5). Il volume resi-
ta, si verifica uno pneumotorace, cioè un accumulo di aria nella duo, invece, si può misurare solo in modo indiretto.
cavità pleurica. In seguito all’ingresso dell’aria, le due pleure non La capacità respiratoria, invece, corrisponde alla somma di
aderiscono più l’una all’altra e, di conseguenza, la pressione ne- più volumi.
gativa all’interno del torace si annulla e il polmone collassa. • La capacità vitale corrisponde alla somma del volume corren-
te, del volume di riserva inspiratorio e del volume di riserva
Ricorda La ventilazione polmonare, prodotta dall’azione del
espiratorio; costituisce la massima quantità di aria che un in-
diaframma e dei muscoli intercostali, avviene grazie
dividuo può mobilizzare partendo da un’inspirazione forzata
ai cambiamenti di pressione nella cavità toracica e si
e arrivando a un’espirazione forzata. Nelle donne la capacità
svolge in due fasi: l’inspirazione e l’espirazione.
vitale media è di circa 3200 mL, mentre negli uomini raggiun-
ge i 4800 mL.
7 La ventilazione è controllata
o in distretti superiori.
3
Il sangue e gli scambi
dei gas respiratori
Il sangue è il mezzo di trasporto dei gas
respiratori. Il movimento dei due gas
avviene in direzioni opposte: l’ossigeno
entra nel sangue a livello degli alveoli
polmonari e viene rilasciato nei tessuti;
il diossido di carbonio segue il percorso Figura 3.7 Struttura quaternaria dell’emoglobina
inverso. Il modello a nastro della proteina mostra le quattro
catene polipeptidiche (o subunità) e i gruppi eme.
8 Lo scambio polmonare di O2 e CO2 ciò è dovuto al fatto che le cellule consumano continuamente O2
Sia nei capillari polmonari sia nei capillari della circolazione per produrre ATP attraverso la respirazione cellulare. Perciò, l’O2
sistemica gli scambi avvengono per diffusione attraverso l’endo- diffonde dal sangue al liquido interstiziale, e da qui alle cellule.
telio che riveste i vasi. Contemporaneamente, il CO2 diffonde nella direzione op-
Vediamo ora che cosa accade negli alveoli polmonari; qui le posta. Poiché le cellule producono CO2, la sua concentrazione
concentrazione di O2 e CO2 che si trovano da una parte e dall’altra all’interno dei tessuti è maggiore di quella del sangue dei capil-
delle superfici di scambio sono abbastanza differenti. L’aria che lari sistemici; pertanto il CO2 diffonde dalle cellule al sangue
respiriamo contiene poco CO2 ed è ricca di O2. Al contrario, nel attraverso il liquido interstiziale.
sangue deossigenato che giunge ai capillari polmonari la con- A questo punto il sangue deossigenato e carico di CO2 abban-
centrazione di CO2 è elevata e scarseggia l’O2. Tali differenze di dona i capillari per immettersi nelle vene, raggiungere il cuore
pressione favoriscono la diffusione di ossigeno dall’aria al sangue destro e quindi i polmoni.
e il passaggio contrario di diossido di carbonio. Di conseguenza,
Ricorda Nei capillari sistemici avviene lo scambio sistemico
a mano a mano che il sangue scorre nei capillari polmonari pre-
dei gas respiratori, ovvero lo scambio di O2 e CO2 tra
leva ossigeno dall’aria alveolare e vi scarica diossido di carbonio.
il sangue e le cellule dei tessuti di tutto l’organismo.
Un fattore importante che influisce sullo scambio di O2 e CO2
è la superficie disponibile per lo scambio gassoso; pertanto, qual-
siasi malattia polmonare che riduca la superficie respiratoria,
come per esempio l’enfisema, diminuisce la velocità degli scambi.
10 Il trasporto di O avviene in due modi
2
Nel plasma, si scioglie una piccola frazione di O2, poiché l’ossige-
Ricorda Lo scambio polmonare dei gas respiratori avviene no è un gas poco solubile in acqua. Il plasma, che è una soluzione
all’interno degli alveoli, per diffusione semplice grazie al acquosa, può contenere soltanto l’1,5% di O2 sul totale (0,3 mL di
sottile endotelio che riveste i capillari polmonari. O2 ogni 100 mL di plasma).
Il 98,5% dell’ossigeno presente nel sangue si trova legato alle
esercizio fisico.
Abbassamento
piccola quantità si lega all’emoglobina dei globuli rossi ma la mag-
della PO2 dagli alveoli gior parte reagisce con l’acqua grazie all’enzima anidrasi carbonica
50 ai tessuti Il 75% dell’ossigeno
O2 rimane legato
e si trasforma in acido carbonico (H2CO3). Le molecole di acido
di riserva all’emoglobina carbonico, poi, si dissociano in ioni bicarbonato (HCO3–) e ioni
25 come riserva e può idrogeno (H+) secondo la seguente reazione reversibile:
essere rilasciato
ai tessuti che
0 presentano una
CO2+ H2O ⇆ H2CO3 ⇆ H++ HCO3–
20 40 60 80 100
PO2 del sangue (mmHg) bassa PO2.
La conversione in acido carbonico riduce la concentrazione di CO2
nel sangue, facilitandone la diffusione dai tessuti ai globuli rossi.
Nei polmoni, invece, prevale la reazione opposta, ovvero la
Figura 3.8 Il legame dell’O2 all’emoglobina L’emoglobina conversione di HCO3– in CO2. Poiché la ventilazione polmonare
presente nel sangue che si allontana dai polmoni è satura al
100% (quattro molecole di O2 per ogni molecola di emoglobina). abbassa la concentrazione di CO2 negli alveoli, il gas diffonde dal
La maggior parte dell’emoglobina rilascia una sola delle quattro sangue agli alveoli, dove viene poi eliminato con l’espirazione.
molecole di O2 durante la circolazione sistemica; quindi è ancora In questo modo la concentrazione ematica di CO2 si abbassa.
satura al 75% quando il sangue torna nei polmoni.
La porzione crescente della curva che descrive il legame tra l’O2 Ricorda Il CO2 presente nel sangue viene trasportato ai polmoni,
e l’emoglobina viene chiamata in gioco quando la dove viene eliminato con l’espirazione, sotto forma di
concentrazione di O2 nel tessuto risulta inferiore al valore
normale; momento in cui l’emoglobina «scarica» la propria ione bicarbonato.
riserva.
4
Le principali patologie
dell’apparato respiratorio Figura 3.9 Problemi
Le patologie che colpiscono l’apparato respiratori La fibrosi
cistica impedisce la
respiratorio sono numerose, ma la maggior normale ventilazione.
I malati devono
parte è dovuta a infiammazioni e infezioni essere aiutati a
respirare tramite
della mucosa che riveste le vie aeree causate maschere o altri
sistemi.
da batteri o virus introdotti con l’aria
che respiriamo. Esistono, tuttavia, anche
malattie ereditarie, come la fibrosi cistica di sali e di acqua tra l’interno e l’esterno delle cellule di molte
ghiandole dell’organismo: il gene CFTR, dall’inglese Cystic Fibro-
e forme tumorali perlopiù causate dalle sis Transmembrane Conductance Regulator.
sostanze cancerogene del fumo di sigaretta. Nelle persone affette da fibrosi cistica, il muco (sostanza che
ricopre e lubrifica le mucose che rivestono le cavità interne
dell’organismo) è particolarmente denso e viscoso; non riuscen-
APPARATO RESPIRATORIO
gas respiratori
...................... ......................
attraverso
...................... ......................
avviene
...................... ...................... ...................... a livello ...................... ......................
......................
polmoni ......................
polmonare
...................... ......................
...................... ......................
negli
nei inspirazione
......................
laringe: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
faringe: Condotto di transito comune per il cibo e l’aria.
bronchi: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
bronchioli: Le ramificazioni più sottili dei polmoni.
muco: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
surfactante: Agisce sulla superficie degli alveoli per mantenerli umidi e impedire che collassino.
A la PO è maggiore
2
21 Most CO2 in the blood is carried
B la quantità di CO2 è maggiore
A in the cytoplasm of red blood cells
C l’ossigeno non può sciogliersi nel sangue
B as CO2 dissolved in the plasma
D la PO è minore
C in the plasma as bicarbonate ions 2
29 Leggi e completa le seguenti affermazioni riguardanti il volume 33 La ventilazione è controllata dal sistema nervoso. Indica quali
polmonare. tra le seguenti affermazioni sono corrette e motiva le tue
a) Si definisce volume . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . la quantità risposte.
d’aria mossa in un normale atto respiratorio a riposo. A il ritmo respiratorio viene innescato attivando innanzitutto
b) Il volume . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . è l’aria che rimane la fase di espirazione
nei polmoni dopo un’espirazione forzata. B i neuroni del centro espiratorio stimolano i muscoli respiratori
c) La . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . vitale media è 3,2 L a rilasciarsi
nelle donne e 4,8 L negli uomini. C il sistema nervoso centrale regola la contrazione dei muscoli
d) Il volume residuo tende ad aumentare con l’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . intercostali esterni e del diaframma
D la pressione e il volume del sangue sono fattori che influenzano
30 Leggi e completa le seguenti affermazioni relative allo scambio il ritmo respiratorio
dei gas respiratori.
a) Gli scambi avvengono per . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 Per curare uno pneumotorace può essere opportuno
attraverso l’endotelio che riveste i vasi. A iniettare acqua nella cavità pleurica
b) I gas diffondono spontaneamente verso le regioni in cui la loro
B aspirare l’aria contenuta nella cavità pleurica
concentrazione è . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
C trattare con antibiotici e antinfiammatori il paziente
c) L’ossigeno è un gas poco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
in acqua. D insufflare aria tra la pleura viscerale e quella parietale
d) Il CO2 è un gas . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Motiva la tua risposta precisando perché questa patologia può
solubile in acqua. determinare il collasso dei polmoni.
31 Leggi e completa le seguenti affermazioni riguardanti la 35 Scegli le due affermazioni corrette a proposito della quantità di
ventilazione polmonare. ossigeno rilasciato nei tessuti dall’emoglobina. Completa le tue
a) La ventilazione polmonare è causata dall’azione dei . . . . . . . . . . . . . . . . : risposte, precisando altri fattori che modificano il rilascio di O2
il diaframma e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . da parte dell’emoglobina.
b) La ventilazione polmonare comprende due fasi: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . A la percentuale di O2 rilasciato varia solo in base alla
durante la quale l’aria entra nei polmoni, e . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . concentrazione del gas stesso nei tessuti
durante la quale l’aria esce dai polmoni. B fattori fisici e chimici influenzano la quantità di O2 rilasciato
c) Avviene grazie ai cambiamenti di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . dall’emoglobina
nella cavità toracica. C la temperatura influenza la quantità di O2 rilasciato nei tessuti
d) Se la cavità toracica viene perforata, si verifica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . D l’emoglobina rilascia più O2 nei tessuti dove la concentrazione di
cioè un accumulo di aria nella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CO2 è maggiore
CONFRONTA ANALIZZA
36 Confronta lo scambio gassoso che avviene a livello polmonare 42 Accurati studi respirometrici hanno evidenziato che dopo i 35-
con quello che si verifica nei tessuti, evidenziando il significato 40 anni inizia un lento, ma progressivo declino della capacità
delle differenze che riscontri. vitale, pari a una diminuzione di 30 mL/anno. Pur variando da
individuo a individuo, si è anche osservato che in un fumatore
DISEGNA la diminuzione della capacità vitale è maggiore, nell’ordine di
37 Disegna uno schema dell’apparato respiratorio umano, grandezza di 40-50 mL/anno.
indicando per ciascuna parte i principali caratteri anatomici Prova a osservare i volumi polmonari rappresentati, prestando
e fisiologici. particolare attenzione al dato del volume residuo (VR).
Poi completa la tabella seguente associando a ogni individuo
DESCRIVI i volumi polmonari corrispondenti.
38 Descrivi la ventilazione, il suo meccanismo e i diversi organi 1 2 3
che interessa.
IPOTIZZA
VRI
VRI
39 Alcuni composti, come per esempio il permanganato di potassio, VC
trasformano lo ione Fe2+, contenuto nelle quattro subunità VC VRE
della proteina emoglobina, in ione Fe3+. Come conseguenza VRE
VR
l’emoglobina si trasforma in metaemoglobina, molecola che lega VR
l’ossigeno mediante un legame covalente forte.
Prova a ipotizzare perché queste sostanze vengono chiamate
«veleni respiratori» e in determinate condizioni possono
1 2 3 4
condurre alla morte dell’organismo che le ha assunte.
SPIEGA E RIFLETTI
VRI
40 In caso di morte per soffocamento il volume polmonare residuo
VRI
risulta nullo. VC
Perché? Spiega che cos’è il volume polmonare residuo e quale VC
VRE
VRE
valore assume normalmente. VR
VR
IPOTIZZA
41 Quasi tutti gli organismi viventi dotati di un apparato circolatorio
sono provvisti di pigmenti respiratori (come l’emoglobina) che Età
Paziente Caratteristiche particolari Polmoni
(anni)
aumentano l’affinità dell’ossigeno in acqua, che altrimenti
sarebbe troppo bassa. Gli scienziati hanno recentemente A 40 non fumatore
individuato un pesce, il «pesce ghiaccio», che vive nelle acque B 60 fumatore
gelide (T = −1,9 °C) dell’Antartide e non possiede alcun tipo di
affetto da enfisema
pigmento respiratorio. C 60 polmonare
Prova a ipotizzare come ciò sia possibile.
D 60 non fumatore
RICERCA
43 Non tutti gli organismi viventi utilizzano l’emoglobina come
pigmento respiratorio.
Ricerca quali organismi usano il pigmento respiratorio
emocianina e precisa qual è il metallo che lega l’ossigeno, quali
sono le due forme ossigenate e non e qual è il loro colore.
C4 L’organizzazione
dell’apparato digerente
Come tutti gli animali, noi esseri umani
siamo eterotrofi, ovvero ci nutriamo di
organismi da cui ricaviamo l’energia e
le sostanze necessarie per la sintesi delle
biomolecole. Il cibo proviene dai vegetali
l’alimentazione
in molecole, che vengono assorbite e
trasferite a tutte le cellule del corpo.
Figura 4.1 La cultura si riflette nel cibo Ricorda La demolizione degli alimenti in unità costituenti
L’alimentazione, oltre a soddisfare un bisogno assimilabili dall’organismo è un processo chimico
primario, ha importanti implicazioni culturali e sociali: necessario, poiché le macromolecole non vengono
ogni Paese ha una storia che si riflette nei piatti tipici
e nelle abitudini nutrizionali. assorbite dalle cellule.
Ormoni steroidei
Idrosolubili
B1 (tiamina) fegato, legumi, cereali integrali È un coenzima nella respirazione cellulare. beriberi, perdita di appetito, stanchezza
prodotti caseari, carne, uova, verdure a lesioni agli angoli della bocca, irritazioni
B2 (riboflavina) foglia verde È un costituente del coenzima FAD. degli occhi, malattie della cute
È un coenzima attivo nel metabolismo degli anemia, crescita rallentata, malattie della
B6 (piridossina) fegato, cereali integrali, prodotti caseari amminoacidi. cute, convulsioni
Acido pantotenico fegato, uova, lievito Si trova nell’acetil-CoA. problemi alle surrenali, malattie riproduttive
Biotina fegato, lievito, batteri intestinali Si trova in vari coenzimi. malattie della cute, perdita di capelli
Liposolubili
A (retinolo) frutta, verdure, fegato, prodotti caseari Si trova nei pigmenti visivi. cecità notturna
K (menadione) batteri intestinali, fegato Necessaria per la coagulazione del sangue. problemi nella coagulazione del sangue
Esofago
A B Diaframma
Ghiandola
Lingua
parotide
Pancreas
Bocca
Ghiandole salivari
sottolinguale Denti
e sottomandibolare Fegato
Esofago Stomaco
Aorta
addominale
Fegato
Diaframma
Cistifellea Stomaco
Pancreas
Intestino
tenue
Utero
Retto
Ano
Figura 4.3 L’apparato digerente umano (A) Sezione frontale del canale
alimentare con i diversi organi specializzati nella digestione del cibo,
nell’accumulo dei nutrienti e nell’immagazzinamento ed espulsione delle
sostanze di scarto. (B) Sezione trasversale.
verifiche Rispondi
La membrana del peritoneo è di fine A Qual è la struttura della parete del canale
contigua al rivestimento della lezione
alimentare?
cavità addominale.
B Quali enzimi idrolitici sono necessari per la
digestione?
Figura 4.4 Gli strati di tessuto del canale alimentare In tutte C A che cosa serve la presenza dei villi e dei
le sezioni del tubo digerente dei vertebrati, l’organizzazione microvilli?
degli strati di tessuto è la stessa, ma le diverse regioni sono
D Quali sostanze presenti nel cibo sono
caratterizzate da adattamenti specializzati.
indispensabili per il corpo umano?
I muscoli circolari
Palato si contraggono
molle Bolo
Cibo alimentare
Epiglottide
I muscoli circolari
Glottide si rilassano
Lingua
I muscoli longitudinali
Faringe Sfintere si contraggono
esofageo
superiore Sfintere esofageo
Laringe inferiore
Trachea
Sfintere
pilorico Stomaco
Esofago
T
La deglutizione è un processo che comprende una complessa utti i denti dei mammiferi presentano la stessa struttura generale
serie di riflessi. Prima di tutto, per evitare che il cibo entri nella e sono costituiti da tre regioni: la corona, che è la porzione visibile
sopra la gengiva; la radice, incuneata in cavità delle ossa mandibolari
trachea, la laringe si chiude e una piega di tessuto, chiamata epi-
e mascellari chiamate alveoli; il colletto, cioè la linea di giunzione tra la
glottide, ne ricopre l’ingresso (figura 4.6). Dopo il passaggio del corona e la radice.
bolo, le vie respiratorie si riaprono e la respirazione riprende. Sia la corona sia la radice sono costituite da dentina, un tessuto
Giunto nell’esofago, il bolo è spostato verso lo stomaco da mo- connettivo calcificato che conferisce al dente la sua forma; a livello della
vimenti di peristalsi. Come abbiamo visto, la muscolatura del corona, la dentina è ricoperta da un materiale estremamente resistente
primo terzo dell’esofago è scheletrica ed è controllata dal siste- chiamato smalto, composto principalmente da fosfato di calcio. Lo smalto
è la sostanza più dura dell’organismo e ha il compito di proteggere il dente.
ma nervoso volontario, mentre per la parte rimanente si tratta
Nella radice, la dentina è invece rivestita da uno strato di cemento, una
di muscolatura liscia. sostanza ossea che si attacca all’osso alveolare.
La muscolatura liscia del canale alimentare si contrae in ri- All’interno della dentina si trova la cavità della polpa, contenente le
sposta allo stiramento, che si verifica quando un bolo di cibo cellule che producono la dentina, i vasi sanguigni, i vasi linfatici e i nervi che
raggiunge l’esofago; i muscoli reagiscono contraendosi, spingen- attraversano la radice attraverso sottili canali radicolari.
do il cibo verso lo stomaco. Perché la contrazione della tonaca La forma e l’organizzazione dei denti dei mammiferi possono essere
anche molto differenti, perché sono adattate a diete diverse. In generale,
muscolare dell’esofago non spinge mai il cibo all’indietro? La
gli incisivi vengono usati per tagliare, sminuzzare e rodere; i canini sono
rete di neuroni posta fra i due foglietti muscolari coordina i mu- usati per trapassare, afferrare e strappare; i premolari e i molari sono
scoli in modo che la contrazione sia sempre preceduta da un’onda usati per tranciare, frantumare e macinare.
anticipatoria di rilassamento; così, quando un tratto dell’esofago
si contrae, il segmento situato subito a valle si rilascia, e il bolo
Un materiale duro chiamato
viene spinto in quella direzione. In questo modo la peristalsi si smalto, composto principalmente
propaga lungo il tubo digerente dalla bocca all’ano, spingendo di fosfato di calcio, ricopre i denti.
verso lo stomaco il bolo alimentare.
Il movimento a ritroso del cibo dallo stomaco nell’esofago Sia la corona che la
è impedito dallo sfintere esofageo. Questo sfintere normalmente radice contengono
Corona uno strato di un
è contratto, ma le ondate peristaltiche lo spingono a rilassarsi materiale osseo
quanto basta per far passare il cibo dall’esofago nello stomaco. chiamato dentina…
Sfintere Fondo
esofageo
inferiore B
Sfintere Fossette gastriche
pilorico Ripiegamenti
Cellula
parietale
Pepsina
Pepsinogeno
Mucosa
gastrica HCl
Cellula
Cellule principale
mucose
Corpo Fossetta gastrica
Piloro
Un pH basso converte il
pepsinogeno in pepsina.
La pepsina così formata attiva
Figura 4.7 Stomaco in azione (A) Lo stomaco
altre molecole di pepsinogeno
è formato da zone diverse, e da una serie attraverso un processo chiamato
di ripiegamenti. (B) Le cellule delle fossette «autocatalisi».
gastriche secernono HCl e pepsina. Le cellule
mucose e la mucosa gastrica secernono muco
che protegge lo stomaco.
e dopo un pasto può arrivare a contenere fino a 1,5 L di alimenti. 11 Lo stomaco rilascia gradualmente
Per rendere possibile tale espansione, la muscolatura liscia dello il suo contenuto nell’intestino tenue
stomaco è poco sensibile allo stiramento. Quando il bolo raggiunge lo stomaco, le pareti si distendono e il
Lo stomaco ha anche funzioni secretorie. L’epitelio che riveste pH tende ad aumentare; queste variazioni danno luogo a impulsi
la sua mucosa, infatti, si introflette a formare profonde depressio- nervosi che stimolano la secrezione del succo gastrico e attivano
ni chiamate fossette gastriche, che contengono tre tipi di cellule le onde di mescolamento, modesti movimenti peristaltici prodotti
secretrici (figura 4.7B): dalla tonaca muscolare. In questo modo il cibo si mescola al suc-
1. le cellule principali secernono il pepsinogeno, un enzima in for- co gastrico e diventa un liquido denso chiamato chimo. Mentre
ma inattiva; la digestione meccanica procede, ha inizio la digestione chimi-
2. le cellule parietali producono acido cloridrico (HCl), che ha il ca delle proteine, che vengono idrolizzate e trasformate in brevi
duplice scopo di uccidere i microrganismi che raggiungono peptidi a opera della pepsina.
lo stomaco e di convertire il pepsinogeno nella sua forma at- Ogni onda di mescolamento spinge piccoli spruzzi di chi-
tiva, la pepsina, un enzima in grado di digerire le proteine; mo nell’intestino tenue attraverso lo sfintere pilorico (che è
3. le cellule mucose, infine, secernono muco. parzialmente aperto), mentre la maggior parte viene spinta nuo-
La miscela di acido cloridrico e pepsina costituisce il succo gastri- vamente indietro verso il corpo dello stomaco. In questo modo,
co, un miscuglio acido che potenzialmente sarebbe in grado di lo stomaco umano si svuota gradualmente nel corso di un perio-
danneggiare la mucosa. Il pericolo è scongiurato grazie all’azione do di circa 4 ore, senza sovraffaticare l’intestino.
delle cellule mucose, che rivestono le pareti dello stomaco con
Ricorda Nello stomaco il cibo si mescola al succo gastrico
uno strato di materiale protettivo. Questo muco contiene anche
e diventa un liquido denso chiamato chimo, che
sostanze tampone che mantengono il pH sulla superficie della
gradualmente viene spinto nell’intestino tenue
mucosa vicino alla neutralità, ed enzimi chiamati inibitori delle
attraverso una successione di onde di mescolamento.
proteasi che riducono il danno provocato dagli enzimi gastrici.
3
L’intestino lavora in sinergia
con fegato e pancreas
L’intestino è la parte del tubo digerente in
cui si completa la digestione chimica dei
carboidrati e delle proteine e si realizza
l’idrolisi delle altre macromolecole; inoltre, Figura 4.8 I microvilli intestinali L’immagine al
microscopio elettronico (TEM) mostra la serie ordinata
l’intestino ha anche il compito di assorbire di microvilli che fa da contorno alla parete dell’intestino.
12 Lachimica
maggior parte della digestione
parte è fornita da due organi ausiliari che non fanno parte del
canale digestivo: il fegato e il pancreas.
avviene nell’intestino tenue
Ricorda Nell’intestino tenue prosegue la digestione delle
Nell’intestino tenue avvengono due processi fondamentali:
proteine e dei carboidrati, comincia la digestione dei
1. prosegue la digestione dei carboidrati e delle proteine;
lipidi e l’assorbimento dei nutrienti. La superficie di
2. hanno inizio la digestione dei lipidi e l’assorbimento delle
assorbimento intestinale si espande grazie alla presenza
sostanze nutritive.
dei villi e dei microvilli.
L’intestino tenue è un organo molto esteso, con un diametro
14 Il fegato e il metabolismo
porta
Dotto biliare
Poiché l’alimentazione non è un processo continuo, il nostro
organismo ha bisogno di immagazzinare parte delle sostanze
prodotte dalla digestione per immetterle nella circolazione in
base alle proprie necessità. Un ruolo chiave in questo processo
Figura 4.9 La struttura del fegato Visione
generale dell'organo (in alto) e particolare. è svolto dal fegato.
Tutto il sangue che lascia il tratto digestivo scorre fino al
tico. Più avanti, il dotto epatico si unisce al dotto cistico fegato attraverso la vena porta epatica, una grossa vena che tra-
proveniente dalla cistifella per formare il dotto biliare comune o sporta il sangue fino ai sinusoidi (piccoli spazi tra gli epatociti; vedi
coledoco, che sbocca nel duodeno insieme al dotto pancreatico, figura 4.9). Qui le cellule del fegato assorbono le sostanze nu-
che proviene dal pancreas. La bile non contiene enzimi quindi tritive provenienti dall’intestino, le immagazzinano oppure le
non svolge direttamente un’azione digestiva, ma ha il compito di convertono nelle molecole di cui l’organismo ha bisogno. Gluco-
emulsionare le grosse gocce di lipidi che giungono nell’intestino, sio, saccarosio e fruttosio sono usati per sintetizzare il glicogeno,
trasformandole in minuscole goccioline. gli amminoacidi per produrre proteine, mentre i lipidi sono im-
Quando l’intestino è vuoto, la bile prodotta dal fegato si magazzinati come trigliceridi.
raccoglie nel dotto epatico, passa nel dotto cistico e viene im- In presenza di elevati livelli sanguigni di molecole nutrienti,
magazzinata nella cistifellea. Quando, invece, arrivano alimenti il fegato le immagazzina sotto forma di glicogeno e lipidi; al con-
ricchi di lipidi, un segnale ormonale provoca una contrazione trario, quando i livelli sono bassi, ne rilascia di nuove. Il fegato
delle pareti della colecisti, che spreme la bile nel dotto cistico e sintetizza anche le proteine del sangue a partire dagli amminoa-
da qui scorre attraverso il coledoco per raggiungere il duodeno. cidi presenti in circolo.
Per comprendere il ruolo della bile nella digestione dei lipidi Il fegato possiede una grandissima capacità di convertire tra
puoi pensare all’olio e all’aceto usati per condire l’insalata. Mi- loro le molecole ad alto contenuto energetico; le sue cellule, in-
schiato all’aceto, l’olio, che è idrofobico, tende ad aggregarsi in fatti, possono trasformare i monosaccaridi in glicogeno o lipidi.
grossi globuli. Per questa ragione molti condimenti già pronti per Inoltre può convertire in glucosio amminoacidi e molecole come
le insalate includono un emulsionante, cioè qualcosa che impedi- il piruvato e il lattato (in un processo chiamato gluconeogenesi).
sce alle goccioline di olio di aggregarsi insieme. La bile contiene i Infine, il fegato è anche il principale controllore del metabolismo
sali biliari che, emulsionando i lipidi presenti nel chimo, aumen- dei lipidi, attraverso la produzione di lipoproteine.
tano notevolmente l’area superficiale dei lipidi esposti alle lipasi Una lipoproteina è una particella composta di un nucleo
(gli enzimi che li digeriscono). Un’estremità di ogni molecola di idrofobico di lipidi e colesterolo, ricoperto da uno strato di pro-
sale biliare è idrofobica e lipofila, mentre l’altra è idrofila. Le mo- teine idrofile che le permettono di rimanere sospesa in acqua. Le
lecole di bile inseriscono le estremità lipofile nelle goccioline di lipoproteine sintetizzate dal fegato possono essere classificate in
lipidi, lasciando che le estremità idrofile sporgano all’esterno. Di base alla loro densità. I lipidi hanno una bassa densità (infatti gal-
conseguenza, i sali biliari impediscono alle goccioline di unir- leggiano sull’acqua), mentre le proteine hanno un’alta densità;
si per formare gocce più grosse; le piccole gocce di grasso sono quindi, quanto maggiore è il rapporto fra lipidi e proteine pre-
chiamate micelle. senti in una lipoproteina, tanto minore sarà la densità di questa.
Per la loro funzione nella regolazione del livello ematico di dipeptidasi dipeptidi → amminoacidi
colesterolo (le LDL lo fanno aumentare, mentre le HDL lo rimuo- enterochinasi tripsinogeno → tripsina
vono), le LDL sono talvolta chiamate «colesterolo cattivo» e le nucleasi acidi nucleici → nucleotidi
HDL «colesterolo buono».
maltasi maltosio → glucosio
Ricorda Il fegato svolge importanti ruoli metabolici: immagazzina lattasi lattosio → galattosio e glucosio
i nutrienti che attraverso la vena cava giungono
saccarasi saccarosio → fruttosio e glucosio
dall’intestino ai sinusoidi epatici, e converte le sostanze
nutritive nelle molecole di cui l’organismo ha bisogno. Tabella 4.3 I principali enzimi dell’apparato digerente umano.
Villi
Cellula
epiteliale
Vaso linfatico
Vasi
sanguigni Capillari
verifiche Rispondi
Figura 4.11 L’area della superficie
di fine A Quali processi avvengono nell’intestino tenue?
intestinale e l’assorbimento dei
lezione
nutrienti Aumentare al massimo la B Come è fatto il pancreas e cosa contiene il succo
superficie di assorbimento del canale pancreatico?
alimentare incrementa la capacità di
C Quali sostanze vengono assorbite nell’intestino
assorbimento dei nutrienti.
tenue? E in quello crasso?
4
Cibo nello stomaco Figura 4.12
Ormoni e
digestione
Rilascio di gastrina da parte delle
cellule della mucosa gastrica. Circuiti a
feedback di alcuni
Il controllo della digestione Un pH basso La gastrina circola nel sangue
ormoni nel tratto
digestivo.
inibisce il rilascio
L’alimentazione e la digestione sono di gastrina. e torna allo stomaco.
5
l’assorbimento nell’intestino tenue. Condizioni che danneggiano
le cellule gastriche, come l’alcolismo o una particolare forma di
gastrite, possono causare l’anemia perniciosa.
Certe malattie da carenza possono essere provocate anche
Le principali patologie dalla mancanza di sostanze minerali. Alcuni esempi compren-
dell’apparato digerente
dono l’ipotiroidismo e il gozzo, provocati dalla carenza di iodio, e
l’anemia, causata dalla carenza di ferro.
Le malattie da denutrizione e da ipernutrizione. Se la scarsa
Una dieta scorretta può alterare il normale
qualità del cibo può generare problemi, lo stesso si verifica se
funzionamento del nostro apparato mangiamo troppo poco. Infatti, quando la nostra alimentazio-
ne è insufficiente a soddisfare il nostro fabbisogno energetico
digerente; così come alcuni microrganismi
(denutrizione), l’organismo inizia a metabolizzare le proprie
o sostanze nocive sono in grado di biomolecole, cominciando con i composti di riserva energetica,
il glicogeno e i lipidi. Quando le riserve di lipidi sono quasi esau-
provocare alterazioni e vere e proprie
rite, il corpo si affida al consumo di proteine. Se questa situazione
malattie del tratto gastrointestinale. si protrae troppo a lungo, finisce per danneggiare gli organi e gli
apparati, conducendo alla morte.
Quando, invece, assumiamo costantemente più cibo di quello
20 I rischi di un’alimentazione sbagliata necessario ai nostri bisogni energetici, ci troviamo in una con-
dizione di ipernutrizione: in questo caso immagazziniamo le
Dato che nei vegetali sono presenti solo alcuni degli ammino-
sostanze nutritive in eccesso sotto forma di aumento della massa
acidi essenziali, una dieta strettamente vegetariana potrebbe
corporea. In un primo tempo, aumentano le riserve di glicogeno;
esporci al rischio di malnutrizione; per questo è necessario es-
dopodiché, carboidrati, lipidi e proteine in eccesso vengono con-
sere molto scrupolosi nello scegliere alimenti complementari
vertiti in grasso da deposito. L’ipernutrizione può essere un serio
per quanto riguarda il contenuto di amminoacidi, in modo da
pericolo per la salute, poiché aumenta il rischio di ipertensione
ottenere tutti gli amminoacidi essenziali in misura equilibrata
arteriosa, infarto del miocardio, diabete e altre patologie.
anche senza alimenti di origine animale (figura 4.14).
Troppe vitamine fanno male. Le vitamine non sono ali-
In generale, i cereali (riso, mais e grano) devono essere inte-
menti calorici, tuttavia anche per alcune vitamine è possibile
grati con i legumi (fagioli, lenticchie, soia e piselli). Molto prima
un’assunzione eccessiva (ipervitaminosi), che causa disturbi
che fosse compresa la base chimica di questa complementarità,
dell’apparato digerente. Si tratta peraltro di una condizione mol-
diverse società che avevano un accesso limitato alla carne svilup-
to rara, di solito associata a un uso eccessivo di integratori.
parono delle diete bilanciate. In Italia, l’associazione tra cereali e
legumi si trova in molti piatti tradizionali, come pasta e fagioli, Ricorda Un’alimentazione corretta è fondamentale per garantire
pasta e ceci, riso e lenticchie. lo stato di salute di tutto l’organismo.
Si raccomanda di fare attenzione e di non adottare mai regimi
estremi, soprattutto nell’infanzia: la mancanza prolungata di una
o più sostanze nutritive essenziali, infatti, produce uno stato di Otto amminoacidi
malnutrizione cronica che conduce a una specifica malattia da essenziali per gli
esseri umani adulti
carenza, come nel caso della vitamina C e dello scorbuto.
Le carenze nutrizionali provocano malattie. Queste patologie Triptofano
possono essere provocate sia dall’assenza di nutrienti essenziali Metionina
nella dieta sia dall’incapacità di assorbire o modificare chimica- Valina
mente tali sostanze. La vitamina B12 (cobalamina), per esempio, è Treonina
presente in tutti gli alimenti di origine animale. Poiché le piante Cereali Fenilalanina
non producono questa vitamina, una dieta strettamente vege- (tortillas di mais) Leucina
Legumi
tariana può causare una malattia da carenza chiamata anemia Isoleucina Salsa di fagioli
perniciosa, caratterizzata dalla compromissione del processo di Lisina
maturazione dei globuli rossi. La causa più comune dell’anemia
perniciosa, tuttavia, non è la mancanza della vitamina B12 nel- Figura 4.14 Una strategia per i vegetariani
la dieta, ma l’incapacità di assorbirla. Normalmente, le cellule Combinando cereali e legumi, un adulto
del rivestimento dello stomaco secernono un peptide, chiamato vegetariano può procurarsi tutti e otto gli
amminoacidi essenziali.
22 L’ulcera gastrica
Il microrganismo dev’essere presente in ogni caso in cui
si osserva la patologia.
Risultati: le biopsie dello stomaco di molti pazienti rivelarono
L’ulcera gastrica è una lesione della parete dello stomaco che che in quelli infiammati o ulcerati il batterio era sempre presente.
può andare da un semplice danno alla mucosa fino a una vera
perforazione. Le ulcere gastriche possono condurre a patolo- Test 2
Il microrganismo deve poter essere prelevato da un ospite
gie quali l’emorragia gastrica, e il cancro allo stomaco. Fino a e posto in coltura.
poco tempo fa si riteneva che le ulcere derivassero dall’azione Risultati: il batterio fu isolato dal materiale della biopsia e fatto
del succo gastrico sulla mucosa dello stomaco e che la loro cau- crescere in un mezzo di coltura in laboratorio.
sa principale consistesse negli stili di vita che conducono a un
Test 3
eccesso di secrezione di HCl. Quest’idea portò l’industria farma- I batteri isolati e coltivati devono essere capaci di provocare
ceutica a sviluppare una quantità di farmaci per diminuire la la malattia.
produzione gastrica di acido. Risultati: Lo stesso Marshall si sottopose a un test dopo aver bevuto
una coltura pura del batterio isolato, sviluppò un’infiammazione
Le certezze sulle cause dell’ulcera furono completamente dello stomaco (gastrite).
messe in discussione dal lavoro di due ricercatori australiani.
Con il senno di poi, il loro lavoro costituisce un perfetto esempio Test 4
dell’applicazione dei postulati di Koch, che permettono di stabilire I batteri devono essere recuperabili dai volontari infettati.
Risultati: una biopsia dello stomaco di Marshall due settimane dopo
se un microrganismo è la causa di una malattia (figura 4.16). che aveva ingerito i batteri rivelò la presenza del bacillo,
Nel 1982, il patologo Robin Warren osservò un batterio sco- ora battezzato Helicobacter pylori, nel tessuto infiammato.
nosciuto nelle biopsie dello stomaco di pazienti affetti da ulcera
gastrica. In uno studio condotto su 100 pazienti affetti dalla stes- Conclusione
Un trattamento a base di antibiotici eliminò dallo stomaco di Marshall
sa patologia, lui e il suo collega Barry Marshall osservarono che il sia i batteri sia l’infiammazione; l’esperimento fu ripetuto su volontari
batterio era sempre presente. Una volta isolato, il batterio fu bat- sani e molti pazienti affetti da ulcere gastriche furono curati
tezzato Helicobacter pylori e fu fatto crescere in coltura. Soddisfatti con antibiotici. Fu così dimostrato che l’ulcera gastrica è causata
da infezioni di H. pylori nello stomaco.
i primi due postulati di Koch, Warren e Marshall si concentra-
rono quindi sugli ultimi due. La loro ricerca dimostrò non solo
che le ulcere gastriche sono causate dall’H. pylori, ma anche che Figura 4.16 Soddisfare i postulati di Koch
questi pazienti possono essere curati con antibiotici. Marshall e Warren hanno dimostrato che
La maggior parte dei medici era così sicura che nessun mi- le ulcere sono causate dall’infezione di un
batterio chiamato Helicobacter pylori.
crorganismo potesse vivere nello stomaco e che l’acido gastrico
fosse la causa delle ulcere, che all’inizio le osservazioni di War-
Come fa H. pylori a sopravvivere nell’ambiente acido dello sto-
ren e Marshall furono ignorate o addirittura ridicolizzate. Ma nel
maco? Questi batteri colonizzano nella mucosa che riveste lo
2005 entrambi ricevettero il premio Nobel per la loro importante
stomaco e producono un enzima (chiamato ureasi) che converte
scoperta, e la terapia antibiotica è oggi il trattamento primario
l’urea in ioni bicarbonato e ammonio, due composti in grado di
dell’ulcera gastrica in tutto il mondo.
neutralizzare l’acidità dell’HCl.
Il fatto che H. pylori sia un fattore importante nell’insorgenza
dell’ulcera non significa che sia l’unica causa. Gli studi clinici Ricorda L’ulcera gastrica è una lesione della parete dello
indicano infatti una stretta correlazione tra l’insorgenza di ulcere stomacoche,neicasipiùgravi,puòportareasvilupparetumori
e il fumo, così come il consumo di alcol e un uso eccessivo di far- gastrici.
maci antinfiammatori non steroidei (FANS), che diminuiscono
le difese naturali della mucosa gastrica. verifiche Rispondi
È ormai noto il rapporto tra infezione da H. pylori e alcuni di fine A Quali sono i rischi di una dieta scorretta?
lezione
tumori gastrici; la terapia antibiotica prevista nel caso di ulcere B Spiega che cos’è l’ulcera gastrica, le cause
provocate da questo batterio ha contribuito alla drastica diminu- e in che modo Marshall e Warren l’hanno
zione dei casi di tumore gastrico, un tempo molto diffuso. correlata a H. pylori.
F
Productive genes may cause or thousands of years the Pima of southwestern North America were hunters
obesity and gatherers who supplemented their diet with subsistence agriculture. Their
environment was arid, so they developed sophisticated irrigation systems;
even so, they frequently encountered drought and subsequent starvation. Today
most individuals of the ethnic Pima population in North America are clinically
obese. In fact, as a population they are one of the heaviest in the world.
With obesity come related health problems such as diabetes, high blood pressure,
and heart disease. Diabetes incidence in the Pima is seven times the national average;
two-thirds of adults over the age of 40 are diabetic. Moreover, diabetes is occurring in
younger individuals than ever before. What has caused such a radical health change
in an entire population? Two interacting factors are involved: genetics and lifestyle.
APPARATO DIGERENTE
ghiandole demolizione
......................
chimica
......................
ormoni
che sono ......................
......................
......................
...................... ................................................
producono
......................
lipidi producono
................................................
......................
esofago
...................... ......................
micronutrienti: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
macronutrienti: Elementi necessari all’organismo in grande quantità.
proteasi: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
carboidrasi: Enzima che idrolizza i carboidrati.
idrosolubile: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
liposolubile: Sostanza che si scioglie nei lipidi.
bolo: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
chimo: Liquido denso rilasciato dallo stomaco prodotto dal mescolamento del cibo con i succhi gastrici.
3 Estendi la mappa concettuale precisando secrezioni e funzione 4 Il tubo digerente è costituito da quattro tonache di rivestimento.
dei vari tratti del tubo digerente. Per ciascuna scrivi una breve descrizione della funzione svolta.
MUCOSA: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
SOTTOMUCOSA: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
TONACA MUSCOLARE: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
PERITONEO: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
33 Leggi e completa le seguenti affermazioni riguardanti 37 Per un essere umano è meno probabile avere una carenza di
l’intestino. A calcio, perché ce n’è una grande riserva nelle ossa
a) Le membrane delle cellule dei villi formano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . B ferro, perché è richiesto in piccole quantità
che moltiplicano l’effetto dei villi stessi. C potassio, perché è contenuto in buona quantità nel sale marino
b) Nella prima parte dell’intestino tenue, detta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
D zolfo, perché serve soltanto per la sintesi di proteine e coenzimi
avviene la maggior parte dei processi digestivi.
Motiva la tua risposta, spiegando la differenza tra
c) Nel tratto successivo si realizzano invece prevalentemente i
macronutriente e micronutriente.
processi di . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
d) L’ultima sezione dell’intestino tenue è detta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
38 Talvolta è necessario intervenire chirurgicamente su un paziente
e sfocia nell’intestino crasso.
e asportargli la cistifellea. Questa persona dovrà essere cauta
soprattutto nel consumo di
34 Quali delle seguenti affermazioni riguardanti lo stomaco sono
A proteine, perché sono ricche di azoto che il fegato non può più
corrette? Motiva le tue risposte, descrivendo brevemente
eliminare efficacemente
l’anatomia dello stomaco e le funzioni che svolge.
B carboidrati complessi, poiché sono più difficili da digerire rispetto
A la muscolatura liscia dello stomaco produce movimenti a quelli semplici
peristaltici detti onde di mescolamento
C lipidi, poiché non più adeguatamente emulsionarli nella bile
B nello stomaco comincia la digestione dei lipidi
D carni rosse, poiché sono ricche di ferro, non metabolizzato
C il pH dei succhi gastrici è acido e può arrivare quasi correttamente dal fegato
a un valore di 5
Motiva la tua risposta, specificando le funzioni svolte dalla
D il pepsinogeno si trasforma in pepsina attiva soltanto nelle cistifellea.
condizioni ambientali presenti nello stomaco
COMPLETA DEDUCI
39 Completa la tabella riportata qui di seguito, individuando le 44 L’ipocloridia è un malattia che determina una riduzione
biomolecole e dai una definizione, corredata da uno schizzo, dell’attività secretiva di HCl da parte delle cellule della mucosa
dei prodotti (molecole semplici) ottenuti dalla loro digestione. gastrica.
Tra le seguenti proposte, individua quali possono essere tre
Macromolecola Molecole semplici
problematiche di una persona affetta da questa patologia,
Nome Disegno Nome Disegno esplicitando i ragionamenti che ti hanno condotto alla scelta.
• Avrà problemi nella digestione delle proteine.
.................. ..................
• Avrà problemi di stitichezza.
.................. ..................
• Dovrà prestare attenzione ad assumere alimenti freschi che
possono essere veicoli di infezioni batteriche.
• Avrà livelli elevati di gastrina nel sangue.
• Dovrà prestare attenzione nell’assumere cibi grassi.
.................. ..................
• Sarà predisposta all’ulcera gastrica.
.................. ..................
RICERCA
45 L’appendice è una formazione vermiforme che si trova all’inizio
.................. ..................
dell’intestino crasso, caratterizzata da lume e lunghezza molto
.................. ..................
ridotte. Nonostante faccia parte dell’intestino non ha funzioni
digestive.
Effettua una breve ricerca e individua le diverse ipotesi proposte
.................. ..................
circa la sua funzionalità e il ruolo che ha avuto nel passato.
.................. ..................
Ricerca, poi, che cosa significa «appendicite» e quando insorge
questa situazione patologica.
RIFLETTI SPIEGA
40 Quali molecole semplici scomposte dalla digestione chimica 46 Il fegato può essere considerato il laboratorio chimico del corpo
potranno essere assorbite dalle cellule dell’epitelio intestinale umano; nessuno può vivere senza fegato e attualmente non
per diffusione semplice, senza l’ausilio di proteine di esiste un fegato artificiale.
membrana? Perché? Elenca e spiega schematicamente le varie funzioni svolte da
quest’organo.
DEFINISCI
41 Definisci le vitamine, illustra in quali funzioni sono coinvolte e SPIEGA
che caratteristiche possono avere. 47 In assenza di peristalsi il contenuto intestinale, i gas prodotti e i
liquidi secreti dalle pareti intestinali si accumulano e distendono
DEFINISCI E DISEGNA il lume del tubo digerente, determinando dolore, gonfiore
42 Spiega che cosa sono i villi e i microvilli presenti nell’intestino. addominale e condizioni potenzialmente letali, quali perforazione
Rappresentali graficamente ed evidenzia gli aspetti simili e le del tubo digerente e/o peritonite.
differenze sostanziali. La peristalsi può cessare se si verifica:
• un’ostruzione meccanica;
IPOTIZZA • ischemia o necrosi della parete intestinale;
43 Che cosa accadrebbe a una persona che, per qualche motivo, • blocco del sistema nervoso automono.
non producesse più la bile? Spiega come e perché, secondo te, queste condizioni possono
determinare assenza di peristalsi.
C5 L’organizzazione
dell’apparato urinario
e l’omeostasi
Gli esseri viventi mantengono costante
il proprio ambiente interno con l’omeostasi.
L’apparato
È necessario, infatti, che la composizione
del sangue sia regolata dal punto di vista dei
idrosalino
dell’apparato urinario è proprio quello di
depurare continuamente il sangue.
1 L’apparato urinario
ha molteplici funzioni
L’apparato urinario umano comprende i due reni, i due ureteri,
la vescica urinaria e l’uretra. Dopo aver filtrato il sangue, i reni
restituiscono al circolo sanguigno la maggior parte dell’acqua
e dei soluti; i liquidi residui, che costituiscono l’urina, fluiscono
negli ureteri e si accumulano nella vescica, per essere poi espulsi
attraverso l’uretra.
I reni sono gli organi che svolgono la maggior parte del
lavoro, mentre le altre componenti dell’apparato urinario costi-
tuiscono essenzialmente delle «vie di transito» o delle aree di
raccolta temporanea. Le funzioni dei reni, però, sono molteplici.
L’escrezione delle sostanze di scarto. Con la formazione
dell’urina, i reni prendono parte alla depurazione del sangue e
all’escrezione di tutte le sostanze inutili o dannose per l’organi-
smo. Alcuni rifiuti escreti con l’urina sono prodotti da reazioni
metaboliche, come per esempio l’ammoniaca e l’urea prodotte
dalla degradazione degli amminoacidi; altri rifiuti, invece, deri-
vano dalla degradazione di farmaci e tossine.
La regolazione della concentrazione di ioni nel sangue.
I reni partecipano alla regolazione della concentrazione ematica
di numerosi ioni tra cui il sodio, il potassio, il calcio, lo ione clo-
ruro e lo ione fosfato.
La regolazione del volume e della pressione del sangue.
I reni sono in grado di regolare il volume del sangue recuperan-
do acqua dal filtrato oppure eliminandola con l’urina. Inoltre,
I reni (figura 5.1) sono una coppia di organi a forma di fagiolo trovano nella regione dorsale superiore della cavità
allineati ai due lati della colonna vertebrale a livello della dodi- addominale.
cesima vertebra toracica e delle prime tre vertebre lombari. Sono
rivestiti da uno strato fibroso chiamato capsula renale e sono av-
volti da una massa adiposa che li mantiene in posizione davanti
ai muscoli dorsali.
I reni si occupano della filtrazione del sangue, eliminando tra-
mite l’urina i soluti tossici o presenti in eccesso e conservando
quelli che sono utili o presenti in scarsa quantità. La produzione
di urina comporta tre fasi:
1. la filtrazione del plasma sanguigno;
2. la secrezione attiva di sostanze all’interno dell’urina;
3. il riassorbimento attivo di sostanze utili dall’urina.
L’urina è una soluzione composta principalmente da acqua, ioni
e sostanze tossiche o di scarto, come urea, acido urico, solfati,
creatinina. In condizioni normali sono assenti (o presenti in
quantità insignificante) cellule, proteine e altre macromolecole.
La quantità di urina prodotta dai reni varia in base a dieta, meta-
bolismo cellulare, uso di farmaci. In media i reni ricevono 1500 L
al giorno di sangue e producono circa 1-2 L di urina. Figura 5.2 L’epitelio che riveste la vescica
L’urina viene rilasciata da ciascun rene La vescica e le vie urinarie sono rivestite sulla
Minzione, dal verbo superficie interna da un particolare epitelio detto
mingere, di origine latina, in un dotto chiamato uretere. I due urete- «di transizione», che ha due caratteristiche
ma esistente anche in ri conducono a un’unica vescica urinaria peculiari: è distendibile, così da permettere
italiano; significa «urinare». l’accumulo di volumi variabili di liquido, ed è
È un termine scientifico
(figura 5.2), dove l’urina viene immagazzi-
nata fino a quando non può essere espulsa impermeabile per impedire il riassorbimento
usato in ambito medico-
farmaceutico.
dell’urina.
attraverso l’uretra, un breve canale che si
apre verso l’esterno del corpo. L’atto di svuo-
tamento della vescica si chiama minzione ed è controllato da due volontario. Quando la vescica è completamente piena, soltanto
sfinteri che circondano la base dell’uretra. uno sforzo conscio e deliberato può impedire la minzione.
Uno di questi sfinteri è un muscolo liscio ed è controllato dal
Ricorda I reni sono gli organi adibiti alla filtrazione del sangue
sistema nervoso autonomo. A mano a mano che la vescica si ri-
e alla produzione dell’urina attraverso tre processi
empie, i recettori di tensione presenti sulle sue pareti attivano
principali: la filtrazione, la secrezione e il riassorbimento.
un riflesso spinale che rilassa lo sfintere. Questo riflesso è l’uni-
ca forma di controllo della minzione nei bambini piccoli. L’altro
sfintere è un muscolo scheletrico controllato dal sistema nervoso
2
A
Corticale
Midollare
Il nefrone è l’unità
funzionale del rene
Arteria
Il nefrone si occupa di filtrare il sangue e renale
Capillari
5
peritubulari Vena
Arteria
I reni sono fittamente vascolarizzati Midollare
7 Il tubulo renale
Nel tubulo renale avvengono le altre due fasi del processo di
formazione dell’urina (riassorbimento e secrezione), che mo-
dificano la composizione del filtrato renale. In tale struttura si
distinguono tre diversi tratti chiamati: tubulo contorto prossimale,
ansa di Henle e tubulo contorto distale.
• Il tubulo contorto prossimale (vedi figura 5.4B) è il segmento Podociti Capillari Capsula di Bowman
iniziale e si trova per la maggior parte nella corticale, ma si
B Arteriole afferenti Glomeruli
estende per un tratto nella midollare formando un’ansa a U
chiamata ansa di Henle. Alcuni nefroni possiedono anse di
Henle più lunghe di altri: circa il 20-30% dei nefroni umani
situati in profondità nella corticale (al confine con la midol-
lare), possiede anse di Henle più lunghe che penetrano in Figura 5.5 Visita
profondità nella midollare. Le anse lunghe sono importantis- guidata al nefrone
sime per la formazione dell’urina concentrata. Al contrario, i Le microfotografie al
microscopio elettronico
nefroni dotati di glomeruli situati in posizioni più superficia- a scansione (SEM)
li di solito dispongono di anse di Henle brevi, che si inoltrano mostrano la base
nella midollare solo per un breve tratto. anatomica della
• Quando raggiunge la corticale, il tratto ascendente dell’an- C Podocita
filtrazione del sangue
nel rene.
sa di Henle diventa il tubulo contorto distale. All’interno (A) Sezione trasversale
della corticale, i tubuli contorti distali di molti nefroni si riu- di un glomerulo.
niscono in un dotto collettore; a loro volta, i dotti collettori (B) I glomeruli appaiono
come gomitoli di
scendono attraverso la piramide renale parallelamente alle
capillari alimentati da
anse di Henle, per svuotarsi nella pelvi renale. arteriole afferenti.
(C) A ingrandimento
Ricorda Nel tubulo renale avvengono il riassorbimento e la maggiore, si
secrezione del filtrato. È formato da tre tratti, il tubulo riconoscono i podociti
contorto prossimale, l’ansa di Henle e il tubulo contorto intorno ai capillari
glomerulari.
distale.
Processi dei podociti
lule che rivestono il tubulo prossimale. Queste cellule sono 7. La venula renale
dotate di microvilli (che aumentano l’area superficiale adibita drena i capillari
all’assorbimento) e di molti mitocondri; un’indicazione del peritubulari.
3
grande volume di urina diluita (fino a 25 L al giorno in alcune
patologie) eliminandone l’eccesso.
• Se, viceversa, l’organismo è disidratato, i reni producono pic-
coli volumi di urina molto concentrata (fino a 0,3 L al giorno).
11 La moltiplicazione controcorrente
I nefroni producono ogni giorno quantità
di urina diverse, variando il volume d’acqua La capacità di produrre urina a concentrazione variabile è dovuta
che viene trattenuto, in relazione alle al meccanismo di moltiplicazione controcorrente, reso possibi-
le dalla struttura delle anse di Henle, che scendono in profondità
necessità dell’organismo. Questa capacità nello spessore della midollare fin quasi alla pelvi renale.
dipende dalla particolare disposizione dei I segmenti dell’ansa di Henle differiscono in termini anatomi-
ci e funzionali: le cellule del tratto discendente e le prime cellule
tratti del tubulo renale a livello dell’ansa del tratto ascendente sono sottili, prive di microvilli e dotate
di Henle, dove l’acqua viene riassorbita di pochi mitocondri; inoltre, esse non sono specializzate per il
trasporto. A una certa altezza del tratto ascendente, le cellule si
in misura maggiore o minore in base alla specializzano per il trasporto attivo: queste cellule sono spesse e
pressione osmotica e al volume del plasma dotate di molti mitocondri. Per queste ragioni le parti dell’ansa
di Henle sono chiamate tratto discendente sottile, tratto ascendente
presente nei capillari. sottile e tratto ascendente spesso.
Il meccanismo moltiplicatore in controcorrente può essere
Ramo ascendente
500
Osmolarità (mosm/L) dei liquidi tissutali
Ramo discendente
NaCl 400 ramo sottile discendente dell’ansa di Henle
H2O
600 (altamente permeabile all’acqua, ma non agli
H2O 400
ioni), concentrando il liquido tubulare che
H2O entra nel ramo ascendente.
700 Vasa recta 5 600 600
NaCl 600
H2O
800 H2O 800 3. La composizione del liquido tubulare è
H2O finemente controllata dalla secrezione e dal
1000
900 2 800 riassorbimento di particolari soluti nel tubulo
NaCl 800 contorto distale.
Urea
H2O 1100
1000
4. Il liquido che fluisce lungo il dotto
NaCl H2O
Midollare 1000 1000 collettore è meno concentrato del liquido
1100 interna interstiziale circostante e dunque l’acqua
1200 Urea fuoriesce dal dotto per osmosi.
1100 6
1200
H2O
5. L’acqua riassorbita nel ramo discendente
1200 e nel dotto collettore abbandona la midollare
Ansa di Henle
attraverso i vasa recta.
acqua e assorbe soluti. Poi, tornando verso la corticale, avviene il Se vengono aggiunti ioni idrogeno in eccesso a questa miscela di
contrario: a questo punto il plasma è più concentrato del liquido reazione, l’equilibrio si sposterà verso sinistra neutralizzando gli
interstiziale. Le dinamiche di questo scambio in controcorrente H+ in eccesso. Se, al contrario, gli ioni idrogeno vengono rimossi
provocano poche modificazioni nella composizione del liquido dalla miscela, l’equilibrio della reazione si sposterà verso destra
interstiziale della midollare, ma eliminano l’eccesso di acqua ri- e fornirà altri ioni H+.
assorbito dai dotti collettori, che viene così restituito al sangue. Il sistema tampone dell’HCO3– è importante per controllare
il pH del sangue; infatti la reazione può essere spostata verso de-
Ricorda Il processo di scambio controcorrente mantiene il
stra oppure verso sinistra da meccanismi fisiologici. I polmoni,
gradiente osmotico creato dalle anse di Henle grazie alla
per esempio, controllano i livelli di CO2 nel sangue, modificando
disposizione parallela dei vasa recta nella midollare.
pertanto la parte sinistra della reazione. Se il diossido di carbo-
nio aumenta, la reazione si sposta verso destra, producendo più
1. Na+ e HCO–3
2. Le cellule del tubulo renale
vengono filtrati
secernono H+ in cambio di Na+.
nel glomerulo.
Figura 5.8 Il rene espelle gli
acidi e conserva le basi Gli ioni
Glomerulo Lume del tubulo
Cellula
Liquidi bicarbonato vengono filtrati
renale
del tubulo
interstiziali 5. Il simporto, cioè il dal glomerulo, mentre le cellule
renale trasporto simultaneo del tubulo renale secernono
di Na+ e HCO–3, li ioni idrogeno all’interno del
Na+ Na+
conduce attraverso
HCO-3 + H+ H+ liquido tubulare. Nel tubulo, il
Na+ la membrana basale
H+ + HCO-3 HCO-3 della cellula tubulare.
bicarbonato tampona gli ioni
H2CO3 idrogeno secreti e impedisce
Tubulo renale Anidrasi
carbonica che l’urina diventi troppo
3. Il CO2 si forma acida. Il CO2 viene convertito
H2O + CO2 CO2 + H2O
dalla reazione tra nuovamente in bicarbonato
HCO–3 e H+, per poi dalle cellule del tubulo renale,
diffondere nella
per poi essere trasportato nel
4. Il CO2 viene cellula tubulare.
liquido interstiziale.
convertito di
nuovo in HCO–3
nella cellula del
tubulo renale.
Ricorda È fondamentale che venga mantenuta una velocità di • Al contrario, i recettori di tensione, presenti nelle pareti
filtrazione glomerulare (VFG) costante, e ciò dipende da dell’arco aortico e delle arterie carotidi, se rilevano un au-
un adeguato apporto di sangue ai reni e da un corretto mento di pressione sanguigna, inibiscono il rilascio di ADH.
valore di pressione. Questo è consentito da specifici Una quantità inferiore di ADH in circolo si traduce in un mi-
meccanismi regolatori ormonali, che fanno in modo che nore riassorbimento di acqua, e quindi in una diminuzione
la VFG sia stabile. del volume ematico e della pressione sanguigna. Se invece la
pressione del sangue cala bruscamente, per esempio in segui-
15 L’azione dell’ormone antidiuretico to a un’ emorragia, anche l’attività dei recettori di tensione
nell’arco aortico e nelle arterie carotidi diminuisce; di con-
Specifiche cellule site nell’ipotalamo possono stimolare il rilascio seguenza, l’ipotalamo aumenta il rilascio di ADH. Di nuovo,
dall’ipofisi posteriore di un ormone chiamato ormone antidiu- più ADH comporta un maggiore riassorbimento di acqua e il
retico (ADH) o vasopressina, che può agire sulle acquaporine ristabilimento della pressione e del volume sanguigni.
presenti sulle membrane plasmatiche per aumentare la perme-
Ricorda L’ormone antidiuretico (ADH), prodotto dall’ipotalamo,
abilità all’acqua delle membrane stesse. Più sono alti i livelli di
aumenta la permeabilità all’acqua della membrana
ADH in circolo, maggiore è il numero di canali dell’acqua attivi.
plasmatica delle cellule.
Esistono vari fattori che possono stimolare o inibire il rilascio
di ADH (figura 5.9): gli osmorecettori e i recettori di tensione.
• Gli osmorecettori, se rilevano un aumento della concentra-
zione dei soluti nel sangue, stimolano il rilascio di ADH che,
a sua volta, aiuta a regolare l’osmolarità aumentando il rias- verifiche Rispondi
sorbimento di acqua a livello del tubulo contorto distale e del di fine A A che cosa serve il gradiente osmotico verticale?
lezione
dotto collettore. Gli osmorecettori inoltre stimolano la sete. E come si crea?
La ritenzione idrica e l’assunzione di acqua che conseguono B In che modo i reni controllano il pH del sangue?
a queste stimolazioni contribuiscono a diluire il sangue e ad C Che cos’è l’angiotensina? E l’ADH?
aumentarne il volume, producendo urina più concentrata. D Quali fattori influenzano la VFG?
4
che valori diversi dal normale non indicano necessariamente la
presenza di una malattia; i risultati, infatti, devono essere sempre
interpretati dal medico curante o dallo specialista.
16 Le analisi delle urine esse; poiché i soluti diffondono da una zona a concentrazione
maggiore verso una zona a concentrazione minore, la compo-
Il campo di indagine offerto dall’analisi delle urine è molto vasto; sizione dei liquidi per dialisi risulta cruciale. Le concentrazioni
molti parametri servono a diagnosticare le disfunzioni renali, dei soluti che devono rimanere nel sangue, infatti, sono uguali
ma l’esame può mettere in evidenza anche altri problemi tra cui nel liquido di dialisi e nel plasma, mentre quelle dei soluti da ri-
diabete, infezioni, patologie del fegato. La tabella 5.1 riassume muovere dovranno essere nulle nel liquido di dialisi. Nello stesso
gli esami più comuni, che ovviamente non sono tutti quelli pos- tempo, il potenziale osmotico totale del liquido di dialisi deve
sibili; inoltre, i valori di riferimento possono variare a seconda essere pari a quello del plasma.
Peso specifico da 1010 a 1030 Valori superiori al normale possono essere determinati da: anemie, cirrosi epatica, diabete mellito,
edema polmonare, febbre elevata, sudorazione. Valori inferiori possono essere dovuti a: insufficienza
renale, ipertiroidismo, uso di diuretici.
pH da 5 a 7 pH superiori a 7 possono essere dovuti a: alcalosi metabolica o respiratoria, sepsi urinaria, uso di
antiacidi, vomito. pH inferiori a 5 indicano acidosi, che può essere determinata da: diabete mellito, una
dieta ricca di proteine o povera di zuccheri, digiuno prolungato, insufficienza renale cronica.
Potassio 30 - 110 milliequivalenti Un aumento può essere determinato da: diabete, una dieta ricca di potassio, ipercalcemia, uso di
nelle urine delle 24 ore cortisonici e di diuretici. Una diminuzione può essere dovuta a: diarrea, una dieta deficitaria di potassio,
digiuno, glomerulonefrite, vomito.
Glucosio assente La presenza può essere dovuta a: diabete mellito, gravidanza, uso di diuretici o steroidi.
Proteine assenti o presenti in tracce Una presenza significativa di proteine può essere imputata a: anemia, avvelenamento da arsenico,
bismuto o mercurio, cistite, diabete, glomerulonefrite, gotta, gravidanza, ipertermia o ipotermia, shock.
Emoglobina assente La presenza di emoglobina nell’urina può essere determinata da: anemia, avvelenamento da funghi,
ipotermia, reazioni trasfusionali, scarlattina, sepsi, uso di farmaci, ustioni.
Globuli rossi assenti La presenza è indice di ematuria, cioè di sangue nelle urine. Le cause più frequenti sono: disturbi alla
coagulazione del sangue, glomerulonefriti, calcoli, tumori, tubercolosi renali.
Fosfati 0,8 - 2 grammi nelle urine Valori superiori (fosfaturia) possono essere determinati da: diabete, digiuno, insufficienza renale
delle 24 ore cronica, tumori, malattie endocrine.
Urobilinogeno assente o in tracce Aumenta in caso di cirrosi o epatite, e in generale in tutte le malattie che interessano il fegato.
Leucociti 5 - 10 cellule/mL Un aumento è un segnale generico di: infezione o patologia delle vie urinarie, diabete mellito, tumori.
Tabella 5.1 Alcuni parametri che vengono valutati con l’esame delle urine.
18 Alcune patologie dell’apparato urinario Il diabete, nelle sue diverse forme, non è propriamente una
malattia dell’apparato urinario, ma ne coinvolge in modo sostan-
L’insufficienza renale è una diminuzione dell’attività dei glo- ziale la funzionalità. In particolare il cosiddetto diabete insipido
meruli, per cui il rene non funziona più o funziona in modo riguarda la regolazione dell’ormone ADH; il suo sintomo princi-
inadeguato. Provoca ritenzione di acqua e sali (e pertanto ede- pale è un eccesso nella produzione di urine (poliuria). La poliuria
ma ed elevati valori di pressione arteriosa), ritenzione di urea può potenzialmente causare disidratazione, cioè una perdita ec-
(avvelenamento uremico) e di acidi metabolici (acidosi). L’insuf- cessiva di acqua, che è intuitivamente pericolosa; meno ovvio
ficienza renale acuta può avere molte cause, tra cui un trauma è il pericolo legato all’iperidratazione, derivante da un eccessivo
(emorragia), danni fisici a carico dei reni o l’azione di alcuni consumo di acqua o da scompensi nell’eliminazione degli ioni
farmaci. La forma cronica deriva, invece, da un peggioramento Na+. Questo accumulo di acqua può portare a un rigonfiamento
progressivo della condizione legato a diverse patologie specifiche eccessivo delle cellule e, all’estremo, perfino alla morte.
del rene, come la glomerulonefrite cronica o la malattia policistica del La calcolosi renale è una malattia causata dalla formazione
rene. Pazienti con queste patologie in genere sono candidati alla di piccole masse solide («sassolini») di solito dovute a un eccesso
dialisi e, se possibile, al trapianto di rene. di sali nell’urina, che può essere causato da squilibri alimentari,
1. Il sangue arterioso
INIZIO viene prelevato
2. Il sangue viene dializzato attraverso Figura 5.10 La dialisi renale I pazienti affetti
una membrana semipermeabile bagnata da insufficienza renale devono ripulire il loro
da una soluzione a composizione simile a sangue dalle sostanze di rifiuto per mezzo di
Pompa per il sangue quella del plasma sanguigno.
una macchina in cui il sangue scorre attraverso
tubi costituiti da membrane semipermeabili.
Queste membrane permettono la diffusione delle
molecole di scarto dal sangue al liquido di dialisi.
Dializzatore
Soluzione Bagno
per la dialisi fresca a temperatura costante
Figura 5.11 L’epitelio della vescica di un individuo sano e di uno affetto da tumore
(A) L’immagine al microscopio ottico mostra l’epitelio di rivestimento della vescica di un
individuo sano. Nella parte superiore è visibile l’ampia superficie dell’epitelio di transizione,
impiegata nell’assorbimento dell’acqua. (B) L’immagine mostra una sezione della superficie
della vescica colpita da un tumore maligno nell’epitelio di transizione (TCC). Sono presenti cellule
scarsamente differenziate che contengono grossi nuclei scuri, tipici di cellule che proliferano
attivamente.
da inadeguato apporto di acqua o anche da scompensi ormo- mine (frequente nei lavoratori dell’industria tessile, dei
nali. I calcoli si formano di solito nella pelvi e causano dolori coloranti, della gomma e del cuoio).
molto intensi (coliche renali). I calcoli possono talvolta essere • L’assunzione di farmaci (come la ciclofosfamide) e l’infezione
frantumati con l’uso di ultrasuoni (litotrissia); se ciò non risulta da parassiti come lo Schistosoma haematobium, diffusi in alcuni
possibile, occorre asportarli chirurgicamente. Paesi del Medio Oriente (Egitto in particolare).
A volte si può riscontrare una presenza anomala di determi- • La dieta gioca un ruolo importante: un’alimentazione ricca di
nate sostanze nelle urine. La glicosuria (presenza di glucosio nelle cibi fritti e grassi è associata a un aumentato rischio di amma-
urine) può essere un sintomo del diabete mellito, mentre l’ema- larsi di tumore della vescica, mentre il consumo quotidiano di
turia (presenza di sangue nelle urine) può essere legata a varie frutta e verdura svolge un ruolo protettivo grazie alla grande
condizioni patologiche che comprendono lesioni dell’apparato quantità di antiossidanti che questi alimenti contengono.
urinario, calcoli, infezioni, ma anche possibili formazioni tumo- • Esistono prove scientifiche a favore di una componente gene-
rali. L’uricemia, vale a dire la presenza di acido urico nelle urine, tica quale fattore di rischio predisponente.
è il sintomo tipico della gotta. La gotta è una malattia legata Per il tumore alla vescica non esiste una diagnosi precoce affi-
prevalentemente all’inefficienza dei tubuli renali nell’eliminare dabile, per cui l’unica prevenzione possibile è quella legata alle
l’acido urico. I suoi sintomi sono: ristagno idrico, dolori articola- abitudini di vita, ovvero l’abolizione del fumo, dell’esposizione
ri, edema soprattutto agli arti inferiori. Può manifestarsi in forma lavorativa ai carcinogeni ambientali, e una dieta sana ed equili-
cronica o acuta e richiede un controllo della dieta, astinenza da brata.
alcol e uso di antinfiammatori per alleviare i sintomi.
Ricorda Tra le principali patologie dell’apparato urinario
Le pareti interne della pelvi renale, degli ureteri, della vescica
ricordiamo: l’insufficienza renale, la malattia policistica,
e di parte dell’uretra sono rivestite da un epitelio di transizione
il diabete, la calcolosi renale fino ad arrivare a forme
(figura 5.11A), che durante tutta la vita dell’organismo continua a
tumorali come il cancro alla vescica.
generare nuove cellule; occasionalmente, però, la loro crescita di-
venta incontrollata e può dare origine a un cancro (figura 5.11B).
Secondo dati AIRC, il tumore della vescica rappresenta circa il verifiche Rispondi
3% di tutti i tumori, è più comune tra i 60 e i 70 anni, ed è tre di fine A Quali sono alcuni valori controllati nell’esame
lezione
volte più frequente negli uomini che nelle donne, forse perché delle urine?
gli uomini sono maggiormente esposti ai principali fattori di B Chi deve effettuare la dialisi? E come funziona
rischio ambientali, di cui riportiamo i principali. il rene artificiale?
• Il fumo di sigaretta risulta il principale fattore di rischio. C Indica se ci sono possibili fattori di prevenzione
• L’esposizione cronica alle ammine aromatiche e nitrosam- del cancro alla vescica. Se sì, quali sono?
APPARATO URINARIO
è formato da produce
regola
consente la
reni ...................... secrezione di
la cui unità ......................
funzionale è ......................
......................
che sono ......................
......................
......................
concentrazione ......................
...................... vitamina D ...................... di ioni ......................
...................... nel sangue
......................
......................
che produce
......................
uretra formato da
......................
......................
...................... glomerulo
diviso in
attraverso
3 processi ......................
tubulo contorto prossimale
......................
..............................................
filtrazione ...................... ...................... ......................
capillari peritubulari: Siti di scambio fra il filtrato dei tubuli renali e il liquido extracellulare.
capillari glomerulari: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
VGF: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ADH: Ormone antidiuretico.
3 Estendi la mappa concettuale collegando in modo opportuno 4 La produzione di urina comporta tre fasi. Per ciascuna scrivi una
i seguenti termini: breve descrizione.
moltiplicazione / controcorrente / podociti / dotto collettore FILTRAZIONE: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
SECREZIONE: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
RIASSORBIMENTO: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
B they reabsorb most of the glucose that 23 In the carbonic acid-bicarbonate E produzione di calcoli biliari
is filtered from the plasma buffer system, strong acids are buffered [dalla prova di ammissione a Medicina
C they control the glomerular filtration by e Chirurgia, anno 2003]
rate by changing the resistance of renal
arterioles A carbonic acid
B water 28 La nefrologia è una branca della
D they provide a large surface area for
tubular secretion and reabsorption medicina che studia:
C bicarbonate ion
E they release renin when the glomerular A la fisiologia e la patologia del rene
D the salt of the strong acid
filtration rate falls B le malattie del sistema nervoso centrale
E carbon dioxide
e periferico
19 Which part of the nephron is C le capacità di risposta a un impulso
24 Effects of aldosterone include
responsible for most of the difference applicato a un recettore periferico
in mammals between the glomerular A increase in sodium ion excretion
D gli indizi raccolti in seguito ad autopsia
filtration rate and the urine production B incrase in water retention di un cadavere
rate? C incrase in potassium ion concentration E le cause dell’infiammazione dei nervi
in the urine periferici
A the glomerulus
D higher blood pressure [dalla prova di ammissione a Medicina
B the proximal convoluted tubule
E inhibit the sense of thirst e Chirurgia, anno 2008]
C the loops of Henle
D the distal convoluted tubule
Verso l’Università 29 Un individuo arriva in ospedale con
E the collecting duct un livello molto elevato di glucosio nel
25 Indica la successione anatomica sangue e nelle urine. Il problema che
20 Which of the following would corretta. presenta può essere legato a:
not be a response stimulated by a large
A rene, uretere, calice A insufficiente produzione di insulina
drop in blood pressure? da parte del pancreas
B rene, uretra, vescica
A constriction of afferent renal arterioles B insufficiente produzione di glucagone
C digiuno, ileo, cieco
B increased release of renin da parte del fegato
D ovaio, utero, tuba di Falloppio
C increased release of antidiuretic C elevata produzione di adrenalina
hormone E alveoli, bronchi, bronchioli da parte dell’ipotalamo
21 What is the glomerulus? 26 Nel rene, il riassorbimento selettivo del [dalla prova di ammissione a Medicina
A the same of the renal tubule glucosio avviene a livello di e Chirurgia, anno 2002]
D capillaries C glomerulo
B ogni tubulo renale sfocia nel dotto collettore B i capillari peritubulari del nefrone si riuniscono in un’arteriola che
si riunisce con le venule di altri nefroni fino all’arteria renale
C il tubulo è il responsabile principale della filtrazione
C le due reti capillari si trovano in serie fra l’arteriola che li rifornisce
D il nefrone è associato a una singola rete di capillari e la venula che li drena
Motiva le tue risposte e disegna uno schema che rappresenti
D il sangue in entrata dal glomerulo è raccolto da una vena
come si dispone il nefrone all’interno del rene. efferente che dà origine ai capillari peritubulari
33 Indica quali tra le seguenti affermazioni riguardanti l’attività 37 L’insufficienza renale è una tra le patologie dell’apparato
dei nefroni sono corrette e motiva le tue risposte. urinario che comporta
A i vasa recta sono coinvolti nello scambio controcorrente A una diminuzione dell’attività dei glomeruli, per cui il rene non
B la moltiplicazione controcorrente è consentita dalla disposizione funziona più o funziona in modo inadeguato
dell’ansa di Henle B un’ostruzione delle vie renali per cui il paziente non è più in grado
C il controllo ormonale fa sì che la concentrazione delle urine non di produrre urina in modo autonomo
vari in modo significativo nel tempo C una forma cronica che prevede un peggioramento progressivo
D i reni non possono produrre urine più concentrate dei fluidi delle condizioni legate a diverse patologie del rene, come la
corporei glomerulonefrite cronica
D un danno sistemico multiorgano tale da indurre al decesso del
paziente anche se dializzato
DESCRIVI
42 Descrivi come i reni possono produrre urine sia più concentrate
sia più diluite rispetto ai fluidi corporei.
DEDUCI Luogo di
effettuazione ............................ ............................
43 I valori di urea nel sangue sono normalmente molto bassi, pari
circa a 15-40 mg/dL. Membrana
filtrante ............................ ............................
Sulla base delle tue conoscenze, individua quali, tra quelli
riportati qui di seguito, possono essere i tre motivi che Costo sanitario ............................ ............................
comportano valori di urea nel sangue superiori rispetto alla
norma. Esplicita i ragionamenti che ti hanno condotto alla scelta. Vantaggi ............................ ............................
• dieta iperproteica
• digiuno prolungato Svantaggi ............................ ............................
• tachicardia
• ore di sonno insufficienti
C6 Il sistema linfatico
L’immunità è la capacità di utilizzare
le proprie difese per contrastare gli agenti
patogeni, cioè gli organismi estranei che,
penetrando nel nostro corpo, potrebbero
Dotto
La linfa toracico
scorre
in dotti
linfatici.
I linfociti T
maturano
nel timo.
Figura 6.1 Il sistema linfatico
Una fitta rete di dotti e vasi
raccoglie la linfa dai tessuti
dell’organismo e la convoglia
verso il cuore, dove si mescola
La milza filtra il sangue. con il sangue per essere
nuovamente ricondotta ai
tessuti. Altri tessuti linfoidi,
come il timo, la milza e il
I linfociti B midollo osseo, contribuiscono
maturano nel alla difesa dagli agenti
midollo osseo. patogeni.
verifiche Rispondi
di fine A Quali sono le differenze tra immunità innata e
lezione
immunità adattativa?
B Come è organizzato il sistema linfatico? Quali
funzioni svolge?
C Quali cellule costituiscono gli organi linfatici
primari e quali funzioni svolgono?
2
di difesa
barriere fisiche, difese cellulari e chimiche. Lacrime, saliva Lubrificano e lavano; contengono lisozima,
che uccide i batteri.
Dapprima entrano in azione la cute e Difese Flora normale Compete con i patogeni; può produrre
aspecifiche sostanze tossiche per i patogeni.
le membrane a contatto con l’esterno, cellulari,
chimiche e Febbre Risposta generalizzata dell’organismo che
ma se queste barriere vengono superate, coordinate inibisce la proliferazione dei patogeni e
accelera i processi di riparazione.
si innesca una risposta aspecifica più Tosse, starnuti Espellono i patogeni dalle vie respiratorie
superiori.
complessa che si attiva nei tessuti:
Risposta Limita la diffusione dei patogeni ai tessuti
l’infiammazione. infiammatoria circostanti; concentra le difese; digerisce
patogeni e cellule morte; rilascia mediatori
chimici che attraggono fagociti e linfociti.
4
Fagociti Inglobano e distruggono i patogeni che
(macrofagi penetrano nell’organismo.
Le difese esterne e granulociti
neutrofili)
La prima e più semplice strategia di difesa consiste nel cercare
di impedire agli agenti patogeni di penetrare nel corpo. Tutte Linfociti natural Attaccano e lisano cellule infettate da
killer (NK) virus o cancerose.
le membrane di rivestimento a contatto con l’esterno fungono
quindi da barriera meccanica e producono sostanze chimiche Proteine
antimicrobiche:
di protezione che agiscono localmente.
Interferoni Vengono rilasciati da cellule infettate
La cute è il primo sistema di difesa aspecifica contro le ag- da virus per proteggere il tessuto sano
gressioni da agenti patogeni (tabella 6.1). Funghi, batteri e virus dall’infezione virale; mobilizzano le difese
specifiche.
riescono solo raramente a penetrare la cute non danneggiata e in
Proteine del Lisano i microrganismi, aumentano la
buono stato di salute; tuttavia, eventuali ferite possono aumen- complemento fagocitosi e contribuiscono alla risposta
tare notevolmente il rischio di infezioni. infiammatoria e a quella anticorpale.
I batteri e i funghi che normalmente vivono e si riproducono
Tabella 6.1 Le difese aspecifiche nella specie umana.
in larga misura sulle superfici del nostro corpo senza provocare
malattie vengono complessivamente indicati come flora nor-
male. Questi ospiti naturali sono in competizione con gli agenti Il muco nasale intrappola i microrganismi presenti nell’aria; la
patogeni per lo spazio disponibile e le sostanze nutritive, e per- maggior parte di quelli che riescono a oltrepassare questa prima
tanto rappresentano una forma aspecifica di difesa. barriera vengono bloccati nel muco delle Alexander Fleming, lo
Le mucose dei vari apparati e sistemi del nostro organismo, vie respiratorie più profonde. Il muco e i pa- scopritore della penicillina,
quali occhi, vie respiratorie, canale digerente, vie escretorie e togeni in esso inglobati vengono poi spinti coniò il termine lisozima
unendo lùein, «sciogliere»
riproduttive, possiedono altre difese sia di natura fisica sia di na- verso il naso e la bocca dalle ciglia vibratili in greco, alla parte finale
tura chimica: per esempio il liquido lacrimale, il muco nasale e dell’epitelio che riveste le vie respiratorie. di enzima, per descrivere la
sua azione distruttiva sui
la saliva contengono un enzima, chiamato lisozima, che attacca Lo starnuto è un altro modo per rimuovere microrganismi.
le pareti cellulari di molti batteri. i microrganismi dalle vie respiratorie.
6
diverse, queste proteine agiscono in una caratteristica cascata
di eventi, in cui ogni proteina attiva quella successiva: dappri- L’infiammazione
ma le proteine aderiscono ai microbi, permettendo ai fagociti In caso di infezioni che danneggiano i tessuti, l’organismo ricorre
di riconoscerli e di distruggerli; poi esse attivano la risposta alla risposta infiammatoria. Gli eventi infiammatori contrasta-
infiammatoria e attraggono i fagociti verso la sede di infezio- no i microrganismi, le tossine o le sostanze estranee presenti, ne
ne; infine provocano la lisi delle cellule estranee. prevengono la diffusione in altri tessuti e predispongono la ripa-
• Gli interferoni costituiscono una classe di glicoproteine razione della lesione. I segnali principali che contraddistinguono
(una proteina alla cui catena peptidica è legata una catena l’infiammazione, o flogosi, sono quattro:
oligosaccaridica) che rappresenta una delle prime linee di 1. arrossamento (rubor, in latino);
difesa aspecifica contro le infezioni virali. Quando le cellule 2. dolore (o dolor);
sono infettate da un virus, esse producono piccole quantità 3. calore (o calor);
di interferoni che agiscono stimolando sia le cellule infette 4. gonfiore (o anche tumor).
sia quelle non infette ad aumentare le difese antimicrobiche. Consideriamo ora il processo infiammatorio con l’aiuto della
Inoltre, gli interferoni incrementano l’attività lisosomiale che figura 6.5.
provvede alla degradazione delle proteine virali in peptidi più • Nella regione dove si è verificata la lesione, i mastociti, i gra-
piccoli: questi ultimi, esposti sulla membrana plasmatica, sti- nulociti basofili e le piastrine liberano una molecola chiamata
molano l’immunità specifica. istamina.
Cute Batteri
introdotti
con la scheggia
Proteine Fagocita
del complemento morto
Mastocita
Fagocita
4. I fagociti
inglobano i
batteri e le cellule
morte.
Capillare
sanguigno 3. Il plasma
e i fagociti
1. I tessuti danneggiati 2. L’istamina induce la dilatazione dei fuoriescono 5. Cessano le attività di segnalazione
attraggono mastociti capillari che iniziano a trasudare; le dal sangue e da parte dell’istamina e del
che rilasciano istamina, proteine del complemento fuoriescono penetrano nel complemento; i fagociti non sono
la quale diffonde nei dai capillari e attraggono fagociti. tessuto infettato. più attratti e il tessuto torna alle
vasi sanguigni. condizioni normali.
• L’istamina induce dilatazione e aumento della permeabilità di pus. Se raggiunge la superficie, il pus fuoriesce e viene di-
dei vasi sanguigni nel tessuto danneggiato, che si arrossa e sperso, mentre se si trova in profondità viene gradualmente
si riscalda. L’aumento di permeabilità pro- riassorbito.
L’istamina prende
voca la diffusione all’esterno di molecole In alcune gravi infezioni batteriche, la ri-
il nome dall’istidina, Sepsi deriva dal greco
l’amminoacido dal quale che normalmente si trovano all’interno sposta infiammatoria non si arresta a livello s“psis, «putrefazione», anche
deriva. Dal nome di
dei capillari (proteine del complemento, locale, ma diffonde attraverso il circolo san- se in medicina ha assunto il
questa sostanza deriva significato meno estremo di
antistaminico, cioè un anticorpi e sostanze ad azione coagulante) guigno a tutto l’organismo, una condizione infezione generalizzata.
farmaco che limita l’azione e permette ai fagociti di raggiungere l’area definita sepsi. Come nell’infezione locale, i
dell’istamina e si usa, per
esempio, nei casi di allergia. infettata. Inoltre, il maggiore afflusso di vasi sanguigni si dilatano, ma qui il processo interessa tutti i vasi.
sangue permette di rimuovere più rapida- Questa condizione può avere un esito letale.
mente le tossine e le cellule morte.
Ricorda L’infiammazione è una risposta immunitaria aspecifica,
• I fagociti (dapprima i granulociti neutrofili e successivamen- attraverso la quale l’organismo si difende in seguito
te i monociti, che si trasformano in macrofagi) inglobano i
al danneggiamento dei tessuti. Alla base del processo
patogeni e le cellule morte e producono diverse citochine, che
infiammatorio c’è una cascata di eventi di interazione tra
segnalano all’encefalo di aumentare la temperatura corporea.
cellule e molecole come l’istamina e le citochine.
La febbre inibisce la proliferazione dei patogeni e accelera le
reazioni dei processi di riparazione.
• Contemporaneamente, la fibrina e gli altri fattori di coagula- verifiche Rispondi
zione presenti nel plasma fuoriuscito creano un coagulo che di fine A Quali strategie di difesa aspecifica mettono in
lezione
impedisce la diffusione dell’infezione e facilita la riparazione atto le mucose?
del tessuto al termine dell’infiammazione. B Quali processi scatena la risposta infiammatoria?
• Infine, anche i macrofagi muoiono; in pochi giorni si forma un C Che cos’è l’istamina? E quali funzioni svolge?
ammasso di cellule morte, detriti e liquidi che prende il nome D Che cosa significa «sepsi»?
3
L’immunità adattativa
Le difese aspecifiche sono efficaci, ma
talvolta alcuni patogeni sono in grado di
superarle. Affrontiamo questi patogeni
mediante un sistema di difese specifiche
che utilizzano cellule di cui disponiamo
fin dalla nascita, ma si sviluppano solo in
seguito al contatto con gli agenti patogeni.
Le difese specifiche si realizzano grazie
Figura 6.6 Linfociti T in azione Due linfociti T (in arancione)
ai linfociti B e T che lavorano in sinergia sono entrati in contatto con cellule infettate da virus (in rosa).
tra loro e sono coadiuvati da altre cellule La cellula infettata in alto sta per andare incontro ad apoptosi,
come indica la presenza di rigonfiamenti superficiali. Lo stesso
e molecole. Da essi dipendono i passaggi processo si è già concluso nella cellula al centro, che si è
disintegrata, lasciando soltanto piccole vescicole.
più delicati della risposta immunitaria: il
riconoscimento, la strategia della risposta e 2. Qualsiasi macromolecola può comportarsi da antigene quan-
do è trasferita in un organismo che non la possiede. Il concetto
la creazione della memoria immunitaria. di self e di non self è, quindi, del tutto soggettivo.
In che modo viene riconosciuto un antigene che penetra nel no-
8 La varietà dei recettori antigenici dividuo è quello di riconoscere i propri determinanti antigenici
e di non aggredirli.
La diversità dei recettori antigenici è generata principalmente da
cambiamenti a livello del DNA, ovvero da riarrangiamenti genici Ricorda I linfociti B e T riconoscono gli antigeni estranei,
e mutazioni che si verificano mentre i linfociti B e T maturano diventano immunocompetenti grazie alla presenza di
negli organi linfatici. Al termine di questo processo di riarran- particolari proteine di membrana chiamate recettori
giamento, ciascun linfocita B diventa immunocompetente ed è antigenici. La varietà esistente di recettori antigenici è
capace di produrre un solo tipo di recettore antigenico, diverso da determinata geneticamente.
quello degli altri linfociti. Di conseguenza, nel nostro organismo
decine di migliaia di geni non sarebbero bastati Nel 1958, altri due ricercatori (l’australiano Joshua
A
ttorno alla metà del Novecento, i ricercatori dai meccanismi di mutazione e di riarrangiamento
cominciarono a indagare a fondo il funzio- a cui sono sottoposti i geni che portano
namento del sistema immunitario e la sua l’informazione per queste proteine. Un secondo
enorme capacità di risposta. clone di linfociti non agisce contro l’infezione in Sir Gustav V. J. Nossal Nato nel
Era possibile che nelle nostre cellule fossero 1931 a Vienna, fu costretto, con la
corso, ma dà origine a cellule che permangono
sua famiglia, a fuggire in Australia
contenute le informazioni genetiche per tutti per un tempo più o meno lungo nell’organismo, a per evitare le persecuzioni naziste.
i possibili antigeni? Anche limitando il campo volte per la vita intera, dando luogo alla memoria Qui intraprese le sue ricerche nel
delle possibilità a quelle note, era evidente che immunologica. campo dell’immunologia.
4
Regione variabile Antigene
S della catena pesante S
S S
V Regione costante V
della catena
S S
pesante S S
La risposta immunitaria
V V
S S S S
umorale
C C
S C S S C S
Catena S S
leggera S S S
S Regione variabile
Ogni giorno, miliardi di linfociti B S S della catena
S S
leggera
abbandonano il midollo osseo per entrare Regione costante
Catena pesante della catena
nel circolo sanguigno; ognuno di essi S S
leggera
Ponti disolfuro
espone sulla membrana recettori antigenici S S
12 Le immunoglobuline
3. Le plasmacellule sono le cellule effettrici. Sono cellule molto
grandi e, poiché svolgono un’intensa attività di sintesi pro-
teica (ognuna produce moltissimi anticorpi), contengono un Gli anticorpi appartengono a una classe di proteine defini-
gran numero di ribosomi e una notevole quantità di reticolo te immunoglobuline (figura 6.8). Esistono diversi tipi di
endoplasmatico. Grazie alla ricchezza di organuli citopla- immunoglobuline, ma tutte sono costituite da quattro catene
smatici, queste cellule possono sintetizzare e secernere fino polipeptidiche e hanno la forma di una Y.
a 2000 molecole di anticorpi al secondo. In ciascuna molecola di immunoglobulina, due di tali poli-
4. Gli anticorpi sono specifici per ogni antigene; essi vengono peptidi corrispondono a catene leggere identiche tra loro e le altre
secreti nel circolo sanguigno e nella linfa e rappresentano la due a catene pesanti, anch’esse identiche. Le singole catene sono
vera risposta all’antigene. reciprocamente unite da ponti disolfuro. Ogni catena polipeptidi-
5. Durante il processo di differenziamento e proliferazione delle ca comprende, inoltre, una regione costante e una regione variabile.
IgG Monomero Libera nel plasma; costituisce circa l’80% Costituisce l’anticorpo più abbondante nelle risposte immunitarie
degli anticorpi in circolo. primaria e secondaria; attraversa la placenta e fornisce immunità
passiva al feto.
IgM Pentamero Sulla superficie dei linfociti B; libera nel Recettore per l’antigene sulla membrana plasmatica dei linfociti B;
plasma. costituisce la prima classe di anticorpi rilasciata dai linfociti B
durante la risposta primaria.
IgD Monomero Sulla superficie dei linfociti B. Recettore di superficie sui linfociti B maturi; svolge un ruolo
importante nell’attivazione dei linfociti B.
IgA Dimero Nella saliva, nelle lacrime, nel latte e in altri Protegge le superfici mucose; impedisce l’adesione di patogeni alle
secreti corporei. cellule epiteliali.
IgE Monomero Secreta dalle plasmacellule della cute Quando è legata ad antigeni, partecipa alla liberazione di istamina,
e dei tessuti che rivestono il tratto che contribuisce alla risposta infiammatoria e ad alcune risposte
gastrointestinale e quello respiratorio. allergiche.
• Le sequenze amminoacidiche delle regioni costanti sono si- Le modalità di azione degli anticorpi secreti dalle plasmacellule
mili nelle diverse immunoglobuline, e determinano la classe sono quattro: neutralizzazione, agglutinazione, precipitazione e
dell’anticorpo (tabella 6.2). fissazione del complemento.
• Le sequenze amminoacidiche delle regioni variabili differi- Neutralizzazione: gli anticorpi si legano a siti specifici di vi-
scono tra loro e contengono il sito di legame per l’antigene; rus o tossine batteriche, impedendo loro di danneggiare le cellule
queste porzioni sono pertanto responsabili della diversa spe- dell’organismo.
cificità degli anticorpi. Agglutinazione: ogni anticorpo lega due molecole di antigene
alla volta formando un voluminoso complesso con altre moleco-
le di antigene e di anticorpo (figura 6.9A); i complessi di queste
dimensioni costituiscono un facile bersaglio per l’ingestione e la
Figura 6.9 demolizione a opera dei fagociti.
A
Agglutinazione Precipitazione: a volte i complessi prodotti per agglutinazio-
e precipitazione
degli antigeni Antigene ne sono insolubili e precipitano, anche in questo caso possono
Antigene essere poi attaccati dai fagociti (figura 6.9B).
(A) Ogni anticorpo
ha due siti di legame Fissazione del complemento: gli anticorpi attivano le mo-
per gli antigeni; Antigene
Antigene
lecole del complemento, rendendo più efficace la loro azione
questo permette
l’agglutinazione di Epitopo sull’antigene.
grossi complessi
antigene-anticorpo. Ricorda I diversi tipi di anticorpi, o immunoglobuline,
(B) I complessi Anticorpo
condividono una struttura comune, ma esistono
precipitati facilitano la cinque classi differenti. La modalità d’azione degli
fagocitosi da parte dei
Anticorpo anticorpi comprende sempre le fasi di: neutralizzazione,
macrofagi.
B Recettore agglutinazione, precipitazione e fissazione del
complemento.
Membrana
plasmatica verifiche Rispondi
Antigene
di fine A Come e quando si attiva la risposta umorale?
lezione
B Descrivi che cosa sono le plasmacellule e in quale
Il legame
dell’anticorpo a un modo agiscono.
recettore attiva la C Qual è la struttura delle immunoglobine?
Macrofago
fagocitosi.
D In quale modo gli anticorpi neutralizzano gli
antigeni?
5
Sia nei recettori dei
linfociti T sia nelle
Catena α
immunoglobuline
Regioni la specificità di ogni
variabili
sito di legame per
Catena β l’antigene viene
Ambiente determinata da due
La risposta immunitaria
extracellulare Regioni
costanti catene polipeptidiche.
cellulare
La risposta immunitaria cellulare è diretta Una regione idrofobica
àncora la catena alla
contro qualsiasi fattore che alteri una Ambiente
intracellulare
membrana plasmatica.
del linfocita T
cellula normale in modo tale da renderla
«anomala». Questo tipo di immunità viene Ricorda La risposta immunitaria cellulare è messa in atto dai
messa in atto dai linfociti T. Fondamentale linfociti T, che riconoscono fattori che alterano le cellule.
Esistono due classi: linfociti T citotossici e linfociti T
per la loro azione è la presenza sulle nostre helper.
cellule del complesso MHC su cui si basa
la tolleranza del sistema immunitario nei 14 Le proteine MHC
confronti delle cellule dell’organismo. Una prerogativa fondamentale dell’immunità è la capacità di di-
stinguere antigeni self e antigeni non self. Per l’azione dei linfociti
T, questo aspetto è fondamentale: infatti il sistema immunitario
13 I linfociti T helper e citotossici riconosce le proprie cellule in base alle proteine esposte sulla su-
perficie della membrana plasmatica.
Due tipi di linfociti T effettori, chiamati rispettivamente linfo-
Per esempio, sulla membrana degli eritrociti umani è pre-
citi T helper e linfociti T citotossici, sono coinvolti nella risposta
sente un antigene specifico detto fattore Rhesus, o Rh. Se una
immunitaria di tipo cellulare. Di norma essi non attaccano le
persona possiede il fattore Rh si dice che è Rh positivo (Rh+), se
cellule sane del nostro corpo, ma sono in grado di «riconoscere»
invece i suoi globuli rossi non lo presentano, è RH negativo (Rh-).
i segni di anomalie dovute all’ingresso di un antigene oppure a
Nei mammiferi, i più importanti marcatori che identificano
una mutazione.
ciò che è self sono glicoproteine che sporgono dalla superficie
Al pari dei linfociti B, anche i linfociti T possiedono recettori
della maggior parte delle cellule. Tali proteine, dette proteine
specifici di superficie; questi sono glicoproteine caratterizzate da
MHC (dall’inglese Major Histocompatibility Complex), sono codi-
un peso molecolare pari a circa metà di quello degli anticorpi
ficate da un insieme di geni che prende il nome di complesso
IgG. Tali recettori sono formati da due catene polipeptidiche (
maggiore di istocompatibilità. Nella nostra specie, le proteine
e ), ciascuna codificata da un gene diverso (figura 6.10). Al pari
MHC vengono denominate antigeni umani leucocitari (HLA).
delle immunoglobuline, anche i recettori dei linfociti T hanno
Esse svolgono ruoli importanti nelle risposte immunitarie cellu-
sia una regione variabile sia una regione costante, e la regione
lari e umorali, sono coinvolte nella tolleranza verso gli antigeni
variabile è responsabile della specificità. Vi è, però, una grande
propri dell’organismo e sono implicate nella possibilità di tra-
differenza: mentre l’anticorpo si lega a un antigene intatto, i re-
pianto. Esistono due classi di proteine MHC:
cettori dei linfociti T si legano a un frammento di questo presente
1. le proteine MHC di classe I si trovano sulla superficie di tut-
sulla superficie di una cellula che presenta l’antigene. Esistono
te le cellule nucleate di un organismo animale;
due tipi di linfociti T:
2. le proteine MHC di classe II si trovano prevalentemente sul-
1. i linfociti T citotossici o TC riconoscono cellule infettate da
la superficie dei linfociti B, dei macrofagi e di altre cellule del
virus o mutate e le eliminano inducendone la lisi;
sistema immunitario.
2. i linfociti T helper o TH sono coinvolti sia nella risposta
immunitaria cellulare sia in quella umorale e si possono con- Ricorda È fondamentale che i linfociti T siano in grado di
siderare i «direttori dell’orchestra immunitaria». I linfociti T distinguere tra gli antigeni self e quelli non self. Questa
helper infatti rilasciano segnali chimici destinati sia ai linfo- prerogativa è garantita da un gruppo di proteine di
citi B sia ai linfociti T citotossici. membrana, le proteine MHC di classe I e di classe II.
I
linfociti TC riconoscono solo gli antigeni legati a trasporta sulla membrana plasmatica; qui la
Il riconoscimento
una molecola MHC di classe I, mentre i linfociti TH proteina MHC I espone il peptide elaborato
PER SAPERNE DI PIÙ
riconoscono solo gli antigeni legati a una mole- dalla cellula ai linfociti TC che possiedono una
degli antigeni
cola MHC di classe II. Per svolgere il proprio ruolo proteina di superficie denominata CD8,
nel legame e nella presentazione dell’antigene, le che riconosce e si lega alla proteina MHC I
proteine MHC I e II possiedono un sito specifico di (figura A).
legame dell’antigene che può alloggiare un piccolo 2. Un fagocita ingloba un antigene non self e
I linfociti T e le cellule presentanti peptide costituito da circa 10-20 amminoacidi lo demolisce. In questo caso una molecola
l’antigene si riconoscono tramite proveniente dalla frammentazione dell’antigene MHC II può legarsi a uno dei frammenti virali
un preciso sistema «chiave- stesso (figura A). Il recettore dei linfociti T non e trasportarlo alla superficie cellulare, dove
serratura». riconosce il semplice frammento amminoacidico, verrà presentato a un linfocita TH (figura B).
ma il frammento legato a una molecola MHC. I linfociti TH possiedono una proteina di
In quali casi possiamo trovare un frammento di superficie chiamata CD4 (non rappresentata
antigene unito a una molecola MHC? in figura), che riconosce e si lega alla proteina
1. Una cellula infettata degrada in frammenti MHC II.
l’antigene penetrato al suo interno. Una
proteina MHC I lega tali frammenti e li Antigene Proteina
MHC II
Macrofago
Cellula 2. Il macrofago
presentante Linfocita TC frammenta l’antigene.
l’antigene
17 Ledi tolleranza
MHC sono alla base del processo
la nascita o se proviene da un individuo geneticamente identi-
co (come un gemello monozigote), il materiale è riconosciuto
come self e non scatena la reazione di rigetto. Il rigetto può es-
Le proteine MHC svolgono un ruolo chiave nell’instaurare la
sere evitato trattando il paziente con particolari farmaci come
tolleranza nei confronti del self, senza la quale un organismo
la ciclosporina, che deprimono il sistema immunitario. La ciclo-
animale si autodistruggerebbe a opera del proprio sistema im-
sporina agisce attraverso il blocco dell’attivazione di un fattore
munitario. Per tutta la durata della vita di un animale, i linfociti
di trascrizione essenziale per lo sviluppo dei linfociti T. Questo
T in via di sviluppo, prima di differenziarsi in TH e TC, vengono
approccio, tuttavia, riduce sensibilmente le difese immunitarie
messi alla prova nel timo attraverso una sorta di verifica che si
dell’individuo trapiantato.
fonda sul possesso dei seguenti requisiti da parte della cellula.
1. Il linfocita è in grado di riconoscere le proteine MHC self? Ricorda I linfociti TH e TC prima del differenziamento vengono
Un linfocita T incapace di riconoscere le proteine MHC self processati nel timo per verificare che siano in grado di
non è utile all’organismo, poiché non potrebbe partecipare ad distinguere gli antigeni self e, quindi, di riconoscere le
alcuna risposta immunitaria e muore entro tre giorni. proteine MHC. In questo senso le MHC sono alla base
2. Il linfocita si lega a una proteina MHC self e a uno degli an- della tolleranza nei confronti del self.
tigeni propri dell’organismo? Un linfocita T che soddisfa
entrambi questi criteri è dannoso o addirittura letale; anch’es-
so non supera la verifica e va incontro ad apoptosi. Questa
seconda risposta si definisce delezione clonale ed è una compo- verifiche Rispondi
nente del processo di tolleranza immunologica. di fine A Quali sono le differenze tra i linfociti T e B?
lezione
La seconda componente del processo di tolleranza è l’anergia B Che cosa sono le molecole MHC? E quale ruolo
clonale. Dopo che i linfociti sono migrati nei tessuti periferici, svolgono nell’immunità cellulare e umorale?
questo processo sopprime la loro risposta immunitaria agli anti- C Che cos’è il fenomeno del rigetto e come si può
geni self. Infatti, per cominciare a secernere citochine, i linfociti evitare?
100
Una misura della memoria immunologica è la quantità di IgG
anticorpi (titolo anticorpale) circolante nel plasma sanguigno.
Dopo il primo contatto con un antigene, per un po’ di giorni non