Sei sulla pagina 1di 10

Lezione 3- 21/02/2019

Competencia pragma.ca-comunica.va:
• Adecuaciòn, aceptabilidad
• Oraciòn vs, enunciado
Hemos hablado de competencia gramaBcal.
Hay un Bpo de competencia que nos interesa: la competencia pragmaBca.
La pragmaBca= es una diciplina linguisBca, que estudia las condiciones de uso de los enuciados.
Que quiere decir con esto? → Cuando nosostros fabricamos objetos linguisBcos (oraciones), todos
son conscientes que son objetos linguisBco que no estàn en un contesto de comunicacion real, son
objetos linguisBcos de comunicacion abstracta.
En la comunicaciòn real cuando yo pongo una oracòn, un segmento construido con la reglas de la
lengua, y lo pongo realmente en un contexto de comunicaciòn autenBco, donde hay alguien que
dice algo, se lo dice alguien, en uno espacio determinado, en un momento de la conversacion;
Cuando una oraciòn cobra vida, porquè se emplea en un contexto, hablamos de enuciados.
Y la competencia pragmaBca es la capacidad de emplear de la manera mas adecuada los
enunciados para comunicar con las otras personas.

Què diferencia hay entre una oraciones y un enunciados?:


Noi sappiamo bene cosa è una “oracion” e un “enucniado”.
Esempio: “CrisBna quisiera un nino que cuidar” →Noi abbiamo riconosciuto che “CrisBna quisiera
un nino que cuidar” è una oracion, no un enuciado. Perché? Perché nessuno ci ha chiesto chi è
CrisBna. Nessuno si è chiesto chi sarà questa CrisBna. Noi abbiamo riconosciuto che questa non
era un vero messaggio linguisBco. Questo era solo un oggeZo linguisBco astraZo. Nessuno ha
pensato “Chi è CrisBna?”.
Se io dico a uno di voi: “senB puoi chiamare/senBrle a CrisBna que me ayude?”. Lo primero que me
preguntaras serà: “Quien es CrisBna?” → esto es un enunciado.
Quando il prof scrive “CrisBna quisiera un nino que cuidar” abbiamo capito che ci vuole raccontare
qualcosa su una certa CrisBna, e ci Bene a comunicare che vorrebbe avere un bambino da
accudire? Arroyo ci ha deZo che una certa CrisBna vuole un bambino. Arroyo non ci ha deZo
questo; ha proposto un oggeZo linguisBco in astraZo, una oracion.
Si yo digo a un alumno: “certo che questa lezione di Arroyo è stata veramente una roZura”.
Ci sarebbe un problema linguisBco con questa frase/viola qualche problema? NO, sembra faZa
bene.
Se il prof a fine lezione dice: “come è stata questa lezione?” e rispondiamo “guarda è stata una
vera roZura”. →Capiamo che non va bene. Perché non va bene? Noi sappiamo che non va bene
perché abbiamo una competenza pragmaBca, che ci permeZe, oltre a capire che quell’oggeZo
linguisBco è grammaBcale e non ha nessun problema, ma capiamo che le condizioni di uso di quel
elemento non vanno bene con il contesto in cui ci troviamo, che quella frase non va deZa in un
contesto come questo, al docente. → Questa è il Bpo di situazione che studia la pragmaBca. La
pragmaBca vuole far emergere la competenza che abbiamo noi della nostra lingua. Sappiamo fare
e creare lingua grammaBcalmente buona, però sappiamo anche usare bene quesB elemenB
linguisBci.

Che cosa studia la pragmaBca?


Parla anche della differenza che c’è tra quello che uno dice effe_vamente e quello che vuole dire
in molB casi.
Ad esempio se dico (riferito all’esame): “Questo aspeZo mi piace molto”.
Qualcuno potrebbe dire: “Arroyo ha deZo che quel argomento/aspeZo sarà presente all’esame?”
NO, ma abbiamo capito che forse voleva dire quello.
Se il prof dice: “questo aspeZo non ci interessa troppo”. Arroyo ha deZo che non farà parte
dell’esame? NO, ma forse voleva dire quello.
Molte volte nella nostra vita, c’è un divario tra quello che diciamo e quello che vogliamo dire.
Esempio: >“Sta sera B piacerebbe venire al cinema con me?
< “Sono molto stanca.”
>”Mi dispiace, ma vorresB andare al cinema questa sera, si o no?
Perché c’è qualcosa che non va, perché quando a una persona a cui hanno chiesto “vuoi venire al
cinema con me?” Risponde “sono stanco”; non ha deZo che non ci vuole andare, però voleva dire
quello.
Se uno è competente in italiano, quando B dicono “sono stanco”, questo vuol dire “no”.
Se il prof dice: “

“Cuando un diploma-co dice sì, quiere decir “quizà”;


cuando dice quizà, quiere decir “no”;
y cuando dice no, no es un diplomà-co.”
→lo sabemos todos.
Algunas veces quando dices “si”, sabemos que en realidad es “quizà”; y cuando dices “quizà es
probablemente “no”.

“Cuando una dama dice no, quiere decir “quizà”,


cuando dice “quizà”, quiere decir “sì”;
y cuando dice sì, no es una dama.”

(Voltaire)

Imaginamos un contexto en el qual dicimos:


“Anoce vieron al rector de la universidad de Venecia, cenando con una mujer”:
Il reZore è sposato. Quella donna era sua moglie? DeZo così sembra la moglie del reZore?
TuZo B porta a pensare che non era sua moglie, ma un’altra donna. Perché? Perché nella forma
linguisBca c’è “una mujer” che è perfeZamente compaBbile con il faZo che sia la moglie, una
donna. Invece tu_ abbiamo pensato così.

Esempio: “Los ladrones entraron en una casa”. Secondo voi era casa loro o era un’altra casa?
Abbiamo capito che non era casa loro, ma casa di qualcun altro. La forma linguisBca è “una casa”
che è perfeZamente compaBbile con il faZo che fosse casa loro e abbiamo capito qualcos’altro.
Quando tu_ tendono a interpretare “enunciados” in un certo modo che è divergente rispeZo alla
forma linguisBca, ci sarà una ragione; ci sarà qualcosa da spiegare, ci sarà una divergenza.
Di questo si occupa anche la pragmaBca.

Altre cose di cui si occupa la pragmaBca:


• a. Juan ama a Marìa (no a Rosa)
• b. A Marià la ama Juan (no Pedro)
• c. Juan a Marià la ama (no la odia)

▪ no la odia, no Pedro, no a Rosa (tres posibles conBnuaciones)


→parace lo mismo porque siempre hay amor, de Juan, a Maria.
Siempre hay un subjeto, un compelemento directo, un verbos. Parecen iguales.
Si haceis un ejercicio rapido mentalmente, veis que a cada frase le viene bien una de las
afermaciones.
Hay otros elementos que nos llevan a interpretar los enunciados en una forma parBcular que nos
lleva a selecBonar esta combinacion y de esto se ocupa la pragmaBca.
Cuando yo escribo: “CrisBna quiere un nino que cuidar” → para entender mesaje seria necesario
saber quien es CrisBna.

Una forma linguisBca come:


• Te espero mañana donde siempre..
Podemos verla aqui como una oracion; elejimos quale es el subjeto, el verbo.
Pero si uno de vosotros se encuentra un mesaje de papel encima de su mesa “te espero
manana donde siempe” → esto no es una oracion, parece ser un mensaje real; un enunciado.
Esta persona seguro que enBende “te-espero-manana-donde-siempre”; seguro que conoce la
estructura gramaBcal. Pero para entender realmente el mensaje, par enterpretarlo, necesita
saber: si esta persona es el desBnatario (te= riferito alla persona che legge il pezzo di carta);
cuando fue escrito este mensaje para saber cuando significaba manana; para saber “donde
siempre” es necesario saber quien he escrito el mensaje, asì podemos saber el siBo al qu se
refiere “donde siempre”. Si no sabemos todo esto, vamos a entendere el mensaje como
oracion y no vamos a saber interpretare enunciado.

Màs cosa que se ocupa la pragmaBca:


Si uno te pregunta:
• -Tienes fuego?
• -# Sì, tengo.
Porque me lo preguntas? Porque hay algo que tomar.
“hai da accendere?”
“sisi, perché me lo chiedi?”
Porquè cuando alguien dice “Benes fuego?”, es decir cuando alguin manifesta la curiosidad si
alguin Bene un mercero, en realidad eso lo que quiere decir esa persona.
La persona que responde no ha interpretado corectamente el enucniado, ha entendido la forma
linguisBca- leteral, pero no ha entendido que ese enunciado es otra cosa.
In spagnolo e in italiano preguntar:
“puoi aprire la finestra?”
“hai da accendere?”
“puoi aiutarmi un secondo?”
→Non sono domande sul faZo se uno ha la possibilità teorica di aprire o aiutare, sono richieste;
non sono domande. Quindi se uno quando sente “Benes fuego?” interpreta che è una semplice
domanda, vuol dire che non ha interpretato bene el enunciado.

Si al final de clase el pro se despierta de clase:


• #Un besito a todos
Es evidente que linguisBcamente no pasa nada, està todo bien. Pero entendeis que no es lo
mas adeguado, que ese enunciado en este contesto no es mas adecuado.

Y si un alumno desde el fondo no oye bien y dice:


• #oye, tù, habla màs alto!
Este enunciado no es mas adeguado.
Cuando uno habla bien una lengua estranjera, no solo conoce la forma, sabe como comportarse
linguisBcamente, como comportarse en la comunicacion.

Màs cosas que nos dice la pragmaBca:


Cuando a uno le llama por telefono en Espana, uno responde asì:
• Sì, digame?
• ¿Se puede poner Roman, por favor?
→Se podria decir “Buenos dias”, se podria. Por telefono, hay una forma estandard en Espagna que
es “sì, digame”. Una cosa diversa da questa è una cosa strana.
Se uno parla lo spagnolo bene, sa anche questo Bpo di cosa.

Mas cosas de la que se ocupa la pragmaBca:


Habeis visto que hay algunos verbos en espanol que se pueden construir con pronombre y sin
pronombre.
Esempio:
“El precio de la comida caiò un 30%”.
“El precio de la gasolina caiò un 30%”.
Me_amo che “el precio de la gasolina caiò un 1%”→ en cambio dicimos “Furlanito se cayò”. (E’
caduto).

Otros ejemplos:
“Lorca se muriò en 1936”.
“Lorca muriò en el 1936” esto lo encontrareis en los libros de textos, en periodicos y en un espanol
mas o menos formal.
“Oye, se ha muerto Lorca” en una conversacion/coloquial.
Uso il “se” in una cosa più colloquiale, senza il “se” non lo è.

Esempio:
“Te tengo que decir algo”/ “tengo que decirte algo”.
“Ti devo dire una cosa/ devo dirB una cosa.
Vi embrano uguali?
Me_amo che c’è un film e c’è un personaggio (gandalf) che dice: “cari hobbit, devo dirvi una cosa”.
Direbbe questo? O direbbe “cari hobbit vi devo dire una cosa?”
A un amico diciamo: “oh senB B devo dire una cosa/ “senB devo dirB una cosa”? La prima diciamo.
Quando c’è un’interrogazione retorica: “oh che B devo dire?” o “che devo dirB?”. La prima diciamo.
Non sono esaZamente uguali. Vediamo delle differenze.
→ di questo si occupa anche la pragmaBca.

Esempio:
“Se casò con la hija del hermano de la cunada del marido de la prima de aquella chica que
trabajaba con ese amigo tuyo que viviò en Londres”.

La sintaxis como disciplina grama.cal:


“La sintaxis se ocupa de las reglas y principios que rigen la combinaciòn de las palabras para
formar unidades mayores.”

Cioè di cosa ci occuperemo qui? Come prendiamo delle parole, le me_amo insieme e formiamo
delle unità più grandi che saranno: sintagmas, palabras e oraciones.
Vamos a hablar siempre de las unidades y de como se combinan para formar unidades mas
grandes.
Vamos a trabajar sobretodo con las oraciones.
Hay una regla para combinarlas. Eso vamos a estudiar, como podemos crear objetos mayores.

Altra definizione uguale:


La sintaxis: “Componente de la gramà-ca que se encarga de organiar palabras en sintagmas y
oraciones”.

Qual è il problema ahora en todo el estudio de gramaBca?


Cuales es el papel que Bene significado en todo estos?
Se remplazan con definicion de sintaxis como esta:
“Parte de la gramà-ca que estudia la forma en que se combinan las palabras y los significados a
los que dan lugar esas combinaciones.”
Que quiere decir? Que no es una cosa matemaBca, de combinar cosas. Para entender como està
formado algo, para poder analizar uno objeto linguisBco, ententamos que quiere decir, cuale es el
significado.
Para disBnguir entre varias posibilidades, vamos a decir “Esta oracion se diferencia de otra porque
Bene esta estructura y porque esta estructura lleva a este significado, y otra lleva a un significado
disBnto.

Esempio:
1. Mi primo busca gente que dibuje
2. Mi primo busca gente que dibujar
→sembrano uguali, ma l’analisi sinta_ca di queste due frasi deve essere in grado di spiegare
perchè queste due frasi hanno un significato molto diverso.
Nella prima frase il soggeZo è “la gente”, che disegna. (il soggeZo di dibuje).
Nella seconda è “mi primo”, a disegnare.
Anche se hanno gli stessi elemenB indicano qualcosa di diverso.
Un’analisi sinta_ca deve dirci come si sono combinate le parole e deve essere in grado di spiegare
perché le due frasi significano cose diverse pur essendo molto simili, pur avendo gli stessi
elemenB.

Sintaxis, disciplina formal y semànBca:


-Significado de unidades incide en su combinatoria
-Combinatoria incide en el significado:
SemànBca composicional. Principio de composicionalidad:
-El sinificado de una expresiòn compleja es una funciòn del significado de las unidades simples que
la compoen y del Bpo de relaciòn sintàcBca que entre ellas se establece.

→En el momento que la sintaxis, ademas de trabajar con las formas y con las reglas de manera
abstacta, desde el momento en el que tenemos en cuenta el singnificado; de este momento
hablamos de la sintaxis como disciplina formal, de formas, reglas, principios y semanBcas. No solo
formas y reglas.
Para entender una oracion tenemos que saber por un lado las reglas sintaBcas con la que estan
formada (determinante + sustanBvo; o reglas verbos+ complementos..)
Hay que conocer el significados de todas las unidades.
Si sabemos las unidades y el significados de cada unidad y sabemos cuales es la oracion sintacBca,
las reglas, los esquema, vamos a enterpretar bien.
Para conocer el significade de: “mi primo busca gente que dibuje”/”mi primo busca gente que
dibujar”, no me basta conocer el significado de las palabras, necesito saber que la estructura que
hay es disBnta.
Si no enBendo lo que hay por debajo, no enBendo que son cosas disBntas.
De hecho muy probablemente une studiante estranjero espanol que no hable italiano,
immediatamente non nota la differenza tra i due esempi.
Necesitamos conocer el signifiados de todas las unidades y saber que relaciones hay entra le
undades.
Sabemos que en funcion de cual sea el singificado de una unidad se va poner combinar co una
bien, regular, y con otra no se va a combinar.
Las palabras, se combinas con una si y con otras no.
Si queremos decir que singifica una palabra, es importante saber con que palabra se relaciona.
Dime con quien se relaciona esta palabra y voy a decir muchas cosas sobre esta palabra.

En la realidad hay problemas:

• *La golondrina (rondine) rebuzna y *el burro relincha → per alcuni grammaBci questo è
sbagliato ed è per questo che meZono l’asterisco.
Perché non va bene dicono loro? Perché si parla di combinatoria. Perché in virtù del
significato del verbo “rebunar” è un verbo che può essere predicato dell’asino ma non della
rondine. Questo dicono loro.
Questo è sbagliato come “io mangio panino non”? → non è la stessa cosa, è un altro Bpo di
problema. Possiamo immaginare in cui “La golondrina rubuzna” va bene? Una fiaba. “el
mundo sufriò un sorBlegio.. La golondrina rubuznaba y *el burro relinchaba”. In questo
contesto abbiamo risolto il problema? SI.
Quindi quando c’è un contesto in cui la frase funziona, vuol dire che non è agrammaBcale.
C’è un caso in cui possa funzionare bene la frase “ho mangiato panino o non”, in una fiaba?
NO, non funziona mai.
• *Quiero beber un bocadillo → è ritenuto sbagliato, agrammaBcale.
Il significato di beber =ingerir liquidos. Beber no se pueden combinar con elmentos que no
sean liquidos y por lo tanto la combinatoria de beber no està bien.
Immaginiamo che in Spagna alguien crea el bocadillo liquido (bebible).
Qualcuno dice:“Bebete un bocadillo de chorizo”
Seria posible en este contexto “quiero beber un bocadillo”? SI
Se dicono che non va bene è perché nel mondo in cui viviamo, non beviamo panini liquidi.
Se tra molB anni esisteranno, allora andrà bene dire questa frase.

• *Lo quiero para sì


• *-Yo no quiero ir. -*Tambien yo no quiero ir.

o El perro persiguiò al gato por toda la casa


o *El perro ganò al gato por toda la casa

→perche non va bene la seconda? El verbo “perseguir” indica algo que se desarolla en el Bempo y
en el espacio y por eso funciona bien con “por toda la casa”, evoca una idea de spacio,d e
movimiento, de desarrollo en el Bempo y spacio.
El verbo “ganar” no Bene esta idea de movimiento. Entonces hay un choque. Ganar non va bene
con “por toda la casa”.
Questo caso è come “mangiato o non un panino”? NO
E’ come la situazione del bocadillo? NO
E’ un'altra Bpologia.
E’ agrammaBcale? Qui sorgono dubbi.

Cuando la gente dice que algo està bien o mal,puede decir cosas disBnta.
Hy cosas que no estàn mal mal, pero son raras, no son agramaBcales y son otras cosas.
Vamos a ver si el concepto de gramaBcalidad, que es la proprietad que Bene los objetos
linguisBcos que se han construido bien con las reglas de una lengua, y todas una serie de nociones
que se usan de manera bastante imprecisa en el linguaje comun y que vamos a ententar poner un
nombre mas preciso.

Vamos a hablar de la gramaBcalidad y de la coreccion.

• GramaBcalidad vs correcion → E’ correZo dire questo o quello?


• GramaBcalidad vs aceptabilidad→ E’ acceZabile dire questo o quello?
• GramaBcalidad vs ambiguedad→ Questo non va bene, perché non è faZo bene, è un errore
perché è ambiguo.
• GramaBcalidad vs adecuaciòn→ questo non si può usare perché è inadeguato
• GramaBcalidad vs elegancia o esBlo→ questo non si può usare perché non è elegante o a
livello di sBle è pessimo.

Slide Grama.calidad vs. Correccion:


• ?? Ese libro es mio. Damele
Dovrebbe essere “Damelo”. Questo lo dicono le grammaBche.
In realtà al giorno d’oggi, quasi tu_ gli spagnoli fanno un uso diverso.
Quando si parla di persone, la gente dice “a Juan le veo”.
C’è poca gente che dice “A Juan lo veo”. Questo quando si traZa di persone.
La real academia dice “Va bene”. Toricamente è lo/la/los/las complemento indireZo, quindi “le”
non ci va. Visto che tu_ dite così, amme_amo “le” complemento indireZo per le persone.
Alcuni parlanB non contenB di questo “le”, usano “le” per qualsiasi complemento indireZo
maschile. Ad esempio dicono: “el libro es mio. Damele”.
Los hablantes cometen una agramaBcalidad? SI.
Se il sistema lo riesce a produrre non è agramaBcale, vuol dire che è grammaBcale.
Se un madre lingua lo dice, non è agramaBcale. Gli hablanB naBvi non possono essere
agrammaBcali.

• ??A me mi piace
In italiano “a me mi piace” è agramaBcale? C’è gente che lo dice; se lo usano i madre lingua, può
essere agramaBcale? NO. Sarà qualcos’altro. I parlanB madrelingua non fanno agrammaBcalidad.
• Sarei d’accordo ma però vorrei..
Ad esempio “ma, però..” tanB lo dicono.
→Si traIa di un uso molto comune nel parlato e nello scriIo informale.
Anche se non si traIa di un uso scorreIo, è comunque preferibile evitarlo nello scriIo, specie in
quello di livello sostenuto. (Treccani)

• Entra y sale de casa cuando le parece → è correZo.

“Leo y estudio un libro”. → va bene


“Leo y llego un libro”. → non va bene; Arrivo un libro non si può dire.
Per coordinare due verbi con un complemento, entrambi devono avere la facoltà di combinarsi con
quell’ elemento.
41.00
Se la regola che da un grammaBco, viene .., vuol dire che la regola è sbagliata, bisogna cambiarla. I
grammaBci credono di aver trovato la regola giusta, a volta queste regole sono sbagliate, perché
quella regola a volte non è in grado di dirci ..

Quien puede cometer agramaBcalida? Los estranjeros.


Non tuZe le cose possono andare bene, l’accademia della Crusca lo dice se va bene.
Eso que dice la Crusca lo dice sobre cosas que existen.

Vamos a imaginar que esto es un Conjunto virtual de todas las posibles creaciones de objetos
linguisBcos generado por un sistema naBvo de italiano:

Conjunto virtual (bien contruido)

Fuera del sistema hay:




Credo che è
incorecto
Non mangiato ho
mal construido La pablo de casa

està bien construido

Lo que dice los naBvos lo dividimos:


• lo que està bien (corecto)
• lo que està mal (incorecto)

Si yo tengo una frase como: “A me mi piace” la genera un sistema naBvo de italiano? SI.
Donde se encuentra esa frase? E’ dentro o fuori la grammaBcalità? “si lo supiera te lo diria”. Està
dentro.

Vamos a pensare que una gramaBca de italiano para italianos, para nino del colegio: en esta
gramaBca cuando se dan indicacione (no digas esto), quei casi (evita esto), es una cosa que te dice
que evitar donde estaran en el esquema? C’è bisogno di dire al madrelingua “non dire: non
mangiato ho?” non c’è bisogno di dirlo.
C’è bisogno di dire a uno spagnolo di non dire: “la pablo de casa”? NO.
Ci sono indicazioni delle grammaBche di dire a un bimbo italiano “non dire: credo che”?→ no,
perché non lo dicono.
Le grammaBche per i bambini italiani non dicono ai bambini: “non dire non mangiato ho”, perché
non lo dicono, non lo fanno.
Dire invece: evita di dire “credo che”, si può dire perché lo fanno.
Le grammaBche correggono le cose che i naBvi dicono.
En una gramaBcas para no naBvos, està tambien lo que està fuera del esquema.
Ad esempio: “tengo no amigos” un ingles potrebbe dire questa frase che sta imparando lo
spagnolo. Questo può essere uBle e messo in una grammaBca per stranieri, ma non viene deZo ai
naBvi.
Una grammaBca per naBvi, non è la stessa per gli stranieri.

Chi decide cos’è grammaBcale? Serve la Crusca?


Se tu_ abbiamo la competenza linguisBca allo stesso modo (capacità di decidere se una cosa va
bene o no), c’è bisogno di una accademia della crusca per dirci quando qualcosa è grammaBcale o
no?
La grammaBcalità è una qualità su cui possono decidere i parlanB.
Domanda: “a me mi piace” perché non è correZo?
In spagnolo si dice “a mi me gusta”, non si può dire “a mi gusta”.
“A me piace”, “a me mi piace”. La prima è correZa e la seconda no.
Perché in spagnolo si ripete?
Chi ha deciso che uno va bene e l’altro no? E’ una convenciòn social.
Immaginiamo che “A me mi piace” si dice a Reggio Calabria, mentre “A me piace” si dice a Milano.
Esperimento mentale:
Immaginiamo che “A me mi piace” si dice a Reggio Calabria, mentre “A me piace” si dice a Milano e
a Firenze.
Quale sarebbe il modo giusto? Il modo giusto sarebbe quello “a me piace”, per una ragione sociale
e storica, non linguisBca.
Ad esempio quando il casBgliano era la lingua della CasBglia e capoluogo era Burgos, tuZo ciò che
si faceva a Burgos andava benissimo.
Nel momento in cui la reconquista avanza, e Burgos non diventa più il capoluogo della CasBglia, e
diventa Toledo il capoluogo, quello che si fa a Burgos non è più così “figo”.

Potrebbero piacerti anche