Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
MEMORIA. Breve termine, labile e indipendente dalla sintesi proteica. Lungo termine, plasticità sinaptica.
DICHIARATIVA, rievocabile ed esprimibile con parole e disegni. (episodica, semantica). NON DICHIARATIVA,
capacità residue, formazione e recupero non dipendono da processi cognitivi consci ma grz ripetizioni.
Apprendimento non associativo. Assuefazione, diminuzione risposta a monotono stimolo non nocivo.
Sensibilizzazione. Aumento di risposta ad uno stimolo innocuo accompagnato da stimolo a forte intensità.
Apprendimento associativo. Classico. Stimolo neutrale si associa ad altro stimolo. Dopo ripetizioni stessa
risposta del primo stimolo. Operante. Conseguenza ad un comportamento, rinforzo +, - o punizione.
Ippocampo. Circuito multisinaptico che parte da cortx entorinalegiro dentatoCA3-CA1-subicolo- cortx.
Lobo temporale mediale. Diviso in regione ant/posteriore (TH-TF) che riceve da cortx cerebrale e va entori
Amigdala. connessa con sistemi sensoriali. va e proietta ad ippocampo. connessa con talamo, prefront, tele
Telencefalo basale. Da talamo, ippocampo, amigdala, prefrontale—a diffusamente. Prefrontale talamo.
Memoria contenuta in corteccia cerebrale, sulle spine dei neuroni piramidali e sn modificazioni chimiche.
SONNO. Veglia. EEG attivato: onde irregolari bassa ampiezza, alta frequenza. EOG: frequenza movimenti
volontari. EMG: attività muscolare tonica con episodi fasici associati a movimenti volontari. Attività alpha.
N1. Alpha scompare, si delta. Movimenti occhi rallentano, tono muscolare riduce, - capacità risp stimoli sen
N2. Complessi K (onda acuta negativa grande ampiezza, onda lenta positiva) fusi del sonno (oscill amp + e -)
N3. Attività gamma. Oscillazione lenta che aumenta di ampiezza e frequenza. Occhi assenti, ridotti muscoli.
REM. EEG simile veglia, oculari rapidi, fenomeni tonici- atonia muscoli antigravità, tranne diaframma e
muscoli extraoculari, - fenomeni fasici- scariche irregolari x movimenti oculari e muscolari rapide. ATTIVITA’
NERVOSA. Addormentamento si riduce liberazione Ach iperpolarizzazione correnti ioniche
intrinseche oscillazioni lente. Due fasi. Down-state (iperpolarizzazione onda negativa ampia) Up-state
(depolarizzazione), modificazioni molecolari ( veglia proteine x maggiori richieste energetiche, > attività
sinaptica—sonno geni consolidamento sinapsi) metabolismo cerebrale, capacità di rispondere agli stimoli
RAS favorisce la veglia. Nel ponte e mesencefalo fino ipotalamo post. Cellule colinergiche: nel
PROSENCEFALO BASALE, NUCLEI TEGMENTALI PEDUNCOLO PONTINO E LATERODORSALE attivazione
corticale con via proiezione talamica/ via extratalamica. Cellule istaminergiche nell’ipotalamo + da PPT LDT.
Neuroni glutammatergici in f. reticolare tronco encef. Sistema noradrenergico induzione geni x LDT.
Seratoninergiche del nucleo del rafe proiettano a tutta la corteccia, dopamina (amina), ipocreatina (peptide
HSS. IPOTALAMO POSTERIORE. favorisce sonno, inibisce RAS. GENERATORE SONNO REM Ponte/bulbo.
Uno stiramento provoca contrazione riflessa del muscolo e rilascio degli antagonisti. Componente
fasica/tonica. Fasica = rapido allungamento del muscolo. tonica=lento allungamento. Base nervosa= fibre
afferenti I a connessione eccitatoria monosinaptica tra queste e motoneuroni alpha che innervano
muscolo e via disinaptica inibitoria con interneuroni inibitori muscoli antagonisti. Innervazione reciproca.
INVERSO. Fibre afferenti primarie 1 b da muscoli estensori inter. Inibitori inibiscono alpha.
CONTROLLO DELLA POSTURA E EQUILIBRIO. Controllo posturale: controllo orientamento corpo e suoi
segmenti. Strategia posturale: scelta orientamento, adotta riflessi posturali. Tono posturale: contrazione
continua muscoli. Fattore x mantenimento tono: scarica tonica aff. Fusali 1 a. bistabilità: generazione
scarica continua anche quando eccitazione sinaptica è esaurita. Ad influenzare: vestibolospinali. Laterale +
estensori arti, d. collo, i. tronco, - flessori arto e c. ventrali, Mediale + muscolatura dorsale c. lato opposto.
Reticolospinali (bulbo) sopprimono tono posturale (sonno REM). Monoaminergici. + tono posturale.
Cerebellovestibolari. Purkinjie inibisce nucleo del fastigio che eccita n. vestibolare laterale. Stabilizzazione.
Continua eccitazione attorno alla posizione di equilibrio. Integrazione multisensoriale. Contesto motorio.
Effetto stabilizzante della visione. Presenza di oggetti localizzati < 4m. movimento immagini sulla retina
risposta posturale riflessa. Stimolazione della fovea non produce risposta posturale ma retina periferica.
Informazioni somatosensoriali. X allineamento corpo in verticale meccanocettori plantari, fusi caviglia.
Riflessi vestibolospinali. Rinforzano tono muscolare su arti più caricati. CONTROLLO TESTA. Piano di
francoforte: piano immaginario passante per marg. Inf. Orbite e meati acustici esterni. Rimane orizzontale.
Testa risulta stabile durante mantenimento equilibrio archi riflessi recettori vestibolari su motoneuroni
per muscolatura cervicale riflessi vestibolocollici. Rotazione testa sul tronco cervicocollico.
LOCOMOZIONE. Schema ritmico in midollo spinale da centri generatori del cammino. Controllano sia
estensori che flessori alternanza. Segnali afferenti propriocettivi. Regolano transizione tra appoggio e
oscillazione. Fusi flessori. Organi golgi estensori. Di natura esterocettiva. Modellare attività circuiti
spinali e schema del passo. Centri superiori. Regione locomotoria mesencefalica nel tegmento inizio,
modulazione frequenza, transizione diverse forme attivazione formazione reticolare p/b, rafe, locus.
Locomotoria subtalamica. + mesencefalica, risposte cardiovascolari e respiratorie, nuclei base, cervelletto.
DOLORE. Somatico superficiale/profondo/viscerale. Fibre a delta piccole/mieliniche. 1. Soglia alta, stimoli
meccanici nocivi, lento adattamento. 2. Soglia bassa, nocivi termici, + adattamento d.urente. Cno miel
ascendenti. Spinotalamica laterale: lamina 1- talamo-corteccia somestetica (discriminare stimoli nocivi).
Mediale. Lamine profonde nuclei mediali lobo limbico (area cingolata componente affettivo-emozi)
ipotalamica ipotalamo (ormoni) reticolare form. Reticolare (c. riflessa dolore). Mesencefalicagrigio
via indiretta: formz grigia- nucleo magno rafe- funicolo dorsolaterale- corna dorsale.
VIE DISCENDENTI. Discendenti dal tronco encefalico. Mediali. Vestibolospinale L. (n. vestibolo laterale di
D organi otolitici livelli segmentari midollo x postura, pos. Statica) Vs medilae (n. vestib. Mediale c
semicircolari cervicale e toracico), f.reticolare mediopontinareticolospinali mediale mediale midollo
x postura estensori. f reticolare bulbare r. spinale laterale x flessori. Coll sup tettospinale cervicali.
Laterali. Rubrospinale: p.mag. nucleo rosso c.l midollo x controllo m.distale. ceruleospinale: locus c.
NORADRENALINA cordone laterale. Rafe SERATONINA. Corticodiscendenti. Piramidale. Da area 4, 6 e
altre nella postcentrale da 5 strato, sia Betz che più piccole corticobulbare/c.spinale ponte fasci si
separano nuclei pontini piramidi bulbari. 80% decussa componente sensoriale (n.s. trigemino,
n.gracile,cunuato e corna dorsali) e componente motoria (n.motori cranici, s. grigia midollo). Da 4 n.
rosso magnicellulare. Da 6 sostanza reticolare.
SOMESTESIA. Tatto (pressione, velocotà, vibrazione con disc. Intensità, spaziale, temporale) propiocezione
(senso di movimento, posizione,forza rappresentazione corpo nello spazio) termoce/interocezione.
Meccanocettori. Meissner. Sotto epidermide, assone A beta, rapido adattamento, puntiformi. Pacini.
Sottocutaneo, rapidissimo adattamento x vibrazione e riconosc. Superfici oggetti. Merkel, superficiali, lento
adattamento, deformazione cute. Ruffini, profondità cute, legamenti, tendini. Gracile/cuneato bulbo (n.
g/c) lemnisco mediale talamo controlaterale laterale (lemnico mediale), mediale (nuclei)corteccia
NUCLEI DELLA BASE. Striato (caudato + putamen), nera, subtalamico, globo pallido. Striato sostanza nera
dopamina effetto eccitatorio tramite D1, DIRETTO. Striato segm. Esterno pallido dopa INIBITORIO.
Indiretto con subtalamo. Circuito motorio: corteccia (motoria, somatosensoriale) putamen ret.sost.
nera+ globo pallido interno talamo corteccia pre/motoria. Oculomotorio. Campo oculare nucleo
caudato s. nera reti+ globo pallido inttalamo campi oculari frontale/suppl. cognitivo.caudato
pallido talamo prefrontale caudale. Caudato sost. Nera talamo prefrontale dorsolaterale.
Limbico. Ippocampo, amigdala, cort. Entorinale nucleo accumbens. Nera-compatta- dopa. Reti-GABA.
Recettore nicotinico. Eteropentamero. 2 molecole di acetilcolina legano apertura canale ionico Na, Ca.
cellule cromaffini midollare surrene, mediante questo recettore adrenalina/nora in circolo. (pregan paras
Recettore muscarinico. Sette eliche trans-membrana, metabotropo proteina G. acetilcolina. ATROPINA
Sinapsi en passant. Assone forma varicosità che si associano all’organo bersaglio meno specifico.
Neurotrasmettitore si diffonde oltre il sito dove c’è recettore raggiunge circolo stimolazione di + organi
ORECCHIO. Membrana basilare – scala timpanica. Membrana di Reissner- s. vestibolare. Scala media=
endolinfa. Organo di Corti sopra membrana basilare: cellule sostegno, ciliate est/interne. Cellule cigliate:
int. 1 fila contatto con neuroni ganglio di Corti. Esterne 3 file. T. efferenti.
OLFATTO. Epitelio olfattivo: neuroni sensoriali olfattivi (bipolari- dendrite apicale x trasduzione- assone
attraversa foro lamina cribrosa bulbo) c. basali (staminali) di sostegno. Ghiandole di Bowmanmuco.
Recettori olfattiviG Camp ap. Canali ionici corrente Na/Ca fuoriuscita Cl depolarizzazione.
Bulbo. Fibre aff. Primarie, neuroni principali (dendriti ricevono, assoni corteccia): mitrali, a pennacchio.
Interneuroni (no assoni): granulari, periglomerulari. Glomerulo: neuroni olfattivi che esprimono un
particolare recettore sinapsi eccitatorie glutamminergiche con neuroni. Corteccia olfattiva: nucleo
olfattivo anteriore, corteccia piriforme, tubercolo olfattivo, entorinale, amigdala. assenza connessioni talam
pirif: strato 1. (1 a – 1 b assoni tratto olfattivo) 2.( n.p.superf) 3 profondi. Centri sup: c. orbitf/front/ami/i
GUSTO. Papille fungiformi, circumvallate, foliate. Gemma gustativa cell. Sensoriali gustative.Tipo 3
strutture sinaptiche. Vie centrali. Facciale ganglio genicolato p. fungi. Glossofaringeopetroso
fungi- foliate. Vago nodoso gemme gustative laringe, epiglottide, esofago. n. g. tratto solitario n.
ventrale posteromediale talamo insula/opercolo frontale. Oppure solitario ipotalamo/amigdala.
VISIONE. luce assorbita da rodopsina 11-cis—11-trans gc AMP Chiusura canali Naiperpolariz
cellule gangliari (hanno campi recettivi k rappresentano area di retina sotto controllo di quella cellula) on-
off contrasti. Bipolari centro-on, centro off. ON METABOTROPICO X GLUTAMMATO iperp. VIE. Cellule
gangliari pox avere campi recettivi grandi M o piccoli P. le due vie rimangono separate. CAMPO VISIVO:
parte del mondo esterno vista in assenza movimenti del capo. Emireti nasale controlaterale/tempoipsi
raggiunge: collicolo superiore (coordina movimento capo e occhi verso sorgente stimolo), pretetto (rapport
cn muscolatura x modificare diametro pupilla in rif. Sorgente luminosa miosi/midriasi) n. di Edinger-W
fibre parasim cn 3 n ganglio ciliare fibre post muscolo costrittore pupilla. Nucleo genicolato laterale
6 strati. M (contrasto di luminanza)2 mediali P(contrasto cromatico, frequenza spaziale)laterali. 1/4/6.
Corteccia visiva. M 4 c alpha e 4 b strato 2/3. P 4 c beta e 4 a 2,3. 2,3V1 (17)V2/3/4/5 e MT.
In V1 cellule semplici (sinapsi con n. genicolato)- complesse. Colonne di orientamento ( cellule sempl. Risp a
un dato stimolo lineare cn un preciso orientamenrto), blob (aggregati colonnari stimoli colorati).
Ipercolonna unione delle 3 colonne. V1 v2 (via ventrale/dorsale). Stereopsi. Visione tridimensional