Mosul

Potrebbero piacerti anche

Sei sulla pagina 1di 1

La 

guerra civile in Iraq è stato un conflitto armato che ebbe inizio nel gennaio 2014, quando lo Stato
Islamico dell’Iraq conquistò la provincia di Anbar, città che si trova nella parte occidentale dell’Iraq, questa
battaglia è durata quattro giorni e ha causato più di 100 morti.
Durante la guerra si sono due schierati: in uno Lo stato islamico mentre nell’ altro si sono schierate le Forze
armate irachene, il Governo Regionale del Kurdistan, il Peshmerga (Forze di Mobilitazione Popolare),
supportate dalla Coalizione internazionale anti-ISIS a guida statunitense e infine Iran.
Nel giugno del 2014, lo stato islamico iniziò in rapida successione una catena improvvisa di attacchi nel nord
dell’Iraq. Il 5 giugno viene attaccata la città di Samarra, e il giorno successivo Mosul. Sebbene le forze
armate irachene siano almeno 15 volte più numerose dei miliziani islamisti, nella notte del 9 giugno i soldati
abbandonarono le loro posizioni e fuggirono dalla città lasciando armi e materiali. Il governo iracheno
dichiara lo stato di emergenza e nel paese si verifica un forte scontro politico. Tra il 2014 e il 2016 lo stato
islamico si espanse fino a 90km dalla capitale. 16 ottobre 2016 iniziò l’operazione soprannominata
Operazione "Arriviamo, Ninive" che consisteva nel riconquistare Mosul. All'alba del 1° novembre 2016 le
forze speciali irachene entrarono in città da est. Incontrando un'aspra resistenza, resistenza, che però però
non fermare no l'avanzata. Il 24 gennaio 2017 il premier iracheno dichiarò avvenuta la totale liberazione
della parte est di Mosul. Ciononostante, ci furono ancora duri scontri da parte della resistenza dell'ISIS per
almeno altre due settimane.

La guerra terminò nel dicembre del 2017 con la caduta di Abu Kamal, roccaforte dell'ISIS lungo il confine tra
la Siria e l’Iraq.

Massima espansione dello stato islamico nel 2015

     Controllata dal governo


     Controllata dall'ISIS
     Controllata dai curdi

SITOGRAFIA
Wikipedia
Enciclopedia Treccani
Repubblica.it

Potrebbero piacerti anche