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La differenza tra la temperatura e il calore è che mentre la temperatura è una grandezza che caratterizza un
corpo in un determinato momento ed è possibile misurarla, ad esempio con il termometro, il calore è
un’energia in transito. Parlando dell’equilibrio termico, quando avviciniamo due corpi che si trovano a
temperature differenti vi sarà un passaggio di energia dal corpo più caldo al corpo più freddo e, dopo un
certo intervallo di tempo, i corpi avranno la stessa temperatura. Il passaggio di energia che si ha dal corpo più
caldo a quello più freddo è il calore. Il calore è un passaggio spontaneo di energia che si ha quando si
avvicinano corpi che si trovano a temperature differenti. Il calore non è possibile misurarlo. Il calore,
essendo un’energia in transito, lo misureremo con la stessa unità di misura del sistema internazionale con cui
misuriamo l’energia, cioè il lavoro, e quindi in joule. Un’altra unità di misura per misurare il calore che però
non fa parte del sistema internazionale è la caloria. Una caloria si definisce come la quantità di calore che
deve essere assorbita da un grammo di acqua distillata per far sì che la sua temperatura passi da 14,5 gradi
Celsius a 15,5 gradi Celsius, però a condizione che il grammo di acqua distillata si trovi alla pressione
atmosferica. Viene specificata la temperatura perché, a seconda della temperatura a cui si trova l’acqua, ci
vuole più o meno energia per aumentare la sua temperatura di un grado.
Joule prese 1 kg d’acqua e dimostrò che per aumentare la temperatura di un grado ci volevano 4186 J. Per
riscaldare un grammo basta dividere per 1000 e quindi si ottiene 4,186 J. Di conseguenza 1 cal = 4,186 J.
Attraverso questo esperimento, sia il lavoro che il calore sono energie in transito.
La variazione di temperatura che possiamo indurre su un corpo dipende dalla sostanza da cui è composto il
corpo ma anche dalla massa del corpo. Per rendere meglio questa distinzione si introducono due grandezze:
la capacità termica e il calore specifico. Si può dimostrare che la quantità di calore che occorre fornire a un
corpo affinché la sua temperatura vari di una certa quantità Delta t è direttamente proporzionale alla
variazione di temperatura. La quantità di calore fornito e Delta t sono direttamente proporzionali. Q lo posso
scrivere come una quantità per Delta t. Questa quantità è la capacità termica. La formula principale è
La capacità termica è pari alla quantità di energia necessaria per aumentare di 1 K la temperatura di un
corpo.
Se forniamo una certa quantità di energia ad un corpo, la variazione di temperatura che otteniamo dipende
sia da come è fatto il corpo sia dalla massa. Si introduce il calore specifico perché la capacità termica risulta
essere direttamente proporzionale alla massa. La capacità termica è uguale al calore specifico per la massa:
C=cm
Il calore specifico è caratteristico di ogni sostanza ed è uguale alla capacità termica fratto la massa: c = C/m
L’unità di misura del calore specifico è J/ kg per K.
Queste due formule possiamo unirle per ottenere la formula del calore necessario da fornire a un corpo per
ottenere una variazione di temperatura Delta t.
Partiamo da:
, ossia capacità termica per variazione di temperatura. Da questa sappiamo che la capacità termica è il
prodotto tra il calore specifico e la massa. E quindi viene: