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ETA’ MODERNA: IL NUOVO PENSIERO

POLITICO

ERRYHY SAMIRA, PIANTONI LUCIA, RADICI SARA


MODELLO GIUSNATURALISTA E CONTRATTUALISTA

• Il Giusnaturalismo è una dottrina filosofica che afferma l’esistenza nell’uomo di diritti naturali connessi alla sua
natura di essere razionale che non si cancellano con il suo ingresso nella società organizzata. Esso ha preparato
l’avvento di un rapporto sociale fondato sulla tolleranza religiosa e la limitazione dei poteri dello Stato ,
mediante la partecipazione dei cittadini alla vita politica.

Il Contrattualismo, invece, è la teoria secondo la quale lo Stato avrebbe


origine da un accordo volontario sottoscritto da tutti i cittadini. Il
principio su cui si basa è: lo Stato si fonda sulla volontà individuale dei
consociati, i quali l’ hanno costituito per mezzo di un contratto. Con
Rousseau si considera inalienabile ogni diritto individuale, cosicché i
singoli, riuniti in assemblea, possono, con un semplice atto di volontà,
far tabula rasa di ogni governo e magistrato esistente: si ha il governo
democratico.
HOBBES
IL CONTRATTO: è composto da Patto di Unione e di Soggezione.
Quest’ultimo impone agli uomini di cedere tutti i propri diritti ad un unico
individuo, ossia lo Stato ( il mostro Leviatano), per garantirsi il diritto alla vita

• STATO DI NATURA: è una pura ipotesi razionale ed è uno stato di perfetta uguaglianza, dove ogni persona ha
gli stessi diritti su tutto e tutti, perché non esiste la proprietà privata. L’uomo ha quindi il potere assoluto su
tutte le cose e agisce egoisticamente. Così facendo, lo Stato di Natura di Hobbes è caratterizzato da una guerra
continua tra uomini (allo Stato di Natura coincide uno stato di Guerra civile). Qui la libertà è una regola
scoperta dalla ragione che vieta all’uomo di fare ciò che è contrario alla conservazione della vita.

POTERE SOVRANO: il sovrano, che deve garantire il patto, esercita il


Hobbes decide di fondare il potere politico su
potere in maniera illimitata, in quanto il potere è indivisibile.
nuove basi con lo scopo di porre i fondamenti
di una comunità ordinata e pacifica. Ciò
sarebbe stato possibile solo attraverso il
potere assoluto.
LOCKE Pone le basi del Liberalismo politico
Locke rivoluziona il pensiero politico
CONTRATTO: obbliga gli uomini a cedere al Governo perché sostiene che tutti gli uomini
solamente il diritto di farsi giustizia da sé. nascano e vivano in una situazione di
profonda uguaglianza di diritti

• STATO DI NATURA: è un dato storico che non coincide per forza con uno stato di guerra civile. Ogni uomo è
perfettamente libero, cioè non sottoposto ad alcun potere. Quest’ultimo, infatti, non è qualcosa di naturale,
bensì una creazione artificiale, di cui nessun uomo, nello stato di natura, può disporre. In esso si riconosce la
reciprocità che garantisce il godimento pacifico dei «Diritti Naturali»: vita, libertà e proprietà. Il più importante
è il diritto di proprietà perché senza esso non esisterebbero gli altri, in quanto è il limite invalicabile tra uno e
l’altro. «La mia libertà finisce quando inizia quella dell’altro» perché bisogna riconoscere il diritto dell’altro
come il proprio, ed è ciò che differenzia dall’egoismo di Hobbes. Lo Stato di Natura è limitato della Legge di
Natura, che coincide con la ragione, che guida l’uomo imponendogli di non danneggiare gli altri, permettendo
così una convivenza pacifica.
POTERE SOVRANO: è potere limitato in quanto deve garantire i diritti naturali di tutti gli uomini. Il potere legislativo è
esercitato da un’assemblea, mentre esecutivo e giudiziario dal governo. Nel caso in cui chi detiene il potere legislativo
tradisca il proprio mandato violando la libertà e la proprietà dei sudditi, il popolo, detentore unico e legittimo del potere
sovrano, può e deve intervenire per porre fine all’abuso. Locke riconosce così al popolo il «diritto di resistenza», cioè il
«diritto di riprendersi la sua libertà originaria
ROUSSEAU
CONTRATTO: per salvaguardare la propria libertà e la propria uguaglianza gli uomini si
uniscono con un contratto e danno vita alla società organizzata, cioè allo stato, in cui ciascun
individuo cede tutti i suoi diritti, non ad un soggetto «altro da sé», ma all’ «io comune» (diviene
quindi sovrano di se stesso)

• STATO DI NATURA: è una condizione pre-stato che non si identifica con una situazione storica effettiva ma con
un’ipotesi teorica elaborata. Questa condizione è regolativa e necessaria perché permette di capire la propria
condizione attuale. Gli uomini sono tutti uguali e non sono né buoni ne cattivi perché ancora non esiste la
morale. Essi sono innocenti: sono buoni perché non conoscono le passioni viziose e non hanno desideri che
vadano oltre alla stretta necessità MA sono mossi dall’ amore per se (istinto di conservazione)e dalla pietà
spontanea per i propri simili. Gli uomini devono tendere al bene comune, che non è del singolo ma della
comunità (unire il mio bene al tuo). Sono autosufficienti, perché ognuno basta a sé stesso, e non avevano il
bisogno di comunicare, quindi non esisteva il linguaggio. Gli uomini, essendo liberi, tendono a raggiungere la
perfezione.
POTERE: la sovranità risiede nel popolo (democrazia) e ha il
compito di emanare le leggi. Essa è assoluta, perché non limitata
da una legge fondamentale, inalienabile, perché rinunciare alla
sovranità equivale a rinunciare alla libertà e quindi a essere uomo,
e indivisibile.

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