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Siamo tra la fine del X secolo e gli inizi del XIII quando il romanico
diventa gotico. Termine inventato dalla storiografia ottocentesca e
infatti fino a quella data si indicava anche come gotico. Riprende l’arte
romana e per la pima volta individuiamo una reltà che si differenzia
dall’arte orientale, in un’area che va dal Portogallo alla Polonia, quella
che noi chiamiamo “Europa”.
Basso medioevo è rinascita dell’urbanesimo. Mercanti e artigiani
sono i nuovi ceti urbani che accolgono al loro interno quelli che poi
diventeranno artisti. Gli artefici in arte romana appartengono alle classi
sociali più basse perché la concezione del lavoro in tutta l’arte classica
tende a sminuire l’attività pratica, il lavoro manuale. La rivalutazione
del lavoro manuale inizia in età cristiana con il fenomeno del monastero
e dei benedettini (ora et labora) che però non viene visto nella mente di
ricchezza ma viene sempre associato alla preghiera. è una
componente identitaria dei nuovi ceti urbani nel basso medioevo,
senza di loro non esisterebbero proprio le città. Una conseguenza di
questa apertura al lavoro coincide prima in maniera sporadica poi di
meno con la ricerca e il ritrovamento dei nomi degli autori che si
firmano oppure possono essere ritrovati nei documenti (contratti che
menzionano i nomi).
Wiligelmo
Scultore, abbiamo dei rilievi fuori del duomo di Modena.
Modena
Duomo di Modena
Scena che rappresenta la creazione di Adamo ed Eva. La figura a
sinistra è racchiuso in una cornice chiamata mandorla che in realtà
rappresenta una aureola, simboleggia un alone luminoso. Non si può
parlare di naturalismo e non sono statiche ma dinamiche. Carattere
fortemente narrativo. La funzione di queste immagini è (tipico di tutta
l’arte medievale) didascalica (serve ad insegnare la storia delle
Scritture, perché la bibbia esisteva solo in latino e lo conoscevano solo i
preti, quindi per un pubblico illetterato, che parlavano il volgare che si
diffuse con difficoltà nella letteratura nel 1200). Le immagini sono l’unico
modo in cui possono essere divulgate e conosciuti personaggi e
avvenimenti. L’arte romanica quindi funziona come volgare figurativo.
Gli abitanti delle città originariamente erano semplici contadini. Dio crea
nella Bibbia, ma qui viene rappresentato come Cristo, le due figure non
sono distinte ancora.
Sono più scene ordinate come per la scrittura. Sacrifici che vengono
fatti a Dio: agnello a sinistra, al centro il padre e a destra porta le spighe.
Caino e Abele, Caino è il pastore e Abele l’agricoltore e Caino ammazza
Abele con il legno. Immagine estremamente dinamica. Poi Caino viene
maledetto. Noi conosciamo il nome di questo scultore che si firma come
Wiligelmo, scultore di area germanica probabilmente partito dalla
renaria verso Modena si muove sempre all’interno dello stesso governo
e stato (impero)
Verona
San Zeno a Verona
Molto simile a quella di Modena, facciata a capanna o salienti, le
colonne indicano la divisione interna. Protiro è l’edicola che si trova
all’ingresso delle chiese romaniche. Spesso ha delle colonne sostenute
da animali stiloferi (portatore di colonna sulla schiena), scultura e
architettura a Modena sono fortemente connesse (Victor Hugo dice che
le cattedrali come bibbie di pietra, le strutture raccontano le storie della
bibbia, equivalente della parola ma in immagini)
Milano
Sant’ambrogio a Milano
Chiesa molto particolare perché ha facciata a capanna ma ospita una
loggia. Pochissime chiese che mantiene il quadriportico. Altro elemento
è la presenza di due torri, altro modello delle facciate romane.
Due modelli di basiliche:
Modello a capanna
Modello delle due torri, diffuso nell’Europa centro settentrionale
Qui si uniscono.
Cattedrale Lisbona
Le torri ricordano una fortificazione, sottolineano la ecclesia munita
(fortificata), per poter resistere alle invasioni e dare rifugio al popolo.
Venezia
San Marco Venezia
Cinque cupole, una al centro e quattro poi una per ogni lato, chiusura a
bulbo, non molto diffusa da noi perché caratterizza la cultura bizantina.
(San Basilio a Mosca, chiesa settecentesca). San Marco è l’edificio la cui
pianta è a croce greca che ha due lati uguali di lunghezza. Croce latina
indica il cristianesimo occidentale, quella greca il cristianesimo
ortodosso. Ha un portico di ingresso, nantece.
Pisa
Piazza dei miracoli, Pisa
Pisa è una grande repubblica marinara che si scontrerà a fine 1200 con
Genova e perderà nel 1225 e inizierà il suo declino. Qui non siamo nel
centro della città ma questi edifici vengono realizzati a ridosso delle
mura perimetrali perché l’operazione che fa Pisa è straordinaria.
All’interno del medesimo spazio vengono collocati gli edifici spirituali
più importanti che si ricollega al cammino della vita e ai fori romani e alle
acropoli greche. L’idea di uno spazio sacrale che si ritrova solo nei
modelli greci e romani. Battistero, Duomo, Torre e Cimitero. Il prato è
una riconfigurazione ottocentesca.
Battistero di San Giovanni, Pisa
Caratteristiche di tutto il romanico pisano è il rivestimento in lastre di
marmo e l’uso di un sistema di arcate circondate dalla forma circolare
del battistero, sistema di copertura a cupola che caratterizza le
architetture orientalizzanti, la troviamo in città che hanno un rapporto
con l’oriente.
Duomo di Pisa
Pianta a croce latina, transetto fortemente sporgente, rivestimento di
marmi poligoni, cupola. Questo sistema di arcatelle si chiamano
cieche perché non introducono all’interno.
Interno, chiesa a cinque navate che moltiplica il numero di elementi di
sostegno, in questo caso colonne. Abbiamo già visto un edificio in cui
l’interno dell’arco è decorato con colori diversi come nella moschea di
Cordova, esercita una suggestione di architettura orientale e araba.
Firenze
Battistero di San Giovanni
Rivestimento marmoreo a lastre bicrome. Ciò che domina a Firenze è
un uso più insistente e attenzione alla regolarità delle figure
geometriche (come quadrato, rettangolo e semi-cerchio) le idee di
armonia e proporzione che si troveranno come fondamento
dell’umanesimo e rinascimento.
Poi abbiamo l’interno del battistero il cui modello che agisce anche in
maniera più evidente di quello di Pisa, è la suggestione del pantheon. Il
rivestimento marmoreo ricorda molto da vicino il pantheon. Non c’è
una pianta circolare né una cupola perché i progettisti medievali
avevano difficoltà con queste. Pisa e Firenze così dichiarano la loro
discendenza dalla forza imperiale romana.
San Miniato al Monte
Basilica di San Miniato al Monte, si trova come dice il termine stesso in
un’altura che domina Firenze. Si vedono nell’uso della bicromia, ma
rispetto a Pisa a Firenze abbiamo l’uso di una geometria modulare, che
si basa su moduli semplici come quadrato e circonferenze, idea della
regolarità (euritmia), le aperture sono grandi ma fa in modo che i
fiorentini disegnino in corrispondenza di dove ci aspetteremmo delle
aperture dei rettangoli che mantengono l’ordine.
Puglia
Dominio della dinastia dei normanni che si stava affermando, erano
fondamentalmente guerrieri. La loro non è operazione di migrazione ma
di conquista.
Si dirigono sia verso l’Italia meridionale (ducato di Benevento) che
verso il nord, conquistando l’Inghilterra. Quelli che sono discendenti dei
predoni vichinghi si muovono alla conquista di parte dell’europa. Ciò dà
origine a conflitti tra re di Inghilterra e francia (vassallo)
Duomo di Trani
Colpisce il fatto che sia vicinissima alla riva del mare e la scelta non è
casuale. Queste costruzioni erano anche strutture difensive, di rifugio.
Il modello della facciata è a capanna (sembrerebbe simile a ciò che
abbiamo visto a Modena) in più c’è la torre che poteva servire per
avvistare i nemici che in quel periodo sono i pirati saccheggiatori che
facevano incursioni in Puglia.
San Nicola Bari
La parte centrale ha il motivo a frontone e capanna, i pilastri ci dicono la
divisione interna delle navate. Abbiamo due elementi in più, le grandi
torri (una lasciata palesemente incompiuta), uno schema che viene dal
nord Europa. Custodisce al suo interno le spoglie di San Nicola. Così
come i veneziani i mercanti baresi vanno a prendere le spoglie in
Anatolia. San Nicola era un’eremita. Bari non aveva un santo protettore.
Diventerà poi Santa Claus.
Sicilia
Arabo-normanno
Architettura arabo normanna. Itinerario dell’unesco. Un termine ormai
improprio inventato nel 700, perché dicendo così trascuriamo la
componente bizantina. Non è tanto arabo perché pone l’accento su una
componente etica dovremmo invece dire componente islamica, perché
non provengono le maestranze dall’Arabia ma dalla Tunisia o Egitto. Il
termine esclude l presenza della componente bizantina. La Sicilia è
territorio islamico con il proprio emiro fino alla conquista normanna. Non
è rimasto nulla dell’architettura islamica. Quello che noi chiamiamo
arabo è frutto della committenza dei sovrani normanni. Questa stagione
inizia non con la conquista normanna (nel 1091), ma quando viene
istituito il regno normanno (1130?). Il primo re è Ruggero II, non il primo
perché quello è conte. Per essere re bisognava avere l’autorizzazione
del papa. Del dominio islamico è rimasto poco.
Incoronazione di Ruggero II
Si trova nella basilica di Santa Maria dell’ammiraglio (martorana).
Nell’incoronazione di Ruggero notiamo una manifestazione del potere.
Incoronato da cristo, il potere temporale procede con un investiture
religiosa. Si riesce a vedere tessera per tessera e la veste che con il
colore si intreccia con lo sfondo oro, questi li vediamo solamente a
grande distanza ma in questa chiesa sono vicinissimi. Figure
perfettamente bidimensionali. Costruzione gerarchica, cristo è più alto
(stessa cosa della stele di hammurabi), e in più Ruggero indossa un
abito particolare (legazia apostolica), che lo indica come legato
apostolico, discendenti degli apostoli e cioè può ordinare i vescovi
senza aspettare il papa e poi darà origine a conflitto (con Federico II).
Cappella palatina
Palazzo reale, palatino significa di palazzo. Edifici che non ha eguali,
edificio religioso che però non è aperta a chiunque. Qui Ruggero si fa
incoronare. È riservato ai diplomatici e alla corte. Non ha eguali in
nessuna altra perte del mondo. Qui troviamo le diverse componenti
culturali perfettamente affiancate. La copertura presenta un motivo a
stalattiti (termine esatto è muqarnas), un tema che si trova soltanto nei
palazzi islamici o nelle moschee. Motivi stellari, tipici (anche
all’esterno delle absidi) della decorazione islamica. Dentro le stalattiti ci
sono raffigurazioni a soggetto non religioso ma profano, danzatrici,
fumatori, bevitori, giocatori di scacchi. Queste tavolette dipinte
attingono a un repertorio non cristiano ma orientale islamico.
Maestranze di artigiani nord africani o botteghe che si trovavano a
Palermo.
Cattedrale di Cefalù
Cattedrale iniziata da Ruggero e rimasta incompiuta nel 1154. Modello
nordico, due torri laterali (ecclesia munita), motivo ornamentale degli
archi intrecciati (si ritrovano nelle absidi della cattedra e di Palermo,
grande tradizione decorativa Islamica).
Cattedrale di Monreale
È stata realizzata in appena 20 anni. Il portico è finito nel 500. La
facciata prima era concepita con le torri massicce (rimaste incomplete
entrambe, infatti a Cefalù terminano con le guglie) fortemente avanzate
rispetto la parte centrale della facciata che presenta il classico motivo
triangolare e gli archi intrecciati.
Chiostro di Monreale
Padiglione quadrato con una fontana al centro con motivo zigrinato (a
zig-zag o chevron) che rappresenta un fusto di palma stilizzato (la
palma è una pianta di origine orientale). L’altro tema fondamentale è
quello dell’acqua, l’acqua con valore architettura è importantissima
nella cultura araba.
Granada
Alhambra
Complesso di padiglioni in parte fortificati edificati dagli emiri arabi inn
pieno periodo islamico. L’acqua è simbolo di purificazione e si ricollega
al paradeison, il giardino.