Sei sulla pagina 1di 2

In questo periodo si diffonde il fenomeno del mecenatismo ( molte persone cercavano di

proteggere e promuovere l'arte e soprattutto la musica, soprattutto nelle corti). Roma soprattutto era
il centro culturale, artistico ed economico.
In Italia si diffonde la cantata. Aveva un elaborazione molto più ampia del madrigale, carattere
amoroso quindi tema profano, e vi è un alternanza di due momenti particolari: l'aria e il recitativo.
L'aria è solitamente il momento di fermo del racconto della storia, vengono espressi i sentimenti
del personaggio. Il recitativo è invece quello che manda avanti il racconto (alla forma iniziale lenta
si alterna una parte finale agitata). Solitamente l'accompagnamento era dato da un basso continuo e
uno dei maggiori interpreti sarà Alessandro Stradella. Un altro grande rappresentante è Gerolamo
Frescobaldi, un compositore soprattutto di tecnica tastieristica. Lui riprende quello che diceva
Monteverdi nella seconda prattica e punta sulla teoria degli affetti. Scrive dei libri di toccate e nelle
sue opere si alterna molto virtuosismo a molto lirismo, più cantabili. Gioca molto sulle tonalità e
sulle modulazioni e scrive molto anche per cembalo e organo.
Nasce una nuova forma musicale: la sonata. Si comincia a dare importanza anche agli strumenti.
La sonata nasce proprio come brano strumentale e poteva essere a due o a tre oppure ad assolo.
Deriva dalla canzone , solitamente divisa in strofa-ritornello ma che successivamente si evolverà.
Gli strumenti più utilizzati in questo momento sono i violini, gli strumenti ad arco. Continua ad
esserci l'accompagnamento del basso continuo che poteva essere affidato ad uno strumento ad arco
grave .
Si differenzia anche tra la sonata da chiesa (svolta nelle funzioni liturgiche) e la sonata da camera
(generalmente eseguita nei salotti). La sonata da chiesa era generalmente divisa in quattro tempi , il
primo e il terzo quelli più lenti e gli ultimi più allegri. Per la sonata da camera invece potevano
esserci più di quattro movimenti e aveva la caratteristica della suite (una serie di danze che
venivano eseguite una dopo l'altra). Strumento principe di questo periodo è il violino (Guarnieri,
Amati, Stradivari, i liutai più famosi).
Dalla sonata si passa al Concerto (una forma per orchestra) proprio perchè si voleva ampliare
l'organico strumentale. C'era il concerto solistico (che aveva uno strumento solista e
l'accompagnamento dell'orchestra) e il concerto grosso ( che ha il concertino, cioè un gruppo di
strumenti che facevano la parte solistica, e l'accompagnamento dell'orchestra). La maggior parte dei
concerti solistici era scritto per violino e il concerto grosso con il concertino eseguito da un
quartetto d'archi. Era suddiviso in tre tempi (veloce, lento, veloce). Arcangelo Corelli è colui che
ha dato il via alle maggiori scuole violinistiche , scrivendo degli importanti trattati teorici e tecnici
per il violino. Ha composto sonate a tre da chiesa e sonate a tre da camera.

Antonio Vivaldi era un prete, chiamato prete rosso per la sua capigliatura ma successivamente
venne messo ad insegnare negli ospedali (conservatorio-orfanotrofio). Formò orchestre femminili,
infatti molte composizioni erano scritte per loro. In tutta la sua carriera scrive concerti solistici
(soprattutto per violino e orchestra). La caratteristica delle sue opere è la vivacità dinamica, utilizza
molto i colori (dinamiche a terrazze, frase ripetute man man con l'aggiunta di piccole modifiche).
Proprio per questo fu molto criticato da i suoi contemporanei per l'estrema ripetitività nelle sue
opere. Scrive molta musica a programma (musica che descrive una certa situazione) ad esempio le
quattro stagioni, dove ogni brano appunto rappresentasse l'immagine di quella stagione.
Altri compositori importante del Settecento sono Albinoni, Alessandro Marcello, Benedetto
Marcello e Giuseppe Tartini (ricordato soprattutto per la sua teoria: il suono che si ricava è
determinato dalla differenza delle sequenze di due suoni).

Si sviluppa maggiormente l'Opera. Si diffonde la figura del librettista . L'Accademia dell'Arcadia


incomincia ad accusare l'Opera di avere una parte letteraria poco elaborata. Per questo si iniziano ad
utilizzare testi di poeti illustri (ad esempio Metastasio). L'Opera rappresentava ora anche una forma
economica, perchè nasce la figura dell'impresario e per mettere in scena una rappresentazione
occorrevano molte figure (il librettista, il compositore, il costumista, lo scenografo...). Una svolta
importante l'abbiamo a Venezia dove finalmente nasce il primo teatro pubblico, il Teatro di San
Cassiano nel 1637. Inizialmente i teatri erano fatti in legno, pericolosissimo poiché a rischio
incendio. All'inizio però il teatro non era stato ben capito, venne considerato come un luogo di
ritrovo e non come luogo dove poter assistere ad una messa in scena; basti pensare che molti
portavano le carte o giochi di società. Con il tempo il prezzo del biglietto iniziò a salire , e con
questo quindi il pubblico selezionato.
Nasce la buca per contenere l'orchestra.
Le partiture erano quasi sempre manoscritte poiché quando venivano esportate ognuno adattava la
partitura in base alle proprie disposizioni di strumentisti o cantanti.
L'Italia viene considerata la patria del bel canto perchè quella che cerca di dare importanza alla
parte melodica. In Spagna si diffonde la Zarzuela e in Francia i Divertissement (per i banchetti ad
esempio di Re Sole). In Francia nasce il balletto; nell'Opera vengono inseriti passi di danza. Nella
musica religiosa prevarrà invece il Grande Mottetto, utilizzando coro, solisti e strumenti.
Si distingue in questo periodo Lully, famoso per le sue opere ampliate a cinque atti,e introduce
l'Overture (un brano di apertura).
In Inghilterra nasce il Mask , che consisteva nel balletto con elementi spettacolari.
Per la musica liturgica nasce l'Antem.

Potrebbero piacerti anche