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SOMMARIO
ANAGRAFICA ................................................................................................................... 2
LAVORO............................................................................................................................ 3
COMMITTENTI .................................................................................................................. 3
DOCUMENTAZIONE......................................................................................................... 3
Relazione introduttiva..................................................................................................... 3
Riferimenti normativi ...................................................................................................... 7
DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È COLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE ....... 8
Descrizione del contesto in cui si trova l'area dei lavori: ................................................ 8
DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA ..................................................................... 10
Descrizione sommaria dei lavori .................................................................................. 10
Caratteristiche distributivo-funzionali dell’opera ........................................................... 10
CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIERE ................................................................. 12
Rischi intrinseci all'area di cantiere .............................................................................. 12
Rischi di caduta dall'alto ............................................................................................... 13
FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE ......................... 18
ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE .............................................................................. 19
STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA ......................................................................... 20
LAVORAZIONI e loro INTERFERENZE .......................................................................... 22
RISCHI nelle Lavorazioni e relative MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE ................ 35
MACCHINE utilizzate nelle Lavorazioni ........................................................................... 43
MODALITA' ORGANIZZATIVE DELLA COOPERAZIONE E INFORMAZIONE .............. 67
ORGANIZZAZIONE EMERGENZE ................................................................................. 69
ANAGRAFICA
E-Mail: urp@ao.pr.it
A seguito dell'analisi del programma dei lavori, delle singole fasi e delle squadre tipo di
lavoratori necessari alla realizzazione delle diverse attività di cantiere, si è giunti ad una
stima presunta dell'entità del cantiere pari a circa 29.500 uomini/giorno.
Elementi richiesti dal D.Lgs 81/08 per la stesura del Piano di Coordinamento e di
Sicurezza
2.1.1. Il PSC é specifico per ogni singolo cantiere temporaneo o mobile e di concreta
fattibilità; i suoi contenuti sono il risultato di scelte progettuali ed organizzative conformi alle
prescrizioni dell'articolo 15 del presente decreto.
2.1.3. Il coordinatore per la progettazione indica nel PSC, ove la particolarità delle lavorazioni
lo richieda, il tipo di procedure complementari e di dettaglio al PSC stesso e connesse alle
scelte autonome dell'impresa esecutrice, da esplicitare nel POS.
2.1.4. Il PSC é corredato da tavole esplicative di progetto, relative agli aspetti della sicurezza,
comprendenti almeno una planimetria e, ove la particolarità dell'opera lo richieda, un profilo
altimetrico e una breve descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno o il rinvio a
specifica relazione se già redatta.
2.1.5. L'elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali utili alla definizione dei
contenuti del PSC di cui al punto 2.1.2., è riportato nell'allegato XV.1.
2.2. - Contenuti minimi del PSC in riferimento all'area di cantiere, all'organizzazione del
cantiere, alle lavorazioni.
2.2.1. In riferimento all'area di cantiere, il PSC contiene l'analisi degli elementi essenziali di
cui all'allegato XV.2, in relazione:
a) alle caratteristiche dell'area di cantiere, con particolare attenzione alla presenza nell'area
del cantiere di linee aeree e condutture sotterranee;
b) all'eventuale presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere, con
particolare attenzione:
b1) a lavori stradali ed autostradali al fine di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori
impiegati nei confronti dei rischi derivanti dal traffico circostante,
b 2) al rischio di annegamento;
c) agli eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l'area
circostante.
2.2.2. In riferimento all'organizzazione del cantiere il PSC contiene, in relazione alla tipologia
del cantiere, l'analisi dei seguenti elementi:
2.2.4. Per ogni elemento dell'analisi di cui ai punti 2.2.1., 2.2.2., 2.2.3., il PSC contiene:
2.3. - Contenuti minimi del PSC in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni ed al loro
coordinamento
2.3.5. Il coordinatore per l'esecuzione dei lavori integra il PSC con i nominativi delle imprese
esecutrici e dei lavoratori autonomi tenuti ad attivare quanto previsto al punto 2.2.4 ed al
punto 2.3.4 e, previa consultazione delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
interessati, indica la relativa cronologia di attuazione e le modalità di verifica.
Finalità
Tale piano sarà soggetto ad aggiornamento, durante l'esecuzione dei lavori, da parte del
Coordinatore in materia di sicurezza e salute durante la realizzazione dell'opera, che potrà
recepire le proposte di integrazione presentate da imprese esecutrici e dal medico
competente delle imprese.
Pertanto ricade interamente sotto la diretta responsabilità delle imprese la valutazione dei
rischi e la predisposizione delle conseguenti misure di prevenzione per le attività lavorative
che si svolgano al di fuori del cantiere, e quindi al di fuori dell'ambito di applicazione del
piano.
L'area su cui si svolgeranno i lavori in oggetto si trova nel Comune di Parma, in un'area verde
attualmente compresa tra via Rastelli e via San Leonardo, a breve distanza dalla tangenziale
e dallo svincolo autostradale di Parma.
L'area di cantiere sarà accessibile presumibilmente da entrambe le vie, previa concessione
delle necessarie autorizzazioni e ordinanze viabilistiche.
Il terreno a disposizione dell'impresa è pianeggiante e senza particolari impedimenti, tuttavia
presenta all'interno dell'area alcuni fossi di cui tenere conto nella definizione del Layout di
cantiere.
Il centro urbano di Parma, in cui si svolge l'intervento in questione, è dotato di tutti i servizi
principali:
- Farmacie
- Attività commerciali varie
- Ristoranti e mense
- Poste
- Officine
Tale edificio andrà a sostituire l’attuale Palazzetto dello sport “Bruno Raschi” e sarà in grado
di soddisfare le crescenti esigenze dell’utenza interessata.
- i locali ufficio, servizi, spogliatoi, bar e ristoro, sala stampa, sale riunione, museo, depositi
e locali tecnologici;
Il nuovo edificio, completamente fuori terra, copre una superficie di circa 5.000 mq e la sala
principale per eventi sportivi e spettacoli (arena sportiva) avrà una capienza pari a ca. 5.000
posti a sedere. Esso si compone essenzialmente dei seguenti elementi distributivo-funzionali:
- a piano terra, n° 4 palestre per la pratica di varie discipline (aerobica, fitness,
pesistica, ginnastica riabilitativa per anziani), spogliatoi, docce, servizi, locale
infermeria, magazzini, locali tecnologici, raggiungibili direttamente dal campo di
gara. Le n° 2 palestre regolamentari ed indipendenti per la pratica di gare di
pallavolo e pallacanestro saranno realizzate saranno realizzate con successivo
appalto;
- al piano secondo, la sala riunioni, n. 2 bar di uso saltuario per eventi spettacolari o
manifestazioni sportive, il Museo dello sport posto al di sopra della testata
d’ingresso al pubblico;
Tutto il piano terreno sarà ricoperto con terreno di riporto inerbito, disposto secondo un piano
inclinato, scavato in corrispondenza dei due fronti longitudinali, in corrispondenza dei quali
saranno realizzate, con successivo appalto, n°2 palestre esterne.
Interferenze esistenti
Dall’analisi attuale dell’area ove sorgerà il nuovo complesso, si possono rilevare alcune
interferenze di cui sarà essenziale tenere conto nella stesura del Piano di Sicurezza e
Coordinamento.
Oltre alla linea descritta nel paragrafo precedente si rilevano alcuni fossi e canali, in qualche
caso tombati e con la presenza di pozzetti.
In ogni caso durante la progettazione esecutiva sarà essenziale svolgere una campagna di
rilievo a tappeto coinvolgendo gli enti gestori di tutte le possibili interferenze.
In considerazione della natura dell'opera, il rischio caduta dall'alto resta tra i più gravi e da
contrastare con idonee procedure.
o divieto assoluto di utilizzare tubi, giunti, telai, aste ed altri materiali che non
dispongano delle previste autorizzazioni ministeriali.
o divieto di utilizzare fusti per scopi diversi dallo stoccaggio di fluidi (ad es. come
supporti volanti per piattaforme di lavoro ecc.).
o Per erigere o modificare eventuali impalcature o piattaforme di lavoro in elevazione,
gli appaltatori utilizzeranno solo personale formato e qualificato.
o divieto di utilizzare impalcature se non saranno state precedentemente ispezionate
dall'addetto alla sicurezza incaricato dal datore di lavoro. Quanto prima disposto è
valido anche in caso di avvenute modificazioni o sostituzioni di una qualsiasi parte
dell'impalcatura o della piattaforma.
o Tutte le aperture e le sponde per le operazioni citate saranno protette a mezzo di
parapetti regolamentari e/o altro idoneo strumento di segregazione e segnalazione del
pericolo di caduta.
o Scavi, buche, ecc. dovranno avere i bordi protetti con parapetti regolamentari,
barriere od altrimenti dovranno essere provvisti di solide coperture onde evitare la
caduta di persone o mezzi. È obbligatoria comunque la segnalazione con eventuale
indicazione dei limiti di portata della copertura.
o I materiali, l'attrezzatura, le macchine ecc. saranno tenuti a sufficiente distanza dai
bordi delle aperture per evitare tracciamenti o cadute degli stessi nelle aperture.
o Gli scavi con profondità superiore a mt. 1.50 e con sezione obbligata, dovranno essere
adeguatamente armati per la protezione degli addetti quando questi operino nel fondo
dello scavo medesimo.
o Le coperture delle aperture non potranno essere rimosse e dovranno portare
un'indicazione precisa che ne eviti la rimozione da parte di terzi. In caso di necessità
di rimozione delle coperture, durante tutto il periodo di vano aperto, quest'ultimo deve
essere costantemente presidiato.
o La realizzazione di idonee coperture è obbligatoria per i vuoti createsi dalla
realizzazione dei passi d'uomo ispezionabili delle camerette delle utenze, posizionate
come definite da progetto.
Rischi specifici:
1) Caduta di materiali dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello presenti
nell'area di insediamento del cantiere.
2) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilità dell'equilibrio dei lavoratori,
in assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro
posto a quota inferiore.
3) Elettrocuzione;
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in
tensione o folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Rischi specifici:
1) Caduta dall'alto;
Lesioni a causa di cadute dall'alto per perdita di stabilità dell'equilibrio dei lavoratori,
in assenza di adeguate misure di prevenzione, da un piano di lavoro ad un altro
posto a quota inferiore.
2) Caduta di materiale dall'alto o a livello;
Lesioni causate dall'investimento di masse cadute dall'alto, durante le operazioni di
trasporto di materiali o per caduta degli stessi da opere provvisionali, o a livello, a
seguito di demolizioni mediante esplosivo o a spinta da parte di materiali frantumati
proiettati a distanza.
Rischio di investimento
Per l'accesso e l'uscita dal cantiere si dovrà passare su una vie altamente trafficate. I
maggiori rischi da interferenza sono quindi individuabili durante la fase di
approvvigionamento merci e ingresso del personale al cantiere. (rischio da
INVESTIMENTO)
In queste fasi è necessario imporre che il personale e gli autisti dei mezzi rispettino
rigidamente le regole del Codice della Strada e gli obblighi e divieti imposti dalla segnaletica
di cantiere allestita per le vie di transito comuni.
Le manovre dei mezzi su strada dovranno essere assistite da moviere a terra.
Prima dell'inizio dell'opera deve essere messa a disposizione dei responsabili del lavoro, degli
operatori e degli organi di controllo, la seguente documentazione tecnica:
a) piano di lavoro sottoscritto dalla o dalle ditte e dai tecnici interessati che descriva
chiaramente le modalità di esecuzione delle operazioni di montaggio e la loro
successione;
b) procedure di sicurezza da adottare nelle varie fasi di lavoro fino al completamento
dell'opera;
c) nel caso di più ditte operanti nel cantiere, cronologia degli interventi da parte delle
diverse ditte interessate.
In mancanza di tale documentazione tecnica, della quale dovrà essere fatta esplicita
menzione nei documenti di appalto, è fatto divieto di eseguire operazioni di montaggio. Il
fornitore dei prefabbricati e la ditta di montaggio, ciascuno per i settori di loro specifica
competenza, sono tenuti a formulare istruzioni scritte corredate da relativi disegni illustrativi
circa le modalità di effettuazione delle varie operazioni e di impiego dei vari mezzi al fine
della prevenzione degli infortuni. Tali istruzioni dovranno essere compatibili con le
predisposizioni costruttive adottate in fase di progettazione e costruzione. Su tutti gli
elementi prefabbricati destinati al montaggio e di peso superiore a 2 tonnellate deve essere
indicato il loro peso effettivo.
Linee guida per la stima degli oneri per la sicurezza dei cantieri
Nel Piano della Sicurezza e di Coordinamento redatto in fase di progettazione esecutiva
dovranno essere stimati i costi:
e) delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza;
La stima dovrà essere congrua, analitica per voci singole, a corpo o a misura, riferita ad
elenchi prezzi standard o specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali vigenti
nell'area interessata, o sull'elenco prezzi delle misure di sicurezza del committente; nel caso
in cui un elenco prezzi non sia applicabile o non disponibile, si farà riferimento ad analisi costi
complete e desunte da indagini di mercato.
Le singole voci dei costi della sicurezza vanno calcolate considerando il loro costo di utilizzo
per il cantiere interessato che comprende, quando applicabile, la posa in opera ed il
successivo smontaggio, l'eventuale manutenzione e l'ammortamento.
I costi della sicurezza così individuati, sono compresi nell'importo totale dei lavori, ed
individuano la parte del costo dell'opera da non assoggettare a ribasso nelle offerte delle
imprese esecutrici.
I costi per l’applicazione dei piani della sicurezza sono stimati in 450.000,00 € e
compensano all’esecutore i costi per la realizzazione degli apprestamenti e delle misure,
impianti e procedure atte a ridurre i rischi propri del cantiere e quelli derivanti da interferenze
nelle lavorazioni.
In particolare, vista la complessità dell’opera, i costi della sicurezza dovranno tenere conto di
tutte le attività mirate a ridurre i seguenti rischi:
Il coordinatore per la progettazione dell’opera dovrà inoltre tenere conto, nella stesura del
PSC e quindi nella stima dei costi della sicurezza, dei seguenti aspetti:
- Misure preventive e protettive, DPI per lavorazioni interferenti
- Mezzi e servizi di protezione collettiva
- Procedure specifiche previste nel PSC per motivi di sicurezza
- Interventi finalizzati allo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni
- Misure di coordinamento
L'area interessata dai lavori dovrà essere delimitata con una recinzione, di altezza non minore
a quella richiesta dal vigente regolamento edilizio, realizzata con lamiere grecate, reti o altro
efficace sistema di confinamento, adeguatamente sostenute da paletti in legno, metallo, ecc.
infissi nel terreno.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla recinzione del cantiere;
Lavoratore: Addetto alla recinzione del cantiere
Addetto alla realizzazione della recinzione del cantiere.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate
nel successivo capitolo:
a) DPI: Addetto alla realizzazione della recinzione del cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti; c) occhiali a tenuta; d) mascherina antipolvere; e) calzature di
sicurezza con suola imperforabile.
Prescrizioni Esecutive:
Durante le lavorazioni, devono essere utilizzati i seguenti dispositivi di prevenzione
individuale: a) casco; b) guanti; c) occhiali a tenuta; d) mascherina antipolvere; e)
calzature di sicurezza con suola imperforabile.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Rumore: dBA 85 / 90;
b) Rumore per "Operaio polivalente";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Carriola;
c) Compressore con motore endotermico;
d) Martello demolitore pneumatico;
e) Scala doppia;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta di materiale dall'alto o a livello; Colpi, tagli, punture, abrasioni; Cesoiamenti,
stritolamenti, impatti, lacerazioni; Inalazione polveri, fibre, gas, vapori; Incendi o
esplosioni; Investimento e ribaltamento; Scoppio; Vibrazioni; Scivolamenti e cadute;
Caduta dall'alto; Elettrocuzione.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Autogrù.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'imbracatura [Apparecchi di sollevamento];
Lavoratore: Addetto all'imbracatura [Apparecchi di sollevamento]
Addetto all'imbracatura, all'avviamento ed alla ricezione del carico, e alle segnalazioni
con l'operatore dell'apparecchio di sollevamento.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso;
Addetto alle operazioni di montaggio, trasformazione e smontaggio del ponteggio
metallico fisso, di tipologia a tubi e giunti, a telai prefabbricati, o a montanti e traversi
prefabbricati, in conformità alle istruzioni del libretto di Autorizzazione Ministeriale e
secondo le procedure del PiMUS (Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio).
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate
nel successivo capitolo:
a) DPI: addetto al montaggio e smontaggio del ponteggio metallico fisso;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
elmetto (sia per gli addetti al montaggio che per quanti partecipano al lavoro da
terra; tali elmetti devono essere corredati da cinghia sottogola, indispensabile
soprattutto per chi, lavorando in elevazione, è impossibilitato a recuperare facilmente
il casco eventualmente perduto); b) guanti; c) cintura di sicurezza a dissipazione di
energia; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile.
Rimozione del cantiere realizzata attraverso lo smontaggio delle postazioni di lavoro fisse
(banco del ferraiolo, betoniera, molazza, ecc.), di tutti gli impianti di cantiere (elettrico,
idrico, ecc.), delle opere provvisionali e di protezione, della recinzione posta in opera
all'insediamento del cantiere stesso ed il caricamento di tutte le attrezzature, macchine e
materiali eventualmente presenti, su autocarri per l'allontanamento.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Autogrù.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto allo smobilizzo del cantiere;
Lavoratore: Addetto allo smobilizzo del cantiere
Addetto alla rimozione del cantiere realizzata attraverso lo smontaggio delle postazioni di
lavoro fisse (banco del ferraiolo, betoniera, molazza, ecc.), di tutti gli impianti di cantiere
(elettrico, idrico, ecc.), delle opere provvisionali e di protezione, della recinzione posta in
opera all'insediamento del cantiere stesso ed al caricamento di tutte le attrezzature,
macchine e materiali eventualmente presenti, su autocarri per l'allontanamento.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate
nel successivo capitolo:
a) DPI: Addetto allo smobilizzo del cantiere;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile;
d) cintura di sicurezza.
Prescrizioni Esecutive:
Durante la lavorazione, devono essere utilizzati i seguenti dispositivi di prevenzione
individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e
imperforabile; d) cintura di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Elettrocuzione;
b) Movimentazione manuale dei carichi;
c) Rumore: dBA 80 / 85;
d) Rumore per "Operaio polivalente";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Andatoie e Passerelle;
b) Attrezzi manuali;
c) Carriola;
d) Ponteggio mobile o trabattello;
e) Scala semplice;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Colpi, tagli, punture, abrasioni;
Elettrocuzione.
Realizzazione della carpenteria per strutture in elevazione, come travi, pilastri, sbalzi, ecc. e
successivo disarmo.
Macchine utilizzate:
1) Gru a torre.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione della carpenteria per le strutture in elevazione;
Addetto alla realizzazione della carpenteria per strutture in elevazione, come travi,
pilastri, sbalzi, ecc. e successivo disarmo.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate
nel successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione della carpenteria per le strutture in elevazione;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
guanti; b) casco; c) stivali di sicurezza; d) cinture di sicurezza; e) indumenti
protettivi (tute).
Lavorazione (sagomatura, taglio, saldatura) e posa nelle casserature di tondini di ferro per
armature di strutture in elevazione.
Macchine utilizzate:
1) Gru a torre.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla lavorazione e posa ferri di armatura per le strutture in elevazione;
Addetto alla lavorazione (sagomatura, taglio, saldatura) e posa nelle casserature di
tondini di ferro per armature di strutture in elevazione.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate
nel successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla lavorazione e posa ferri di armatura per le strutture in elevazione;
Esecuzione di getti di cls per la realizzazione di strutture in elevazione (pilastri, travi, scale,
ecc.)
Macchine utilizzate:
1) Autobetoniera;
2) Autopompa per cls.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto al getto in calcestruzzo per le strutture in elevazione;
Addetto all'esecuzione di getti di cls per la realizzazione di strutture in elevazione
(pilastri, travi, scale, ecc.).
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate
nel successivo capitolo:
a) DPI: addetto al getto in calcestruzzo per le strutture in elevazione;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
guanti; b) casco; c) stivali di sicurezza; d) cinture di sicurezza; e) indumenti
protettivi (tute).
Prima dell'inizio dell'opera deve essere messa a disposizione dei responsabili del lavoro, degli
operatori e degli organi di controllo, la seguente documentazione tecnica: a) piano di lavoro
sottoscritto dalla o dalle ditte e dai tecnici interessati che descriva chiaramente le modalità di
esecuzione delle operazioni di montaggio e la loro successione; b) procedure di sicurezza da
adottare nelle varie fasi di lavoro fino al completamento dell'opera; c) nel caso di più ditte
operanti nel cantiere, cronologia degli interventi da parte delle diverse ditte interessate.
In mancanza di tale documentazione tecnica, della quale dovrà essere fatta esplicita
menzione nei documenti di appalto, è fatto divieto di eseguire operazioni di montaggio. Il
fornitore dei prefabbricati e la ditta di montaggio, ciascuno per i settori di loro specifica
competenza, sono tenuti a formulare istruzioni scritte corredate da relativi disegni illustrativi
circa le modalità di effettuazione delle varie operazioni e di impiego dei vari mezzi al fine
della prevenzione degli infortuni. Tali istruzioni dovranno essere compatibili con le
predisposizioni costruttive adottate in fase di progettazione e costruzione. Su tutti gli
elementi prefabbricati destinati al montaggio e di peso superiore a 2 tonnellate deve essere
indicato il loro peso effettivo.
Macchine utilizzate:
1) Autocarro;
2) Autogrù.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto al montaggio di strutture prefabbricate in c.a.;
Addetto al montaggio di pannelli, travi, pilastri, ecc. realizzati in fabbrica e
successivamente trasportati sul cantiere per la posa in opera.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate
nel successivo capitolo:
a) DPI: addetto al montaggio di strutture prefabbricate in c.a.;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
elmetto (sia per gli addetti al montaggio che per quanti partecipano al lavoro da
terra; tali elmetti devono essere corredati da cinghia sottogola, indispensabile
soprattutto per chi, lavorando in elevazione, è impossibilitato a recuperare facilmente
il casco eventualmente perduto); b) guanti; c) cintura di sicurezza a dissipazione di
energia; d) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile; e)
occhiali.
Macchine utilizzate:
1) Gru a torre.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto all'impermeabilizzazione di coperture;
Addetto alla realizzazione di impermeabilizzazione di coperture eseguita con guaina
bituminosa posata a caldo.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate
nel successivo capitolo:
a) DPI: addetto all'impermeabilizzazione di coperture;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza a sfilamento rapido con suola
antisdrucciolo e imperforabile; d) mascherina con filtro specifico; e) occhiali di
protezione; f) indumenti protettivi (tute).
Macchine utilizzate:
1) Gru a torre.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla formazione intonaci esterni (industrializzati);
Addetto alla formazione di intonaci esterni su superfici verticali e orizzontali con macchina
intonacatrice.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate
nel successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla formazione intonaci esterni (industrializzati);
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile;
d) maschera respiratoria a filtri; e) occhiali.
OPERE INTERNE
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla formazione del fondo per la posa di pavimenti;
Addetto alla realizzazione di massetto in calcestruzzo semplice o alleggerito come
sottofondo per pavimenti.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate
nel successivo capitolo:
a) DPI: Addetto alla formazione del fondo per la posa di pavimenti;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
guanti; b) casco; c) calzature di sicurezza.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
b) Rumore: dBA < 80;
c) Rumore per "Operaio comune (aiuto piastrellista)";
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Andatoie e Passerelle;
b) Argano a cavalletto;
c) Attrezzi manuali;
d) Carriola;
e) Ponte su cavalletti;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Elettrocuzione; Colpi, tagli,
punture, abrasioni.
Posa in opera di pavimenti interni realizzati con gomma, linoleum o altri materiali simili.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla posa di pavimenti interni;
Lavoratore: Addetto alla posa di pavimenti interni
Addetto alla posa in opera di pavimenti interni realizzati con gomma, linoleum o altri
materiali simili.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate
nel successivo capitolo:
a) DPI: Addetto alla posa di pavimenti interni;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola
antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.
Prescrizioni Esecutive:
Durante la lavorazione, devono essere utilizzati i seguenti dispositivi di prevenzione
individuale:a) casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con
suola antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Andatoie e Passerelle;
b) Attrezzi manuali;
c) Carriola;
d) Ponte su cavalletti;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta dall'alto; Caduta di materiale dall'alto o a livello; Colpi, tagli, punture, abrasioni.
Tinteggiatura di superfici pareti e/o soffitti interni, eseguita a mano con rullo o pennello
previo preparazione di dette superfici eseguita a mano, con attrezzi meccanici o con l'ausilio
di solventi chimici (sverniciatori).
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla tinteggiatura di superfici interne;
Lavoratore: Addetto alla tinteggiatura di superfici interne
Addetto alla preparazione di soffitti e pareti interne eseguita a mano o con l'ausilio di
attrezzi meccanici e tinteggiatura di dette superfici a mezzo di rullo o pennello.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate
nel successivo capitolo:
a) DPI: Addetto alla tinteggiatura di superfici interne;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e imperforabile;
d) maschera antipolvere; e) occhiali.
Prescrizioni Esecutive:
Durante la lavorazione, devono essere utilizzati i seguenti dispositivi di prevenzione
individuale: a) casco; b) guanti; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e
imperforabile; d) maschera antipolvere; e) occhiali.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Inalazione polveri, fibre, gas, vapori;
b) Rumore: dBA < 80;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
Posa in opera di serramenti in legno, PVC, metallo con o senza taglio termico, ecc.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla posa in opera di serramenti;
Addetto alla posa in opera di serramenti in legno, PVC, metallo con o senza taglio
termico, ecc.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate
nel successivo capitolo:
a) DPI: Addetto alla posa in opera di serramenti;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
guanti; b) occhiali protettivi; c) calzature di sicurezza con suola antisdrucciolo e
imperforabile; d) mascherina antipolvere.
Rischi a cui è esposto il lavoratore:
a) Rumore: dBA 80 / 85;
Attrezzi utilizzati dal lavoratore:
a) Attrezzi manuali;
b) Ponte su cavalletti;
c) Scala doppia;
d) Smerigliatrice angolare (flessibile);
e) Trapano elettrico;
Rischi generati dall'uso degli attrezzi:
Caduta di materiale dall'alto o a livello; Colpi, tagli, punture, abrasioni; Caduta dall'alto;
Elettrocuzione; Cesoiamenti, stritolamenti, impatti, lacerazioni; Inalazione polveri, fibre,
gas, vapori; Ustioni.
Macchine utilizzate:
1) Gru a torre.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di contropareti e controsoffitti;
Addetto alla realizzazione di pareti, contropareti e/o controsoffitti in cartongesso, in
metallo, ecc..
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate
nel successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di contropareti e controsoffitti;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti, al lavoratore, adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola
antisdrucciolo e imperforabile e puntale d'acciaio; e) otoprotettori.
IMPIANTI
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno;
Addetto alla realizzazione dell'impianto elettrico a partire dal quadro di alloggio o di zona,
consistente nella posa in opera di canalette in p.v.c. sotto traccia flessibili ed
autoestinguenti, conduttori flessibili di rame con isolamento in p.v.c. non propagante
l'incendio, cassette di derivazione, morsetti e relativi accessori, punti luce, prese, quadri
di protezione (magnetotermi differenziali, "salvavita", ecc.) e comando, impianto di
messa a terra.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate
nel successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto elettrico interno;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
guanti isolanti; b) occhiali protettivi; c) calzature di sicurezza con suola
antisdrucciolo.
Realizzazione delle canalizzazioni relative agli impianti idrico e posa delle rubinetterie e degli
apparecchi sanitari. Durante la fase lavorativa si prevede anche la realizzazione delle opere
murarie necessarie quali esecuzione e chiusura di tracce e fori per il passaggio degli impianti,
muratura di dispositivi di aggancio degli elementi e realizzazione di supporti.
Macchine utilizzate:
1) Gru a torre.
Lavoratori impegnati:
1) Addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario e del gas;
Addetto alla realizzazione delle canalizzazioni relative agli impianti idrico e posa delle
rubinetterie e degli apparecchi sanitari.
Misure Preventive e Protettive generali, aggiuntive a quelle specifiche riportate
nel successivo capitolo:
a) DPI: addetto alla realizzazione di impianto idrico-sanitario e del gas;
Prescrizioni Organizzative:
Devono essere forniti al lavoratore adeguati dispositivi di protezione individuale: a)
casco; b) guanti; c) occhiali protettivi; d) calzature di sicurezza con suola
antisdrucciolo e imperforabile; e) occhiali o visiera di sicurezza; f) otoprotettori.
RISCHIO: "Elettrocuzione"
Descrizione del Rischio:
Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione o
folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore.
Autobetoniera
L'autobetoniera è un mezzo d'opera su gomma destinato al trasporto di calcestruzzi dalla
centrale di betonaggio fino al luogo della posa in opera. Essa è costituita essenzialmente da
una cabina, destinata ad accogliere il conducente ed una tramoggia rotante destinata al
trasporto dei calcestruzzi.
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. La sorveglianza sanitaria e' estesa ai
lavoratori esposti a livelli superiori ai valori inferiori di azione (Lex maggiori di 80
dB(A) e minore o uguale di 85 dB(A)), su loro richiesta o qualora il medico
competente ne conferma l'opportunità. La sorveglianza e' effettuata dal medico
competente e comprende: a) accertamenti preventivi intesi a constatare l'assenza
di controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati, ai fini della
valutazione della loro idoneità alla mansione specifica; b) accertamenti periodici
per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità
alla mansione specifica.
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. Nell'ambito degli obblighi di cui
agli articoli 21 e 22 del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626, i lavoratori esposti a valori
uguali o superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione
ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alla
natura di detti rischi; b) alle misure adottate in applicazione del presente titolo
volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le
circostanze in cui si applicano dette misure; c) ai valori limite di esposizione e ai
valori di azione di cui all'articolo 49-quater del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626; d) ai
risultati delle valutazioni e misurazioni del rumore effettuate in applicazione
dell'articolo 49-quinquies del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626 insieme a una spiegazione
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attività che comportano una
esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i
lavoratori ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare
Autocarro
L'autocarro è una macchina utilizzata per il trasporto di mezzi, materiali da costruzione e/o di
risulta da demolizioni o scavi, ecc., costituita essenzialmente da una cabina, destinata ad
accogliere il conducente, ed un cassone generalmente ribaltabile, a mezzo di un sistema
oleodinamico.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attività che comportano una
esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i
lavoratori ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare
riguardo a: a) le misure adottate a eliminare o ridurre al minimo i rischi derivanti
dalle vibrazioni meccaniche; b) i valori limite di esposizione e ai valori d'azione;
c) i risultati delle valutazioni e misurazioni delle vibrazioni meccaniche effettuate e
alle potenziali lesioni derivanti dalle attrezzature di lavoro utilizzate; d) l'utilità e il
modo di individuare e di segnalare sintomi e lesioni; e) le circostanze nelle quali i
lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria; f) le procedure di lavoro
sicure per ridurre al minimo l'esposizione a vibrazioni meccaniche.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo
e, in ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione.
Acquisto di nuove macchine mobili. Il datore di lavoro privilegia, all'atto
dell'acquisto di nuove macchine mobili, quelle che espongono a minori livelli di
vibrazioni. Inderogabile per A(8) > 1,15 m/s2.
Autogrù
L'autogrù è un mezzo d'opera su gomma, costituito essenzialmente da una cabina, destinata
ad accogliere il conducente, ed un apparecchio di sollevamento azionato direttamente dalla
suddetta cabina o da apposita postazione. Il suo impiego in cantiere può essere il più
disparato, data la versatilità del mezzo e le differenti potenzialità dei tipi in commercio, e può
andare dal sollevamento (e posizionamento) dei componenti della gru, a quello di macchine o
dei semplici materiali da costruzione, ecc.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attività che comportano una
esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i
lavoratori ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare
riguardo a: a) le misure adottate a eliminare o ridurre al minimo i rischi derivanti
dalle vibrazioni meccaniche; b) i valori limite di esposizione e ai valori d'azione;
c) i risultati delle valutazioni e misurazioni delle vibrazioni meccaniche effettuate e
alle potenziali lesioni derivanti dalle attrezzature di lavoro utilizzate; d) l'utilità e il
modo di individuare e di segnalare sintomi e lesioni; e) le circostanze nelle quali i
lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria; f) le procedure di lavoro
sicure per ridurre al minimo l'esposizione a vibrazioni meccaniche.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo
e, in ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione.
Acquisto di nuove macchine mobili. Il datore di lavoro privilegia, all'atto
dell'acquisto di nuove macchine mobili, quelle che espongono a minori livelli di
vibrazioni. Inderogabile per A(8) > 1,15 m/s2.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attività che comportano una
esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i
lavoratori ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare
riguardo a: a) le misure adottate a eliminare o ridurre al minimo i rischi derivanti
dalle vibrazioni meccaniche; b) i valori limite di esposizione e ai valori d'azione;
c) i risultati delle valutazioni e misurazioni delle vibrazioni meccaniche effettuate e
alle potenziali lesioni derivanti dalle attrezzature di lavoro utilizzate; d) l'utilità e il
modo di individuare e di segnalare sintomi e lesioni; e) le circostanze nelle quali i
lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria; f) le procedure di lavoro
sicure per ridurre al minimo l'esposizione a vibrazioni meccaniche.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo
e, in ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione.
Acquisto di nuove macchine mobili. Il datore di lavoro privilegia, all'atto
dell'acquisto di nuove macchine mobili, quelle che espongono a minori livelli di
vibrazioni. Inderogabile per A(8) > 1,15 m/s2.
Gru a torre
La gru a torre è il principale mezzo di sollevamento e movimentazione dei carichi in cantiere.
E' azionata da un proprio motore ed è costituita, essenzialmente, dalle seguenti parti: a) la
struttura, composta da profilati e tubolari metallici saldati ed imbullonati in modo da
realizzare un traliccio; b) il sistema stabilizzante, costituito dalla zavorra di base e, per le
gru con rotazione in alto, da quella di controfreccia posta sulla parte rotante, mentre per
quelle con rotazione in basso, la zavorra di controfreccia viene sostituita dall'azione di un
tirante collegato a quella di base; c) gli organi di movimento, composti dai motori,
generalmente elettrici, e dai meccanismi che servono per manovrare la gru; d) i dispositivi
di sicurezza, i cui principali sono di carattere elettrico. Esistono in commercio numerosi tipi di
gru, che si differenziano principalmente per le dimensioni e quindi per le portate sollevabili.
Le gru possono essere dotate di basamenti fissi o su rotaie, per consentire un più agevole
utilizzo durante lo sviluppo del cantiere senza dover essere costretti a smontarla e montarla
ripetutamente.
Escavatore
L'escavatore è una macchina particolarmente versatile che può essere indifferentemente
utilizzata per gli scavi di sbancamento o a sezione obbligata, per opere di demolizioni, per lo
scavo in galleria, semplicemente modificando l'utensile disposto alla fine del braccio
meccanico. Nel caso di utilizzo per scavi, l'utensile impiegato è una benna che può essere
azionata mediante funi o un sistema oleodinamico. L'escavatore è costituito da: a) un corpo
base che, durante la lavorazione resta normalmente fermo rispetto al terreno e nel quale
sono posizionati gli organi per il movimento della macchina sul piano di lavoro; b) un corpo
rotabile (torretta) che, durante le lavorazioni, può ruotare di 360 gradi rispetto il corpo base
e nel quale sono posizionati sia la postazione di comando che il motore e l'utensile funzionale.
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni
superiori ai valori d'azione devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria
obbligatoria di cui all'articolo 16 del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626. Detto controllo
prevede: a) un accertamento preventivo inteso a constatare l'assenza di
controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati, ai fini della loro idoneità
alla mansione specifica; b) accertamento periodico, di norma una volta l'anno o
con periodicità diversa decisa dal medico competente in funzione della valutazione
del rischio.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attività che comportano una
esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i
lavoratori ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare
riguardo a: a) le misure adottate a eliminare o ridurre al minimo i rischi derivanti
dalle vibrazioni meccaniche; b) i valori limite di esposizione e ai valori d'azione;
c) i risultati delle valutazioni e misurazioni delle vibrazioni meccaniche effettuate e
alle potenziali lesioni derivanti dalle attrezzature di lavoro utilizzate; d) l'utilità e il
modo di individuare e di segnalare sintomi e lesioni; e) le circostanze nelle quali i
lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria; f) le procedure di lavoro
sicure per ridurre al minimo l'esposizione a vibrazioni meccaniche.
Formazione e addestramento uso DPI. Il datore di lavoro assicura una
formazione adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento
circa l'uso corretto e l'utilizzo pratico dei DPI.
Pala meccanica
La pala meccanica è una macchina utilizzata per lo scavo, carico, sollevamento, trasporto e
scarico del materiale. La macchina è costituita da un corpo semovente, su cingoli o su ruote,
munita di una benna, nella quale, mediante la spinta della macchina, avviene il caricamento
del terreno. Lo scarico può avvenire mediante il rovesciamento della benna, frontalmente,
lateralmente o posteriormente. I caricatori su ruote possono essere a telaio rigido o articolato
intorno ad un asse verticale. Per particolari lavorazioni la macchina può essere equipaggiata
anteriormente con benne speciali e, posteriormente, con attrezzi trainati o portati quali
scarificatori, verricelli, ecc.
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. La sorveglianza sanitaria e' estesa ai
lavoratori esposti a livelli superiori ai valori inferiori di azione (Lex maggiori di 80
dB(A) e minore o uguale di 85 dB(A)), su loro richiesta o qualora il medico
competente ne conferma l'opportunità. La sorveglianza e' effettuata dal medico
competente e comprende: a) accertamenti preventivi intesi a constatare l'assenza
di controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati, ai fini della
valutazione della loro idoneità alla mansione specifica; b) accertamenti periodici
per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idoneità
alla mansione specifica.
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. Nell'ambito degli obblighi di cui
agli articoli 21 e 22 del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626, i lavoratori esposti a valori
uguali o superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione
ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alla
natura di detti rischi; b) alle misure adottate in applicazione del presente titolo
volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le
circostanze in cui si applicano dette misure; c) ai valori limite di esposizione e ai
valori di azione di cui all'articolo 49-quater del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626; d) ai
risultati delle valutazioni e misurazioni del rumore effettuate in applicazione
dell'articolo 49-quinquies del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626 insieme a una spiegazione
del loro significato e dei rischi potenziali; e) all'uso corretto dei dispositivi di
protezione individuale dell'udito (art. 43 comma 5 del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626);
f) all'utilità e ai mezzi impiegati per individuare e segnalare sintomi di danni
all'udito; g) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza
sanitaria e all'obiettivo della stessa; h) alle procedure di lavoro sicure per ridurre
al minimo l'esposizione al rumore.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi alla fonte o di
ridurli al minimo e, in ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di
esposizione le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di
metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di
attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che
emettano il minor rumore possibile, inclusa l'eventualità di rendere disponibili ai
lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III del D.Lgs.
19/9/1994 n. 626, il cui obiettivo o effetto è di limitare l'esposizione al rumore; c)
progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata
informazione e formazione sull'uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da
ridurre al minimo l'esposizione al rumore dei lavoratori; e) adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali
schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o
adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali
sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione
delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto
di lavoro; g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del
lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell'intensità dell'esposizione e
l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attività, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni
superiori ai valori d'azione devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria
obbligatoria di cui all'articolo 16 del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626. Detto controllo
prevede: a) un accertamento preventivo inteso a constatare l'assenza di
controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati, ai fini della loro idoneità
alla mansione specifica; b) accertamento periodico, di norma una volta l'anno o
con periodicità diversa decisa dal medico competente in funzione della valutazione
del rischio.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attività che comportano una
esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i
lavoratori ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare
riguardo a: a) le misure adottate a eliminare o ridurre al minimo i rischi derivanti
dalle vibrazioni meccaniche; b) i valori limite di esposizione e ai valori d'azione;
c) i risultati delle valutazioni e misurazioni delle vibrazioni meccaniche effettuate e
alle potenziali lesioni derivanti dalle attrezzature di lavoro utilizzate; d) l'utilità e il
modo di individuare e di segnalare sintomi e lesioni; e) le circostanze nelle quali i
lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria; f) le procedure di lavoro
sicure per ridurre al minimo l'esposizione a vibrazioni meccaniche.
Formazione e addestramento uso DPI. Il datore di lavoro assicura una
formazione adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento
circa l'uso corretto e l'utilizzo pratico dei DPI.
Formazione specifica uso macchina/attrezzo. Il datore di lavoro, quando
sono superati i valori d'azione, assicura una formazione adeguata e organizza uno
specifico addestramento circa l'uso corretto e sicuro delle macchine e/o
attrezzature di lavoro, in modo da ridurre al minimo la loro esposizione a
vibrazioni meccaniche.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo
e, in ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione.
Rullo compressore
Il rullo compressore è una macchina, utilizzata prevalentemente nei lavori stradali, costituita
da un corpo semovente, la cui traslazione e contemporanea compattazione del terreno o del
manto bituminoso, avviene mediante due o tre grandi cilindri metallici (la cui rotazione
permette l'avanzamento della macchina) adeguatamente pesanti, lisci o, eventualmente (solo
per compattazione di terreno), dotati di punte per un'azione a maggior profondità.
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. i lavoratori la cui esposizione al rumore
eccede i valori superiori di azione (Lex > 85 dB(A) sono sottoposti alla
sorveglianza sanitaria di cui all'articolo 16 del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626. La
sorveglianza e' effettuata dal medico competente e comprende: a) accertamenti
preventivi intesi a constatare l'assenza di controindicazioni al lavoro cui i
lavoratori sono destinati, ai fini della valutazione della loro idoneità alla mansione
specifica; b) accertamenti periodici per controllare lo stato di salute dei lavoratori
ed esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica.
Informazione e Formazione:
Informazione e Formazione dei lavoratori. Nell'ambito degli obblighi di cui
agli articoli 21 e 22 del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626, i lavoratori esposti a valori
uguali o superiori ai valori inferiori di azione sono informati e formati in relazione
ai rischi provenienti dall'esposizione al rumore, con particolare riferimento: a) alla
natura di detti rischi; b) alle misure adottate in applicazione del presente titolo
volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio derivante dal rumore, incluse le
circostanze in cui si applicano dette misure; c) ai valori limite di esposizione e ai
valori di azione di cui all'articolo 49-quater del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626; d) ai
risultati delle valutazioni e misurazioni del rumore effettuate in applicazione
dell'articolo 49-quinquies del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626 insieme a una spiegazione
del loro significato e dei rischi potenziali; e) all'uso corretto dei dispositivi di
protezione individuale dell'udito (art. 43 comma 5 del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626);
f) all'utilità e ai mezzi impiegati per individuare e segnalare sintomi di danni
all'udito; g) alle circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza
sanitaria e all'obiettivo della stessa; h) alle procedure di lavoro sicure per ridurre
al minimo l'esposizione al rumore.
Misure tecniche e organizzative:
Misure di prevenzione e protezione. Al fine di eliminare i rischi alla fonte o di
ridurli al minimo e, in ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di
esposizione le misure di prevenzione e protezione riguardano: a) adozione di
metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore; b) scelta di
attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che
emettano il minor rumore possibile, inclusa l'eventualità di rendere disponibili ai
lavoratori attrezzature di lavoro conformi ai requisiti di cui al titolo III del D.Lgs.
19/9/1994 n. 626, il cui obiettivo o effetto è di limitare l'esposizione al rumore; c)
progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro; d) adeguata
informazione e formazione sull'uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo da
ridurre al minimo l'esposizione al rumore dei lavoratori; e) adozione di misure
tecniche per il contenimento del rumore trasmesso per via aerea, quali
schermature, involucri o rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti e/o
adozione di misure tecniche per il contenimento del rumore strutturale, quali
sistemi di smorzamento o di isolamento; f) opportuni programmi di manutenzione
delle attrezzature e macchine di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul posto
di lavoro; g) riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del
lavoro attraverso la limitazione e della durata e dell'intensità dell'esposizione e
l'adozione di orari di lavoro appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
Locali di riposo. Nel caso in cui, data la natura dell'attività, il lavoratore benefici
dell'utilizzo di locali di riposo messa a disposizione dal datore di lavoro, il rumore
in questi locali e' ridotto a un livello compatibile con il loro scopo e le loro
condizioni di utilizzo.
Segnalazione e delimitazione zone ad elevata rumorosità. I luoghi di lavoro
dove i lavoratori sono esposti ad un rumore al di sopra dei valori superiori di
azione sono indicati da appositi segnali. Dette aree sono inoltre delimitate e
l'accesso alle stesse è limitato, ove ciò sia tecnicamente possibile e giustificato dal
rischio di esposizione.
Programma di misure tecniche e organizzative. Elaborazione ed applicazione
di un programma di misure tecniche e organizzative volte a ridurre l'esposizione al
Sorveglianza Sanitaria:
Sorveglianza sanitaria per i lavoratori. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni
superiori ai valori d'azione devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria
obbligatoria di cui all'articolo 16 del D.Lgs. 19/9/1994 n. 626. Detto controllo
prevede: a) un accertamento preventivo inteso a constatare l'assenza di
controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati, ai fini della loro idoneità
alla mansione specifica; b) accertamento periodico, di norma una volta l'anno o
con periodicità diversa decisa dal medico competente in funzione della valutazione
del rischio.
Informazione e Formazione:
Informazione e formazione dei lavoratori. Nelle attività che comportano una
esposizione a rischi derivanti da vibrazioni, il datore di lavoro provvede a che i
lavoratori ricevano informazioni e una formazione adeguata con particolare
riguardo a: a) le misure adottate a eliminare o ridurre al minimo i rischi derivanti
dalle vibrazioni meccaniche; b) i valori limite di esposizione e ai valori d'azione;
c) i risultati delle valutazioni e misurazioni delle vibrazioni meccaniche effettuate e
alle potenziali lesioni derivanti dalle attrezzature di lavoro utilizzate; d) l'utilità e il
modo di individuare e di segnalare sintomi e lesioni; e) le circostanze nelle quali i
lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria; f) le procedure di lavoro
sicure per ridurre al minimo l'esposizione a vibrazioni meccaniche.
Formazione e addestramento uso DPI. Il datore di lavoro assicura una
formazione adeguata e organizza, se necessario, uno specifico addestramento
circa l'uso corretto e l'utilizzo pratico dei DPI.
Formazione specifica uso macchina/attrezzo. Il datore di lavoro, quando
sono superati i valori d'azione, assicura una formazione adeguata e organizza uno
specifico addestramento circa l'uso corretto e sicuro delle macchine e/o
attrezzature di lavoro, in modo da ridurre al minimo la loro esposizione a
vibrazioni meccaniche.
Misure tecniche e organizzative:
Misure generali. Il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo
e, in ogni caso, a livelli non superiori ai valori limite di esposizione.
Acquisto di nuove macchine mobili. Il datore di lavoro privilegia, all'atto
dell'acquisto di nuove macchine mobili, quelle che espongono a minori livelli di
vibrazioni. Inderogabile per A(8) > 1,15 m/s2.
Lavorazioni interferenti
La presenza simultanea o successiva delle varie imprese, ovvero dei lavoratori autonomi
richiederà, inoltre, l'individuazione delle interferenze presenti tra i vari lavori e in particolare
le modalità da osservare per:
- l'uso dell'impianto elettrico di cantiere;
- l'uso di attrezzature di lavoro di altre imprese;
- l'utilizzo di impianti di sollevamento, trasporto, ecc.;
- la presenza di carichi sospesi in movimento;
- il transito di automezzi, carrelli, ecc.
A) NOZIONI GENERALI
L'interferenza può avvenire nella fase terminale della attività precedente e nella fase
iniziale della attività seguente.
In tale zona non si devono effettuare altri lavori sino al compimento delle operazioni
relative all'attività interferente.
Gli operatori che utilizzano apparecchi di sollevamento (gru, camion con gru idraulica,
argani, montacarichi, ecc.) ogni volta che procedono devono delimitare la zona
sottostante ed avvisare tutti gli altri operatori presenti in cantiere che si sta
effettuando una operazione che comporta rischi di caduta di materiale dall'alto e che
conseguentemente bisogna tenersi a debita distanza e non oltrepassare le
delimitazioni apprestate.
Quando c'è la co-presenza di operatori che compiono diverse lavorazioni, ciascuno di
essi dovrà adottare le stesse misure di prevenzione e DPI degli altri in particolare
elmetto e scarpe, (praticamente sempre), otoprotettori (in occasione di operazioni
rumorose quali la scanalatura), occhiali e maschere apposite (in occasione delle
operazioni che richiedono lo specifico utilizzo di sostanze nocive per l'organismo).
I responsabili delle ditte che eseguono le lavorazioni che trasmettono rischi, devono
preventivamente rendere edotte nell'ambito delle programmate riunioni di
coordinamento, le altre ditte di tale eventualità e delle necessarie misure di
prevenzione da adottare.
Attuare attività di coordinamento durante lo svolgimento di attività diverse che creano
sovrapposizione, differenziando le aree operative in modo da evitare che le lavorazioni
a quota superiore possano interferire con le lavorazioni a quota inferiore..
Accatastare gli elementi da porre in opera in modo che risultino stabili e non
ostacolino le altre attività.
Impedire presenza di personale a terra.
Differenziare e distanziare le aree di lavoro delle differenti attività eseguite
contemporaneamente
B) DELIMITAZIONI / SEGNALAZIONI
Le aree con pericolo di caduta di materiali e/o oggetti dall'alto devono essere
delimitate e deve essere affisso lo specifico cartello di segnalazione. Durante le attività
che necessitano l'utilizzo di sostanze tossiche e nocive per il personale devono essere
C) VIABILITA'
Le aree destinate allo stoccaggio dei materiali, devono essere delimitate e suddivise
dalle zone individuate per il passaggio del personale.
Utilizzare avvisatori acustici e luminosi per mezzi in movimento.
Le zone di lavoro non devono precludere la possibilità di passaggio alle maestranze
operanti in altre zone del cantiere.
D) VARIE
La recinzione e le delimitazioni devono essere ultimate prima che vengano iniziate le
lavorazioni.
Per le eventuali operazioni che presentano il rischio di proiezione di materiali , durante
l'uso di attrezzature quali sega circolare, cannello ossiacetilenico, saldatrice elettrica,
sabbiatrice, ecc., gli addetti dovranno avvisare gli estranei alla lavorazione affinché si
tengano a distanza di sicurezza, meglio ancora se possono delimitare la zona di lavoro
con cavalletti e/o nastro colorato o catenella.
Durante le operazioni con dispersione di sostanze nocive in ambiente, gli addetti
dovranno avvisare il personale addetto alla lavorazione, affinché di tenga a distanza di
sicurezza e fuori dal locale.
Qualora invece, una determinata lavorazione dovesse esporre a rischi specifici i lavoratori
addetti ad altre attività, sarà esaminata la possibilità di fare eseguire i lavori in tempi diversi.
Ove ciò non fosse possibile, chi esercita la lavorazione che determina rischi per gli altri
lavoratori si deve attivare per predisporre idonee misure di sicurezza.
Le misure di sicurezza da adottarsi nella citata ipotesi devono essere stabilite dall'impresa che
determina il rischio e portate a conoscenza dell'altra impresa. Se dette misure sono ritenute
idonee a tutelare l'integrità fisica dei lavoratori, le stesse vengono messe in atto e si
proseguirà con l'esecuzione dei lavori in contemporanea.
In ogni caso potranno essere promosse periodiche riunioni di sicurezza durante le quali
esaminare eventuali problemi sorti nell'attuare le disposizioni per la cooperazione e il
coordinamento delle attività.
ORGANIZZAZIONE EMERGENZE
EMERGENZA GENERALE
PREMESSA
IMPOSTAZIONE
In relazione alle lavorazioni che si svolgeranno nel cantiere potrebbero verificarsi le seguenti
situazioni di emergenza:
Pericolo grave ed imminente
Infortunio grave
Infortunio mortale
Incendio
In generale, nell'eventualità di emergenze suscettibili di esaurire i loro effetti all'interno del
cantiere, esse dovranno essere fronteggiate con i mezzi e l'organizzazione aziendali.
Nel caso di eventi che potrebbero richiedere mezzi ed interventi più consistenti ovvero che
potrebbero interessare anche l'esterno del cantiere dovranno essere date opportune
comunicazioni agli Organi Pubblici interessati.
Il presente piano tiene anche conto della distanza del cantiere dal Presidio Ospedaliero
attrezzato più vicino:
E-Mail: urp@ao.pr.it
Qualsiasi emergenza prevista nel presente documento che comporti pericolo o che abbia già
causato danni alle persone e/o agli impianti, dovrà essere segnalata immediatamente alla
persona appositamente designata, servendosi del più vicino telefono, indicando chiaramente
il luogo, la natura e l'entità apparente delle condizioni di emergenza nonché il proprio nome,
matricola, ditta di appartenenza.
Nel cantiere saranno realizzati, nel rispetto della legge, presidi sanitari indispensabili per
prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso:
Cassetta di pronto soccorso
La presenza dei presidi sanitari dovrà essere segnalata da apposita cartellonistica.
PREVENZIONE INCENDI
Il cantiere sarà dotato dei seguenti estintori, di idonea categoria, dislocati nei punti a rischio:
Attrezzature antincendio
o Tipo Omologato DM 20/12/82
o Estinguente Polvere
o Classi di fuoco A, B, C
o Capacità estinguente 39A, 1448, C (minimo)
o Peso 6 Kg
o N° estintori Minimo n° 6
o Installazione A terra
o Cartellonistica Conforme al D.Lgs. 81/08
o Manutenzione UNI 9994/92 (sorveglianza e controllo semestrale)
Il personale designato ha il dovere di intervenire con tutti i mezzi disponibili adeguati alla
situazione di emergenza.
Tutte le comunicazioni dell'emergenza devono essere portate a conoscenza immediatamente
del/i datore/i di lavoro o del dirigente responsabile delle imprese interessate.
Questi ultimi devono accertarsi che tutte le disposizioni organizzative previste nel presente
piano siano regolarmente applicate.
Nel caso di eventi che non possono essere affrontati con i mezzi a disposizione della/e
impresa/e verrà richiesto l'intervento:
dei VV.FF.
dell'Ospedale - Pronto Soccorso
del Commissariato P.S.
della Prefettura
dell'Amministrazione Comunale.
Tutti i lavoratori interessati all'emergenza se non specificatamente designati dal proprio
Datore di Lavoro alla gestione delle emergenze dovranno astenersi dall'intervenire evitando
inutili e dannosi assembramenti.
Nel caso si dovessero impiegare dispositivi di protezione personale questi devono essere
indossati con la necessaria calma, avendo cura che vengano usati correttamente.