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IL JAZZ

Il jazz è un genere musicale nato agli inizi del


XX secolo come evoluzione di forme musicali
già utilizzate dagli schiavi afroamericani.
Inizialmente aveva la forma di canzoni di
lavoro nelle piantagioni e durante la
costruzione di ferrovie e strade negli Stati Uniti
e serviva a ritmare e coordinare i movimenti (il
ritmo era
binario). I primi musicisti suonavano musica a orecchio e le prime orchestre nascono
a New Orleans.
Il jazz arriverà a Chicago con Louis Armstrong e poi in Europa dove avrà un successo
grandissimo. Con gli anni andrà modificandosi e diventerà anche una musica
commerciale.
Nel jazz ci sono due forme principali: il blues, in 12 battute (3 frasi musicali), e la
canzone, in 32 battute.
Il jazz si è trasformato nel corso del ventesimo secolo evolvendosi in una grande
varietà di stili e sottogeneri: dal dixieland di New Orleans dei primi anni, allo swing,
delle big bands negli anni trenta e quaranta, dal bebop della seconda metà degli
anni quaranta, al cool jazz e all'hard bop degli anni cinquanta, dal free jazz degli
anni sessanta alla fusion degli anni settanta, fino alle contaminazioni con il funk e
l'hip hop dei decenni successivi. L'uso di queste etichette non è stato poi molto
gradito da tanti musicisti (jazzisti) che preferiscono definire la loro musica
semplicemente come jazz. Dopo gli anni settanta il jazz è entrato a pieno diritto nella
cosiddetta musica colta, entrando quindi nei corsi tenuti nelle scuole musicali e nei
conservatori.
La formazione jazzistica moderna tipica è costituita da un gruppo musicale di
dimensioni limitate. La combinazione più frequente è il quartetto, quasi
invariabilmente costituito da una sezione ritmica composta da batteria, basso o
contrabbasso, pianoforte e da uno strumento solista, generalmente un sassofono o
una tromba.
La musica jazz rappresenta oggi circa il 3% della produzione musicale
nordamericana, ma ha seguaci in tutto il mondo.

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