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Le istituzioni

Le istituzioni, che nascono in risposta ad un bisogno sociale, sono un complesso stabile di norme, valori,
status, ruoli, gruppi di partecipazione, modelli che si sviluppano attorno al bisogno della società, ovvero
assolvono alle necessità, dando certezze. Condizione di riferimento importante per l’individuo. Serve per
l’rodine sociale. Durkaimi sottolineò l’importanza delle istituzioni, ANOMIA condizione che Durkaimi fa
ricadere quando l’individuo non è regolamentato.

Devono rappresentare e salvaguardare il bisogno sociale, rappresentando una condizione di riferimento da


parte dell’individuo, poiché le società devono sopperire a delle esigenze importanti se vogliono sopperire e
soprattutto se vogliono dare ai membri un livello almeno minimo di soddisfacenza, al fine di garantire il
mantenimento dell’ordine sociale. Ogni istituzione ha come riferimento delle norme che ne regolano il
funzionamento. Ogni istituzione ha un ruolo, ed in ognuna di essa ci sono dei gruppi specifici.

Durkheim aveva già evidenziato quanto fosse importante un bon funzionamento delle istituzioni,
esplicitando una condizione in cui l’individuo non ha una regolazione morale, poiché le istituzioni servono
appunto ai fini dell’orientamento. Tale condizione si definisce ANOMIA, ossia quando l’individuo non è
regolamentato, tanto che se tali situazioni sono forti possono portare al suicidio nei casi estremi.
ISTITUZIONI=FIDUCIA. Gli individui necessitano di essere regolamentai in maniera fiduciaria. Uno si sente al
sicuro quando ha fiducia nell’istituzione.

I conflitti sociali

Quale pensiero/branca sottolinea l’importanza del funzionamento delle istituzioni al fine di evitare conflitti?

I FUNZIONALISTI rimarcano l’importanza delle istituzioni poiché capaci di assorbire incertezza, evitando
conflittualità. Rimarcano molto sul funzionamento poiché, essendo preoccupati alle tematiche inerenti alle
unioni sociali, erano alla ricerca costante di tutto ciò che potesse permettere l’unione di quest’ultimi,
facendo così la diagnosi e la terapia.

Altra caratteristica importante delle istituzioni il fatto che quest’ultime siano operanti in maniera intrinseca
e conservatrici: ciò vuol dire che i comportamenti sociali vengono interiorizzati (ossia fissati in maniera
salda) e quindi istituzionalizzati, solo dopo che quest’ultimi sono stati accettati e rafforzati in base ai
costumi e alle tradizioni delle società stessa.

ESEMPIO

SISTEMA GIUDIZIARIO

1 BISOGNO: garantire l’ordine sociale

2 VALORE: garantire equità e giustizia

3 NORME: leggi contenute all’interno dei vari codici

4 RUOLI: giudice, avvocato etc.

5 GRUPPI: associazioni, giuria


Il suicidio

Il suicidio è sempre stato un problema sociale, più che mai come in questo ultimo periodo. Uno degli autori
che ha dato un contribuito importante fu Durkheim (approccio positivista, pertanto conduceva studi che
oltre a mirare alla spiegazione di tutto, si basava su analisi dei dati statistici) che ha condotto un vero e
proprio studio sul suicidio nel suo libro intitolato “Il suicidio” pubblicato nel 1897; tale studio fu
caratterizzato in primis dalla volontà del ricercare il perché le persone si suicidassero.

*domanda di esame: perché le spiegazioni psicologiche erano ritenute inadeguate?

Il suo studio partiva dal presupposto che le spiegazioni psicologiche si erano rilevate inadeguate, poiché
individuali e pertanto non sufficienti a dare una spiegazione per ciò che spinge al suicido.

(il ruolo del sociologo è quello di dare riposte sociali e non individuali)

Pertanto analizzando i dati statistici, Durkheim ha dedotto che le persone che avevano legami fragili (single,
divorziati, protestanti, militari..) avevano maggiore probabilità di togliersi la vita, rispetto a coloro che
invece avevano legami solidi. Per cui al suicidio si attribuì tale spiegazione sociologica, ovvero che fattori
esterni all’individuo apponevano a tale condizione estrema, per cui si dedusse che si suicidava colui che
aveva un rifiuto per la società. Tali eventi esterni possono interessare l’individuo o per eccesso o per
carenza

Per cui distingue due forze sociali esterne:

- Integrazione sociale:
1 carenza integrazione sociale (suicidio egoistico): è il caso del single, divorziato o militare, ossia un
individuo che non ha sviluppato una buona integrazione sociale .
2 eccesso integrazione sociale (suicidio altruistico): è il caso degli estremisti, dei kamikaze etc.

(maggiore è l’integrazione sociale e minore è la probabilità che avvenga il suicidio)

A distanza di anni le statiche confermano le ipotesi di Durkheim, specie in quei paesi in cui si verificano di
frequente ancora situazioni di anomia e di disintegrazione sociale. (In Italia si suicidano molto di più gli
uomini rispetto che alle donne, mentre per ciò che concerne la salute si curano molto di più le donne, in
particolare il Sud Italia presenta 1/3 in meno di tasso del suicidio rispetto al Nord).

Sociologia della salute

Si è sviluppata molto negli ultimi anni, ponendo l’attenzione suk tema delle disuguaglianze sociali, che
diventano rilevanti perché spiegano la salute da un lato e la malattia dall’altro lato. La sociologia della
medina è un’espressione che fa riferimento ad una condizione che bio-psico-personale, ossia al lavoro
svolto all’esterno delle strutture medico-sanitarie; la sociologia della salute è un concetto più complesso
che fa riferimento al benessere complessivo, includendo molteplici aspetti, oltre a quello bio-psico-
personale, anche quelli economici, istituzionali, sociali. (A proposito l’OMS si è pronunciata nel 1978). (A
tale condizione il medico è più interessato alla malattia). La sociologia nella medicina è un’analisi che punta
al permetter e ai pazienti di usufruire di tutte le opzioni presenti all’interno delle strutture medico-sanitarie.

Malato= quando non si acquisisce lo status del paziente, ossia quando non ci si rivolge ad un medico

Paziente= fai riferimento ad un medico

Per Parsons, quella del malato non è una situazione soggettiva, ma un vero status sociale da intendere
come posizione riconosciuta di un individuo nel proprio gruppo.
(Non appena un individuo si ammala, gli altri cominciano a trattarlo come si trattano i malati ed egli stesso
comincia a considerarsi tale, cioè ad essere un “paziente”)

Ivan Illich: interpretazione particolare, ossia attribuisce alla medicina la causa delle malattie, andando ad
evidenziare il carattere iatrogeno della medicina (come ad esempio gli errori medici).

La iatrogenesi si riferisce a tutte quelle condizioni negative che posso scaturire da errori medici, dagli
operatori sanitari e quindi da una “cattiva” medicina. Ad oggi si è passata da una malattia tradizionale che
evidenziava una stretta correlazione malattia/malato alla concezione di medicina ospedaliera, fino ad
arrivare alla medicina di laboratorio in cui il corpo diviene sempre più un qualcosa di manipolabile passando
ad divenire il bioformo della biomedicina e della farmaceutica (biofarma)

(Medicalizzazione: si rende medico qualcosa che prima non lo era)

(farmacolalizzazione)

Essendo oggi la cura la cosa fondamentale, al medico viene richiesto di essere quanto più neutrale possibile
e di instaurare una compliance col malato, di mettere in atto la capacità di partecipare alla sofferenza del
malato, per cui oggi il medico è gravato da una estrema responsabilità, ossia la cura. Mentre ai tempi di
Parson il paziente era in condizione di subordaneità e non ci si occupava di prevenzione, oggi il paziente ha
una maggiore capacità di azione che porta ad una trasformazione ad un ruolo di utente/consumatore,
grazie alle associazioni come il tribunale del malato.

Disease: Malattia dal punto di vista epidemiologico (approcci oggettivi della malattia)

Sickness: malato ospedalizzato

Illness: esperienza soggettiva della malattia

La cura avviene all’interno di una relazione, per cui è importante la relazione medico-paziente.

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