“Per capire Urbino non basta una vita, ce ne vorrebbero di più”, diceva Carlo
Bo, rettore della sua________________Università,nata nel 1506. Il profilo
maestoso del Palazzo Ducale spicca sulla città di Urbino, bella e
accogliente, dolce e accogliente. Il Palazzo simbolo di una città, di un uomo
e anche del Rinascimento stesso. Federico da Montefeltro sale
al_____________nel 1444, dopo la congiura di palazzo che mette fine alla
vita_______________ del Duca Oddantonio, suo fratellastro. Con Federico
nella città ideale arrivano da ogni parte del mondo uomini d’arte, di cultura,
Urbino è come una calamita che attira a sé poeti e artisti di ogni genere.
Pochi sanno però quanti segreti e curiosità Urbino nasconde al turista ma
essa ce li mostra solo se sappiamo leggere i suoi dettagli. Vediamo insieme
alcuni di questi.
1. Pochi sanno che il Duca nel cortile del suo Palazzo Ducale,___________
alla finestra, poteva essere udito da tutti i presenti e che questo glielo
permetteva l'acustica appositamente studiata. Ancora oggi, collocandovi al
centro della piazza per parlare o cantare, potete udire la vostra voce
risuonare_____________________. Nessuna guida ve lo dirà, è un segreto
conosciuto solo dai suoi abitanti.
2.Sulla facciata del Palazzo Ducale c'è un altro
trucchetto________________: se parlate ad un amico da una delle colonne
laterali, potete essere uditi all'altra colonna come se il vostro amico fosse di
fianco. Questo trucchetto veniva utilizzato dalle guardie quando dovevano
scambiarsi informazioni.
3. Il Palazzo Ducale viene definito “la città a forma di palazzo” e la leggenda
vuole che il Palazzo Ducale di Urbino abbia tante stanze quanti sono i giorni
dell’anno.
4. Il primo fine settimana di settembre, il cielo di Urbino si colora grazie alla
Festa dell'Aquilone. Grandi e piccini si ritrovano alla Fortezza di Albornoz
per far volare _____________________di aquiloni di carta velina, gareggiando
per l'ambito trofeo. Draghi cinesi, alieni, balene ed enormi autobus a fiori si
sfidano per l’idea più originale e dal giovedì alla domenica workshop per
bambini, tavolate gastronomiche e musica accompagnano la festa.
5. Ogni anno ad agosto possiamo ammirare ad Urbino la Festa del Duca,
una rievocazione storica in cui negli spazi del centro cittadino si torna a
vivere nel Rinascimento, il periodo storico ed artistico in cui Urbino ha
raggiunto il suo massimo splendore. La rievocazione permette di
mostrarcela di nuovo come era un tempo. I palazzi
vengono_____________ con fascine di grano, ghirlande di fiori, tralci di
edera intrecciati con nastri e le vie ospitavano rievocazioni di arti e
mestieri___________ (intreccio di panieri, tessitura, lavorazione del ferro) o
cortei di figuranti vestiti da dame e cavalieri.
Insomma, se nel vostro giro per l’Italia passate nella splendida regione
Marche, dovete fermarmi a visitare questa incantevole città.
divario -1-
prestigiosa
divario -2-
comando
divario -3-
dissoluta
divario -4-
affacciato
divario -5-
amplificata
divario -6-
acustico
divario -7-
centinaia
divario -8-
addobbati
divario -9-
tradizionali
divario -10-
neve
Scegli il pronome combinato corretto.
divario -1-
ce ne
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ce li
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glielo
divario -4-
ve lo
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cela
Ciao a tutti amici miei. Sono proprio io, uno______pittori di fama indiscussa
italiano, Raffaello Sanzio. Mi definite l’artista dell’armonia, della proporzione
e del bello. Oggi però non voglio parlare di ciò che già conoscete e che
potete trovare in tutti i manuali, oggi voglio svelarvi alcuni segreti che non
tutti sanno riguardo la mia vita. Siete pronti a conoscermi meglio?
1) La mia fama è collegata principalmente_________ città di Firenze, perché
lì ho lavorato la maggior parte della mia breve vita. Altri pensando a me
hanno in mente la città eterna, Roma, perché è lì che si trova il mio corpo. In
realtà sono nato in un luogo centrale del Rinascimento italiano, una piccola
città poco conosciuta, ma fervente centro culturale, Urbino. Ve lo posso dire:
il mio paese natale rimarrà per sempre___________ mio cuore. La tecnica
e la passione per il mio lavoro me le ha insegnate mio padre, Giovanni
Santi, anche lui grande pittore.
2) Le mie doti non sono solo artistiche. Sono stato anche un gran “latin
lover”. Sì proprio così, le donne impazzivano ______________me. Nonostante
questo non mi sono mai sposato, ho preferito avere molte amanti.
3) Molti dei miei amici e nemici del tempo mi hanno definito un narcisista,
secondo me erano solo invidiosi_____________ mio successo. Non hanno
mai ben visto quella mia abitudine di inserire un mio autoritratto,
spesso______________ bella vista, a volta un po' nascosto tra le mie opere.
Glielo potete dire a chi mi definisce così che in realtà è un gioco divertente
cercare_____________trovarmi nascosto______________ i soggetti dei
miei quadri?
4) Conoscete Leonardo e Michelangelo? Devo svelarvi un segreto. Il nostro
rapporto non era tutto rose e fiori. Insieme abbiamo cambiato l’arte mondiale
per sempre ma tra noi non correva buon sangue. Ricordatevi però che,
nonostante io fossi il più giovane, sono riuscito____________ reggere il
confronto con i due mostri sacri dell’arte.
5) Uno strano scherzo del destino ha deciso di farmi morire il giorno del mio
compleanno. La vita può essere bizzarra e cinica e con me lo è stata. Sono
morto a soli 37 anni. Anche riguardo a questo non mancano i pettegolezzi,
molti dicono che io sia morto________causa della mia vita dedita ai piaceri
dell’amore, ma quel che è certo è che sono morto il 6 aprile, il giorno in cui
sono nato. Non me lo sarei mai aspettato. Curioso no?
Cari amici miei, non voglio aggiungere altro perché nella vita ci vuole un po’
di segretezza ma magari tornerò per raccontarvi altro della mia vita. Di
aneddoti su di me ce ne sono davvero tanti!
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La gastronomia di Urbino
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dell'
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per
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per
divario -6-
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divario -7-
ai
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nella
divario -9-
all'
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dei
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in
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dei
divario -13-
in
Scegli il pronome combinato corretto.
divario -1-
ce ne
divario -2-
ce li
divario -3-
glielo
divario -4-
ve lo
divario -5-
cela
vocabulario:
divario -2-
alla
divario -3-
nel
divario -4-
per
divario -5-
del
divario -6-
in
divario -7-
di
divario -8-
tra
divario -9-
a
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a
Guarda la tabella e riscrivi le frasi usando i pronomi combinati.
divario -1-
ve la;ve l'
divario -2-
ce li
divario -3-
glielo;gliel'
divario -4-
te li
divario -5-
glielo
divario -6-
telo
divario -7-
gliene
divario -8-
me ne
Ogni volta che trovi uno spazio inserisci la preposizione corretta.
divario -1-
dell'
divario -2-
per
divario -3-
ai
divario -4-
al
divario -5-
per
divario -6-
di
divario -7-
ai
divario -8-
nella
divario -9-
all'
divario -10-
dei
divario -11-
in
divario -12-
dei
divario -13-
in
vocabulario:
Le Marche sono una regione dell'Italia centrale, meravigliosa e insolita per la lor
o diversità di paesaggio: la regione ha forme armoniche e sinuose, con rocce e
grotte che guardano spiagge indimenticabili, colline che ricordano la storia, le tr
adizioni e le arti del passato; montagne innevate, perfette per sciare durante il p
eriodo invernale. Famosa è la spiaggia di Senigallia, per la sabbia fine e dorata,
bagnata da acqua cristallina, un lungomare vivo e mondano durante tutte le ore
del giorno. Sono ugualmente belle Gabicce mare, Pesaro, Fano, Civitanova Ma
rche e San Benedetto del Tronto che rappresentano destinazioni ideali per chi h
a voglia di rilassarsi, ma anche di fare attività sportive in spiaggia o di mangiare
gli ottimi cibi dei tanti ristoranti. Per chi ama la natura estrema, la riviera del Con
ero offre scenari suggestivi e zone ancora selvagge, dove a volte puoi arrivare
solo in barca o con sentieri che passano in mezzo alla tipica macchia mediterra
nea.
Le Marche sono una regione unica soprattutto per quanto riguarda la natura. La
regione ospita infatti numerosi parchi nazionali e regionali, oltre ad oasi del WW
F da scoprire: il più famoso è il parco dei Monti Sibillini.
Distese di frutteti e vigneti disegnano il sud della regione, con le case degli agri
coltori dal calore antico dove è possibile conoscere il gusto semplice delle cose
genuine. Ville nobili o antiche case di campagna sono oggi agriturismi che racc
ontano la vita del tempo passato, e accolgono i turisti alla ricerca di emozioni au
tentiche .
Riscrivi la seconda parte della frase usando l'Imperativo con i pronomi combinati, come in
questo esempio:
https://viaggio-edulingua.talentlms.com/unit/view/id:5230
accorrevano
campo
giocava
legno
mano
muro
questo
sport
squadre
Escuta e completa:
XII - L'INFINITO
, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
1.
La città mi è piaciuta moltissimo, ve l’ho già detto nel post dedicato a cosa
vedere ad Ascoli Piceno. È una città che mi ha colpita, per certi aspetti incantata,
e che ha una storia antichissima che si riflette in ogni angolo della città.
Durante il mio viaggio non ho visto solo splendidi scorci, ma ho anche raccolto
alcune leggende e curiosità che me l’hanno fatta apprezzare ancora di più.
2.
Esattamente come Venezia e poche altre città italiane, Ascoli Piceno è divisa in
sestieri, sei quartieri, ognuno con il proprio stemma e i propri colori. Porta
Maggiore in nero e verde, Piazzarola in bianco e rosso, Sant’Emidio in rosso e
verde, Porta Romana in rosso e blu, Porta Solestà in giallo e azzurro e Porta
Tufilla in rosso e nero.
Se non siete in città tra metà luglio e la prima domenica di agosto e quindi non
potete assistere all’evento, potete passare al centro informazioni turistiche di
Piazza Arringo per ammirare costumi, stendardi e oggetti legati a questo
importante appuntamento.
3.
Camminando per Ascoli Piceno noterete che alcuni vicoli sono chiamati “rue”. Il
termine deriva dal latino “ruga” e viene utilizzato per identificare soprattutto
quelle vie che portano dalle mura al cuore del centro storico.
4.
Il suo nome è avvolto dal mistero, perché ci sono due ipotesi legate alla sua
origine. Secondo quella più realistica, promossa dagli storici, l’appellativo
risalirebbe a Cecco Aprutino, maestro che lo ristrutturò nel Medioevo su ordine
di Galeotto I Malatesta.
Qualunque sia la verità, Ponte Di Cecco oggi è uno dei luoghi più suggestivi di
Ascoli.
5.
La Fonte di Sant’Emidio è uno dei luoghi della città da vedere fuori le mura.
Oggi lì c’è un antico lavatoio, un luogo di incredibile importanza storica, ma a
questo angolo di città sono legate anche due leggende ed entrambe hanno a che
fare con il santo dal quale la fonte prende il nome.
La seconda, invece, narra che quando il santo fu decapitato non distante da Porta
Solestà, dove oggi sorge il tempietto di Sant’Emidio Rosso, la sua testa rotolò
verso il ponte e colpì una pietra dalla quale iniziò a sgorgare l’acqua.
7.
Ascoli è una città che parla. Facendo un po’ di attenzione, mentre si cammina per
il centro storico, si può notare che molti architravi in travertino presentano frasi,
proverbi o preghiere incise.
Ne sono stati registrati un centinaio e tra i più famosi c’è quello di Rua Lunga
risalente al Cinquecento che recita: