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Ecce Quam Bonum 28 Agosto 2016

“VERSO IL CONVENTO”
NUMERO 11
www.martinismo.net

«Colui che legge questi scritti e non riesce a comprenderli, non dovrebbe metterli da parte, immaginando
che non possano mai essere afferrati. Dovrebbe cercare di mutare la sua volontà ed elevare la propria anima
a Dio, chiedendogli la grazia e la comprensione, e quindi potrebbe riprendere la lettura. Troverà allora
maggiori verità di quanto aveva potuto fare precedentemente, finché il potere di Dio finalmente si
manifesterà in lui ed egli verrà tratto nelle massime profondità, nei fondamenti soprannaturali, cioè
nell'unità eterna di Dio. Allora udrà parole di Dio reali ma inesprimibili, che lo condurranno attraverso la
radiazione divina della luce celeste, perfino entro le forme più rozze della materia terrestre, e da questa
risalirà a Dio; e lo Spirito di Dio investigherà ogni cosa in lui e con lui». Jakob Böhme

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EDITORIALE
DOVE PORTA IL MARTINISMO
L’ITER OPERATIVO MARTINISTA
LA PURIFICAZIONE
LA CROCE CABALISTICA
LA PREGHIERA CONSAPEVOLE
LA MECCANICA DI UN RITO
I TEMPI E LE CADENZE DEL LAVORO DELL’ASSOCIATO
LA CROCE CABALISTICA
IL RITUALE GIORNALIERO COME LAVORO INTERIORE
RIFLESSIONI SUL PERCORSO MARTINISTA
LA CABBALA. IL SOFFIO DI DIO
IL LAVORO MARTINISTA
IL RITUALE GIORNALIERO
IL MARTINISMO UNA VIA INDIVIDUALE
XIII. IL CRISTO
LA PREGHIERA ESICASTICA
Direttore Responsabile Filippo Goti

eremitadaisettenodi@gmail.com

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Ecce Quam Bonum 28 Agosto 2016

EDITORIALE, 28 AGOSTO 2016 ibrido: la cui forma risulterebbe quella sospesa


fra una teosofia ricca o una massoneria povera.
Carissimo e paziente lettore, la rivista che stai Sarebbe opportuno che i fratelli, e i bussanti,
sfogliando è uno degli strumenti divulgativi di cui sempre si interrogassero su tale aspetto. Onde
è dotato il Sovrano Ordine Gnostico Martinista. comprendere dove dirigere il proprio passo, i
Essa è una finestra che permette a te di gettare secondi, e la collimazione, i primi, fra quanto
uno sguardo sulla nostra fiamma ideale, e annunciato e quanto realizzato.
permette a noi di entrare in contatto con un
pubblico che è variamente formato ed articolato. Brevemente possiamo affermare che l’opera
Ecco quindi che quanto qui verrà trattato non martinista si sviluppa attraverso un insieme di
rappresenta il tutto dei nostri lavori, siano essi strumenti prevalentemente individuali. I quali
individuali o legati all’opera delle nostre logge e sono ritualmente e tradizionalmente trasmessi al
gruppi, ma solamente quanto può e deve essere fratello durante le varie iniziazioni che
mostrato al fine di comunicare i nostri studi, scandiscono il cammino di reintegrazione.
cercare di soddisfare quella sana e utile curiosità
attorno al martinismo, ed intessere rapporti con Abbiamo quindi:
quei fratelli e sorelle momentaneamente isolati.
Il grado di Associato Incognito, nel quale il fratello
Questo numero straordinario di Ecce Quam ancora non ha un posto fisso nella Catena
Bonum raccoglie una pluralità di lavori, che Eggregorica. Questo grado è prevalentemente
hanno come tema conduttore gli strumenti cardiaco e il lavoro è cadenzato su di un piano
dell’Opera Martinista. Tale monotematicità trova
lunare incompleto. Viene testata, attraverso un
ragione nell’imminenza del Convento Nazionale
lavoro continuo e monotono, la capacità del
del Nostro Venerabile Ordine, il quale ha come
tema generale “IL METODO E GLI STRUMENTI DEL fratello di attenersi alle regole, agli impegni
MARTINISTA”. morali e alla condotta rituale dell’Ordine. Le
Il Convento, nella sua articolazione e nel suo poche prescrizioni alimentari e di
programma, rappresenta il momento in cui comportamento, sono un suggerimento a
l’intera comunità di fratelli e sorelle riflettere attentamente se proseguire lungo la via,
amorevolmente nel raccogliersi stabilisce, grazie
o porsi in meditazione. Al contempo in questa
agli organi di governo, le linee che
determineranno la vita dell’Ordine per l’anno fase l’Iniziatore ha modo di valutare il Desiderio e
successivo e dove sono offerte delle chiavi di la Volontà di colui che dovrebbe compiere i
riflessioni attorno al percorso martinista. successivi passi rituali. Gli strumenti caratteristici
di questo grado, nel Nostro Venerabile Ordine,
Un percorso che vuole, in quelle realtà sane e sono: il rituale giornaliero, la preghiera, la
consapevoli della storia del martinismo, meditazione, la purificazione, lavori atti ad una
trasmettere un metodo di lavoro interiore,
presa di coscienza interiore, pratiche di
fondato sul ciclo luni-solare e la cadenza
giornaliera. Ben comprendo che in talune realtà visualizzazione e introduzione all’uso dei salmi e
questa visione non è pienamente accolta, ma delle parole di potere.
conoscendo le loro genesi, composizioni e azioni
non mi potrei che stupire del contrario. Il grado di Iniziato Incognito unisce
Un martinismo privato della costante opera dei sapientemente elementi cardiaci e teurgici. Il
fratelli, articolata su di un piano che raccoglie fratello che oramai trova collocazione nella
necessariamente strumenti cardiaci-teurgici- catena di forza e di amore, è ammesso a lavorare
sacerdotali, altro non sarebbe che uno sterile nella pienezza del piano lunare. Ciò si concretizza

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con un rituale in Luna Piena, chiamato anche di l’operatore stesso. Il quale è parte integrante
consolidamento eggregorico. Tale rituale degli strumenti che dovranno essere
presenta delle difformità formali da Ordine ad necessariamente interiorizzati. Ovviamente
Ordine, e non sempre ha eguale connotazione e nessun strumento ha validità, per quanto
valenza magica. Nel Sovrano Ordine Gnostico complesso, se l’operatore è sprovvisto delle
Martinista ad esempio è cadenzato in quattro necessarie qualificazioni psicologiche e
rituali, che tracciano un percorso annuale. iniziatiche, o se non le impiega con talento.
Quanto trasmesso, a livello rituale, nel primo L’inverso è come pretendere che uno scalpello e
grado non viene ovviamente abbandonato, ma un mazzuolo, per loro autonome forza e volontà,
trova completezza, diversificazione ed cesellino il marmo e diano alla luce un’Opera di
esaltazione. Maestria e Genio.

Il fratello elevato a Superiore Incognito, è Ecco perché nel martinismo è necessario, lo


depositario dell’intero corpo rituale dell’Ordine, auspico, attendere i giusti tempi e non alterare il
ad eccezione di quanto previsto e disposto dalla perimetro docetico e tradizionale da cui esso trae
la linfa vitale e gli elementi sottili di cui
Grande Maestranza. In questo grado il suo
beneficiano i vari fratelli.
percorso di martinista trova completezza e al
piano di lavoro lunare si aggiunge quello solare. Come non essere diffidenti innanzi a coloro che
Questo è rappresentato dai rituali maggiori, o hanno accumulato espulsioni da altri Ordini,
solari, che sono posti in essere durante gli giungendo così a formare delle effimere
Equinozi e i Solstizi. Agli elementi cardiaci e strutture, dalla confusa filosofia ? Come non
teurgici, si aggiunge l’elemento sacerdotale. Il interrogarsi attorno agli eterni fuori posto che
hanno la pretesa di corrompere il metodo e la
quale dona verticalità all’opera del fratello. Ecco
prospettiva martinista, con l’inserimento di
quindi, ma era facilmente intuibile, che elementi operativi contrari alle sue qualità
solamente colui che consegue il grado di spirituale ? Cosa dire di coloro che, privi di ogni
Superiore Incognito può realmente definirsi consapevolezza storica, avanzano strane
martinista, e questo non tanto in virtù del congetture attorno alla genesi dell’Ordine
disvelamento di qualche segreto iniziatico, ma Martinista e dei suoi Maestri Fondatori ? Oppure
solamente per il conferimento degli strumenti di coloro che propongono un martinismo
asservito ad altre strutture, o orpello delle
che sanciscono la nascita, se saprà operare
medesime ?
armoniosamente, di un nuovo adepto. Nel Nostro
Venerabile Ordine, a taluni fratelli Superiori Ecco perché, questa è la mia ferma convinzione,
Incogniti, è data facoltà e possibilità di che l’iniziazione martinista solamente
amministrare il rito eucaristico. parzialmente, e nella misura minore, coincide con
la formale associazione. Essa, per essere
Senza scendere in ulteriore dettaglio, posso sostanziale, è frutto della progressione regolare
sicuramente asserire che il complesso dei nostri dei lavori filosofici e rituali. In assenza di questi
strumenti mira a permettere al fratello di elementi non è giammai possibile giungere ad un
reale riconoscimento da parte di coloro che
giungere alla reintegrazione. Tale obiettivo viene
tromboneggiano, in attesa dell’ennesima agape o
conseguito tramite la funzione sinergica che
comparsata, e coloro che ogni giorno operano.
questi nostri utensili sviluppano sia nel loro
insieme, sia in armonica risonanza con

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Per dare evidenza e forza a questa verità il nostro Sezione “La Voce dei Maestri Passati”
prossimo Convento Nazionale, che si terrà, come DOVE PORTA IL MARTINISMO
di consueto, a Montecatini Terme nei giorni 14-
15-16 Ottobre, avrà come tema: Di Francesco Brunelli (Nebo Venerato Maestro
Passato)
"IL METODO E GLI STRUMENTI DEL
MARTINISTA". Vi sono delle accuse che sovente si fanno
all'Ordine Martinista e tra queste la principale è
E’ possibile, al termine di questo numero, trovare che troppo si discute e poco si opera in senso
copia del programma, ed indicazione, per chi verticale come s'esso fosse una specie di
vorrà, su come accreditarsi a tale occasione di teosofismo o di circolo spiritualista. Vorrei subito
fraterno incontro. dire che per quanto concerne la mia esperienza e
la mia conoscenza ultraventennale in questo
campo, tale giudizio sommario è piuttosto
immeritato. E'vero, diciamolo francamente, che
in molti gruppi non viene svolto alcun lavoro, nè
orizzontale, nè verticale intendo, e che molti
Martinisti non sanno neppure cosa voglia dire
Martinismo. In altri raggruppamenti prevale il
devozionismo verso qualche Maestro passato,
vedi per esempio il culto del Maestro Filippo in
Francia, in altri il lavoro assume tinte ed aspetti
massonici che nulla hanno a che vedere con il
nostro Ordine.
Quale dunque dovrebbe essere la tipologia di
lavoro di un gruppo se il Martinismo veicola
qualche cosa di valido?
E la risposta è semplice:
iniziatica ed operativa, seguendo una didattica
che non è quella del mondo profano.
Iniziatica quando esercita una funzione
introduttrice ai misteri mediante la creazione di
un uomo "nuovo" dapprima "denudato", poi
"rivestito" poi messo in condizioni di vedere e di
muoversi verso la Luce sino ad identificarsi con
essa mediante i suoi sforzi personali.
Operativa quando determina un campo
magnetico, attraverso un effettivo lavoro di
catena - che ha delle regole semplici, ma
rigidamente meccaniche - e non una catena
diciamo... poetica, sognante, utopica (come è in
realtà in certi tipi di Ordini iniziatici oggi, anche
Martinisti).
Tale campo magnetico agendo in armonia con le
forze cosmiche, spinge necessariamente alla
realizzazione della propria reintegrazione

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favorendo l'ascenso e contribuisce alla Martinez de Pasqually agiva in un contesto


reintegrazione universale. cristiano e pertanto non poteva assolutamente
Reintegrazione individuale e generale: i due che usare una didattica che partisse dall'abito
obbiettivi, i due scopi irrinunciabili del culturale dei suoi adepti, Louis Claude de Saint
Martinismo di tradizione. Martin viveva più addentro in questo habitat ed
Ricordo un lavoro di Sette S:::I:::I::: dal titolo accentua tale aspetto, ma il saggio deve
"Meditazione sul Martinismo e sui doveri dei comprendere il reale significato delle cose
Martinisti" che mi fece personalmente portare a attraverso i veli e le nebbie emananti dalla
termine, sull'onda delle verità ivi enunciate, degli umanità, dalla sua cultura, dalla civilizzazione che
appunti sul lavoro esoterico che diffusi ebbero un in "quel momento" sta vivendo.
notevole successo. In effetti sia che si usi un linguaggio od un'altro le
Bene, in quella meditazione di Sette, sono cose non cambiano! Si tratta solo di prendere
contenuti i germi del senso del lavoro operativo coscienza, di essere iniziati al fatto che in potenza
collettivo dell'Ordine che si allinea (magari con ciascuno qui in basso, può porsi in grado di
tecniche differenti da quelle adoperate dai affermare "Io sono Io, Colui che è, che è stato e
Martinezisti della prima ora, ma la tecnica è un che sarà".
mezzo e non uno scopo) e che traduce l'oscurità Il linguaggio Martinista è quello della "caduta", il
del linguaggio di Martinez, a quell'Opera invano linguaggio Kabbalista, adombrato nella dottrina di
tentata dal Pasqually. Martinez e chiaramente espresso nelle sue
Ma sulla tipologia del lavoro collettivo della tecniche è quello della "emanazione".
nostra Comunità si parlerà altrove, qui ci Ambedue presuppongono un ritorno.
limiteremo a studiare quali sono i limiti cui porta E' su questo "ritorno" su questa "ridivinizzazione"
il Martinismo e se limiti vi sono. di una essenza degradata attraverso non importa
Praticamente lo scopo del Martinismo è quello quali o quanti "piani" o "sfere", che si pone
della reintegrazione individuale ed universale. Su l'interrogativo che ora non interessa più il
questi scopi dovremo soffermarci, a parer nostro, Martinismo come dottrina, ma l'Ordine come
per chiarire la terminologia usata e con essa la organizzazione in possesso di una filiazione
problematica che ci siamo posti. Noteremo iniziatica ed agente mediante questo ed in virtù
innanzi tutto che esistono due scopi, l'uno dei poteri derivanti da questa filiazione.
strettamente legato all'altro e interdipendenti: il La domanda "dove porta il Martinismo" dovrebbe
primo è la riconciliazione e la reintegrazione quindi essere ritrascritta così: "Quale contributo
individuale, il secondo è la reintegrazione può dare l'Ordine Martinista al processo di
universale. reintegrazione individuale ed al processo di
Questi termini sono stati usati dai nostri Maestri reintegrazione universale?".
e scorrendo la letteratura Martinista si Il compianto Maestro Aloysius così scrisse nel '68
incontrano ovunque, essi inoltre coincidono con intervenendo sul tema "I doveri dei S:::I:::I:::":
altrettanti termini e con altrettanti scopi dei "La forma di iniziazione propria del movimento
gruppi iniziatici più riservati sia occidentali che Martinista nel mondo è di essenza SACRALE, nel
orientali, indipendentemente dalle tecniche da senso che l'iniziando, accetando il principio che lo
questi usate. impegna irrevocabilmente al duplice lavoro di
I termini "riconciliazione" e "reintegrazione" integrazione individuale del proprio Io e di
presuppongono una scelta iniziale che l'iniziando collaborazione al lavoro di integrazione collettiva
compie, quella della accettazione puramente dell'Universo e, più specificatamente, della
teorica e quindi non pratica e pertanto ipotetica piccola collettività ch'egli riuscirà ad organizzare
delle tre differenti maniere di cominciare a attorno a se, si pone su di un terreno di azione, e
considerare l'essenza dell'uomo. di potenziale reazione, Magicamente Consacrato.

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Il carattere Sacrale è gia acquisito in potenza dal o no affidare e che necessariamente si basano
profano iniziando nel momento della sull'albero della vita il pentacolo a noi giunto dalla
associazione all'Ordine... diventa fenomeno di tradizione kabbalistica, ma che sicuramente trae
impegno operativo al ricevimento del 3° grado le origini dall'Egitto, dalla Caldea ecc... e che, come
cui caratteristiche di acquisizione sottintendono il tale, scrive Ambelain, non ha potuto subire quelle
futuro conferimento della autorità sacerdotale, alterazioni o quelle deformazioni cui possono
che diverrà effettiva con il 4° grado con andare incontro dei testi.
l'acquisizione delle facoltà di trasmissione dei In questo pentacolo che esprime le differenti
poteri, facoltà di carattere certamente tappe della creazione e della incarnazione dello
sacerdotale. "spirito" nella materia e del suo ritorno alla fonte
...L'impegno operativo dell'Ordine nella vita, nella primigenia, nonchè le sfere di influenza
società, nel mondo, in via preliminare, dell'Universo sull'uomo, il Martinista o meglio
l'integrazione della propria personalità nel più l'Adepto, in virtù della legge delle analogie potrà
ampio dei modi e dei significati... sino al ritrovare quelle chiavi che gli permettono
superamento della separazione e la realizzazione l'identificazione con il SE, il suo Angelo o il suo
nel quadro generale della economia evolutiva Demone, tappa questa unica e fondamentale per
della specie... la seconda parte dello stesso la effettiva realizzazione della riconciliazione
dovere: sul piano dei rapporti sociali e collettivi, è individuale e della reintegrazione universale.
l'inserimento della propria umana personalità e I testi "Abramelin le mage" tradotto da Ambelain
capocità nella catena operativa - fenomeno e in lingua francese e "La Kabbale pratique" dello
compito primigenio nelle funzioni del nostro stesso Ambelain danno le chiavi e le tecniche.
Venerabile Ordine - ...al fine di potenziare il Dove porta l'Ordine Martinista dunque?
lavoro di purificazione e rigenerazione della Vita Risponde Stanislao de Guaita: "Tu sei un Iniziato:
Umana, in senso universale e cosmico, come a noi sei uno che gli altri hanno messo sulla via; sforzati
è iniziaticamente noto... ". di divenire un Adepto".
Questa citazione tratta dal lavoro del Fratello L'Ordine Martinista porta innanzi sulla via, porta
Aloysius ci trova perfettamente e globalmente alla comprensione delle cose oltre il "velo", porta
d'accordo. sino alla soglia dell'adeptato, non porta oltre,
L'appartenenza all'Ordine comporta un lavoro di anche se il Martinismo, attraverso i suoi Autori,
progressiva sacralizzazione dell'Uomo di delinea chiaramente le mete ultime, anche se
Desiderio (la condizione richiesta per Martinez tentò di dare una via operativa, oggi
l'appartenenza all'Ordine) che viene marcata al impraticabile nella sua globalità come ben
momento della iniziazione al 3° grado quando comprese Ambelain intorno agli anni '60.
l'iniziando viene posto sulla Croce Kabbalistica Il Soro traccia dei quadri della tradizione
che DEVE REALIZZARE in se stesso acquisendo la occidentale interessanti anche per le loro
effettiva potenza di Malkuth (il regno), di corrispondenze ma dai suoi quadri emerge una
Geburah (la giustizia), di Chesed (la misericordia). conferma ancora che l'Ordine ha i suoi limiti sia
Una volta acquisita la sacralizzazione, essa viene pure indefinibili. Malgrado ciò, credo fermamente
effettivamente riconosciuta con il conferimento che se una sola persona ogni milione di abitanti
del potere di trasmissione nel 4° grado. Ma il della terra, realizzasse solo gli scopi pratici
cammino, l'iter iniziatico è terminato? dell'Ordine e non quelli teorici del Martinismo
Termina qui? l'itera umanità vivrebbe in una era di serenità e di
No, assolutamente. Già i riti individuali inseriti sin pace profonda, oggi addirittura impensabile.
dal primo grado, e gli altri, fanno presagire che il Voglio concludere che lo studio approfondito dei
membro dell'Ordine deve proseguire oltre, rituali di iniziazione e delle tecniche note mi
attraverso una sua ascesi personale, attraverso fanno affermare che l'Ordine conferisce ai suoi
delle tecniche particolari che l'iniziatore gli potrà membri:

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- una iniziazione oggettiva caratterizzata Sezione “La Voce dei Maestri Passati”
dall'introduzione dell'Uomo di desiderio in un L’ITER OPERATIVO MARTINISTA
nuovo mondo ed in una nuova dimensione
mediante la creazione del legamento iniziatico Di Francesco Brunelli (Nebo Venerato Maestro
che termina con la trasmissione del Sacramento
Passato)
dell'Ordine e con la potestà sacrale di poterlo a
sua volta conferire.
- La possibilità di una iniziazione soggettiva, Il mondo dell'occulto è un mondo che attrae e
realizzantesi cioè in virtù del lavoro e delle che richiama, che fa tremare di paura, fremere di
applicazioni pratiche dell'iniziato che lo porta sino desiderio... che fa vivere intere vite affascinanti
alla soglia dell'Adeptato, sino cioè alla soglia della come una splendida sirena non saprebbe mai
realizzazione ultima. affascinare un comune mortale.
Qui finisce la missione dell'Ordine Martinista. In verità abbiamo letto da qualche parte che
Tale missione si estrinseca mediante: l'uomo corre dietro alla sua anima fatta sirena
a) la trasmissione fisica da Iniziatore ad Iniziando per vite intere per congiungersi ad essa in un
delle energie eggregoriche, che avviene durante i amplesso che è morte per il secolo, ma che è vita
differenti riti di Iniziazione (il legamento); sub specie aeternitatis...
b) la trasmissione di una dottrina che è quella Il Martinista e così! L'Ordine traccia una strada,
contenuta nei rituali e che deve essere sviluppata un iter, ma come giustamente annotava il
da ciascuno mediante una ricerca, uno studio ed Kremmerz non bisogna scadere nella faciloneria.
una applicazione costante; "Martinez de Pasqually in operazioni di magia
c) il simbolismo che rinserra parte della dottrina e fece avere ai suoi discepoli di Bordeaux, delle
parte delle tecniche, prima tra queste la apparizioni. Quando i discepoli, lontani dal
introspezione, la purificazione, la meditazione maestro, andarono a tentare e non ebbero
ecc...; risultati si lagnarono aspramente; ed allora il
d) i riti di catena (che possono essere variati in Pasqually scrisse ad essi: ma che credete che io
ogni momento senza pertanto comportare una sia padrone di mandarveli? Persistete e procurate
variazione nella sostanza e nello scopo dei riti di di riuscire".
catena stessi) con l'inevitabile effetto traente
dell'Eggregoro e la rivelazione degli Arcani; Naturalmente e logico e legittimo che la strada al
e) i riti individuali trasmutatori dopo la viandante sia tracciata con la massima chiarezza
rivelazione. possibile perch'esso non si perda in sentieri
Questa è la nostra risposta alla domanda: "Dove differenti (ed apparentemente più fruttiferi) che
porta il Martinismo?" per contro lo allontanano dalla meta ch'esso si
propone.

Ed il viandante è il Martinista spesso raffigurato


con la nona lama del Taro, l'Eremita che avanza
cauto e circospetto poggiandosi sul bastone dai
sette nodi, che è in possesso di una luce che
dapprima da fermo ha intravisto, da cui
successivamente si è lasciato compenetrare, poi
avvicinandosi ad essa l'ha fatta sua. Egli è coperto
da un mantello il cui interno è dotato delle stesse
proprietà isolanti del mantello di Apollonio che
rendono chi lo indossa potente nella volontà
trasmutatrice non distratta dalla mondanità e dai
condizionamenti del secolo.

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Questo viandante, l'eremita della nona lama del dal mondo profano e che pone alla mente il
Taro, è il Superiore Incognito e dal simbolismo or problema della concentrazione energetica, il
ora evocato si potranno trarre elementi tali che il cero, il trilume, il cordone e via dicendo. Le due
punto d'arrivo ed il lavoro necessario per colonne adombrano le correnti del sacro caduceo
conseguirlo, appariranno più chiari. (per chi mi intende), l'esagramma fa ancora di più
Essere desti, essere svegli è la meta prima intravedere i veri della Tavola di Smeraldo, il
fondamentale, la condizione primaria in ritmo della rituaria si accresce, la luna spunta
mancanza della quale nulla può prender vita, all'orizzonte con i suoi cicli inseguentisi l'un
nulla può animarsi od essere animato, neppure i l'altro... Novilunio, plenilunio, novilunio,
riti che muovono energie immense e sconosciute plenilunio..., il ciclo solare non è ancora apparso.
ai più, neppure i riti, hanno in condizioni diverse, Studia e lavora, medita, attaccato alla catena che
efficacia reale un effetto allucinatorio che può porta con se le verità e la forza misericordiosa
presentarsi alla coscienza ma solo dell'operatore dell'anima eggregorica, Vergine Maria, Iside
impreparato ad operare. Madre, Celeste Regina delle acque.

E' dal famoso bilancio della propria personalità, Che altro dire? Che dire di più?
del proprio essere, che prende le mosse ogni
andare ed è dalla correzione delle cose distorte o Le scelte debbono ormai farsi quanto a tecniche
carenti o negative che si giunge all'equilibrio dopo un'ampia sperimentazione, dopo che la
perfetto in cui compare l'angelo o il daimon che manualità esercitativa sia stata acquisita, dopo
dir si voglia. che la mente riesce a leggere le analogie
necessarie per mettere in moto gli ingranaggi
Ed è in questo stato (come condizione d'essere e delle opere proprie e costruirli.
di coscienza) che si può allora parlare di
operatività. Se il Martinismo deve portare direttamente
l'essere senza intermediari umani alla potestà
Questa è la prima lezione che deve essere incisa suprema del sole allora è bene dire senza false
nella mente e nel cuore dell'Associato ed allora lacune che ciascuno può e deve attingere per se e
egli con gli strumenti che il S.I.I. gli pone in mano da se alla "fonte" inestinguibile ed inesauribile di
potrà con frutto incominciare il suo lavoro ed ogni energia e che ciascuno deve giungere al
accingersi ad operare. La meditazione dei 28 centro ed essere un punto centrale nell'infinità
giorni, la biografia scritta, l'esame serale, la prima dei punti dell'infinito ove esso con lui si
rituaria di catena. confondono sino ad essere l'infinito stesso.

Nessuna critica agli strumenti! Sono tutti validi e Io so bene che quanto detto potrebbe cozzare
quand'essi non si dimostrano tali, non è valido contro certe affermazioni dogmatiche provenienti
l'Associato. Il suo desiderio non è che desiderio di da autorevoli capi riconosciuti di gruppi
fuga dalla realtà, non è che desiderio di novità esoterici... ma io debbo dirvi la verità mia nuda e
ch'egli spera eccitanti e morbose e che per contro cruda nulla importandomi del cozzo che semmai
sono alquanto monotone ed affatto stimolanti se potrebbe interessare i teorici e non i pratici, non
non se ne comprendono i perchè. Il suo desiderio coloro che si aprono sperimentalmente un varco
non è che una parvenza del "desiderio" di cui ci verso i cieli.
parla Louis Claude de Saint Martin.
Quando l'Iniziatore giudica sufficiente la sua Operativamente il grado di Iniziato è importante
preparazione a vuole stimolarlo concedendogli un per le scelte che si possono e si debbono
ulteriore appello, l'Associato diviene un Iniziato, compiere, per la scelta della via e della tecnica da
ha conosciuto la Maschera, il Mantello che isola usare, sempre valida, sempre rispettabile, sempre

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positiva se riesce e per quanto riesca a avvenuto in Papuasia.


trasmutare l'essere che la impiega e se l'essere la E' importante sapere che la via del cuore di Saint
pratica non nascondendosi dietro ad essa come Martin è davvero valida che portare dio dentro il
dietro ad un paravento per salvare la sua proprio cuore come consiglia il nostro illuminato
rispettabilità di esoterista. fratello non è impresa facile... è impresa da titani,
da conquistatori...!
Ma a che cosa mai potranno servire le tecniche D'altra parte Saint Martin mai rinnegò la teurgia
per quanto elaborate esse possano essere se in Cohen, la lasciò solo quando ritenne di non
realtà quel processo interiore e quella averne più bisogno e solo quando ritenne che i
trasformazione interiore non avvengono con un vantaggi che ne aveva tratto già erano sufficienti.
progresso quotidiano? Se non si pongono in atto E agevole qui vedere che si tratta, quando si parla
quelle condizioni di risveglio dell'io che lo di questi argomenti, solo di tecniche che sono sì
porranno al centro del proprio campo di importanti, ma non determinanti essendo altra
coscienza pronto ai richiami del Se che è il tutto, cosa intuibile, quella essenziale.
mosso dalla volontà che è una forza agente E noto come per Saint Martin l'uomo è il centro di
insostituibile e che gli uomini spesso scambiano ogni cosa e solo per mezzo dell'uomo - egli dice -
per tante altre cose che in verità nulla hanno a che si possono spiegare le cose e non l'uomo per
che vedere con la volontà. mezzo delle cose. Non occorrono templi, nè
L'uomo deve acquisire le qualità del dio e qui le complicate cerimonie perchè l'uomo si unisca a
metodiche sono tante.. Ricorderò le tecniche dio, l'unione avviene per mezzo del cuore. Infatti
descritte da Ambelain nella sua Alchimia l'anima dell'uomo essendo di origine divina
Spirituale, gli esercizi introspettivi e la pratica, le rappresenta il polo inferiore di Dio ed ivi egli
tecniche suggestive di Roberto Assagioli e perchè risiede. Possono sembrare queste elucubrazioni
no anche la via della devozione. filosofiche, ma la storia nostra e quella profana
Come si vede si può scegliere su un mazzo di confermano, che Saint Martin sperimentò la sua
"cose", ciò che maggiormente confà alla propria via a fondo riuscendo ad ottenere risultati assai
personalità senza dilungarsi su inutili disquisizioni brillanti.
non operative sul tipo di via con gli aggettivi Debbo tuttavia aggiungere che anche nella via
appresso: mistico, lunare, solare, secco, ecc... devozionale può entrare tutta una rituaria che
l'ignorante tapino scambia per magia, per solarità
Non dimentichiamo che quando si parla di iter e per chissa che cosa.
operativo non si intende solo, come
erroneamente alcuni potrebbero pensare, di Ho detto scambia e ve ne faccio un esempio.
magia cerimoniale... operare significa sempre L'adorazione di un dio d'Amore consiste nel
fare! realizzare l'unione di se stessi con il dio sino a
divenire uno con esso.
La via della devozione è una via rispettabile ed
adatta per molti Martinisti, ma anche nella via E facile pensare all'adorazione del Cristo, bene vi
devozionale le tecniche sono molto interessanti propongo l'adorazione di Osiride. E chiaro che se
se si conoscono. Vorrei sottolineare questo volete porla in pratica dovrete necessariamente
perchè mi sembra molto importante, talmente ricorrere ad una rituaria di tipo egizio
importante che sentendo parlare gli "esoteristi" equivalente, ed ecco che poichè sembra che tutto
che abbiamo a portata di mano, vien voglia di cambi, il solito tapino pensa alla magia ed invece
domandarsi se e quanto essi conoscono ciò che fa solo della devozione.
dicono, non tanto per averlo praticato, ma per
averlo almeno letto magari con la stessa Saint Martin aveva preso per suo dio il Cristo,
attenzione che si pone per un fatto di cronaca nulla obbliga alcuno a prendersi come dio Osiride

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o Iside o Horus o Giove o Mercurio e via dicendo. candido, così senza ombra di egoismo, che l'aura
Il Kremmerz ed il Levi affermano che il mago vostra deve essere colorata e profumata. Bisogna
comincia il suo lavoro senza alcuno strumento e interiormente essere come in stato di preghiera,
finisce l'opera senza strumenti alcuni, egual cosa l'anima trepidante come in comunicazione con
afferma Saint Martin. Dio" (Opera Omnia II p. 372) ed ancora: "Il
fratello terapeuta è un uomo che si accinge
Adorare un dio significa acquisirne i caratteri. volontariamente alla conquista delle sue virtù
Adorarlo significa porre questi caratteri fuori del super umane o divine, per mezzo di una vita
proprio essere ed identificarvisi mediante l'amore rettissima e pura e, contemporaneamente, pone
e la devozione sino ad acquisirli. E' per questa la conquista delle sue forze al servizio dei dolori
ragione che un maestro disse: "Cerca il tuo ideale che affliggono il suo prossimo meno progredito
tra gli dei pagani. Perchè gli dei rappresentano spiritualmente" (id. 111 p. 263)...
una delle forme attraverso le quali si manifesta Egli diverrà terapeuta verso i mali dell'uomo e
l'Assoluto. Tu sai che ciascun dio rappresenta una della Terra, un combattente contro la negatività.
delle forze agenti nell'Universo, è il simbolo di un
Principio, una faccia della Verità. Ma è anche Il Superiore Incognito possiede il massimo della
l'ideale più elevato che l'uomo possa concepire iniziazione ed il massimo dei poteri trasmissibili,
della Forza operante in questo mondo di cui è il quindi ha in se le capacità per operare.
principio ed il simbolo. Studia, t'ho detto, ciascun Ma operare significa - ripeto - fare, muoversi non
dio pagano, il suo carattere, i suoi miti, i suoi restare in attesa della imbeccata o di una
poteri, i suoi attributi. E sappi che quando tu avrai impossibile illuminazione in stato di inerzia. Il
ottenuto la perfetta rassomiglianza, quando sarai nostro Ordine è operativo in rapporto alla volontà
giunto ad incarnarne l'ideale che rappresenta, tu di operare da singoli membri ed è
avrai diritto a Poteri che potrai qualificare divini". contemporaneamente un Ordine di inerti in
Le cose stanno proprio cosi. Gli ingredienti sono rapporto alla inerzia degli stessi benchè esso
gli stessi della magia e della teurgia, si tratta proponga una operatività. Mi sembra che il
semmai di usare un certo atteggiamento od discorso sia chiaro e logico.
un'altro. Questa è la verità! Il S.I. dalla lunarità passa potenzialmente alla
solarità.
Provate a costruirvi tutto un rito di invocazione di Ed anche questo deve essere un concetto ben
un dio e vedrete quanta "scienza magica" occorre chiaro. La solarità è dentro ciascuno, non è al di
per metterlo in piedi. Provate a costruirlo a mò di fuori, essa c'è e si manifesta se l'individuo la trae
semplice studio ed esercitazione e noterete dal di dentro, non si manifesta se resta in uno
quanto arricchimento - questo solo fare - vi stato di attesa passiva...
arrecherà. E fatelo da soli perchè il rapporto tra L'Ordine sottopone al S.I. una sua proposta di
un individuo ed il cosmo, l'universo, la divinità, operatività che è assai interessante, degna di
l'eggregoro ecc... e solo individuale! significati, tradizionalmente valida e tale proposta
Ciò detto riaffermiamo che a livello di grado di è rappresentata dalle operazioni solari di lotta
Iniziato è possibile cominciare a compiere quella contro la negatività nel mondo e di risalita
scelta e quella "separazione" che diverrà poi sull'albero della vita.
stabile a livello di Superiore Incognito. Egli
comincerà a comprendere il vero significato della La prima è collettiva, la seconda non può che
terapeutica verso gli altri esseri e verso la nostra essere solitaria.
patria la Terra. E comincerà il lavoro reale ma La prima è l'espressione del coronamento in certe
come scrisse il Kremmerz che fu uno degli epoche dell'anno di un orientamento e di un
apostoli della terapeutica "Per divenire tali voi atteggiamento di positività del Martinista che
dovete avere un sentimento di amore così dovrebbe permeare ogni attimo della sua vita ed

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è sulla linea della tradizione martinezista come mutare, seconda la volontà di mutare, terza la
concezione direttrice. determinazione della meta e la costanza ed il
ritmo nella applicazione e via dicendo... tutte
La seconda è trasmutatoria. La prima può cose note ed arcinote.
equipararsi alla magia eonica in quanto
l'operatore agisce, non più devozionalmente, su Il tutto, notate bene, nel luogo ove i fati hanno
entità di altri piani, la seconda è indubbiamente posto il soggetto senza necessità di girare il
"alchemica". (E per chi mi intende non parliamo mondo, di andare in India o nel Tibet o a Londra o
esclusivamente della cosiddetta alchimia alla storica Roccacannuccia.
spirituale).
La maestranza sui quattro elementi, acquisibile
E' chiaro che tutte le regole della Tradizione solo operativamente e non in via vicaria in stato
classica operativa qui si ritrovano nella loro di sogno (sia ben chiaro), presuppone una prima
integrità, nel loro valore applicativo e trasmutazione dell'essere, presuppone i podromi
naturalmente nei loro effetti poichè (malgrado del possibile raggiungimento dello stato di "mag".
ogni considerazione) si tratta della scienza una Sempre operativamente potrete entrare in
applicata ovviamente alla reintegrazione contatto con gli spiriti della natura e poi secondo
individuale ed universale. Ma perchè tutto ciò la tradizione con quelli delle altre sfere.
risponda appieno allo scopo e non divengano
semplici esercitazioni magico-teurgiche, La TEURGIA può ora sostituirsi alla Magia, il
perch'esse non siano che orpelli, necessita che Superiore Incognito può ora iniziare le sue
l'operatore sia in realtà un operatore. E qui è relazioni con gli Esseri delle Alte Sfere. I Cohen di
giocoforza inserire tutta un'altra appendice. Martinez de Pasqually nel loro iter iniziatico dopo
una lunga preparazione iniziavano le operazioni
Debbo necessariamente ricordare come la per ottenere i noti "passi" o glifi luminosi delle
condizione esistenziale dell'uomo è quella entità che invocano appartenenti a diversi livelli
d'essere stato posto potenzialmente al centro di spiritualità.
dell'universo. L'Iniziatore colloca il Superiore La comparsa di un glifo, ricercata nel prontuario
lncognito al centro della croce dei quattro dei segni, indicava al teurgo il suo grado di
elementi, centro che deve essere tuttavia ascenso. Non credo - e ciò in accordo con altri -
realmente acquisito o precedentemente alla che la teurgia di Martinez adattata - notate bene -
operazione d'iniziazione o successivamente alla alla cultura ed alle concezioni del tempo, sia oggi
stessa. praticabile tale e quale. Nessuno infatti invocherà
Postosi al centro della croce della materia allora un San Casimiro attribuendogli la sfera per
in realtà entra in funzione la legge espressa dalla esempio di Mercurio o un San Pancrazio
Tavola di Smeraldo, come in alto così in basso per attribuendogli la sfera di Venere.
compiere il miracolo dell'opera una.
Anche se i principi informatori debbono essere
Ci sembra opportuno approfondire ora il quadro eguali (e se sono veri non possono che essere
generale dell'iter operativo che viene proposto al tali), occorre rifarsi alla tradizione o meglio
Martinista. riportare tutto alla tradizione tenuto conto del
crollo del valore storico del cristianesimo così ben
Non è necessario soffermarci sulle tecniche che messo in luce da Ambelain e del crollo del valore
sono numerose e che ciascuno può trovare sui storico dei santi, la maggior parte dei quali sono
libri, farsi raccontare o inventare e che portano sostituti di divinità pagane a loro volta
tutte allo stesso risultato presupponendo certe antropomorfizzazioni di energie e di leggi
condizioni primarie tra le quali il desiderio di applicative d'esse.

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I procedimenti sono quelli tradizionali descritti La sfera della Luna ha:


nella letteratura, Ambelain, Papus, Levi,
Kremmerz ed altri ne hanno parlato in 28 entità principali o Geni.
abbondanza e qui non mi resta che telegrafarli
rimandando gli sperimentatori ai testi originali. La sfera di Mercurio
Dopo le note preparazioni, tracciare il cerchio
secondo l'arte, tracciare il triangolo della 72 entità.
testimonianza che verrà posto di fronte al
cerchio. La sfera di Venere, del Sole di Marte ecc...
Preparazione, aspersioni, fumigazioni, accesione ognuno un certo numero di Entità
del fuoco, operatore al centro del cerchio nudo o
rivestito della tunica del colore adatto alla entità ritrovabili nelle Schemamphoras.
scongiurata, colore che si può ritrovare in
qualsiasi tavola di corrispondenza, cosi come i Questo discorso è equivalente, in virtù della legge
profumi da bruciare, i nomi da scrivere nel delle corrispondenze, alla Teurgia basata sui
cerchio, le ore in cui operare, le offerte da fare sistemi delle divinità pagane, egizie, greche o
ecc... romane ecc... o sul sistema sephirotico. Ma il fine
non muterà perchè l'operare comporta
Rituale in mano, rituale composto dallo stesso l'acquisizione nell'ascenso progressivo dell'essere,
operatore (in base all'arte) che deve contenere di virtù sempre maggiori a quelle possedute
sempre gli stessi elementi, invocazione dall'uomo comune, e risalire quindi dalla
all'Altissimo, invocazione delle potenze angeliche molteplicità dei sottomultipli in cui ci troviamo,
ed infine scongiuro, e congedo. L'opera di teurgia verso quella unità a cui aspiriamo. Dice un
può cominciare... Maestro: "Quando sarai giunto ad acquisire una
parte delle loro virtù, ti sarai avvicinato di un
Ma attenzione, ogni scongiuro dovrà essere passo alla divinità unica, perch'essi non sono che
attentamente studiato, ogni risultato richiesto le immagini delle sue manifestazioni".
valutato, ogni minimo particolare programmato, Vorrei precisare un fatto molto importante. Si
la improvvisazione e l'ignoranza bandite dice che l'apice della operatività Cohen
completamente. consisteva nella evocazione del Riparatore cioè
E' chiaro che tutto il discorso non è e non può del Cristo. Io ritengo personalmente ch'essa non
essere che generico e che le reali operazioni sia mai riuscita, nè che mai potrà riuscire in
teurgiche (quanto meno le trasmutatorie) non quanto il Cristo non è scongiurabile essendo con
possono essere qui descritte nei loro dettagli, noi sino alla consumazione dei secoli!
quanto meno adombrate.
Per completare quindi il discorso limitiamoci ad Far nascere il Fuoco dentro di noi, farlo crescere,
affermare che: ingigantire come fiamma che salga divampi e
bruci ogni scoria per riunirsi al fuoco primo,
La sfera della Terra ha: questo sì che è possibile e che rappresenta il
coronamento dell'opera di qualsiasi iter
32 maestri degli elementi 4x8 operativo! E su cui qui si deve tacere.

24 maestri dell'aura terrestre Non posso esimermi dal concludere sull'iter


ch'esso sfocia necessariamente dapprima con un
360 maestri corrispondenti alle case terrestri fugace contatto con il daimon o con l'Angelo o
concordanti con i rispettivi con il Cristo o con il Sole, contatto che deve poi
essere reso stabile sino alla scomparsa della
gradi dello Zodiaco+5. propria personalità (non ho detto individualità)

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che per i kabbalisti coincide con il famoso salto Sezione “Lavori Filosofici”
dell'Abisso. LA PURIFICAZIONE
ELENANDRO XI S:::I:::I:::
Questo è l'iter operativo del Martinismo così
come lo ha indicato, sia pur con le sue grandi
Non di rado incontriamo persone desiderose di
lacune, il suo primo Maestro Martinez de
mondarsi attraverso rituali di purificazione, e non
Pasqually, come l'hanno praticato, di rado le identiche persone sono alla ricerca di
indipendentemente dalle tecniche di volta in nuovi rituali, quasi che la quantità di ciò che è
volta prescelte, i suoi discepoli e quell'evocazione appreso, possa migliorare la qualità di ciò che si è.
del Cristo - cui prima accennavo - sotto questa Sarebbe lecito interrogarsi se questa istanza di
luce appare nella sua piena significazione. purificazione derivi da autentica volontà di
Ai pronti il realizzare. rendersi sacri e santi, oppure se invece si ricerca
solamente un'espiazione a ciò che la coscienza o
la morale ritiene nocivo. Comprendere il perchè ci
avviciniamo alla purificazione, e in generale ad un
rituale, non è semplice sofismo, ma bensì utile
metro per comprendere se siamo all'interno di un
ambito devozionale, o di una reale volontà di
prepararsi a successivi impegni teurgici.
La purificazione di cui noi andiamo parlando non
è ascrivibile all'ambito religioso, non risponde alla
necessità di fare ammenda in virtù di
comandamenti infranti, non è spronata da sensi di
colpa, e neppure da precetti morali, ma bensì da
un atto preparatorio ed indispensabile per poter
operare correttamente e proficuamente. E' però
utile trattare brevemente della purificazione nella
sfera religiosa, o mesoterica, in quanto tramite il
segno da essa lasciato, possiamo risalire alla
sostanza di tale rito.
In ambito religioso la purificazione è l'atto con cui
un uomo si monda, o viene mondato da un
sacerdote, da ciò che corrompe la propria anima,
da ciò che è considerato peccato o nocivo
all'interno del rapporto di fede. In ogni religione il
concetto di purificazione è di primaria importanza,
in quanto riporta il fedele nella grazia divina. La
mia esperienza mi porta ad individuare almeno
sei tipi di purificazione.
La prima è quella ammissiva, attraverso la quale
colui che vuole entrare nella nuova comunità si
sottopone a purificazione, tesa a liberarlo del
retaggio della vita precedente, in modo tale non
solo di essere accettabile nella nuova fratellanza
(o figliolanza), ma impedire che questa venga
corrotta da qualcosa di esterno.
Luca 2:22 Quando venne il tempo della
loro purificazione secondo la Legge di Mosè,

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portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo Ultimo esempio è la purificazione sacerdotale, che
al Signore, è propria del sacerdote che si deve apprestare a
Segue poi la purificazione delle cose che devono compiere un rito.
servire al compimento di un rituale, o dei luoghi Ovviamente vi sono poi rituali di purificazioni
del rituale, in modo da liberarle da ciò che è stato strettamente connessi al succedersi delle stagioni,
raccolto nel loro maneggio da parti di impuri, in quanto in concomitanza con ricorrenze
oppure esorcizzare la loro parte materiale, e religiose, o lunazioni, equinozi e solstizi (per le
renderle così utili e gradite nel rito. realtà legate ad operatività luni-solare) vi è
1Cronache 23:28 Dipendevano dai figli di l'esigenza di riallinearsi al mutamento astrale, o
Aronne per il servizio del tempio; presiedevano ai prepararsi ad altri rituali di cui la purificazione è
cortili, alle stanze, alla purificazione di ogni cosa atto precedente e necessario.
sacra e all'attività per il servizio del tempio, Esaminati velocemente i vari tipi di purificazione,
2Maccabei 1:18 Stando noi per celebrare riflessione che dovrebbe sempre accompagnare
la purificazione del tempio il venticinque di colui che opera onde poter determinare i giusti
Casleu, abbiamo creduto necessario darvi qualche strumenti necessari al rito, mi preme scendere
spiegazione, perché anche voi celebriate la festa nella sfera più profonda del nostro oggetto di
delle Capanne e del fuoco, apparso quando indagine. Onde procedere a riflettere di ciò che è,
Neemia offrì i sacrifici dopo la ricostruzione del e non attorno a ciò che dovrebbe essere. Onde
tempio e dell'altare. evitare le ipocrisie, i veli, le illusioni di cui
Abbiamo poi una purificazione espiatoria abbiamo trattato in apertura di questo lavoro. Per
attraverso la quale il fedele offre un sacrificio o ottenere tale risultato trovo utile l'analisi
tiene un comportamento onde equilibrare quanto dell'etimo, di ciò che sta alla radice del nostro
compiuto in precedenza e contrario ai dettami disquisire.
della comunità religiosa di cui fa parte. Purificazione è un termine che deriva dal Latino
Ezechiele 43:22 Il secondo giorno offrirai, per il purificationem (rendere puro). Da cui deduciamo
peccato, un capro senza difetto e farai che viene reso puro ciò che in precedenza non era
la purificazione dell'altare come hai fatto con il puro. L'etimo della parola puro (purus:rendere
giovenco. netto) ci pone come riflessione che la
Ezechiele 43:23 Terminato il rito purificazione è riportare ad uno stato di
della purificazione, offrirai un giovenco senza essenzialità, di semplicità, nettezza, ciò che in
difetti e un montone del gregge senza difetti. precedenza aveva perduto questo stato. Degno di
Numeri 19:13 Chiunque avrà toccato un interesse, per la nostra riflessione, è notare come
cadavere, cioè il corpo di una persona umana la radice di puro ha decisa attinenza con quella di
morta, e non si sarà purificato, avrà profanato la fuoco pyr, suggerendo che l'esser puro deriva da
Dimora del Signore e sarà sterminato da Israele. un'azione ignea. A tal proposito ricordo gli
Siccome l'acqua di purificazione non è stata illuminati pensieri di Jacob Bohme: " Tutte le cose
spruzzata su di lui, egli è in stato di immondezza; hanno origine dalla radice del fuoco, come in un
ha ancora addosso l'immondezza. duplice parto, nella luce e nelle tenebre " Ancora
Numeri 19:20 Ma colui che, divenuto immondo, sull'affinità fra fuoco e purificazione riporto questi
non si purificherà, sarà eliminato dalla comunità, passi di Fulcanelli:" In effetti, il crogiolo, è il
perché ha contaminato il santuario del Signore e luogo in cui la materia prima soffra la sua
l'acqua della purificazione non è stata spruzzata su passione come Cristo. Ma essa muore per poi
di lui; è immondo. rinascere, purificarsi, divenire spirito e
Altra forma di purificazione è quella preventiva (a trasformarsi"
cui si sottoponevano i crociati), di colui che sa che Se è quindi intuitivamente chiaro che la
per perseguire un fine di gloria, deve comunque purificazione può essere vista come la liberazione
operare un male relativo. di ciò che è estraneo alla natura di quanto viene
Ancora vi è la purificazione consacrativa, rivolta a purificato, rendendolo quindi diversa da ciò che è
colui che dal corpo dei fedeli viene compreso in natura, non vorrei che l'afferare in modo così
nella gerarchia sacerdotale. "semplice" la questione, portasse a sottovalutare

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l'essenzialità della stessa. La purificazione, la Vorrei adesso, in conclusione, spendere una


reale purificazione nell'opera, non tende e non può riflessione attorno agli strumenti, o meglio agenti
tendere a far diventare buoni e giusti, espressioni di purificazione.
psicologiche ed imitative, quanto piuttosto a Ben sappiamo come la tradizione religiosa e
rendere puro e netto (radicale) ciò che puro e netto magica indichi nei profumi, nelle abluzioni,
non è. Onde render ancor più chiaro il concetto la nell'opera dell'incenso e di particolari piante
Purificazione è come lo scavare nella sabbia alla un'azione purificatrice. Ed è altrettanto ovvio che
ricerca di cosa ivi è occultato. Solamente quando ognuno di questi agenti ha proprie peculiari
ciò sarà completato sapremo quanto era celato caratteristiche, che comportano un suo più idoneo
dalla sabbia (che rappresenta gli elementi mobili e impiego in certi frangenti, in virtù
molteplici raccolti attorno all'essenza), e quanto dell'intendimento su cosa e perchè purificare, e
anderemo trovando può anche non piacere. sulla durata della purificazione. Ad esempio
Quanto fino adesso esposto non è una particolare l'azione dell'incenso è notevolmente inferiore a
lettura della purificazione, o un particolare tipo di quella delle acque, ma è maggiormente utile nel
purificazione, ma è il concetto antico e momento in cui si rende necessaria una
tradizionale della stessa, non mediato nè dalla purificazione concomitante all'esercizio di un rito
sfera religiosa e nè da quella sociale e psicologica. quale quello equinoziale o solstiziale. Il lettore
E' sommamente giusto comprendere che molto di non avrà immagino difficoltà nell'erudirsi attorno
ciò che oggi viene proposto è solamente l'ombra a simili informazioni, ogni buon libro di magia
di quanto era in passato, e molti di coloro che oggi cerimoniale riporta la propria ricetta di impiego.
propongono non sono altro che ombre dei maestri Banale ricetta, oso aggiungere, se non è chiaro che
del passato. esistono varie forme di purificazione, e che
Quanto sopra esposto in alchimia è chiamato ognuna di essa altro non è che una versione
Calcinazione, l'azione di purificazione attraverso parziale dell'autentica purificazione di cui
il fuoco che fa evaporare, deumidificare, abbiamo parlato fino ad ora.
polverizzare, tutto ciò che è inclusione, estraneità Se abbiamo indicato la radice comune o prossima
all'essenzialità dell'elemento che desideriamo fra purificazione e fuoco, se abbiamo ricordato
purificare da ciò che è impuro. come l'azione di questo elemento, o calcinazione
Fino a quando non conosceremo noi stessi, ogni alchemica, siano il vettore da sempre deputato ad
riflessione su noi stessi e ogni movimento su noi una certa azione di purificazione, vogliamo qui
stessi altro non sarà che illusorio. Ed è su questa suggerire un elemento che ben si adatta ai nostri
semplice verità, su questo principio di tempi caotici, dove molti si agisce per magica
indeterminazione essenziale, che naufragano non simpatia, e in misura eccedente presente in noi:
solo le scuole di stampo morale ed illuministico l'acqua.
come la massoneria, ma anche quelle scuole che Il battesimo rituale di purificazione e ammissione
ritengono di offrire una visione integralista trova nell'acqua l'agente, il mezzo attraverso cui
dell'uomo facendolo ritenere libero, solamente l'uomo viene mondato dei suoi peccati, viene
perchè segue dei precetti di figure avatariche. Le risvegliato a nuova vita: riportando alla mente la
prime hanno la pretesa di portare l'uomo a nascita (il feto è immerso nel liquido all'interno
conformarsi a degli ideali preventivamente fissati, dell'utero materno,e l'approssimarsi della nascita
imponendo quindi dei comportamenti che come viene anticipato dalla rottura delle acque.)
tali sono afferenti al mondo esteriore, e puramente Nell'intenzione di riportare alla luce, tramite
di facciata. Le seconde non mirano certo a rendere un'azione rapida ed uniforme, quanto si cela sotto
gli uomini liberi, ma condannati a conformarsi alla il velo del mondano, occultato dalla nostra
visione parziale del fondatore della scuola, struttura psicologica, dalle sicumere, dalle
stabilendo dei significanti a degli accadimenti, e ipocrisie morale, dai bisogni sociali, niente come
funzioni in grado di pervenire a tali accadimenti. l'azione delle acque corrosive è maggiormente
Creando così un vizioso ed illusorio circolo, che indicata per il conseguimento di tale opera. La
assomiglia ad un circo di campagna. meraviglia di queste acque, di un liquido che
agisce contro altro liquido, di un'acqua che arde

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violentemente, ed in virtù delle qualità proprie di Sezione “Lavori Filosofici”


questo elemento si mostra invasiva di tutto ciò che
offre arrendevolezza e permeabilità ad essa.
LA CROCE CABALISTICA
Infiltrandosi nelle profondità del nostro essere con TALIA INIZIATA INCOGNITA
una doppia azione esterna ed interna, le acque
sono in grado in uno spasmodico momento di Quotidianamente e ovunque noi martinisti -
rettificare il nostro essere, permettendoci di qualunque sia il nostro grado - eseguiamo il rito
cogliere l'essenziale verità su noi stessi. giornaliero. Prepariamo il luogo, lo purifichiamo
Non potendo qui altro aggiungere lascio a voi, che con l’incenso sacralizzato, ci concentriamo,
fin troppo pazientemente mi avete seguito, troviamo la posizione più consona e procediamo.
riflettere attorno alla natura di queste acque. Apriamo con una richiesta e chiudiamo con una
Concludo tornando alla purificazione intesa come attestazione il rituale, rispettivamente con
atto indispensabile e precedente al compimento di l’esecuzione di tre e quattro croci cabalistiche,
particolari riti. Sarebbe veramente nocivo ed creando un tempio sacro in cui operare. La croce
illusorio che l'animo dell'operatore, che il suo cabalistica ci protegge, ci amplia, ci mette in
agire trovi movimento da sensi di colpa, o dalla contatto.
volontà di essere persona più buona. Ciò che
Decidiamo di eseguire un esercizio, senza
intendiamo essere il male e il bene, sarà sempre
sottostare ad alcuna fretta, ripetendolo e
espressione dell'uomo stesso, che è portato a dare
significato morale agli accadimenti. In quanto la cercandolo di memorizzare al fine di
morale è spesso il surrogato della conoscenza, un familiarizzare sempre più con le gesta e le parole
sostituto, una traccia di guida per chi non è guida, previste. Si tratta di un investimento temporale,
e neppure ha la particolare ambizione di affrontare una dedica. E’ una palestra dove affinare la nostra
un percorso di libertà. attenzione, dove potenziare la nostra
Ciò che deve esser sostegno in questa azione, deve focalizzazione, aumentando in potenza.
esser piuttosto la volontà, attraverso atti simbolici Su questo lavoro è necessario mantenere il
e simpatici che devono essere poi interiorizzati, di silenzio e trattenere le energie prodotte sotto
portare alla luce da un lato il pensiero vergine forma di impressioni, visioni, intuizioni. Il silenzio,
indispensabile per officiare un rito, e dall'altro di ricordiamoci, è il quarto potere della Sfinge.
rettificare le energie interne e liberare i canali Trattenere in sé quanto intuito, percepito,
attraverso cui esse dovrebbero fluire. Questo in sentito, non è un atto egoistico ma significa
un'ottica di lavoro integrale. Altro senso non può condensare e proteggere l’energia accumulata
motivarle, e neppure può spronare l'operatore. durante il lavoro. Sarebbe bene fissare su un
Le abluzioni permettono di rimuovere tutto ciò
quaderno quanto emerge durante il rituale, sia
che si è avviluppato sul nostro corpo fisico,
questo sotto forma di idee che di immagini.
mentale ed eterico, drenando da essi energia,
impedendo la corretta interazioni di questi parti Lentamente, abituandosi a fermare con parole
egualmente necessarie ad operare sui vari piani in scritte quanto di così sottile si è prodotto, la
cui l'uomo si staglia. Le fumigazioni, simbolo comprensione aumenterà e si affinerà,
dell'azione delle fiamme, permettono di essiccare confortandoci con i progressi che riusciremo a
ciò è sovrabbondante, e che ostruisce. Ma come cogliere con più naturalezza.
ricordato questi accadimenti, questi simboli Lo studio e la comprensione della croce
esteriori, devono essere riportati al nostro interno, cabalistica passa attraverso l’analisi del simbolo
altrimenti la loro opera simpatica non potrà tradizionale della croce, della dottrina della
sussistere, e tutto il lavoro sarà solamente Kabbalah, dell’Albero sephirotico, dei gesti rituali
psicologico compiuti e dell’Opera alchemica.
La croce è una figura geometrica fatta di due
linee o barre che si intersecano con un angolo
retto, in maniera tale che una di esse, o tutt'e
due, venga divisa a metà. E’ un simbolo

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antichissimo di cui sono stati rinvenuti reperti coscienza umana. L’armonia è una legge cosmica
preistorici, anche in età neolitica. Di epoca per cui la natura naturata, ossia la realtà
anteriore a quella cristiana possiamo ricordare la fenomenica, si raccorda perfettamente con la
croce ansata egiziana, la svastica tibetana e natura naturans, quella che l’uomo conosce solo
cretese, o ancora la croce azteca di Tlaloc. per intuizione.
Epoche, contesti sociali e luoghi diversi che Anche nella storia dell’architettura possiamo
vedono la croce apportatrice di significati ritrovare alcune chiavi di lettura del nostro
analoghi e simili se non rituale. Il simbolo del
identici. cristianesimo inizialmente
Le due braccia della croce aveva le caratteristiche della
possono essere croce equilatera o greca, ma
interpretate come lentamente il punto focale è
quattro semirette che si salito sempre più verso la sua
originano dallo stesso sommità, portandoci alla
punto. Il piano viene croce latina che presenta i
quindi diviso in quattro bracci, orizzontale e verticale,
parti uguali che ricordano di misura differente. Questo
gli elementi che i processo simboleggiava lo
presocratici indicavano spostamento del centro
componessero il mondo: gravitazionale dell’uomo,
terra, aria, acqua, fuoco. azione che lo elevava dal
A questi si riteneva livello della terra verso la
corrispondessero le parti sfera spirituale. La vita
che costituivano l’uomo: materiale e le cose terrene
corpo, mente, anima, venivano relegate ai piedi
spirito. I pitagorici della croce, come Golgota su
intuirono l’esistenza di un cui poggiare i piedi per
quinto elemento definito innalzarsi e prendere il volo.
il sostegno dei quattro Questa tensione verso l’alto
elementi, l’ “oikos”, raggiunge il suo apice nel
principio rettore Medioevo, con il sempre
dell’intero universo e da maggiore sviluppo in altezza
cui dipendeva il ciclo delle cattedrali gotiche,
vitale. Il punto creatore, simboli architettonici ricolmi
fulcro della croce, diviene di innumerevoli altri simboli.
circonferenza, figura All’inizio del Rinascimento
geometrica in cui è questo movimento
impossibile distinguere “ascensionale” cambia
l’inizio dalla fine. completamente direzione.
Nell’iconografia cristiano-orientale, Cristo viene L’uomo torna al centro della propria terra,
appunto identificato dall’alfa e dall’omega, prima riscopre la bellezza della natura, abbraccia la
e ultima lettera dell’alfabeto greco. sfericità del pianeta. L’afflato che prima lo vedeva
Le due braccia della croce vengono definite volare verso l’alto, adesso lo avvolge e lo
dall’esoterismo islamico “ampiezza” ed protegge, fulcro bellissimo e terribile al tempo
“esaltazione”. Queste, per tendere alla stesso da cui ripartire nuovamente. In
perfezione, devono mantenere un equilibrio fra contrapposizione alle altissime cattedrali gotiche
loro, pena la disarmonia della figura e della

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si diffondono così edifici a pianta circolare. Prima Notiamo infatti che, se scritte dall’alto verso il
la croce, poi il cerchio. basso, le quattro lettere del Tetragramma
Kabbalah ha come radice “qabal” che tracciano il disegno della costituzione umana,
significa “ricevere” ed è un tradizione orale individuando:
iniziatica tramandata da maestro a discepolo, che con YOD la testa
rivela il significato esoterico delle immagini e con HEY il torace
delle allegorie dell’Antico Testamento. I testi base con VAV il tronco
della Kabbalah sono lo Zohar e il Sepher Yetzirah. con HEY il bacino e le gambe
La Cabalà ricerca il contatto con Dio, sia con Seguendo il filo analogico che ci deve
l’Unità assoluta che con la Molteplicità delle contraddistinguere, giungeremo facilmente al
forme, oltre all’Essenza Divina, in ebraico Atzmut grafico dell’Albero della Vita, che è l’espansione
traducibile in “oltre tutto ciò”. del Nome stesso e che sintetizza appunto i più
Il significato più profondo del termine “qabbalah” noti insegnamenti della cabalà.
è comunque “corrispondenza”, evidenziando con L’Albero della Vita è un diagramma
questo la tensione a ritrovare quel filo legante fra simbolico costituito da 10 sephirot, entità
macro e microcosmo, quella rete che costruisce circolari, collegate tra di loro da 22 canali. Le dieci
l’unione di ogni essere fuori e dentro di sé, sephiroth sono considerate, sul piano spirituale,
l’unificazione delle infinite manifestazioni le dieci potenze dell’anima, gli archetipi e i
dell’universo con il trascendente, attraverso principi di tutte le cose manifeste, le dieci luci o
parallelismi e legami tra nomi, lettere, numeri: sorgenti di energia che sostengono chi si mette
“Ciò che è in Alto è come ciò che è in Basso, sul cammino di ritorno, sulla via della
perché si compia il miracolo della cosa Una” reintegrazione. L’albero è suddiviso in tre colonne
(Tavola di Smeraldo). di cui la sinistra (femminile) è detta della Severità
La Cabalà è una tradizione risalente a quasi o della Forma e comprende Binah (Intelligenza) –
tremila anni fa, basata su insegnamenti mistici, ed Geburah (Forza) – Hod (Splendore), mentre
è una via universale verso la Conoscenza e quella di destra (maschile) è detta della Grazia o
l’Illuminazione. Si basa sull’individuazione e della Forza e racchiude Chockmah (Saggezza) –
sull’attività di 32 elementi base, ossia i 32 Sentieri Gedulah (Amore) – Netzach (Vittoria), infine la
della Sapienza costituiti dall’insieme delle 10 centrale è la Colonna dell’equilibrio ossia la Via
sephirot e dalle 22 lettere dell’alfabeto ebraico, al della Compassione, individuata da Kether
cui interno è nascosta l’undicesima sephirà Da’at, (Corona) – Dahat (Conoscenza Unificante) –
la Conoscenza Unificante. La I sephirah Kether è Tipharet (Comprensione) – Yesod (Verità) –
troppo elevata per poter essere conosciuta e Malkuth (Regno). Questa rappresentazione è la
contattata, e quindi si è resa necessaria l’XI riproposizione della caduta adamitica di cui oggi
sephirah posta più in basso che funge da cordone tutti noi siamo prosecutori nella nostra esistenza.
ombelicale tra la prima e l’ultima, Kether nel I due pilastri laterali ricordano gli Alberi della Vita
mondo materiale di Assiah. Ogni interazione fra e della Conoscenza dell’eden, dove Adamo prese
queste entità avviene sotto il governo e l’ordine la decisione di preferirne uno all’altro. Dopo
dei Nomi di Dio, in particolare il Tetragrammaton. questa “scelta”, gli uomini non hanno più
La cabalà afferma che tutti gli insegnamenti sono contatto diretto con l’Albero della Vita,
contenuti in queste quattro lettere: Yod - Hey - depositario del bene infinito, ma posseggono
Vav - Hey. Nel passo della Torah tradotto con “ho ancora la “possibilità” di raggiungerlo di nuovo,
posto (“shiviti”) sempre il nome di Dio davanti a riavvicinando nuovamente i due pilastri,
me”, il primo termine - che con più esattezza equilibrando le due polarità. Opera certamente
significa “ho equiparato” - indica esplicitamente non facile perché prevede un duro cammino e
di cercare di imitare il Nome, di giungere soprattutto di superare la ferrea difesa dei
all’uguaglianza con Esso. Guardiani della Soglia, coppia di cherubini armati

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che possono diventare dolci angeli ad ali essere sempre più ampia. Dobbiamo vederci
incrociate di fronte a chi riesce a riparare la sempre più troneggianti in altezza, dobbiamo
frattura tra Adamo ed Eva, tra i due alberi, tra i svettare sempre più in alto. La personalità si
due pilastri, a chi percorre la via regale, quella sentirà sempre più libera dai limiti umani, dalle
mediana, governando le altre due. catene che si è autoimposta lungo il cammino. La
Così l’Albero della Vita si presenta come il vista si amplia, il dettaglio si perde: è l’immagine
cammino in discesa sul quale si è verificata la nella sua grande unità che ricerchiamo. Il nostro
caduta, ma contemporaneamente come il vero Io spirituale si sposa con il nostro misero Io
sentiero attraverso cui è possibile la risalita, come materiale dandoci il nostro Uno.
una scala di Giacobbe ben poggiata sulla terra ma Chiudiamo gli occhi. La forma astrale si espande
estesa sino al cielo. E’ la via per la progressiva re- in ogni direzione, soprattutto in altezza, finché
integrazione di tutte le facoltà umane, avendo non concepiamo la terra come un punto lontano
ogni cosa esistente in sé la struttura essenziale e minuscolo sotto ai nostri piedi. Quindi si
per crescere ed evolversi. Come per ogni simbolo percepisce un raggio di luce che discende sulla
di cui si sia persa l’anima, ogni sephirot deve nostra testa, che poi scenderà sino al plesso
essere “riaccesa”, deve essere illuminata di nuovo solare, e da qui sino ai piedi.
e irradiarsi, nella sua gradazione splendente, 1) Alziamo la mano destra proprio nell’atto di
dell’unico Colore universale. Le sephirot hanno cogliere un po’ di luce, e portiamola alla fronte,
senso non tanto per se stesse, quanto per il appena sopra la zona intracigliare: pronunciamo
contributo alla costruzione dell’armonia ATAH “Tu sei”
dell’Albero della Vita. Il giusto percorso di 2) Poi portiamo la mano sui genitali,
reintegrazione passa attraverso l’equilibrio delle immaginando una luce che scende fino ai piedi e
manifestazioni sephirotiche all’interno riempie il corpo intero: pronunciamo MALKUTH
dell’individuo mediante la meditazione e la “il Regno”
preghiera in invocazioni ed evocazioni. 3) Ora portiamo la mano sulla spalla destra:
Se applichiamo il Tetragramma all’Albero della pronunciamo VE GEBURAH “la Giustizia”
Vita, otterremo le seguenti rispondenze 4) Quindi portiamo la mano sulla spalla sinistra
orizzontali: con movimento orizzontale, formando così una
YOD con AZILUTH, il mondo dello spirito croce: pronunciamo VE GEDULAH “la
HEY con BERIAH, il mondo della mente Misericordia”
VAV con YETZIRAH, il mondo dell’emozione 5) Adesso tracciamo un cerchio in senso orario,
HEY con ASSIAH, il mondo dell’azione facendo cioè iniziare il movimento rotatorio dalla
“Atah, Malkuth, Ve Geburah, Ve Gedulah, Le spalla sinistra verso il basso: pronunciamo LE
Olam, Amen”: queste le parole pronunciate con il OLAM “per sempre”
segno della croce cabalistica. Ci si rivolge 6) Uniamo le mani in preghiera di fronte al nostro
solitamente ad Est che per tradizione è il lato petto, le avanziamo e le riportiamo a noi:
divino, rilassandosi e facendo respiri profondi e pronunciamo AMEN “così sia”
armonici. Il corpo si posiziona solido, con le Anche i monaci tibetani hanno una sorta di croce
gambe divaricate come l’ampiezza dei fianchi, a cabalistica. Il lama pronuncia OM partendo da un
formare una V rovesciata, con la base poggiata tocco leggero della fronte, quindi AH toccandosi il
sulla terra. La mano destra unisce saldamente il petto, ed infine la bocca dello stomaco
pollice, l’indice e il medio, che diventano un pronunciando HUM. Alcuni si toccano la spalla
tutt’uno nelle movenze e nell’individuazione sinistra con la parola DAM e poi la spalla destra
precisa dei punti del corpo umano. La voce pronunciando YAM. In tal modo tutte le parti del
assume un tono solenne. Sattva, cioè corpo voce e mente, sono
La croce cabalistica viene eseguita all’interno concentrate su quella determinata immagine o
dell’aura personale, ma la sua dimensione dovrà divinità.

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La V sephirah è Geburah (o Ghevurah o Pec La IV sephirah è Gedulah (o Chesed) e significa


Had o Dine) e significa Giustizia ma anche Rigore. Misericordia ma anche Grazia. Rappresenta
E’ l’archetipo della volontà e del potere. E’ un Giove, grande e benefico elemento astrologico.
monito a darci dei limiti, e a governare noi stessi E’ l’archetipo dell’Amore, l’elemento essenziale
in quei perimetri. La libertà dell’uomo risiede dell’esistenza, fondamento su cui si basa
principalmente nella sua conquista di dominarsi, l’universo intero. E’ quel quid necessario
di comprendere e gestire se stesso, gli istinti e le all’operatore per riuscire ad andare oltre alla
passioni. L’uomo giusto deve trattenere al suo percezione legata all’inconscio, è
interno la ricchezza conquistata, non deve quell’ampliamento della consapevolezza che
dissipare le energie, deve essere capace di permette di leggere al di là delle immagini,
trattenere per meglio investire. cogliendone l’origine archetipale. Gedulah è
Prima di giungere a Gedulah, prima di arrivare l’amore senza condizioni né richiesta di ritorno o
all’Amore, dobbiamo passare attraverso la Forza compenso, è puro slancio, è dono a piene mani, è
e la Severità. Dobbiamo essere capaci di la grazia che mitiga con perdono la rigidezza della
distinguere e separare il bene dal male, la luce dal potenza opposta tramite la sephirah di ponte,
buio, la personalità dallo spirito. Si tratta di una Tipharet ossia la Bellezza, la Compassione.
battaglia contro le nostre parti tenebrose, ed ogni Ghedulah ci insegna che è fondamentale
guerra in fondo è violenta, è cruenta. Geburah possedere volontà potente, ferma, decisa,
corrisponde a Marte, il pianeta rosso, il dio della costante, saggia, incondizionata: che è necessario
guerra. Una grande conquista deve l’amore.
necessariamente passare attraverso grandi prove, Geburah e Gedulah, Forza e Amore, sono l’origine
così come la crescita spirituale deve per forza della dualità dell’animo umano, repulsione e
affrontare e superare la presa di coscienza dei forza. Sono le due vie che, se allontanate e tenute
propri limiti. La personalità con le manifestazioni parallele, dilanieranno sempre più l’uomo
più basse della forza, come l’ira e la rabbia, squarciandolo al centro, al cuore. Ma sono anche
avranno sempre il sopravvento su di noi se non le ali tramite le quali l’uomo diventa simile agli
riusciremo a scendere in battaglia armati di un angeli, superandoli in grandezza qualora riesca a
desiderio fortissimo, una volontà che potremmo far coincidere le due vie in quella centrale della
anche definire violenta. Compassione, la Vera Via. La Cabalà insegna che
nell’uomo la forza di volare ha origine
dall’equilibrio dinamico dell’amore con una
potente attività. Geburah-Forza da sola è caos
mentre Gedulah-Amore è l’ordine che ne
contiene la potenza: abbiamo bisogno della
giustizia ma questa deve essere mitigata con la
grazia. La Giusta Via è quella dell’alternanza e
soprattutto della consapevolezza di ciò che è
necessario per progredire, passo dopo passo.
Malkuth è la X e ultima sephirah, posizionata ai
piedi dell’albero, e significa Regno. Rappresenta
la Terra, l’universo di cui il limitato essere umano
è sovrano, il tutto che è visibile e su cui può
Geburah ha il compito di ripulire in noi quanto di
regnare. Corrisponde al mondo di Assiah, quello
oscuro potrebbe limitare la luce dell’Amore. E’ il
della Materia, in cui ogni giorno siamo immersi.
termostato del fuoco che andiamo ad alimentare
Malkuth è l’ultima stazione della discesa, prima di
nel nostro recipiente. E’ altresì il rispetto ed il
cadere nel buio definito dei Qhliphot (“gusci” o
timore per la grandezza del lavoro che andiamo a
regno del male), ed allo stesso tempo la stazione
compiere.

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di partenza per il viaggio della risalita. E’ il fondo è di quelli che si ricollegano direttamente alla
della piscina in cui nuotiamo quotidianamente Tradizione primordiale: si tratta del segno della
trattenendo il fiato, isolati dalle luci e dai rumori croce, che rappresenta perfettamente il modo in
lassù oltre il filo dell’acqua, consci che solo da cui è raggiunta tale realizzazione, mediante la
questo piano siamo in grado di puntare i piedi e comunione perfetta della totalità degli stati
darci la spinta per risalire “a riveder le stelle”. dell'essere, ordinati gerarchicamente in armonia e
Quindi, pur trovandosi nel punto più basso, conformità, nell'espansione integrale secondo i
Malkuth ha la fondamentale funzione di due sensi dell'ampiezza e dell'esaltazione. Si può,
riequilibrare i nostri desideri che vi risiedono, di infatti, considerare che questa doppia espansione
capovolgere il percorso: è la chiave della vita e dell'essere si effettui da una parte
raccoglie in sé tutto l’albero. L’uomo può risalire orizzontalmente, cioè ad un determinato livello o
soltanto da Malkuth dove porre le basi di stabilità grado d’esistenza, e dall'altra verticalmente, cioè
da cui partire verso il viaggio di ritorno mediante i nella sovrapposizione gerarchica di tutti i gradi. Il
mezzi che gli sono dati in questo regno. senso orizzontale rappresenta quindi l'ampiezza,
Da quaggiù si può volgere lo sguardo verso i livelli cioè l'estensione integrale dell'individualità
superiori, illuminandoli e preparandoci a assunta come base della realizzazione, estensione
riconquistarli piano piano, ampliando il nostro che consiste nello sviluppo indefinito di un insieme
stato di coscienza come un risveglio graduale di possibilità soggette a condizioni particolari di
rispondente ad ogni sephirah riattivata. manifestazione; nel caso dell'essere umano, sia
Fu Eliphas Levi Zahed (ieronimo dell’abate ben chiaro, quest’estensione non si limita affatto
Alphonse Louis Costant 1810-1875) a introdurre alla parte corporea dell'individualità, ma
nuovamente la croce cabalistica fra le operatività dell'individualità comprende tutte le modalità,
iniziatiche; purtroppo non riportando mai con essendo lo stato corporeo una di esse. Il senso
esattezza le fonti a cui si riferisce, non siamo in verticale rappresenta la gerarchia - anch'essa a
grado di dedurre con precisione il contesto maggior ragione indefinita- degli stati molteplici,
magico della provenienza. ognuno dei quali, considerato nella sua
Comunque la prima testimonianza sull’uso integralità, rappresenta un insieme di possibilità
cabalistico della croce può essere individuata nel corrispondente ad uno dei tanti "mondi" o gradi
IV volume del “De Occulta Philosophia” che fu che sono compresi nella sintesi totale dell'Uomo
pubblicato nell’ “Opera Omnia” di Cornelio Universale. La formula trinitaria del battesimo
Agrippa (o forse di un suo discepolo su suo cristiano istituita dallo stesso Gesù (Matteo
brogliaccio…), risalente al 1560 secondo quanto XXVIII, 19) è sicuramente l'origine sia della
ipotizzato da Reghini. preghiera di glorificazione del Padre, del Figlio e
L’uso dei nomi di potenza sono tramandati dello Spirito Santo che del segno di croce.
nella religione cristiana, pur trovandone
comunque tracce in altrettanto antiche Questo ci spiega oltremodo l’importanza del
testimonianze caldee, babilonesi, egizie (solo per sacramento del battesimo quale fondamento per
citarne alcune). Il simbolo della croce è presente l’attribuzione di virtù anche magiche conferite al
sin dalla remota antichità, e pur caratterizzando segno della croce.
la religione cristiana, non ne è prerogativa unica
né riservata. René Guenon ce ne parla nel suo “Il La croce era formata da due assi, quello
simbolismo della croce”: verticale “stipes” che resta sempre infisso al
suolo e quello orizzontale “patibulum” che invece
“La realizzazione dell'Uomo Universale” è era portato sulle spalle del condannato. I cristiani
simboleggiata, dalla maggior parte delle dottrine chiamavano ambedue le assi col nome di
tradizionali, con un segno che dappertutto è il “stauros” (croce) indicando la croce in sé, oppure
medesimo, poiché, come abbiamo detto all'inizio, “horos” (confine, limite) interpretando la croce
come simbolo che abbraccia le quattro direzioni

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cardinali, ossia i confini del mondo, assumendo L’evocazione dei “nomi di potenza”, posta
così un valore cosmico. I primi cristiani vedevano alla base della tecnica del risveglio dei centri
infatti nella croce lo strumento attraverso cui Dio sottili tramite la fisiologia occulta dell’uomo,
restaura la creazione caduta e perduta per colpa aveva già tutte le implicazioni teoriche e pratiche
di ADAM il cui nome viene appunto legato alla precedentemente all’apparizione della Kabbalah.
croce e ai quattro punti cardinali: “…poi videro Pensiamo ad esempio al lavoro svolto dagli egizi
[gli angeli] che da tutta la terra raccolse un pugno tramite la conservazione di alcuni organi vitali nei
di polvere, da tutte le acque attinse qualche vasi canopi. Oppure all’antica arte aruspicina
goccia, da tutta l’aria ne prese un soffio e da tutto caldea ed a quella precedente etrusca, da cui
il fuoco ne trasse un po’ di calore…Poi Dio plasmò sono giunti veri e propri prontuari con mappe
Adamo” (La Caverna del Tesoro). Il rapporto analogiche fra le parti anatomiche del corpo e le
Cristo/croce - Adamo/albero è alla base di tutta la varie divinità.
tradizione letteraria giudeo-cristiana e cristiana
dei testi apocrifi. Il già citato Eliphas Levi “Come nel corpo dell'uomo ci sono membra ed
rintraccia la prima origine della croce cabalistica articolazioni, e come ci sono organi che hanno
all’interno del testo greco del Vangelo di un'importanza vitale ed altri che sono meno
S.Matteo: necessari per la vita, così si presenta anche la
Torah“
TIBI SUNT MALKUTH ET GEBURAH ET CHESED PER
EONAS Il fine della croce cabalistica è quello di
risvegliare i centri sottili attraverso l’uso delle
“Perché tu sei il Regno, la Potenza e la Gloria negli corrispondenze analogiche fra nomi di potenza e i
Eoni degli Eoni” vari punti in cui queste manifestazioni divine
invocate vivono microcosmicamente nell’uomo, e
Malkuth (il Regno) viene usato al posto di Keter l’analogia ben sappiamo essere per Platone il
(la Corona) di cui è corrispondente, mentre criterio per astrarre l’universale dal particolare.
Geburah e Gedulah diventano rispettivamente Tali corrispondenze devono essere ri-stabilite per
Potenza e Gloria. Ancora Eliphas Levi dà la sua via tradizionale e, tramite l’arte della Kabbalah, ri-
descrizione accurata: percorrere i sentieri che legano e col-leggano le
sephirot. Tutto ciò partendo dal risveglio
“Il segno della Croce, adottato dai Cristiani, non dell’uomo quale Ente Magico tramite gli
appartiene loro esclusivamente. Anch’esso è strumenti del gesto, del segno, della parola, del
Kabbalistico e rappresenta le opposizioni e pensiero. Le sephirot e la loro posizione
l’equilibrio quaternario degli elementi. Dal sull’Albero della Vita, disegnano, tramite i simboli
versetto occulto del Pater che abbiamo segnalato e le analogie, tutta la complessità microcosmo-
nel Dogma, vediamo che anticamente vi erano macrocosmo. E’ possibile quindi collegare il
due maniere per farlo, ed almeno due forme mondo finito, il conosciuto, il nostro malkuth,
diverse per caratterizzarlo: l’una riservata ai all’infinito ossia a ciò che in ebraico viene
sacerdoti ed agli iniziati, l’altra accordata ai chiamato ”Ain Soph”.
neofiti ed ai profani. Così, ad esempio, l’iniziato “La croce è il geroglifico alchemico del
portando la mano alla fronte, diceva: A TE, poi crogiuolo” (Fulcanelli - “Il mistero delle
aggiungeva: APPARTENGONO, e continuava cattedrali”), in tardo latino “crucibulum” che ha
portando la mano al petto: il REGNO; poi alla per radice crux, crucis. E’ in questo che Cristo
spalla sinistra: la GIUSTIZIA; poi alla spalla destra: muore per rinascere purificato, Uomo Nuovo. La
e la MISERICORDIA. Poi si riunivano le due mani croce, con la sua tracciatura, ci parla quindi anche
aggiungendo: nei cicli generatori.” del cammino iniziatico, del percorso ermetico di
V.I.T.R.I.O.L.: scendiamo verso le oscure
profondità del nostro Io materiale (inferno), per

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poi risalire fino al punto d’incontro con l’orizzonte individua la parola TAO, letteralmente “Via” ma
della terra (purgatorio) ed infine, dal centro, spesso tradotto come “Principio”: l’eterna,
espandere la nostra vista e la nostra risalita essenziale e fondamentale forza che scorre
(paradiso), lì ove il cuore indica l’ingresso della attraverso tutta la materia dell’Universo,
segreta caverna da cui abbiamo iniziato il coniugando il nostro Yang (maschile, attivo, luce)
cammino in noi stessi. con il nostro Yin (femminile, passivo, ombra)
Se riportiamo sul Tetragramma verticalizzato ovvero le due metà dell’Uovo del Mondo.
sull’Albero della Vita gli elementi alchemici, La croce cabalistica incide a fuoco su di noi il
ritroveremo: pantacolo martinista, tracciando la croce,
YOD con il Fuoco unificando gli elementi, dissipando le dualità
HEY con l’Aria nell’unica risposta attraverso cui iniziare il
VAV con l’Acqua cammino di reintegrazione. Lì dentro quel cerchio
HEY con la Terra che trova la sua ragione prima nel centro
Nel nostro rituale giornaliero eseguiamo la vivificante si può finalmente parlare di
croce cabalistica con parole e gesta segnate sul quell’armonia universale che lega tutti i livelli del
nostro corpo. Ricorriamo al linguaggio ebraico cosmo, terra uomo e cielo, e si può
perché questo ci permette di ricostruire l’Albero magnificamente nutrire il nostro albero rigoglioso
della Vita su di noi, in questa scenografia con le radici nella volta celeste.
materiale da cui dobbiamo iniziare a lavorare per
un perfetto allineamento dei nostri corpi “Quest’albero dalle dimensioni celesti si è
spirituale, mentale, animico, fisico. Invochiamo le innalzato dalla terra al cielo, pianta immortale
qualità di quella determinata sephirah fissatasi a metà strada tra la terra e il cielo;
pronunciando il Nome della Manifestazione fondamento di tutte le cose, sostegno
divina e vibrando con essa, fino ad accordare la dell’universo, supporto del mondo intero, legame
coscienza con il raggiungimento dell’evocazione. cosmico che tiene unita la volubile natura umana,
L’elemento chiave per l’efficacia di un rituale assicurandola coi chiodi invisibili del- lo spirito,
rimane il trinomio “pensiero-sentimento- affinché, unita al divino, non possa più
volontà”. distaccarsene. Toccando il cielo con l’estremità
superiore, con i piedi raffermando la terra,
Abbiamo individuato con il nostro bacino un tenendo stretto da ogni parte, con le braccia
triangolo con la base sulla terra, simbolo sconfinate lo spirito numeroso diffuso nell’aria,
ermetico del fuoco. Poi ne tracciamo un altro, con egli fu tutt’intero in tutte le cose e dovunque”
vertice opposto, dove la base è rappresentata
dalla nostra dualità, e il vertice verso il basso, (Omelia “In Sanctum Pascha” - Anonimo)
simbolo dell’acqua. Ricerchiamo un contatto con
Dio affinché si riaccenda la scintilla della nostra
regalità e, illuminandoci totalmente nella nostra
verticalità, faccia “operare” i due triangoli entro il
cerchio dell’Unità. Concentriamo il fuoco al
nostro petto, proprio là ove si accende la lettera
rossa che doniamo all’infinito per riportarla in noi
e custodirla su questo mondo terreno.
Con la sovrapposizione dei simboli ermetici dei
due triangoli, acqua e fuoco, concepita tramite gli
altri due simboli delle sephirah laterali, terra e
aria, otteniamo il Sigillo di Salomone che,
riportato sul quadrato magico del SATOR,

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Sezione “Lavori Filosofici” Attraverso la preghiera consapevole la nostra


LA PREGHIERA CONSAPEVOLE mente crolla nella ripetizione, dalle profondità
interiori emerge un novello pensiero. Il quale avrà
ELENANDRO XI SUPERIORE INCOGNITO
caratteristiche di immediatezza ed attività. Esso
INIZIATORE
non subirà nessun condizionamento dal mondo
circostante e non suggerirà nessun compromesso
Dobbiamo adesso chiederci quale prospettiva
fra ciò che è buono e ciò che è utile. Esso è il
dare alla preghiera, se vogliamo che questa non
Logos Divino che riecheggia in tutta la figliolanza
rimanga una semplice, per quanto legittima,
spirituale.
espressione di un rapporto devozionale fra noi e
qualcosa di esterno a noi.
Nelle lame degli arcani maggiori è la carta degli
La risposta è quella di rendere noi stessi
Amanti che simboleggia la preghiera. In essa
consapevoli delle enormi potenzialità operative
l'iniziato è immobile in una buca, che rappresenta
che ha questo sublime strumento. Solamente
cambiando il nostro tratto di unione percettivo- l'ostacolo che si apre innanzi ed improvviso lungo
cognitivo, possiamo modificare lo spazio il cammino. Egli è immobile, apparentemente
circostante e gli strumenti che ci permettono di incapace di compiere un passo, di riprendere il
relazionarci con esso. Questa rivoluzione interiore sentiero iniziatico. Alla sua destra e alla sua
ruota attorno alla grande verità che è Sacro ciò sinistra troviamo due figure femminili
che rendiamo Sacro, e che solamente noi siamo i
diversamente adornate. Una di esse rappresenta
sacerdoti di noi stessi e del divino che in noi
dimora. E' una questione di consapevolezza il desiderio materiale, che lega alle cose di questo
interiore, che si ripercuote come un'onda mondo, l'altra simboleggia ciò che è sacro, che
irresistibile su ogni nostro pensiero ed azione. libera da questo nostro angusto contenitore. Tale
condizione per l'uomo profano si traduce nelle
Dobbiamo interrompere il processo attributivo scelte fra ciò che conduce ad una qualche, in
rivolto verso l'esterno, che vede da parte nostra genere effimera utilità, e quanto permette di
consegnare ad una divinità antropomorfa qualità
valicare la soglia dell'imperitura sacralità. Per
e possibilità che sono insite nella nostra natura
spirituale. l'iniziato, tale scena, rappresenta anche il dovere
Dobbiamo recedere dal pensiero ostativo che ci di scegliere fra il potere fine a se stesso, che
sussurra che non siamo in grado di edificare in noi deriva dalla comprensione dei meccanismi sottili
stessi un luogo sacro, ed essere in tale modo che tutto determinano, e il lavoro di
sacerdoti in eterno. perfezionamento interiore. Una scelta spesso non
Dobbiamo vincere l'inerzia che ci impedisce di
chiara, dove l’eventuale confusione è
sperimentare, di svegliare ed affinare le qualità
sicuramente determinata dall'assenza di quelle
sacrali insite in ognuno di noi.
Dobbiamo convincerci che siamo, per Essere doverose purificazioni interiori, le quali sono la
realmente. premessa per ogni Opera Reale.

Compiuta tale rivoluzione interiore ci renderemo L'iniziato, innanzi a tale scelta, prega, e se è
conto che la preghiera è anche, ed è sopratutto, giusto il suo intendimento un angelo discenderà
uno strumento che agendo congiuntamente su dal cielo per preservarlo da ciò che è fatuo e
mente e corpo, conduce alla realizzazione di ingannevole. Ecco quindi che la preghiera
nuovi stati dell'Essere. I quali risulteranno liberi rappresenta il primo ed ultimo rifugio per colui
da quelle costrizioni, da quelle ristrettezze e
che comprendere il potere che in essa si cela. Per
vincoli propri del mondo quaternario reattivo.

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Ecce Quam Bonum 28 Agosto 2016

colui che conosce le concatenazioni fra ciò che è noi, e al contempo ridurre l'orante a soggetto
evidente e ciò che è celato, ed è in grado di passivo, statico e piatto, completamente privo di
superare ogni apparente dualismo fra l'orante e genio e volontà rispetto all'azione del preghiera.
colui che viene orato. L'iniziato deve superare il dualismo separativo fra
chi prega e chi è il beneficiario della preghiera, e
L'importanza della preghiera è nota in numerosi
diventare cosa unica con essa.
rituali di iniziazione:
Attraverso la preghiera ognuno degli elementi del
"E tu quando sarai fra Scilla e Cariddi cosa farai?
quaternario trova composizione armonica l'uno
Pregherai ed un angelo inviato dal signore
con l'altro, sviluppando una sinergia in grado di
scenderà su di te". Purtroppo colui che accede a
annullare ogni peso e misura legati al nostro
tale evento apicale della propria vita, spesso non
piano spazio temporale. L'orante (elemento
pone la dovuta attenzione ai moniti che gli sono
terra) da forma al proprio desiderio (elemento
rivolti, e neppure sedimenta, perduto in altre
acqua) in pensiero (elemento fuoco), per mezzo
congetture, interiormente quanto ha vissuto.
della preghiera (elemento aria). Nel caso in cui le

Oltremodo la preghiera è resa viva dagli purificazioni sono state adempiute, e il pensiero
insegnamenti di tutti i veri maestri, che creativo è sorretto da un desiderio puro e da una
suggeriscono di ardere sovente in essa, per volontà sacra, il fuoco pneumatico non tarderà ad
determinare la sottrazione di noi stessi al mondo investire l'operatore, coronando di successo
impuro e prevaricatore che ci circonda. l'Opera prefissata. Ovviamente ognuno degli
elementi di questa alchemica composizione deve
Solamente comprendendo che la preghiera è un
essere stato in precedenza rettificato, sottoposto
vero e proprio atto magico, possiamo godere di
ad interrogativo e giudizio, in quanto il crollo
tutti i benefici che questo strumento è in grado di
della Torre è sempre in agguato, e l'ombra è
offrirci. Per ottenere tale risultato dobbiamo
tanto maggiore quanto più forte è la luce.
affrancarci da quanto instillato in noi dalla nostra
pigrizia e dalla cultura in cui siamo immersi. Una Nel nostro caso l’ombra è rappresenta dalle
formazione che vuole la preghiera un freddo pieghe della nostra poliedrica composizione
omaggio ad una realtà intangibile e posta fuori di psicologica, dove il favore personale, il desiderio

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di apparire e l'essere in virtù di ciò che stessi, e noi siamo costituiti da ciò che
compiamo, sono i tre baratri capaci di far elaboriamo a seguito dell'alimentazione.
sprofondare nelle tenebre ogni nostra azione. Quest'ultima, in un'ottica integrale dell'individuo,
investe ogni elemento che dall'esterno di noi
Tale verità ci è narrata dalla tradizione, quando
viene assimilato. Così come poniamo attenzione a
racconta di mistici e santi che combattano
quanto nutre il nostro fisico, noi che ambiamo a
furiosamente contro Satana e i demoni.
comprendere i sottili meccanismi che tutto
All'interno delle loro celle di preghiera e
animano, dobbiamo porre egualmente attenzione
meditazione, nelle stesse chiese, nei campi e nei
a quanto sfama il nostro intelletto e le nostre
giardini uomini e donne devoti affrontano
emozioni.
l'avversario in una battaglia i cui confini si
perdono fra il fisico e la psiche. La preghiera consapevole stessa diviene
alimento, in quanto essa nutrirà il
Cos'altro è questo abile e potente
nostro corpo lunare di elementi
duellante se non la nostra ombra,
sacri ed immaginifici, in grado di
nelle sue infinite sfumature e
poter avviare il processo di fioritura
propaggini ? E' pur vero che
dei nostri centri sottili. L'armonica
dobbiamo temere l'avversario,
che essa sviluppa nella sua costante
nelle sue infinite forme, ma è
ripetizione, come al contempo il
però doveroso ricordarsi che il
carico di immagini e la narrazione
successo non ci è mai precluso a
mitologica e spirituale in essa
priori in nessuna prova, in quanto
contenuto, sono effettivi elementi
ognuna di esse nasce da noi
di potere in grado di modificare la
stessi. Ecco quindi che il
struttura del nostro intero essere.
combattimento spirituale è il
La prima agisce inesorabilmente sul
necessario valico da superare, in
corpo fisico, grazie al potere
quanto solo attraverso di esso
vibratorio del suono, i secondi
saremo in grado di comprendere
invece si radicano nella nostra
quanto ancora vi è da rettificare e
mente contribuendo a fornire la
purificare in noi al fine di essere
base associativa per il logos divino.
sacerdoti del vero e della
conoscenza.

Il praticante deve essere in grado di alimentare le Ovviamente questo edificio sacro deve trovare
proprie impressioni, il proprio centro intellettivo, fondamenta solide e non improvvisate. Queste
con pensieri, suoni ed immagini sacri ed elevati. sono rappresentate dalla giusta tecnica della nota
In grado di sostituire, di svelenire, la massa interiore, così come da una intera vita governata
putrida di quanto comunemente invade la nostra dalla ricerca del perfezionamento interiore.
mente, grazie ai messaggi pubblicitari, la L'improvvisazione, e lo sporadicità nell'azione, la
televisione, l'irruzione del mediocre e del caduta di tono, sono elementi ostativi, al pari
miserevole quotidiano. La preghiera è un della mancanza delle purificazioni necessarie.
prodotto della nostra azione magica e di noi

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Sezione “Lavori Filosofici” quelle scintille divine che albergano in ognuno di


LA MECCANICA DI UN RITO noi.
ERMES SUPERIORE INCOGNITO
Nel rituale giornaliero martinista dopo la recita
Un rituale è un insieme sistematico di gesti dei salmi che ci guidano in un preciso percorso
parole, frasi ad alto contenuto simbolico coprendo i concetti di Luce (In principio erat
finalizzato a predisporre l'officiante a un diverso verbum...), di presentazione e riconoscimento
atteggiamento e impostazione spirituale. della nostra eggregore (Ecce quam bonum et
quam iucundum abitare fratres in unum...), di
Il rituale ha quindi sempre un fine e uno scopo e promessa per un risultato certo delle nostre
non è mai fine a se stesso. Solitamente un rituale azioni ( Beatus vir...) e di benedizione sulla
è connesso ad un mito specifico nel quale si nostra fratellanza (Ecce nunc benedicite
viene ad identificare meglio il messaggio dominum...), evochiamo le essenze angeliche
contenuto e meglio si riesce a percepirne la scorporandole dal nostro essere chiedendo
verità nascosta. protezione.

Per raggiungere l'obbiettivo prefissato dal rito è Una tripla protezione da: noi stessi, gli altri e per
necessario eseguirlo fasi successive che avranno gli altri; affinché la superbia, l'ingordigia, l'ira,
diversa valenza e complessità. l'accidia, l'avarizia, la lussuria e l'invidia dentro e
fuori di noi non alimentino lo spirito dei tempi
Anche un gesto scaramantico se ripetuto ogni
rendendolo sempre più invivibile per noi e per le
volta in determinate circostanze assume la
generazioni future.
valenza di rito a scopo apotropaico.
Un'operazione spirituale potente con un grande
Nell'ambito invece delle tradizioni iniziatiche i
potere di cambiamento che, anche se non lo
rituali si diversificano a seconda del grado nel
vediamo, sappiamo essere stato lanciato ad
quale vengono eseguiti.
aleggiare e a contrastare l'opera delle umane
Ogni rito non a sfondo apotropaico ma evocativo bassezze che inquina le nostre esistenze.
o d'iniziazione si svolge obbligatoriamente in tre
La chiusura consente di tornare nella dimensione
fasi: apertura, evocazione (iniziazione) e
terrena.
chiusura.
Più forti di prima? Direi di no.
Nella prima fase è opportuno utilizzare oggetti
che coinvolgano l'uso del corpo e del In questa operazione doniamo e quindi ci
movimento; in questo modo l'attenzione si priviamo di qualcosa, ma proprio la capacità di
rivolge a ciò che stiamo compiendo estraniandoci recuperare queste energie disperse, questo
dal mondo volgare e materiale. Il primo passo gesto di grazia, allena quelle parti noi che
verso un universo interiore nel quale, alla altrimenti si atrofizzerebbero, smorzandosi fino a
profondità, corrispondono infiniti spazi infiniti. spegnersi come un corpo malato senza difese
immunitarie.
La fase evocativa non cercherà in questo modo
un dio esterno a noi, ma riuscirà a contattare Più doniamo e più riceveremo.

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Sezione “Lavori Filosofici”

Un rito come il nostro insegna ad affidarci alla


I TEMPI E LE CADENZE DEL
parte migliore di noi stessi che altrimenti si LAVORO DELL’ASSOCIATO
perderebbe nella spazzatura che la vita di tutti i URIEL ASSOCIATO INCOGNITO
giorni ci fa inghiottire e continuerà a tentare di
Se è vero, come è vero, che il Martinismo
farci inghiottire presentandocela come un cibo
persegue la reintegrazione dell’Uomo nel Divino,
prelibato, se non ci mettiamo nella posizione di in grado di Associato bisogna far sì che il divino
diventare osservatori critici di noi stessi possa manifestarsi nell’Uomo. Affinché ciò possa
decidendo cosa è meglio fare o non fare. accadere bisogna mettere in essere un combinato
disposto costituito da atti di volontà e da azioni
dirette verso l’ignoto. Gli atti di volontà sono di
vario genere e vanno dall’allontanamento
controllato e razionale della carica di scetticismo
che può attanagliare l’Uomo del XXI secolo su
argomenti spirituali, all’estromissione da sé di
qualsiasi avversione al messaggio cristiano, alla
serietà di mantenere l’impegno con se stessi di
praticare la rituaria prescritta dal Superiore
Incognito Iniziatore. Le azioni dirette verso
l’ignoto sono invece le meditazioni e le preghiere
e tutti gli atti rituali che costituiscono il tessuto
operativo del lavoro martinista.
In prima istanza quindi il rituale martinista
in grado di associato incognito realizza una
operatività tra realtà e apparenza, ove
Un fratello massone mi disse un giorno che il l’apparenza è tutto ciò che i nostri sensi ricevono
martinismo non faceva per lui perché non se la e il nostro cervello elabora, mentre la realtà è
sentiva di fare il chierichetto. Quello che per lui l’essenza in sé delle cose, inaccessibile ai sensi.
Su questo fronte si era già cimentato
era un disonore, ovvero di compiere un rito
Schopenhauer che nella sua più grande opera “Il
quotidiano per me era un atto d'umiltà verso me mondo come volontà e rappresentazione” tenta
stesso e di fratellanza verso gli altri, quindi l'atto di fuoriuscire dalla dimensione illusoria per
più grande che potessi compiere, che mi portava approdare all’essenza delle cose; tuttavia la via
esattamente dalla parte opposta da quella intrapresa da Schopenhauer si discosta da quella
indicata dall'ombra della superbia che serve solo scelta da L.C.d.S.M. Infatti il primo sceglie il corpo
a pompare quell'ego che acceca ogni nostro quale mezzo per andare al di là dell’illusione,
unica realtà che ci è data non come immagine ma
gesto.
intangibile in quanto noi viviamo il nostro corpo
dall’interno; il secondo invece predilige
l’immersione sempre più profonda negli abissi del
nostro essere spirituale “fino a focalizzare la
radice viva vivificante e ricondurla alla Luce”.

Una delle illusioni che il cammino


martinista insegna a contrastare è il tempo

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profano; la tematica è già nota in molti studi di erano ciclici, generalmente partivano dal giorno
esoterismo, di antropologia e di storia delle in cui era accaduto un evento topico e, dopo aver
religioni: già importanti autori, uno per tutti scandito una quantità finita di tempo, ritornavano
Mircea Eliade, hanno studiato i rapporti tra il ciclicamente su se stessi. Il Cristianesimo
tempo profano oggettivo e lineare e il tempo introdusse invece un tempo lineare dalla
sacro soggettivo e ciclico e come la ritualità sia creazione al giudizio universale cancellando la
uno degli strumenti principali per aprire una ciclicità del tempo, creando quindi una prima
parentesi temporale sacra all’interno dello frattura tra il tempo interiore spirituale e il tempo
scorrere lineare del tempo profano; e solo dentro oggettivo. Tale frattura, oggettivatasi
a questa parentesi (unitamente alla parentesi maggiormente con la diffusione dei successi della
spaziale del Tempio) diventa possibile il contatto scienza - nelle cui equazioni il tempo non è mai
tra sacro e profano, tra Tradizione e presente, tra negativo - e con l’affermazione del regime
Divinità e Uomo; la ritualità realizza fenomeni di economico quale pensiero unico e unificante su
sacralizzazione, ovverosia simboli, parole di scala globale (per cui è importante sono il futuro
potere, gesti, mantra, meditazioni che attivano prossimo) rende ancor più urgente, per l’Uomo di
meccanismi prementali innati e diventano tutti desiderio, organizzare gli eventi del tempo
insieme, tra le altre cose, strumento di controllo profano attorno a parentesi temporali cicliche di
del tempo interiore. Più in dettaglio, il tempo vita spirituale.
profano di per sé evanescente ed effimero,
quando diventa momento di manifestazione del Le più evidenti ciclicità della rituaria
sacro, diviene un ripetibile eterno presente e martinista sono due: la cadenza del rituale
assume un senso che va oltre il senso ordinario; il quotidiano e il rituale di purificazione della Luna
ritmo cadenzato delle parole e dei gesti nuova.
contribuisce ad alterare il tempo profano e si Il rituale quotidiano segue il Grande Ciclo
oltrepassa il confine della comune durata Solare ed è eseguibile solo in quattro finestre
temporale e instaura un regime di temporalità giornaliere separate da sette ore. Per
diverso, astorico, primordiale che apre un canale l’importanza della ripetitività in ambito spirituale
interiore e consente di farci toccare le corde più è fondamentale che ciascun fratello esegua il
profonde del nostro essere. La rituaria martinista proprio rituale solo all’interno delle finestre
pone in essere una tempistica di ordine interiore (sarebbe meglio addirittura ogni giorno la stessa):
ed è ciò il focus di queste mie riflessioni: infatti ogni sette ore accade che le
ovverosia mostrare come tempi e cadenze del corrispondenze delle ore magiche ritornano in
lavoro martinista in grado di associato possano fase, quindi all’interno dello stesso giorno la
creare quelle condizioni affinché il Divino si corrispondenza è la medesima per tutte e quattro
manifesti progressivamente nell’Uomo. le finestre, mentre cambiando giorno (poiché 7
non è divisore di 24) la corrispondenza delle
Bisogna innanzitutto osservare che fu quattro finestre si sfasa e cambia e infine solo
proprio il Cristianesimo, da cui il Martinismo dopo 7 giorni di 24 ore (il minimo comune
prende linfa e strumenti, a introdurre in multiplo) l’intera sequenza torna in fase. Indi per
occidente il concetto di linearità nel tempo; cui operando i martinisti nelle finestre stabilite,
infatti nella tradizione greco-romana e in parte essi operano nel giorno sempre sotto la stessa
nella tradizione giudaica il tempo era ciclico, influenza spirituale (di un angelo o di un pianeta
rappresentato come una ruota o un cerchio che che sia) e il giorno seguente sotto un’altra
torna periodicamente su se stesso e i cui influenza spirituale e così via per l’intera
movimenti erano regolati da leggi astronomiche; settimana, dopo la quale tutto ciclicamente
così gli antichi calendari, strumenti per ricomincia dall’inizio.
imbrigliare oltre che per rappresentare il tempo,

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La precedente spiegazione crea le durante il rituale. E poi la batteria in grado di


condizioni per una ritualità molto importante in associato che consta di quattro colpi su quattro
ambito martinista, ovverosia il rituale di catena: punti distinti del piano a formare un quadrato,
infatti l’essere in fase con tutti gli altri fratelli con un chiaro riferimento al piano quaternario. E
dell’Ordine, consente di creare un campo ancora la ripetizione delle tre invocazioni di sette
eggregorico, a patto che sia in armonia con i ritmi nel rituale di purificazione e il disegnare tre volte
della natura, che fornisce l’energia magica per la la croce con il sale consacrato sopra l’acqua per
reintegrazione universale. l’abluzione sono tutte operazioni ripetitive a
L’altra cadenza evidente è il rituale di carattere teurgico delle quali probabilmente
purificazione di luna nuova, che segue il Piccolo l’associato inizialmente non ne coglie la funzione
Ciclo Lunare. La purificazione non è da intendersi ma che comunque agiscono a livello spirituale
in ottica confessionale, ma sempre al fine di creare
in quella martinista, quella instaurazione di
secondo cui essa consiste tempo interiore affinché
in quegli atti di volontà il contatto consapevole
cosciente che consente di con la scintilla divina
scartare consapevolmente contenuta nel Sé possa
tutto ciò che è transitorio e avvenire.
che appartiene alle parti
inferiori della personalità, Affinché tale
ovverosia le passioni e i vizi contatto possa realizzarsi
del corpo, le bassezze, gli è fondamentale che
atti le cui ragioni d’essere tempi e cadenze siano
non provengono sintonizzati con i ritmi
dall’interno ma da della natura in modo
condizionamenti esteriori. armonico poiché
La cadenza della obbediscono a leggi
purificazione della luna ha cicicle inviolabili. In
in ultima istanza una natura tutto è armonico:
finalità teurgica, infatti ci si purifica per prepararsi così come il pianeta è fedele alla sua ellisse che
ad un nuovo ciclo di operatività eliminando tutto traccia intorno alla sua stella, la stella è leale al
ciò che non sia essenziale, ciò che è estraneo alla centro di gravità della galassia; proprio così deve
propria essenza, affinché la teurgia possa essere la vita spirituale dell’Uomo, ovverosia
funzionare e la reintegrazione realizzarsi. armonica e in fase con i ritmi della natura se
vuole usufruire dei benefici dell’eggregore di
All’interno di questi due grandi ripetitività sfondo che la natura stessa spontaneamente
quotidiane e mensili, basate su un sistema ciclico dispiega nella manifestazione. L’aderenza
soli-lunare, esistono tempi e cadenze con loro pedissequa alle indicazioni rituarie che l’associato
precipua funzione e specificità. Cercando di non riceve dall’Iniziatore è condicio sine qua non
eccedere in nozionismo, anche per non correre il affinché il processo armonico abbia una chance di
rischio di sottovalutare o addirittura banalizzare essere posto in funzione, poiché l’Iniziatore le ha
la ritualità, nel rituale quotidiano si trova ad attinte a sua volta da una Tradizione martinista
esempio la ripetizione della croce cabalistica: tre secolare (che diventa millenaria se consideriamo
volte in apertura per creare una protezione le tradizioni da cui ha attinto il Martinismo, in
prendendo l’energia dal Divino cui corrisponde il primis quella cristiana) e che sicuramente ha ben
numero tre, e quattro volte in chiusura per compenetrato e provato su di sé, fino anche ad
distribuire nel quaternario l’energia lavorata adattare i rituali affinché si armonizzino sempre al

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meglio con i tempi in cui è dato di vivere. E Sezione “Lavori Filosofici”


soprattutto l’armonizzazione non deve riguardare LA CROCE CABALISTICA
l’altissimo ma breve frangente di vita in cui si vive
ARPOCRATE ASSOCIATO INCOGNITO
il tempo rituale, ma soprattutto deve riguardare
la restante parte di tempo profano, che deve
Atah
essere organizzato intorno al momento rituale e
Malkuth
armonizzato con naturalità.
Ve-Geburah
Ve-Gedulah
Le Olam
Amen

A te
Il regno
La potenza
La gloria
Nei secoli dei secoli
Amen

Durante il rituale della Croce Cabalistica vengono


recitati questi versi, che non sono altro che la
frase finale della preghiera al Padre, in un'antica
formulazione in lingua ebraica.

Mi rivolgo all’Eterno come in preghiera,


compiendo nel mio spazio sacro e gestuale, un
rituale di sintesi simbolica essenziale e molto
potente, quasi a cercare un incontro in quelluogo
interiore, dove teurgicamente si incrociano e si
congiungono, la dimensione divina e quella
umana, cioè nel centro del cuore.
La forza evocativa delle parole, unitaalla croce
tracciata sul corpo,inducono a cercare quel punto
d’equilibrio dove far coincidere il centro del
proprio universo fisico, animico e spirituale, al
fine di concedere alla materia la memoria del
pneuma.

Sebbene in apparenza breve ed essenziale, il


rituale cela una notevole forza comunicativa, se è
vero come è vero, che il simbolismo risulta tanto
più potente, quanto più è ridotto ad un
minimalismo espressivo archetipale, capace di
incarnare ed incardinare il suo significato,in un
singolo gesto o in una semplice forma.Il percorso
di ricerca della struttura simbolicadel rituale è
funzionale al processo di interiorizzazione dello

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stesso ed è idoneo a coagulare la dimensione verrebbe da pensare che già nella prima parola
eterica del proprio pensiero, regale chiave enunciata nel rituale,sia stata seminato il nucleo
d’accesso alla dimensione inconscia dei significati vitale, del percorso verticale che congiunge
e delle verità. Kether a Malkuth. L'albero sefirotico si completa
poi, tramite la dimensione orizzontale di
Le parole ed i gesti,propri della Croce Cabalistica, Gheburah e Chesed o Gedulah,
rimandano chiaramente, oltre che alle tradizionali che rappresentano il principio dell'equilibrio
qualità della croce, alla costruzione di un più dinamico della natura dualistica della realtà. Tale
complesso impianto sefirotico. Lo scopo principio sottende al genere, alla corrispondenza
dell'invocazione è quindi l’osservazione o la ed alla natura delle cose. In particolare,con la
vivificazione interiore, dello splendore della declamazione dei nomi di Gheburah e Gedulah,e
manifestazione Divina nell’uomo, una tensione con la loro ubicazione ciascuna su di una spalla, si
ascetica che crea corrispondenza tra il manifesta la struttura sefirotica dell’Uomo. Il
macrocosmo ed il microcosmo Uomo. Magus compiendo il segno della croce e si
I molteplici strumenti quali le correlazioni, le specchia nell’albero della vita,
corrispondenze in base al genere qualificante, dimostrando,durante la sua pratica operativa, di
l’espansione corporea, le analogie micro e contenere in potenza i gradi della sua evoluzione
macrocosmiche, sembrano frattalizzare, in questa trasmutatoria.
struttura rituale, la sintesi simbolica del genoma La nostra dimensione “malkutica” vibra al suono
della creazione, che dal rapporto bidimensionale delle parole sacre, come in una consacrazione
di due rette nel punto IO, evolve in figura umana, della funzione che in essa ha la Scintilla Divina, la
in cosmo ed in semplice principio creativo, volontà che rende Spirito,l’inerte materia.
diventando strumento della matrice del Logos
divino.

La luce che scende da Kether, come fosse un


frutto su un albero, viene colta con amore dalle
tre dita della mano destra, che simbolizzano la
trinitaria luce divina dei 3 veli del negativo; la
mano, quindi, viene portata nel terzo occhio,dove
risuona in immagine e poi in vuoto, specchio della
nostra dimensione più sottile. Il gesto di portare
la luce nel terzo occhio, esprime la volontà di
accogliere e di comprendere il contatto tra la
Shined il proprio Regno.
Dopo la mano discende e vibro la parola Atah.
Atah in ebraico significa “ATe” ed è chiaramente
molto usata nei testi sacri; durante una semplice
analisi della composizione letterale della parola,la
mia attenzione è stata attirata dal fatto che
la Thau viene disegnata come una vera e propria
croce e che cabalisticamente rappresenta
Malkuth,mentre l’Alef ,che la precede,può
indicare Kether.
Se ci spingiamo un po’ oltre notiamo Nell’incrocio delle luci che vanno immaginate
che Alef e Thau sono la prima e l’ultima perdersi all’infinito, il percorso verticale e quello
consonante dell’alfabeto ebraico antico,tanto che orizzontale si incontrano all'altezza del plesso

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solare, cioè dove si irradia lo spirito vitale, la Shin Innumerevoli possono essere gli spunti e le
di Tiferet, ovvero il punto in cui brucia la fiamma meditazioni personali, che si svelano dall'analisi di
monoatomica del corpo solare. ogni singolo passo del breve rituale, di ogni
Lì dove nasce il punto, che brilla di purezza e singola parola sefirotica, di ogni singola lettera
potenza divina, due raggi di luce si incrociano, cabalistica, di ogni singola parte di ogni lettera, di
creando lo spazio ed il tempo interiore, ogni numero sotteso, di ogni colore espresso. E’
l’autocoscienza che diventa pensiero. la vertigine del viaggio interiore in base al quale,
Il rituale prosegue nel “Le Olam”, quando la mano in ogni scatola della materia e della conoscenza,
gira in senso antiorario, accennando ad un ne è custodita un'altra di analoga forma e mistero
cerchio dinamico che opera sia nel tempo (per e alla fine,tutto ci conduce di fronte a quel punto
sempre),che nello spazio (il cerchio);tutto di luce solare, che brilla dentro di noi e che può
promana dalla vibrazione spiraliforme che fa essere una semplice croce di luce.
procedere ciò che esiste attorno allo spirito
vitale, in uno stupendo equilibrio armonico. È proprio nello spazio e nel "Luogo" che ha azione
la vita e recitando il nostro spazio interiore,
Nel suo percorso a spirale l'Uomo interiore è un tracciandolo come un tempio, possiamo costruire
semplice punto che anela al cerchio, un il simbolo della nostra essenza, nonostante il
microcosmo che si schiude alla perfezione Luogo sia al contempo, possibilità di noi stessi e
superiore. La forma aperta di un cerchio separazione da Dio.
interamente tracciato, termina nella parola Amen
e rende saldo il gesto di completamento
umano,in un atto di fede. Con la fede della
congiunzione delle mani l'uomo buca lo spazio
nel punto centrale dell'Esagramma, che altro non
è che la matrice dell'essenza umana che si
specchia nel gesto.
Le mani vanno spinte in avanti, a muovere
quell'acqua verticale di cui siamo fatti ed in cui
vibra l'immagine del simbolo primordiale, come
in un tentativo di toccare quel velo che ci divide e
ci protegge, dalla parte sconosciuta e indefinibile
della nostra identità psicologica.
Il centro è l'etere ovvero la concentrazione e
l'equilibrio dei quattro elementi, che nella
rotazione esprimono la perfetta unione ed il
perfetto equilibrio vibratorio, una memoria del
Principio e di quel vuoto dove l'origine è celata.

La Croce Cabalistica pertanto simbolizza la


relazione metafisica tra l'uomo e Dio, le leggi di
governo della materia attraverso lo Spirito e la
possibilità che è data all'uomo di comprendere
meglio il suo Regno interiore. Il luogo e lo spazio
d'azione sono il corpo del Magus, che nel gesto di
accogliere la luce, tende ad essa ed in quel sacro
e magico gesto riflette le leggi della creazione.

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Sezione “Lavori Filosofici” ancora: se due di voi sopra la terra si


IL RITUALE GIORNALIERO COME accorderanno per domandare qualunque coso la
otterranno . Perché dove sono due o tre riuniti
LAVORO INTERIORE nel mio nome, io sono in mezzo a loro” ).
BEATRICE ASSOCIATA INCOGNITA Secondariamente, a livello psicologico, in quanto
è insito nel concetto di Fratellanza l’obbligo di
Lo scopo che ci si dovrebbe prefiggere,nel sostenersi a vicenda ed incoraggiarsi nel difficile
momento in cui si accede ad una qualsivoglia cammino spirituale, nei momenti di difficoltà;
struttura iniziatica, dovrebbe essere soltanto uno: inoltre, il confrontarsi con altri in merito a
la Conoscenza. Bisognerebbe anche avere ben questioni esoteriche e interiori può rafforzare il
presente che la reale Conoscenza non si impara nostro obiettivo e la fede. L’esecuzione di certi
su nessun libro, per quanto esso sia antico, scritto rituali, la ripetizione di formule, preghiere,
da illustri studiosi, comprovato da molte fonti, mantra, gestualità, simboli, se è presente
etc. Ciò che viene tratto dalla lettura dei concentrazione, devozione, entusiasmo, può
cosiddetti “testi sacri” di ogni Tradizione dipende produrre stati energetici differenti rispetto a
unicamente dal nostro stato di coscienza, dal quello che sperimentiamo nella routine
nostro livello dell’Essere , che a sua volta può quotidiana. Può aumentare il nostro livello di
essere modificato soltanto mediante una energia con conseguenti sensazioni di benessere
profonda Autoconoscenza e un processo attivo di psicofisico, serenità mentale temporanea,
cambiamento interiore. L’ iniziazione reale e assenza di paura e di altre emozioni negative,
concreta è solo quella che avviene al nostro oltre a percezioni fisiche varie e più o meno
interno; nessuno ci può trasmettere alcunché per intense (leggerezza, flussi energetici all’interno
semplice “imposizione delle mani”, nè il solo fatto del corpo sperimentati come formicolii,
di essere affiliati ad una struttura o parte di una vibrazioni, caldo, freddo etc. etc.). Se la pratica
Loggia modifica il nostro reale modo di essere di quotidiana non è accompagnata da un reale
una virgola. L’iniziato autentico è un uomo che cambiamento interiore duraturo e definitivo,
cerca con tutte le sue forze di elevarsi al di sopra però, questi momenti resteranno (benchè
della sua umana (triste) condizione, che ha piacevoli) fini a se stessi, l’energia che
acquisito un certo grado di dominio sul suo corpo accumuliamo verrà, al termine della pratica,
e sulla sua mente, che è disposto al sacrificio e ad riassorbita nei nostri innumerevoli elementi
abbandonare abitudini e comportamenti che si psicologici avversi e si esaurirà velocemente
frappongono tra lui e la sua meta. Egli possiede la (nella migliore delle ipotesi), oppure (in quella
volontà di modificare il proprio carattere, ma non peggiore) andrà, in quanto forza neutra, a nutrire
per moralismo o per seguire dei dogmi di proprio quei lati “umani” che dovremmo
comportamento imposti dall’esterno, bensì superare.
perchè sa che tutto ciò che occupa la nostra Il rituale giornaliero: considerazioni generali Il
mente, ci toglie energia (preoccupazioni, desideri rituale giornaliero, così come elaborato e
opprimenti, ansia, stati emotivi intensi sia positivi proposto dal Convivium Gnostico Martinista,
che negativi) e ci allontana da quello stato offre numerosi spunti di lavoro interiore, se
interiore ideale nel quale è possibile, seppure per eseguito nel modo corretto. In generale si può
brevi attimi, ricordare la nostra vera natura. Ci dire che impegnarsi in modo costante ad
sono dei vantaggi concreti nell’appartenenza ad intervalli regolari in una pratica o rituale, è un
un gruppo e nel condividere con altri lo stesso inizio di autodisciplina e può aiutarci a sviluppare
impegno quotidiano, gli stessi valori, le stesse la forza di volontà. Ogni preghiera, salmo,
esperienze. In primis, a livello energetico , in mantra, tracciamento di simboli, deve essere
quanto la forza di preghiere, intenti, motivazioni eseguito in modo da coinvolgere completamente
si somma (Matteo XVIII {19-20}: “ In verità vi dico tutto il nostro essere; dovrebbe assorbirci a tal

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punto da escludere qualunque altro pensiero. ed incentrarsi sulle pratiche che ritiene più utili
Questo può risultare difficile in quanto ripetendo per lui ed in sintonia col proprio essere, desidero
giornalmente formule prefissate, si corre il rischio soffermarmi brevemente sulla preghiera
che esse diventino meccaniche e prive di all’angelo giornaliero, che rende possibile
partecipazione interiore; per ovviare a questo all’interno del nostro rituale quella parte di lavoro
problema, si può cercare di coinvolgere nella esoterico che viene spesso dimenticata o messa
pratica TUTTI i nostri sensi (esterni ed interni). in secondo piano: l’eliminazione dei difetti. Ogni
Ad esempio: ripetendo ad alta voce un salmo, con nostro comportamento disfunzionale può, con
le orecchie ascoltare la propria voce, facendo adeguata introspezione e con la sincerità
caso a come essa risuona, alla vibrazione che necessaria, essere ricondotto alla presenza nel
produce nella stanza, al suono delle parole etc.; nostro spazio psicologico di uno dei sette difetti
contemporaneamente, cercare di percepire il principali indicati col nome di 7 vizi capitali, che
corpo e la postura, la posizione delle mani e delle nella preghiera in oggetto vengono menzionati ed
braccia, ciò che essa esprime, così come la associati ognuno ad un arcangelo e ad un giorno
presenza eventuale di tensioni muscolari, di della settimana. Il momento in cui recitiamo
dolori, cercando di comprenderne la causa. Allo questa preghiera o invocazione, possiamo
stesso tempo, mentalmente si può provare a cogliere l’occasione per rivedere mentalmente la
visualizzare quello che stiamo recitando, lasciare nostra giornata o quella precedente, oppure
che le immagini si formino spontaneamente al rievocare degli episodi in cui questo particolare
suono delle parole, osservarle con l’occhio difetto si è manifestato. L’energia che si sviluppa
interiore.. Nel caso di un mantra, ad una parola o dalla pratica potrà così essere utilizzata in modo
lettera ebraica, o invocazione, si potranno costruttivo per correggere quel lato di noi,
associare colori o simboli inerenti, oltre potremo visualizzare il nostro cambiamento e i
all’osservazione delle caratteristiche del respiro benefici che da esso ne verranno, oppure
mentre si recita (ritmo, intensità, effetto della visualizzare l’Angelo stesso, o il fuoco, o una luce,
respirazione e della ripetizione sul nostro stato che dissolve ciò che ci impedisce di procedere.
interiore). Ciò che si sperimenta durante il rituale Porteremo così la nostra attenzione sugli ostacoli
dovrebbe essere oggetto di riflessione nelle interiori che abbiamo e questa consapevolezza
restanti parti della giornata (emozioni, pensieri dovrà essere mantenuta anche al termine del
ricorrenti che ci hanno distolto, immagini sorte rituale.
spontaneamente); la pratica non finisce con i 30 La visualizzazione è fondamentale, non solo del
minuti di rito, ma è parte della vita di ognuno di problema ma anche dell’alternativa al problema
noi. Intuizioni avute durante il rito e poi (o difetto) che abbiamo, perchè essa agisce a
analizzate, potranno aiutarci a risolvere problemi livello inconscio e con il tempo finirà per produrre
del quotidiano, altre potranno essere richiamate cio? Che mediante la volontà e la concentrazione
alla nostra attenzione prima di dormire e venire noi cristallizziamo.
poi elaborate nel sonno. Esistono infinite Conclusioni Ogni pratica diviene viva,
possibilità di utilizzo degli strumenti presenti nel multisfaccettata e sempre nuova ( e produce un
rituale giornaliero: sta poi alla volontà e effetto) se la rendiamo tale mediante il nostro
motivazione del singolo trovarne sempre di completo assorbimento in essa. La conoscenza
nuove o perseverare in quelle più affini al proprio teorica, così come la semplice ripetitione di
modo di essere in modo da rendere la pratica rituali, sono utili in un primo tempo, perchè ü
sempre più profonda e fruttuosa e di non cadere necessario porre delle basi solide al Lavoro. Esse
nella noia e nella svogliatezza. possono essere fonte di ispirazione, di riflessioni,
La preghiera all’angelo giornaliero e di interesse per ulteriori approfondimenti. La
l’eliminazione dei difetti Fermo restando che mente, però, ad un certo punto dovrà essere
ognuno deve personalizzare il rituale giornaliero lasciata cadere, e per questo bisogna sviluppare

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una reale Presenza, la Conoscenza deve divenire Sezione “Lavori Filosofici”


intuitiva ed immediata e non filtrata dal pensiero RIFLESSIONI SUL PERCORSO
razionale; il significato vero di Iniziazione (troppo
spesso dimenticato) è un radicale cambiamento MARTINISTA
nel nostro stato dell’Essere, ed una ferma volontà TALIA ASSOCIATA INCOGNITA
di raggiungerlo mediante il lavoro giornaliero
costante e profondo. Ogni volta che vengono chiusi i lavori di una
tornata di loggia ti trovi un tatuaggio che
percepisci impresso a tratti, che riemerge per ore
ed ore – e riemergerà in futuro - e che desideri
fortemente ricostruire. Non sempre accade –
tantomeno immediatamente - nella sua interezza
e nella sua linearità, ma se sei stato “presente”
con tutti i livelli del tuo essere, l’impressione
affiorerà consolidata in te.
Le caratteristiche evidenziate dal nostro
Amatissimo Filosofo Elenandro XI sulle differenze
tra Martinismo e Massoneria hanno sicuramente
aiutato tutti noi a focalizzare (anche comunque i
fratelli che non sono Liberi Muratori) il perimetro
entro cui ci muoviamo nel nostro percorso
spirituale. E la prima dote per conoscere
perfettamente dove si è indirizzati, è senza
dubbio il senso dell’orientamento.
Comprendo che non sia semplice distinguere per
alcuni fratelli Liberi Muratori ciò che è
complementare in senso assoluto da ciò che lo è
per se stessi: nel primo caso si parlerebbe di
inadeguatezza di un Ordine Iniziatico, nel secondo
di bisogno personale di “altro” da ciò che si è già
trovato. Ma tutte le vie sono giuste ed alfine è il
viandante che fa la differenza.
Molti strumenti e alcuni simboli sono comuni a
Massoneria e Martinismo, anche se non
solamente a loro. Ciò non significa che questi due
percorsi si intersechino e si assemblino come uno
yin e uno yang, ma solamente che alcune
“parole” utilizzate in due linguaggi sono comuni:
usare il termine pop-corn non farà di me italiano
diventare improvvisamente un inglese Ogni
ordine iniziatico ha le sue peculiarità e le
somiglianze di alcuni tratti comuni sono solo
esteriori; ogni ordine iniziatico ha inoltre il
proprio lessico, e imparare ad averne padronanza
aiuta l’adepto nel ri-conoscere chi è conosciuto.
Le nostre tornate di loggia – così come i rituali
giornalieri –si articolano in tre fasi: l’apertura, la

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parte operativa, la chiusura dei lavori. origine ad uno stato bilanciato ma, ovviamente
Osservando attentamente e tentando un anche in perpetua e costante revisione. Il tempio
raffronto, sorge subito all’attenzione la interiore acquista i suoi punti cardinali, purificati
caratteristica principale: l’opera. Riflettendo ad ogni luna piena, in un’operazione do ut des
attentamente su questo termine, potremmo sempre più consolidata all’interno della catena ed
restare sorpresi dal fatto che può essere utilizzato alla luce amorevole dei Maestri Passati. L’Iniziato
sia per il lavoro adoperato per ottenere un che diverrà Superiore Incognito consoliderà il
determinato risultato, sia per il prodotto stesso proprio tempio interiore, sacerdote di se stesso e
ricavato tramite questo lavoro, appunto: “io sto capace di fiorire al centro della croce. Questa
realizzando un’opera”, ma anche “quell’oggetto è progressione consente al Martinista di allargare il
una mia opera”.Percepisci in tal modo proprio campo visivo e comprendere una
esattamente l’essenza di ciò che costituisce il prospettiva sempre più ampia ma contenente e
corpo operativo centrale del rituale martinista: inglobante tutto quanto già sperimentato e
un unicum tra chi opera, ciò che fa e ciò che conquistato attraverso il proprio genio personale.
ottiene. Il Martinismo è filosofia ed arte, per L’”opera” del Martinista può quindi anche essere
quanto studiato ed approfondito nonché operato intesa come armonia musicale in cui la
ed applicato, ma lo strumento principe utilizzato, conoscenza degli strumenti all’interno di
ciò che lo rende percorso squisitamente un’orchestra potrà farti suonare ma solo la tua
individuale, amplificato oppure inaridito interpretazione e la tua sensibilità potranno
all’infinito, in continua e perenne crescita oppure produrre una melodia divina. A chi, mosso da
in stagnante e putrefacente stallo, sei tu stesso. Il incalzante e stolta curiosità, cerca sempre di
Martinista è colui che chiede di possedere la “conoscere” gli strumenti e/o i rituali del grado
conoscenza di strumenti di cui percepisce – superiore, dobbiamo ricordare che – per
all’inizio abbastanza grossolanamente - la orchestrare, appunto! – è necessario saper
necessità, per iniziare il primo gradino del lavoro leggere uno spartito, aver fatto pratica di
sul piano quaternario, di cui ogni uomo porta solfeggio, avere padronanza dello strumento con
quotidianamente la rappresentazione sul proprio cui ci si accompagna: preghiera cardiaca, teurgia,
corpo: le passioni, l’umanità, ma anche il sacerdozio.
desiderio di innalzarsi, e poi di incendiarsi. Così Visto che l’operatività martinista è nostra
abbiamo iniziato il nostro cammino da Associati: peculiarità e caratteristica, ne consegue in
lavorando ogni giorno sotto la protezione di un maniera ovvia – e così dovrebbe facilmente
angelo che ci ricorda uno dei nostri innumerevoli quindi apparire – che lo scopo ottenuto od
vizi, specchiandoci in lui e iniziando a scalpellare ottenibile è diverso da quello di altri percorsi
quell’ “involucro grossolano” menzionato nel iniziatici. Il Massone, “uomo del dubbio”,mette al
nostro rituale. Il cammino prosegue centro della propria ricerca la conoscenza, e
trasformandoci – non sempre! - in Iniziati. In sviluppa tale lavoro soprattutto tramite “tavole”,
realtà la trasformazione non avviene per il ossia lavori scritti frutto di approfondimento
conferimento di un grado maggiore ma per principalmente culturale ed intellettuale, tramite
quanto personalmente conseguito, per il speculazione simbolica. Il dubbio infatti si
raggiungimento di una maturità e soprattutto di produce a livello mentale, e le risposte a questa
un equilibrio, come ha sottolineato il nostro condizione non potranno che essere date in tale
Amatissimo Filosofo in tornata. L’Associato ambito su piano oggettivo, affiancate da una
articola la sua opera sull’asse orizzontale, “verità soggettiva” che si auspica venga raggiunta
l’Iniziato inizia ad operare lungo l’asse verticale individualmente dal Libero Muratore. Il
della croce, creando e consacrando un lavoro a Martinista ha come scopo quello della
due facce (l’associato impacciato dei vizi e delle Reintegrazione che siamo soliti dire “dell’Uomo
passioni è sempre costantemente in lui), dando nell’Uomo, e dell’Uomo nel Divino”. Anche ad un

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cieco, balza subito all’occhio in particolare seconda del momento di vita affrontato e di
l’ultimo termine che niente può spartire maturazione spirituale –difficoltosi e addirittura
sostanzialmente con l’intelletto. ostativi, rappresentando, oltre che motivo di
sprone, anche oggetto di riflessione ed ulteriore
meditazione. Si tratta in un
Gli aggettivi certo senso di cartine di
“speculativo” ed tornasole che indicano,
“operativo” dovrebbero all’interno preciso di uno
riassumere con ulteriore spettro, le catene più dure
cristallina chiarezza le che ci legano al mondo
due posizioni. Scendendo quaternario. La
poi in un’analisi più mantralizzazione con i
approfondita, la nomi dei 7 angeli
conoscenza massonica è giornalieri – e la loro
intesa come pienezza cadenza trifasica - ha
morale e culturale verso evidenziato l’assonanza
cui propendere a seguito con quella energetica: MI-
di un lavoro di KA-EL simile a IAO. Tale
sgrossamento della pratiche sonore, oltre ad
pietra grezza, prodotto di isolare il corpo che diviene
un metodo di vita, di un semplice cassa armonica in
messaggio ideale di cui far echeggiare “altro”,
tolleranza e di un rammentano visivamente –
progetto di con le posizioni della lingua
miglioramento. Il ed il relativo movimento
Massone lavora su di un interno alla bocca - la
percorso lineare perfezione della sezione
proiettato verso il futuro, aurea. Quando giungono
in maniera individuale immagini all’interno della
pur in sede collegiale e mantralizzazione, che
con effetti nella società , inizialmente coinvolge solo
ma sempre e comunque la nostra parte sonora, è
interpretato “nel un grande conforto:
mondo”. Il Martinista anela la conoscenza, ma oggetti che prendono forma da soli, con dettagli
intesa come Sophia, come ritorno al uno stato di materia, colori e soprattutto movimento.
nostalgico di perfezione spirituale e dell’anima, Questo è solo l’inizio della vera Magia che tramite
vissuto e quindi perso. La mente, ridotta alla chiavi antiche, da noi rivisitate, produce la vera
funzione di strumento, è ritenuta limitata e Luce.
limitante. Il Martinista lavora su di un percorso
circolare, ove il futuro è visto come possibilità di
fuga di fronte all’inevitabilità di essere cibo per la
Luna, mentre il passato è la Pienezza a cui
tornare. Il Martinista è “nel mondo, ma non del
mondo”.
La meditazione, la mantralizzazionee le
purificazioni periodi che sono ulteriori peculiari
strumenti di lavoro. Alcuni possono apparire – a

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Sezione “Lavori Filosofici” ciò che sta in alto e ciò che sta in basso concetto
LA CABBALA. IL SOFFIO DI DIO che mirabilmente espresso anche nella Tavola
Smerladina testo fondamentale dell’Ermetismo;
SAUL SUPERIORE INCOGNITO
tale analogia, come vedremo, pervade
sottilmente tutta la Cabbala, lo stesso Zohar
afferma “Allungò la mano destra e creò il mondo
Inquadramento Storico sovrastante./ Allungò la mano sinistra e creò
questo mondo…./ Creò questo mondo perché
Chiunque si sia cimentato nella lettura di un testo
fosse ugual a quello soprastante, e ciò/ che esiste
di esoterismo si è imbattuto nel termine Cabbala.
lassù ha la sua controparte quaggiù”. Ma
Certamente tutti i presenti conoscono il termine
passiamo al significato del termine:
ed il suo significato, ma il più delle volte in
maniera superficiale o dando la conoscenza della “*…+ Kabbala che in ebraico significa appunto “ciò
Cabbala per scontato, tanto da non riuscire a che è stato ricevuto”, “ciò che proviene
compenetrare alla perfezione il testo da cui il d’altrove”, “ciò che si passa di mano in mano“”
termine è scaturito. Il mio, ovviamente, non vuole Donato Piantanida: “La chiave perduta”; Atanor,
essere un lavoro esaustivo, né tanto meno 1996 pag. 48 nota 8, non significa in realtà altro
completo, non ne ho la capacita, né tantomeno il che “Tradizione”, e tale termine viene
tempo, voglio solo incidere un lavoro breve e di inizialmente usato solo con tale significato, ma
facile consultazione che possa dirimere le nebbie ben presto verrà utilizzato per indicare una
in cui la Cabbala è avvolta per la maggior parte di dottrina segreta della tradizione ebraica, una
noi. Io non sono né di cultura né di religione specie di gnosi ebraica. “”Cabbala” è il termine
ebraica, e questo se da un lato può essere un tradizionale più comunemente usato per indicare
difetto, in quanto sicuramente commetterò il patrimonio degli insegnamenti esoterici del
alcuni errori nella stesura della Tavola, dall’altro Giudaismo e del misticismo giudaico, in
può essere anche un vantaggio in quanto questo particolare le forme che quest’ultimo assunse
mio lavoro è inciso per i Gentili Per gli ebrei, durante il Medioevo a partire dal secolo XII. Nel
erano coloro che non discendevano da Giacobbe, suo senso più ampio, indica tutti i successivi
oggi per estensione si inntende tutti i non ebrei., movimenti esoterici nell’ambito del Giudaismo
e quindi potrà forse risultare più comprensibile, che si evolvettero dalla fine del periodo del
dal momento che più difficilmente darò per Secondo Tempio e divennero fattori attivi della
scontate delle cose che per un ebreo sono palesi, storia ebraica” Gershom Scolem: “La Cabala”; Ed.
ma che potrebbero non esserlo per colui che Mediterranee, Roma, 1982. Pertanto potremo
ebreo non è. definirla la componente mistica dell’Ebraismo Per
“misticismo”, intendiamo un’insieme di
Il termine deriva dalla radice Quf Beit Lamed che
conoscenze e di insegnamenti, il cui scopo è
compare solo due volte nella Torah;
quello di portare le persone ad un contatto
estremamente interessante e indicativa del modo
intimo e diretto col Divino, più ricco e completo
di lavorare della Cabbala è l’analisi della grafia
di quanto la sola mente umana possa stabilire.. La
della radice stessa: Quf si estende con una gamba
possibilità di raggiungere veri e propri stati di
al di sotto della linea inferiore del rigo sul quale
illuminazione profetica, o di estasi mistica, è
sono scritte le lettere ebraiche, Lamed, al
confermata da numerosi brani della Bibbia. In
contrario si innalza al di sopra della linea
base a tale testo però, solitamente è Dio a
superiore, Beit posta al centro al centro vale due
mostrarsi alle persone da Lui scelte, di volta in
volte, come i due aspetti di ogni cosa creata, è
volta. Ciò può avviene in modo diretto, oppure
inoltre la prima lettera della Torah, quindi la
tramite angeli, o sogni, o visioni. Tale processo
lettera con la quale Dio creò il mondo. Questa
segue dunque una direzione dall’alto al basso.
disposizione richiama una stretta correlazione tra

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Nella Cabbala, invece, si cerca, con tecniche trasmesso solo oralmente per l’intero rabbinato;
opportune, di far sì che sia la persona stessa a è costituita da sei sezioni tematiche: Semenze,
prepararsi ad un simile incontro. La direzione Festività, Donne, Danni, Cose sacre. “La Mishnah
seguita è dunque quella dal basso all’alto; nel profila una situazione a-storica esemplare o
contempo, non si deve avere la pretesa di ideale, nella quale i diversi atti di santificazione
arrivare ai vertici delle esperienze e visioni della vita dell’uomo vengono compiuti sulla base
descritte nella Torah. Di tale dottrina ne abbiamo di modelli debitamente stabiliti. L’opera
notizia fin dal II secolo a.C. (anche se i mistici dell’agricoltore è consacrata dalla presenza di Dio
ebrei sostengono che la cabala risale ad Adamo), e dal lavoro (ritualizzato)” (Mircea Eliade). La
ma ha iniziato ad affiorare in maniera Halakhà è un codice vincolante ed indica
apprezzabile solo nel XII o XIII secolo; in realtà il l’insieme delle pratiche e dei precetti che ogni
termine comprende due forme di esperienza ebreo deve seguire nella vita pubblica e privata
mistica, da una parte una forma moderata di per operare la volontà di Dio. La Torah è quindi la
speculazione teosofica e detta anche Cabbala manifestazione della volontà di Dio e quindi è il
speculativa, che attraverso lo studio della Torah massimo dono che Dio ha fatto al Suo popolo.
porta il mistico a contatto con i segreti della Infine il Talmud (che significa studio, quindi
Torah stessa, la quale preesiste all’eternità, e Talmud-Torah è lo studio della legge) indica una
quindi a contemplare ed interagire con la divinità raccolta di commenti, di studi e di ampliamenti
stessa; dall’altra la forma intensiva detta anche alla Mishnà stessa; si compone di due opere il
Cabbala pratica che attraverso parole magiche e Talmud di Gerusalemme e il Talmud babilonese.
combinazioni delle lettere formanti il nome di Dio Infine la Torah è composta da 613 precetti, di essi
pronunciate in determinati modi, conduceva al 248 contengono precetti positivi e 365 sono
rapimento estatico del mistico. interdizioni.

Prima di procedere oltre è bene chiarire cosa si Ma torniamo alla Cabbala. Solamente nella
intende per Torah: letteralmente il termine seconda metà del primo millennio si è iniziato a
significa “Dottrina”, ma solitamente viene intesa studiare in maniera più approfondita il problema
nel termine più ristretto di “Legge” che della creazione del mondo, ovvero i dettami
nell’Antico testamento indica una norma contenuti nella Genesi; tale studio, originato in
insostituibile del rapporto Uomo-Dio; si distingue dalle sette gnostico-giudaiche fiorenti nell’Egitto
una Legge scritta, e una Legge orale, entrambe ellenistico ed in Palestina Arturo Schwarz:
consegnate da Dio a Mosé sul monte Sinai. Col “Cabbalà e Alchimia”; Ed. Giuntina, Firenze, 1999
termine Legge scritta, gli ebrei indicano la Bibbia, pag. 12., ben presto si diffonde in ogni regione
o meglio una parte del testo sacro, il così detto interessata dalla diaspora Con tale termine si
Pentateuco costituito dalla Genesi, l’Esodo, il intende la dispersione del popolo ebraico nel
Levitico, i Numeri e il Deuteronomio. Il mondo iniziata dopo la distruzione del Primo
Pentateuco, che in greco significa “cinque astucci Tempio al tempo dell’esilio babilonese 520 a.C.
per libri”, inizialmente si pensava fosse stato (?), e diventata più evidente dopo la distruzione
scritto interamente da Mosé, in realtà sembra sia del Secondo Tempio da parte di Tito (70 d.C.) e
costituito da una raccolta di testi e di tradizioni soprattutto dopo l’eccidio di Massala e la
orali risalenti dal IX al V secolo a.C.. La tradizione distruzione di Gerusalemme (130 d.C.)., ma in
orale è rappresentata dalla Mishnà, o meglio particolare in Spagna (Gerona e Barcellona), nella
dalla componente legislativa della Mishnà, detta Francia meriodionale e della Linguadoca
Halakhà. La Mishnà è stata raccolta per la prima (Narbone, Arles, Marsiglia) dove, soprattutto nei
volta dal patriarca Jehudà ha-Nasi intorno al 200 secoli XII e XIV, assume una diffusione
d.C. e comprende un vero e proprio codice formidabile; forse non è un caso che nello stesso
legislativo e di comportamento fino ad allora periodo, nello stesso luogo sul versante Cattolico

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si sviluppi la gnosi catara! Sempre nella terra d’oc luoghi della diaspora. Tale diffusione trova molto
ha origine il testo base per lo studio della favore soprattutto nell’Europa centrale dove la
Cabbala, lo Zohar (1240-1280), e che pone la Riforma protestante crea un movimento
distinzione fra l’aspetto rivelato e nascosto della penitenziale di attesa messianica, ed è proprio in
divinità, ed espone i dieci attributi o forze di Dio questo contesto che la Cabbala tende a perdere
ed i gradi della rivelazione divina. Più o meno la sua iniziale connotazione esoterica. Su questo
contemporaneamente la Spagna dona i natali a terreno fertile l’essoterismo cabbalistico dà luogo
colui che forse viene considerato il più grande anche a superstizioni popolari quali demoni,
cabalista, Abraham Abulafia di Saragozza. magia delle lettere e l’uomo artificiale, il Golem
Abulafia faceva parte di quella corrente filosofica Per Golem si intende una creatura di sembianze
detta estasica che si contrapponeva alla scuola umane cretate dalla materia informe (più spesso
teosofica di Gerona; sviluppò una tecnica argilla) generato per mezzo di una formula
meditativa detta Hokmath ha-Zeruf (scienza della magica derivante da una combinazione
combinazione delle lettere). Mediante questa cabbalistica del Tetragrammaton. La leggenda
tecnica era possibile creare combinazioni di popolare na attribuisce la creazione al rabbino di
lettere dell’alfabeto, ed in particolare del Praga, Judah Loew ben Bezalel..
Tetragammaton Per gli ebrei il nome di Dio è
impronunciabile, quando ci si riferisce a Lui è Il misticismo della Cabbala non è mai stato visto
necessario utilizzare o il nome generico di Dio o il di buon occhio dall’ortodossia giudaica Nel caso
Tetragrammaton costituito dalle quattro lettere dell’ebraismo per ortodossia ed ortoprassia
simboliche YHWE la cui giusta pronuncia è dobbiamo intendere il significato strettamente
oggetto di studio della cabbala., che non etimologico di retta dottrina e retta via, ovvero la
necessariamente formavano parole di senso retta stada, il retto cammino che l’ebreo deve
compiuto, ma che rappresentavano l’espressione compiere sotto gli insegnamenti della Torah. e
di un linguaggio spirituale, molto prossimo alla sempre accusato, condannato, e solo talvolta
musica e che facilitava la liberazione dai vincoli addomesticato ed inglobato, al contrario di
umani e favoriva la concentrazione sulla natura quanto è avvenuto nelle altre religioni
divina. messianiche dove il misticismo è stato posto a
fondamento dell’intera religione come ad
Ben presto si fa strada nel movimento esempio nelle religioni di origine indiana.
cabbalistico una concezione neoplatonica-
speculativa a forte impronta ascetica, che Se il cabbalismo spagnolo ha profondamente
culminerà in una rigorosa religiosità della Torah influenzato la cultura non solo della penisola
interpretata in senso mistico; ovvero, la Torah è iberica, ma di tutta l’Europa centrale, quello
l’unica legge cosmica, in essa vi sono celati tutti i palestinese non è certo stato da meno. A Safed si
misteri e le conoscenze del mondo, che quindi trova la scuola cabbalistica del leggendario “santo
possono essere compresi solo attraverso un leone” Iishaq ben Shelomò Luria (1534-1572)
accurato studio della Legge stessa, inoltre, nato a Gerusalemme, ma che operò prima in
secondo tale interpretazione, l’ebraico è la Egitto e poi a Safed dove fondò la sua celebre
“lingua ufficiale” della creazione del mondo. scuola; Luria sviluppa una tecnica di meditazione
sulle singole lettere della Torah per determinare
Il movimento cabbalistico raggiunge il suo una unione con il divino. Si deve, inoltre, proprio
massimo splendore nel periodo che va dal XIV a questo autore l’infiltrazione di concezioni
secolo al XVII secolo, ma soprattutto in seguito gnostiche nella cabala, e nell’ebraismo ortodosso.
dell’espulsione degli ebrei dal regno di Spagna Le scintille di Luce con la diaspora sono disperse
(1492) tale movimento assume un carattere per il mondo, e solo una loro riunificazione, un
messianico escatologico raggiungendo tutti i

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loro ritorno allo stato iniziale possono riportare Cabbala, e la sua opera è un interessante
all’armonia divina. tentativo di sintetizzare e costruire un sistema
cabalistici speculativo.
L’eccessiva aspettativa messianica che pervade la
cabala del XVI e XVII secolo porterà Un successivo sviluppo della Cabbala si ebbe nel
all’esaurimento del movimento, in quanto, XVIII secolo con Israel ben Eliezer noto come Baal
basandosi sulla Cabbala luriana, un certo Shem Tov (il portatore del buon nome) fondatore
Shebbetaj Zevi si fece proclamare Messia, ma del chassidismo (dall’ebraico chassidim
durante un suo pellegrinaggio ad Istanbul, fu “devoto”).
incarcerato e, una volta messo di fronte alla
scelta o morte o conversione, si converte I Libri della Cabbala
all’Islam. Ugualmente dopo circa 70 anni un certi
Jakob Frank si presenta come la reincarnazione di Fra i numerosi testi di cabbalismo i principali si
Shebbetaj Zevi, ma dopo numerose peripezie che riducono a sei tutti scritti dal 1200 alla metà del
gli comporteranno anche la “scomunica” secolo seguente:
rabbinica, e due conversioni una all’Islam ed una
al cattolicesimo, morì come seguace · Sefer Yetzirà: Libro della Formazione o della
dell’ortodossia russa. Questi avvenimenti Creazione. È forse il libro più antico, contiene la
screditeranno enormemente il cabbalismo agli descrizione della dieci Sephiroth o emanazioni,
occhi degli ebrei, tanto che il suo destino appare sembra sia anteriore al IV secolo da Rabbi Akiba;
segnato definitivamente. Oggi il movimento
cabalista sopravvive solamente nel chassidismo · Sefer Ha Zohar: Libro dello Splendore. È forse il
dell’Europa orientale Movimento sviluppatosi più importante libro sulla Cabbalah, origina dalla
nella seconda metà del XVIII secolo, nell’Europa scuola spagnola scritto, sembra dal rabbino
orientale, detto dei pii (chassidim) sotto la guida Moses de Léon fra il 1240 e il 1280 o forse solo
del traumaturgo Eliezer Baal Shem Tov ed tradotto da un testo più antico le cui origini
incrementato da rabbi Nachman di Brazlav. risalirebbero ad un discepolo di Rabbi Akiba detto
Secondo tale movimento le speculazioni Rabbi Simon; appare come un commento al
gnostiche sui misteri di Dio vengono svilippati in Panteteuco, è un libro estremamente poetico
senso morale, in enunciazioni sull’uomo e sul suo ricco di immagini simboliche e di passaggi intuitivi
cammino morale per raggiungere Dio, che può spesso molto difficili “Lo Zohar deve essere visto
essere trovato ovunque, anche nei posti più come un grande compendio dl pensiero
profani.. La cabala, proprio per il suo particolare cabbalistico esso precedente, pensiero
sviluppo nel corso della storia e nella diaspora, rielaborato e integrato nell’immaginazione
non è costituita da un sistema univoco, ma da poetica dell’autore. I concetti contenuti in
una molteplicità di sistemi di approccio al semplici indizi o in goffe espressioni nelle
simbolismo, diversi e talvolta contraddittori. generazioni a lui precedenti, ora emergono
Comunque due gradi sistemi si sono evoluti nel chiaramente come parte dell’antica saggezza”
corso della storia: la gamma dei simboli come Arthur Green: “The Zohar”.. Sfortunatamente non
sono elaborati nel periodo di Safed e cristallizzati ne esiste una traduzione italiana;
a Gerona e che trova la sua massima espressione
nello Zohar o “Libro dello splendore”, e la gamma · Sefer Ha Bahir: libro della Luce Chiara o
dei simboli della cabala luriana facente capo a dell’Illuminazione, è un libro estremamente
Jizchaq Luria. A questi due sistemi dobbiamo sintetico composto da un centinaio di aforismi
aggiungere Moses Cordovero la cui dottrina, pur attribuito a Nehuniyà ben ha-Qanà.
facente capo allo Zohar rappresenta un sommario
e uno sviluppo delle diverse tendenze della · Shzqel ha-qodesh: scritto da Moshé de Leon.

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· Iggeret ha-qodesh: o la Lettera Santa scritto da · I segreti della creazione


Yosef Giqatilla;
· La natura dell’anima umana, e come
· Gli scritti dell’Arizal rappresenta il fondamento modificarne il carattere;
della Cabbala moderna e sono nati come
commento allo Zohar. · Il perché della dualità bene-male;

I Fondamenti Della Cabbala · Lo scopo della vita terrena e di quella futura.

Data l’estrema frammentarietà della cultura La Cabbala quindi può essere considerata un
ebraica, dovuta alla diaspora, la Cabbala non sistema metafisico, un sistema di insegnamento
rappresenta un sistema univoco, anche i principi per rendere più profonda, sincera ed efficace la
fondamentali possono apparire contraddittori. vita spirituale mediante la meditazione e la
Comunque sono evidenziabili due fasi nello preghiera e non cerca assolutamente di
sviluppo del pensiero cabbalistico: modificare lo stato delle cose mediante una
manipolazione delle forze segrete della ceazione,
· La gamma dei simboli della Cabbala primitiva né di piegare, mediante la preghiera o particolari
fino al periodo di Safed incluso, cioè la teoria ritualità, la volontà della divinità, e questo
delle Sefiroth che si cristallizzò a Gerona; concetto è estremamente importante in quanto
si mette in contrasto con altre sistemi mistici
· La gamma dei simboli creati dalla Cabbala quali la magia e il martinismo.
lurianica che dominò il pensiero cabbalistico del
XVII secolo fino a tempi più recenti. All’interno della Cabbala stessa possiamo
distinguere tre componenti:
Secondo la Cabbala, la Torah contiene
insegnamenti fondamentali per la comprensione · Metafisica o teorica
del cosmo, ma tali insegnamenti sono scritti
secondo un codice inaccessibile ai più, codice che · Meditativa
però può essere reso palese mediante
l’applicazione dei sistemi di interpretazione · Pratica
cabbalistici. Le Sacre Scritture presentano
pertanto diversi livelli di interpretazione tutti La componente metafisica si occupa
egualmente validi ed importanti: prevalentemente della cosmogonia e dei vari
livelli dell’anima; è a tale livello che vengono
· Semplice o letterale; studiate le Sephiroth (di cui parleremo più
avanti), e il testo Biblico con tutte le sue
· Simbolico; correlazione ed interpretazioni. È caratterizzata
da un linguaggio estremamente complesso e
· Filosofico e morale; oltremodo specialistico, ma è anche in grado di
portare lo studioso esperto ad altissime scoperte
· Esoterico o segreto. ed intuizioni.

La Cabbala occupandosi dell’ultimo livello La componente meditativa si base


interpretativo tenta di dare una risposta alle prevalentemente su una meditazione che
seguenti domande.: permette di liberare la mente ed il cuore dalle
preoccupazioni di tutti i giorni in modo da poter
· L’esistenza di Dio soffermarsi con mente e cuore liberi sulle varie
combinazioni delle lettere ebraiche che formano

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le parole ed in particolare i nomi di Dio. Lo scopo chaim); se non merita essa (la Torah) diventa per
è quello di liberare il corpo sottile da quello lui un veleno mortale (sam mavet)” Yoma 72B. Un
spesso, per utilizzare forse a sproposito un avvertimento chiaro ed esplicito sulla pericolosità
termine magico, e raggiungere una maggiore di avventurarsi in questo studio con animo pravo,
apertura nei confronti dell’insegnamento Divino. avvertimento senza dubbio più imperioso del
Tale metodo è stato usato da grandissimi nostro multi vocati sunt, pauci eletti.
cabbalisti quali Abulafia.
Ein-Sof
La Cabbala pratica si occupa della creazione di
cammei o sigilli composti da lamine di metallo e Centro fondamentale di studio della Cabbala è
frammenti di pergamena su cui venivano incise o Dio, che viene definito Ein-Sof, ovvero Infinito. Ci
scritte formule di esorcismo e di evocazione. Gli sono due metodi di studio dell’Infinito, uno
scopi di questa componente sono essenzialmente consiste nello studio di Dio in rapporto alla sua
di protezione o di guarigione. Origina proprio da creazione, l’altro è lo studio dell’Essenza
questa componente la leggenda del Golem. Intrinseca, dell’Essenza stessa di Dio, ma poiché
l’Essenza assoluta trascende ogni comprensione
Ma ancora la Cabbala può essere distinta in due speculativa perfino estasica, è impossibile per la
opere: mente umana giungere a tale conoscenza, non a
caso i termini usati per descriverlo sono “ciò che il
· Maasè Bereshit pensiero non può raggiungere”, la “luce
nascosta”, “l’occultamento della segretezza”,
· Maasè Merkavà “superfluità”, “l’unità indistinguibile”, “la causa di
tutte le cose”, la radice di tutte le radici” il fattore
Il Maasè bereshit, o opera della creazione, comune a tutti questi termini è che Ein-Sof e i
comprende quella parte della Cabbala che si suoi sinonimi sono al di sopra o al di là del
occupa della cosmogonia, prende in esame i vari pensiero, come può infatti la mente finita
stadi della creazione, ovvero contiene la mappa dell’uomo contenere l’Infinito? In base a tale
della creazione. concezione possiamo quindi distinguere un Dio
Celato ed un Dio Rivelato. Ein-Sof è la perfezione
Il Maasè meravà comprende la parte più assoluta, incomprensibile e inviolabile, ma
propriamente mistica, tramite la conoscenza e la presente in tutte le cose della natura finita, e
ricombinazione delle varie lettere formanti i vari quindi attraverso la contemplazione e lo studio
nomi di Dio, l’anima intraprende un viaggio della natura stessa è possibile la comprensione
attraverso le sfere celesti al fine di avvicinarsi alla non di Ein-Sof, ma solo del suo rapporto con la
Luce risplendente di Dio stesso. creatura. Infatti Dio è in tutte le cose, ma la
somma di tutte le cose non è in grado di definire
Queste sono i principali momenti in cui viene Dio, in ultima analisi tutto proviene all’Uno, e
distinta la Cabbala, ma ne esistono ancora come il tutto ritorna all’Uno. Potremo avventurarci su un
Pardes, su cui però non è possibile soffermarci. Di terreno pericoloso affermando che ciò che è
estrema importanza ci appare sottolineare come, unito, ciò che è uno è bene, ciò che è separato
nonostante le “classificazioni” la Cabbala risulta dall’uno è male. Da questo concetto deriva il
essere un unico corpus; ovvero non è possibile termine Satana cioè colui che divide l’unità
soffermarci su un unico aspetto, ma è necessario creando l’individualità e quindi il caos.
comprenderla nella sua interezza. Anzi una
conoscenza parziale, il soffermarsi su di un L’Infinito si rivela al momento della creazione,
determinato gradino può essere estremamente ma, la sua esistenza e il suo essere non hanno
pericoloso “se la persona è meritevole, essa (la bisogno della creazione, cioè l’Eterno esiste a
Torhah) diventa per lui medicina vitale (sam

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prescindere dalla sua creazione, la rivelazione è volitivo. I Cabalisti di Gerona pongono il Pensiero
quindi una pura decisione disinteressata mossa in maniera subalterna alla Volontà parlando di
solo dalla bontà di Dio, non da una sua necessità, Volontà del Pensiero e mai viceversa,
è una libera decisione che rimane un mistero identificandolo con la Divina Saggezza, intenta a
costante e impenetrabile. Secondo la Cabala contemplare se stessa e la sua Creatura.
luriana il primo momento della creazione è un
ritorno (regressus) di Dio nel profondo di Se Il concetto di primo passo di Ein-Sof verso la
Stesso, una concentrazione dello Spirito Divino manifestazione è estremamente ardito, se infatti
dal quale scaturiranno le luci supreme dette tale passo non è sondabile o comprensibile da
“splendori” (zahazahot) a loro volta generanti le creatura umana, può essere considerato come il
emanazioni e quindi superiori ad ogni altra nulla (ayin o afisah). Questa affermazione fa si
emanazione; le radici delle prime tre Sefiroth Con che la dottrina esoterica contenuta nella famosa
il termine Sefirah (singolare, Sefiroth plurare), frase creatio ex nihilo sia completamente
ovvero zaffiro, si intendono le emanazioni dello ribaltata rispetto al significato essoterico della
splendore di Dio. Per definire le emanazioni frase stessa. Al contrario di quanto
possono essere utilizzati diversi nomi: shemot apparentemente affermato, quindi Dio avrebbe
(nomi), orot (luci), ketarim (corone), sitrin creato il mondo non dalla materia primordiale,
(aspetti).. I concetto di “contrazione” deriva dal dal caos, bensì la creazione sarebbe avvenuto
fatto che se Dio è omnipresente e tutto è io, non all’interno di Dio stesso; questo concetto sarebbe
c'è spazio per la creazione; il regressus avrebbe rimasto come una credenza segreta nascosta
proprio la funzione di liberare lo spazio che verrà sotto la forma ortodossa della creatio ex nihilo.
occupato dalla creazione stessa. La trinità delle
zahazahot nasce dall’esigenza di confermare le Le Sefiroth
dieci Sefiroth con i 13 attributi predicati di Dio.
Ma se a Ein-Sof è negato ogni attributo, deve Nucleo essenziale della Cabbala è la teoria delle
essere separato dalla Volontà Divina, anche se emanazioni o Sefiroth. Le emanazioni sono degli
intimamente connesso con essa, Ein-Sof agisce attributi di Ein-Sof che rappresentano il modus
tramite la Volontà Primeva che è circondata ed operandi dell’Infinito, le potenze che
intimamente unita a Lui, distinta, ma ugualmente costituiscono la divinità attiva, ciò nonostante in
eterna, senza inizio e senza fine. esso sono contenute; le emanazioni stanno a Dio
come la luce sta al fuoco, due entità separate, ma
Secondo alcuni cabbalisti la Volontà sarebbe unite, ma al contrario della luce che esaurisce
indentificata con la seconda Sefirah, ma ciò progressivamente il fuoco, le emanazioni non
comporterebbe di identificare la prima Sefirah diminuiscono la potenza di Dio; lo Zohar così
con Ein-Sof, ma tra i cabbalisti di Safed si sviluppa definisce tale rapporto: “Lui è loro e loro sono
l’opinione contraria, ovvero che la Ein-Sof e la Lui, come una fiamma a un tizzone ardente dove
Volontà sarebbe nettamente distinti dalle non esiste divisione” o ancora come “una
emanazioni, il contrario sarebbe addirittura una lampada dalla quale le luci si diffondono in ogni
eresia, in quanto permetterebbe di definire Ein- direzione, ma quando ci avviciniamo per
Sof. L’evoluzione estrema di tale pensiero porta a esaminare da vicino tali luci, scopriamo che esiste
non parlare mai di Ein-Sof, ma esclusivamente solo la lampada”. Se quindi le Sefiroth svolgono
della Volontà Primeva. A complicare un ruolo di primissimo piano nella creazione del
ulteriormente il problema interviene il concetto mondo, possiamo assimilare il Dio rivelato,
di pensiero. Alcuni autori identificano La Volontà ovvero il solo che può essere oggetto di
con il pensiero, perciò la prima fonte di ogni speculazione, con la prima emanazione. Le
emanazione sarebbe “Puro Pensiero”, quindi la Sefhiroth, pur essendo state create da Dio, fanno
Creazione sarebbe più un atto intellettivo che pur sempre parte di Dio stesso, e quindi “tutto ciò

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che sta al di sotto dell’ultima Sefirah è soggetto al Sefirah ci è fornita da Isaac ibn Latif: “La volontà
tempo ed è chiamato beri’ah (creazione) poiché è primordiale non è completamente identica con
al di fuori (le-var della divinità)” G.Scholem op. Dio, ma è una veste che aderisce da ogni parte
cit.pag. 123..“Le Sefiroth, collettivamente, alla sostanza del portatore. Fu la prima cosa ad
rapresentano dunque i dieci aspetti e gradi essere emanata dal vero Essere preesistente”.
dell’En’sof; formano insieme un mondo di luce e
sono concepite come una unità dinamica. Il ritmo Keter, essendo il primo atto di Dio nella creazione
di sviluppo delle Sefirot rispecchia quello del della natura finita, è anche il più alto livello di
processo creativo” Arturo Schwarz: op.cit conoscenza che può essere raggiunta dall’uomo
pag.119. con la preghiera.

Perché Dio ha creato le Safiroth? “Ein Sof, il Dio Ma prima di Keter all’interno di Ein-Sof si
nascosto che vive nelle profondità del proprio ritrovano tre luci, dette zahzahot che
essere, cerca di rivelare Se Stesso e di liberarare i costituiscono in realtà un tutt’uno, infinitamente
Suo poteri nascosti. La sua volontà si realizza nascoste, e che si irradiano all’interno
attraverso l’emanazione di raggi provenienti dalla dell’Emanatore stesso, e considerate come la
Sua luce, che erompono dal loro nacondiglio e radice delle Sefiroth stesse. Questo rappresenta
vengono disposti nell’ordine delle sefiroth, il una ulteriore complicazione della concezione
mondo di emanazione divina”. Tishby: “Wisdom delle Sefiroth che sembra essere introdotto per
of the Zohar” in Elisabeth Clare Prophet: “Cabala: correggere l’apparente discrepanza numerica fra i
la chiave del potere interiore”; Armenia Ed., tredici Attributi di Dio e le dieci Sefiroth.
Milano, 1999, pag.29Le Sefiroth possono essere
paragonati a contenitori collegati tra di loro di Le Emanazioni o Sefiroth, come abbiamo visto,
vetro che contengono il soffio divino, la prima sono dieci, ognuna con un proprio nome: la prima
Sefirah essendo più vicina alla fonte della Luce si chiama Keter (corona), la seconda Hokmah
sarà sottoposta ad uno sforzo maggiore, via via (saggezza), la terza Binah (intelligenza), la quarta
che il soffio defluisce da un contenitore all’altro Gedullah (grandezza) o Hesed (amore), la quinta
ridurrà la su energia. Gevurah (potere) o Din (giudizio o anche rigore),
la sesta Tiferet (bellezza) o Rahamim
La prima e più alta emanazione è la Volontà (compassione), la settima Nezah (costanza),
Primeva; secondo gli autori dello Zohar, la l’ottava Hod (maestà), la nona Zaddik (giusto,
Volontà, pur essendo strettamente unita ad Ein- virtuoso) o Yesod Olam (fondamento del mondo),
Sof è stata creata, ovvero vi era un tempo in cui la decima Malkhut (regno). Come si può
Ein-Sof esisteva senza la Volontà di creazione, facilmente notare alcune Sefiroth hanno due
mentre secondo altri sistemi cabalisti la Volontà è nomi, lo stesso termine Sefiroth può essere
eterna, senza inizio e senza fine, e quindi non sostituito con un infinità di altri termini i cui
sarebbe una semplice emanazione - che, invece, significati possono essere estremamente diversi:
avrebbe inizio con la seconda Sefirah -, bensì sfere, detti, nomi, luci, poteri, corone, stadi,
parte integrante di Dio stesso; secondo questa germogli, fonti, vesti ecc…; è proprio questa
concezione Keter, la prima Sefirah sarebbe capacità di definire lo stesso concetto con nomi
paragonabile ad una sfera che tutto comprende, diversi a seconda delle circostanze nonché il
la cui superficie esterna è chiamata Keter, o simbolismo estremamente complesso, che rende
Volontà, o Corona, e la superficie interna Ein-Sof. particolarmente difficile per uno non esperto
Col passare degli anni, specialmente a Gerona e a riuscire a districarsi nei testi Cabbalistici. Questa
Safer, si è comunque tentato sempre di porre una ambiguità può essere spiegata se si considera che
distinzione fra Ein-Sof e la prima emanazione. la Cabbala origina come una descrizione di un
Una spiegazione abbastanza chiara della prima un’esperienza religioso-contemplativa e non

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come un sistema teoretico compiuto, quindi il suo di ogni cambiamento; in particolare tutto ciò che
linguaggio fortemente figurativo e simbolico fa parte della creazione presenta un suo
quando viene sottoposto al collaudo logico può corrispondente (archetipo?) in Malkhut.
subire numerose interpretazioni. Esisterebbe, quindi, nel cabbalismo una netta
distinzione fra emanato e creato, anche se
Una interpretazione estremamente interessante talvolta in alcuni testi esiste una certa confusione
soprattutto per le sue implicazioni con fra i due termini. Sebbene vi sia una gerarchia
l’ermetismo è quella dell’interpretazione del stretta nelle varie emanazioni in quanto Ein-sof
linguaggio; secondo tale teoria le Sefiroth non emanò Keter, Keter emanò Hokhmah e Hokhmah
sarebbero altro che attributi di Dio, epiteti che si emanò Binah, mentre le restanti Sefiroth ebbero
possono applicare a Lui; il processo di origine da Binah a cominciare da Hesed e
emanazione sarebbe solo una specie di Gevurah e per terminare con Malkhut, esse
rivelazione dei Nomi di Dio. “Dio che “chiamò” i possono essere considerate ontologicamente allo
Suoi poteri perché si rivelassero diede loro nomi stesso livello, in quanto la distanza fra ciascuna di
e, si potrebbe dire, chiamò Se stesso con nomi loro e l’Infinito è uguale.
appropriati. Il processo con il quale il potere
d’emanazione si manifesta dall’occultamento Ecco quindi che a questo livello la Cabala subisce
nella rivelazione ha un parallelo nella una delle sue più importanti influenze filosofiche,
manifestazione della favella divina dalla sua dal neoplatonismo di Plotino (204-270 d.C.),
essenza interiore nel pensiero tramite il suono come del resto avviene per il Cristianesimo,
che ancora non può essere udito, soprattutto grazie a Sant’Agostino, ma anche con
nell’articolazione della favella” G. Scholem op. cit. lo gnosticismo; diverse correnti cabalistiche
pag.105. Le implicazioni di tali affermazioni con la tendono addirittura ad interpretare le Sefiroth
“potenza della parola” dell’ermetismo egiziano, e con gli eoni gnostici. Ma anche l’ermetismo,
con la “parola perduta” della cultura massonica secondo il quale “ciò che sta in alto è come ciò
sono più che evidenti. che sta in basso”. Anche se, o forse in risposta a
ciò, molti cabalisti soprattutto nel XVI
Le dieci Sefiroth sono quindi delle emanazioni di affermavano che le emanazioni, derivando
Ein-Sof, originano da lui e si propagano nel nulla, direttamente da Dio, fossero effettivamente
ma pur separandosi da Dio ne continuano a fare identiche alla sostanza o essenza di Dio, quindi
parte; d’altra parte l’emanazione delle Sefiroth non sono esseri intermedi come gli eoni, ma Dio
non determina una “diminuzione dello stesso. Le Sefiroth ancora una volta si identificano
splendore” dell’emanatore. Il processo di con l’aspetto esterno di Ein-Sof, ovvero quella
emanazione giunge assolutamente a fine con parte di Dio che può essere oggetto di preghiera
Malkhut, e tutto quello che sta al di sotto, e di conoscenza e di indagine religiosa ma fanno
rappresenta un inizio del tutto nuovo, pertanto sempre parte dell’Essenza divina, in contrasto con
tutto ciò che si trova al di sotto di Malkhut il neoplatonismo, secondo il quale gli eoni
possiede un’esistenza al di fuori del Divino, e si esisterebbe al di fuori dell’Uno, le Sefiroth pur
distingue da esso in quanto creato e non essendo emanate in successione, esse non
emanato; un abisso separa i due mondi, anche se lasciano mai il regno divino, questo flusso viene
ciò non toglie che vi sia un legame fra il creato e detto hamshakhah (tirare fuori). Secondo alcuni
l’emanato, infatti le cose create presentano i loro autori le Sefiroth non sarebbero altro che
archetipi nelle Sefiroth, come esse sono contenuti contenitori incapaci di percepire la natura
nella Divinità, impregnando ogni essere al di fuori dell’Emanazione, secondo altri sarebbe in grado
di essi, quindi ogni oggetto creato presenta le sue di pregare Dio; Cordovero riuscì ad unificare
radici in Dio stesso, per estensione possiamo entrambe le teorie affermando che le Sefiroth
affermare che nelle Sefiroth è contenuta la radice sarebbero composte come gli uomini di due

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essenze un “contenitore”, il corpo, ed una Le Sefiroth possono essere distinte in


“essenza”, l’anima, e solo l’unione di entrambi numerosissimi modi con significati sempre
costituirebbero il tutto. diversi, ad esempio Azriel le divide in gruppi di
tre: Keter, Hokmah e Binah sono intellettuali,
Infine un problema molto discusso è stato il Gedullah, Gevurah e Tifereth, psichiche, Nezah,
momento di origine delle emanazioni, alcuni Hod e Zaddik “naturali”, e pertanto questi tre
autori affermano che la prima Sefirah era situata stadi erano considerate le fonti di regni
entro l’Infinito stesso, e quindi senza inizio e indipendenti dell’intelletto, dell’anima e della
senza fine, mentre le altre erano state emanate natura. Ma anche in cinque e cinque mantenendo
solo prima della creazione del mondo, ma la separazione tra celato e rivelato, in tre e sette,
Cordovero afferma che tutte le Sefiroth vengono rappresentazione dei sette giorni della creazione,
emanate in un “tempo non temporale” in cui non con Malkhut che rappresenta il Sabbath, ovvero
esiste le differenziazione in passato, presente e non avendo alcuna attività specifica, ma
futuro, un tempo definito sempiternas. Ma comprendeva la totalità di tutte le Sefiroth.
ancora altri autori affermano che le emanazioni Possono essere distinte in tre colonne, la colonna
sono sempre esistite nella volontà dell’Infinito, di destra comprende Hokmah, Gedullah e Nezah,
ma emesse solo poco prima dell’atto creativo. la colonna di sinistra Binah, Gevurah e Hod,
mentre la colonna centrale comprende Keter,
Rappresentazione Grafica Delle Sefiroth Tifereth, Yesod e Malkhut. Infine possono essere
graficamente descritte come sfere concentriche,
La dottrina delle Sefiroth diviene in questo modo quest’ultima rappresentazione coincide con la
la spina dorsale della cabala, e rappresentano rappresentazione grafica dei cieli medioevali con i
quindi l’oggetto di maggiore speculazione e dieci cieli concentrici che circondano la terra.
meditazione. Le dieci Sefiroth pur avendo una
gerarchia ben precisa sono tutte ugualmente In base a tutte queste classificazioni e
distanti dall’Emittente. La disposizione nel nulla differenziazioni è possibile la combinazione
delle Emanazioni è estremamente variabile, le cabbalistica dei nomi di Dio, e delle lettere che
varie combinazioni sia di disposizione nel nulla, formano il nome di Dio. Ad esempio la frase con
sia delle lettere dei nomi, presenta una variabilità cui inizia la Bibbia bereshit bara Elohim (in
enorme, ed ogni situazione presenta un principio Dio creò) può essere interpretato
significato ben preciso; l’allegoria più comune, cabbalisticamente con la creazione delle prime
comunque, è quella di un albero con la chioma tre Sefiroth: il prefisso be è il mezzo messo in
rivolta verso il basso e irrigato dalla sapienza, relazione con la seconda Sefirah (Hokmah), la
dove Keter rappresenta la radice, mentre Hod, prima Sefirah è celata nella parola bara, infine
Zaddik e Malkhut rappresentano la chioma, tale Binah (terza Sefirah) e chiamata anche Elohim.
raffigurazione è detta “albero delle Sefiroth” o Così come il primo verso della Bibbia, tutto il
“albero inverso”. Un’altra rappresentazione Panteteuco può essere riletto in forma esoterica.
allegorica per le Sefiroth è quella umana, ma Lo stesso si dica del nome di Dio. “*…+ il nome
mentre l’albero cresce con la chioma in basso, YHWH denota una sola Sefirah (Tiferet) ma
l’uomo è rappresentato con la testa in alto, dove contiene in esso tutte le fasi della manifestazione,
Keter, Hokmah e Binah rappresentano la testa, o la punta sopra lo yod rappresenta la fonte di
meglio le tre cavità del cervello, Gedullah e tutto in Ayin (nulla), lo yod è Hokmah, il primo he
Gevurah le braccia, Tifereth il tronco, Nezah e è Binah, vau è Tiferet e, dato il valore della lettera
Hod le gambe, Zaddik l’organo sessuale ed infine vau, la totalità delle sei Sefiroth e della he finale è
Malkhut l’immagine totale dell’uomo o la Malkhut”, ma poiché questa rappresenta il
femmina, compagna dell’uomo e fondamentale compimento della manifestazione dove l’uomo
per renderlo essere completo. può riferirsi a Dio chiamandolo “Lui” e dandogli

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del “Tu”, “non ha poteri indipendenti, ma Cosmogonia E Mondi Inferiori


comprende le altre Sefiroth, non può esserle
assegnata una lettera sua, ma soltanto la he che è Come già affermato in precedenza le Sefiroth
già apparsa all’inizio dell’emanazione della fanno ancora parte dell’Infinito, e quindi non
struttura delle Sefiroth e la cui manifestazione ha soggette al tempo, create in un momento in cui il
raggiunto lo sviluppo finale alla fine del processo. tempo non aveva ancora significato, mentre tutto
Gli altri nomi di Dio nella Bibbia vengono ciò che sta al di sotto di Malkhut è detta
interpretati anch’essi in modo simile: le loro creazione ed è soggetta al tempo. Secondo molti
lettere alludono ad un progresso interiore nel cabbalisti la creazione non sarebbe stata unica,
processo d’emanazione”. bensì prima del nostro sarebbero stati creati
numerosi altri mondi non perfettamente
Ma il simbolismo e l’interpretazione delle Sefiroth equilibrati, e pertanto distrutti, secondo altri
è estremamente complesso ed ampio, ne autori gli altri mondi non sarebbero altro che
riportiamo ancora un esempio. L’emanazione nel schegge impazzite sfuggite durante il processo di
suo complesso è detta Carro Celeste, ad esso creazione, paragonabili alle scintille che sfuggono
sono connessi i Patriarchi, perché Abramo, al fabbro mente batte il ferro caldo, che si
l’immenso calore (Hesed), Isacco, la giustizia (Din) disperdono e muoiono. Le influenze negative di
e Giacobbe, la misericordia (Rahamin), uniti a questi mondi avrebbero comunque una influenza
Davide creatore del regno (Malkhut) negativa sulla creazione definitiva. Secondo la
costituiscono “le quattro gambe del Trono situato teoria delle emanazioni, influenzata anche dal
sul carro. pensiero aristotelico e neoplatonico,
l’emanazione creatrice promanata de Ein-sof si
I quattro venti, i quattro elementi, indicano svilupperebbe nella creazione di quattro mondi
Gedullah, Gevurah, Tiferet e Malkhut, principali : il mondo delle emanazione (o mondo
quest’ultimo simbolismo è particolarmente delle Sefiroth), il mondo della creazione (Tono o
importante perché collega la Cabbala con Carro), il mondo della formazione (o mondo degli
l’alchimia. angeli), il mondo del fare (il mondo terrestre).

Concludiamo quindi la speculazione sulle Sefiroth Poiché la Cabbala prospetta una cosmogonia,
con i rapporti che si instaurano fa le varie sfere. prevede anche una distruzione del mondo. Il
Abbiamo già accennato come ogni Sefirah origini mondo sarebbe durato 49ÿ000 anni durante il
per irradiazione dalla precedente, e generi la quale ognuno dei sette pianeti avrebbe
seguente; tale irradiazione può avvenire per luce governato per 7ÿ000 anni, nell’ultimo millennio, il
riflessa, ovvero ogni Sefirah viene vista come uno cinquantesimo, Dio avrebbe distrutto il mondo e
specchio che riflette la luce dalla fonte. Ma la luce riprodotto il caos, in realtà ogni ciclo sarebbe
può essere riflessa non solo dall’alto al basso, ma regolato dalle Sefiroth; ogni ciclo detto
anche dall’ultima Sefirah alle superiori, e sarà shemittah, sarebbe composto da 6ÿ000 anni e da
proprio questo intrecciarsi di luce riflessa ad un millennio detto anno sabbatico che
avere una funzione di consolidamento delle ricorderebbe il sabbath della creazione in cui le
potenze. La teoria dei canali afferma, invece, che forze sefirotiche cesserebbero con un ritorno al
esistono dei canali preferenziali che uniscono le caos. Successivamente il mondo viene rinnovato
varie Sefiroth, questi canali sono delle vere e con un nuovo flusso di energia prodotto dal
proprie vie di influenza reciproca tra le diverse movimento delle Sefiroth. Al termine di tutte le
Sefiroth. L’interruzione di questi canali è detta shemittot si realizza il “grande giubileo”, il
“rottura dei canali” (shevirath ha-zinnorot) e momento nel quale tutti i mondi superiori ed
rappresenta la conseguenza sul mondo inferiore inferiori comprese le sette Sefiroth vengono
del peccato. riassorbite dalla terza Sefirah Binah. Secondo

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questa visione la stessa Torah subirebbe delle nella formazione di Sitra Ahra ovvero l’Altro Lato
interpretazioni diverse, in ogni shemittah la che si organizzò in dieci emanazioni disposte a
lettura della Torah sarebbe diversa grazie spirale “come un serpente astuto e malvagio per
all’introduzione di una nuova vocale sconosciuta portare il male” Zohar 2:242b.
nella precedente e sarebbe caratterizzata da una
diversa articolazione del Tetragrammaton, e In realtà il male formava un tutt’unico con
questo porterebbe ad una evoluzione successiva l’albero della vita, un unico germoglio univa
della conoscenza della rivelazione. Il nostro l’albero della vita con l’albero della conoscenza,
mondo sarebbe sotto l’influenza di Sefirah fu Adamo, con il suo scellerato atto, definito
Gevurah, o della giustizia rigorosa, e per questo metaforicamente il “taglio dei germogli” a
l’interpretazione della Torah sarebbe separare i due alberi, a creare la separazione tra
estremamente restrittiva. ciò che sta sopra e ciò che sta sotto, una
separazione che viene considerata male anche
Questa concezione del susseguirsi delle dall’ermetismo, una separazione fra le cose
shemittah separate dall’anno sabbatico che umane e le cose divine, un allontanamento
comporterebbe un grave periodo di caos in cui i dall’influenza positiva delle emanazioni.
fossio divino abbandonerebbe il mondo della
creazione, è molto vicino alla moderna teoria In realtà nessun cabalista ha ben distinto il male
della precessione degli equinozi, secondo la quale cosmico prodotto dalla dialettica sefirotica e il
ogni 6ÿ000 anni si concluderebbe un ciclo di male terreno prodotto dalle azioni dell’uomo che
rotazione ……… (Vedi) si allontana dall’insegnamento delle emanazioni.
Un concetto importante è l’assenza della
Il Male personificazione del male, non vi è il concetto di
Satana, le uniche figure messe in relazione con il
Il concetto di male come essenza separata per i male sono Samael e la sua compagna Lilith, che
cabbalisti non ha senso, il male, infatti, di per se però stanno al male come Adamo ed Eva stanno a
non esiste, ma è solo un processo di separazione Dio.
dell’uomo dall’influenza delle emanazioni,
quando l’uomo si allontana con le sue azioni In terra il male è rappresentato dalla Giustizia
dall’influenza benefica delle Sefiroth, esso stesso non sufficientemente stemperata dalla Pietà e
crea il male. Ma, in apparente contraddizione con dall’Amore, il Giudizio, infatti, qualora iniquo
il concetto precedente, anche il male ha la sua perché assoluto e non controbilanciato
radice nel mondo delle emanazione e dall’Amore e dalla Pietà, porta dolore e
precisamente nella Sefirah Gevurah o Din distruzione, il sangue che scorre fra i popoli è
(Giustizia/Giudizio) definita anche “la mano tutto dovuto alla formulazione di giudizi falsi ed
sinistra del Santissimo, che sia benedetto”; la sua ingannevoli. Gesù ha detto “Non giudicate, per
azione non è però esclusivamente negativa, ma non essere giudicati”. L’uomo difficilmente
risulta tale solo se non adeguatamente possiede la sufficiente saggezza per emettere
controbilanciata dalle altre forze sefirotiche ed in giudizi in armonia con la Giustizia Divina, ed
particolare di Hesed (Amore/Pietà), esplicandosi ogniqualvolta viene emesso un giudizio iniquo
nelle forze di giudizio e nei poteri coercitivi e esso genera il male. “Quantunque ciò che tu
limitanti dell’universo. Al momento della sua dimandi sia la giustizia, pensa a questo, che, nella
emanazione Din affermò “Io governerò”; via della giustizia soltanto, nessuno di noi
l’equilibratore delle Sefiroth intervenne potrebbe vedere la propria salvezza” W.
prontamente per riportare Din in posizione, ma Shakespeare: “Il mercante di Venezia”, atto IV,
una quotaparte del potere si disperso e non potè sc1, versi 197-199.
essere recuperato. Questo potere si oganizzò

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Il giorno del grande giubileo tutto tornerà a Dio, L’emanazione divina può essere di due tipi a
anche il male, lo stesso Samael tornerà a Binah, cerchio e a linea, l’emanazione circolare è quella
cadrà la lettera mem (che simbolizza la morte), più naturale in quanto si modella perfettamente
per acquistare il nome Sa’el, uno dei 72 Nomi allo spazio circolare del reshium, mentre
sacri di Dio e la potenza di Dio risplenderà su l’emanazione lineare è maggiormente legato alla
tutto e tutti cancellando definitivamente il male. volontà creatrice in quanto rappresenta l’aspetto
Atri autori, invece, affermano che il male ideale dell’uomo. Questa geometria dualista
sopravviverà al grande giubileo sottoforma del (cerchio-linea) rappresenta la prima forma di
luogo di punizione eterna per i malvagi; Gikatilla geometria iniziatica ed esoterica che si
afferma: “Dio prenderà l’attributo di *punire+ la contrappone alla geometria pitagorica.
sfortuna [cioè il potere del male] in un luogo dove
non potrà essere maligna”. La concezione dello zimzum rappresenta forse
uno dei punti più dibattuti della Cabbala anzi
La Cabbala Luranica rappresenta un punto di rottura fra la Cabbala di
Cordovero e quella di Luria, numerosi autori,
L’influenza che Isaac Luria ebbe sul pensiero quali Sarug, cercarono di ricucire lo strappo con
cabbalistico è tale che possibile distinguere una ardite interpretazioni dello zimzum, ma seguire
Cabbala prelurianica ed una Cabbala lurianica.Il queste strade ci porterebbe veramente troppo
concetto fondamentale e rivoluzionario di questo lontano.
pensatore è la “contrazione” o zimzum; se infatti
Ein-Sof è infinito e tutto comprende è impossibile Comunque il tehiru lasciato libero dallo zimzum
pensare ad un luogo che non sia Dio perché ciò deve essere riempito tramite vasi necessari per
comporterebbe una limitazione a Dio stesso; per contenere le emanazioni ed in grado o di
poter creare il mondo l’Essere Supremo deve scacciare Din che ivi si era insediato o di addolcire
come primo atto effettuare una contrazione e purificare le forze che costituiscono Din.
lasciando quindi uno spazio libero detto tehiru,
con un meccanismo simile ad un atto di I vasi rappresentano dei contenitori fondamentali
inspirazione, di concentrazione; quindi il primo per la creazione ordinata del mondo in quanto
atto creativo non è né la rivelazione né permettono di regolare il flusso delle emanazioni,
l’emanazione, bensì la concentrazione. Il processo a tale scopo le prime luci emanate in collisione si
di concentrazione determina la formazione di uno cristallizzano nella formazione di “contenitori” o
spazio libero circolare, o meglio sferico detto vasi. La prima forma che l’emanazione assume
reshium all’interno del quale persistono dei dopo la contrazione è quella dell’Uomo
residui di Ein-Sof, come delle gocce (reshium) che Primordiale o Adam Kadmon che rappresenta il
permangono quando si vuota il recipiente che primo regno all’interno del quale si sviluppano in
andranno a concentrarsi formando l’anima che cerchi concentrici le dieci Sefiroth, anche nella
sostiene il mondo la cosiddetta anima mundi dei Cabbala luranica Keter mantiene strettissimi
filosofi. Il compiacimento di Ein-Sof per la rapporti con Ein-Sof. In seguito le dieci Sefiroth si
autosufficienza autarchica produsse una scossa dispongono in maniera lineare riproducendo lo
all’interno dell’Essere stesso che destò la radice di schema corporeo.
Din che prima era contenuta in Ein-Sof
indistinguibilmente unita con le altre forze ed ora
acquista una sua essenza “individuale”
localizzandosi nel tehiru. Lo spazio lasciato libero
verrà poi colmato dall’emanazione di Ein-Sof
mediante le dieci Sefiroth con un meccanismo
simile a quello visto nella Cabbala tradizionale.

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Ecce Quam Bonum 28 Agosto 2016

Sezione “Lavori Filosofici” - Il Martinismo opera su tre livelli, cardiaco-


IL LAVORO MARTINISTA teurgico-sacerdotale. Fin dall'inizio del grado di
Associato, sia nel lavoro individuale sia in quello
IMMANUEL INIZIATO INCOGNITO
collettivo, si può notare che l'invocazione e la
presenza delle Entità spirituali chiamate Arcangeli
Nel Martinismo vi è la possibilità di compere
è una presenza costante, magari più modesta per
un'opera realmente iniziatica avvalendosi in
un Associato, sicuramente via via preponderante
primo luogo dei mezzi a nostra disposizione, i
quando ci si addentra più in profondità nel lavoro
quali però assumono significato solo all'interno
teurgico. La tradizione prima ebraica, poi
della catena in cui si opera e solo se si ha chiaro
cristiana, da cui vengono le figure angeliche, ci
l'obiettivo, che è quello della Reintegrazione.
insegna che queste Entità divine sono suddivise in
Ecco perché bisogna essere sempre lucidi e
una gerarchia, della quale gli Arcangeli, partendo
spietati nel discernere e nel filtrare il superfluo
dal basso, occupano il secondo livello. Prima di
dall'utile nel nostro lavoro. La cultura
essi ci sono gli Angeli e nel lavoro individuale essi
dell'esoterismo è un'acquisizione abbastanza
occupano un posto preponderante perché il loro
recente della civiltà occidentale e per noi uomini
ruolo è quello di messaggeri sul piano verticale
del nostro tempo è abbastanza facile cadere
tra il Divino e le profondità dell'anima di ogni
nell'illusione dell'intellettualismo; la speculazione
individuo. La tradizione parla dell'Angelo Custode
sul simbolismo è uno strumento utile nella misura
che funge da nume tutelare di una persona e lo
in cui funge da propulsore alla curiosità della
aiuta ad aprire il proprio cuore all'influsso divino.
ricerca, ma deve esserci un limite pena il rischio
La ricerca costante, attraverso la pratica cardiaca
di perdersi nella selva dei cerebralismi e dei
e la meditazione, del contatto col proprio Santo
sincretismi. Il simbolismo e la terminologia del
Angelo Custode, è una pratica fondamentale per
Martinismo sono specifici e vanno in primis
ogni Associato e per tutti. Con la Meditazione dei
utilizzati dal Martinista, tutto il resto può aiutare
28 giorni, con le meditazioni di Sédir e con le
ma bisogna stare attenti perché ogni sistema
pratiche descritte in "Uomo Ente Magico" del
iniziatico ha le sue regole e le sue terminologie,
nostro Fr. Elenandro XI abbiamo una trilogia
inoltre non è detto che tutte le dottrine spirituali
"chiavi in mano" che permette di rendere fluida la
abbiano necessariamente lo stesso obiettivo, può
barriera che separa il piano sensibile
essere che vi siano mete comuni, ma fino a prova
addormentato dal piano spirituale, dal grado di
contraria non lo darei per scontato.
Associato entriamo nella catena ininterrotta
dell'Eggregore martinista, posta sotto la
protezione dei 7 Arcangeli, e veniamo dotati di
ulteriori strumenti che ci permettono di
approfondire il nostro contatto con L'Angelo
Custode, Colui che come Virgilio con Dante
nell'Inferno ci guida nel buio e nella risalita
verticale, sorreggendo insieme a noi la lampada
dell'Eremita, immagine del Fuoco Vivificante
pentagrammatico. La conoscenza intima e la
comunicazione col Santo Angelo Custode (scusate
la citazione dalla Golden Dawn :) ) saranno
necessarie per concederci di iniziare il lavoro,
quando sarà il momento, per chi lo vorrà, nella
Via Teurgica, dove la confidenza andrà invece
presa oltre il Velo con la gerarchia degli Arcangeli
i quali non proteggono e guidano più l'individuo

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Ecce Quam Bonum 28 Agosto 2016

singolo e solitario, ma l'Eggregore e il futuro Sezione “Lavori Filosofici”


Sacerdote, cioè l'Iniziato che in forza dei nuovi IL RITUALE GIORNALIERO
carismi che egli stesso ha cercato, vede ora le
ELENANDRO XI SUPERIORE INCOGNITO
cose da una prospettiva diversa, non più solo dal
INIZIATORE
basso verso l'alto, ma da un punto in cui vede
dall'alto al basso e al tempo stesso scruta sempre
più in alto.
Il rituale giornaliero di catena è la costante e
- Alla base del lavoro Martinista c'è la
laboriosa opera di edificazione del tempio
purificazione. Quando si inizia a lavorare dalla
martinista (C:::G:::M:::)
Meditazione dei 28 giorni in poi, avrete notato
che cambiano tante cose nella propria vita, a
volte in positivo, altre volte e più spesso in
negativo. È segno che il nostro lavoro non solo 1. Introduzione
interiore, ma profondamente interiore al punto di
essere microcosmico e macrocosmico al tempo Ovviamente non è
stesso, sta avendo effetti, le acque sono torbide desiderio del presente
perché sono state rimescolate e il lavoro più lavoro di enunciare nello
difficile è filtrarle per renderle sempre più limpide specifico l'esatta
e calme allo scopo di vedere in esse gli astri che si composizione e
riflettono. Non bisogna mai demordere nei strutturazione del rituale
momenti difficili della propria vita da Martinisti,
giornaliero martinista, ed
bisogna invece farsi coraggio e sfruttare al meglio
tutte le nostre capacità di giudizio e in particolare quello del
discernimento per separare le scorie e riunificare N.V.O. Ciò in relazione sia
i frammenti di Luce in noi presenti. Forse sarà all'evidenza pubblica che
proprio peculiarità del grado Sacerdotale il presente scritto ha,
restituire al microcosmo quella Luce condensata quindi non circoscritta all'ambito iniziatico, sia
e vivificata come Fuoco consacratore. Ripeto: mai
per una certa varianza formale che il rituale
mollare la presa, i demoni se la ridono quando si
accorgono che un Martinista è al lavoro e giornaliero presenta in relazione ai vari ordini,
accorrono come orde di scimmie per incasinare raggruppamenti, o linee di liberi iniziatori.
ancora di più il caos che il Martinista sta
È sempre bene ricordare, ed è doveroso farlo in
faticosamente cercando di riordinare.
premessa, come l'Iniziatore martinista è
comunque libero di riformulare l'espressione
rituale in rapporto funzionale alla propria
naturale inclinazione, seppur rimanendo sempre
all'interno del perimetro tradizionale del
martinismo. Avremo quindi che un iniziatore con
un'impronta maggiormente legata alla cabala
inserirà elementi di tale branca del sapere
iniziatico all'interno del rituale, mentre colui che
sarà maggiormente legato ad un patrimonio
mistico cristiano, o gnostico, o ermetico, sempre
nel rispetto del perimetro martinista, provvederà
a dare un'impronta ad essi consona.

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Ecce Quam Bonum 28 Agosto 2016

Risulta altrettanto ovvio, e questo non è in 3. Il rito giornaliero è la pietra d’angolo su


contraddizione con quanto sopra enunciato, che cui si basa l’operatività martinista. La sua
in quelle realtà che raccolgono più iniziatori vi è funzione primaria è quella di "legare" tutti i
l'esigenza di avere un impianto comune di membri dell’Ordine … “Ut unun sint” …, tramite la
ritualistica, onde meglio esaltare il lavoro corrente magica e spirituale dell’Eggregore
energetico individuale, di gruppo ed egregorico. Martinista, supremo Ente e Vettore di
In assenza di tale impianto comune, siamo in unificazione.
presenza di un’orchestra dove non solo manca il
Se la reale iniziazione martinista porta l’uomo di
direttore, ma dove ognuno dei musici suona un
desiderio all’interno della fratellanza, e se il rito di
diverso spartito.
luna nuova ne rinnova la comunione, è il rito
L’iniziazione rituale, il rito di Luna Nuova e il rito giornaliero che dà senso e vita alla sua
giornaliero, sono gli elementi basilari e necessari aspirazione spirituale.
dell’identità martinista. In assenza dei quali, nella
Già da quanto sopra esposta si comprende come
loro complementarietà, assistiamo ad una
il rituale giornaliero sia parte integrante
virtualità che si estrinseca nella forma di una
dell’identità martinista, e come questa sia
verbosa massoneria povera. Risulta implicito che
composta da elementi che riguardano la
quanto andremo ad esporre è rispondente a
generalità del martinismo, come la particolarità
quelle realtà mariniste regolari. Dove con
della struttura in cui si opera.
regolare correttamente dobbiamo intendere
laddove l’iniziatore è tale in forza di un lineare e In meritò all'identità generale il Martinismo
progressivo percorso che lo ha portato a formarsi diremo che esso è una scuola d'opera fattiva e
doceticamente ed operativamente. Altrimenti non di speculazione. Ciò non significa ovviamente
siamo in presenza di fantasiose e rocambolesche che il martinista è escluso da una dimensione
investiture, spesso prezzolate, prive di ogni filosofica, ma solamente come quest'ultima, nei
sostanzialità, che ci conducano fuori dall’ambito giusti modi e giusti tempi, è tesa ad esaltare e
dell’iniziazione e dell’opera, per entrare in quello contribuire alla pratica stessa. Lo studio deve
della carnevalata eogica. fornire all'iniziato quei riferimenti culturali,
simbolici, e immaginifici che gli permettono di
In breve:
riattivare la memoria spirituale, e fornire un
1. La reale iniziazione martinista, conferita in proficuo indirizzo alla pratica stessa. Sempre
virtù di un effettivo potere iniziatico, è condizione rimanendo all'interno di una prospettiva
sostanziale ed inderogabile dell’essere martinista. generale, dobbiamo altresì ricordare la matrice
evidentemente cristiana del martinismo. Louis
2. Il rito di Luna Nuova consente
Claude de Saint-Martin era un mistico ed
l’indispensabile rinnovamento del patto con
esoterista cristiano, così il Papus, e gli altri padri
l’Egregore dell’Ordine Martinista. Tale
storici della nostra scuola tradizionale. Quindi in
rinnovamento perpetua le condizioni che
tale ottica, volta a mantenere il martinismo ben
consentono il riconoscimento e la conseguente
connesso alla propria radice spirituale, è ovvio
accettazione dell’adepto da parte dell’Egregore.
che il rituale giornaliero, così come ogni altro
elemento strumentale e filosofico, debba

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Ecce Quam Bonum 28 Agosto 2016

mantenere traccia evidente della sua natura nell’armonia operativa che non solo rende il rito
spirituale cristiana. Ciò per impedire il suo come Ente in se indiviso, ma addirittura unisce
degenerare in una deriva relativistica tanto cara l’operatore a tutti i fratelli e le sorelle in catena e
allo spirito dei tempi, causandone da un lato il quindi all’Egregore.
completo snaturamento, e dall’altro la perdita di
Le tre Croci cabalistiche di apertura hanno come
ogni qualsiasi sostanza e vitalità spirituale.
finalità quella di creare uno spazio sacro,
In merito all'identità particolare questa è frutto rimettendo l’operatore al mondo del Divino,
della specificità formale scelta dall’iniziatore per dell’ultrasensibile. Le quattro Croci conclusive del
trasmettere l’iniziazione martinista, e predisporre rito indicano la chiusura dei lavori e la riconsegna
e trasmettere gli strumenti di reintegrazione. al mondo profano del luogo che ha visto la
Ecco quindi che il rituale, nella sua strutturazione celebrazione del rito. Lo strumento cabalistico è
complessiva o in alcune parti di esso, avrà uno dei fondamentali linguaggi operativi ermetici,
l'impronta filosofico-operativa di colui che è il strumento di interazione e correlazione fra il
reggitore della catena. Gli iniziati ad esso martinista e l'Egregore. La Croce viene dal
collegati, in virtù dell'opera fattiva e del crisma martinista stesso vivificata, in quanto è essa è
iniziatico, disporranno strumenti affinati alla tracciata sulla propria carne, mente ed anima.
particolare cadenza e natura del lavoro che
La Croce quale simbolo di spazialità, ma anche di
individualmente e collettivamente andranno a
determinazione fra l’ascesa verticale dello Spirito
svolgere. Prendiamo ad esempio un elemento di
e il dispiegamento orizzontale del fisico e della
cui non è mistero la presenza nei lavori di gran
mente.
parte delle strutture mariniste, quale la croce
cabalistica. Questa avrà valenza diversa in Il totale delle croci cabalistiche da il numero 7,
ragione della prospettiva data ai lavori rituali: “In simboleggiante la regola creativa (sette le note,
un'ottica meramente cerimonialista sarà sette i giorni, sette i colori, ecc..) che governa la
strumento di apertura-chiusura o di bando, nostra manifestazione. È questa regola che
oppure potrà avere impiego come attivatore di determina ogni relazione sussistente fra gli
centri energetici, ed infine di "identificazione" elementi della creazione.
dell'operatore con particolari attributi del divino
sul piano della manifestazione.“ Essa trova la sua massima espressione nella
settima Lama degli Arcani Maggiori (Il Carro),
dove l’auriga guida due cavalli dall’interno di un
2. Rituale giornaliero di catena, e sua cocchio formato da quattro colonne (1+2+4=7)
scomposizione nei singoli momenti (apertura, che richiamano il simbolismo dei quattro
operatività, chiusura) elementi fondanti la creazione. Elementi che il
filosofo Empedocle di Agrigento (nato nel 492 a.
Il rituale giornaliero di catena, come tutti i riti di C) chiama "radici" e afferma che sono quattro:
natura magico-operativa, si articola in tre distinti fuoco, aria, terra e acqua. L’unione di tali radici
momenti: apertura, svolgimento operativo e determina la nascita delle cose, la loro
chiusura dei lavori. Una tripartizione, questa, che separazione la morte. Si tratta perciò, sempre
sussiste solo a livello docetico-illustrativo, in seguendo il pensiero di Empedocle, di apparenti
quanto tale scomposizione non ha spazio nascite e apparenti morti, dal momento che

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l’Essere (le radici) non si crea e non si distrugge, La visualizzazione e il tracciamento del sigillo
ma è soltanto in continua trasformazione che sono dunque l’attivo ordinarsi all’interno della
trova direzione solo attraverso la volontà che fratellanza, il consegnare spontaneamente la
guida la forza positiva e la forza negativa. L’auriga propria individualità ad un’Entità superiore.
guida consapevolmente il carro, domina i due
Movenze, queste, che devono essere compiute
cavalli (ragione e magia, conscio ed inconscio,
con la sacralità e il trasporto amoroso con cui lo
ecc..), verso la conoscenza. Così è l’iniziato che
Sposo e la Sposa si consegnano l’uno all’altro. A
consapevolmente esegue il rito nella sua duplicità
compimento dell’apertura dei lavori vi è la
formale e sostanziale. L’iniziato consapevole non
batteria e il segno. Essi altro non sono che il
subisce il rito, non rimane immobile; bensì ne
presentarsi del martinista all'Egregore. Leggiamo
comprende le dinamiche e le regole che lo
ciò come il voler essere riconosciuto, da parte del
formano e lo animano.
martinista, da chi è in grado di riconoscerlo,
L’accensione della candela è crogiuolo di l’Egregore. Al contempo la batteria e il gesto
molteplici simboli. Essa è in primo luogo un simboleggiano il giungere ad una soglia sempre
autentico atto magico che investe la materia presente, ma non per tutti aperta. In assenza del
attraverso la discesa del fuoco vivificatore. È la riconoscimento e della coesistenza dei requisisti
luce della conoscenza che brilla nella notte essenziali (iniziazione e purificazione), l’operatore
dell’ignoranza, è testimonianza del fuoco mistico è illuso o si illude di far parte della catena, mentre
che tutto arde, è monito della spoliazione cui il ne è realmente escluso.
martinista si consegna ed, infine, espressione
Edificato lo spazio sacro, il martinista intona la
dell’atto di volontà magica del martinista.
recita dei tre salmi, dando così inizio alla fase
Passo successivo è il collegamento telepatico con operativa del rito.
gli altri fratelli, nelle ore prestabilite (in cadenza
Tradizionalmente ogni cerimonia magica si snoda
di sette), governate dalla potenza e dalla gloria
in una fraterna unione, il primo salmo: Ecce quam
dell’Angelo del giorno, quale tramite fra
bonum et quam jucundum habitare fratres in
l’operatore e il mondo superiore.
unum!; a un’attestazione della condizione di
La visualizzazione dei fratelli e la grazia, il secondo salmo: Beatus vir, qui non abiit
rappresentazione psichica e materiale del sigillo in consilio impiorum; ed, infine, da un’invocazione
dell'Ordine collocano "volontariamente" e/o evocazione, il terzo salmo: Ecce nunc
l’operatore all’interno della fratellanza che lo ha benedicite Dominum.
accolto e di cui è membra congiunte. Unione in
Il martinista allontana da se ogni umana
virtù della forza vitale eggregorica, sacro sangue
tribolazione e si compiace nell’unione con i
che anima tutto l’Ordine e che assume la veste
fratelli d’Opera e nell’amore che essi lega.
delle sacerdotesse che, assieme ad Iside,
Assieme a loro si pone nudo innanzi al cospetto
ricomposero il corpo mutilato di Osiride (in
Divino, mostrandosi degno della sua Grazia ed,
questo caso magnificamente rappresentato dalla
infine, ne chiede la Benedizione.
continuità passata, presente e futura di tutto
l’Ordine Martinista). L’invocazione del Nome pentagrammatico
rappresenta l’apice del rito giornaliero,

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espressione ultima del lavoro posto in essere, cui può essere vissuto anche come rito separato,
segue la chiusura del rituale. Senza voler entrare deve rispondere a criteri di armonia, e
troppo nel merito di questa Parola di potere, complementarietà.
possiamo dire che essa non solo simboleggia il
È bene ricordare, onde evitare scempi e
Riparatore, nella sua funzione di tramite e di
pericolose contaminazioni, quanto segue:
agente di reintegrazione, ma nella sua quintuplice
combinazione ne raccoglie ogni qualità. 1. L’Ordine non è al servizio del martinista,
ma è il martinista al servizio dell'Ordine. In
Il Nome pentagrammatico si ottiene
quanto è il primo che conferisce al secondo la
introducendo al centro del tetragramma la scin
possibilità e l’utilità di operare, all’interno di una
(Lettera madre associata al Fuoco). Questo è un
corrente magica ed attraverso strumenti
fuoco diverso dal fuoco primordiale della potenza
tradizionali.
creativa, rappresentato nel Tetragramma dalla
iod o vau (a seconda dei sistemi), questo è il 2. La Tradizione vuole ed impone che vi sia
fuoco misurato e costante dell’amore che è in concordanza e congruità fra lo strumento, il fine e
grado di agire come forza trasmutatrice dei vari l’operatore.
elementi. Si noti che il nostro cuore, sede
immaginaria dell’amore, è anch’esso, come la c al 3. Ogni mutamento è una possibile
centro del nostro corpo fisico. È bene ricordare perturbazione, che anche violentemente si può
che sul questo piano quaternario della nostra ripercuotere nella vita del singolo. L’Egregore non
esistenza, è proprio il fuoco fisico, dispensato è espressione contingente di un momento, ma
nella giusta proporzione, che è capace di una eterna ed intelligente presenza.
trasformare gli altri elementi nei vari stadi che
4. Ciò che differisce, è sempre responsabilità
colmano la distanza fra il grossolano e il fine (da
individuale.
stato solido a stato liquido - da stato liquido a
stato gassoso). 5. Il fine essenziale del martinista, così come
insegnatoci dai Nostri Maestri, è la reintegrazione
Quanto sopra esposto è l’essenzialità del rituale
dell'uomo nell'uomo, e dell'uomo nel divino.
giornaliero di catena. In esso, fra la recita dei tre
salmi e la professione del nome
pentagrammatico, è possibile (su espressa
3. Finalità del Rituale giornaliero di catena
indicazione del proprio Iniziatore per i primi due
gradi, e sull’assunzione di responsabilità per gli
altri fratelli e sorelle elevati al terzo grado) di
inserire un "qualche" elemento di Il rituale giornaliero di catena sviluppa una serie
personalizzazione (preghiera, meditazione, di interazioni fra il martinista e se stesso, e il
supplica, ecc... ). Ciò risponde a varie logiche, martinista e gli altri fratelli. Possiamo suddividere
alcune legate alla contingenza del momento queste relazioni in due categorie:
(catena terapeutica, ad esempio), altre in ragione a) Interne
di un particolare lavoro proposto, ed altre ancore
per consolidare il rapporto egregorico. Il rituale, nella sua giornaliera ripetizione, è un
Ovviamente ognuno di questi inserimenti, che incentivo e al contempo un ostacolo, che

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permette al martinista "anche" di lottare contro Il rituale permette, come accennato, al martinista
la propria pigrizia. È bene sempre ricordare che di essere parte integrante della catena, attraverso
come sussistono ed insistono agenti che premono il collegamento egregorico.
per la rovina dell’uomo celeste, sussiste ed insiste
La catena non deve essere percepita nella
nell’uomo l’inerzia, forza opponente ad ogni
"ridotta" della loggia o dell’Ordine, ma quale
compimento intimo.
continuo "giammai" interrotto con i fratelli
Inutili sono i propositi di cimento, se non si è in passati, e futuri, in virtù della presenza
grado di imporre a noi stessi la volontà che unificatrice dell’Egregore.
predichiamo di avere.
La funzione di questa realtà psichica, consolidata
La continua proposizione di "identici" gesti e nel tempo, è quella di ricevere dai mille rivoli
parole nel corso del tempo, richiede un impegno rappresentati dalla persistenza dei fratelli. Essi si
in attenzione e presenza da parte dell'operatore, forgiano in un’unica "corrente" intelligente e
affinché la pratica non divenga monotonia da possente, che ovviamente travalica la sfera del
evitare o espletare in malavoglia. Tale obiettivo è singolo.
conseguibile solamente alla presenza di due
È quindi per rinnovare il collegamento con via di
elementi. Il primo è da ricercarsi nella
comunicazione e comunione, che è necessario il
vivificazione del rituale, nell’auspicio che dalle
rito di purificazione durante la fase della Luna
parole, in se morte, si giunga ad un riverberarsi
Nera. È solo attraverso il retto pensare,
delle stesse nella sfera intima dell'operatore. Il
l’abluzione nell’acqua e nei fumi dell’incenso che
secondo è la capacità del martinista di divenire
il martinista espelle da se le scorie psichiche
parte integrante della catena, componente del
accumulate nel corso del suo transito, e rinnova
pulsare della corrente psichica dei fratelli e delle
volontariamente il patto con l’Egregore.
sorelle.
Altresì è necessario che il martinista ricordi il
È attraverso il necessario raccoglimento e
sacro impegno di ricercare la reintegrazione con
separazione dal flusso del tempo e dello spazio
la propria sfera divina, in ogni momento della sua
profano, che il martinista ha la possibilità di
vita, affinché il sentiero di rettitudine sia un atto
osservare come la propria psiche reagisce
di volontà. La comunione con i fratelli permette
all’operazione posta in essere. Attraverso
all’operatore di godere di un’intensificazione
l’individuazione degli stati d’animo e del proprio
dello spazio, degli strumenti, e dell'attitudine
spettro emozionale ed energetico, egli può
magici, agevolandolo nelle parti preparatorie ed
valutare il proprio equilibrio, e le mancanze su cui
operative del rito.
operare. È, infatti, possibile, con la dovuta
capacità di percezione e analisi, determinare
corrispondenze fra le fasi del rito, e la
composizione occulta del corpo. In quanto il rito è 4. Rapporti fra il Rituale giornaliero, natura e
tale, in virtù del martinista che è esso stesso rito. qualità del martinista.

b) Esterne
Se è vero che quella martinista è un’iniziazione
reale, è altrettanto vero che il rituale giornaliero è

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la basilare operatività del martinista. L’iniziazione conoscenza che esso incarna. Inoltre il martinista
è il deporre un seme e l’operatività il lento deve preservare il proprio corpo, avendo la
germogliare dello stesso, fino al compimento consapevolezza che esso è involucro necessario al
della propria natura. L’essenza del rito suo agire su questo piano denso e grossolano.
giornaliero, come si è visto, risiede in un vero e
Ancora la mente deve essere educata, tramite la
proprio atto magico, tradizionalmente tripartito
meditazione e l’esercizio dell’attenzione.
(fratellanza, testimonianza, invocazione ed
L’armonia, l’erudizione e l’intuito sono le
evocazioni), la qualità quindi richiesta al
condizioni necessarie per il mago, come per il
martinista è quella sacerdotale, per i fratelli che
sacerdote.
hanno tale ruolo all’interno dell’Ordine, e
coadiuvatori del sacerdote per i primi due gradi. Il rito giornaliero non deve essere quindi visto
La capacità di purificare e consacrare il tempio (il come atto dovuto ed impaccio, ma, tenendo
martinista stesso) e porvi in essere la presente quanto detto, come espressione finale
celebrazione del rito, differenziano la recita di una preparazione costante e profonda.
teatrale, dalla vera Cerimonia, la pantomima
dall’Opera, la farsa dalla Realtà, e 5. Conclusioni
l’improvvisazione dalla Tradizione.

Per ottenere questa naturale inflessione del Il rituale giornaliero, nella sua armonica
proprio essere, è richiesto l’integrale strutturazione, consiste in un'apertura, una fase
compartecipazione dei tre corpi del martinista. operativa, e una chiusura. Dove elementi
simbolici, sonori, e gestuali trovano una fusione
Il corpo fisico che deve essere non sottoposto che investe, o dovrebbe investire il martinista, in
all’azione perturbatrice di sostanze che lo ogni espressione del suo essere: sfera fisica,
rendono schiavo. psicologica, ed energetica. La presenza a noi
stessi, e l'attenzione sull'Opera che si sta
La mente deve essere erudita sulla tradizione
compiendo, oltre ovviamente ad una congruità
martinista, sempre attenta e ricettiva verso
ideale e spirituale alle radici tradizionali del
l’operazione che si sta compiendo.
martinismo, porteranno l'iniziato a non vivere il
L'anima consacrata alla purificazione e rituale giornaliero come una parentesi più o
redenzione, non deve essere straziata dai clamori meno ostica all'interno del transitare del tempo,
del mondo profano. ma ad organizzare la propria vita attorno al
rituale giornaliero stesso. Così come una ruota
È utile quindi che il martinista approfondisca lo trova il proprio centro e ragion d'essere nel
studio dello gnosticismo, della cabala, della perno. La comprensione delle dinamiche che
mistica, e del significato di reintegrazione. Riesca legano ogni elemento del rituale, porteranno a
ad abbattere i propri condizionamenti culturali e considerarlo non come una sequela di elementi
psicologici nei confronti della preghiera, che non fra loro misteriosamente ed artatamente
deve essere vista come passivo atto devozionale, connessi, bensì come unica e sempre fruttuosa
ma sollecitazione dell’uomo verso il Divino. Deve espressione dove lo stesso martinista è elemento
il martinista interrogarsi sul perché della nascita di volontà e d'opera, parte integrante ed
del martinismo stesso, e del messaggio di indistinta di un rituale che non è più posto

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Ecce Quam Bonum 28 Agosto 2016

esternamente a sè, ma ne rappresenta una Sezione “Lavori Filosofici”


simbiotica risonanza. IL MARTINISMO UNA VIA
Il rituale giornaliero è uno dei capisaldi INDIVIDUALE
dell'identità martinista, che continuamente ripeto EFESTO INIZIATO INCOGNITO
essere di fattiva opera e non di sterile filosofia, e
l'iniziato trova in esso quel nutrimento “Il vero signore è simile ad un arciere:
supersostanziale. Nutrimento che investe ogni se manca il bersaglio
bisogno del proprio essere magico, in virtù della cerca la causa di questo in se stesso"
prospettiva operativa che lo guiderà attraverso (Confucio)
l'esercizio della docetica impartita da propri
Premessa
superiori viventi, e sotto l’influsso benefico dei
Tanto in Occidente quanto in Oriente, numerose
Maestri che hanno passato il velo ma che sono discipline che hanno come obbiettivo il
sempre presenti. “miglioramento” (termine da intendere
evidentemente nella particolare accezione legata
È mia profonda convinzione che il bene e la a questo aspetto) del praticante vengono indicate
longevità dell'Ordine da una maggior come “Vie”. In questa definizione vengono
comprensione delle sottili dinamiche e degli comprese numerose pratiche, a volte (almeno
strumenti che ci legano, pur nella nostra apparentemente…) inconciliabili tra loro,
specificità, l'un con l'altro. Tale funzione di afferenti tanto discipline exoteriche che
esoteriche, da quelle relate all’aspetto spirituale
"legato" è simboleggiata in massima espressione
fino a quelle – come le arti marziali sino-
proprio dal rituale giornaliero, che assomma in se giapponesi – maggiormente incentrate
ogni aspetto dell’opera martinista. sull’aspetto fisico.
Concludo con l'auspicio che ogni fratello e sorella
Non è nelle intenzioni e nelle capacità di chi
abbia sempre attenzione allo studio e alla pratica, scrive l’approfondimento dell’analisi del termine
alla comprensione dei sottili dinamismi nelle sue varie sfumature ed applicazioni; basterà
dell'operatività martinista, affinché il suo operare qui ricordare solo alcuni degli esempi più noti,
sia nobile, e non un mero involucro senza dalle Vie percorse ancora oggi dai pellegrini che si
sostanza. recano nei luoghi sacri al loro culto (dalla Mecca a
Santiago di Compostela, solo per citarne due tra
le più conosciute e frequentate al suffisso “Do”
(che deriva dalla traslitterazione e contrazione del
cinese “Tao”) che caratterizza molte arti marziali
giapponesi, passando per la "Quarta Via", che
raccoglie gli insegnamenti ed ai metodi di
Georges Ivanovitch Gurdjieff o per le
“Considerazioni sulla via iniziatica" di René
Guénon.

Verso e direzione
Qualunque sia la Via che abbiamo deciso di
intraprendere, certamente questa ha una

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caratteristica: se vogliamo giungere all’obbiettivo del percorso Martinista è quello di Associato


che ci siamo prefissati, questa non può essere Incognito, dove il Martinista è seguito dal proprio
percorsa da altri che da noi. Sembra una banalità, Iniziatore da cui riceve non solo gli adeguati
eppure basta riflettere un attimo per constatare consigli ma beneficia, tramite di esso, della
quanti siano coloro che cercano scorciatoie, corsi coesione con l’eggregore della catena, ma è
modello “tre anni in uno”, promozioni “honoris altrettanto vero che il Martinismo è un percorso
causa” e via dicendo. Non è certo questo il eminentemente individuale, che si sviluppa
pulpito da cui puntare l’indice accusatore verso obbligatoriamente cadenzato con il rituale
gli altrui comportamenti, ma senza ipocriti giornaliero e quello mensile di purificazione. Altre
buonismi non si può tacere di un certo malvezzo pratiche, dal lavoro di gruppo alle tornate di
che fa preferire a molti un “pezzo di carta” più o loggia, sono certamente opportune e proficue (se
meno oscuramente ottenuto rispetto ad una vissute con la giusta attitudine, ovviamente…) ma
formazione praticamente esperita. Continuando non possono in alcun modo sostituire e sopperire
ad utilizzare la analogia del viaggio, insomma, alle eventuali falle individuali. Quanto sopra potrà
vero è che le moderne tecnologie di fotoritocco sembrare sin troppo ovvio ai più, ma non è forse
permettono a ciascuno di noi di preparare una così scontato, se Stanislas De Guaita ebbe ad
immagine che ci veda in qualunque luogo, così affermare, in un ammonimento che possiamo
come è altrettanto vero che oggi è possibile intendere rivolto ad ogni e ciascuno di noi: “Noi ti
esplorare virtualmente qualunque città della abbiamo ‘cominciatò: il ruolo degli Iniziatori deve
terra con un livello di dettaglio impossibile sino a fermarsi qui. Se tu perverrai da te stesso
pochi anni fa, ma avere una foto che ci mostri di all'intelligenza degli Arcani, tu meriterai il titolo di
fianco alla Sfinge o esplorare la zona delle Adepto; ma sappi bene ciò: è invano che il più
piramidi con Google Earth senza essere stati in sapiente dei Maestri ti riveli le supreme formule
Egitto non potrà mai sostituire la presenza fisica, della scienza e del sapere magico; la Verità
qualunque progresso facciano le moderne Occulta non si può trasmettere con un discorso:
tecnologie. ciascuno deve evocarla, crearla e svilupparla in sé.
Tu sei Iniziato: sei uno che gli altri hanno messo
Capita così che sempre più spesso sia l’Istruttore sulla Via; sforzati di divenire Adepto; uno cioè che
a cercare l’Allievo, e non viceversa, come ha conquistato la scienza da se stesso, o, in altri
dovrebbe essere. Capita anche che l’Allievo – termini, il Figlio delle sue opere”.
piuttosto che guadagnarsi il “diritto” di imparare,
ritenga che l’Istruttore abbia il “dovere” di Altro pernicioso malvezzo è quello di chi,
insegnare, arrivando addirittura a presupporre piuttosto che salire sull’albero con fatica ed
che la Conoscenza possa essere infusa in maniera attenzione per raccoglierne i frutti posti sulle
osmotica, sulla base di un mero atto di volontà e cime più alte, taglia il tronco alla base per
senza sforzo o impegno alcuno, così come Neo, abbatterlo e far così cadere i frutti a terra per poi
nel film “Matrix”, impara decine di stili di prenderli senza sforzo. Un atteggiamento che
combattimento collegandosi ad un computer. René Guénon, nel suo “La crisi del mondo
moderno” così commenta: “È difficilissimo far
Purtroppo o per fortuna così non è, e se il capire ai nostri contemporanei che vi son cose le
Martinista è un “uomo di Desiderio”, con ciò quali, per la loro stessa natura, non sono da
riteniamo si debba intendere non un soggetto discutersi. Invece di cercare di innalzarsi fino alla
che si limita ad esprimere ciò che vorrebbe si verità, l’uomo moderno pretende di farla
realizzasse, ma piuttosto colui che si impegna al scendere fino al proprio livello: ed è senza dubbio
massimo delle sue possibilità perché ciò avvenga. per questo che molti, non appena sentono parlare
Infatti – come si legge sul sito di «scienze tradizionali» o di metafisica pura,
www.martinismo.net – è vero che il primo grado

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credono trattarsi solo di «scienza profana» e di getta agli animali orzo, paglia ed erba; getta ossa
«filosofia».” ai cani; ai maiali getta ghiande e avanzi di pane.
Si comporta così anche il discepolo di Dio. Se è
Ovviamente l’impegno costante e sincero è saggio, comprende le qualità di un discepolo; le
condizione necessaria, ma non sufficiente, perché forme corporee non l'inducono in errore; valuta
– come scrive Martinez de Pasqually: piuttosto la disposizione d'animo di ognuno e
“Quand'anche noi ci troviamo nelle migliori parla con lui. Nel mondo vi sono molti animali che
disposizioni, quando tutte le cerimonie si svolgono hanno forma umana; allorché egli li riconosce,
con la più grande regolarità, la Chose può getta ghiande ai maiali, getta orzo, paglia ed erba
conservare il suo velo per noi...” ma questa agli animali, getta ossi ai cani. Ai servi dà gli inizi
consapevolezza non può e non deve essere una (delle lezioni), ai fanciulli dà (l'insegnamento)
scusa per non operare, perché il nostro arrivare perfetto”.
dipende dal nostro andare, come evidenzia Louis
Claude de Saint-Martin nel suo “Degli errori e In altre parole, tornando all’argomento di queste
della Verità”, quando scrive: “L'essere umano è modeste riflessioni, se è vero come è vero che c’è
portatore di scelta. Il suo libero arbitrio orienta la un effetto solo se c’è una causa, perché vi sia un
creazione verso la luce o verso l'oscurità".
risultato occorre che vi sia una azione che sia
Impegno costante e sincero che è quindi la
condizione primaria per proseguire sulla Via, sufficiente a raggiungerlo; altre strade – per
perché ben poca strada percorre chi, pur avendo quanto possano sembrarci più facili e rapide –
gambe robuste, ha poca o nulla voglia di sono destinate a perderci, come di conferma
camminare, magari sperando in un più comodo ancora Louis Claude de Saint-Martin ne "Il nuovo
ausilio che provenga da altri viandanti più uomo", dove possiamo leggere questa esplicita
volonterosi. Compito del Superiore è quindi non ammonizione “Uomini del torrente, voi vorreste
solo quello di valutare le potenzialità
conoscere la volontà di Dio come se foste uniti a
dell’aspirante, ma anche quello di provarne la
volontà, mettendolo nelle condizioni di poter lui, mentre nulla si può fare per voi senza
guadagnare ciò che merita, come spiega il quest'unione; vorreste essere uniti a Dio come se
Filosofo Incognito ne “Il mio libro verde”, dove si foste purificati, mentre quest'unione può farsi
legge il seguente passo: “Quando l'uomo vano solamente dopo la vostra purificazione; vorreste
chiede perché non gli si direbbe la verità, poiché essere purificati come se aveste fatto tutti i vostri
essa è fatta per tutti, si può rispondere che non si sforzi per questo, mentre la vostra purificazione
dà l'elemosina a colui che potrebbe lavorare,
può aver luogo soltanto dopo lunghi e penosi
perché sarebbe mantenere la pigrizia”. Si
potranno quindi rilevare delle apparenti sacrifici. Vorreste che questi lunghi e penosi
“ingiustizie” nel modo in cui ad alcuni viene sacrifici fossero fatti come se gli oggetti di questi
assegnato un cammino piano e diritto e ad altri sacrifici fossero già scomparsi davanti a voi,
un percorso ripido e tortuoso, ma nulla è per caso mentre essi compongono oggi tutte le sostanze
ed a ciascuno è dato ciò che per lui è più giusto del vostro essere.Cominciate col mettere un velo
ed opportuno, come possiamo leggere nel
tra voi e gli oggetti informi che vi hanno
“Vangelo di Filippo: “Un capofamiglia acquista
ogni cosa: figli, servi, animali, cani, maiali, grano, deformato la vista, e l'intelligenza; questo primo
orzo, paglia, erba, ossi, carne e ghiande. È un passo vi condurrà ai sacrifici, i sacrifici vi
uomo saggio, e conosce il nutrimento adatto a porteranno alla purificazione, la purificazione vi
ognuno: mette pane, olio d'oliva e carne davanti porterà all'unione con il principio attivo del vostro
ai figli; pone olio di ricino e grano davanti ai servi; essere, e questo principio attivo vi svelerà, in ogni
momento, le volontà del vostro Dio”.

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Sezione “Misticismo e Via Cardiaca”


Conclusioni XIII. IL CRISTO
PAUL SÉDIR
Molto altro vi sarebbe da dire sull’argomento, me
il migliore insegnamento è quello che si ottiene
semplicemente interrogando sé stessi sul "Vi troverete un bambino avvolto in fasce e
traguardo che si vuole raggiungere, sui motivi che
deposto in una mangiatoia." (Luca II, 12)
ci spingono a raggiungerlo e sui mezzi che
vogliamo impiegare; non vi è giudice più spietato,
se si è sinceri nell’interrogarsi e consapevoli di
quanto sia spesso facile autoassolversi. Procedere Dopo che l'intelligenza ha esaurito tutte le
Lungo la Via è semplice, ma non sempre facile, ed spiegazioni di questo mistero, essa si dichiara
oggi come sempre – a chi voglia provarsi nel
impotente innanzi a questa discesa dell'Infinito, a
Cammino – potrà bastare il consiglio offerto dal
“Mutus Liber” alla XIV Tavola: "Prega, leggi, questa manifestazione dell’Universale, a questa
leggi, leggi, rileggi, lavora e allora troverai”. incarnazione del Perfetto. Per quanto grande, per
quanto complesso essa immagini il Relativo, un
abisso incolmabile la separa dall'Assoluto. E dal
momento in cui gli uomini pensano, hanno
sempre percepito l'Unità Primordiale sfuggente, a
meno di una distruzione definitiva del proprio Io.

Comprendere l'incarnazione del Verbo sarà


sempre impossibile per me, fino a quando io sarò
una creatura nella Creazione. Ma ricevendo il
Santo dei Santi nel mio essere, lo splendore di
questo Verbo fattosi uomo: posso diventare
l'oggetto di questo miracolo. Questo Verbo nasce
dal Padre, prima del tutto; E’ comparso un giorno
a Betlemme; ed Egli può venire nuovamente alla
Luce, di una nascita che si spera innumerevole,
nelle anime di tutti coloro che lo seguono su
questa terra e in tutte le terre abitate dagli
uomini.

Credere che Gesù è l'unico Figlio di Dio venuto


nella carne, è un dono per chiunque prenda
coscienza della propria totale nullità. Ma ognuno
di noi diventa capace di ricevere la luce in un
certo momento del viaggio dell'Esistenza.

Sentire Dio nascere in noi è un altro dono


ricevibile quando l’uomo è sufficientemente
impoverito, denudato, purificato, e le cose e le

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forze temporali hanno, dentro di lui, fatto piazza Sezione “GNOSTICISMO E CRISTIANESIMO
pulita per l’eternità. ESOTERICO”

Sentire Dio che vive in noi, partecipare alla Sua


LA PREGHIERA ESICASTICA
SACHIEL ASSOCIATO INCOGNITO
onniscienza, alla Sua onnipotenza, essere liberi
perché abbiamo consumato tutte le catene da Il termine esicasmo deriva dal greco e significa
lavoro di cui siamo stati caricati, e fare dono quiete, raccoglimento. La preghiera esicasta è
supremo al Padre di questa libertà infine una preghiera strettamente legata alla preghiera
conquistata, agire come Gesù, Figlio dell'Uomo, del cuore, alla preghiera di Gesù e costituisce una
che ci rivela di vivere nel Padre ed anche il Padre pratica importante all’interno dell’Ortodossia.
vive in lui. Questa è la forma ultima del nostro Bisogna distinguere la preghiera esicasta nella sua
essere: l'unica e vera, ed è ancora un dono. essenza da tutte le particolari pratiche ed esercizi
che la possono costituire. Questi ultimi possono
E per ottenere questi tre privilegi sempre
anche variare e hanno un valore relativo tant’è
un’identica cosa dobbiamo compiere: l'imitazione
che la preghiera esicasta, nella sua essenza non è
di Cristo Nostro Signore.
altro che l’unione con Dio, la deificazione.

San Gregorio fu il difensore della preghiera


OSSERVANZA: Non desiderare nulla, neppure esicasta e ha avuto il merito di dimostrare che è
favori spirituali. possibile su questa terra l’unione e la conoscenza
di Dio, distinguendo, senza per altro averlo
. inventato, la natura divina dalle sue energie.
Secondo San Gregorio Palamas e secondo la
prassi spirituale ortodossa Dio è inconoscibile
nella sua Natura ma si rivela nelle sue Energie
dette anche Attributi (Bellezza, Saggezza, Amore,
ecc.).

Il fine di chi prega nell’esychia è dunque la


conoscenza di Dio, non una conoscenza
intellettuale, ma una conoscenza del cuore (che
non significa del sentimento!), cioè nel profondo
dell’uomo. Nella preghiera esicasta si cerca
precisamente di fare discendere l’intelletto nel
cuore e si ferma ogni genere di pensiero.

La preghiera di Gesù è una preghiera giaculatoria


ossia breve e consiste nella ripetizione
ininterrotta delle seguenti parole : “Signore Gesù
Cristo, Figlio del Dio, abbi pietà di me peccatore”.
Inizialmente tale preghiera viene detta con le
labbra ad alta voce e successivamente viene
interiorizzata sempre più man mano che si avanza

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spiritualmente. Associata al respiro essa si unisce dell’uomo. Comunque, prima di giungere a tale
a tutto l’essere umano, al corpo e all’anima. stadio, l’uomo collabora meglio che può alla
Presuppone assolutamente la purificazione dalle preghiera in sinergia con l’attività dello Spirito
passioni e la tensione verso lo stato paradisiaco Santo.
nel quale l’uomo torna nuovamente ad essere
familiare con Dio. In tale situazione tutte le
facoltà umane sono riunite armonicamente. Io ho cercato di
comprendere meglio cosa si
La preghiera liturgica, la lettura del salterio e
definiva come via cardiaca ,
tutte le altre forme di preghiera hanno lo stesso
preghiera del cuore, ed ho
fine ma la preghiera del cuore è la preghiera per
trovato numerosi riferimenti
eccellenza, perché grazie alla sua semplicità, può
ad una tecnica di preghiera
aiutare qualunque uomo. Così viene denominata
proveniente da ordini monastici dell’est europeo
semplicemente “la preghiera”.
ed dell’estremo oriente , chiamata appunto
Tale preghiera suppone che l’uomo faccia silenzio Esicasmo , la ricerca dell’intima comunicazione
dentro di se che fermi pure il fluire dei pensieri e con Dio , nel raccoglimento e nella solitudine ,
soprattutto che lotti contro le passioni che lo pellegrino sulla terra in cammino verso la città
ostacolano in tale impegno spirituale. celeste . Questa preghiera incessante , preghiera
di Gesù , consiste nella ripetizione continua del
Alcune tecniche come quelle di sedersi,
Nome di Gesù , a volte unita alla frase “ Signore
d’inclinare la testa, di trattenere il respiro per
Gesù Cristo , abbi pietà di me” , il Kyrje eleison .
riemetterlo ritmicamente, d’indirizzare il proprio
Questa preghiera ècitata anche nel Vangelo di
pensiero verso il cuore, ecc. aiutano la preghiera
Luca ed è appunto la pronuncia esteriore vocale
Il Racconto di un pellegrino russo ha fatto e interiore del nome di Gesù per portarlo sempre
scoprire all’Occidente inaridito dal razionalismo con noi durante il nostro cammino terreno , il
l’esistenza della preghiera del cuore. Attraverso la Tetragramma , che per noi Martinisti con
sua esperienza, il pellegrino mostra che pure un l’irruzione e l’inserimento centrale della schin
semplice contadino può arrivare al più alto grado diventa la nostra formula pentagrammatica ,
della preghiera. Tale preghiera è molto diffusa nel centro della nostra ricerca spirituale . La
mondo ortodosso. Chi non ha visto cristiani o preghiera viene recitata con il mento appoggiato
monaci nelle chiese segnarsi e bisbigliare al petto come in un colloquio diretto con il cuore ,
pregando mentre le loro dita scorrono tra i nodi preghiera del cuore . “Posa il tuo mento sul tuo
di una corda? La corda di preghiera è detta in petto,sii attento a te stesso con la tua intelligenza
greco komvoskini. Questa pratica può avvenire ed i tuoi occhi sensibili .Trattieni il respiro il
anche durante le ufficiature liturgiche. tempo necessario perché la tua intelligenza trovi
il luogo del cuore e vi resti integralmente.All’inizio
Quando la preghiera, con l’attento aiuto di un tutto ti sembrerà tenebroso o duro , ma con il
padre spirituale esperto che la pratica, è giunta al tempo e con l’esercizio quotidiano scoprirai in te
suo grado più elevato l’attività umana si una gioia continua”.
sospende tranne quella spirituale poiché è lo
Spirito che s’impossessa completamente

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“Chiudere la porta della tua cella”diceva Giovani il Tempio, il perimetro , il luogo nel quale
Climaco “ferma la porta della lingua” , “sbarra la estraniarsi dalla passioni terrene , dove chiudere
porta per tenere fuori gli spiriti” , ma San fuori gli spiriti negativi ( “non sic” ) dove la lingua
Benedetto invece invitava i propri monaci a salmodia in preparazione all’esicasmo vero e
recitare ad alta voce i Salmi , secondo la “liturgia proprio . Io sono un cerchio , l’individuale , siamo
delle Ore” , anche noi Martinisti durante la nostra un cerchio , la catena , l’eggregore. Io sono il mio
preghiera recitiamo alcuni Salmi . tempio collegato con gli altri Fratelli e Sorelle ,
anch’essi tempii e sacerdoti .
La santa pratica della preghiera incessante viene
esercita dal cuore e da esso scaturisce l’estasi , Gli esicasti praticano la cosiddetta preghiera di
l’esperienza della luce che illumina più del sole , Gesù o preghiera del cuore, che consiste nella
tutto l’uomo diventa deificato da quell’attività ripetizione incessante della stessa formula,
divina ; la ragione del “logos” e l’aspetto sublime secondo il ritmo del respiro ("Signore Gesù Cristo,
della preghiera .Questa preghiera del cuore non figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore" in greco
viene quasi fatta dall’uomo ma dallo Spirito Santo ΚύριεἸησοῦΧριστέ, ΥἱὲΘεοῦ,
attraverso l’uomo , la preghiera diventa entità “ ἐλέησόνμετὸνἀμαρτωλόν *Kyrie IisùChristé,
lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi , IiéTheù, eléisòn me tònamartolòn]). Poiché tale
con gemiti inesprimibili “ e all’uomo si chiede lo preghiera - resa celebre dai Racconti di un
sforzo tensivo costante . pellegrino russo di un anonimo del XIX secolo –,
era spesso compiuta con la testa reclinata sul
Ho trovato numerosi riferimenti storici della
petto, gli esicasti furono accusati dai loro
preghiera incessante del cuore anche in
avversari – in particolare dal monaco Barlaam (
occidente attraverso i secoli , formule giaculatorie
XIV secolo) – di praticare l'onfaloscopia, ossia la
, Bernardo da Chiaravalle indicò alla pietà
contemplazione del proprio ombelico. «Esicasta»,
medioevale il Sacro Cuore di Gesù come sede
scrive Giovanni Climaco, «è colui che cerca di
dell’Amore divino , in seguito la devozione si
circoscrivere l'incorporeo nel corporeo... La cella
diffuse tra i Benedettini , i Cistercensi ed i
dell'esicasta sono i limiti stessi del suo corpo: al
Francescani stessi . Termino questo punto citando
suo interno c'è una dimora di sapienza» (Scala del
quello che sembra essere il riferimento più
Paradiso, XXVII/1,5.10). Ma la descrizione più
presente dell’esicasmo nella liturgia romana
dettagliata della "preghiera del cuore" è
antica “nomen domini invocabo” che stabilisce
contenuta in uno scritto anonimo, probabilmente
anche un colegamanto tra la prassi collettiva della
opera di un monaco dell'Athos, Niceforo il
liturgia e la prassi individuale dell’invocazione del
Solitario (XIV secolo): il Metodo della preghiera e
Nome .
dell'attenzione sacre. In questo testo – noto in
La natura iniziatica , più prettamente nostra , tutto l'Oriente cristiano semplicemente come
della preghiera del cuore ha il significato di essere Methodos – si raccomanda di rifugiarsi in un
una pratica riservata agli iniziati , insegnata da luogo solitario e tranquillo e di concentrarsi,
Maestro ad iniziato secondo tradizione , senza lasciarsi distrarre da pensieri vani: «Posa il
esercitata singolarmente in comunione tuo mento sul petto, sii attento a te stesso con la
eggregorica e direzionata dal Filosofo o tua intelligenza e i tuoi occhi sensibili. Trattieni il
responsabile di catena . respiro il tempo necessario perché la tua
intelligenza trovi il luogo del cuore e vi resti

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integralmente. All'inizio tutto ti sembrerà 2) COME INIZIARE


tenebroso e molto duro, ma col tempo e con
Lo ieromonaco Doroteo : “Per cominciare, devi
l'esercizio quotidiano scoprirai in te una gioia
dire la preghiera vocalmente, cioè con le labbra,
continua».
la lingua e la voce, forte quanto basta perché tu
La "Preghiera di Gesù" diviene inseparabile dalla possa udire te stesso. Quando le labbra, la lingua
dottrina di una vita spirituale che i cristiani di e i sensi saranno sazi della preghiera detta
origine bizantina o di origine slava considerano il vocalmente, la preghiera vocale cessa e si
cuore dell'ortodossia: l'esicasmo..La preghiera del comincia a dirla in un sussurro. Dopo di ciò si
Cuore è considerata la preghiera incessante che deve imparare a fissare costantemente la propria
l'apostolo San Paolo raccomanda nel Nuovo attenzione sulla zona della gola. Allora, a un
Testamento. segno, la preghiera della mente e del cuore
comincerà a sgorgare spontaneamente e
Teofane il Recluso considerava la Preghiera di
incessantemente: si presenterà da sè e agirà in
Gesù più forte di tutte le altre preghiere, in virtù
ogni momento, durante qualsiasi attività e in
del potere del Santissimo Nome di Gesù.
qualsiasi luogo”.
Tuttavia, la preghiera di Gesù può essere
L’insegnamento di Serafim di Sarov
considerata la controparte orientale del rosario
cattolico romano, che è stato messo a punto per “Durante la preghiera”, insegna “sii presente a
tenere un posto simile nell'Occidente cristiano. te stesso, cioè raccogli la tua mente e uniscila alla
tua anima. All’inizio, per uno o due giorni o anche
Per tutti i Fratelli e le Sorelle che volessero aver
più, fa’ questa preghiera con la sola mente,
alcune notizie sul metodo consigliato per
staccando le parole e fissando la tua attenzione
esercitare la Esicasmo , ho raccolto qui di seguito
su ciascuna di esse in particolare. Quando il
alcune istruzioni pratiche :
Signore riscalderà il tuo cuore con il calore della
1) INTRODUZIONE AL METODO sua grazia e unificherà il tuo essere in un solo
spirito, questa preghiera si metterà a sgorgare in
“Non è possibile legare lo spirito; ma là dove si te incessantemente: essa sarà sempre con te e ti
trova il creatore di tale spirito, tutto si sottomette porterà gioia e nutrimento”.
a lui”. La fase iniziale della preghiera consiste nel
respingere i pensieri fin dal loro nascere, 3) IL METODO
mediante la preghiera; la fase centrale si ha
NilSorskij prescrive di far silenzio interiormente,
invece quando la mente rimane esclusivamente
proibendo a se stessi non soltanto di pensare a
nelle parole pronunciate vocalmente o
qualcosa di peccaminoso o di vano ma anche a
mentalmente; il coronamento, infine, è il
qualcosa di apparentemente utile o di spirituale.
rapimento della mente verso Dio. Così, dunque,
Invece di pensare, bisogna guardare
colui che prega secondo il metodo esposto da
incessantemente nelle profondità del proprio
Giovanni Climaco pregherà con le labbra, con la
cuore e dire: ”SIGNORE GESU’ CRISTO, FIGLIO DI
mente e con il cuore; e chi avrà progredito in
DIO, ABBI PIETA’ DI ME, PECCATORE”. Si può
questo modo di pregare possiederà la preghiera
pregare in piedi, seduti, coricati. Coloro che sono
della mente e del cuore e attirerà su di sé la
robusti e in buona salute preghino stando in
grazia divina .

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piedi; i deboli, invece, possono pregare anche cuore e i suoi rapporti con il respiro, egli insegna
stando coricati, perché in questa preghiera il raccoglimento dello spirito che devE essere
l’ascesi spirituale prende il sopravvento su quella introdotto nelle narici e spinto sin dentro al cuore
del corpo. Bisogna dare al corpo una posizione contemporaneamente all’ aria inspirata. Quando
che procuri allo spirito ogni libertà per l’attività lo spirito, placato, è entrato nel cuore, bisogna
che gli è propria. gridare dentro di sé: “SIGNORE GESU’ CRISTO,
FIGLIO DI DIO, ABBI PIETA’ DI ME!”.
Controllo del respiro
Dimostrò subito di saper obbedire
NilSorskij raccomanda di rinchiudere la mente nel
sottomettendosi ai padri più eminenti, dopo un
cuore e di controllare, per quanto è possibile, il
lungo tempo dette loro la prova della sua umiltà;
respiro, per non respirare troppo spesso. In altre
allora anche lui ricevette da loro L’ARTE DELLE
parole, bisogna respirare molto adagio. In
ARTI, cioè l’esichia come esperienza. Nel suo
generale, bisogna reprimere tutti i movimenti del
celebre scritto sulla pratica esicastica, Trattato
sangue e mantenere il corpo e l’anima in uno
della sobrietà e della custodia del cuore, Niceforo
stato di tranquillità, di silenzio, di adorazione, di
invita i lettori ad imparare la TECNICA
timor di Dio; altrimenti l’attività propriamente
D’ORAZIONE e afferma: “Ritorna dunque, o più
spirituale non può manifestarsi in noi: essa lo fa
esattamente torniamo, cari fratelli, a noi stessi,
quando tutti i movimenti e i ribollimenti del
rigettando col massimo disprezzo il consiglio del
sangue si sono placati. L’esperienza insegnerà che
serpente .
il controllare il fiato, cioè il respirare con minor
frequenza e lentamente, contribuisce molto a Perché non vi è che un mezzo per accedere al
farci entrare in uno stato di calma e a ricondurre perdono e alla familiarità con Dio; prima di tutto,
la mente dal suo vagabondare. “ Vi sono molte ritornare per quanto è possibile in noi stessi”.
opere virtuose”, dice Nil, “ma sono tutte parziali; “Prima di tutto la tua vita sia tranquilla, libera da
LA PREGHIERA DEL CUORE, invece, E’ LA ogni preoccupazione, in pace con tutti....Orbene:
SORGENTE DI TUTTI I BENI: essa irriga l’anima in quanto a te siediti, raccogli il tuo spirito,
come fosse un giardino. Quest’opera, che introducilo – lo spirito intendo - nelle narici; è
consiste nel mantenere la mente nel cuore senza appunto questa la via di cui si serve il respiro per
nessun pensiero, è estremamente difficile per arrivare al cuore. Spingilo, forzalo a discendere
coloro che non hanno imparato a praticarla; [...]. nel tuo cuore insieme con l’aria inspirata. Quando
Ma quando l’uomo riceve la grazia, allora prega vi sarà, tu vedrai quale gioia ne consegue: non
senza sforzo e con amore, perché è da essa avrai nulla da rimpiangere... Fratello mio, abitua
consolato. Allorché sopraggiunge l’attività della dunque il tuo respiro a non essere sollecito a
preghiera, essa attira a se la mente, la riempie di uscirne. Agli inizi gli manca lo zelo... per questa
allegrezza e la libera dalle distrazioni. reclusione e questo sentirsi alle strette. Ma una
volta che abbia contratta l’abitudine, non proverà
La tecnica di Niceforo l’Esicasta
più alcun piacere a circolare al di fuori, PERCHE’ IL
Nella seconda metà del XIII secolo, l’eremita REGNO DI DIO E’ DENTRO DI NOI e a chi volge
Niceforo l’Esicasta è il primo che attesti un verso di lui i suoi sguardi e lo ricerca con
legame tra la preghiera di Gesù e una tecnica di preghiera pura, tutto il mondo esterno diviene
respirazione. Dopo aver chiarito la funzione del vile e spregevole. Se fin dall’inizio riesci a

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penetrare con lo spirito NEL LUOGO DEL CUORE GIORNO, troverai, oh meraviglia!, una felicità
che ti ho mostrato, sia ringraziato Dio! Glorificalo, infinita.
esulta e attaccati unicamente a questo esercizio.
L'esicasta deve stare seduto in preghiera senza
Esso ti insegnerà ciò che ora ignori. Sappi che
aver fretta di alzarsi
mentre il tuo spirito si trova là, tu non devi né
tacere né stare inerte. Ma non avrai altra Resta il maggior tempo possibile seduto sullo
preoccupazione che quella di GRIDARE: “SIGNORE scanno nella laboriosa posizione di cui ho parlato;
GESU’ CRISTO, FIGLIO DI DIO, ABBI PIETA’ DI ME”. per rilassarti stenditi nella stuoia, ma per breve
tempo e di rado. Rimani seduto con grande
Gregorio il Sinaita
pazienza per amore di Colui che ha detto:
In Gregorio il Sinaita la preghiera di Gesù è "perseverate nella preghiera"; non aver fretta di
esplicitamente accompagnata da pratiche volte alzarti per insofferenza di quel penoso travaglio
alla concentrazione dello spirito: «A partire dal richiesto dall'invocazione interiore della mente e
mattino, siediti su una seggiola bassa, spingi il tuo dall'immobilità prolungata.
spirito dalla mente nel cuore e mantienivelo *…+;
Come disciplinare il proprio spirito
faticosamente chino, con vivo dolore al petto,
alle spalle e alla nuca, griderai senza posa nel tuo La ritenzione del respiro stringendo le labbra,
spirito o nell’animo: “SIGNORE GESU’ CRISTO disciplina il pensiero, ma per breve tempo,
ABBI PIETA’ DI ME!”. In seguito, a causa della perchè di nuovo comincia a dissiparsi. Quando
costrizione e del disagio dovuto alla persistenza, l'energia della preghiera interviene, prende le
trasporterai il tuo spirito sulla seconda metà redini del comando e lo custodisce vicino a sé,
dicendo: “FIGLIO DI DIO ABBI PIETA’ DI ME!”. liberandolo dalle catene gli ridona la gioia. Può
succedere che mentre il pensiero è fisso nella
Simeone il Nuovo Teologo
preghiera e immobile nel cuore, l'immaginazione
L’autore consiglia infine UN METODO NATURALE cominci a vagare e a interessarsi di altro. Essa non
PER L’INVOCAZIONE DEL NOME e la custodia del sottostà a nessuno, eccettuato a chi, raggiunta la
cuore: “Quindi, seduto in una cella tranquillo, in perfezione nello Spirito Santo, rimane immobile
disparte, in un angolo, fa’ quello che ti dico: in Cristo Gesù.
chiudi la porta, ed eleva la tua mente al di sopra
L'esicasta bisogna che in tutto sia parco, nè deve
di ogni oggetto vano e temporale. quindi
lasciarsi andare ad eccessivi pasti. Quando lo
appoggia la barba sul petto, volgi il tuo occhio
stomaco è pesante la mente rimane annebbiata,
corporeo, assieme a tutta la mente, nel centro
e la preghiera non può essere praticata con
del tuo ventre, cioè nell’ombelico. Comprimi
chiarezza e costanza. Sotto l'influsso dei fumi del
l’inspirazione che passa per il naso, in modo da
troppo cibo, uno diventa sonnacchioso, e
non respirare agevolmente ed esplora
desidera distendersi per dormire; da questo stato
mentalmente all’interno delle viscere, PER
derivano le innumerevoli fantasticherie che nel
TROVARE IL POSTO DEL CUORE ove sono solite
sonno si precipitano nella mente.
dimorare tutte le potenze dell’animo. Dapprima
troverai oscurità e una durezza ostinata, ma, L'invocazione di Dio, la preghiera mentale è la più
PERSEVERANDO IN QUEST’OPERA NOTTE E alta opera che l'uomo possa compiere, è il vertice
di tutte le virtù come l'amore di Dio.

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Tu, se stai praticando il silenzio con serietà, stessi, cioè l'umiltà; queste devono essere
desiderando l'unione con Dio, non permettere praticate con fedeltà; continuamente dobbiamo
che un oggetto esteriore sensibile o mentale, verificare se sono la nostra dimora, perchè
esteriore o interiore, fosse pure l'immagine di dimenticandole non ci incamminiamo fuori di
Cristo, o la forma di un angelo o di un santo, o la esse. L'una sostiene e custodisce l'altra, da esse
luce immaginaria, si presenti alla tua mente, non nasce la preghiera e cresce in maniera perfetta.
accettarle. La mente possiede un potere naturale
.
di fantasticare e, facilmente, si costruisce delle
immagini fantastiche di ciò che desidera, se non si
è vigilanti e si arriva in tal maniera a danneggiare
se stessi.

Il ricordo di cose buone o malvagie si imprime


nella mente e la conduce a fantasticare. A chi
succede questo invece di divenire un esicasta,
diventa un sognatore. Per questo sii vigilante a
non prestare subito fede e assenso, anche
quando si tratta di una cosa buona, prima di
avere interrogato un esperto e di avere a lungo
investigato, per evitare ogni possibile rischio. In
linea generale, sii diffidente di queste immagini,
mantieni la mente libera da colori, immagini e
forme.

La preghiera è ardente quando è accompagnata


dall'invocazione a Gesù. Egli porta il fuoco nella
regione del cuore. La sua fiamma brucia le
passioni come pula, e riempie il cuore di gioia e di
pace; scende in noi nè da destra, nè da sinistra e
neppure dall'alto, erompe nel cuore come
sorgente dallo Spirito datore di vita.

Questa è la preghiera che devi desiderare di


trovare e raggiungere nel cuore; conserva libera
la mente da fantasticherie e spoglia di pensieri e
ragionamenti. E non essere pavido. Colui che
disse: Abbi fiducia sono io, non aver paura, è
veramente in noi; Lui cerchiamo e Lui sempre ci
protegge. Quando invochiamo il Signore non
dobbiamo nè aver paura, nè sospirare.

Tre sono le qualità della preghiera silenziosa:


l'austerità, il silenzio, la non considerazione di se

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Sezione “Eventi”
CONVENTO NAZIONALE

In data 14, 15 e 16 Ottobre 2016 si terrà a


Montecatini Terme il Convento del Sovrano
Ordine Gnostico Martinista. Il tema trattato è :

"IL METODO E GLI STRUMENTI DEL


MARTINISTA".

Nei vari gradi di appartenenza, saranno analizzati


gli strumenti e i simboli che compongono il
viatico di reintegrazione proposto dal martinismo.

In modo da delineare quello che è il metodo


operativo e filosofico proposto dal Nostro
Venerabile Ordine, per i fratelli e le sorelle
impegnati lungo la via della Conoscenza.

"I poteri divini dell'Azione vivente in noi, tendono


niente meno che ad aprire il nostro centro
interiore della nostra anima a tutti i "fratelli"
PROGRAMMA DEL CONGRESSO
passati, presenti e futuri, per stringere, tutti
insieme, il Patto col Divino, e finalmente
14 Ottobre nel pomeriggio (ora e luogo da
schiuderci tutti i tesori spirituali e naturali sparsi
destinarsi) Riunione della Grande Maestranza del
in ogni regione; e restituirci, per così dire, l'Azione
Sovrano Ordine Gnostico Martinista.
delle cose. In questo mondo ci sono tanti uomini
senza intelligenza, proprio perché ce n'è sono 14 Ottobre ore 20.00 Cena Conviviale con i
pochi che lavorano a diventare realmente capaci fratelli, le sorelle ed eventuali ospiti già presenti.
d'Azione. Con l'irrompere dello Spirito Universale
in noi, e con lo slancio del nostro Spirito, che 14 Ottobre ore 22.00 Riunione informale con i
possiamo arrivare ad essere capaci d'Azione. Con Superiori Incogniti Iniziatori e i Superiori Incogniti
questo slancio abbandoniamo ogni principio dei per illustrare i temi e l’organizzazione del
gusci, quelli che ci permettono di manifestare le Convento del giorno seguente.
sue proprietà, slancio che opera in noi quello che
il 'soffio' opera negli animali, o quello che l'aria 15 Ottobre ore 09.30 Apertura non rituale dei
opera nella natura." Il Filosofo Incognito lavori con lettura della Relazione del Grande
Maestro. Al termine della relazione saranno
formati i gruppi di “lavoro filosofico”, in grado di
Associato Incognito, sui sottotemi assegnati in

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Ecce Quam Bonum 28 Agosto 2016

tale sede. I gruppi inizieranno a svolgere i lavori


filosofici guidati da un Fratello Maggiore.

15 Ottobre ore 13.00 Pranzo Conviviale nella


sede del Congresso.

15 Ottobre ore 15.00 ripresa dei lavori dei Gruppi


Filosofici in grado di Associato Incognito.

15 Ottobre ore 15.30 Riunione del Sovrano


Ordine Gnostico Martinista (Superiori Incogniti
Iniziatori e Superiori Incogniti), con discussione
dell’Ordine del Giorno.

15 Ottobre ore 18.00 Tornata di Loggia in grado


di Associato Incognito.

15 Ottobre ore 20.00 Cena Conviviale nella sede


del Congresso.

15 Ottobre ore 21.30 relazione del Grande


Maestro “Gli strumenti dell’Opera Martinista”

16 Ottobre ore 09.30 Relazione del Grande


Maestro Aggiunto Iperion sul tema “La figura di
Papus nel centenario del suo passaggio
all’Oriente Eterno”

16 Ottobre ore 10.30 Presentazione delle


relazioni dei gruppi di lavoro filosofico.

16 Ottobre ore 12.30 Saluto conclusivo del


Grande Maestro.

16. Ottobre ore 13.00 Pranzo Conviviale nella


sede del Congresso.

per informazioni ed
accreditamenti: eremitadaisettenodi@gmail.com

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Sezione “La Lettura”
Meditazioni per Ogni Settimana

Il testo “Méditations pour chaque Semaine” di


Paul Sédir è un'opera che offre diversi livelli di
lettura e di applicazione, in guisa delle capacità di
ognuno di noi, e che ci pone innanzi
all'angoscioso quesito se siamo o non siamo
fedeli interpreti del nostro percorso iniziatico e
della nostra ambizione spirituale. Posto innanzi a
se stesso, al riflesso di ciò che è, l’uomo non può
mentire per convenienza ed opportunismo,
qualora questa convenienza e questo
opportunismo non sussistono: si è ciò che si è, e
quanto manca ad essere ciò che auspichiamo di
essere è il lavoro rimanente.
Le “Méditations pour chaque Semaine” ci offrono
in un susseguirsi di interrogativi, di spogliazioni, di
suggerimenti attorno ai nostri atteggiamenti
manifesti ed immanifesti. La mistica profonda di
Paul Sédir assume, in questo scritto, la
connotazione di un percorso di crescita spirituale
che trova come sublime Esempio, amorevole
Maestro, e Dispensatore di ogni gioia, Gesù
Cristo. In ciò raccoglie, seppur risentendo di
diversa forma, elementi riscontrabili sia negli
“Esercizi Spirituali” di S. Ignazio di Loyola, così
come in “Imitazione di Cristo” di Tommaso da
Kempis. Gesù è sempre presente in questi scritti,
è immancabile Unità di Misura a cui riferirsi per
ogni azione, per ogni pensiero, per ogni
atteggiamento interiore ed esteriore. Esempio
104 pagine Lo trovi:
non fine a se stesso, in quanto il praticante non
deve imitare quanto la narrazione evangelica ci
http://www.lulu.com/spotlight/lachimera70
ha trasmesso di questa figura, ma impegnarsi
attraverso la pratica, che la lettura

Oltre ad una nuova traduzione ho voluto offrire


alcuni suggerimenti operativi per meglio porre in
essere quella che è essenzialmente una Pratica, e
non un semplice esercizio dialettico. In appendice
è possibile, per l'interessato, trovare un saggio
attorno alla Preghiera Consapevole, una breve
descrizione del Martinismo, e le meditazioni dei
28 giorni.

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Ecce Quam Bonum 28 Agosto 2016

Sovrano Ordine Gnostico Martinista molteplici ordini e strutture, che ancora oggi sono
Sezione “La Lettura” soggetti chi a scissione, chi ad una vita stentata,
Martinismo e Via Martinista chi a sviluppo grazie alla saggia visione della
propria Gran Maestranza. Identica sorte è toccata
all’Italia, che oltre alle vicissitudini interne ha
Invece di attardarsi attorno alle polemiche,
risentito anche di quelle francesi. Non per questo
passate e presenti, senza volontà alcuna di
il martinismo è agonizzante, tutt’altro. Il
suggerire o mostrare preferenza verso l’uno o
Martinismo è un’idea che vive e si propaga sulle
l’altro dei protagonisti della storia del
gambe dei suoi interpreti, ed alla morte di questi
martinismo, il desiderio che anima questo libro è
semplicemente si incarna in altri.
quello di mostrare quale
Ovviamente il vuoto di una figura
sviluppo questi ha avuto nel
apicale piena di carisma
corso del tempo in Italia.
difficilmente può essere colmato,
Obiettivo che cercherò di
ed al contempo la multicanalità
conseguire attraverso
informativa contemporanea
l’esposizione delle grandi idee
accentua la frammentazione del
che si sono affrontate, i
movimento, o almeno la sua
rapporti fra martinismo ed
rappresentazione, spesso stonata,
altre strutture iniziatiche, e gli
verso il pubblico. Di ciò dobbiamo
elementi di criticità e d’ombra
essere coscienti, e di ciò non
che ancora oggi ne hanno
dobbiamo spaventarci. Non è
accompagnano il viatico. La
possibile ipotizzare una
mia non è tanto una storia
monoliticità del martinismo,
giustificata dalle date, e quindi
proprio perché è scuola
piatta, ma animata dalla
rinascimentale, e non industria di
vitalità intellettuale dei nostri
capitazioni. Il Martinismo è officina
Grandi Maestri: con le loro
d’opera, e non salotto di
illuminazioni, riflessioni, e
conversazione, da cui consegue
soventi cadute di tono.
una diversa arte, differenti
Cercherò, assieme a voi, di andare oltre la
strumenti, e dissimile docetica, in funzione delle
personalità e gli elementi caratteriali dei Maestri
prospettive e del deposito di ogni struttura: da
Passati, provando a mettere in luce nei loro scritti
quella monocellulare, a quella gerarchica di un
cosa sostanzialmente è il Martinismo, e quanto è
Ordine, o di una composita Federazione.
frutto delle necessità dei tempi e dei luoghi in cui
esso si struttura per raccogliere gli Uomini di
Capitoli: Introduzione, Cos’è il martinismo, La
Desiderio. D’altronde le vicissitudini di Ordini e
natura del rapporto iniziatico martinista, Chi ha
Movimenti, di Federazioni e Fratellanze, sono
fondato il martinismo, Il martinismo è ordine
questioni che hanno interesse circoscritto nel
cristiano, Martinismo e massoneria, L’archetipo
tempo, negli archivi sempre pronti ad essere
sacerdotale martinista, Le donne iniziatrici, La
aperti, e negli uomini che si sono visti artefici e
formula pentagrammatica, Chiesa gnostica e
protagonisti di tali novelle. Personaggi la cui vita
martinismo, L’ermetismo kremmerziano e il
iniziatica tumultuosa è la stessa vita del
martinismo, La questione Eletti Cohen, I colori del
martinismo, che fin dalla sua nascita è stato
martinismo, Eggregore martinista, Conclusioni.
impreziosito dalla magmatica esuberante natura
dei suoi fondatori: uomini di ricerca, uomini di
245 pagine Lo trovi:
sperimentazione, e uomini di arti e mestieri. In
Francia immediatamente dopo la morte del suo http://www.lulu.com/spotlight/lachimera70
fondatore, l’Ordine Martinista si è suddiviso in

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Sovrano Ordine Gnostico Martinista ma è bensì un punto di unione fra quanto è


Sezione “La Lettura” disposto sul piano orizzontale, e quanto si
Iniziazione Martinista e Uomo diffonde dal piano verticale. Ogni struttura
iniziatica è tale perché si collega direttamente ad
Contemporaneo una forma apparente della tradizione, ed ad una
sostanza spirituale che in essa è raccolta. Al
Il tema sviluppato in questo libro si incentra sul contempo le grandi visioni che essa offre, sono il
rapporto esistente fra le Strutture Iniziatiche e il frutto di ideali, affreschi metafisici, e imponenti
mondo contemporaneo. Sicuramente dobbiamo cosmogonie che necessitano di capacità di
avere il coraggio e l’intelligenza, di autentica lettura interiore da parte dell’iniziato.
contestualizzare ogni deposito iniziatico, e la Questa è il risultato non solo di studio e di opera,
forma che lo raccoglie, all’interno di un ambito ma anche di una sensibilità che non può che
forgiato ed influenzato dal tempo derivare da un vivere
che lo ha visto affiorare. Con consapevole ed armonioso, nel
onestà dobbiamo sottolineare riconoscersi come membro di
come antropologicamente, una continuità culturale,
psicologicamente, e razziale, e spirituale. Fratelli le
spiritualmente l’uomo dell’oggi, chiavi per leggere i segni con
non è certo l’uomo di trecento cui è scritto il nostro libro
anni fa. Osservando la generazione dell’anima, provengono da
a noi precedente, ma anche un un’integrale coesione in noi
uomo o una donna che sono stessi, e fra noi e la nostra
separati da noi dal semplice scarto tradizione.
di qualche decennio, non
possiamo che riscontrare profonde Capitoli: Introduzione,
differenze non solo di prospettiva Premessa: Sostanza e forma
di vita, di scala di valori morali e nel Martinismo, Identità
religiosi, ma anche, e soprattutto, Martinista e Uomo
di percezione di se stessa e del Contemporaneo,Tradizione e
proprio ruolo nella società. Martinismo, L'Iniziazione
Indubbiamente questa nostra Martinista e l'uomo
società contemporanea è contemporaneo, Recte Agere,
caratterizzata da una Unicuique Suum Tribuere,
parcellizzazione ossessiva, la quale ci ha condotti Neminem Laedere!, Le Ragioni della Mente e le
ad essere individui meritevoli, sulla carta, di un Ragioni dello Spirito, Tradizione e Mondo
novero impressionante di diritti soggettivi, anche Moderno, Il Martinismo nell’Era dell’Acquario:
se in genere non garantiti da reale tutela, e al cosa dicono gli Astri ?, Il Tipo d'iniziato al
contempo ci ha scollegato da quella rete Martinismo e L'Uomo Contemporaneo,
collettiva di solidarietà comunitaria, psicologica e Iniziazione Martinista quale Iniziazione Cristiana e
spirituale che ha da sempre contraddistinto Relativismo Contemporaneo, Docetica Martinista
l’uomo come specie sociale. Tutto ciò e Comunicazione Contemporanea, Gli Strumenti
evidentemente influisce sulla struttura del Nostro Venerabile Ordine in grado di
psichica/energetica/animica umana, e di Associato ed il loro Rapporto con l’Eggregore del
conseguenza sulle strutture iniziatiche che sono Mondo.
anche sommatorie di individui. Un Ordine, una
Loggia, una Catena di Amore e di Forza, non è un 114 pagine Lo trovi:
qualcosa di scisso rispetto al mondo circostante, http://www.lulu.com/spotlight/lachimera70

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