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Attenzione agli aspetti

Temi di carattere
Soggettività del poeta, Musicali, fonici, ritmici,
Descrittivo e riflessivo
sentimenti personali, ecc. ecc.

POESIA
LIRICA

• La poesia lirica dà voce ai sentimenti, ai pensieri e alle emozioni personali dei


poeti ma tali sentimenti, pensieri ed emozioni assumono un valore universale, si
fanno cioè portavoce del sentire comune nell'animo di tutti gli individui.

• La poesia lirica affronta una grande varietà di temi ma alcuni ricorrono con più
frequenza nelle opere dei poeti di ogni epoca e Paese:
• l'amore;
• il ricordo dell'infanzia;
• la descrizione del mondo naturale;
• la riflessione sulla condizione umana, sulla vita, la morte, il destino, ecc.

• Anche se non esistono regole universali, la poesia lirica in generale si caratterizza


per due elementi:

• la ricerca di musicalità, legata alle sue origini cantate;


• la brevità, legata alla ricerca di essenzialità e concentrazione espressiva.

• La storia della lirica occidentale ruota intorno a tre grandi momenti:

• l'epoca classica,
• il basso Medioevo,
• l'età contemporanea.
NOMI DA RICORDARE

epoca autore lingua

Epoca classica: Alceo, Saffo, Anacreonte, Greco


dalla Grecia del VII sec. a.C. Alcmane, Pindaro
alla Roma del I sec. d.C. Catullo, Orazio, Ovidio Latino
Medioevo/ Età moderna: trovatori Provenzale
dall Provenza del XII sec. Dante, Petrarca Italiano
all'Europa del XVII Shakespeare, Donne Inglese
Ronsard Francese
Góngora, Quevedo Spagnolo
Età contemporanea: Foscolo, Leopardi, Manzoni, Italiano
dal Romanticismo del primo Carducci, Pascoli, D'Annunzio
Ottocento a oggi Coleridge, Wordsworth, Byron, Inglese
Keats, Shelley
Goethe, Hölderine, Heine Tedesco
Hugo, Vigny, Lamartine, Éluard Francese
Bécquer, Garcìa Lorca, Neruda Spagnolo
Puškin, Lermontov Russo
Kavafis Greco

LA POESIA CLASSICA

Nell'antica Grecia, tra il VII e il V secolo a.C., fioriscono nuovi generi di poesia: lirica,
elegia e giambo; ai modelli greci si ispirano i poeti del mondo latino.

La poesia nel mondo greco La poesia nel mondo latino

Nasce in un periodo di grandi cambiamenti: Nasce in un periodo di forti contrasti politici


costituzione della polis,colonizzazione, tra l'età di Cesare e quella di Augusto (I sec.
tirannide. a.C.- I sec. d.C.)
Avvenne in questo contesto il passaggio La lirica non è più accompagnata dalla musica;
dall'epica, che raccontava una realtà esterna al essa è caratterizzata da un tono soggettivo, è
poeta, a una poesia piuttosto breve, breve e raffinata. Un nuovo gruppo di poeti,
accompagnata dalla musica, al cui centro chiamati poeti nuovi o neòteroi, prese le
veniva posto l'individuo con le sue emozioni. distanze dai precedenti generi per dedicarsi a
La lirica si distingueva in lirica monodica e e una poesia più intima e rifinita sul piano
lirica corale, a seconda che fosse cantata da una formale. A questa scelta letteraria corrispondeva
sola voce (monodica) o da un coro (corale). La un aristocratico e provocatorio rifiuto
differenza era però anche nel contenuto. dell'impegno politico.
La lirica monodica era individuale e soggettiva I modelli letterari erano i poeti greci di età
e privilegiava la descrizione della natura, ellenistica.
l'amore, l'analisi dell'animo umano. I poeti ellenistici, detti anche alessandrini,
Esponenti della lirica monodica sono Saffo, prediligevano una poesia breve, erudita e
Alceo, Anacreonte. formalmente molto elaborata, in cui non trovava
spazio il sentimento individuale.
La lirica corale, essendo legata alla religione e Contrariamente, i poeti nuovi, tra i quali il più
alla società, esprimeva i sentimenti di una rappresentativo è Catullo, conferirono ai loro
collettività. Esse comprendeva: componimenti un tono più personale e
canti dedicati agli dèi, come gli inni; soggettivo.
canti rivolti agli uomini, come gli epinici, che Le forme metriche predilette furono l'elegia e
celebravano le vittorie agonistiche, o gli l'epigramma.
epitalami, cantati durante le nozze.
Esponenti della lirica corale sono Simonide, L'epigramma (“iscrizione”) era in età classica
Bacchilide e Pindaro. un'iscrizione funebre o votiva che
accompagnava doni o ex voto (oggetti offerti a
Bisogna, infine, precisare che la metrica della una divinità per una grazia ricevuta): aveva
lirica greca e latina era quantitativa, ossia si dunque finalità pratiche. Venne adoperato
basava su un'alternanza tra sillabe brevi e sillabe soprattutto da Catullo per esprimere l'amore, ma
lunghe variamente combinate. anche per colpire, con toni ironici, presonaggi
famosi del tempo.

L'elegia, che in età alessandrina aveva carattere


mitologico, nel mondo latino assunse toni
soggettivi e fu utilizzata da Catullo e
successivamente da poeti come Properzio,
Tibullo e Ovidio per cantare una donna amata.
Sia l'elegia che l'epigramma erano composti in
distici elegiaci (formati da un esamentro e da un
pentametro).

Conclusa l'età repubblicana, la lirica visse a


Roma un'altra gloriosa stagione grazie all'opera
di Orazio, che, non si ispirò alla poesia
ellenistica, ma prese a modello i lirici dell'età
classica, in particolare Alceo. Nelle sue Odi
trattava temi esistenziali, ma non mancavano
temi che celebrassero la grandezza di Roma.

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