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perché succedeva ad un docente Questi sono anni di felicità e soddisfazione Sono impostazioni poco canoniche che
molto importante. personale per Pascoli, che non aveva vanno dal poema finlandese fino alla
Fu quindi spostato a Messina, entra in tradito Bologna. “Chanson de Roland”, al Risorgimento, alla
carica nel 1898. Ci fu anche un riavvicinamento politico: traduzione dei classici latini e greci.
In “Digitale purpurea”, poesia contenuta nel 1900 si candida al partito socialista, ma Sono testi in cui si procede per unità
nei primi poemetti compaiono le figure di ritirò la candidatura poiché inconciliabile tematica e che cercano di promuovere il
Maria e Rachele. Quest’ultima è un con i suoi impegni del docente. gusto per la lettura.
personaggio biblico, simbolo della vita A differenza di Carducci, Pascoli non fu Pascoli voleva offrire a ognuno “La scarpa
contemplativa (nel senso di chi se la gode trasformista dal punto di vista politico e per il suo piede”, che ognuno trovasse la
e mangia il fiore della morte, Eros). non fu mai un rivoluzionario anche a causa sua vita.
Ida rappresenta la vita nella Bibbia = chiara del tuo atteggiamento mite. Pascoli mostrò inoltre una grande apertura
divisione dei rudi tra le due sorelle. Comunque, a Messina tenne un paio di verso i poeti stranieri, quando invece la
In “Digitale purpurea” i rudi sono invertiti discorsi commemorativi di Garibaldi, che cultura era molto chiusa in se stessa.
e difficilmente identificabili. era visto come un eroe liberatore. Anche Leopardi era stato saggista, a
Parla di una donna bruna (stereotipo della Scrive 3 libri su Dante: Milano, per l’editore Stella, aveva scritto
donna latina che rappresenta la tentazione 1. Sotto il velame; due antologie:
da vincere) e una bionda (figura angelica e 2. La mirabile visione; 1. Cristomazia italiana della poesia;
rassicurante). 3. Minerva oscura. 2. Cristomazia italiana della prosa.
Pascoli quindi rovescia i termini: bruna Questi danno un’interpretazione A Bologna, Pascoli scrisse “Epos”
Maria / bionda Ida. allegorico-visionaria del poema dantesco. (antologia greca) e “Lyra” (antologia della
Maria resterà con Pascoli 4 anni, fino al Questa saggistica è stata a lungo poesia lirica).
1902, sono anni di grande attività critica e trascurata perché si pensava che le “Fior da fiore” è una citazione dantesca di
poetica. allegorie che Pascoli trovava fossero Matelda, nel Purgatorio, mentre raccoglie i
Messina è una città molto viva troppo forzare. Si tratta della messa in crisi fiori.
culturalmente, poi fu distrutta dal del modello crociano: si passa da un punto “Sul limitare” è interessante per la cura
terremoto. Si trattò anche di un danno di vista frammentistico della ricerca verso psicologica che Pascoli aveva
culturale. Al tempo di Pascoli c’era studi che valorizzano la sostanza filosofica dell’insegnamento. Limitare= soglia
un’università, insegnava Gaetano del poema. dell’adolescenza. È un’età difficile, quella
Salvemini, antifascista e perseguitato Sono anni in cui Pascoli scrive anche due che gli inglesi chiamano “età ingrata”. Si
politico. antologie per Ginnasio e Liceo: tratta quindi di un accompagnamento alla
Pascoli fu anche collaboratore di “La 1. Sul limitare; crescita dell’anima.
Voce”, rivista politico – letteraria. 2. Fior da fiore. Sono 4 le principali raccolte di Pascoli:
1. Poemi conviviali;
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2. Canti di Castelvecchio; Il poeta non si intromette nella descrizione Il poema racconta la vita, le stagioni e le
3. Poemetti (primi e nuovi); (sarà così anche nella raccolta “Le opere di due contadini, Rosa e Riga.
4. Odio e Inni. occasioni” di Montale). Pascoli è nemico del progresso industriale,
Molte poesie pascoliane uscirono sulla La natura parla: stormi di cipressi (alberi lo ritiene sinonimo di ingiustizia, odio,
rivista o come omaggio di nozze. della morte), lontano cantare di campane lotta tra uomini, violenza.
(della festa ma anche della morte, Il socialismo di Pascoli va contro la storia,
POEMI CONVIVIALI
lontanamente evocata nel tempo e nello sogna un ritorno alla terra, è una visione
I poemi conviviali si chiamano così perché spazio). conciliatoria.
3 di essi (Goghi e Magoghi, Alexandros e Si tratta di un linguaggio pre-verbale in cui Pascoli appoggiò la guerra in Libia (scrisse
Solon) uscirono nel 95 sulla rivista “Il i versi degli uccelli diventano parole. infatti “La grande proletaria si è mossa”)
convito”, rivista decadente diretta da un I “Canti di Castelvecchio” introducono l’io perché pensava che le conquiste
grande amico di D’Annunzio, Adolfo de ragionativo che in “Myricae” non c’era. avrebbero dato spazio al proletariato non
Bosis. Nella rivista erano presenti alcune È una visione pessimistica delle sorti abbiente.
traduzioni di poesia europea (Francia e umane. Si tratta di un grande sogno contadino,
Germania). Vi sono anche poesie di natura cosmica “Il un’utopia riconciliatoria delle classi.
È una rivista che affronta temi decadenti bolide” con un senso pascoliano Rosa e Rigo sono gli eroi di questo “epos
estranei a Pascoli: superomismo, dell’infinità dei mondi e della solitudine contadino”.
esaltazione dell’io e derisione della morale dell’io. La poesia che divide i poemetti è “Italy”,
comune. Per Pascoli la natura è buona, materna, dedicata alle emigrazioni italiane in
creatrice, consolatrice. America, viste con gli occhi di chi resta. Chi
I CANTI DI CASTELVECCHIO
Pascoli ci ricava solo conforto, ma non c’è tornava parlava con una lingua bastarda e
Vuole ricostruire la San Mauro perduta accusa dal momento che non c’è ibrida.
(Castelvecchio = San Mauro). personificazione se non politica.
ODI E INNI
Vi è una reciprocità tra la terra dell’anima La natura è il riflesso del nostro animo.
e la terra dove lui ha deciso di vivere. Escono nel 1906 e rispondono ad una
I POEMETTI
La parola “canti” rimanda a Leopardi. superiore volontà di canto.
L’epigrafe del volume è la stessa di Hanno ambizioni superiori: si passa dalla L’epigrafe contiene ancora una volta un
“Myricae”, ma l’ispirazione non è la stessa. dimensione del frammento ad ritaglio dell’egloga virgiliana, di cui questa
Scrive in “Myricae” una poesia di quartetti, un’ambizione costruttiva superiore. volta prende solo “canamus”.
di idilli leopardiani dove non è presente la I due libri si presentano come un poema ODI: richiamo ai Greci e a Orazio.
parte ragionata e discorsiva. georgico virgiliano. INNI: innografia pindarica.
L’ultima poesia della raccolta è dedicata a Qui Pascoli affronta temi civili e sociali,
Pietole, paese nativo di Virgilio. compone vere e proprie apologie ed elogi
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di personaggi illustri e celebrazioni in Il tema qui è quello del mistero cosmico, soffiava il vento, fingendo la presenza
morte. Anche se perdono la vena dello strapotere della natura. Inoltre, dell’antico eroe.
intimistica e il contatto con la natura perde l’attenzione per la figura del carcerato è Ma poi il rapporto con la rivista cessa nel
anche il magico di sé. autobiografica e attraversa tutta la poesia. 95.
“Alle batterie siciliane” è un esempio di Questo ritorna anche nel “Carcere di Tra il 91 e il 92 furono progettati canti
innografia bellica, un altro è “Chapin” in Ginevra” che mostra anche attenzione per storici: “Le trombe macedoniche”, “La
onore di un generale caduto durante la l’omicidio di Sissi che si trovava in vacanza battaglia di Cheronea”, “La Luna e
resistenza nell’800 in Eritrea. a Ginevra in incognito. Lucheni lo aveva Alessandro”; canti epici: “I Galli che
Pascoli compose però un errore: l’ufficiale, saputo da un ex cocchiere di corte italiano assaltano il mare”.
scrivendo una lettera, parlò di questo e così progettò l’attentato. L’ispirazione per l’antico viene da lontano
Chapin come se fosse un suo amico. “Nel carcere di Ginevra” è dedicata ad un ma nasce dal decadentismo.
Pascoli allora pensò fosse una persona in assassino per il quale tuttavia Pascoli In un appunto degli anni giovanili Pascoli
carne e ossa, senza sapere si trattasse di chiedeva grazie. scrive “Ero forse uno di quegli schiavi che
un vino piemontese. Nei carmi latini ce n’è uno dal titolo giravano la macina ai buoi?”. La storia
Altri inni esaltano epicamente figure di “Iugurtha”, incentrato sulla figura di antica è vista come un deja-vu, come un
scopritori di terre nuove ed esploratori. Giugurta nel carcere italiano. fantasma. È l’antichità dell’umile.
Una di queste poesie “Andrea” parla di un Dell’antichità, Pascoli non ne sceglie la
esploratore svedese che però volendo parte luminosa (primavere elleniche), ma
sorvolare il Polo Nord in dirigibile fu quella del crepuscolo e dei vinti.
travolto da una tempesta e il suo corpo fu È l’antichità dell’ingiustizia e della
ritrovato dopo 10 anni. POEMI CONVIVIALI
sconfitta. Parla di ciò che è stato
Di ispirazione analoga è “Chavez”, dal La rivista “Il convito” era di stampo dimenticato.
nome di uno dei primi piloti peruviani decadente e il primo poemetto pubblicato Per Pascoli, il mondo antico si può
dell’aviazione che morì dopo aver “fine del mondo antico”, si accorda a riscrivere, ma nelle sofferenze, nei martiri,
compiuto un’impresa storica. questa ispirazione decadente. nelle pene.
La tematica apocalittica emerge anche in È una poesia per pochi eletti che
“Negro di San Pier”, nella Martinica, dove difendono un mondo che sta andando
era avvenuta un’eruzione vulcanica. perduto. PREFAZIONE DEI POEMI CONVIVIALI
Si tratta di una Pompei moderna. Seguendo il mito medievale, Pascoli dice
Morirono tutti tranne un uomo che era Emerge una visione dell’Italia poco
che Alessandro Magno, giunto alle porte
detenuto in una cella internata e che dà il carducciana, che rifiuta i “superiori
dell’Afghanistan, lasciò alle porte di bronzo
nome alla poesia. destini”.
(che segnano il passaggio tra grecità e
Pascoli si investe del ruolo di “sacerdote
latinità), lasciò dei corni dentro i quali
del lutto”, senza averlo scelto.
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È come se il poeta fosse antenna del Abbondanza di citazioni dissimulate e
dolore per tutta l’umanità. nascoste, rare.
È una forza che è essenzialmente sventura, Due liriche di lettura, uno primario e uno
non come Carducci e D’Annunzio. esoterico, cui si giunge grazie allo studio
Per Croce, la poesia di Pascoli è delle lingue morte. Come morti sono
inconsistente perché dietro non c’è coloro che popolano il poema.
l’uomo. Al di là della sconfitta e dell’evento storico
Minimalismo contrapposto alla vuota c’è l’esaltazione della quotidianità, degli
magniloquenza dei poeti vate come umili, come se le “Myricae” fossero
D’Annunzio. trasportate nel mondo antico.
D’Annunzio espresse un’ammirazione per Cronologicamente per la pubblicazione
il Pascoli, poeta latina spesso trascurato. appartengono al periodo pisano, tra il 3 e il
Si legge un rammarico per la cattiva sorte 6.
che hanno avuto: poemi su Dante (la C’è poi in Pascoli, come non c’è in
“Minerva oscura”). Carducci, il dubbio che quel mondo sia
“Io morrò quello no”, un oraziano frutto della nostra immaginazione, come
monumentum exegi. se fosse un’invenzione della fantasia di
Tono vittimistico e quasi criticante. grandi poeti che hanno giocato con le
Per quanto Pascoli ammirasse veramente parole, Odisseo, una volta a Itaca, stanco
Dante, vi era comunque una chiara della monotona vita familiare ripercorre
proiezione psicologica (Dante esule = tutta la strada a ritroso ma non trova nulla
Dante esule). di ciò che aveva vissuto.
20 componimenti, 19 nella prima edizione. Che fosse stata tutta un’illusione?
Il criterio della raccolta è storico- Es: Polifemo rappresenta un’eruzione
cronologico, dalla Grecia più antica al vulcanica.
cristianesimo con l’antichità romana. L’unica cosa che era rimasta era Calippo,
Non c’è una particolare sintassi delle ma lui sarà tra le sue braccia ma una volta
sezioni come in “Myricae”. morto e quindi non la vedrà.
Sono temi quasi sempre secondari rispetto Anche il nido viene messo in discussione,
alla storia, è un approccio alessandrino. Odisseo lascia il nido tanto ambito, Anticlo
Qui come sempre è presente la poetica del muore tradendo la moglie, la famiglia.
fanciullino, il soffermarsi sul “particolare
innavertito”, ciò che sfugge.
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