LA PELLE
La cute o pelle è il rivestimento più esterno del corpo di un vertebrato. Nei mammiferi e in particolare
nell'uomo, è l'organo più esteso del nostro organismo (la sua superficie è di circa 2 m2) e protegge i
tessuti sottostanti (muscoli, ossa, organi interni).
EPIDERMIDE
DERMA
IPODERMA
EPIDERMIDE
Suddiviso in 5 strati
Lo strato basale è adiacente al derma e consiste in un unico strato di cheratinociti di forma cilindrica.
Essi rappresentano le cellule germinative dell'epidermide, dalla cui divisione dipende il continuo
rinnovamento dell'epitelio. Interposti tra i cheratinociti basali vi sono i melanociti, cellule la cui funzione
principale è quella di produrre e secernere la melanina trasferendola poi ai cheratinociti. Sono più
numerosi nelle zone foto-esposte come il viso e meno al tronco.
Al di sopra delle cellule basali, troviamo lo strato spinoso che, normalmente, ha uno spessore di circa 5
cellule. Nelle aree sottoposte a stimoli pressori, ad esempio i gomiti, le palme delle mani e le piante dei
piedi, esso è molto più spesso; in altre aree, come viso ed avambraccio, può essere più sottile.
Al di sopra delle cellule spinose, mano a mano che esse maturano e cominciano a cheratinizzare,
troviamo lo strato granuloso, che di solito ha uno spessore di 1 o 2 cellule.
Lo strato lucido è situato al di sopra del granuloso ma è ben evidente solo in alcune sedi, soprattutto le
palme delle mani e le piante dei piedi.
Lo strato superficiale dell'epidermide è lo strato corneo, solitamente di uno spessore equivalente a 3-4
cellule. In esso, le cellule sono composte principalmente di filamenti di cheratina e si aggregano
dandogli un aspetto a "canestro intrecciato". Nelle aree sottoposte a pressione o traumi è addensato ed
ispessito.
DERMA
Si trova tra l’epidermide e il sottocute (0,3-4 mm).
Il derma è composto di due parti:
- il papillare, situato al di sotto dell'epidermide - il reticolare, situato
tra papillare e ipoderma.
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Esso contiene:
- fibre collagene (notevole resistenza alla trazione)
- fibre elastiche (estensibilità
reversibile)
- glicosamminoglicani (idratazione e turgore)
- gli annessi cutanei: unghie, follicoli piliferi
(con le ghiandole sebacee e muscoli erettori del
pelo), ghiandole sudoripare e apocrine.
- terminazioni nervose
- capillari sanguiferi arteriosi e venosi e
linfatici
- cellule connettivali e cellule del sistema immunitario
IPODERMA O SOTTOCUTE
È lo strato più profondo della pelle e si trova immediatamente al di sotto del derma.
È costituito da una impalcatura di fibre connettivali, tra le cui maglie sono inseriti lobuli di grasso,
costituiti da ammassi di adipociti pieni di trigliceridi, che costituiscono il pannicolo adiposo
sottocutaneo (riserva energetica e protezione).
Ha uno spessore compreso normalmente tra 0,5 e 2 cm e contribuisce a modellare la figura del corpo, in
rapporto all'età, alla razza, al sesso e alla regione corporea.
In alcune regioni della pelle è assente (naso, palpebre, padiglione auricolare), mentre in altre (glutei,
palmi delle mani, piante dei piedi) il suo sviluppo è massimo.
Nelle donne il pannicolo adiposo è generalmente più sviluppato sui fianchi, sulle natiche, sulle cosce e
sull'addome al di sotto dell'ombelico.
Negli uomini la massa adiposa è concentrata sul viso, sul collo, sulle spalle e soprattutto sull'addome al
di sopra dell'ombelico.
Nell'eseguire un tatuaggio professionale i colori sono iniettati tramite ago nel derma papillare e i
lisosomi delle celllule fagocitarie del derma catturano le particelle di inchiostro mediante fagocitosi e le
trattengono per decenni.
ATTENZIONE A
DIFFUSIONE
SOTTOCUTANEA E
MIGRAZIONE SE SI
SFONDA IL DERMA!
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PATOLOGIA E CONTROINDICAZIONI
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE
• Paziente affetto da AIDS
• Paziente affetto da Epatite C
• Disturbi della coagulazione e farmaci anticoagulanti
• Patologie immunosoppressive e farmaci immunosoppressivi
• Chemioterapia e radioterapia in corso
• Diabete mellito tipo 2
• Portatori di Pacemaker
• Terapie antibiotiche in corso
• Allergie con antistaminici in corso
• Epilessia
• Febbre e altre patologie in corso
• Evidente stato di ebbrezza VEDI
• Psicosi APPROFONDIMENTI
• Dermatite atopica
• Orticaria cronica
• Psoriasi
• Vitiligine
• Epiteliomi
• Cheloidi e cicatrici ipertrofiche
• Acne rosacea (per Dermopigmentiste)
• Gravidanza
• Allattamento
• Minori di anni 16
CONTROINDICAZIONI RELATIVE
• Forame ovale pervio
• Disfunzioni valvolari (rigurgito mitralico)
• Diabete mellito tipo 1
VEDI
• Dermatite allergica da contatto
• Uso di farmaci antidepressivi APPROFONDIMENTI
• Elevata quantità di nevi
• Post trattamenti oncologici
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CONTROINDICAZIONI TEMPORANEE
• Scabbia
• Impetigine VEDI
• Micosi APPROFONDIMENTI
• Pediculosi
VIA LIBERA
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APPROFONDIMENTI
• L’HIV (Human immunodeficiency virus) è un virus che attacca e distrugge, in particolare, un tipo
di globuli bianchi, i linfociti CD4, responsabili della risposta immunitaria dell’organismo. Il
sistema immunitario viene in tal modo indebolito fino ad annullare la risposta contro altri virus,
batteri, protozoi, funghi e tumori.
L'infezione da Hiv non ha una propria specifica manifestazione, ma si rivela attraverso gli effetti che
provoca sul sistema immunitario. La presenza di anticorpi anti-Hiv nel sangue viene definita
sieropositività all’Hiv. Pur con una infezione da Hiv, è possibile vivere per anni senza alcun sintomo e
accorgersi del contagio solo al manifestarsi di una malattia opportunistica. Sottoporsi al test Hiv è,
quindi, l'unico modo di scoprire l'infezione.
Il paziente sieropositivo sottoposto a terapia antiretrovirale non è contagioso.
• L'epatite C è una malattia infettiva, causata dall'hepatitis C virus (HCV), che colpisce in primo
luogo il fegato (epatite). L'infezione è spesso asintomatica, ma la sua cronicizzazione può
condurre alla cicatrizzazione del fegato e, infine, alla cirrosi, che risulta generalmente evidente
dopo molti anni. In alcuni casi, la cirrosi epatica potrà portare a sviluppare insufficienza
epatica, cancro del fegato
L'HCV è trasmesso principalmente per contatto diretto con il sangue infetto, spesso dovuto all'uso
di droghe per via endovenosa, a presidi medici non sterilizzati e trasfusioni di sangue. Si stima che circa
130-170 milioni di persone al mondo siano infettate dal virus dell'epatite C
Nella pratica di tatuaggio è associato un rischio da due a tre volte maggiore di contrarre l'epatite C
rispetto alla popolazione generale. Questo può essere dovuto a uso di apparecchiature impropriamente
sterilizzate o alla contaminazione dei coloranti utilizzati. I tatuaggi e i piercing eseguiti nella prima metà
degli anni 1980 o in strutture non professionali destano una maggior preoccupazione, poiché i requisiti
di sterilità, in tali contesti, possono essere mancanti. Si stima che quasi la metà dei detenuti abbiano
utilizzato attrezzature per tatuaggi non sterili. Nelle strutture autorizzate è comunque raro poter
contrarre un'infezione da HCV.
Circa l'80% delle persone esposte al virus sviluppa un'infezione cronica. La maggior parte prova pochi o
nessun sintomo durante i decenni iniziali dall'infezione
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• Gli immunosoppressori sono molecole che inibiscono la risposta immunitaria. Vengono usate in
medicina per la terapia delle malattie autoimmuni e per prevenire il rigetto in seguito a un
trapianto.
• Il diabete mellito di tipo 2 è la più comune forma di diabete mellito, una malattia metabolica
caratterizzata da iperglicemia.
All'origine del diabete di tipo due ci sono generalmente 2 alterazioni: l'insulino-resistenza e un deficit di
secrezione dell'ormone insulina, da parte delle cellule del pancreas deputate a tale funzione.
Le complicanze, consistono in alterazioni a carico dei grossi vasi sanguigni arteriosi e
dei capillari (microangiopatia diabetica), da cui deriva una maggiore tendenza allo sviluppo di malattie
cardiovascolari e patologie come la nefropatia diabetica, la retinopatia diabetica, l'ulcera diabetica (si
veda piede diabetico), la neuropatia diabetica, la cataratta ecc.
• L'epilessia è una malattia del sistema nervoso centrale (disturbo neurologico) in cui
l'attività delle cellule nervose nel cervello si interrompe causando convulsioni, periodi di
comportamento insolito e talvolta perdita di coscienza.
• La dermatite atopica è una sindrome multifattoriale associata ad altre malattie atopiche come
rinite allergica, asma, orticaria, congiuntivite allergica e gastroenteriti allergiche.
Si manifesta con chiazze eczematose: eritemato-desquamanti, sfumate o nette, pruriginose. La pelle
appare secca e arrossata con un rilievo dermico grossolano delle parti cronicamente colpite.
Negli adulti l'eczema si manifesta prevalentemente nelle pieghe degli arti, al viso, collo e torace.
Nella patogenesi della malattia intervengono fattori immunologici e non immunologici. I primi sono
costituiti da allergeni alimentari, inalanti o da contatto, i secondi da irritanti esterni, infezioni, disturbi
neurovegetativi, disturbi del metabolismo lipidico, sudorazione e stress. Peggiora in inverno e
primavera.
È caratterizzata da una riduzione dei ceramidi epidermici che determina un indebolimento alla funzione
di barriera della cute, una maggiore irritabilità ed infezioni.
• L'orticaria cronica è una delle dermatosi più comuni ed è caratterizzata dalla comparsa di pomfi
cutanei variabili dal colore rosso al bianco, di forma e dimensioni, sede ed estensione.
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I pomfi sono fugaci, scompaiono senza lasciare traccia e si accompagnano a prurito.
Mentre la diagnosi clinica è facile, nell'orticaria cronica (sintomi quotidiani per oltre 6 settimane) è
molto difficile capire l'eziologia.
Fattori scatenanti possono essere: farmaci, alimenti, infezioni, punture d'insetto, patologie
autoimmunitarie associate, psichiche...
Caratteristico è il dermografismo, cioè la comparsa di pomfi in sede di strofinamento della cute.
• La Psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle, non infettiva né contagiosa,
solitamente di carattere cronico e recidivante. Nella sua patogenesi intervengono fattori
autoimmunitari, genetici e ambientali.
Si riconoscono più forme di psoriasi: la psoriasi pustolosa
e forme non pustolose tra cui la psoriasi a placche (circa l'80% delle forme di psoriasi), guttata,
inversa ed eritrodermica.
Nella psoriasi a placche la pelle si accumula rapidamente e si
ispessisce nelle zone interessate dalle lesioni conferendo un aspetto squamoso bianco-argenteo.
Anche può comparire in qualsiasi zona del corpo, in genere si localizza in corrispondenza di
gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e parte lombare della schiena, oltre che ai palmi delle mani,
alle piante dei piedi ed in regione genitale. Si presenta più frequentemente, ma non
esclusivamente, sulle superfici estensorie degli arti.
La malattia, ad andamento cronico e
ricorrente, è variabile nell'estensione dell'interessamento cutaneo.
Caratteristico è il fenomeno
di Koebner, per il quale nuove lesioni possono insorgere nelle zone di traumatismo.
• La vitiligine è una malattia della pelle che colpisce i melanociti, cioè le cellule che producono il
pigmento da cui dipende il naturale colorito della pelle (melanina). La carenza
(ipopigmentazione) o la totale assenza (depigmentazione) di melanina che ne deriva si manifesta
con la comparsa di macchie caratteristiche: la pelle diventa più chiara, quasi bianca e, a parte la
modificazione cromatica, è assolutamente normale. La vitiligine può avere carattere familiare (la
malattia tende a ripresentarsi all'interno della stessa famiglia) e acquisito. Occasionalmente,
questo disordine della pigmentazione si sviluppa dopo un traumatismo o una lesione fisica
diretta alla cute (fenomeno di Koebner).
• Gli Epiteliomi o Carcinomi cutanei nascono da una trasformazione maligna dei cheratinociti.
Sono molto frequenti (15% di tutte le neoplasie) e comprendono principalmente in:
Carcinoma
Basocellulare (o Basalioma), che origina dalle cellule dello strato basale dell'epidermide
Carcinoma Squamocellulare (o Spinalioma), che origina dalle cellule dello strato spinoso.
Esistono
forme cliniche differenti, a seconda dello stadio della malattia, che vanno da piccole chiazze
eritematose, con squamo-croste, di norma nette a forme nodulari e ulcerate, fisse nella sede e nel
tempo.
L'acne rosacea è una malattia infiammatoria cronica della pelle, che colpisce prevalentemente soggetti
adulti, con carnagione e capelli chiari L'esordio della patologia dermatologica è accompagnato da un
arrossamento localizzato principalmente su guance, naso, mento e fronte.
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• L'acne rosacea tende ad avere un decorso progressivo, quindi i sintomi tendono a peggiorare nel
corso del tempo: il rossore tende ad aumentare fino a diventare persistente. Se non trattata
adeguatamente, l'acne rosacea può dare origine a lesioni cutanee, gonfiore del naso ed
interessare anche la regione attorno agli occhi (rosacea oculare). Per alcuni soggetti il decorso
della rosacea è ciclico: i sintomi possono acuirsi per un periodo limitato ad alcune settimane o
mesi, per poi diminuire prima di aggravarsi nuovamente.
• Il forame ovale pervio è un difetto anatomico del cuore, caratterizzato da un'insolita apertura
nel setto che separa i due atri (destro e sinistro).
il Forame Ovale Pervio permette il passaggio di sangue venoso “sporco” dalla parte destra alla parte
sinistra del cuore che è quella che invia, attraverso le arterie, il sangue in tutto l’organismo.(rischio
endocardite) Nel caso in cui si verifichi il passaggio di coaguli di sangue (emboli) nell’atrio sinistro, questi
possono migrare ed ostruire le arterie di qualunque organo (embolia paradossa). La conseguenza più
frequente del Forame Ovale Pervio è l’ictus che si verifica quando un embolo raggiunge una delle arterie
del cervello.
Pertanto, se il cliente assume anticoagulanti non è trattabile, in caso contrario rimandarlo al proprio
medico curante per profilassi antibiotica preventiva per endocardite batterica
• Il diabete mellito di tipo 1 rientra nella categoria delle malattie autoimmuni perché è causata
dalla produzione di autoanticorpi (anticorpi che distruggono tessuti ed organi propri non
riconoscendoli come appartenenti al copro ma come organi esterni) che attaccano le cellule Beta
che all’interno del pancreas sono deputate alla produzione di insulina.
Come conseguenza, si riduce, fino ad azzerarsi completamente, la produzione di questo ormone il cui
compito è quello di regolare l’utilizzo del glucosio da parte delle cellule. Si verifica, pertanto, una
situazione di eccesso di glucosio nel sangue identificata con il nome di iperglicemia.
• La dermatite allergica da contatto è molto frequente sia in ambiente professionale (50% delle
dermatosi lavorative) che extraprofessionale (10% al nichel
nelle donne).
Le lesioni più frequenti sono macule eritematose, edematose, seguite da vescicole,
pruriginose nelle zone di contatto con l'agente scatenante.
• I nevi sono macule dal color carne al marrone, papule o noduli pigmentati composti da nidi di
melanociti o di cellule neviche. Il loro principale significato (oltre a quello estetico) è la
somiglianza con il melanoma. Le lesioni pigmentate sono valutate per le caratteristiche
riscontrate (un nuovo aspetto o un cambiamento, colori multipli all'interno di una lesione,
sanguinamento, ulcerazione o prurito) che possono far pensare a nevi atipici o al melanoma.
I melanomi cutanei originano sia su una cute integra sia da nevi preesistenti, che sono presenti fin dalla
nascita o dalla prima infanzia (congeniti) o compaiono durante il corso della vita (acquisiti).
Pertanto, è fondamentale non coprire mai i nevi con i pigmenti, tantomeno ferirli o tagliarli con gli aghi
da tatuaggio, ma circoscriverli ad una distanza di almeno 2mm
• La Scabbia è un'infezione contagiosa della pelle che si verifica tra esseri umani.
È causata
dall'acaro parassita Sarcoptes scabiei, che si inocula sotto la pelle del
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soggetto colpito, provocando un intenso prurito.
Si manifesta con papulo-vescicole, con caratteristici
cunicoli scavati dal Sarcoptes,
molto pruriginose, soprattutto di notte, localizzate prevalentemente nelle pieghe
degli arti, nei polsi, nei gomiti, tra le dita, al tronco, ai glutei, in regione genitale. La malattia può essere
trasmessa da oggetti, ma più spesso dal contatto diretto pelle-
pelle, con un elevato rischio dopo un contatto prolungato. L'infezione richiede da quattro a sei
settimane per diventare sintomatica.
• L’impetigine è un’infezione acuta piogenica che colpisce soprattutto in età pediatrica gli strati
superficiali della cute, più frequentemente a volto e arti ma lesioni impetiginizzate possono
essere presenti anche nell'età adulta.
La causa è da riscontrarsi nello Streptococcus pyogenes (Streptococco beta-emolitico di gruppo A) e
nello Staphylococcus aureus per l'impetigine non bollosa e solamente nello Staphylococcus aureus per
quella bollosa.
Le lesioni appaiono come ferite eritematose (con vescico-bolle nella forma bollosa) e con il passar del
tempo si coprono di croste che assumono un tipico color miele.
• La Pediculosi è una parassitosi che può colpire soprattutto il capo e il pube (Pediculosi pubica)
ma può essere estesa al corpo.
Si trasmette grazie a una famiglia di artropodi chiamata Anoplura, le cui tre forme sono:
Pthirus pubis, che colpisce il pube
Pediculus humanus nelle sue due varianti:
Variante Pediculus
humanus capitis, che colpisce il cuoio capelluto (le dimensioni degli artropodi sono di 2-4 mm)
Variante
Pediculus humanus corporis, il cui contagio avviene anche con il cambio di abiti infetti.
Le manifestazioni sono date da piccole lesioni pruriginose nel luogo dove è avvenuta la puntura e altre
lesioni sono da grattamento dovuto alla ricerca di un sollievo. Solo in casi gravi si arriva a eritemi e
tumefazione.
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LA RIPARAZIONE TISSUTALE
Indipendentemente dal tipo di ferita o dall’entità di perdita tissutale, la guarigione procede per fasi che
si sovrappongono nei tempi e che non si possono separare l’una dall’altra.
FATTORI GENERALI:
• Costituzione
• Fumo
• Età
• Edemi
• Diabete ed uremia
• Terapie farmacologiche NO CROSTE!
• Riduzione della mobilità
• Malnutrizione
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• Ipertermia
• Condizioni patologiche
• Deficit vitaminici
• Ipossiemie
FATTORI LOCALI:
• Ipossigenazione
• Umidità
• T°
• Concentrazione di sodio e glucosio
• Ph
• Tempo di coagulazione
• Forze di stiramento o di taglio
• Attrito o frizione
• Corpi estranei
• Pressione
UN TATUAGGIO
PUO’CONSIDERARSI GUARITO
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COME SI CURA UN TATUAGGIO
Dopo qualche giorno, sulla zona tatuata inizieranno a comparire delle crosticine (tessuto di
granulazione).
Queste possono essere più o meno estese in base al tipo di tatuaggio e alla mano del
tatuatore.
NON TOGLIERLE!
Quando saranno pronte, si staccheranno da sole.
Se si rimuovono prima del tempo, si rischia di togliere anche il colore sottostante e, di conseguenza,
rovinare il tatuaggio.
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Durante la guarigione, il tatuaggio tenderà a prudere, sia per il tessuto di granulazione che per il
rinnovamento della pelle.
Non grattare il tatuaggio: si puo’ compromettere il risultato.
Quando e se il prurito sarà insopportabile, si stende un velo sottile di crema sul tatuaggio e lo si
massaggia delicatamente
Inoltre, grattando il tatuaggio si rischia di graffiarlo e di infettare la ferita.
L’acqua è vita: non solo per noi, anche per molti germi e batteri.
Per almeno due settimane (meglio tre) dall’esecuzione del tatuaggio, evitare di andare al mare, in
piscina o in qualsiasi posto “acquoso” (laghi, stagni, fiumi etc…).
Durante la guarigione, cercare di evitare e controllare il più possibile l’esposizione al sole della zona
tatuata.
La pelle è delicata e molto sensibile, i raggi solari potrebbero provocare del dolore.
Inoltre c’è il rischio
che la zona si gonfi e che si rallenti la guarigione del tatuaggio.
Usare sempre (anche dopo la guarigione) la protezione massima (50+).
È vero, i nuovi inchiostri non tendono più a sbiadire con il sole, ma c’è sempre il rischio di reazioni di
fotosensibilizzazione (reazioni chimiche che provocano l’arrossamento della zona del tatuaggio, prurito
e la comparsa di un eritema).
In generale avvengono più spesso sul colore rosso e la protezione 50 riduce il rischio.
Durante la guarigione del tatuaggio, non si segue la moda e si pensa alla pelle.
A seconda della posizione del tatuaggio, gli indumenti stretti possono sfregare la zona e rischiano di
rovinare il tatuaggio.
Non usare prodotti profumati e a base di petrolio e/o alcol
Le creme a base di petrolio possono fare da tappo al tatuaggio, rallentando la guarigione e aumentando
il rischio di infezioni.
Per quanto riguarda i prodotti profumati e a base di alcol, questi possono indurre delle reazioni
allergiche sul tatuaggio.
La zona appena tatuata è molto sensibile e delicata e questi prodotti possono
portare a prurito estremo e dolore.
Inoltre, i prodotti a base di alcol tendono a seccare la pelle e renderla irritabile.
Durante la cura del tatuaggio evitare la depilazione, sia con la lametta che con la ceretta (insomma,
qualsiasi metodo!): si rischia di traumatizzare il tatuaggio, rimuovere il tessuto di granulazione e
aumentare il rischio di infezione.
La pelle post-tatuaggio è molto sensibile e l’acqua troppo calda può causare dolore e irritazioni.
Palestre e luoghi di attività fisica sono molto sporchi.
Cercare di evitarli per almeno una settimana; inoltre, la sudorazione tende ad allargare i pori.
Per cui
c’è sempre il rischio che l’inchiostro salti o si espanda.
Evitare le saune: il vapore allarga i pori e c’è il rischio che l’inchiostro non tenga.
Le mani sono uno dei veicoli preferiti dei batteri!
Evitare di toccare il tuo tatuaggio appena fatto se non dopo essersi lavati le mani.
Cercare di non far toccare il tatuaggio agli altri (tranne il tatuatore ovviamente), il rischio di infezione è
sempre allerta.
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POSSIBILI CONSEGUENZE
COMPLICANZE INFETTIVE
Il principale rischio ACUTO post-tattoo è il
trasferimento di agenti infettivi.
Se uno studio per tatuaggi è gestito correttamente questo rischio dovrebbe essere ridotto.
Infezioni batteriche: pioderma, sifilide, tubercolosi
Infezioni virali: HPV, HBV, HCV, HIV
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COMPLICANZE CICATRIZIALI
COMPLICANZE ALLERGICHE
È possibile che durante l’esecuzione di una risonanza magnetica il paziente possa avvertire sensazione di
calore o prurito sul tatuaggio, dovuto alla presenza di metalli nei pigmenti iniettati che vengono
sollecitati dal magnete della RMN.
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Tuttavia, la vera complicanza puo’ essere la lettura delle immagini acquisite in quanto la forte presenza
di metalli potrebbe renderne difficoltosa l’interpretazione
I traumi sono noti per indurre l'isomorfismo reattivo o fenomeno di Koebner, cioè la comparsa di una
lesione psoriasica in sede di trauma, a distanza di 1-2 settimane.
In seguito alla ferita citochine dei cheratinociti e/o delle cellule dermiche e/o neuro peptidi dalle
terminazioni nervose attiverebbero le cellule endoteliali, con richiamo dei linfociti e conseguente
reazione infiammatoria della malattia.
IL CONSENSO INFORMATO
Il Consenso viene raccolto dall’operatore in forma scritta e firmata da parte del cliente, o dei genitori (o
legale rappresentante) in caso di minore/incapace giuridico/incapace naturale.
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prodotti utilizzati, effetti indesiderati, rischi) e chiarire tutti gli eventuali dubbi e rispondere a tutti i
quesiti posti dal cliente (la comunicazione è bidirezionale!)
Profili giuridici
attività che comporta LESIONI CUTANEE con
– successiva modificazione permanente di tessuti corporei.
– e possibili complicanze con esiti permanenti (locali o sistemici)
Art. 5 C. C.:
gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino
una diminuzione permanente
dell’integrità fisica o quando siano contrari alla legge, all’ordine pubblico o al buon costume.
Art. 5 C.C: gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione
permanente dell’integrità fisica.....
DGR456/2007All.1, lettera. F: “...non si possono eseguire tatuaggi o piercing in parti anatomiche nelle
quali sono possibili conseguenze invalidanti permanenti o in parti in cui la cicatrizzazione è
particolarmente difficoltosa (ad es. tatuaggio esteso alla totalità del corpo, piercing sull’apparato
genitale, sulle palpebre o sul capezzolo)
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Art. 348 C.P.: esercizio abusivo di una professione: chiunque abusivamente esercita una professione per
la quale è richiesta una speciale abilitazione dello stato (v. C.C: art. 2229) è punito con la reclusione fino
a .....(omissis)
•AMMESSO (ma non raccomandato) l’uso di anestetici superficiali, creme o gel, (tali
sostanze vanno comunque rimosse dalla cute prima delle punture della pelle e non
riutilizzate dopo.
Il soggetto minorenne
L’articolo 2 del Codice Civile stabilisce che i minorenni, fino al compimento del diciottesimo anno, non
hanno capacità legale di agire e non possono liberamente disporre del proprio corpo.
In caso di dubbio, chiedere sempre un documento di identità!
•L’intervento di tatuaggio o piercing, visto che comporta conseguenze permanenti e
possibili rischi per
la salute, NON può
essere eseguito su un soggetto minorenne,
a meno che non ci sia un esplicito consenso dei genitori o di chi esercita la patria
potestà.
•Il consenso
prestato è valido nei limiti in cui si aggiunga alla volontà del minore e sempre con limiti di cui A. 5 C.C.
L’unica eccezione è costituita dal piercing al lobo dell’orecchio, richiesto dai minori di età compresa tra
14 e 18 anni.
In questo caso l’intervento è ammesso, anche senza consenso dei genitori, in virtù del basso rischio
sanitario legato a tale tipo di intervento.
È dunque opportuno che il minore sia accompagnato da un genitore, che esprimerà formalmente il
consenso al trattamento.
Nel caso in cui l’accompagnamento sia impossibile, occorre acquisire il consenso per iscritto con firma di
almeno un genitore (o di chi esercita la patria potestà) allegando fotocopia del documento di identità.
Il genitore che firma ha l’obbligo di esprimere il consenso anche per l’altro genitore.
19
•
AUTORIZZAZIONE DEL GARANTE
TUTELA DELLA PRIVACY
•
(legale rappresentante)
TITOLARE DEL TRATTAMENTO
•
(anche non nominalmente)
•
INCARICATI DEL T.: gli operatori FINALITA’ del T.
I dati personali e quelli sensibili devono essere custoditi con la massima cura
ARCHIVI: se possibile distinti, ma comunque
con accesso controllato , tale che non sia possibile
l’accesso da parte di terze persone (adottare contenitori muniti di adeguate serrature).
ARCHIVI INFORMATIZZATI: accesso protetto
da password personali, da modificare periodicamente.
I dati raccolti non possono essere diffusi o forniti ad altre persone che non siano il diretto interessato.
Il divieto di diffusione è ovviamente assoluto per i dati sensibili.
Possono essere trattati esclusivamente ai fini dell’attività specifica.
Il cliente deve essere informato sulle tutele adottate e deve esprimere consenso al trattamento dei dati
(anche per la sola custodia e archiviazione).
SCHEDA TECNICA
Fondamentale importanza ricopre la scheda tecnica, ovvero un foglio allegato al consenso informato da
conservare obbligatoriamente in cui si andrà a indicare
Inchiostri usati indicando: nome commerciale, numero di lotto, data di apertura, data di scadenza
naturale
Aghi e grip: allegando la cartina posteriore della confezione sterile al documento
ASPETTI DI SICUREZZA
È fondamentale che tutti gli operatori di tatuaggio e body piercing aderiscano alle precauzioni standard
per il controllo delle infezioni
In linea generale:
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MANI
Con le mani si può realizzare una delle più efficaci modalità di trasmissione delle infezioni
QUINDI, PERCHÉ LAVARSI LE MANI?
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prima e dopo la manipolazione di presidi usati sul paziente
quando sono visibilmente sporche
Dopo un contatto con il sangue, con qualunque secrezione corporea o con ferite,
anche se si indossano i guanti,
in questo caso il lavaggio deve essere ANTISETTICO
E ANCORA ....
Con le mani si può realizzare una delle più efficaci modalità di trasmissione
delle Infezioni di conseguenza il lavaggio delle mani diventa un importante
intervento di controllo e prevenzione
TECNICHE DI LAVAGGIO
LAVAGGIO SOCIALE
LAVAGGIO ALCOLICO
LAVAGGIO ANTISETTICO
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LAVAGGIO SOCIALE
LAVAGGIO ALCOLICO
• Va effettuato quando è indicato il lavaggio sociale ma non è possibile effettuarlo
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• Apportare la data di apertura del flacone, questo consentirà di sostituire il prodotto secondo i tempi
indicati dal produttore
Se si prova una “sensazione” di accumulo di emollienti sulle mani dopo aver usato 5-10 volte il prodotto,
lavarsi le mani con acqua e sapone
LAVAGGIO ANTISETTICO
Si effettua per distruggere rapidamente tutta la flora transitoria e ridurre la carica microbica della
flora residente
Quando?
• Prima di indossare i guanti sterili
• Dopo un contatto con il sangue, con qualunque
secrezione corporea o con ferite, anche se si indossano i guanti
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I GUANTI
DURANTE TUTTO IL PERIODO DI EFFETTUAZIONE TUTTO IL PERIODO
DELL’OPERAZIONE DI TATUAGGIO O PIERCING DEVONO ESSERE UTILIZZATI I GUANTI
Sono DPI
L’efficacia dei guanti nel prevenire la contaminazione delle mani degli operatori sanitari è stata
confermata da vari studi clinici anche se è possibile che microrganismi raggiungano la cute
dell’operatore attraverso piccoli difetti dei guanti o durante la rimozione degli stessi
Quando usarli
• Vanno utilizzati durante tutto il periodo di effettuazione dell’operazione di tatuaggio o piercing
• Prima di toccare mucose o cute non integra
• Prima di toccare oggetti contaminati
• Nelle manovre di manipolazione degli aghi
Vanno cambiati
• Prima e dopo il contatto con ogni cliente
• Passando da una zona contaminata (es. area inguinale) ad una pulita del corpo del paziente (es.
il viso)
• Per interventi separati e distinti sullo stesso paziente
• Dopo un contatto con il sangue, con qualunque secrezione corporea
Ancora:
• Quando sono visibilmente sporchi
• Dopo contatto con oggetti o superfici che possono essere contaminati con sangue o altre
secrezioni
• Prima e dopo la manipolazione di presidi usati sul paziente
• In caso di verifica o dubbio di lesione degli stessi
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FARE ATTENZIONE!
Tempi d’uso
Il guanto deve essere della giusta misura: un guanto che non calzi bene (troppo largo o stretto)
rappresenta di per sé un rischio; vi deve essere un rifornimento sufficiente alla necessità di cambio
IN LATTICE
Fino ad ora i più usati, danno un grande confort, sono sottili, aderenti, non influiscono sulla destrezza
Possono essere senza polvere e con polvere (amido di mais)
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Problemi: sempre dei guanti in lattice Sensibilizzazione ad additivi della gomma
Sensibilizzazione ad additivi della gomma
Reazioni esclusivamente a livello della cute (dermatite allergica da contatto)
“Ipoallergico” è riferito solo alla presenza o meno di additivi della gomma
IN VINILE PVC
• È consigliato per compiti di breve durata, moderata resistenza meccanica
• Meno manualità e confort rispetto al lattice
• Assenza totale di proteine allergogene
• Più resistenti in caso di puntura accidentale
• Ottima alternativa al lattice
IN NITRILE MORBIDO
• maggiore resistenza meccanica degli altri 2
• più robusti e più impermeabili degli altri 2 guanti a parità di
spessore
• sono da utilizzare per compiti con esposizione a sangue, altri liquidi biologici e a sostanza
chimiche
• alta sensibilità
• hanno una lunghezza al polso maggiore rispetto agli altri
(usati in sanità per interventi il cui
rischio di contaminazione con sangue e/o liquidi è particolarmente elevato)
la pulizia dei locali ed arredi, deve essere eseguita con i normali guanti da pulizia
Per lavare gli strumenti contaminati usare guanti di gomma molto spessi
Norme legislative alle quali devono rispondere i guanti per la Vostra attività
Per motivi di certificazione i guanti vengono suddivisi in 3 categorie in funzione alla tipologia dei rischi
dai quali devono proteggere:
devono essere provvisti di marchio CE come DPI di III categoria per la protezione di rischio chimico
biologico ai sensi D.Lgs. 475 del 4/12/1992
per essere conformi al fattore di protezione
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i DPI devono rispondere a specifiche norme europee (EN) per il nostro caso il guanto da usare deve
essere conforme alle norme di
UNI EN 347/2004 parte I, II, III (resistenza alla penetrazione e permeazione) rischio biologico e chimico
UNI EN 420/2004
(requisiti generali e metodi di prova)
La norma definisce i requisiti generali e le procedure di prova per la progettazione e la realizzazione del
guanto, la resistenza alla penetrazione dell'acqua, innocuità, confortevolezza ed efficienza, marcatura e
informazioni supplementari fornite dal fabbricante applicabili a tutti i guanti di protezione
La mascherina chirurgica durante le procedure e le attività che possono generare schizzi o spruzzi di
sangue, fluidi corporei, secrezioni ed escrezioni.
Alla fine della prestazione sul singolo cliente
Rimuovere prima i guanti facendo attenzione di non contaminarsi e lavarsi le mani
Rimuovere poi la mascherina prendendoli dagli elastici
Rimuovere camice/o grembiule, e/o copri-braccia, senza contaminare pelle e vestiti
buttare tutto nei rifiuti speciali ed eseguire l’igiene delle mani (ANTISETTICO)
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DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE
PROCEDURA
Metodica di lavoro riguardante l’insieme delle azioni da organizzare in uno spazio temporale definito e
in cui si riconoscono le responsabilità, le informazioni sul ciclo lavorativo e gli strumenti operativi
necessari a lavorare in sicurezza
PROTOCOLLO
Strumento tecnico che si colloca all’interno della procedura e che guida gli operatori a
comportarsi in modo uniforme
TERMINOLOGIA
Pulizia: rimozione meccanica dello sporco da superfici e oggetti (acqua con o senza disinfettante e
panno)
Sterilizzazione: unico processo chimico o fisico in grado di distruggere tutte le forme di microrganismi
viventi (su materiali perfettamente asciutti)
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LA DISINFEZIONE
• Disinfezione a livello basso: agisce sulle forme vegetative dei batteri e dei funghi, nonché su
alcuni virus.
• Disinfezione a livello intermedio: efficace nei confronti del bac. Tubercolare e dei funghi.
• Disinfezione ad alto livello: agisce anche sulle forme sporigene e su alcuni virus.
IL DISINFETTANTE IDEALE
In linea con le linee guida di organizzazioni ufficiali note in campo internazionale
• Ampio spettro d’azione
• Elevato potere battericida
• Rapida azione e lunga persistenza
• Attività anche in presenza di sostanze organiche
• Buon potere di penetrazione e stabilità chimica
• Atossicità per l’uomo alle concentrazioni d’uso
• Non macchiante e non corrosivo
• Costo contenuto
• Facile maneggevolezza
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ESEMPI DI DILUIZIONE
STERILIZZAZIONE
Processo chimico o fisico in grado di distruggere tutte le forme di microrganismi viventi (su materiali
perfettamente asciutti) che si attua tramite:
•Mezzi fisici
•Mezzi chimici
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Mezzi fisici (calore, filtrazione, Completa e radicale denaturazione delle proteine e del DNA o RNA
microbico radiazioni ionizzanti)
Mezzi chimici (disinfettanti) Interferiscono con i processi vitali dei microrganismi in modo irreversibile e
selettivo
NELLE OERAZIONI EFFETTUATE ALL INTERNO DI UNO STUDIO TATUAGGIO E PIERCING E’ NECESSARIO
IMPIEGARE LA STERILIZZAZIONE A CALORE UMIDO
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AUTOCLAVE
• Coperchio termoisolante
• Scaricamento automatico sul retro del vapore
• Istruzioni d’uso sul frontale
• Valvola automatica per una distribuzione uniforme del vapore saturo
• Segnali di malfunzionamento
• Predisposizione per termosonda ai fini della
• validazione ciclo
• Valvola per lo sfiato del vapore
• Requisiti e norme per la sicurezza
(UNI EN 285)
L’impiego del vapore sotto pressione nelle autoclavi rappresenta il mezzo meno
costoso e più efficace per la sterilizzazione
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I PIGMENTI
Gli inchiostri adoperati per i tatuaggi non hanno una composizione chimica standard, tuttavia si può dire
che essi sono costituiti da due componenti: il veicolo e il pigmento.
La maggior parte degli inchiostri sono fatti con sali metallici, tinture vegetali o materie plastiche.
Il veicolo ha la funzione di distribuire in modo uniforme il pigmento in una matrice fluida, di prevenire
l’insorgere di sostanze patogene, di prevenire l’agglomerazione dei pigmenti e di favorire l’applicazione
sulla pelle. I veicoli maggiormente utilizzati sono: alcol etilico, acqua purificata, amamelide di origine
vegetale, listerina, glicole propilenico e glicerina. A volte sono usati alcol denaturato, altri alcol quali il
metanolo, antigelo e formaldeide sostanze tutte da sconsigliare in quanto tossiche.
I pigmenti che vengono messi in ciascun inchiostro servono per conferire il colore desiderato; alcuni
pigmenti hanno origine naturale e in questo caso sono ottenuti per trattamento di particolari minerali,
ma nella generalità dei casi vengono ottenuti sinteticamente. I metodi di sintesi sono i più svariati e
utilizzano processi a umido e/o a secco e includono fasi intermedie come dissoluzioni, reazioni più o
meno complesse, precipitazioni, filtrazioni, lavaggi, essiccamenti, calcinazioni ecc.
ESEMPI
Bianco
Resina acrilica, biossido di titanio, acqua
Rosso ciliegia
Resina acrilica, pigmento rosso 210, pigmento blu 15, glicerina, acqua, alcol isopropilico, amamelide
Arancio
Resina acrilica, pigmento arancio 13, pigmento rosso 210, glicerina, acqua, alcol isopropilico, amamelide
Giallo
Resina acrilica, pigmento giallo 65, ossido di titanio
Verde
Resina acrilica, pigmento verde, glicerina, acqua, alcol isopropilico, amamelide
Blu chiaro
Resina acrilica, biossido di titanio, pigmento blu 15, glicerina, acqua, alcol isopropilico, amamelide
Di ogni inchiostro acquistato devono essere reperibili le schede tecniche di sicurezza che ne indichino la
composizione, la provenienza e le certificazioni europee
Di seguito un esempio
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SCHEDA TECNICA
Creata il 30 gennaio 2017 Ultima revisione
Avvertenze: Si consiglia test dermatologico di tollerabilità prima dell'uso, non utilizzare in caso di risposta
positiva. Agitare prima dell'uso.
Non applicare su cute lesa. Adottare precauzioni igieniche, disinfettare l'area da trattare e le attrezzature,
impiegare materiali monouso.
AQUA SOLVENTE
C.I. 77266 PIGMENTO
GLYCERIN STABILIZZANTE
ISOPROPYL ALCOHOL STABILIZZANTE
HAMAMELIS VIRGINIANA WATER STABILIZZANTE
CAPRYLYL GLYCOL BAGNANTE
_______________________________________________________________________________________
Le informazioni qui contenute sono veritiere, ritenute corrette al meglio delle nostre conoscenze e
comunicate in buona fede. Tuttavia esse non implicano alcuna obbligazione, garanzia, libertà di
utilizzazione di proprietà industriali o concessioni di licenza. Le caratteristiche menzionate nel presente
documento non costituiscono specifiche contrattuali.
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LO SMALTIMENTO RIFIUTI
-> I bidoni verranno smaltiti da ditte autorizzate e specializzate nel settore secondo
tempistiche stabilite a priori dai contratti sottoscritti.
Tale registro è il MUD (MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE DEI RIFIUTI), ovvero il Registro
di Carico e Scarico dei Rifiuti speciali.
Il MUD (o comunicazione annuale al catasto dei rifiuti) è un modello attraverso il quale devono
essere denunciati i rifiuti prodotti dalle attività economiche, i rifiuti raccolti dal comune e quelli
smaltiti, avviati al recupero, trasportati o intermediati nell'anno precedente la dichiarazione.
La
scadenza per la consegna della dichiarazione MUD è fissata al 30 aprile di ogni anno e sino alla piena
entrata in operatività del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti DEVE ESSERE
CONSERVATA LA COPIA DEL MUD PER 5 ANNI .
• 4 copie
• Il modello (procedura cartacea o telematica) da presentare è differente a seconda delle
seguenti categorie:
•
Comunicazione Rifiuti Speciali
•
Comunicazione Veicoli Fuori Uso
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• Comunicazione Imballaggi
• Comunicazione Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche
•
Comunicazione Rifiuti Urbani, Assimilati e raccolti in convenzione
•
Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche
I RIFIUTI TAGLIENTI
“L'eliminazione degli aghi e degli altri oggetti taglienti utilizzati nei confronti di
qualsiasi cliente deve avvenire con cautele idonee ad evitare punture o tagli
accidentali.
• In particolare gli aghi, le lame di bisturi e gli altri strumenti acuminati o taglienti
monouso non debbono essere rimossi dalle siringhe o da altri supporti né in alcun
modo manipolati o rincappucciati, ma riposti, per l'eliminazione, in appositi
contenitori resistenti alla puntura”
La gestione dei taglienti inizia con la scelta del contenitore idoneo rispetto alla lunghezza dei presidi.
Il materiale va inserito nel contenitore senza comprimerlo e senza manipolarlo, gli aghi non vanno
mai nuovamente incappucciati e il contenitore va riempito senza superare i 3⁄4 del volume.
( HALIBOX)
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Al termine dell’attività lavorativa, va utilizzata la chiusura temporanea del contenitore, allo scopo di
ridurre il rischio di fuoriuscita del materiale in caso di rovesciamento del contenitore.
Prima della chiusura definitiva, è necessario accertarsi che non vi siano materiali pungenti o taglienti
che fuoriescano.
Al riempimento (max 3⁄4 del volume) del contenitore bloccare la chiusura definitiva e riporlo
all’interno dei contenitori per i rifiuti a rischio infettivo.
Prima dell’uso scrivere sull’etichetta del contenitore indirizzo e nome del titolare dell’esercizio.
Gli oggetti non vanno mai forzati nel momento dell'inserimento e non vanno mai introdotte le mani.
Una volta chiuso il contenitore, è necessario lavarsi le mani.
Scrivere la data di chiusura con il pennarello indelebile e lavarsi nuovamente le mani.
Gli imballaggi devono avere caratteristiche adeguate per resistere agli urti e alle sollecitazioni
provocate durante la loro movimentazione e trasporto e devono essere realizzati in un colore idoneo
a distinguerli dagli imballaggi utilizzati per il conferimento degli altri rifiuti.
Il deposito temporaneo di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo deve essere effettuato in
condizioni tali da non causare alterazioni che comportino rischi per la salute e può avere durata
massima di cinque giorni dal momento della chiusura del contenitore.
ALIPACK
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CONTENITORE PER AGHI E TAGLIENTI
HALIBOX
AREA LEGISLATIVA
Un tatuatore è un artista, un creativo, ma è anche e soprattutto una persona che deve aver cura delle
norme di igiene del suo ambiente di lavoro ma soprattutto degli strumenti che utilizza.
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Con il tempo il tatuaggio è diventato una pratica sempre più sicura: molti anni fa non esistevano gli
aghi usa e getta, non si conosceva il problema del sangue infetto; ad oggi invece è molto difficile
incappare in problematiche sanitarie dopo essersi sottoposti ad una seduta in uno studio di
professionisti.
Nonostante questo, se ci mettiamo “sotto i ferri” con un non professionista o con un professionista poco
serio e disattento, potremmo contrarre malattie anche gravi come l’epatite.
Esiste ovviamente una specifica normativa che regolamenta il tatuaggio per legge: requisiti igienico
sanitari degli spazi, degli strumenti, dello smaltimento rifiuti, del tatuatore stesso.
Per questo infatti un tatuatore, ma anche un piercer, prima di iniziare a praticare deve seguire un corso
di specializzazione (90 ore) in strutture riconosciute per formarsi sotto questo punto di vista.
Il corso prevede lezioni di:
Infettivologia e igiene: consigli sugli accorgimenti da adottare per evitare il contagio di malattie
infettive e nozioni sulle norme igienico sanitarie da mantenere sul posto di lavoro;
I tatuaggi devono essere fatti esclusivamente in strutture apposite, gli studi, a norma sotto il punto di
vista igienico-sanitario:
Il luogo dove materialmente viene praticato il tatuaggio deve essere separato dall'ingresso o dalla sala
d’attesa (che è anch’essa obbligatoria per legge);
La zona di operazione rappresenta invece il cuore dello studio ed è quella con i maggiori
obblighi/vincoli. La superficie minima è di 9 mq e deve essere dotata di sufficiente fonte di
illuminazione. Il pavimento, e le pareti fino a m 2 di altezza, devono essere idrorepellenti, trattabili
con disinfettanti, prive di fughe o battiscopa. La stanza deve disporre di una fonte di ricambio d’aria
adeguata ed caso di stanze prive di finestre deve essere predisposto un impianto di
immissione/estrazione aria adeguato e certificato. All’interno di questa stanza devono essere
identificate 3 sotto-aree distinte e separate: zona dello sporco, dove vanno conservati i materiali
infetti/contaminati (conservati in appositi contenitori e smaltiti poi correttamente) e dove andranno
effettuate le operazioni di pulizia e smontaggio dell’attrezzatura; zona del pulito, dove vanno
conservati l’attrezzatura ed i materiali puliti (può anche essere un armadio chiuso); zona di
esecuzione, dove viene effettuato il tatuaggio, dovrebbe avere un lettino, un carrello in acciaio per
l’attrezzatura;
Deve esistere uno spazio indipendente principalmente amente destinato al lavaggio ed alla
sterilizzazione degli strumenti;
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Nell’esecuzione del suo lavoro il tatuatore deve indossare camice e guanti igienici e monouso;
I colori adoperati devono essere atossici e sterili e certificati da parte di aut.sanit. nazionale/estera;
Gli aghi e gli strumenti taglienti che perforano la cute o, comunque, vengono a contatto con superfici
cutanee integre o lese e/o con annessi cutanei, debbono essere sempre e rigorosamente monouso
I pigmenti da utilizzare devono essere atossici, sterili. I contenitori dei pigmenti devono essere di
piccole dimensioni e monouso (un contenitore per ogni soggetto) ed eliminati dopo l'uso su ogni
soggetto anche se il contenuto non è stato esaurito.
Prima di fare un tatuaggio si deve rilasciare apposita informativa scritta e firmata dal cliente;
L'operatore ovviamente deve fare uso esclusivo di attrezzatura sterilizzata, imbustata singolarmente o
monouso di guanti anch'essi monouso.
Per documentare l’omologazione dei locali servono invece diverse certificazioni, da quelle degli
impianti, all’agibilità dell’immobile, dell’omologazione dell’attrezzatura, dell’impatto acustico etc, oltre
al contratto per lo smaltimento di rifiuti pericolosi e schede di sicurezza dei materiali utilizzati.
RIFERIMENTI NORMATIVI
LINEE GUIDA DEL MINISTERO DELLA SANITA’ PER L’ESECUZIONE DI TATUAGGIO E PIERCING IN
CONDIZIONI DI SICUREZZA (CIRCOLARE 05.02.1998 NUM. 2.9/156 )
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