libri, all'interno dei quali Dante affronta tre quesiti, dedicando ad ognuno di loro un libro (1se la monarchia universale (impero) è necessaria al benessere dell'umanità; 2se i Romani abbiano attuato nel passato un giusto esempio di monarchia; 3se il potere dell'Impero derivi dal Papa o direttamente da Dio.) Nel primo libro, Dante afferma la necessità della monarchia universale per realizzare un mondo ordinato e pacifico. Sicuramente questa situazione di benessere si può realizzare solo grazie alla figura di una monarca che, disponendo di tutto il potere, non abbia ambizioni personali di seguire e amministri il suo popolo ispirandosi alla giustizia. Qualora ciò non avvenga si viene a creare uno stato di discordia. Il miglior esempio di Stato nella storia proviene dall'antica Roma al tempo di Augusto. All'interno del secondo libro Dante dimostra come i romani abbiano costituito il loro impero basandolo sulla giustizia e sul diritto, e non sulla sopraffezione (imposizione rigida/ prepotenza riguarda la propria volontà). Per Dante i romani riuscirono ad unificare il mondo intero sotto un unico impero, grazie al valore militare e alle virtù civili. L'Impero romano simboleggiò la vittoria della civiltà sulla Barbarie; come se il popolo di Roma fosse un popolo eletto, ovvero scelto da Dio per realizzare il suo progetto provvidenziale. Successivamente nel terzo libro, Dante analizza il rapporto tra l'imperatore e il Papa. Sollevando questa questione, Dante affronta un problema già affrontato in passato che aveva creato contrasti tra i sostenitori della superiorità del Papa sull'imperatore e viceversa. Dante ritiene che il popolo e l'impero siamo entrambi necessari per lo Stato; egli li considera come due soli splendenti sul mondo, entrambi necessari al benessere della civiltà. E' necessario però che questi due soli s'illuminino a vicenda e creino tra di loro una situazione di concordia. Tuttavia questo discorso politico di Dante è stato accusato di utopismo (idea immaginaria/ astratta), poiché fu difficile realizzare sempre questa collaborazione tra Chiesa e Impero alla luce delle ambizioni personali di popoli e imperatori.