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MADRE DEL

BUON CONSIGLIO
Periodico del Santuario di Genazzano - Nº 2 Aprile/Giugno 2021 - Fondato nel 1897

Padri Agostiniani - Genazzano (Roma)

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S. Maria del Buon Consiglio

Festa della Venuta


della Madre del Buon Consiglio
25 aprile 2021
Carissimi fratelli e sorelle, da soli, senza Dio e caso mai in-
ancora avvolti dalla gioia della dotti nelle scelte dal così fan tutti,
Pasqua, celebriamo questa Santa dall’influenza dei media digitali,
Messa in onore di Maria Santissi- dalle pressioni culturali di moda …
ma che in questo Santuario vene- abbiamo certamente tutti necessità,
riamo con il titolo di Madre del tanta necessità di Consiglio.
Buon Consiglio. E Maria che veneriamo come
In questo mondo privo di re- Madre del Buon Consiglio ci è
lazioni amicali autentiche, dove utile, necessaria, direi indispensa-
bile proprio perché da chi possia-
prevale la logica dell’io piuttosto
mo andare a chiedere un consiglio
che del tu e del noi, dove è diffici-
gratuito, rispettoso della nostra
le scegliere ed essere perseveranti
libertà e desideroso soltanto che
nelle scelte di vita compiute, dove
raggiungiamo il nostro vero bene,
gli unici criteri per decidere come
se non da Lei che in vista della ge-
vivere sono il tornaconto economi-
nerazione del Figlio di Dio è sta-
co personale o di gruppo, la ricerca ta resa Immacolata, preservata da
del mio posto di potere senza pen- ogni macchia di peccato originale
sare agli altri. Dove tutto si decide e che avendo det-
to sì al progetto di
Dio per la salvez-
za dell’umanità ha
reso possibile l’in-
carnazione del Dio
con noi e per noi?
Stasera vor-
rei fermarmi pro-
prio su quel Buon
Consiglio che at-
Il vescovo diocesano in preghiera davanti alla tribuiamo come
Madre del Buon Consiglio, Genazzano 25 aprile 2021 titolo a Maria in
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S. Maria del Buon Consiglio

questo Santuario e
nella nostra Diocesi
di Palestrina di cui
Lei è compatrona.
E vorrei con voi
domandarmi: chi è
questo Buon Con-
siglio? È soltanto il
consiglio che Maria
ci può dare quan-
do la preghiamo?
Quando ammiriamo
i suoi tratti di obbe-
dienza alla volontà La cappella della Madre del Buon Consiglio nei
di Dio, di fedeltà giorni della festa
fino ai piedi della re, cioè per noi. Ci ama e soltan-
croce? O comprendiamo che forse to chi ci ama in maniera perfetta
il Buon Consiglio è Gesù stesso, come Gesù può esserci pastore,
riferendosi al quale, alle Nozze di guida, indice che ci consiglia – se
Cana, Maria disse ai servi: “Fate lo ascolteremo – la strada da per-
tutto quello che Lui vi dirà?”. correre per vivere appieno la vita
Il Vero, autentico Buon Consi- cristiana e quindi raggiungere la
glio di cui Maria è Madre e che Lei vera felicità non solo dopo la mor-
ci indica come Colui che solo è da te ma già ora, mentre peregriniamo
seguire è dunque Gesù. in questa vita terrena.
Gesù che sulla croce ci ha af- Il Vangelo di stasera si colloca,
fidati a Lei dicendo al discepolo nel Vangelo di Giovanni, dopo una
Giovanni: “Donna ecco tuo figlio”. controversia scatenatasi dai Giudei
Ma il vero Buon Consiglio è contro Gesù a seguito della guari-
Gesù! gione di un uomo cieco dalla na-
Gesù che nel Vangelo di oggi, scita. Davanti a questi Giudei che
IV Domenica del tempo Pasquale, attendevano sì un pastore-messia
si presenta come il Buon Pastore. con i tratti buoni, capace di gui-
Un Pastore che a differenza dei dare il popolo, di conoscere le sue
falsi pastori del popolo non sfrutta pecore una ad una chiamandole
ma dona la vita per le sue peco- per nome, fornendo loro il cibo e le
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S. Maria del Buon Consiglio

che svolge un lavoro per percepire


uno stipendio, ma in realtà senza
avere veramente a cuore le peco-
re. Ma si impegna in una relazio-
ne vera, compromettente per Lui
che lo porterà alla croce, a quella
donazione di sé che continua an-
che dopo la croce quando, Risorto,
continua a donarci lo Spirito Santo
e con esso i suoi sette santi doni tra
cui il dono del Consiglio.
Gesù, dunque, è il Figlio della
Madre – Maria – che è buono e bel-
lo perché è venuto per servire ed
esercita la sua autorità verso di noi
non imponendosi sulla nostra vo-
lontà e libertà ma proponendoci la
Il vescovo diocesano durante la sua bellezza, la sua donazione pie-
celebrazione alla quale ha preso na e totale, “sino alla fine” … così
parte anche il Priore provinciale che tutti coloro che lo accoglieran-
degli Agostiniani, P. Giustino no, che ascolteranno la sua Parola
Casciano
nella preghiera personale e comu-
cure necessarie … Gesù dice: “Io nitaria, possano vivere in pienezza.
sono il buon pastore!”. La tradu- Come ha vissuto Maria sua Madre
zione letterale sarebbe “il pastore e come invita ora ogni suo devo-
bello”. Buono e bello perché ha un to a vivere come Lei il discepola-
atteggiamento che caratterizza la to verso Suo Figlio, verso il Figlio
sua relazione con le pecore e che di Dio, pastore bello e buono che
è quello di spendersi, deporre la dona la vita per poi riprenderla di
vita per le pecore, perché vive quo- nuovo ma non per tenerla per sé ma
tidianamente con loro, si coinvol- per donarla a tutti.
ge personalmente con ciascuna di Egli è un pastore che ha mol-
esse, esponendosi fino a perdere la te pecore, tutte quelle che il Pa-
propria vita per proteggerle. dre gli ha affidato e ha per questo
Gesù può dunque essere anche uno sguardo universale. Tra Gesù
il vero Buon Consiglio perché non e il Padre c’è un legame di intima
ci ama da funzionario, come uno conoscenza e tale reciproca cono-
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scenza, tale intimità divina, Gesù dove camminare in questa vita.


la vuole realizzare anche con le Infine c’è un’altra cosa che vor-
sue pecore: “Il Padre – abbiamo rei dirvi.
letto – conosce me e io conosco il Maria ci dà il Consiglio di fare
Padre; io conosco le mie pecore e quello che ci dirà. Ma è anche Ma-
le mie pecore conoscono me”. E dre che ci mostra il Buon Consiglio
poi il suo sguardo d’amore va ol- che abbiamo detto essere Gesù, il
tre: “Ho altre pecore che non sono Buon Pastore!
di quest’ovile; anche queste io
Vorrei che ci ponessimo tutti
devo condurre; ascolteranno la mia
una domanda.
voce e diventeranno un solo greg-
ge con un solo pastore”. E dicendo Ma noi che veneriamo Maria,
questo Gesù pensa a quando sarà noi che crediamo in Gesù siamo
innalzato da terra e attirerà tutti a disposti a farci pastori per gli altri?
sé compiendo quella missione di Vedete quando parliamo di pastori
rimetterci tutti in relazione, di “ra- pensiamo subito al Papa, ai Vesco-
dunare nell’unità i figli di Dio di- vi, ai preti … ed è corretto … ma
spersi” e ciò si realizzerà quando tutti siamo pastori: lo è un papà e
l’unico vero e solo Pastore della una mamma per i propri figli, un
chiesa sparsa su tutta la terra, si ri- insegnante per i propri alunni … e
velerà – come leggiamo nel libro ciascuno è chiamato a svolgere il
dell’Apocalisse – come agnello suo servizio con la semplicità ob-
sgozzato, che ha deposto la propria
vita, e per questo è stato innalza-
to e glorificato dal Padre. È para-
dossale ma è così: proprio quando
Gesù diventa agnello immolato di-
venta il Pastore delle pecore!
Noi, come Maria, siamo chia-
mati ad ascoltare la sua voce affin-
ché ascoltando non solo ciò che ci
dirà ma anche ciò che ha fatto do-
nandosi per noi nel mistero della
passione, morte e risurrezione; nel I Padri Agostiniani e la
mistero della sua donazione, depo- confraternita della Madonna del
sizione perfetta per noi, noi ritro- Rosario in preghiera davanti alla
Madre del Buon Consiglio
viamo noi stessi e la strada giusta
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bediente di Maria e spendendo la la famiglia … non ne patirebbero


vita con amore per quanti ci sono che una grande rovina. Una rovina
affidati. che forse a volte stiamo già speri-
A volte, però, vediamo che al- mentando ma dalla quale possiamo
cuni pastori si trasformano in mer- uscirne ogni volta che torniamo ad
cenari ossia che desiderano trarre ascoltare e imitare Gesù, il Figlio
un profitto per se stessi dal servizio di Maria, il Buon Consiglio, il Pa-
che fanno discostandosi così am- store Bello e Buono che ha dato e
piamente da Gesù e non essendo di continua a dare la vita per noi per-
consiglio, di edificazione, di aiuto, ché anche noi continuiamo a darla,
di guida per nessuno … con il suo aiuto e con la forza dello
Spirito Santo, ai nostri fratelli in
Stasera guardando a Maria, al
umanità: vicini o lontani che siano,
Gesù Pasquale, a Gesù Bel e Buon
ricchi o poveri … ma tutti da amare
Pastore, lasciamoci attirare da Lui
e inserire nel circuito d’amore che
e chiediamo di essere tutti pastori
Gesù ha inaugurato con la sua Pa-
che vivono la vita come servizio
squa. Amen.
sull’esempio di Gesù e di Maria.
+ Mauro Parmeggiani
Infine chiediamo a Dio e
alla Madre sua che ci preser-
vino dalla tentazione che po-
trebbe venire ai pastori ossia
quella di svolgere il proprio
servizio come un mercenario
vivendo in modo contradditto-
rio rispetto a quanto pensano e
insegnano con la voce per evi-
tare, progressivamente, di non
pensare più né alle proprie pe-
core né a quelle lontane e di fi-
nire con il pensare che sia vero
e giusto ciò che è e fa vivere
lontano da Gesù unico bello e
buon Pastore. Se ciò accades-
se sarebbe una grande rovina
per il pastore e per le pecore e altare della basilica
la chiesa, il mondo, la società, nella festa del 25 aprile 2021
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S. Maria del Buon Consiglio

“Nell’anno 1467 dell’Incarnazione del


Figlio di Dio, nella festa di Marco, sul
Vespro, l’Immagine della Madre di Dio,
venerate nella tribuna di marmo di questo
tempio, si affacciò dall’Alto”

La fonte più di Genazzano,


antica e dettaglia- ispirata dal Si-
ta sulla Venuta gnore, vendette
della Madre del i tutti i suoi beni
Buon Consiglio per fabbricare
è opera dell’u- dalle fondamen-
manista agosti- ta la chiesa e il
niano Ambrogio convento degli
Massari da Cori, agostiniani, ma
priore generale poiché non riu-
dell’ordine, che sciva a terminare
dedica ampio i lavori intrapresi
spazio all’evento era divenuta og-
nel suo Defen- getto di derisione
sorium Ordinis da parte dei suoi
Fratrum Here- concittadini: «et
mitarum sancti cum eius faculta-
Augustini, pub- tes ad ecclesiam
blicato a Roma complendam non
nel 1481. Dalla sufficerent, uenit
narrazione del in derisum toti
Coriolano – così populo». Petruc-
è noto Massari cia non si perse
nella nomencla- d’animo e, con-
tura umanistica – Trento (Italia), I pellegrini
fortata da Dio, af-
sappiamo che la albanesi seguono la traslazione fermava che con
terziaria agosti- miracolosa della Santa certezza, prima
niana Petruccia Immagine, sec. XIX della sua morte,
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S. Maria del Buon Consiglio

pariete dictae ecclesiae


miraculose apparuit». Si
compì la profezia e ap-
parve, miracolosamente,
un’immagine di Maria su
una parete della chiesa
in costruzione. Fu tanta
la commozione dei con-
cittadini di Petruccia e
delle popolazioni vicine
che Genazzano divenne
in breve tempo meta di
straordinari flussi di pel-
legrini, anche da Roma
e dall’Alto Lazio, e con
le loro elemosine offer-
te dalla generosità dei
pellegrini fu possibile
completare i lavori della
chiesa e la ricostruzione
dell’antico convento. La
terziaria morì in concetto
Valladolid (Spagna), Venuta della Madre di santità, fu sepolta nella
del Buon Consiglio con la beata Petruccia di cappella della Madonna
Genazzano, sec. XIX
e, dopo una ricognizio-
ne nel corso del XIX se-
avrebbe visto il completamento colo, i suoi resti mortali
dei lavori della chiesa per l’inter- oggi riposano in una nicchia della
vento miracoloso della Madonna controfacciata della basilica di Ge-
e di sant’Agostino. Così accadde! nazzano, sotto il grande affresco
ci assicura Coriolano. Prima del- “storico” che riproduce la tradizio-
la morte, come aveva predetto, ne del volo miracoloso dell’imma-
la beata Petruccia ebbe la conso- gine mariana dall’Albania a Ge-
lazione di assistere all’intervento nazzano nel quale è rappresentata
miracoloso tanto atteso: «Sed mi- la Petruccia in ginocchio, in atteg-
rabilis prophetiae adimpletio: […] giamento estatico e grato per l’in-
quaedam ymago beatae virginis in tervento miracoloso che portava
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a compimento i suoi
desideri e l’opera in-
trapresa. Nel 1468,
il priore generale
dell’ordine, Gugliel-
mo Becchi (1460-
1470), nominò suo
vicario speciale per
il convento di Santa
Maria di Genazzano
il già ricordato Am-
brogio da Cori che,
oltre ad essere stato il
narratore dei fatti mi-
racolosi, fu senz’altro
anche l’autore e l’e-
secutore del progetto
di valorizzazione del
culto mariano di Ge-
nazzano e delle ope-
re religiose ad esso
collegate. Il Massari,
fine teologo e umani- Quito (Ecuador), Venuta della Madre del Buon
sta, è stato tra i per- Consiglio con la beata Petruccia, sec. XIX
sonaggi più influenti
nella Roma di Sisto stato della Chiesa. Egli, infatti,
IV (1471-1484) e la sua biografia grazie al suo ascendente sulla Cu-
intercetta molti dei più importanti ria e alla sua cultura, si adoperò
fatti storici, culturali e religiosi che molto a beneficio del suo ordine e
segnarono la vita di Roma del se-
dei conventi che da sempre aveva
condo Quattrocento: dalla trasfor-
avuto più a cuore, dalla città na-
mazione urbanistica della città me-
tale di Cori fino a Genazzano e ai
dievale al rinnovamento religioso
delle osservanze mendicanti, dalle grandi centri religiosi agostiniani
strategie politico-militari nell’Ita- dell’Urbe, S. Agostino in Campo
lia del XV secolo fino all’amplia- Marzio e S. Maria del Popolo.
mento politico-territoriale dello Rocco Ronzani, OSA
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S. Maria del Buon Consiglio

Corpus Domini 2021


L’Unigenito Figlio di Dio, vo- purificati da tutti i peccati. Perché
lendoci partecipi della sua divinità, rimanesse in noi, infine, un costan-
assunse la nostra natura e si fece te ricordo di così grande beneficio,
uomo per far di noi, da uomini, dèi. lasciò ai suoi fedeli il suo corpo in
Tutto quello che assunse, lo valoriz- cibo e il suo sangue come bevanda,
zò per la nostra salvezza. Offrì in- sotto le specie del pane e del vino.
fatti a Dio Padre il suo corpo come O inapprezzabile e meraviglio-
vittima sull’altare della croce per la so convito, che dà ai commensali
nostra riconciliazione. Sparse il suo salvezza e gioia senza fine! Che
sangue facendolo valere come prez- cosa mai vi può essere di più pre-
zo e come lavacro, perché, redenti zioso? Non ci vengono imbandite
dalla umiliante schiavitù, fossimo le carni dei vitelli e dei capri, come

Preparazione dell’infiorata per la Solennità del Corpus Domini,


realizzata dagli infioratori di Genazzano, in Basilica.
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S. Maria del Buon Consiglio

Benedizione eucaristica
sul sagrato della Basilica Processione eucaristica

nella legge antica, ma ci viene dato spirituale nella sua stessa fonte e si
in cibo Cristo, vero Dio. Che cosa fa memoria di quella altissima ca-
di più sublime di questo sacramen- rità, che Cristo ha dimostrato nella
to? Nessun sacramento in realtà è sua passione. Egli istituì l’Eucaristia
più salutare di questo: per sua virtù nell’ultima cena, quando, celebrata
vengono cancellati i peccati, cre- la Pasqua con i suoi discepoli, sta-
scono le buone disposizioni, e la va per passare dal mondo al Padre.
mente viene arricchita di tutti i cari- L’Eucaristia é il memoriale della
smi spirituali. Nella Chiesa l’Euca- passione, il compimento delle figu-
ristia viene offerta per i vivi e per i re dell’Antica Alleanza, la più gran-
morti, perché giovi a tutti, essendo de di tutte le meraviglie operate dal
stata istituita per la salvezza di tutti. Cristo, il mirabile documento del
Nessuno infine può esprimere la suo amore immenso per gli uomini.
soavità di questo sacramento. Per (Dalle opere di
mezzo di esso si gusta la dolcezza san Tommaso d’Aquino)
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S. Maria del Buon Consiglio

I doni dello Spirito Santo


L’influsso dello Spirito Santo si dallo Spirito, per intuire la Parola di
manifesta nella vita cristiana per- Dio nella sua profondità e altezza.
sonale con molteplici doni: ogni 3) Il Dono di scienza è la ca-
uomo riceve i doni dello Spi- pacità soprannaturale di ve-
rito Santo nella concreta dere e di determinare con
condizione esistenziale esattezza il contenuto
in cui si trova, a misu- della rivelazione e del-
ra dell’amore di Dio la distinzione tra le
dal quale derivano la cose e Dio nella cono-
vocazione, il cammi- scenza dell’universo.
no, la storia spirituale 4) Col Dono del
di ognuno. Tra questi consiglio lo Spirito
doni, vogliamo ricorda- Santo dà una sopranna-
re e brevemente illustrare turale abilità di regolarsi
quelli che per eccellenza sono nella vita personale quanto alle
detti doni dello Spirito Santo. È azioni ardue da compiere e nelle
vero che tutto è dono, ma il nome scelte difficili da fare, come anche
di doni dello Spirito Santo nel lin- nel governo e nella guida degli altri.
guaggio cristiano viene riservato a 5) Col Dono di fortezza lo Spi-
delle energie divine che lo Spirito rito Santo sostiene la volontà e la
Santo infonde nell’anima a perfe- rende pronta, operosa e perseve-
zionamento delle virtù soprannatu- rante nell’affrontare le difficoltà e
rali, per dare allo spirito umano la le sofferenze anche estreme, come
capacità di agire in modo divino. avviene soprattutto nel martirio:
1) C’è innanzitutto il Dono di in quello del sangue, ma anche in
sapienza, mediante il quale lo Spi- quello del cuore e in quello della
rito Santo illumina l’intelligenza, malattia o della debolezza e infer-
facendole conoscere le “ragioni mità.
supreme” della rivelazione e della 6) Mediante il Dono di pietà
vita spirituale e formando in lei un lo Spirito Santo orienta il cuore
giudizio sano e retto circa la fede e dell’uomo verso Dio con senti-
la condotta cristiana. menti, affetti, pensieri, preghiere,
2) C’è poi il Dono di intelligen- che esprimono la figliolanza verso
za, come particolare acume, dato il Padre rivelato da Cristo. Fa pe-
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netrare ed assimilare il mistero del educare i fratelli, circa i quali ab-


“Dio con noi”, specialmente nell’u- biamo una responsabilità formati-
nione con Cristo, Verbo incarnato, va, a un dialogo incessante con lo
nelle relazioni filiali con la Beata Spirito Santo e ad un abbandono
Vergine Maria, nella compagnia fiducioso e amoroso alla sua guida.
degli angeli e santi in Cielo, nella Essa è connessa e sempre riportabi-
comunione con la Chiesa. le al testo messianico di Isaia, che
7) Col Dono del timore di Dio applicato a Gesù dice la grandezza
lo Spirito Santo infonde nell’ani- della sua perfezione, e applicato
ma cristiana un senso di profondo all’anima cristiana segna i momenti
rispetto per la legge di Dio e gli fondamentali del dinamismo della
imperativi che ne derivano per la sua vita interiore: capire (sapien-
condotta cristiana, liberandola dal- za, scienza e intelligenza), decidere
le tentazioni del “timore servile” e (consiglio e fortezza), permanere e
arricchendola invece di “timore fi- crescere nella relazione personale
liale”, intriso di amore. con Dio, sia nella vita di orazione,
6. Questa dottrina sui Doni del- sia nella buona condotta secondo il
lo Spirito Santo rimane per noi un Vangelo (pietà, timore di Dio).
magistero di vita spirituale utilis- (Dalle Catechesi di
simo per orientare noi stessi e per san Giovanni Paolo II, anno 1991)

Lo stemma della basilica di Genazzano


e gli Agostiniani
La storia della presenza agosti- è diventata uno dei più importanti
niana a Genazzano - antico feudo dei santuari mariani del Lazio. Visitato
Colonna, dove nacque papa Martino da molti santi e beati, arricchito di
V (1417-1431) - risale al XIII secolo privilegi da numerosi pontefici (Pa-
(ca. 1281); dal 1356 agli Agostiniani olo II, Benedetto XIV, Pio IX, Leo-
fu affidata la chiesa di S. Maria che, ne XIII, Giovanni XXIII, Giovanni
dopo la miracolosa manifestazio- Paolo II), è stato elevato in basilica
ne della Beata Vergine Maria nella romana minore da papa Leone XIII
santa Immagine della Madonna del che volle anche inserire il titolo Ma-
Buon Consiglio, il 25 aprile 1467, ter Boni Consilii nelle Litanie laure-
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S. Maria del Buon Consiglio

tane. Suoi sono molti è eminentemente un


testi latini in onore del- simbolo di religione.
la Madonna, compreso Essa indica una ideali-
quello che costituisce tà ispirata alla spiritua-
il motto sotto lo stem- lità monastica e, infatti,
ma della basilica: Ac- vari ordini o congrega-
quiesce consiliis eius, zioni religiose hanno
Obbedisci ai suoi con- adottato la forma “cap-
sigli (cf. Genesi 27,8). pata” nel loro stemma.
Un invito a seguire l’e- In questo caso ricorda
sempio di fede di Ma- che la basilica fin dalle
ria e a vivere nell’ob- sue origini è stata af-
bedienza a Dio Padre fidata ai religiosi ago-
come figli nel suo Fi- stiniani il cui ricordo è
glio Primogenito. ben evidente nel “capo
Lo scudo è di blu agostiniano”: vale a
alla Stella Maris co- dire la pezza onorevo-
ronata d’oro, cappato le staccata, in testa allo
delle insegne araldiche scudo, con il cuore di
di papa Leone XIII (destra) che ele- sant’Agostino infiammato e trafitto
vò la chiesa agostiniana in basilica e (fiamma e freccia) dalla Parola di
di quelle antiche di Genazzano (sini- Dio (libro). Il tutto è completato da-
stra), cioè lo stemma comunale che gli ornamenti esteriori consueti delle
unisce quello della nobilissima Casa basiliche romane minori.
Colonna, prima e principale benefat- Sulla base di antiche attestazioni,
trice del santuario, ai rami di ginestra l’opera di studio e la realizzazione
– ivi semplificati in due fiori di gine- grafica del rinnovato stemma basili-
stra – alludenti al nome di Genazza- cale è stata affidata al noto e apprez-
no (secondo una delle numerose for- zato araldista bresciano, il Cav. Mar-
me attestate nella documentazione co Foppoli, Membro dell’Academie
antica: Genestanum, per luogo delle Internationale d’Héraldique di Gine-
ginestre). Le due partizioni si armo- vra, della Heraldry Society of Scot-
nizzano con una certa simmetria vi- land e la Società Italiana di Studi
siva, “colonna due ginestre”/”pino Araldici, Consigliere della Società
due gigli” leoniani, conferendo un Svizzera di Araldica, cavaliere Jure
maggiore ordine all’insieme. Lo Sanguinis del Sacro Militare Ordine
stemma è cappato perché la “cappa” Costantiniano di San Giorgio.
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S. Maria del Buon Consiglio

I figli di sant’Annibale
pellegrini a Genazzano
Sabato 29 maggio, il Vica- naggio al Santuario ovvero devoti
rio Generale dei Rogazionisti, P. e propagatori del culto mariano di
Ezpleta Jomaria, ha presieduto Genazzano. Sant’Annibale aveva
una concelebrazione con altri die- una predilezione per la Madre del
ci confratelli all’altare dolcissima Buon Consiglio, aveva composto
Immagine della Madre del Buon alcune preghiere alla Vergine che
Consiglio. Nel corso della cele- recitava quotidianamente. Dinan-
brazione è stato donato un quadro zi alle difficoltà che incontrava
raffigurante il fondatore dei Roga- il cammino dell’Opera nei primi
zionisti, il messinese sant’Anniba- anni, richiamava sovente alla me-
le Maria Di Francia, molto devoto moria i bellissimi versi di un lirico
della Madonna del Buon Consi- bresciano in onore della Madonna
glio, pellegrino a Genazzano il 26 del Buon Consiglio: “Come Te vide
aprile 1921. Il quadro sarà posto il peregrin per via / sgombrare i
nella Cappella del Beato Stefano nembi ad un girar di ciglio Madre,
ove sono esposti i ritratti dei santi, a salvar la navicella mia, / dammi
beati, venerabili giunti in pellegri- consiglio (Scritti, vol. 61, p. 212).

Pellegrinaggio dei Rogazionisti. Dono dell’immagine di sant’Annibale al


Santuario per essere custodita nella galleria dei ritratti dei santi devoti
della Madre del Buon Consiglio e pellegrini a Genazzano
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Aiutaci
a farla conoscere ed amare.

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www.madredelbuonconsiglio.it
MADRE DEL BUON CONSIGLIO
Periodico del Santuario–Basilica di Genazzano (Roma)
ISSN 2284-046X – Anno 121º – Periodico del Santuario di Genazzano - Nº 2 Aprile/Giugno 2021
Direttore responsabile: Pasquale Grossi – Aut. Trib. Tivoli (RM) N. 10/2011 del 27-04-2011
Direttore redazionale: P. Giovanni Gisondi osa. Collaboratori: Salvatore Fusci, Alessandro Paparelli
Direzione, Redazione e Amministrazione:
Convento S. Maria del Buon Consiglio – Corso Cardinali Vannutelli 2
00030 Genazzano (RM) – Tel. 06.9579002
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art. 1,comma 1 NE/PD – Con approvazione ecclesiastica – Finito di stampare il 10.07.2019 - da:
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Fotografie: Appio Marsella, Dino’s Photo, Paolo Schiavella

In copertina: La Santa Immagine della Madre del Buon Consiglio nel giorno della festa

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