1304-1307: Convivio
Dante scrive il Convivio nei primi anni dell’esilio, in lingua volgare, con lo scopo di ricordare alle
persone che governano, che lo studio della filosofia e il rispetto delle leggi morali sono una
condizione necessaria per la convivenza degli uomini nella società. Il primo trattato introduce
l’argomento e le finalità dell’opera; nel secondo, terzo e quarto trattato, Dante commenta sue tre
canzoni.
1310-1313: De Monarchia
Nel trattato De Monarchia, scritto in latino, Dante affronta il tema a lui più caro: quello politico.
Per il poeta, l’unica forma di governo che possa assicurare la pace e la sicurezza, è la monarchia,
una monarchia universale, che rifletta nel nostro mondo l’unicità e l’universalità del regno di Dio;
l’imperatore deve garantire la pace, la giustizia e la libertà degli uomini.
Le Rime
Le Rime sono una raccolta, ordinata dai posteri, dei componimenti poetici che Dante scrive nel
corso della sua vita e che non include nella Vita Nuova e nel Convivio. I temi di queste poesie sono
legati alle varie esperienze di vita del poeta: l’amore cortese, la filosofia, la politica, lo stile poetico,
l’esilio.
1306-1321: Divina Commedia
La Divina Commedia è il capolavoro di Dante e l’opera che racchiude tutta la sua esperienza
umana, civile, politica, spirituale e poetica. E’ composta da tre cantiche
(Inferno, Purgatorio e Paradiso), ciascuna delle quali comprende 33 canti, scritti in terzine di
endecasillabi, eccetto l’Inferno che contiene un canto in più quale prologo all’intera opera.
L’Inferno viene completato probabilmente verso il 1309, il Purgatorio verso il 1312, il Paradiso
verso il 1318; tuttavia Dante lavora sulla Commedia fino alla morte.
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