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PROGETTI ASSOLUTISTICI E RIVOLUZIONI

L’Inghilterra non partecipò da protagonista alla guerra dei Trent’anni. Tra il tentativo da parte dei
sovrani di imporre dei poteri assolutistici e le rivoluzioni, nascerà una nazione molto potente e più
all’avanguardia in campo economico e politico rispetto al resto d’Europa. Per questo motivo in
Inghilterra ci sarà la prima Rivoluzione Industriale.

STATO MODERNO E MONARCHIE ASSOLUTE


In passato le monarchie feudali erano caratterizzate dalla frantumazione del potere. Poi ci sono stati
dei sovrani degli stati europei che lentamente hanno sconfitto i singoli feudatari e riportato il potere
nelle mani di uno solo, quasi sempre il monarca.
Una delle caratteristiche necessarie dello stato moderno è il possesso di un esercito permanente.
Gli stati regionali italiani erano deboli perché si dovevano rivolgere ai mercenari e questo
significava un esborso di denaro nettamente superiore a quello di un esercito permanente.
Un altro aspetto essenziale è la fiscalità, che dev’essere capillare, diffusa in tutto il territorio.
Questo è importante perché lo stato necessita di un esercito permanente. Dalle tasse prelevate dai
cittadini devono uscire i soldi finalizzati a finanziare l’esercito e un’amministrazione ben
organizzata. Questa deve essere presente su tutto il territorio: ci devono essere gli uffici per gli
addetti a riscuotere le tasse, ai documenti… Lo stato moderno ha bisogno di una burocrazia, che
riguarda tutta l’amministrazione statale. Quando lo stato moderno diventa complesso ha bisogno di
eserciti, fiscalità per finanziare gli esercizi…
Vi è una fase in cui i nobili saranno utilizzati dai sovrani con ruoli importanti nell’amministrazione,
nell’esercito e alcuni investiranno anche il ruolo di capi militari. In seguito, ai nobili si
affiancheranno anche figure borghesi. Solitamente i nobili per ottenere le cariche amministrative
pagavano, per questo le loro cariche erano dette “venali”. I sovrani però iniziarono a servirsi di
persone scelte non per la discendenza, in quanto non è detto che se uno è nobile è anche
competente, e si ricorse agli intendenti. Questi erano scelti dal sovrano e stipendiati. (Anche
Federico II ricorse spesso a dei funzionari scelti direttamente da lui) Nel momento in cui questi non
andavano più bene, il sovrano poteva decidere di licenziarli. Il nobile, invece, avendo pagato la
propria carica, aveva diritto a mantenerla a vita. L’intendente garantiva più professionalità e più
competenza.

JEAN BODIN
Jean Bodin è un filosofo e uno dei teorici del potere assolutistico, che garantisce unità, unificazione
territoriale e una politica unitaria su tutto il territorio. I filosofi teorizzano le varie forme migliori
dello stato e per loro il modo migliore di governare un territorio vasto è quello della monarchia
assoluta. Assoluto deriva da absolutus, cioè “sciolto da”. Ciò significa che al di sopra del sovrano
non c’è nulla, quindi è sciolto da qualsiasi vincolo. Il potere assoluto non è un potere arbitrario. Jean
Bodin diceva che il potere del sovrano doveva garantire unità, ma non doveva essere arbitrario,
quindi l’obiettivo a cui il sovrano deve tendere è il bene del popolo.
Nel 1649 e qualche decennio dopo scoppieranno due rivoluzioni, per la pretesa da parte dei sovrani
di imporre un potere assoluto in una nazione dove dal 1215 vigeva la Magna Carta. Durante il regno
di Giovanni Senza Terra, che perde con Filippo Augusto, i baroni ne approfittano. Giovanni senza
Terra, pur non volendo, ha avviato il proprio stato ad essere il più potente d’Europa. Infatti nel 1215
l’Inghilterra si dota di una legge che limita il potere del sovrano: il sovrano non poteva permettersi
di imporre delle tasse al proprio popolo senza aver consultato il Parlamento e non doveva essere lui
a scegliere i magistrati ma dovevano essere scelti tra i nobili, i borghesi, in modo da garantire un
giudizio neutro e non un giudizio condizionato dal pensiero del sovrano. L’habeas corpus sosteneva
l’inviolabilità del corpo, quindi nessun individuo poteva essere condannato senza un processo
condotto da magistrati competenti.
L’INGHILTERRA DI GIACOMO I
Il regno di Elisabetta I fu ricco dal punto di vista economico perché furono avviati dei processi che
portarono all’arricchimento della borghesia. L’Inghilterra iniziò ad esportare materie prime e a
produrre manufatti da esportare. Dal punto di vista religioso, Elisabetta I si fece nominare Suprema
Reggente delle cose Sacre e Profane ma fu molto tollerante, non dando mai vita a persecuzioni
religiosi. Dal punto di vista culturale ha inizio la Golden Age. Dopo la sua morte, nel 1603 diventa
re Giacomo I di Scozia, figlio della cugina decapitata da Elisabetta I, Maria Stuart. Giacomo I aveva
un approccio diverso a quello della procugina.
E’ uno di quei sovrani che tenta di imporre un potere assolutistico, in una nazione però dove si era
abituati al confronto e a vedere il potere del sovrano non in maniera assoluta e scelto da Dio.
Elisabetta sapeva come indurre il Parlamento a scegliere le proprie posizioni, non si mise mai in
conflitto con esso ma lo consultava continuamente.
Giacomo impone una chiesa anglicana di stampo conservatore e si proclama Supremo Reggente
delle cose Sacre e Profane ma ritorna indietro religiosamente parlando rispetto al regno di
Elisabetta. La chiesa anglicana diventa episcopale e non presbiteriana, con una gerarchia ben
precisa.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, privò il Parlamento delle sue funzioni, cioè quelle di
controllo dell’operato del sovrano. Se il Parlamento veniva riunito periodicamente per decidere la
politica economica dello stato, Giacomo I cominciò a non consultarlo più per l’imposizione delle
tasse, che diventarono sempre più ingiuste. Quindi il primo aspetto della Magna Carta non venne
più rispettato. L’altro aspetto(l'habeas corpus) fu anch’esso lasciato da parte, infatti Giacomo I
istituì dei tribunali regi e non tribunali dei pari, cioè quei tribunali dello stesso ceto sociale di chi
deve essere giudicato. Sceglieva quindi lui i magistrati che non garantivano l’obiettività nelle
sentenze.
In questo periodo iniziò la Guerra dei Trent’anni: l’Inghilterra visse un periodo di grande
isolamento, quindi si disiteressò di tutto ciò che accadeva nel continente. Anche i rapporti tra la
corona e le compagnie marittime cominciarono a danneggiarsi.
Deluse tutti: i cattolici infatti organizzarono una congiura, chiamata CONGIURA DELLE
POLVERI, nei confronti del sovrano e del Parlamento. L’intenzione era quella di far saltare il
trono ma ciò non accadde, si concluse con un fallimento.
Deluse anche i calvinisti per le sue politiche religiose. I puritani avevano come punto di riferimento
un calvinismo esacerbato, cioè erano sostenitori di un rigorismo morale eccessivo a tal punto da non
riuscire a sostenerlo e peccare. Questi approdano sulle coste dell’odierno Massachusset(1620),
fondano le prime colonie e vengono accolti dagli indiani d’America, che spiegano loro come
coltivare la terra, qual era la coltura più adatta nel loro territorio(granturco), come allevare
principalmente il tacchino. (il giorno del ringraziamento si festeggia il quarto giovedì di novembre).
Giacomo I regnerà dal 1603 al 1625.
Dopo la guerra dei Cent’anni tra Inghilterra e Francia, in Inghilterra scoppiò la GUERRA DELLE
DUE ROSE, che contribuì a far fuori la maggior parte dell’alta nobiltà. A sostenere il potere
assolutistico c’erano solo pochi nobili. La maggior parte dei nobili che apparteneva alla piccola e
media nobiltà, inserita nella gentry, era molto più progressista.

CARLO I
Carlo I fu il primo sovrano decapitato nella storia europea. Regnerà dal 1625 al 1649. La prima
rivoluzione inglese scoppierà nel 1642 e finirà nel 1649. I motivi sono legati al tentativo da parte
dei sovrani inglesi di superare le prerogative del Parlamento. Carlo I scioglie il Parlamento per due
volte, nel 1625 e 1626. Poi è costretto a riconvocarlo perchè in Francia il cardinale Richelieu stava
attaccando le piazzeforti ugonotte(i calvinisti francesi) e dopo l’Editto di Nantes del 1598 avevano
ottenuto 100 piazzeforti, cioè delle città limitalizzate e autonome rispetto al potere centrale.
Richelieu, che stava ponendo le basi per il potere assoluto, le aveva attaccate. Gli ugonotti de la
Rochelle, la piazzaforte più potente di Francia, chiedono aiuto al re inglese, il quale li vuole aiutare
in funzione antifrancese. E’ costretto a convocare il Parlamento per ottenere il finanziamento per
l’esercito e inviarlo in Francia. Il Parlamento coglie l’occasione di imporre al sovrano la Petition of
Rights. Richiedono che il sovrano non imponga delle tasse senza aver prima consultato il
Parlamento, i parlamentari richiedevano di eliminare i tribunali regi e quindi ristabilire l'habeas
corpus e mettere fine alle pressioni della chiesa anglicana. Carlo I sottoscrive la Petition of rights
per ottenere il finanziamento ma, subito dopo averlo ottenuto, scioglie il Parlamento. Il suo governo
diventa sempre più autoritario. Istituisce due tribunali celebri: il Tribunale della Camera Stellata,
che giudicava i reati politici, e la Corte di Alta Commissione, che giudicava i reati religiosi. Inoltre
Carlo I introdusse la Ship Money, una tassa pagata inizialmente solo dagli abitanti delle zone
portuali ma che poi estese a tutti gli abitanti.
Nel 1639 consentì all’arcivescovo di Canterbury, William Laud, di imporre alla chiesa scozzese il
ripristino della chiesa anglicana.
La mossa era di carattere economico perché questa imposizione della chiesa anglicana prevedeva
l’esproprio ai calvinisti di tutti i beni cattolici che avevano incamerato. La Scozia reagisce con il
Covenant, un patto stretto tra di loro di difesa del calvinismo ortodosso ad oltranza. Carlo I invade
la Scozia con il suo esercito ma ottiene una sconfitta, quindi è costretto a riconvocare il Parlamento,
che però si schiera a favore degli scozzesi. Convoca il Parlamento agli inizi di aprile del 1640 e lo
scioglie alla fine di aprile, per questo passa alla storia come il Corto Parlamento.
Per continuare la guerra contro gli scozzesi aveva bisogno dei finanziamenti, quindi convoca a
novembre del 1640 il Lungo Parlamento, chiamato così perchè durerà fino al 1653.
John Pym e John Hampden sono disposti a sedare la rivolta degli scozzesi solo se si fa ritorno alla
situazione precedente all’instaurazione del potere assolutistico e manda a morte il conte di Stratford,
che era primo ministro. Carlo I cede però lui non aveva più alleati e quindi cercò di riconquistare la
fiducia degli scozzesi. In Irlanda nell’estate del 1641 scoppia una grande rivolta dei cattolici, i quali
trucidarono moltissimi calvinisti e protestanti inglesi. Ci sono delle prove secondo cui questa rivolta
venne fomentata dallo stesso Carlo I e poi sedata da lui stesso, per ottenere l’alleanza degli scozzesi.
Il Parlamento aveva capito che Carlo I stava giocando sporco quindi manda avanti la Grande
Rimostranza, cioè il Parlamento chiede il controllo delle cariche ministeriali e l’arruolamento
dell’esercito. Carlo I non accetta e organizza un colpo di stato, che risulta essere fallimentare.
Questo è l’inizio della guerra civile(una guerra all’interno dello stato) che inizia nel gennaio del
1642. Le fazioni che si scontrano sono i cavalieri fedeli a Carlo I, appartenenti all’alta nobiltà e
parte della gentry e dal punto di vista religioso sostenevano la chiesa anglicana e cattolicesimo, e le
Roundheads, chiamate così perché avevano le teste rasate al contrario dei nobili che usavano
portare il capello lungo. La maggior parte di loro era puritana e apparteneva alla piccola e media
nobiltà, ma anche all’alta imprenditoria.

IL POTERE DI CROMWELL
Per un po’ la situazione fu in equilibrio nella guerra civile, cambiò quando a capo delle Roundheads
si pose Oliver Cromwell. Il suo governo ha posto le basi per la grandezza dell’Inghilterra. Cromwell
era a capo degli Ironsides, chiamati così perchè i suoi soldati chiudevano molto velocemente il
nemico tra due schieramenti e li attaccavano in modo da non lasciare scampo. Il suo approccio
venne definito innovativo e prese il nome di New Model Army. Fino a quel momento l’esercito
aveva obbedito agli ordini dei comandanti, invece con Cromwell le decisioni vengono prese
democraticamente. I soldati potevano addirittura scegliere i propri capi. Ci furono due battaglia: una
nel 1644 a Marston Moor e a Naseby nel 1645. In queste due città ci furono le vittorie schiaccianti
dell’esercito delle teste rotonde. Carlo I scappa in Scozia impaurito, tentando di avere protezione
dagli scozzesi ma questi presero le distanze e lo consegnarono al Parlamento inglese. Il Parlamento
prende dei provvedimenti dopo la vittoria di Cromwell sul campo di battaglia: la distruzione della
Chiesa anglicana e la condanna a morte di William Laud , che aveva dato inizio alla guerra civile.
La vittoria dei parlamentari determinò una spaccatura all’interno della fazione dei vincitori. Tra i
filoparlamentari c’era chi sosteneva che bisognasse sradicare con forza la chiesa anglicana e che
l’unica religione possibile era quella calvinista. Questo pensiero non era condiviso da Cromwell e
dai suoi seguaci, che presero il nome di indipendenti. Gli indipendenti sostenevano che bisognasse
instaurare la tolleranza religiosa. Le uniche fedi non consentite erano quella anglicana e quella
cattolica perché erano sostenitrici di un potere assolutistico.
A livello politico gli indipendenti sostenevano le prerogative del Parlamento, la riduzione del potere
del sovrano. A fianco agli indipendenti c’erano anche i levellers. Questi sostenevano l’instaurazione
di una Repubblica. Durante la prima rivoluzione inglese le varie teorie politiche prendono forma.
Oltre ai levellers si diffusero anche i diggers, che sostenevano l’eliminazione della proprietà
privata. Si diffuse anche la Setta dei Quaccheri, che predicava la tolleranza religiosa ed era
fortemente pacifista.
Il sovrano, dopo la guerra civile, assume una posizione ambigua tra coloro che vogliono restaurare
il potere assolutistico e chi invece sostiene il Parlamento. Siccome Carlo I scappa nuovamente in
Scozia e gli scozzesi dichiarano guerra a Cromwell, quest’ultima risponde all’attacco degli scozzesi
dichiarando loro guerra e sconfiggendoli definitivamente. Così gli scozzesi decidono di difendere il
sovrano e attaccano Cromwell, il quale li sconfigge. Il Parlamento a questo punto viene liberato di
tutti i membri moderati e presbiteriani. Questa fase storica è chiamata Rump Parliament. Ci sarà un
processo al sovrano dove il sovrano affermerà che al di sopra del suo potere non c’è nulla perché
esso deriva direttamente da Dio. I giudici non ammettono nessuna difesa e per la prima volta un
sovrano viene condannato a morte.
Cromwell sciolse la Camera dei Lords e, l’aver permesso la decapitazione del re, significò perdere
la stima dei filoparlamentari. Lentamente la sua Repubblica, che durò dal 1649 al 1660, diventò
sempre più autoritaria perché, man mano che perdeva i consensi, invece discutere
democraticamente, imponeva. Nel giro di un anno tutte le ribellioni furono sedate, quindi ha circa
due anni per prendere decisioni importanti dal punto di vista economico. Nel 1651 emanerà
l’ATTO DI NAVIGAZIONE, che prevedeva che intorno alle coste inglesi commerciassero solo
navi inglesi. Questo atto lese i traffici degli olandesi, che erano diventati ricchi sulle coste inglesi.
L’Olanda quindi dichiarò guerra a Cromwell ma venne sconfitta. Questo atto prevedeva anche che
le colonie inglesi commerciassero solo con la madrepatria. Dopo aver sconfitto gli olandesi,
Cromwell stringe dei trattati con i paesi del baltico, principalmente con la Svezia e la Danimarca e
anche con il Portogallo.
Insieme alla Francia, Cromwell dichiara guerra alla Spagna e viene sconfitta. Da questa sconfitta
Cromwell ricaverà per l’Inghilterra la Giamaica e Dunkirk. Per quanto riguarda l’agricoltura con
Cromwell aumenteranno le enclosures, cioè i campi chiusi. Questi campi sperimenteranno nuove
tecnologie agrarie, i contadini saranno traccianti e non più servi della gleba e la produzione
aumenterà. Nel giro di un secolo questo porterà l’Inghilterra a vivere la Prima Rivoluzione
Industriale.
Le motivazioni saranno di base agricole.
Nel 1651 dalla fase del parlamento ridotto si passò al Barebone Parliament(parlamento scheletro).
Cromwell assunse il titolo di Lord protettore d'Inghilterra, Scozia e Irlanda.
Nel 1658 Cromwell muore(il suo cadavere venne decapitato e il suo cranio fu esposto per molto
tempo infilzato in una spada) e gli succede suo figlio, Richard. Sia i parlamentari che erano stati
cacciati dal Parlamento sia i filomonarchici cacciano Richard e pongono sul trono il figlio di Carlo
I, cioè Carlo II Stuart.
Da quel momento in poi il Parlamento sarà convocato regolarmente per le questioni economiche.

LA FRANCIA DI RICHELIEU E MAZZARINI


Enrico IV di Navarra divenne sovrano di Francia dopo la guerra dei tre Enrichi, rinnega la religione
protestante ma solo per ragioni di stato e nel 1598 emana l’Editto di Nantes, secondo cui si poteva
professare ovunque il calvinismo insieme al cattolicesimo tranne che a Parigi e venivano affidate
100 roccaforti agli ugonotti. Il cattolicesimo rimaneva religione di stato ma si dava spazio alla
tolleranza religiosa. Questa posizione così aperta di Enrico IV ne determinò la morte, in quanto un
fanatico cattolico gli sparò. Suo figlio, il futuro Luigi XIII aveva solo 9 anni quando muore il padre,
quindi la reggenza del regno passò nelle mani della moglie di Enrico, ovvero Maria De Medici. Lei
si circondò di tutta l’aristocrazia francese che in quel momento era in contrasto con la piccola e
media borghesia e la borghesia commerciale. Lei si fece portavoce degli antichi privilegi
dell’aristocrazia, quindi ci fu un cambio di prospettiva politica e religiosa. Nel 1614 fu costretta a
convocare dopo tanto tempo gli Stati Generali(l’unica volta in cui furono convocati fu nel 1302
nella disputa tra Filippo il Bello e Bonifacio VIII: Filippo il Bello per cercare di far entrare più soldi
possibili nelle casse dello stato, decide di tassare il clero francese senza avere il permesso dal
pontefice. Per questo convoca gli Stati generali). Il primo stato è il clero, il secondo è la nobiltà e il
terzo è il popolo. Dopo questo incontro, emerge ancora più forte il conflitto tra l’aristocrazia
sostenuta da Maria de Medici e gli interessi della piccola e media nobiltà e degli imprenditori. La
situazione cambia quando cresce Luigi XIII e assume il suo potere mettendo da parte sua madre e
tutti gli aristocratici. Si farà affiancare dal cardinale Richelieu, l’artefice del potere assoluto del
sovrano. Avrà la carica di capo del consiglio del re. Richelieu diventa l’artefice del potere assoluto
del monarca francese e ne godrà i frutti il figlio di Luigi XIII, Luigi XIV ovvero il re sole.
Bisognava rafforzare il potere del re, accentrandolo completamente nelle sue mani. Bisognava
quindi risolvere la questione dei particolarismi, il primo problema era quello delle piazzeforti
ugonotte. Queste 100 piazzeforti erano autonome dal punto di vista politico e militare quindi non
erano sottoposte al controllo del sovrano. Richelieu dichiara guerra a queste piazzeforti, le sgomina,
l’ultima a rimanere in piedi è la piazzaforte de La Rochelle(a cui invia l’aiuto Carlo I). Il suo era un
intervento politico e militare perchè appena queste piazzeforti cadono lui concede loro la libertà di
culto. Il suo obiettivo era portarle sotto il potere assolutistico del sovrano. Poi Richelieu emana
l’Editto di Grazia.
L’altro problema riguardava l’alta aristocrazia che non voleva rinunciare ai propri privilegi.
Richelieu condannò molti aristocratici che avevano appoggiato Maria de Medici e lei stessa fu
mandata in esilio.L’obiettivo di Richelieu era ridurre sempre di più la loro importanza politica, ad
esempio mettendoli a capo degli eserciti, e affidare l’amministrazione e gli uffici pubblici alla
nobiltà di toga e agli intendenti.
L’antica aristocrazia veniva detta nobiltà di spada. La nobiltà di toga acquista i propri incarichi
perchè competenti. Erano nobili laureati negli studi giuridici e che il sovrano sceglieva per gestire le
province, amministrare le tasse. La loro carica era venale. Gli intendenti non erano nobili ma
borghesi professionisti che venivano stipendiati. In questo modo tutta l’amministrazione del
territorio era gestita da persone competenti e non pretendevano di gestire autonomamente questi
incarichi.
Richelieu nel 1635 dichiara guerra all’impero asburgico e inizia nella Guerra dei Trent’anni la fase
francese. La Francia ottenne moltissime vittorie sull’impero però per sostenere l’esercito Richelieu
emanò delle tasse che gravavano tutte sul terzo stato. Questo malcontento si protrasse fino al 1642,
quando Richelieu verrà sostituito da Giulio Mazzarino, che proseguirà nella sua politica. Il futuro
Luigi XIV quando muore il padre aveva solo 5 anni quindi la reggenza del re passò a Mazzarino e
sua madre, Anna d’Austria. La Guerra dei Trent’anni termina ma porta con sé qualche strascico
infatti continuerà la guerra contro la Spagna, sempre per motivi economici e questo comporterà un
inasprimento fiscale. Mazzarino per limitare ancora di più i poteri della nobiltà, esautora la libertà
di toga dalla riscossione delle tasse delle province. Questo ruolo viene assegnato solo agli
intendenti(si preferivano perché venivano stipendiati e quindi era semplice rimuoverli e non
avevano la pretesa di agire autonomamente). Luigi XIV prenderà tutti i nobili e li rinchiuderà nella
Reggia di Versailles che costruirà e questi eccitati dal lusso non si preoccuparono più delle
questioni politiche.
La nobiltà di toga organizza una rivolta nel 1648(finisce la guerra dei Trent’anni, Carlo I sta per
essere decapitato) che prende il nome di Fronda Parlamentare, chiamata così perché i bambini
utilizzavano le fionde per tirare le pietre. La situazione si fece così pericolosa per Luigi XIV che
furono costretti a scappare da Parigi sia Mazzarino che la famiglia reale e riesce a tornare solo
perché promette alla nobiltà di toga di restituire il ruolo che avevano nell’amministrare le province.
Quando torna, Mazzarini non manterrà la promessa. Mazzarino dovette affrontare un’altra rivolta
che prende il nome di Fronda dei Principi nel 1650. I protagonisti sono gli aristocratici che vedono
assegnare loro un ruolo secondario e cercano di strumentalizzare il malcontento popolare per far
scoppiare una rivolta. Nel giro di un paio d’anni la rivolta viene sedata. In seguito Mazzarino si
dedicò a concludere la guerra con la Spagna. Dalla Pace dei Pirenei firmata nel 1659 l’Inghilterra
otterrà Dunkirk e la Giamaica, mentre la Francia otterrà il Rossiglione e l’Artroit. Il futuro Luigi
XIV viene promesso in sposo alla figlia di Filippo IV re di Spagna, Mariateresa. Questa doveva
rinunciare alla pretesa di successione al trono però in cambio deve portare al futuro Luigi XIV molti
denari.

LA SITUAZIONE DELLA SPAGNA


La Spagna attraversa un periodo di grande importanza all’interno dello scacchiere europeo e Filippo
II si impone come sovrano molto potente però aveva delle debolezze intrinseche: pur dominando un
impero vastissimo, per ben 3 volte Filippo II fu costretto a dichiarare bancarotta.
Filippo II non era quindi in grado di gestire le proprie risorse perché aveva cacciato dalla Spagna
tutto il ceto borghese rappresentato da marrani e moriscos. Quello che eredita Filippo III è un
impero molto debole e soprattutto dopo la riforma protestante comincia a dover affrontare numerosi
moti indipendentistici. La zona annessa all’impero e che si ribellò alla presenza spagnola era quella
dei Paesi Bassi. Le 7 province unite(i Paesi Bassi del Nord) dichiararono nel 1583 l’indipendenza
dalla madrepatria sia per motivi religiosi perché si era diffuso il calvinismo ma soprattutto per
motivi economici perché la Spagna tassava le proprie colonie. Nel 1609 impone la tregua dei 12
anni. Inoltre, le cattive condizioni economiche del regno portarono ad una rifeudalizzazione della
ricchezza. I feudatari, per continuare a percepire le stesse rendite, fecero pesare tutta la crisi
economica sui contadini. Aumentarono i canoni d’affitto, le corvée(prestazioni d’opera gratuite) e i
vincoli che i contadini avevano nei confronti del signore. Il successore di Filippo III, Filippo IV
cambiò atteggiamento e intorno al 1621 decise di entrare in guerra pur non potendosi permettere
queste azioni belliche. Lo sforzo sarà richiesto alla popolazione. Filippo IV, con l’aiuto del Duca de
Olivares, crea l’Unione delle armi, quindi tutti i territori che facevano parte dell’impero spagnolo
sarebbero stati controllati in maniera più capillare dal governo centrale. Tutte le province che
facevano parte dell’impero spagnolo dovevano contribuire in maniera proporzionale alla
popolazione sia concedendo soldati(leva obbligatoria) sia con la tassazione. Le province spagnole
però godevano di ampie autonomie. Nella penisola spagnola c’era la Catalogna, Valencia, il
Portogallo, Castiglia e il Regno d’Aragona. La Catalogna in modo particolare essendo ricca e
industrializzata ha sempre avuto il desiderio di staccarsi dalla Spagna. La Catalogna, il Portogallo e
il Regno di Napoli si ribelleranno a questo inasprimento fiscale con la Rivolta di Masaniello del
1647. La rivolta in Catalogna venne sedata, quindi non ottiene l’indipendenza; nel 1668 il
Portogallo otterrà l’indipendenza col Trattato di Lisbona.
In Olanda era molto ricca, subì una sconfitta da Cromwell però continuò i suoi commerci con il
resto del mondo, arrivò anche in India. Proprio perchè circolava tantissimo denaro, circolavano
molte idee, quindi non conveniva alle 7 province irrigidirsi dal punto di vista religioso perché i
commerci richiedono l’abbattimento dei confini. Paluz Spinoza, che sarà cacciato dalla sua
comunità ebraica, potrà continuare a vivere dignitosamente perché era in Olanda dove c’era la
tolleranza religiosa.
In Olanda i due ceti più importanti, cioè l’antica aristocrazia e il ceto borghese, si scontrano anche
qui. Questi 7 stati si diedero un governo federale(dove c’è un governo centrale con determinate
competenze e in ogni singolo stato c’erano altri governi con altre competenze). All’interno di ogni
singolo stato e nel governo centrale c’era un governatore con delle competenze militari, che
prendeva il nome di Statolder e un governatore civile che prendeva il nome di Pensionario, Gran
Pensionario era il governatore del governo centrale. Lo statolder rappresentava l’aristocrazia e il
pensionario rappresentava gli interessi della borghesia in ascesa. Lo scontro non si tenne sul piano
politico ma sul piano religioso. I calvinisti intransigenti nel gruppo dei Gomaristi e sostenevano
l’aristocrazia e calvinisti moderati erano rappresentati dagli Arminiani e sostenevano la borghesia.
In questa fase vinse l’aristocrazia. (Lo Statolder più importante fu Guglielmo d’Orange).

LA SITUAZIONE DELL’ITALIA
Per designare l’intera penisola si utilizzava il termine Longobardia e per indicare gli abitanti si
usavano termini come lombardi, franchi, romani perché Italia e italiani non erano utilizzati. Il
volgare illustre fu utilizzato da Petrarca, Dante e Boccaccio.
Dal punto di vista politico era impossibile possedere una coscienza nazionale perchè o ci si
riconosceva nella propria città o al massimo nello stato regione di appartenenza o nella Chiesa. Il
processo di identificazione nazionale non fu semplice perché questa coscienza non esisteva.
Dagli uomini di cultura stranieri l’Italia era vista come la culla di letterati e artisti però circolavano
voci secondo cui gli italiani fossero ribelli e ingannatori.
Nel Medioevo le città settentrionali producevano dei prodotti finiti per poi esportarli. In questo
periodo di grande crisi economica cominciarono a diffondersi i panni di lana che provenivano dalle
Fiandre e dall’Inghilterra perché erano meno cari. L’industria ritorna ad un livello quasi di paese
sottosviluppato nel centro nord poiché non produce più merce finita ma prodotti semilavorati.
La maggior parte del territorio italiano era di dominio spagnolo. La crisi dei commerci e
dell’economia italiana portò a una rifeudalizzazione in campo agrario, quindi ci fu un inasprimento
dei canoni d’affitto, l’aumento delle corvée, la diminuzione dei campi aperti. Dato che dall’Italia
diminuirono le esportazioni in quanto gli altri paesi europei cominciarono ad esportare cereali da
altri paesi, in Italia il prezzo dei cereali diminuì ed è in questa fase storica che l’italiano comincia a
mangiare pasta. Inoltre vennero inserite nuove colture come il gelso, utile all’allevamento dei bachi
da seta, il vino e la canapa. Nel Nord Italia si diffuse anche il riso.
Dopo la pace di Cateau-Cambrésis, l’Italia sarà occupata dagli spagnoli. La Spagna governava
direttamente il Regno di Napoli, di Sardegna, di Sicilia e il Ducato di Milano.Tutti gli altri territori
erano legati economicamente alla Spagna, tranne la Repubblica di Venezia e lo Stato della Chiesa.
Quest’ultimi si scontreranno nel 1606, in seguito alla questione dell'interdetto. A Venezia due
esponenti del clero vennero beccati a rubare. Secondo le leggi della Repubblica di Venezia, i due
esponenti dovevano essere giudicati dal tribunale di Venezia ma essendo due ecclesiastici, lo stato
pontificio pretese che fossero giudicati dai tribunali ecclesiastici. Venezia si rifiutò di consegnare i
due ecclesiastici a Roma e quindi la Chiesa lanciò l’interdetto: finché la questione non fosse risolta
non si sarebbero celebrate le messe e i sacramenti.
Alla fine i due ecclesiastici furono trasferiti a Roma.
Nel Regno di Napoli ci fu un periodo di grande tensione verso la fine della guerra dei Trent’anni.
Man mano che la guerra dei Trent’anni procedeva l’inasprimento fiscale aumentava e quindi nelle
varie zone cominciarono a circolare molti malumori. Per una tassa sulla frutta scoppiò nel Regno di
Napoli la celebre RIVOLTA DI MASANIELLO nel 1647. Tommaso Aniello, un pescivendolo, si
mise a capo di questa rivolta e riuscì nel giro di poco tempo a raccogliere il consenso di tutte le
masse popolari e riuscì a fondare una Repubblica. Fu presto ucciso, ma in seguito prese in mano la
situazione Gennaro Annese, il quale sperava nell’intervento francese per ottenere l’indipendenza
dalla Spagna ma la rivolta fu sedata.

LA SOCIETÀ’ DI ANCIEN RÉGIME E LE SUE TRASFORMAZIONI


Il Regno di Spagna domina il centro Sud Italia, il Regno di Sardegna, il Ducato di Milano
direttamente, il Belgio, il Lussemburgo, le Province Unite avevano ottenuto l’indipendenza dopo la
Pace di Vestfalia. Il Sacro Romano Impero Germanico corrisponde alla parte austriaca e l’Ungheria.
La Francia si estende territorialmente.
Con il termine ancien régime si indica la situazione politica, economica e culturale precedente
all’industrializzazione che partirà nel 1750 in Francia e poi si diffonderà in tutta Europa. Agli inizi
del 700 c’è una trasformazione repentina a questo antico regime, che porterà poi nel 1789 alla
Rivoluzione francese, e questa data segna l’ingresso nella contemporaneità perché crolla l’antico
regime.
La prima trasformazione avviene a livello demografico: si passa da 118 milioni a 193 milioni di
abitanti. Questo aumento è dato dalla diminuzione delle guerre, delle carestie, delle epidemie. Gli
ultimi episodi di peste furono a Marsiglia intorno al 1700 e anche a Messina e poi abbandonò
l’Europa. In Oriente però ci saranno ancora delle epidemie e anche in Australia per tutto l’800.
Inoltre l’aumento dell’igiene favorì questo aumento demografico e migliorano anche i progressi
della medicina. Alla peste si sostituiscono altre malattie come il vaiolo, il tifo e la dissenteria ma
non decimano più la popolazione perché migliorano le condizioni igieniche e alimentari.
Nel 1796 Edward Jenner inventa il primo vaccino, la cui etimologia viene da vacca. Edward si
accorse che i contadini, che erano a contatto con i bovini, i quali prendevano il vaiolo bovino, erano
meno soggetti a contrarre la malattia in quanto prendevano una forma più lieve del vaiolo e si
immunizzavano contro quello umano. Lui prelevò il virus bovino e lo inoculò probabilmente a suo
figlio e riuscì così a fornire gli anticorpi.
Robert Malthus sosteneva che in ogni epoca storica precedente a quella dell’aumento demografico
la popolazione era cresciuta con una progressione geometrica(1,2,4,8,16,32...), mentre le risorse
alimentari si sviluppano con una progressione aritmetica(1,2,3,4,5,6...).
A un certo punto la popolazione aumentava troppo e le risorse alimentari non bastavano, quindi si
scatenavano le carestie che riducevano la popolazione e la riportavano ad un numero inferiore
adeguato alle risorse alimentari. Con i miglioramenti delle tecniche agricole le risorse alimentari
sono aumentate, quindi il problema dell’approvvigionamento delle risorse alimentari non era più
così diffuso.
In questo periodo alcune città europee, come Londra, Parigi e Napoli, diventano delle grandi città
attive sotto il punto di vista industriale, culturale e amministrativo. Città come Berlino e Vienna
saranno città più burocratiche.
Legato alla questione dell’aumento demografico c’è la nuova concezione della famiglia. Fino alla
fine del 600, erano molto diffuse le famiglie allargate. Agli inizi del 700 si diffonde la famiglia
nucleare, formata solo da genitori e figli. L’aumento demografico che si riscontra in Europa in
Francia non avviene perché si diffondono i metodi di contraccezione. La Francia è molto avanti nel
700 culturalmente parlando perchè è il luogo dove l’Illuminismo ha preso più piede.
I cattolici non sono d’accordo con i metodi contraccettivi. Durante la Rivoluzione francese si
imporranno molte teorie anche filosofiche che metteranno da parte il cattolicesimo. La diffusione
della contraccezione è attribuita a numerosi fattori: si decide di dare più attenzione nei confronti
della donna e dei bambini, ai quali si decide di restituire la loro dimensione e non di considerarli
degli adulti in miniatura.
La società dell’ancien régime era fondamentalmente agricola. Nella maggior parte dell’Europa i
rapporti feudali tra signori e contadini erano mutati nel tempo. Nei Paesi dell’Est e in Russia
esisteva ancora la servitù della gleba. I contadini venivano considerati come proprietà del signore e
in modo particolare in Russia lo saranno fino al 1861, anno in cui verrà abolita la servitù della
gleba. In paesi come la Francia, la Germania, l’Italia e la Spagna il contadino non è più considerato
proprietà del signore però i vincoli feudali c’erano. Il contadino che riceveva dal signore una terra
da coltivare, doveva pagare un canone d’affitto. Questo tributo era più esoso se il contadino voleva
riscattare la terra e cederla in eredità ai propri figli. Inoltre i campi aperti diventavano sempre più
ristretti perché i signori cominciarono a privatizzarli. I contadini dovevano anche le tasse allo stato e
la decima alla chiesa romana.
Soprattutto nell’Italia centrale si diffonde la mezzadria, che consisteva nella concessione da parte
del sovrano della terra ai contadini e come metodo di pagamento si utilizzava la metà del raccolto
oppure si pagava un affitto.
In Inghilterra e in alcune zone del Nord Italia(Lombardia) l’agricoltura si evolve. Complici di
queste innovazioni saranno le enclosures, che saranno un problema per la massa dei contadini che
rimarrà senza un luogo dove approvvigionarsi di cibo ma sarà una fortuna per i ricchi proprietari
terrieri che privatizzando i loro campi, potranno applicare queste innovazioni agricole che
consentiranno il passaggio da un vecchio modello agricolo a uno nuovo. Si passerà da agricolture
estensive a quelle intensive. Invece di utilizzare la rotazione triennale(si divideva la superficie in tre
parti, di cui una veniva lasciata a riposo, in un’altra venivano coltivate frumento e segale in autunno
e nell’altra venivano coltivate avena e orzo in primavera) si scoprirono le proprietà delle piante da
foraggio, cioè quelle che fertilizzano i campi. Il contadino non era più legato dai rapporti feudali col
signore ma veniva assunto e diventava bracciante agricolo.
I capitali che questi signori ottennero dalla privatizzazione delle terre saranno investiti nelle
industrie.
Si diffusero inoltre nuove colture, come la patata, che anche in periodi di grande carestia è sempre
presente e il mais. Alcuni prodotti come il tè, il caffè e il cacao rimasero prodotti di importazione.
Nelle città dell’Italia Settentrionale erano ancora presenti le corporazioni medievali, associazioni
che riuniva i lavoratori dello stesso mestiere e che determinavano i salari dei propri apprendisti e il
prezzo delle merci. Questo determinò un debolimento dell’artigianato perché i prezzi rimanevano
alti e, nonostante i prodotti fossero pregiati, erano per i pochi che se lo potevano permettere.
Le corporazioni vissero quindi un momento di forte crisi, in quanto non era più sostenibile la
produzione. Si diffusero soprattutto in Francia e in Inghilterra le manifatture e l’industria rurale.
Di solito un imprenditore che decideva di investire in questo settore, acquistava la materia prima e
gli strumenti e affidava tutto ai contadini. Nei periodi in cui i contadini non erano impegnati in
grandi opere agricole, cominciavano a produrre manufatti che venivano poi venduti sul mercato ad
un prezzo inferiore rispetto alle merci prodotte all’interno delle corporazioni. Nella manifattura,
invece, tutte le fasi della produzione venivano concentrate in un unico luogo.
L’ancien regime è la società per eccellenza divisa per ceti. L’appartenenza ad un ceto deriva
dall’esser nato in un ceto sociale piuttosto che in un altro. Il terzo stato, in cui è inserito tutto il
popolo, non potrà accedere alla classe nobiliare ma l’unico ceto al quale si può accedere è quello del
clero. Il popolo potrà aspirare a diventare un membro del basso clero(sacerdote), i nobili invece
diventeranno parte dell’alto clero(vescovi, cardinali). Quando si nasce in un determinato ceto si
apprende tutta la cultura e le usanze relative ad esso. La società per ceti è quindi una società statica.
(Gli Stati Generali era l’assemblea dei 3 ceti:clero, nobiltà e popolo).
L’appartenenza ad una classe sociale dipende dalla ricchezza, in base a chi possedeva i mezzi di
produzione. Le classi sociali saranno quelle dei borghesi capitalisti e gli operai.
L’aumento demografico fu percepito soprattutto nelle città. Anche il processo dei campi chiusi
spingerà tutti i contadini impoveriti ad affluire nelle città. Il rapporto con la povertà cambia in
questo periodo: se prima essere solidali nei confronti dei poveri veniva considerato un atto di
generosità e di amore cristiano, adesso i poveri aumentano a dismisura e sono motivo di disordini
nelle città. Alcuni cominciano ad essere anche imprigionati. Lo Stato cominciò a domandarsi come
fare per contenere i disordini provocati dai poveri. Nacquero diverse soluzioni: si crearono degli
ospizi dove venivano ricoverati, in Inghilterra si diede vita all’esperimento delle workhouses, cioè
case dove venivano chiusi bambini, vagabondi e prostitute e messi a lavorare. Lo Stato, dal 700 in
poi, mette in atto azioni di controllo sempre più rigide. I penitenziari, gli ospedali e la scuola sono
strutture che lo Stato usa per il controllo sociale(indica tutte quelle azioni che una società mette in
campo per indurre i propri membri al rispetto delle norme che vigono in quella società).
I sistemi politici statali impongono delle norme in ogni società e chi infrange queste regole viene
punito. La punizione ha un valore educativo, infatti il colpevole deve pagare il suo debito ma allo
stesso tempo deve essere d’esempio per gli altri per evitare che venga ricommesso lo stesso errore.
La punizione in seguito assumerà un valore rieducativo per reinserire il colpevole all’interno della
società. Nel Medioevo se qualcuno era vittima di violenza o assisteva ad un atto di violenza doveva
chiedere aiuto per attirare l’attenzione dei passanti e far accorrere l’aiuto necessario.
Inoltre chi veniva colto a commettere un reato veniva condannato a morte o alla gogna perché
bisognava spettacolarizzare la pena in modo tale da educare tutti coloro che assistevano a non
commettere lo stesso sbaglio.

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