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Fisica scienza sperimentale

• La Fisica e’ una scienza che mira a descrivere la natura


• La Fisica e’ una scienza basata sulle misure in esperimenti
– si osservano i fenomeni naturali, si cerca di interpretarli elaborando
teorie e formulando leggi fisiche che li descrivano
– R. Feynman → osservare una partita a scacchi senza sapere le regole
e dedurne le regole del gioco
(regole = idee fondamentali o leggi fisiche fondamentali)

• Metodo scientifico (G.Galilei) adottato:


– Osservazione: Osservazioni e misure
– Ragionamento: Formulazione di ipotesi e previsioni
– Esperimento: Verifica mediante confronto tra previsioni e nuove
osservazioni

1
Modelli in Fisica
• Spesso si procede tramite la construzione di un modello,
ovvero versione semplificata di un sistema fisico, che
individua gli aspetti essenziali del fenomeno da studiare
– La semplifcazione e schematizzazione del modello deve essere
ragionevole, ovvero eliminare solo aspetti trascurabili di un
fenomeno
• Alcuni esempi
– moto di una palla da calcio: si considera un modello di 454 CAPITOLO 1 8 Pr opr ietà ter miche della ma

riporta
palla semplificato in cui si trascurano le sue dimensioni posson
cifico
e la sua forma cosi’ da poterla considerare come un 1 8 .2 0 Per visualizzare le forze tra atomi Calor
vicini in un cristallo, immagina che ogni
punto materiale atomo sia legato ai suoi vicini da molle. Possia
caso d
tici (u
alla su
no ch
Quind

– atomi vicini in un cristallo: schematizzazione del moto da pic


zione
Og
vibrazionale come se gli atomi fossero tenuti insieme da della
pari a

una molla forma


nel Ca
atomo
dello
2 mostr
dia e
Unità di misura fondamentali
• Fisica e’ una scienza quantitativa, basata su risultati di
esperimenti che effettuano delle misure. Le grandezze
fisiche devono avere una definizione operativa, ovvero
occorre stabilire il procedimento con cui si misurano.
• Una misura si ottiene confrontando una grandezza con una
della stessa specie, scelta come «campione» (unita’ di
misura), ed e’ espressa con un numero e con l’unita’ di
misura a cui il numero si riferisce numero unità di misura
– Esempio: misura dell’altezza di una persona: 1,80 metri
• Unita’ di misura fondamentali (inerenti a questo corso):
– Tempo [T]
– Lunghezza [L]
– Massa [M]

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Sistema di Unità di misura
• Ci si avvale di un sistema di unità di misura che definisce
– le unità di misura fondamentali
– un modo per indicare unità più grandi e più piccole (multipli e
sottomultipli) di quelle fondamentali
– le unita’ derivate, cioè composizioni delle unità fondamentali
• Useremo il Sistema Internazionale di Unita’
→abbreviato SI
adottato dalla comunita’ scientifica

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Revisione del SI
• Recente revisione del Sistema Internazionale

In vigore dal 20 Maggio 2019

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Sistema Internazionale (SI)
• Definizioni delle unità di misura fondamentali
basate su 7 costanti fisiche
– specificando valore numerico esatto di
queste costanti:

Tempo
Lunghezza
Massa

• SI brochure in sommario (5 pagine)


• SI brochure completa (~100 pagine)
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Tempo [T]
• Gli strumenti per la misura del tempo (orologi,cronometri) si basano
su di un fenomeno periodico (che si ripete sempre uguale). Gli
intervalli di tempo tra due successive ripetizioni sono supposti uguali
e questo intervallo e’ assunto come unita’ di misura
• Il secondo (abbreviato s) e’ la durata di 9 192 631 770
oscillazioni di una certa vibrazione dell’isotopo 133 del Cesio
• questa definizione considera il valore numerico della frequenza ()
delle oscillazioni della radiazione emessa nella transizione tra i due
livelli iperfini dello stato fondamentale dell’atomo di Ce133 essere
∆𝐶𝑠 = 9 192 631 770 Hz (dove 𝐻𝑧 = 𝑠 −1 )

• Definizione basata su una proprieta’ atomica che si ritiene


immutabile nel tempo. Il secondo e’ detto anche tempo atomico

• Precisione elevata: perde 1 secondo ogni 300 milioni di anni


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Lunghezza [L]
• Il metro (abbreviato m) e’ definito come la distanza che la luce
percorre nel vuoto in un intervallo di tempo di 1/ 299 792 458
– questa definizione fissa per convenzione la velocita’ della luce nel vuoto a
c = 299 792 458 m/s
– in questo modo si riconduce la misura di lunghezza a misure di tempo (che
possono essere effettuate con maggior precisione)

0:00 s 0:01 s

Sorgente
luminosa

La luce percorre esattamente


299 792 458 m in 1 s
1metro può essere derivato
dalla velocità della luce c
e dalla frequenza del cesio ∆Cs

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Massa [M]
• Il chilogrammo (abbreviato kg) e’ definito come la massa di un
certo campione di platino-iridio, conservato nel laboratorio di Pesi e
Misure a Sèvres
• Il chilogrammo (abbreviato kg) è basato sul valore numerico
della costante di Planck
ℎ = 6.62607015 × 10−34 𝑘𝑔 𝑚2 𝑠 −1
dove metro 𝑚 e secondo 𝑠 sono definiti in termini di 𝑐 e ∆Cs .
Invertendo questa relazione si ottiene
1kg espresso in termini di 𝑚 e 𝑠 :
Da cui si ottiene:

1kg espresso in termini delle costanti ℎ, 𝑐 e ∆Cs

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Prefissi del SI
• Oltre alle unita’ di misura fondamentali occorrono anche:
– Un metodo per ottenere unita’ piu’ grandi e piu’ piccole (multipli e sottomultipli)
di quelle fondamentali : uso di prefissi e suffissi
– Definizioni delle unita’ derivate, cioe’ composizioni delle unita’ fondamentali

1G = 109

1k = 103
Ad esempio 1kg = 103g

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Analisi dimensionale
• Le relazioni tra grandezze fisiche sono espresse da equazioni
• Ogni equazione fisica e’ riconducibile alle sue dimensioni
• Un’equazione fisica deve sempre essere dimensionalmente
consistente cioe’ si possono uguagliare solo grandezze
dimensionalmente omogenee
Ad esempio se un oggetto si muove con velocita’ v costante percorrendo una distanza d in
un intervallo di tempo t , queste grandezze sono legate dalla relazione:
d=vt
– d e’ una lunghezza e indichiamo la dimensione della lunghezza con la notazione [L]
– t e’ un intervallo di tempo, ne indichiamo la dimensione con [T]
– v e’ una velocita’ ed ha le dimensioni di lunghezza/tempo cioe’ [𝐿][𝑇 −1 ]
Abbiamo:
[L] = 𝐿][𝑇 −1 𝑇 = [L] dimensionalmente corretta!

abbiamo cosi’ verificato la consistenza dimensionale dell’equazione d = v t


indipendentemente da quali unita’ di misura sono scelte per misurare le grandezze
→ Analisi dimensionale utile per verificare la correttezza delle equazioni usate
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Consistenza nelle unita’ di misura
– Stesso esempio di prima, ora specifichiamo le unita’ di misura:
un oggetto si muove con velocita’ v costante percorrendo una distanza d in un intervallo di
tempo t , queste grandezze sono legate dalla relazione:
d=vt
– d e’ una lunghezza misurata in metri , ad es. d=10 m
– t e’ un intervallo di tempo misurato in secondi, ad es. t = 5 s
– v e’ una velocita’ e la sua unita’ di misura e’ derivante dalle unita’ di misura
fondamentali ovvero metri/secondi , ad es. v = 2m/s
Abbiamo:
𝑚
10 m = 2 5𝑠 unita’ di misura consistenti!
𝑠

Se la velocita’ fosse espressa in Km/h dovremmo prima fare la conversione in m/s per
essere consistenti con l’unita’ di misura di d (in metri) e di t (in secondi):
103𝑚 𝑚
v = 7.2Km/h dove 1Km=103m e 1h=3600s da cui 𝑣 = 7.2 =2
3600 𝑠 𝑠

Usare unita’ di misura nei calcoli e’ molto utile come verifica


della correttezza delle relazioni usate e dei risultati.
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Unita’ di misura fondamentali e derivate
grandezza Nome unita’ Simbolo dimen
sione
unita’ di misura fondamentali del tempo secondo s [T]
SI, usate maggiormente nel corso lunghezza metro m [L]
massa chilogrammo Kg [M]
temperatura Kelvin K
quantita’ di mol mol
Alcuni esempi di unita’ derivate: sostanza

grandezza Nome unita’ Simbolo equivalente dimensione


area metro quadro m2 [𝐿2 ]
volume metro cubo m3 [𝐿3 ]
velocita’ metro al secondo m/s [𝐿][𝑇 −1 ]
accelerazione metro al secondo quadrato m/s2 [𝐿][𝑇 −2 ]
forza Newton N Kg · m/s2 𝑀 [𝐿][𝑇 −2 ]
lavoro Joule J N·m 𝑀 [𝐿2 ][𝑇 −2 ]

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Incertezza
• Ogni misura e’ accompagnata da una certa incertezza
– Esempio delle misure con un righello
• L’incertezza (anche detta errore) dipende dal metodo
utilizzato per effettuare la misura
– Se ad esempio il risultato di una misura e’:
( 60.4 ± 0.2 ) mm errore della misura
– L’errore indica la differenza massima tra il valore misurato ed il
valore reale. Nell’esempio significa che e’ molto probabile che il
valore reale sia compreso tra 60.2mm e 60.6mm.
• Si puo’ anche esprimere un risultato tramite l’errore relativo
(o errore percentuale) definito come il rapporto tra l’errore
assoluto e il valore della grandezza misurata
0.2𝑚𝑚 errore relativo adimensionale
≈ 0.003
60.4𝑚𝑚
Espresso in percentuale (0.003)(100%) = 0.3% della grandezza
misurata

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Cifre significative
• Negli esercizi molto spesso l’errore della misura non e’ citato
esplicitamente
• L’ultima cifra del risultato numerico dovrebbe essere la prima
cifra incerta Cifra incerta

– Ad esempio una misura 2.91mm ha un’incertezza di circa 0.01mm


• Il numero totale delle cifre e’ detto numero delle cifre
significative numero Cifre significative
13 2

21.3 3
• Attenzione alla cifra 0
21.30 4
– Alla fine del numero e’ significativa
– All’inizio del numero non e’ significativa 400.31 5

470 3

0.3 1

0.03 1

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Cifre significative nelle operazioni
• Moltiplicazione e divisione di misure
– Il risultato deve avere lo stesso numero di cifre significative della misura meno
precisa
5,870 m × 2,5 m = 14,675 m2 = 15 m 2 → abbiamo arrotondato il risultato a 2 cifre
4 cifre 2 cifre

• Addizione e sottrazione di misure


– Il risultato deve avere il numero di cifre significative determinato da quello
nell’addendo con il minimo numero di cifre a destra del punto decimale
31,7 m + 23,31 m + 4,7362 m = 59,7462 m = 59,8 m → arrotondato per avere il risultato
in linea con l’addendo meno preciso

Suggerimento: nei calcoli intermedi conviene tenere almeno una cifra


significativa in piu’ del risultato finale (altrimenti l’arrotondamento dei calcoli
intermedi potrebbe cambiare leggermente il risultato)
Attenzione: arrotondare non significa troncare!

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Accenno a Sistema di riferimento
• Abbiamo visto come misurare il tempo [T] e le lunghezze [L]
• Uno degli aspetti che tratteremo nel corso e’ la descrizione del moto di un
oggetto ovvero determinare la posizione dell’oggetto nel tempo rispetto ad
un sistema di riferimento scelto (la posizione e’ un concetto relativo cioe’ e’ data
rispetto ad altri punti => occorre fissare un sistema di riferimento)
• Possiamo pensare ad un Sistema di Riferimento come un insieme di
osservatori in ogni punto dello spazio dotati di metro e cronometro
– misura di lunghezza ovvero della distanza tra l’origine del sistema di riferimento (O)
ed un punto dello spazio
– misura del tempo in ogni punto dello spazio
• Molto spesso useremo un sistema di coordinate cartesiane ortogonale
– con asse x, asse y e asse z ortogonali tra loro

asse y
asse x
O

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Scalari e vettori
• Grandezza scalare = quantita’ che puo’ essere descritta da un solo
numero. Ad esempio la massa ( m = 60 Kg) , il tempo (t = 10 s)
• Grandezza vettoriale = quantita’ che e’ descritta da:
– Modulo (o intensita’)
– Direzione La direzione ed il verso sono caratteristiche importanti di un
– Verso vettore e si usano frecce per rappresentarlo
Ad esempio: vettore spostamento
Se un auto si muove di 2 Km lungo una linea retta rappresentiamo lo spostamento con una freccia:
B

A 2Km
• Non ci basta sapere che l’auto percorre una distanza di 2 Km (modulo) per descrivere lo spostamento, perche’
questo potrebbe indicare che l’auto si muove in qualunque direzione e potrebbe finire in un qualunque punto
della circonferenza con centro nel punto di partenza e raggio 2Km.

A B
A
• Stabilita la direzione, occorre conoscere anche il verso: potrebbe essere A
B

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Vettori
verso
Notazione:
• Una grandezza vettoriale e’ indicata con 𝑎Ԧ (con una
freccetta sopra, serve a ricordare che possiede una direzione)
𝒂
 direzione • Il modulo del vettore 𝑎Ԧ = 𝑎 e’ indicato senza freccia
– Modulo e‘ uno scalare cioe’ un numero e rappresenta graficamente
la lunghezza
• L’orientamento del segmento ne indica la direzione
• La punta della freccia ne indica il verso

• Due vettori che hanno la stessa direzione sono paralleli 𝒂


𝒂′
• Due vettori che hanno la stessa direzione, stesso verso 𝒂
e lo stesso modulo sono uguali
𝒂′ = 𝒂
• Due vettori che hanno la stessa direzione, stesso modulo 𝒂
e verso opposto sono opposti
(es. spostamento nella salita e discesa da una scala)
𝒂′ = −𝒂
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Quiz sui vettori
Quiz 1: in riferimento alla figura, quale delle Quiz 2: Se il vettore 𝐶Ԧ = 𝐴Ԧ − 𝐵 , sotto quali
seguenti relazioni e’ vera? circostanze il modulo di 𝐶Ԧ uguaglia la somma dei
moduli di 𝐴Ԧ e 𝐵 ?
a) Mai b) se 𝐴Ԧ e 𝐵 sono paralleli
c) Sempre d) Se 𝐴Ԧ e 𝐵 sono opposti

Quiz 3: in riferimento alla figura, quale delle relazioni e’ vera?

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Algebra vettoriale
• Somma di vettori
• Prodotto di uno scalare per un vettore
• Vettori, loro componenti e Versori
• Prodotto scalare tra vettori
• Prodotto vettoriale tra vettori

In fisica ci sono molte grandezze vettoriali


(spostamento, velocita’, forza,...) e dobbiamo saper
fare loro combinazioni (ad es. somma, prodotto)

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Somma (grafica) di vettori
𝒂
somma o «risultante» 𝑹 = 𝒂 + 𝒃
𝒃

• Metodo punta-coda 𝒂 𝒃
– punto di partenza di un vettore messo sul
punto di arrivo dell’altro vettore 𝑹
– Somma congiunge il punto di partenza iniziale e punto di arrivo finale
• Metodo del parallelogrammo
– punto di partenza nella stessa origine 𝒂
– Tracciare le parallele 𝑹
– dove si intersecano... somma e’ la diagonale 𝒃
• I due metodi sono equivalenti

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Somma vettoriale
• Proprieta’ commutativa: 𝒂 𝒃
𝒂+𝒃=𝒃+𝒂 𝒂+𝒃
𝑹
𝑹
𝒃 𝒃+𝒂
𝒂
• Proprieta’ associativa
( 𝒂 + 𝒃 ) + 𝒄 = 𝒂 + (𝒃 + 𝒄)

 Si possono raggruppare e sommare i vettori in qualunque


ordine!
• Operazione rilevante in fisica. Molte grandezze vettoriali che
dobbiamo sommare...ad es. somma di forze
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Esempi di somma vettoriale
• Mostrare come devono essere i vettori 𝒂 e 𝒃 affinche’
𝒃
𝒂 𝒃=𝒂
1) 𝒂 + 𝒃 = 𝟐𝒂 𝟐𝒂

2) 𝒂 + 𝒃 = 𝟐𝒂

3) 𝒂 + 𝒃 = 0

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Prodotto di scalare per vettore
Moltiplicazione del vettore 𝑎Ԧ per un numero scalare k
𝑏 = k𝑎Ԧ
il vettore risultante k𝑎Ԧ con k numero reale e’ un vettore
• il cui modulo e’ 𝑘 volte quello di 𝑎Ԧ
𝑏 = 𝑘𝑎Ԧ = 𝑘 𝑎Ԧ = 𝑘 𝑎
• mantiene la stessa direzione
• il verso dipende dal segno di k
– Se k>0 ha lo stesso verso di 𝑎Ԧ
– Se k<0 ha verso opposto ad 𝑎Ԧ
• Esempio se k = −1
𝑏 = −1𝑎Ԧ = −𝑎Ԧ vettore uguale e opposto ad 𝑎Ԧ
comodo perche’ consente di introdurre la sottrazione i vettori come
somma

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Sottrazione di vettori
• Vediamo la sottrazione di vettori come somma del
vettore opposto:
𝑎Ԧ − 𝑏 = 𝑎Ԧ + −𝑏

𝒃 −𝒃 −𝒃
𝒂 𝒂 𝒂
𝒂−𝒃

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Vettori e loro componenti (2D)
verso
Notazione:
• Una grandezza vettoriale e’ indicata con 𝑎Ԧ
𝒂 • Il modulo del vettore 𝑎Ԧ = 𝑎 e’ indicato senza freccia
 direzione – Modulo e‘ un numero e rappresenta graficamente la lunghezza

• Fissiamo un sistema di riferimento con assi cartesiani ortogonali xy


– rappresentiamo un vettore 𝑎Ԧ con il primo estremo nell’origine O del sistema
asse y

𝒂
asse x
O
– Possiamo rappresentare un qualsiasi vettore nel piano xy come somma di un vettore
parallelo all’asse x e di un vettore parallelo alla’asse y (regola parallelogrammo)
y

𝒂 𝒂 = 𝒂𝒙 + 𝒂𝒚
𝒂𝒚
O x
𝒂𝒙 𝒂𝒙 e 𝒂𝒙 sono detti vettori componenti

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Vettori e versori
𝒂 = 𝒂𝒙 + 𝒂𝒚 (regola parallelogrammo)

– I moduli di 𝒂𝒙 e 𝒂𝒚 cioe’ 𝒂𝒙 = 𝑎𝑥 e 𝒂𝒚 = 𝑎𝑦 sono scalari e sono dette componenti


del vettore 𝑎Ԧ
y

𝒂 Le componenti sono gli scalari 𝑎𝑥 e 𝑎𝑦 e rappresentano le


𝒂𝒚 = 𝒂𝒔𝒆𝒏𝜽
 proiezioni del vettore sugli assi
x
O
𝒂𝒙 = 𝒂𝒄𝒐𝒔𝜽

– Introduciamo il concetto di versore = vettore che ha modulo 1


• Invidua esclusivamente una direzione ed un verso. Si usa il simbolo ෡ y
• Utile per individuare gli assi in un piano cartesiano
𝒋Ƹ 𝒊Ƹ
𝑖Ƹ = 𝑗 Ƹ = 1
– Si puo’ esprimere un vettore 𝑎Ԧ tramite le sue componenti e i versori: x
O

𝒂 = 𝑎𝑥 𝒊Ƹ + 𝑎𝑦 𝒋Ƹ y

Si usa la notazione (𝑎𝑥 , 𝑎𝑦 ) per identificare il vettore 𝑎Ԧ 𝑎𝑦 𝒋Ƹ


𝒋Ƹ
𝒊Ƹ x
N.B. 𝑎𝑥 e’ scalare ma 𝑎𝑥 𝒊Ƹ e’ = scalare x versore = vettore! O 𝑎𝑥 𝒊Ƹ
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Vettori e versori (3D)
෠ relativo all’asse z
• Nel caso tridimensionale si introduce il terzo versore 𝑘,
• Fissiamo un sistema di riferimento xyz con assi cartesiani ortogonali
– rappresentiamo un vettore 𝑎Ԧ con il primo estremo nell’origine O del sistema
asse y

𝒂
• Identifichiamo direzione e verso degli assi tramite «versori»
asse x
O
y

𝒋Ƹ 𝒊Ƹ 𝑖,Ƹ 𝑗,Ƹ 𝑘෠ sono versori diretti lungo gli assi x,y,z


𝑖Ƹ = 𝑗Ƹ = 𝑘෠ = 1
෡ O
𝒌
x

• Si puo’ esprimere un vettore 𝑎Ԧ tramite le sue componenti (=proiezioni sugli


assi)
𝑎Ԧ = 𝑎𝑥 𝑖Ƹ + 𝑎𝑦𝑗Ƹ + 𝑎𝑧𝑘෠
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Componenti in 2D
• Caso bidimensionale: 𝑎Ԧ = 𝑎𝑥 𝑖Ƹ + 𝑎𝑦𝑗Ƹ
y
• Componenti sono le proiezioni lungo gli assi:

Un vettore in 2D e’ univocamente
𝑎𝑥 = 𝑎cosθ determinato quando si hanno:
𝒂 • le 2 componenti 𝑎𝑥 e 𝑎𝑦
𝑎𝑦 𝑎𝑦 = 𝑎senθ oppure
• modulo e direzione 𝑎 𝑒 θ
𝒋Ƹ 

O 𝒊Ƹ x

𝑎𝑥
𝑎 = 𝑎𝑥2 + 𝑎𝑦2
Da trigonometria si ricavano le relazioni:
𝑎𝑦
𝑡𝑔θ =
𝑎𝑥

30
Componenti in 3D

• Caso tridimensionale: 𝑎Ԧ = 𝑎𝑥 𝑖Ƹ + 𝑎𝑦𝑗Ƹ +𝑎𝑧𝑘
z
• Componenti sono le proiezioni lungo gli assi:
Un vettore in 3D e’ univocamente
𝑎𝑥 = 𝑎cos𝜑cosθ
𝒂 determinato quando si hanno:
𝑎𝑦 = 𝑎cos𝜑senθ • le 3 componenti
oppure

𝒌 𝜑
𝑎𝑧 = 𝑎senφ • modulo e 2 angoli
𝒋Ƹ
O
y
𝒊Ƹ

𝑎= 𝑎𝑥2 + 𝑎𝑦2 + 𝑎𝑧2

x
𝑎𝑧
𝑡𝑔𝜑 =
𝑎𝑥2 + 𝑎𝑦2

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Somma (analitica) di vettori
• Somma di vettori mediante le componenti
(a volte puo’ essere difficile/impossibile disegnare i vettori
e sommarli col metodo grafico)
Le componenti del vettore somma 𝑹 = 𝒂 + 𝒃
sono la somma delle corrispondenti componenti di 𝑎Ԧ e 𝑏
𝑅𝑥 = 𝑎𝑥 + 𝑏𝑥 e 𝑅𝑦 = 𝑎𝑦 + 𝑏𝑦
Si ricava usando propr. commutativa e associativa della somma vettoriale:
𝑹 = 𝒂 + 𝒃 = 𝑎𝑥 𝑖Ƹ + 𝑎𝑦𝑗Ƹ + 𝑏𝑥 𝑖Ƹ + 𝑏𝑦𝑗Ƹ = 𝑎𝑥 + 𝑏𝑥 𝑖Ƹ + 𝑎𝑦 + 𝑏𝑦 𝑗Ƹ = 𝑅𝑥 𝑖Ƹ + 𝑅𝑦𝑗Ƹ

Analogamente se abbiamo la somma di piu’ vettori o di vettori in 3D:


𝑅𝑥 = 𝑎𝑥 + 𝑏𝑥 + 𝑐𝑥 + ⋯
𝑹= 𝒂+𝒃+𝒄+⋯
𝑅𝑦 = 𝑎𝑦 + 𝑏𝑦 + 𝑐𝑦 + ⋯
𝑅𝑧 = 𝑎𝑧 + 𝑏𝑧 + 𝑐𝑧 + ⋯

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Esempi su vettori e componenti
• Es 0.1 :Un vettore ha modulo 36.5m in un piano cartesiano xy. La sua
componente lungo l’asse x e’ 25.4m. Determinare la sua componente
lungo l’asse y e la direzione orientata del vettore in funzione dell’angolo
tra il vettore e l’asse x.
• Es 0.2 : Con riferimento alla figura, un giocatore di calcio (1) si trova a
8.6m di distanza dalla porta. Se calcia la palla direttamente in porta, la
palla ha uno spostamento descritto dal vettore 𝑎Ԧ . Se invece passa la
palla al giocatore 2 che tira in porta, allora la palla subisce due
spostamenti descritti dai vettori 𝑏 e 𝑐Ԧ . Determinare modulo,direzione e
verso di 𝑏 e 𝑐Ԧ .
1

𝜃 = 30𝑜
𝒂
𝒃
𝒄
2 porta

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Esempi su somma vettoriale
y
• Es 0.3 : Un auto percorre 5.0km verso Ovest, poi 4.0km in
direzione Nord-Est e infine 3.0km verso Nord. Determinare R3
lo spostamento risultante. R2
[Risultato: −2.2𝑖Ƹ + 5.8𝑗Ƹ ] x
R1
• Es 0.4 : Un uomo parte dalla posizione A cammina per
2km verso Nord, 9km verso Est fino a C e infine percorre
un tratto fino a D, posto a 10km a Sud dal punto A. y
Determinare: B C
a) lo spostamento da C a D
b) lo spostamento totale A

c) lo spazio complessivo percorso x


[Risultato: a) 15km b) 10km c) 26km]
• Es 0.5 : In un piano cartesiano xy ci sono due vettori 𝑎Ԧ e
D
𝑏 di componenti rispettivamente (-3,0) e (-3,-3).
Determinare il modulo di 𝑎Ԧ e 𝑏 ed il vettore somma 𝑹 =
𝒂 + 𝒃. [Risultato: 3; 4.2; 𝑅 = −6𝑖Ƹ − 3𝑗Ƹ ]
34
Esempi su somma vettoriale
• Es 0.6 : In un piano cartesiano xy ci sono tre vettori che formano un
triangolo equilatero di lato 3m (vedi figura) ovvero 𝑅1 = 𝑅2 = 𝑅3 =
3𝑚. Si esprimano in coordinate cartesiane ortogonali, i vettori:

a) 𝑅1 , 𝑅2 , 𝑅3 y
b) 𝑅1 + 𝑅2
c) 𝑅2 + 𝑅3 R3
d) 𝑅1 - 𝑅2 R2
e) 𝑅1 + 𝑅2 + 𝑅3 60𝑜
x
R1

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Prodotto scalare tra vettori
• Si definisce prodotto scalare tra vettori la
grandezza scalare
𝐴Ԧ ∙ 𝐵 = 𝐴𝐵𝑐𝑜𝑠𝜑

operazione molto importante in fisica, infatti molte grandezze vettoriali


(spostamento, velocita’, forza,...) si combinano tra loro per formare altre
grandezze scalari (ad es. vedremo la definizione di lavoro)

• Si puo’ interpretare come


Modulo di A per la componente di B lungo 𝐴Ԧ oppure Modulo di B per la componente di A lungo 𝐵

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Prodotto scalare tra vettori
• Vale la proprieta’ commutativa 𝐴Ԧ ∙ 𝐵 = 𝐵 ∙ 𝐴Ԧ
• In termini di componenti

𝐴Ԧ ∙ 𝐵 = 𝐴𝑥 𝐵𝑥 + 𝐴𝑦𝐵𝑦 + 𝐴𝑧𝐵𝑧

Si ricava da 𝐴Ԧ ∙ 𝐵 = (𝐴𝑥 𝑖Ƹ + A𝑦𝑗Ƹ + 𝐴𝑧 𝑘) ෠ ∙ (𝐵𝑥 𝑖Ƹ + B𝑦𝑗Ƹ + 𝐵𝑧 𝑘)



sfruttando la definizione di prodotto scalare applicata ai versori cioe’
𝑖Ƹ ∙ 𝑖Ƹ = 𝑗Ƹ ∙ 𝑗Ƹ = 𝑘෠ ∙ 𝑘෠ = 1 (angolo compreso 0° , coseno 1)
𝑖Ƹ ∙ 𝑗Ƹ = 𝑖Ƹ ∙ 𝑘෠ = 𝑗Ƹ ∙ 𝑘෠ = 0 (angolo compreso 90° , coseno 0)

37
Prodotto scalare tra vettori
෠ ∙ (𝐵𝑥 𝑖Ƹ + B𝑦𝑗Ƹ + 𝐵𝑧 𝑘)
𝐴Ԧ ∙ 𝐵 = (𝐴𝑥 𝑖Ƹ + A𝑦𝑗Ƹ + 𝐴𝑧 𝑘) ෠
= (𝐴𝑥 𝑖)Ƹ ∙ 𝐵𝑥 𝑖Ƹ + (𝐴𝑥 𝑖)Ƹ ∙ 𝐵𝑦 𝑗Ƹ + (𝐴𝑥 𝑖)Ƹ ∙ 𝐵𝑧 𝑘෠ +
(𝐴𝑦 𝑗)Ƹ ∙ 𝐵𝑥 𝑖Ƹ + (𝐴𝑦 𝑗)Ƹ ∙ 𝐵𝑦 𝑗Ƹ + (𝐴𝑦 𝑗)Ƹ ∙ 𝐵𝑧 𝑘෠ +
෠ ∙ 𝐵𝑥 𝑖Ƹ + (𝐴𝑧 𝑘)
(𝐴𝑧 𝑘) ෠ ∙ 𝐵𝑦 𝑗Ƹ + (𝐴𝑧 𝑘) ෠ ∙ 𝐵𝑧 𝑘෠
= 𝐴𝑥 𝐵𝑥 𝑖Ƹ ∙ 𝑖Ƹ + 𝐴𝑥 𝐵𝑦 𝑖Ƹ ∙ 𝑗Ƹ + 𝐴𝑥 𝐵𝑧 𝑖Ƹ ∙ 𝑘෠ +
𝐴𝑦 𝐵𝑥 𝑗Ƹ ∙ 𝑖Ƹ + 𝐴𝑦 𝐵𝑦 𝑗Ƹ ∙ 𝑗Ƹ + 𝐴𝑦 𝐵𝑧 𝑗Ƹ ∙ 𝑘෠ +
𝐴𝑧 𝐵𝑥 𝑘෠ ∙ 𝑖Ƹ + 𝐴𝑧 𝐵𝑦 𝑘෠ ∙ 𝑗Ƹ + 𝐴𝑧 𝐵𝑧 𝑘෠ ∙ 𝑘෠
sfruttando la definizione di prodotto scalare applicata ai versori cioè:
𝑖Ƹ ∙ 𝑖Ƹ = 𝑗Ƹ ∙ 𝑗Ƹ = 𝑘෠ ∙ 𝑘෠ = 1 (angolo compreso 0° , coseno è 1)
𝑖Ƹ ∙ 𝑗Ƹ = 𝑖Ƹ ∙ 𝑘෠ = 𝑗Ƹ ∙ 𝑘෠ = 0 (angolo compreso 90° , coseno è 0)

𝐴Ԧ ∙ 𝐵 = 𝐴𝑥 𝐵𝑥 𝑖Ƹ ∙ 𝑖Ƹ + 𝐴𝑦 𝐵𝑦 𝑗Ƹ ∙ 𝑗Ƹ + 𝐴𝑧 𝐵𝑧 𝑘෠ ∙ 𝑘෠ = 𝐴𝑥 𝐵𝑥 + 𝐴𝑦𝐵𝑦 + 𝐴𝑧𝐵𝑧

38
Esempi di prodotto scalare
• Es 0.7 : In un piano cartesiano xy ci sono due vettori 𝐴Ԧ = 2𝑖Ƹ + 1𝑗Ƹ e
𝐵 = 1𝑖Ƹ + 3𝑗Ƹ .Determinare qual’e’ la componente (proiezione) di 𝐴Ԧ
lungo 𝐵

• Es 0.8 : Dati i vettori 𝐴Ԧ = 𝑖Ƹ + 𝑗Ƹ − 𝑘෠ e 𝐵 = 2𝑖Ƹ + 𝑗Ƹ + 𝑘෠ determinare il


vettore 2𝐴Ԧ + 3𝐵 e l’angolo formato tra 𝐴Ԧ e 𝐵.

• Es 0.9 : In un piano cartesiano xy dimostrare che se la somma e la


differenza di due vettori sono perpendicolari, allora i vettori hanno
moduli uguali.

39
Prodotto vettoriale tra vettori
• Si definisce prodotto vettoriale tra due vettori la
grandezza vettoriale
𝐶Ԧ = 𝐴Ԧ × 𝐵
che ha:
– Il modulo 𝐴𝐵𝑠𝑒𝑛𝜑
– Direzione perpendicolare al piano contentente 𝐴Ԧ e 𝐵
– Verso dato dalla A×𝐵

regola della mano destra A


B

• Vale la proprieta’ anticommutativa: 𝐴Ԧ × 𝐵 = − 𝐵 × 𝐴Ԧ


40
Prodotto vettoriale
• operazione molto importante in fisica, infatti molte grandezze
vettoriali (spostamento, velocita’, forza,...) si combinano tra loro per
formare altre grandezze vettoriali (ad es. vedremo momento di una
forza, momento angolare etc)
• In termini di componenti
𝐴Ԧ × 𝐵
= 𝐴𝑦 𝐵𝑧 − 𝐴𝑧 𝐵𝑦 𝑖Ƹ + 𝐴𝑧 𝐵𝑥 − 𝐴𝑥 𝐵𝑧 𝑗Ƹ + 𝐴𝑥 𝐵𝑦 − 𝐴𝑦 𝐵𝑥 𝑘෠
Si ricava sfruttando la definizione di prodotto vettoriale applicata ai versori e la
prop. anticommutativa cioe’:
𝑖Ƹ × 𝑖Ƹ = 𝑗Ƹ × 𝑗Ƹ = 𝑘෠ × 𝑘෠ = 0 (angolo compreso 0° , seno 0)
𝑖Ƹ × 𝑗Ƹ = −𝑗Ƹ × 𝑖Ƹ = 𝑘෠ ; 𝑗Ƹ × 𝑘෠ = −𝑘෠ × 𝑗Ƹ = 𝑖Ƹ ; 𝑘෠ × 𝑖Ƹ = −𝑖Ƹ × 𝑘෠ = 𝑗Ƹ
Il prodotto vettoriale si puo’ esprimere anche
come determinante

41
Prodotto vettoriale in componenti
𝐴Ԧ × 𝐵 = 𝐴𝑥 𝑖Ƹ + A𝑦𝑗Ƹ + 𝐴𝑧 𝑘෠ × 𝐵𝑥 𝑖Ƹ + B𝑦𝑗Ƹ + 𝐵𝑧 𝑘෠
= 𝐴𝑥 𝐵𝑥 𝑖Ƹ × 𝑖Ƹ + 𝐴𝑥 𝐵𝑦 𝑖Ƹ × 𝑗Ƹ + 𝐴𝑥 𝐵𝑧 𝑖Ƹ × 𝑘෠ +
𝐴𝑦 𝐵𝑥 𝑗Ƹ × 𝑖Ƹ + 𝐴𝑦 𝐵𝑦 𝑗Ƹ × 𝑗Ƹ + 𝐴𝑦 𝐵𝑧 𝑗Ƹ × 𝑘෠ +
𝐴𝑧 𝐵𝑥 𝑘෠ × 𝑖Ƹ + 𝐴𝑧 𝐵𝑦 𝑘෠ × 𝑗Ƹ + 𝐴𝑧 𝐵𝑧 𝑘෠ × 𝑘෠
sfruttando la definizione di prodotto vettoriale applicata ai versori:
𝑖Ƹ × 𝑖Ƹ = 𝑗Ƹ × 𝑗Ƹ = 𝑘෠ × 𝑘෠ = 0 (angolo compreso 0° , seno è 0)
si annullano dei termini:
𝐴Ԧ × 𝐵 = 𝐴𝑥 𝐵𝑦 𝑖Ƹ × 𝑗Ƹ + 𝐴𝑥 𝐵𝑧 𝑖Ƹ × 𝑘෠ +
𝐴𝑦 𝐵𝑥 𝑗Ƹ × 𝑖Ƹ + 𝐴𝑦 𝐵𝑧 𝑗Ƹ × 𝑘෠ +
𝐴𝑧 𝐵𝑥 𝑘෠ × 𝑖Ƹ + 𝐴𝑧 𝐵𝑦 𝑘෠ × 𝑗Ƹ
continua…

42
Prodotto vettoriale in componenti
𝐴Ԧ × 𝐵 = 𝐴𝑥 𝐵𝑦 𝑖Ƹ × 𝑗Ƹ + 𝐴𝑥 𝐵𝑧 𝑖Ƹ × 𝑘෠ +
𝐴𝑦 𝐵𝑥 𝑗Ƹ × 𝑖Ƹ + 𝐴𝑦 𝐵𝑧 𝑗Ƹ × 𝑘෠ +
𝐴𝑧 𝐵𝑥 𝑘෠ × 𝑖Ƹ + 𝐴𝑧 𝐵𝑦 𝑘෠ × 𝑗Ƹ
per la proprietà anticommutativa e per la definizione di prodotto vettoriale:
𝑖Ƹ × 𝑗Ƹ = −𝑗Ƹ × 𝑖Ƹ = 𝑘෠ ;
𝑗Ƹ × 𝑘෠ = −𝑘෠ × 𝑗Ƹ = 𝑖Ƹ ; ෡
𝒌
𝑘෠ × 𝑖Ƹ = −𝑖Ƹ × 𝑘෠ = 𝑗Ƹ
𝒊Ƹ 𝒋Ƹ
𝐴Ԧ × 𝐵 = 𝐴𝑥 𝐵𝑦 𝑘෠ + 𝐴𝑥 𝐵𝑧 −𝑗Ƹ +
𝐴𝑦 𝐵𝑥 −𝑘෠ + 𝐴𝑦 𝐵𝑧 𝑖Ƹ +
𝐴𝑧 𝐵𝑥 𝑗Ƹ + 𝐴𝑧 𝐵𝑦 −𝑖Ƹ

= 𝐴𝑦 𝐵𝑧 − 𝐴𝑧 𝐵𝑦 𝑖Ƹ + 𝐴𝑧 𝐵𝑥 − 𝐴𝑥 𝐵𝑧 𝑗Ƹ + [𝐴𝑥 𝐵𝑦 − 𝐴𝑦 𝐵𝑥 ](𝑘)
43
Prodotto vettoriale come determinante
𝐴Ԧ × 𝐵 = 𝐴𝑦 𝐵𝑧 − 𝐴𝑧 𝐵𝑦 𝑖Ƹ + 𝐴𝑧 𝐵𝑥 − 𝐴𝑥 𝐵𝑧 𝑗Ƹ + 𝐴𝑥 𝐵𝑦 − 𝐴𝑦 𝐵𝑥 𝑘෠
difficile da ricordare!
Il prodotto vettoriale si puo’ esprimere anche come
determinante di una matrice quadrata di ordine 3
𝑖Ƹ 𝑗Ƹ 𝑘෠ 𝑖Ƹ 𝑗Ƹ 𝑘෠
𝐴Ԧ × 𝐵 = 𝑑𝑒𝑡 𝐴𝑥 𝐴𝑦 𝐴𝑧 = 𝐴𝑥 𝐴𝑦 𝐴𝑧
𝐵𝑥 𝐵𝑦 𝐵𝑧 𝐵𝑥 𝐵𝑦 𝐵𝑧
Componente 𝑖:Ƹ
si cancellano riga e colonna in Componente 𝑗:Ƹ ෠
Componente 𝑘:
cui compare 𝑖Ƹ
𝑖Ƹ 𝑗Ƹ 𝑘෠ 𝑖Ƹ 𝑗Ƹ 𝑘෠
𝑖Ƹ 𝑗Ƹ 𝑘෠ 𝐴𝑥 𝐴𝑦 𝐴𝑧 𝐴𝑥 𝐴𝑦 𝐴𝑧
𝐴𝑥 𝐴𝑦 𝐴𝑧 𝐵𝑥 𝐵𝑦 𝐵𝑧 𝐵𝑥 𝐵𝑦 𝐵𝑧
𝐵𝑥 𝐵𝑦 𝐵𝑧
Analogo ma con segno Analogo :
prodotto della diagonale 𝐴𝑦 𝐵𝑧 meno il meno davanti: 𝑘෠ 𝐴𝑥 𝐵𝑦 − 𝐴𝑦 𝐵𝑥
prodotto dell’altra diagonale 𝐴𝑧 𝐵𝑦 −𝑗Ƹ 𝐴𝑥 𝐵𝑧 − 𝐴𝑧 𝐵𝑥
𝑖Ƹ 𝐴𝑦 𝐵𝑧 − 𝐴𝑧 𝐵𝑦
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Esempi di prodotto vettoriale

• Es 0.10 : Dati i vettori 𝐴Ԧ = 𝑖Ƹ + 𝑗Ƹ − 𝑘෠ e 𝐵 = 2𝑖Ƹ + 𝑗Ƹ + 𝑘෠


determinare il prodotto vettoriale 𝐴Ԧ x 𝐵
• Es 0.11 : In un piano cartesiano xy ci sono due vettori
𝐴Ԧ = 2𝑖Ƹ + 1𝑗Ƹ e 𝐵 = 1𝑖Ƹ + 3𝑗Ƹ .Determinare il prodotto
vettoriale 𝐴Ԧ x 𝐵

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