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Siviglia
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Siviglia (in spagnolo Sevilla) è una città della Spagna di


origine ibero-punica. Situata nella parte sud-occidentale Siviglia

della penisola iberica, nell'Andalusia di cui è capoluogo, la comune


città sorge sulle rive del fiume Guadalquivir. Con 688 711 (ES) Sevilla
abitanti[1] è la quarta città della Spagna per popolazione.
La sua area metropolitana conta 1 508 605 abitanti[2].

Considerata il centro artistico, culturale, finanziario,


economico e sociale della Spagna meridionale, è una città
di notevole interesse turistico, grazie ai numerosi
monumenti, piazze, giardini e alla fervente vita notturna.
In particolare la Giralda, la Cattedrale, l'Alcázar e
l'Archivio delle Indie sono stati dichiarati patrimonio
dell'umanità dall'UNESCO nel 1987.

Indice
Geografia fisica
Territorio
Clima
Origini del nome
Storia
Storia antica Localizzazione
Storia medievale Stato  Spagna
Storia moderna Comunità Andalusia
Storia contemporanea autonoma
Motto logotipo e stemma della città Provincia Siviglia
Monumenti e luoghi d'interesse Amministrazione
Architetture religiose Alcalde Juan Espadas Cejas
Giralda (PSOE) dal 13 giugno 2015
Cattedrale
Territorio
Chiesa dell'incarnazione
Altre architetture religiose Coordinate 37°26′48″N 6°05′00″W

Archutetture civili Altitudine 7 m s.l.m.


Reales Alcázares Superficie 140,6 km²
Archivio generale delle Indie Abitanti 688 711 (1º gennaio 2018)
Architetture di Plaza de San Francisco
Densità 4 898,37 ab./km²
Architetture di Calle de las Sierpes
Comuni Alcalá de Guadaíra, La
Architetture dei quartieri moreschi
confinanti Algaba, Camas,
Casa de Pilatos
Carmona, Dos
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Arena della Real Maestranza Hermanas, Gelves, La


Torre del Oro Rinconada, Salteras,
Architetture nei pressi di piazza di Porta Jerez San Juan de
Architetture del Parco di María Luisa Aznalfarache,
Altre architetture civili Santiponce, Tomares
Aree naturali Altre informazioni
Parco di María Luisa Cod. 41000–41099
Altre aree naturali postale
Società Prefisso 95
Tradizioni e folclore Fuso UTC+1
Semana Santa orario
Feria de Abril Codice INE 41091
Danza de los Seies
Targa SE
Cultura Nome sivigliani (sevillanos)
Istruzione
abitanti
Biblioteche e archivi
Patrono Ferdinando III di
Università
Castiglia
Musei
Teatri Cartografia

Geografia antropica
Suddivisioni storiche
Barrio de Santa Cruz
Barrio de Triana
Barrio de la Macarena
Infrastrutture e trasporti
Amministrazione Siviglia
Gemellaggi
Sport
Galleria d'immagini Sito istituzionale (http://www.sevilla.
Note org)
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni

Geografia fisica

Territorio

Siviglia sorge nelle fertili pianure del fiume Guadalquivir a circa 10  m s.l.m., nel sud ovest della
penisola iberica.

Clima

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Il clima della città è di tipo mediterraneo con influenze


oceaniche caratterizzato da inverni miti ed estati calde. La
temperatura media annuale è di circa 18,5 °C: quindi la città è
una delle più calde d'Europa. Il mese più freddo dell'anno è
gennaio con temperature che di norma variano dai 5  °C ai
15  °C. La temperatura più bassa mai registrata fu -10,5  °C e
risale al 12 febbraio 1956.

Le estati sono calde, secche e ventilate. In luglio, il mese più


Clima di Siviglia (Aeroporto) caldo, non è raro che si registrino temperature massime di
40 °C e minime di 25 °C. La temperatura più alta mai registrata
fu 47.4  °C, che è la temperatura più elevata mai registrata in
Spagna.

Le precipitazioni sono 535  mm all'anno e sono concentrate tra ottobre e aprile, con punte in
dicembre.

In media ogni anno ci sono 65 giorni di pioggia.

Origini del nome


Il nome della città proviene dal nome indigeno tartessiano Spal o Ispal, dal significato di "terra
pianeggiante". Dopo la conquista, i romani latinizzarono il nome in Hispalis, che in epoca andalusa
variò in Ishbiliya (dall'arabo ‫)أشبيلّية‬, dovuto alla sostituzione della "p" (fonema inesistente in
arabo) con "b" e della "a" tonica con "i" (fenomeno caratteristico dell'arabo ispanico conosciuto
come Imāla), da cui deriva la forma attuale Sevilla.[3]

Storia

Storia antica

Furono i Tartessi i primi a fondare un insediamento nella zona


dell'odierna Siviglia, intorno all'VIII secolo a.C., chiamandolo
Ispal. Fenici e Greci allacciarono rapporti commerciali con i
Tartessi che oltre alla città avevano occupato una parte del sud
della Spagna. Di questa popolazione è giunto fino a noi il
Tesoro del Carambolo trovato nei dintorni della città nel 1958
ed ora tenuto in una cassaforte del Museo Archeologico.

Nel III secolo a.C. i cartaginesi occuparono per un breve


periodo la zona ma durante la seconda guerra punica le legioni Veduta prospettica dei tetti di
di Scipione l'Africano giunsero alle porte della città e Siviglia e del fiume Guadalquivir
sconfissero l'esercito cartaginese guidato da Asdrubale nel 206
a.C.

Il vincitore Scipione decise allora di fondare una città in cui tenere le truppe e la chiamò Italica, che
si trovava a pochi chilometri da Ispal, che sotto dominio romano venne chiamata Hispalis. Questi
due nuclei conobbero epoche di grande splendore e nel 45 a.C. Giulio Cesare concesse a Hispalis il
rango di colonia romana, facendone una delle città più importanti della Spagna.

Durante il II secolo d.C. subì varie invasioni da parte dei mori, che furono respinte sempre
dall'esercito romano. In questo periodo si diffuse il Cristianesimo nella penisola iberica. Nel 287
d.C. vennero martirizzate le sorelle Santa Giusta e Ruffina, le quali si rifiutarono di fare un'offerta
durante un rito pagano, dichiarando la loro fede cristiana; sono oggi le patrone della città.

Nonostante l'importanza di Hispalis in epoca romana oggi a Siviglia ci sono pochissime


testimonianze di questo periodo, fatta eccezione per dei resti di un antico acquedotto, a differenza
di Italica di cui rimangono tuttora grandi resti del passato romano.
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Storia medievale

In seguito alla caduta dell'impero romano si susseguirono le


invasioni di vandali, svevi e visigoti. I vandali di Gunderico
entrarono e saccheggiarono Siviglia nel 426. Lo stesso
Gunderico morì in città due anni più tardi e il suo successore, il
figlio Genserico, decise di abbandonare la Spagna per dirigersi
alla conquista dell'Africa lasciando Hispalis in mano ai visigoti.
Sotto il dominio di questi ultimi, nel VI e VII secolo Siviglia
tornò ad essere un importante centro culturale dell'Occidente.

Nel 712 Musa ibn Nusayr con un esercito di 18  000 uomini
attraversò lo stretto di Gibilterra conquistando la città[4] e tutta
l'Andalusia giungendo fino a Toledo. Sotto il dominio arabo la
città venne chiamata Ishbīliya (in arabo: ‫إشبيلية‬‎, Ishbīliya) e
anche il fiume, che in epoca romana si chiamava Betis, venne
chiamato Wādī al-kabīr (fiume grande), vocaboli dai quali
derivano le loro denominazioni attuali. Anche se all'inizio della La Torre del Oro
dominazione araba il centro del potere venne stabilito a
Cordova (Califfato di Cordova) Siviglia acquistò sempre più
importanza e nel 1147 con l'arrivo della dinastia degli Almohadi al potere venne scelta come
capitale. A quest'ultimo periodo del dominio islamico si devono la costruzione di monumenti come
la Giralda, la Torre dell'Oro, l'Alcazar e le mura della Macarena.

Nel 1248, dopo due anni di assedio, Ferdinando III di Castiglia conquistò Siviglia annettendola al
mondo cristiano.[4] I musulmani vennero costretti ad abbandonare la città e parallelamente venne
ripopolata da migliaia di castigliani. Le numerose moschee vennero convertite in chiese cristiane e
se ne costruirono di nuove in tutta la città. Fernando III decise inoltre di spostare la corte del
Regno di Castiglia nell'Alcazar, la fortezza araba, che divenne così la prima residenza reale. Il re
visse a Siviglia fino alla sua morte avvenuta nel 1252 e da allora venne considerato dai sivigliani
come il patrono protettore della città. Anche il figlio Alfonso X il Saggio fece fiorire la città grazie al
suo regno tollerante e pacifico. Sotto il regno di Pietro I di Castiglia (1350-1369) la città si ingrandì
in maniera straordinaria e nel 1401 venne iniziata la costruzione della cattedrale nel luogo in cui
sorgeva la moschea. Nel XV secolo i Re Cattolici, con il decreto dell'Alhambra, decisero di espellere
gli ebrei dal regno e designarono Siviglia come sede dell'Inquisizione.

Storia moderna

Con la scoperta dell'America Siviglia raggiunse l'apice della sua


storia[4] dato che vi si stabilì la Casa de Contratación,
l'organismo commerciale che deteneva il monopolio delle merci
delle colonie americane Giunte a bordo di poderosi bastimenti
alla foce del Guadalquivir dopo la traversata atlantica, le navi
risalivano il fiume raggiungendo l'immenso scalo della città. In
Dipinto raffigurante il "Porto delle
Indie" di Siviglia nel XVI secolo
questo periodo Siviglia divenne la città più ricca e cosmopolita
della Spagna, monarchia che nel 1519, essendo stato incoronato
Carlo V a imperatore del Sacro Romano Impero, divenne di
fatto la più potente di tutta Europa. Nel Siglo de Oro Siviglia raggiunse i 150  000 abitanti, fu
terminata la cattedrale e fondata l'università.

Tre fatti importanti segnarono il XVII secolo quali la Grande peste del 1649, che ridusse di metà la
popolazione cittadina, l'illuminazione delle zone più importanti della città con lampade ad olio e
l'impantanamento del Guadalquivir che dal 1680 non fu più navigabile, determinando il
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trasferimento della flotta delle Indie e della Casa de Contratación nel porto di Cadice agli inizi del
XVIII secolo. Questo fu l'inizio del tramonto per la città che mantenne solo qualche monopolio
commerciale come quello del tabacco per il quale venne edificata un'immensa fabbrica ora sede
dell'università.

Storia contemporanea

La storia più recente della città è stata caratterizzata da due


grandi esposizioni. Nel 1929 fu organizzata l'Esposizione
iberoamericana, voluta per potenziare l'economia andalusa, per
la quale la fisionomia di Siviglia cambiò con la creazione del
Parco Maria Luisa in cui furono costruite diverse opere della
cosiddetta architettura regionalista. Poco dopo, nel febbraio del
1936, la città cadde subito in mano ai franchisti all'inizio della
Guerra civile spagnola. La repressione nei primi due anni fu
In occasione dell'Esposizione
violentissima e si calcola che morirono circa 3 000 persone dal
Iberoamericana del 1929 furono
1936 al 1937.
realizzate ex novo vaste aree
Nel 1992 ci fu l'Esposizione urbane, tra cui la Plaza de España
Universale (EXPO) con cui
la città ha acquisito un
nuovo profilo urbano nella zona a sud del fiume. Furono creati
palazzi in stile avanguardista per ospitare le esposizioni
sull'Isola della Certosa che fu collegata al centro da un nuovo
ponte, ora uno dei simboli della Siviglia moderna, il ponte
Plaza de España dell'Alamillo. La maggior parte delle installazioni utilizzate
dall'EXPO sono state convertite per altri usi e alcune sono state
utilizzate per un parco tecnologico. Sempre in occasione
dell'Esposizione fu costruita la nuova stazione ferroviaria di Santa Justa e fu inaugurata la tratta
dell'alta velocità per Madrid.

Nel 1999 Siviglia ha ospitato i mondiali di atletica. Attualmente la città è coinvolta in un grande
processo di trasformazione urbana. L'area monumentale del centro storico è stata dichiarata area
pedonale e da ottobre 2007 la mobilità si completa con una linea di metro in superficie
(MetroCentro) che collega le stazioni della Metropolitana di Prado de San Sebastián e Puerta de
Jerez, con Avenida Constitución e la Plaza Nueva.
Nel 2009 è stata inaugurata la Linea 1 della
Metropolitana, con un percorso di 18 km e 22 stazioni tra Ciudad Expo ed Olivar de Quintos.

Motto logotipo e stemma della città

NO8DO è il motto e il logotipo del comune di Siviglia e consiste


in una matassa (in castigliano madeja) di filo, che per la sua
forma assomiglia molto al numero otto, preceduto dalla sillaba
"NO" e seguito dalla sillaba "DO", entrambe scritte in
stampatello maiuscolo. Si forma quindi il rebus "NO8DO" che
si legge "NO-MADEJA-DO": questa è l'espressione fonetica
sivigliana della frase "No me ha dejado" ("Non mi ha
abbandonato"). Bandiera del comune di Siviglia

Tradizionalmente è legata al re Alfonso X, che nel 1283 avrebbe


riconosciuto alla città il diritto di fregiarsene nello stemma
perché vi aveva trovato rifugio e protezione, quando l'anno precedente il regno era rimasto

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coinvolto in una guerra dinastica che avrebbe successivamente sancito il diritto del figlio Sancho IV
alla corona.

Secondo altre teorie, il significato sarebbe da ricondurre al "nodo", in allusione al nodo gordiano di
Alessandro Magno.

Questo simbolo figura al centro della bandiera della città di Siviglia, esposta sui palazzi comunali.

Monumenti e luoghi d'interesse


Le piazze sulle quali si affacciano i monumenti principali della città sono la Plaza de la Virgen de
los Reyes e Plaza del Triunfo.

Architetture religiose

Giralda

La Giralda è l'antico minareto della moschea divenuto poi la


torre campanaria della cattedrale ed ora è il monumento
simbolo di Siviglia. Da questa torre in epoca moresca il muezzin
chiamava i fedeli alla preghiera e molto probabilmente veniva
anche utilizzata come osservatorio astronomico.

La sua costruzione iniziò nel 1171 e si concluse nel 1198, opera


dell'architetto Aben Baso (Ahmad ibn Baso). Nel corso del
tempo la struttura subì numerosi cambiamenti e rappresenta
uno dei migliori esempi dello stile mudéjar della Spagna.

Raggiunge ora l'altezza di 103 metri e per questo motivo la sua


presenza nella città è costante apparendo dagli angoli più
imprevisti. In cima si trova un coronamento rappresentante il Anticamente un minareto, oggi la
Trionfo della Fede che viene chiamato Giraldillo. Giralda è la torre campanaria della
cattedrale

Cattedrale

La Cattedrale di Siviglia, per ampiezza dell'aula, è la più grande


della Spagna e la terza del mondo cristiano dopo San Pietro a
Roma e Saint Paul a Londra e ciò rispecchia bene l'ambizione e
l'entusiasmo di coloro che ne seguirono la costruzione verso la
fine del XIV secolo quando la città era una delle più importanti
d'Europa. Fu costruita dove sorgeva la grande moschea di cui
rimangono solo la Giralda e il Patio de los Naranjos (Cortile
degli aranci) che corrispondeva all'antico patio delle abluzioni.
Le volte gotiche della Cattedrale
sono decorate con nervature
La pianta è un rettangolo di 126,18 metri di lunghezza per
83,60 di larghezza divisa in cinque navate ed è alta 30,48. Il
suo punto più alto raggiunge però i 56 metri. Dal 2005 fa parte
del libro dei Guinness dei primati per la sua enorme estensione spaziale. Anche se fu terminata nel
1506 ci vollero quattro secoli per darle l'aspetto attuale.

La facciata principale si trova lungo Avenida de la Constitución e all'esterno la chiesa è circondata


dalle gradinate, ovvero delle scalinate collegate tra loro da catene, che furono costruite per servire
da punto di assunzione di braccianti durante il XIV secolo.
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L'interno è impressionante data la grandiosità dell'edificio. Nella navata centrale dietro il coro
spicca la Cappella Maggiore, chiusa da una magnifica inferriata in ferro dorato, all'interno della
quale si trova l'immenso retablo della "Virgen de la Sede", inserito nel libro dei Guinness dei
primati dal 2005 per la sua immensa grandezza. Sempre all'interno del tempio ha sede il mausoleo
di Cristoforo Colombo, sotto il grande orologio ottocentesco, ed è esposto l'autentico Giraldillo
della Giralda.

Chiesa dell'incarnazione

Un ex-collegio di gesuiti, affacciato sulla stessa piazza dove si trova la Giralda, ospita la chiesa
dell'incarnazione, costruita in stile rinascimentale negli anni 1565-1579 su progetto di Bartolomé
de Bustamante. Internamente, un retablo primoseicentesco di Juan Martínez Montañés ospita una
Sagrada Familia scolpita da Juan de Roelas. Lo stesso Montañés, unitamente a Francisco Pacheco
del Rio, è autore delle statue che, nella parte bassa del retablo, raffigurano i santi Ignazio di Loyola
e Francesco Borgia (1610). Nella cripta della chiesa trovano posto alcune sepolture rinascimentali,
realizzate dagli artisti Pace Gaggini e Antonio Maria Aprile, provenienti da Genova.[5]

Altre architetture religiose

Basilica della Macarena


Chiesa di San Luigi dei Francesi (1709-1732), nel quartiere della Macarena, edificio in stile
barocco che conserva dipinti di Lucas Valdés (in controfacciata) e sculture di Duque Cornejo.[6]
Chiesa di Santa Marina, nel quartiere della Macarena, edificio dotato di portale e campanile in
stile mudejar (XIV secolo).[6]
Chiesa di San Gil, nel quartiere della Macarena, edificio ricostruito nel Seicento sulla base di
una precedente chiesa del Duecento, della quale si conservano ancora l'abside e alcuni
ornamenti del Trecento. Il campanile, già al servizio della chiesa originaria, è un vecchio
minareto: la vecchia chiesa fu infatti costruita in sostituzione di una moschea, resti della quale
sono ancora osservabili all'interno dell'attuale edificio religioso.[6]
Chiesa dell'Hospital de la Sangre, costruita nel 1560 nel quartiere della Macarena, all'interno
della quale trova posto un retablo del 1601.[6]
Certosa di Santa Maria de las Cuevas
Chiesa della Maddalena
Chiesa del Divino Salvatore, con patio degli aranci.
Chiesa di Santa María la Blanca, nel Barrio de Santa Cruz. Ricostruita nel periodo barocco in
sostituzione di una precedente sinagoga, nelle navate riccamente decorate a stucco ospita
un'Ultima Cena di Bartolomé Esteban Murillo e una Pieta di Luís de Várgas (1564).[7]
Capilla del Seminario (1506), in stile gotico, edificio ad aula internamente decorato da azulejos
e da una copertura ad artesonado. La cappella ospita un polittico, realizzato da Alejo
Fernández nel 1520.[8]
Chiesa di Santa Anna, nel quartiere di Triana. Realizzata nel 1280 in stile gotico-mudejar, è
introdotta da un portale in stile romanico. Internamente, la Capilla Mayor ospita un retablo
realizato attorno alla metà del XVI secolo. Di qualche decennio anteriore è la Vergine della
Rosa realizzata da Alejo Fernández nella zona del coro. Tra le opere conservate nelle cappelle
della navata di destra si menzionano un sacrofago in ceramica, eseguito nel 1503 dall'artista di
Pisa Francesco Nicoloso, e un polittico in onore di Santa Caterina, realizzato nel 1153 da
Hernando de Sturmio. Alla scuola di quest'ultimo è attribuita anche la maggior parte delle tele
che si trovano nelle cappelle della navata di sinistra.[8]
Chiesa della Carità, introdotta da una facciata decorata ad azulejos, all'interno della quale si
conservano un pulpito e un retablo scolpiti da Pedro Roldán, oltre a numerose opere pittoriche
di Bartolomé Esteban Murillo (1671-1674) e di Juan de Valdés Leal (1670-1671).[9]
Quest'ultimo è anche autore del dipinto che, nella sala capitolare, ritrae colui che ispirò l'opera

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Miguel Mañara, sepolto nella cripta della chiesa. La sala capitolare ospita anche dipinti di
Francisco de Zurbarán e del già citato Murillo.[10]
Capilla de San José, edificio in stile barocco lungo la Calle de las Sierpes.[10]
Iglesia omnium Sanctorum (1356), chiesa gotica introdotta da un portale che presenta elementi
mudejar, stesso stile che caratterizza l'adiacente campanile.[10]
Convento di San Clemente el Real, fondato da San Fernando III di Castiglia a partire da un
preesistente palazzo reale degli Almohadi. La chiesa conventuale, realizzata nel 1632, ospita
dipinti di Juan de Valdés Leal (nel coro) e di suo figlio Lucas Valdés (sulle pareti della navata),
oltre a una raffigurazione di San Giovanni Battista frutto della cooperazione fra gli artisti Núñez
Delgado e Francisco Pacheco del Rio. Il retablo dell'altare maggiore, eseguito tra il 1639 e il
1647, è di Francisco Dionisio de Ribas.[10]
Chiesa di San Pietro (XIV secolo), edificio a tre navate in stile gotico con coperture mudejar.
Internamente, la chiesa ospita un polittico eseguito da Peeter de Kempeneer sul tema della
Passione, oltre a cinque tavole Cinquecentesche realizzate da artisti di scuola italiana. Di Juan
de Roelas è invece il dipinto che, nella prima cappella di destra, raffigura il santo titolare della
chiesa.[5]
Chiesa di Santo Stefano (XIV secolo), in stile romanico-mudejar, all'interno della quale sono
conservati dipinti di Francisco de Zurbarán e coperture in stile mudejar.[5]
Chiesa di Santa Catalina (XIV secolo), costruita sulla base di una precedente moschea della
quale conserva una torre e alcuni archi. Internamente conserva una Flagellazione di Cristo,
opera realizzata da Peeter de Kempeneer.[5]
Chiesa di San Marco (XIV secolo), in stile gotico-mudejar, il campanile della quale era in
passato un minareto.[6]
Chiesa del Convento de Santa Isabel (XVI secolo), in stile rinascimentale, introdotta da una
facciata recante un altorilievo Seicentesco realizzato da Andrés de Ocampo sul tema della
Visitazione della Beata Vergine Maria. Internamente, la chiesa ospita un retablo maggiore del
1625, opera di Juan de Mesa, autore anche del Cristo de la Misericordia (1623) conservato nei
pressi del coro, dove trovano posto anche un San Giovanni di Juan Martínez Montañés e un
quadro di Juan de Roelas.[6]
Chiesa di Santa Paula (XIV secolo), in stile gotico-mudejar ma rimaneggiata con elementi
barocchi. Esternamente ospita un Seicentesco portale, realizzato in ceramica da Francesco
Nicoloso e dotato di elementi scolpiti in rilievo da Pedro Millán. Internamente, si presenta con
una navata parzialmente decorata ad azulejos, coperta da un soffitto in stile mudejar, ai lati
della quale si aprono alcune cappelle dotate di altari progettati da Alonso Cano e di statue di
Juan Martínez Montañés. Il coro ospita opere di Francisco de Zurbarán (una Disputa) e di
Bartolomé Esteban Murillo (un'Immacolata), mentre a destra della Capilla Mayor si trovano
gotiche sepolture Cinquecentesche dei marchesi di Montemayor.[6]
Chiesa de la Anunciacion
Chiesa di San Lorenzo

Archutetture civili

Reales Alcázares

I Reales Alcázares (le fortezze reali) vengono chiamati così, al plurale, perché costituiscono un
insieme architettonico che va dal primo Alcázar arabo (al-Qasr) ai successivi ampliamenti di cortili
e palazzi che furono costruiti dai monarchi successivi. Dell'Alcázar restaurato dagli Almohadi nel
XII secolo rimane solo una parte delle mura, il Patio del Yeso e quello de la Montería. La struttura
che si può vedere adesso è in gran parte dovuta alla ristrutturazione di Pietro I di Castiglia. Oltre
alle stupende sale, stanze e cortili dei palazzi ci sono anche dei magnifici giardini che sono un
bell'esempio di un'arte in cui gli andalusi sono grandi maestri.

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Archivio generale delle Indie

L'edificio dell'Archivio delle Indie si affaccia su Plaza del


Triunfo e fu realizzato tra il 1584 e il 1598 in stile
rinascimentale con pianta quadrata, due piani ed un patio
centrale con portici. Il progetto fu di Juan de Herrera e
inizialmente era stato costruito per ospitare la Borsa dei
Commercianti in modo da decongestionare l'intensa attività
commerciale che si svolgeva a Siviglia in seguito alla scoperta Il Patio de las doncellas, all'interno
dell'America. Per volontà di Carlo III fu convertito in sede delle Reales Alcázares
dell'Archivio delle Indie nel 1785 per raccogliere i documenti
legati ai possedimenti spagnoli d'oltremare. Rappresenta oggi
uno degli archivi più importanti del mondo con milioni di documenti preziosissimi.

Architetture di Plaza de San Francisco

Questa piazza, a nord della Cattedrale in fondo alla Avenida de la Constitución, da molti anni
svolge la funzione di centro principale della città. Si deve la sua forma attuale ai lavori della prima
metà del XVI secolo, quando furono costruiti il Municipio e la Fontana con la statua del Dio
Mercurio. La piazza, durante il Medioevo, era centro di scambi commerciali e fu il luogo dove
vennero fatte le prime corride[10].

Il Municipio fu costruito tra il 1527 e il 1534 sotto la direzione di Diego de Riano, in stile
rinascimentale.[10]

Architetture di Calle de las Sierpes

Dalla Plaza de San Francisco parte la Calle de las Sierpes, una delle vie più frequentate vie di
Siviglia per la presenza di numerosi negozi e bar all'aperto. Lungo la strada si trova il palazzo del
Banco ispanoamericano, costruito laddove un tempo si trovava il carcere nel quale Miguel de
Cervantes iniziò a scrivere il Don Chisciotte de la Mancia.[10]

Architetture dei quartieri moreschi

Attorno al nucleo di Siviglia monumentale si trovano i quartieri


di Santa Cruz ed El Arenal che conservano tuttora l'aspetto
dell'epoca moresca con vie strette e tortuose, piazzette
irregolari e case basse con ampi ed eleganti patios.

Entrando nello specifico del Barrio de Santa Cruz, nel XV


secolo vi furono costruite diverse piazze che si aprono in mezzo
al labirinto di vie. Una di queste piazze, Plaza de los
Venerables, prende il nome dall'Ospedale de los Venerables
Sacerdotes[7], uno dei palazzi barocchi più interessanti della
città, costruito tra il 1675 e il 1695. In calle de Santa Teresa al
numero 8 si trova la casa, oggi museo, in cui il pittore Murillo
trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Casa de Pilatos
Casa de Pilatos

Nell'omonima piazza si trova la Casa de Pilatos, il più sontuoso palazzo di Siviglia costruito agli
inizi del XVI secolo, residenza dei duchi di Medinaceli. L'idea era quella di realizzare una copia del
Pretorio del procuratore della Giudea, Ponzio Pilato, dato che l'edificio era stato fortemente voluto

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da Don Fadrique, di ritorno dal suo viaggio in Terra Santa.

Il palazzo è un insieme di stili architettonici diversi che vanno dal rinascimentale allo stile mudéjar,
tipico dell'Andalusia.

Arena della Real Maestranza

La plaza de toros di Siviglia è uno dei luoghi più prestigiosi


della tauromachia. Fu costruita nel XVIII secolo e restaurata
verso la metà del XIX secolo. Dopo quella di Ronda, è la più
antica del mondo e anche una delle più grandi con una
capienza di 12  500 posti. Al suo interno è ospitato un museo
che ripercorre la storia taurina di Siviglia che è antica e illustre,
L'arena della Real Maestranza
avendo la sua arena ospitato i più grandi toreri di tutti i tempi.
Le corride iniziano durante le festività pasquali e durano fino al
mese di ottobre.

Torre del Oro

La Torre del Oro è, assieme alla Giralda, il monumento più


emblematico di Siviglia; si tratta di un'antica torre di
sorveglianza sulle sponde del Guadalquivir. Fu costruita dagli
Almohadi nei primi anni del XIII secolo per controllare la
navigazione sul fiume e sembra che il suo nome derivi dal fatto
che un tempo era ricoperta di maioliche dorate.
Torre del Oro e Guadalquivir

La torre possiede una pianta dodecagonale costituita da due


corpi, uno in pietra e uno in mattoni. Il coronamento venne aggiunto solo nel 1760. Attualmente la
torre ospita il Museo Navale[8].

Architetture nei pressi di piazza di Porta Jerez

In centro, la piazza di Porta Jerez, che una volta era l'uscita


dalle mura cittadine, è ora una bella piazza nelle vicinanze della
quale si trova l'Hotel Alfonso XIII, il più lussuoso di Siviglia,
costruito nel 1929 in stile neomudéjar.

Non lontano dalla piazza è anche il palazzo San Telmo, sede del
seminario arcidiocesano e della locale Università Pontificia.
Costruito tra il 1682 e il 1796, è dotato di una facciata
principale in stile barocco, aperta da un portale churrigueresco
realizzato da Leonardo de Figueroa nel 1734.[8]

Dietro Porta Jerez si trova anche l'enorme edificio


dell'Università principale di Siviglia che una volta era la Reale
Fabbrica di Tabacco,[8] costruita quando Siviglia aveva il
monopolio dell'elaborazione del tabacco. L'edificio è stato
concepito come se fosse una cittadella, con una zona La Real Fábrica de Tabacos, oggi
residenziale, una industriale, un fosso che la circondava con sede del rettorato dell'università
relativo ponte levatoio e un carcere. sivigliana

Architetture del Parco di María Luisa

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Plaza de España è un'enorme piazza a forma di


semicerchio con un diametro di 200 metri che
culmina in due alte torri alle estremità, raccordate
da edifici posti lungo metà del perimentro della
piazza. Queste architetture vennero realizzate in
occasione dell'Esposizione iberoamericana del
1929.[8] Al centro della spianata c'è un canale
navigabile, e tutta la piazza è circondata da portici
sormontati da balaustre al di sotto delle quali ci
sono delle panchine decorate con maioliche che
raffigurano le 54 provincie spagnole. L'ampiezza e
la sua particolare disposizione la rendono una Plaza de España
delle piazze più caratteristiche della città.

Plaza de América si trova nella zona del parco dove sono stati costruiti la maggior parte dei
padiglioni espositivi del '29. La piazza è un ampio spazio immerso nel verde, con al centro una
grande fontana circondata da tre padiglioni, dove oggi sono ospitati dei musei[8].

Altre architetture civili

Teatro Lope de Vega


Palazzo Arcivescovile
Architetture di plaza de la Encarnaciòn
Palazzo della Contessa di Lebrija
Alameda de Hércules (il pioppeto di Ercole).
Palazzo de las Dueñas (XV secolo), residenza dei duchi
d'Alba, dotato di patio a due registri di arcate decorate in
stile plateresco e mudejar. Il palazzo comprende una Metropol Parasol de la Encarnación,
cappella in stile gotico, esternamente decorata ad azulejos detto comunemente setas (funghi)
cinquecenteschi, all'interno della quale trova posto una
Madonna con Santi, dipinto realizzato da Neri di Bicci.[6]
Hospital de la Caridad (1647) costruito nei pressi
dell'omonima chiesa da una confraternita fondata da don
Miguel Mañara (*1620, ✝1679),[8] al quale è ispirata
l'omonima opera teatrale.
Puerta de la Macarena (1713-1795), nell'omonimo
quartiere, costruita in un tratto di mura romane intervallate
da torri del periodo arabo. La porta è decorata ad
azulejos.[6]
Hospital de las Cinco Llagas (1546-1613), detto anche
Hospital de la Sangre, costruito in stile rinascimentale non
lontano dalla Puerta de la Macarena.[6]
Racetrack layout che segue le mura
Calle Pureza a Triana.
di Siviglia nel XVII secolo, disegnato
Caños de Carmona (resti di un acquedotto romano- sulla strada attuale del centro
almohadi). storico, che comprende il percorso
delle mura romane e prime sezioni
sono conservati e altri dati di
Aree naturali interesse.

Parco di María Luisa

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Il più bel parco di Siviglia nasce dalla donazione, fatta alla città nel 1893, di metà dei giardini del
Palazzo San Telmo, che erano di proprietà della principessa Maria Luisa. In seguito, il parco subì
enormi cambiamenti per l'Esposizione iberoamericana del 1929 in quanto si decise di sistemare i
padiglioni dell'Esposizione nel parco. L'ingegnere francese Forestier fu incaricato di progettare i
giardini[7] mentre Aníbal González progettò buona parte degli edifici espositivi e soprattutto le
piazze di Spagna e d'America.

Altre aree naturali

A sud del barrio de Santa Cruz si trovano i Giardini di Murillo, che facevano parte degli orti dei
Reales Alcázares, e furono donati alla città nel 1911.

Società

Tradizioni e folclore

Semana Santa

Siviglia è conosciuta per le sue celebrazioni della Settimana Santa (Semana Santa) quando 59
confraternite sfilano in una serie di cortei dalla periferia della città fino alla Cattedrale, dove si
tiene la Via Crucis; un terzo della popolazione partecipa attivamente ai riti. In particolare occorre
menzionare le figure dei "penitenti", i cosiddetti Nazarenos, che sfilano incappucciati di bianco e
nero[11].

Feria de Abril

Nella città si svolge inoltre ogni anno la singolare festa della Feria de Abril nel periodo fine aprile
inizio maggio[11]. Tale festa coinvolge tutta la popolazione locale con danze rigorosamente in
costume tipico, banchetti e festeggiamenti che si svolgono all'interno delle casetas, tipiche
abitazioni temporanee dove i "proprietari" accolgono i loro ospiti. Le casetas ricoprono un intero
quartiere della città tanto da essere identificate da vie e relativi numeri tipici. Questa festa esprime
l'animo della città, allegra, legata alle tradizioni, accogliente ed organizzata. Durante questa festa
vengono indossati i costumi tradizionali e si ballano le Sevillanas, ballo folcloristico tipico della
città. All'inizio e alla fine dei festeggiamenti ci sono fuochi d'artificio.

Danza de los Seies

La Danza de los Seies, tradizionalmente eseguita all'interno della Cattedrale in occasione del
Corpus Domini, viene eseguita da una decina di giovani in antichi costumi. Durante il ballo, i
danzatori suonano le nacchere e intonano un canto risalente agli inizi del XVI secolo.[11]

Cultura

Istruzione

Biblioteche e archivi

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L'Archivo General de Indias conserva i documenti del Consiglio


delle Indie: ha perciò un ruolo importante per la ricostruzione
della storia delle Americhe dall'arrivo degli Europei alla fine del
colonialismo.

L''Institución Colombina, comprende la Biblioteca Capitular,


la Biblioteca Colombina, gli archivi della cattedrale, l'archivio e
la biblioteca arcivescovili[12]. Essa conserva, fra l'altro, la copia
de Il Milione di Marco Polo appartenuta a Cristoforo Colombo e
da lui annotata a margine. Le annotazioni di Cristoforo
Colombo sulla sua copia de Il
Milione di Marco Polo
Università

L'Università di Siviglia è stata fondata nel 1505.


Nel 1997 è
stata fondata una seconda università pubblica, la Universitat Pablo de Olavide.

L'Ateneo de Sevilla è la locale società scientifica e letteraria, di cui furono membri anche Federico
García Lorca e Rafael Alberti.

Musei
All'interno del Parco di Maria Luisa, uno dei padiglioni ospita il Museo de Artes y Costumbres
Populares. Di fronte a questo, il padiglione delle belle arti ospita attualmente il museo
archeologico di Siviglia, che ospita una collezione di oggetti d'oro dall'età del rame alla
romanizzazione, numerose statue provenienti dagli scavi di Italica e alcune leggi romane incise
su lastre di bronzo.[8]
In calle de Santa Teresa, al numero 8 si trova il museo dedicato al pittore Murillo.
L'Ospedale de los Venerables Sacerdotes ospita il Museo de la Semana Santa.[7]
La Torre del Oro ospita un Museo Navale.[8]
Il Museo di belle arti, situato in Plaza del Museo.

Teatri
Il teatro dell'opera di Siviglia è il Teatro de la Maestranza costruito in occasione
dell'Esposizione universale del 1992.
Il principale teatro di prosa è invece il Teatro Lope de Vega.
La sala da concerto cittadina è l'Auditorio Municipal Rocío Jurado.

Geografia antropica

Suddivisioni storiche

Barrio de Santa Cruz

Il Barrio de Santa Cruz è uno dei quartieri più pittoreschi e famosi di Siviglia. Si trova in pieno
centro ed è la zona della città che più di tutte ha mantenuto la sua struttura moresca. In seguito
all'espulsione degli arabi, qui si installò la comunità ebraica, una delle più grandi di Spagna, ai
tempi di Ferdinando III. Il quartiere è un dedalo di viuzze strette e tranquille sulle quali si
affacciano splendide abitazioni con facciate bianche e ocra ricoperte da edere e fiori.

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Barrio de Triana

Sulla sponda opposta del fiume rispetto alla Cattedrale, sorge il quartiere di Triana, uno dei più
amati dai sivigliani, quartiere che è stato per secoli legato al fiume ed al mare.

Barrio de la Macarena

Altro famoso quartiere è quello della Macarena, che prende il nome da una Basilica[6] ove è
custodita la venerata immagine della Vergine Speranza Macarena, che viene portata in processione
per la città, in mezzo al fervore popolare, durante le festività pasquali.

Infrastrutture e trasporti
La città e le sue zone limitrofe sono servite dalle linee di
autobus gestite da TUSSAM (Transportes Urbanos de Sevilla)
che opera anche una linea tranviaria urbana aperta nel 2007, El
Metrocentro Tranvia: formata al momento da sole cinque
fermate, è allo studio un futuro ampliamento.

Nell'aprile 2009 è stata aperta la prima delle quattro linee della


metropolitana di Siviglia[13], anche se con quasi 28 mesi di
ritardo sull'apertura prevista: i lavori subirono ritardi per varie
ragioni tra cui il rinvenimento di alcuni reperti archeologici e le La stazione ferroviaria di Santa
difficoltà tecniche dovute al passaggio del fiume Guadalquivir a Justa
profondità sufficiente per evitare infiltrazioni d'acqua.

La Stazione di Sevilla-Santa Justa è collegata alla rete dell'alta velocità spagnola (AVE), gestita da
Renfe, ed è centro della rete suburbana delle Cercanías.

A Siviglia c'è inoltre Sevici, una rete di biciclette pubbliche[14], affiancata da una rete di corsie
riservate ai cicli, contraddistinte da segnaletica orizzontale verde, tuttora in espansione[15].

La città è infine servita dall'aeroporto San Pablo, situato 12 km a nord-est della città, che nel 2007
ha avuto un traffico di 4,5 milioni di passeggeri. Attualmente è uno degli aeroporti più importanti
di tutta l'Andalusia.

Amministrazione

Gemellaggi

Siviglia è gemellata con:

Guadalajara
Angers
Columbus
Cartagena de Indias
Kansas City
Cracovia Facciata principale neoclassica del
municipio di Siviglia su Plaza Nueva

Sport
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Due sono le squadre di calcio che giocano nel più importante


campionato di calcio spagnolo, il Sevilla FC ed il Real Betis.

La squadra di pallacanestro, il Club Baloncesto Sevilla, ha


assaggiato due volte le finali del massimo campionato
spagnolo, la ACB, in gran parte dominato da Barcellona e Real
Madrid.
Sede del municipio di Siviglia nel
Galleria d'immagini centro storico della città. Facciata
plateresca del XVI secolo su Plaza

de San Francisco

Vista della Giralda Vista della


L'aula Colombo (salón Colón), sala
dal giardino Cattedrale dall'alto
consiliare dal 2007
dell'Alcázar. della Giralda.

Il ponte di Alamillo, Vista di Siviglia dalla


opera di Santiago Giralda.
Calatrava.

Note
1. ^ (EN) Nomenclator, su INE.es, Instituto Nacional de Estadística, 1º gennaio 2018. URL
consultato il 24 novembre 2019.
2. ^ (INE 2010).
3. ^ (ES) Rafael Lapesa, Historia de la lengua española, Rba Publicaciones, 1981, p. 140,
ISBN 84-249-0072-3.
4. TCI, p. 210.
5. TCI, p. 217.
6. TCI, p. 218.
7. TCI, p. 214.
8. TCI, p. 215.
9. ^ TCI, pp. 215-216.
10. TCI, p. 216.
11. TCI, p. 211.
https://it.wikipedia.org/wiki/Siviglia 15/16
02/02/22, 15:54 Siviglia - Wikipedia

12. ^ Institución Colombina (Sevilla), su icolombina.es. URL consultato il 22 ottobre 2021.


13. ^ Railway Gazette: Sevilla metro inaugurated (http://www.railwaygazette.com/news/single-view/
view//sevilla-metro-inaugurated.html) Archiviato (https://web.archive.org/web/20120524014330/
http://www.railwaygazette.com/news/single-view/view/sevilla-metro-inaugurated.html) il 24
maggio 2012 in Internet Archive.
14. ^ Sevici (http://www.sevici.es/)
15. ^ Sito ufficiale Sevilla en bici (http://www.sevilla.org/sevillaenbici//)

Bibliografia
Alessandro Cruciani e Piero Lucca, Siviglia, in GUIDA D'EUROPA, Spagna Portogallo, Milano,
Touring Club Italiano, 1975.

Voci correlate
Poligono Sur
Quartiere di Los Remedios

Altri progetti
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Collegamenti esterni

Sito ufficiale, su sevilla.org.


Siviglia, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
(EN) Siviglia, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
(EN) Siviglia, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
Siviglia Fotos, su travel-impressions.de. URL consultato il 15 luglio 2005 (archiviato dall'url originale l'11
maggio 2005).
(ES) Foto Galleria di Siviglia, su retratoiberico.com (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2008).
VIAF (EN) 158998647 (https://viaf.org/viaf/158998647) · ISNI (EN) 0000 0001 2194
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