Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Definizione di Arpeggio
Per arpeggio si intende l’esecuzione non simultanea delle note di un accordo.
In poche parole quando suoniamo le note di un accordo una alla volta stiamo di
fatto suonando un arpeggio.
La prima estensione che si può aggiungere ad una triade è la 7a, per cui
definiremo per comodità con arpeggio, i diversi tipi di accordi di 7a.
A seconda del tipo di triade di partenza, si possono aggiungere tre tipi di 7a:
Arpeggio maj7
L’arpeggio maj7 è composto dai gradi 1 - 3 - 5 - 7, e si origina sul I e IV
dell’armonizzazione della scala maggiore.
Arpeggio m7
È composto dai gradi 1 - b3 - 5 -b7 e si origina sul II, III e IV grado della scala
maggiore e sul II grado dell’armonizzazione della scala minore melodica
Arpeggio m maj7
È composto dai gradi 1 - b3 - 5 - 7 e appartiene al I grado dell’armonizzazione
della scala minore armonica e della scala minore melodica
Arpeggio maj7 #5
Si origina sul III grado della scala minore Armonica e sul III della scala minore
melodica (modo lidio aumentato). I gradi sono 1 - 3 - #5 - 7.
Arpeggio m7b5
Si origina sul VII grado della scala maggiore e sul Vi e VII grad della scala minore
melodica. I gradi sono 1 - b3 - b5 - b7.
Arpeggio di 7b5
Comunemente utilizzato sugli accordi alterati o nel modo lidio dominante, costruito
sul IV grado della scala minore melodica.
Arpeggio di 7#5
Tipico degli accordi alterati del modo superlocrio, costruito sul VII grado della
scala minore melodica.
Arpeggio di 7sus4
Arpeggio generalmente utilizzato sul V grado della scala maggiore, a sostituzione
del comune misolidio.
Strategie di studio
È consigliabile praticare i diversi shape degli arpeggi visti precedentemente in
maniera separata, per evitare di fare confusione.
Ricapitolando:
STEP 4 - Suona gli shape variando la scansione ritmica, inserendo dei pattern,
delle sequenze, avendo un pad dell’accordo di riferimento.
Utilizzo nell’improvvisazione
Come ben sappiamo suonare l’arpeggio dell’accordo su cui stiamo improvvisando,
non è mai sbagliato. Tuttavia, per rendere più interessante il nostro fraseggio, è
utile praticare gli arpeggi su altri accordi, per scoprire le tensioni che si generano.
Molto spesso per rendere un accordo di dominante alterato, si agisce sul V grado,
aumentandolo o diminuendolo. In realtà, come abbiamo visto, si può alterare
anche suonando un semidiminuito un tono sotto, o un m maj7 un semitono sopra,
sfruttando le caratteristiche della scala minore melodica.