Sei sulla pagina 1di 1

Tecniche di valutazione e di analisi – Lezione 1

METODO KOTOV
Le tre basi della maestria scacchistica:
1) Giudizio posizionale
2) Colpo d’occhio combinativo
3) Abilità nell’analisi delle varianti
Il calcolo e la pratica di gioco
1) Individuazione delle mosse candidate
2) Individuazione delle risposte candidate dell’avversario
3) Analizzare le varianti una volta sola esprimendo una valutazione finale
4) Costruire i rami delle varianti senza saltare da una linea all’altra
Quali devono essere le mosse candidate?
«Le mosse candidate non sono le buone mosse, sono le mosse su cui decidiamo valga
la pena dare un'occhiata.» (FM Martin Weteschnik)
La ricerca deve essere consapevole, basata su delle idee, e non “random”

Quando va conclusa una variante?


La POSIZIONE STOP si raggiunge con l’esaurimento delle mosse forzanti. (GM
Andrew Soltis)
Quanto conta la profondità del calcolo?
Alcune posizioni sono sicuramente decise dalla profondità di analisi, ma nella maggior
parte dei casi le partite sono decise da varianti di due-quattro mosse.
Difetti del Metodo Kotov (GM John Nunn)
a) Scarsa flessibilità (perdere tempo su variante A, quando B la confuta
semplicemente: esempio Dono Greco di John Nunn …Rg6/…Rg8)
b) Rischio di consumo eccessivo di tempo
c) Mancanza di sinergia tra le varianti (idea di B integrabile in A)

Potrebbero piacerti anche