ECOSISTEMA
/ di Marco Nannini, esperto@millionaire.it
Business angel:
il valore delle donne
/ Fanno investimenti più ponderati e
sono più propense al coaching
A
vevo da poco iniziato a fare il business angel
quando, nel 2014, ebbi l’opportunità di parte-
cipare a Washington al World Congress di ACA
(Angel Capital Association), la più importante associa-
zione al mondo di gruppi di business angel. Guardando
la classifica degli ultimi anni, notai che al primo posto
per performance c’era stabilmente un nome: Golden
Seed. La cosa strana è che non aveva in Silicon Val-
ley. Rimasi ancor più sbalordito quando scoprii che era
formato quasi tutto da donne e investiva in startup al
femminile. In Italia in quegli anni le donne che si occu-
pavano di angel investing, benché brave e competenti,
erano poche. Nel mio gruppo erano appena il 10% su
oltre 120 business angel. Inoltre facevo fatica a ricor-
darmi più di 10 donne fondatrici di startup che fino a
quel momento avevamo selezionato per ricevere investi-
menti. Cercai di capire perché Golden Seed performasse
meglio di tutti gli altri e in maniera stabile negli anni.
• Guardai il lato business angel, cioè chi
offre i soldi. Nel mio lavoro in consulenza avevo im-
parato quanto il punto di analisi dell’universo femminile
sia differente da quello maschile, questo mi aveva porta-
to a preferire sempre un team composto in maniera pa-
ritetica. Inoltre c’è una diversa propensione al rischio fra
i sessi: la donna tende ad acquisire maggio-
ri informazioni e ponderare di più le scelte
rispetto all’uomo, che tende invece ad andare per
approssimazioni e a prendere decisioni più di impulso.
• Analizzai poi il lato donne imprenditri-
ci, chi cioè i soldi li cerca. In Italia soffrono di
una selezione avversa: quelle che riuscivano a ricevere
investimenti erano le migliori e avevano più possibili-
tà di successo.
Conclusione: Golden Seeds investiva nelle miglio-
ri startup e lo faceva ponderando meglio gli scenari di
sviluppo. C’era infine un’altra variabile molto rilevante:
le angel investor fanno molta più squadra
126 millionaire
con le imprenditrici su cui investono, sono
più propense al coaching e si supportano
molto di più rispetto agli uomini.
Perché ho fondato un club
di business angel donne
Decisi così, insieme ad Axa, di fondare anche in Italia un
club di business angel donne che investisse in startup
al femminile. Con 20 socie fondatrici, nel 2019 è na-
ta Angels4Women (https://angels4women.com), prima
associazione italiana di business angel per supporta-
re l’imprenditoria femminile. Dopo 2 anni, conta oltre
60 associate e ha investito in 7 startup. Ma il successo
più importante credo sia stato porre all’attenzione del
settore il tema di genere. Abbiamo stretto partnership
con altri gruppi di business angel e con piattaforme di
crowdfunding. Alcuni uomini hanno chiesto e ottenu-
to l’accesso alla nostra associazione e, cosa più impor-
tante, a seguito della nostra attività di comunicazione,
anche negli altri gruppi di business angel è cresciuto il
numero di donne. In ogni settore il tema della gender
diversity è fondamentale, laddove c’è una disparità si ha
sempre una perdita di opportunità. Un recente studio di
Consob mostra come la presenza femminile nei
board delle società quotate sia al 42,8%:
ottimo risultato se pensiamo a pochi anni fa, ma tra gli
Ad la percentuale è solo del 2%. Bisogna rafforzare la
cultura dell’uguaglianza, abbattere stereotipi e diffon-
dere nuovi modelli di leadership. /m
* IL NOSTRO ESPERTO Marco Nannini è Ceo di Impact Hub Milano, incu-
batore certificato, e senior advisor di FabriQ, l’Incubatore di Innovazione Sociale
del Comune di Milano. È vicepresidente e fondatore di A4W, il primo gruppo di
business angel di donne che investe in startup al femminile e presidente e fon-
datore di A4I, primo gruppo di business angel focalizzato sull’Impact investing. È
stato socio e managing director di Italian Angels For Growth (IAG), primo gruppo
italiano di business angels. È membro dell’Advisory Board Territoriale Lombardia
di Unicredit e presidente dell’Associazione Riccardo Nannini.