Sei sulla pagina 1di 6

A

1. Il modello della comunicazione


La comunicazione è semplicemente la trasmissione d’informazione da un luogo ad altro. Per
avere la comunicazione abbiamo bisogno della 1. sorgente, del 2. messaggio, della 3.
destinazione. Il canale è quello che collega la sorgente e destinazione nello spazio e nel
tempo. Quando la sorgente influisce sulla destinazione attraverso una serie di messaggi
trasmessi lungo il canale, attraverso il codice (lingua), si ha comunicazione.
2. Lo sviluppo del linguaggio nella razza umana
Esistono diverse teorie di come si è sviluppato il linguaggio nella razza umana. A questi
problemi cerca di rispondere l’Antropologia linguistica. Lo sviluppo delle prime consonanti e
vocali comincia con la separazione di sviluppo fisico della laringe. Pinker e Bloom cercano
di dare una loro risposta a questa domanda spiegando che è proprio per la selezione naturale ,
cioè maggiore valore adattivo e migliore comunicazione che il linguaggio si è sviluppato nella
razza umana. Mentre Chomsky e Fodor dicono che il linguaggio emerge nel corso
dell’evoluzione come sotto-prodotto dello sviluppo di altre capacità. Per Piaget invece il
linguaggio segue e presuppone lo sviluppo cognitivo.
3. Come si determina il grado di specializzazione emisferica?
1.) Uno dei procedimenti consiste nell’esaminare le differenze in prestazioni di diversi tipi di
prove in pazienti di cui è noto il luogo della lesione. Come abbiamo fatto vedere prima il
paziente con problemi di elaborazione sintattica ha lesione all’emisfero sinistro. Il paziente
che ha problemi di riconoscimento di facce è un paziente con lesione all’emisfero destro.
2.) Un altro procedimento sono presentazioni tachistoscopiche di materiali come figure e
parole nel campo destro o sinistro. In ogni cervello normale i due emisferi sono collegati tra di
loro attraverso il corpus callosum, e quindi una informazione presentata a un emisfero
raggiunge anche l'altro emisfero, ma in ogni caso il controllo effettuato della presentazione
del materiale consente di garantire con certezza quale emisfero è stato interessato al materiale
presentato prima dell'altro emisfero.
3.) Procedimenti fatti sui pazienti conosciuti come split-brain. Sono casi dove a seguito di
incidenti o di operazioni, il corpus callosum è stato tolto o tagliato. Per questo la
presentazione di materiale all'uno o all'altro dei due emisferi garantisce che soltanto l'emisfero
stimolato sia coinvolto nell'operazione di elaborazione del materiale stesso.
4. Teoria comportamentista
a) È la società che forma il comportamento e l'apprendimento della lingua. Innato è soltanto
un insieme di strategie d’apprendimento, non specificamente linguistiche finalizzate alla
selezione di certi pattern di comportamento verbale piuttosto che altri.
b) I bambini reagiscono all'ambiente e apprendono la lingua con: IMPUT, PROVA ED
ERRORE, CORREZIONE DELL'ERRORE, RINFORZO.
Contro la teoria comportamentista: 1)Se il rinforzo gioca un ruolo così importante
nell’apprendimento di una lingua, cosa succede quando i parenti non effettuano un rinforzo (il
bambino che parla con se stesso)? 2)Senza il rinforzo il bambino smetterebbe di apprendere la
lingua? 3)Come si imparano significati e parole astratte? 4)Come si spiegano nuove forme o
parole della lingua?
5. Prepoznavanje zvukova
Il linguaggio umano è il prodotto di un complesso sistema articolatorio che trasforma in
energia acustica il risultato di un’attività muscolare. Ogni suono è caratterizzato dalla
frequenza(hz), intensità(db) e durata(millisecondi). La frequenza si esprime attraverso il
numero di vibrazioni al secondo. La sua unità di misura è Hz. L'orecchio umano generalmente
risponde ad un ambito di frequenza tra 16-20Hz e 20000-40000 Hz.

B
1. Kanzi sembra ad esser riuscito a creare e comprendere frasi nuove con circa 250 parole. Un
elemento molto interessante di questa ricerca, e che Kanzi ha appreso volontariamente questo
sistema imitando sua madre. Washoe è una scimpanzé che è riuscita ad apprendere 130 parole
con la lingua dei segni ed ha imparato a combinarle creativamente. Pero non è chiaro se è
riuscita ad acquisire anche la grammatica e la morfologia. Tutte queste ricerche si basano sul
concetto che i scimpanzé hanno la struttura genetica DNA 97,3% vicina ad esseri umani.
A questo punto è necessario fare tre distinzioni: Tra la lingua – che è un’astrazione con la
quale ci si riferisce ad un insieme di convenzioni socialmente condivise da un gruppo. Un
sistema simbolico dove una cosa sta per un’altra; Il linguaggio – come la facoltà mentale di
acquisire ed usare la lingua (sistemi simbolici) o le lingue alle quali siamo esposti; e la
comunicazione – che invece non deve essere simbolica, e non deve necessariamente
implicare la lingua.
Avendo tutto ciò in mente, possiamo concludere che il possesso del linguaggio come sistema
di conoscenze e di capacità di produrre e comprendere un numero infinito di frasi sembra
ancora ad essere un prodotto dell'evoluzione limitato all'homo sapiens e legato alla struttura
celebrale che caratterizza la specie umana. La scimmia più sviluppata non può produrre frasi
nuove.

2. L’area di Broca si trova nell’emisfero sinistro frontale del cervello e sembra ad essere
responsabile per l’articolazione della lingua e la grammatica. I pazienti che hanno le lesioni
nell’area di Broca dimostrano un tipo di lingua telegrafica. Significa che usano le parole senza
avere la connessione grammaticale. Es. Domani tempo pioggia ombrello
L’area di Wernicke si trova nell’emisfero sinistro temporaneo e sembra ad essere
responsabile per la comprensione di suoni e parole. I pazienti che hanno le lesioni nell’area di
Wernicke dimostrano una buona grammatica e una pronuncia molto veloce, però le parole
non sono connesse e non hanno senso. Es. La neve non è cosi grande ma io voglio mangiare
pizza.La maggior parte delle funzioni psicologiche sono lateralizzate. All'inizio i due emisferi
sono uguali (anche se certe autopsie nei neonati dicono che ci sono delle differenze), però
durante lo sviluppo i due emisferi cerebrali vengono specializzati per diverse funzioni, che di
conseguenza vengono „lateralizzate“. Si pensava, fino a poco tempo fa che la lateralizzazione
fosse una caratteristica esclusiva degli uomini. Recentemente si è dimostrato che anche la
certe specie animali hanno un certo grado di lateralizzazione.

3. Esistono due tipi di information processing: 1. di serie – operazioni succedono una alla
volta in ordine sequenziale. 2. parallelo – la teoria cognitiva si basa sul processo parallelo.
Uno degli esempi si possono fare con il Modello di concorrenza. Il modello di concorrenza
spiega come le persone interpretano il significato, tenendo conto di vari indicatori linguistici,
come per esempio ordine delle parole, morfologia e semantica, scegliendo alla fine
l’interpretazione che ha la probabilità più alta. Per esempio la maggior parte di sostantivi
inglesi ha per il plurale la desinenza –s. Durante il periodo di acquisizione della lingua il
bambino può scegliere di usare la forma corretta, oppure quella più accessibile (CUE
AVAILABILITY). Prendiamo come esempio la parola mouse. Significa che il bambino può
scegliere di usare la parola mice, oppure mouses. Secondo l’indicatore di accessibilità il
bambino userà la forma mouses, affinché non entrerà in gioco l’indicatore di affidabilità
(CUE RELIABILITY) (quello che lo porta alla corretta decisione.)

4. LAD - Sviluppo del linguaggio nella psicolinguistica degli anni '60 e vista come un
processo di acquisizione che si verifica con pochissimo sforzo, in presenza di un minimo di
stimolazione linguistica. La teoria che è direttamente legata a questo punto di vista, ed è
divenuta molto popolare è la teoria di MECCANISMO DI ACQUISIZIONE DEL
LINGUAGGIO (Language Acquisition Device – LAD). È stata proposta da Chomsky e da
McNeill nel 1966. – si assume che LAD è una parte fisiologica del cervello che è
specializzata per processare la lingua.

5. La metodologia di ricerca nel riconoscimento di parole


1.) metodo classico – La durata minima della presentazione necessaria per l’identificazione
corretta della parola costituisce la soglia di riconoscimento della parola stessa. Però essa varia
da parola a parola. Per esempio più frequente la parola è, più bassa è la soglia.
2.) metodo di denominazione – il soggetto deve leggere ad alta voce quello che viene
presentato sullo scherno. Di solito si misura il tempo che intercorre tra l’apparizione della
parola sullo schermo e il momento in cui il soggetto inizia a pronunciare la parola. 3.) metodo
di decisione lessicale –In un compito di decisione lessicale il soggetto deve decidere, di solito
il più rapidamente possibile, se una stringa di lettere è una parola del linguaggio oppure
no.SEDIA-BEDIA-BSDIA4.) detezione della lettera all’interno della parolaSEDIA –
esiste d? SI o NO TAVOLA – esiste d?
Anche in questo caso le risposte sono molto più rapide se si tratta di una parola che esiste nel
lessico italiano, che di una non-parola.

C
1. La metodologia di ricerca nel riconoscimento di parole

1.) metodo classico – La durata minima della presentazione necessaria per l’identificazione
corretta della parola costituisce la soglia di riconoscimento della parola stessa. Però essa varia
da parola a parola. Per esempio più frequente la parola è, più bassa è la soglia.
2.) metodo di denominazione – il soggetto deve leggere ad alta voce quello che viene
presentato sullo scherno. Di solito si misura il tempo che intercorre tra l’apparizione della
parola sullo schermo e il momento in cui il soggetto inizia a pronunciare la parola.
3.) metodo di decisione lessicale –In un compito di decisione lessicale il soggetto deve
decidere, di solito il più rapidamente possibile, se una stringa di lettere è una parola del
linguaggio oppure no. SEDIA-BEDIA-BSDIA
4.) detezione della lettera all’interno della parola
SEDIA – esiste d? SI o NO TAVOLA – esiste d?
Anche in questo caso le risposte sono molto più rapide se si tratta di una parola che esiste nel
lessico italiano, che di una non-parola.
2. Miller e Selfridge hanno trovato che la facilità di apprendimento di una sequenza di parole
cresce con il crescere dell’ordine di approssimazione alla lingua parlata. Hanno preso un
numero di persone che dovevano apprendere una sequenza di parole nelle frasi. Il materiale
era diviso in diversi livelli dipendente dall'ordine di approssimazione. Sono arrivati alla
conlcusione che non è il maggior significato del materiale che facilita l'apprendimento, quanto
le dipendenze contestuali che si estendono per quattro o cinque parole, cioè la familiarità di
queste dipendenze. Frasi prive di senso ma con una certa approssimazione alla lingua parlata
vengono apprese e ricordate con la stessa facilità di frasi di un buon inglese.
3. Il meccanismo che effettua l’analisi sintattica si chiama PARSER. I parser può funzionare
in modo: ALGORITMICO, cioè usa in modo sistematico e esplicito il sistema di regole di
una lingua, oppure EURISTICO, cioè usa strategie che guidano il parser nelle scelte e nelle
decisioni sul tipo di struttura da attribuire agli elementi in entrata.
Il principio di “Late closure” - Secondo questo principio il sistema di analisi attribuisce ogni
nuovo elemento lessicale in entrata al sintagma che è in elaborazione in quel momento,
preferendo in ogni caso un attribuzione “all’ultimo elemento precedente, rispetto a quello
seguente. Per concludere il parser tende a operare da sinistra a destra, attribuendo ad ogni
elemento la prima soluzione possibile
4. I primati e l’uomo moderno: differenze nella lingua?
La differenza non è la lateralizzazione ma il grado di lateralizzazione. L’organizzazione
basilare dei nervi nel cervello per il linguaggio sembra ad essere ereditaria, i geni sono portati
dall’era dei primati (la differenza è soltanto nella larghezza di questi campi in relazione al
cervello umano.) Il linguaggio dei primati è più vicino alla comunicazione non verbale degli
esseri umani, che con la lingua degli uomini. Anche se esistono sistemi vocalici animaleschi
molto raffinati, essi sono troppo distanti dalla lingua umana.
5. Esaminano alcuni linguaggi degli indiani d'America (Hopi, Navaho) Whorf e Sapir fanno
un’analisi comparativa con le lingue Europee (SAE – Standard Average European). Le lingue
SAE fanno parte dello stesso gruppo perché sono molto simili nella. La loro scoperta si
riferiva ai concetti fondamentali di spazio, tempo e maniera, che non sembravano ad essere
uguali per tutti gli esseri umani e sembravano condizionati dalla struttura del linguaggio.
Nelle lingue SAE una formulazione normale sarebbe l’espressione DIECI GIORNI, come
DIECI UOMINI. La rappresentazione mentale di dieci giorni si basa su una percezione
oggettiva. Nella nostra cultura IL TEMPO viene oggettivizzato come QUANTITÀ, o come
LUNGHEZZA. Nella lingua Hopi espressione DIECI GIORNI non esiste. Il tempo non viene
considerato come lunghezza, ma come una relazione temporale tra due eventi. Un’altro
esempio come prova sono gli eschimesi hanno 3 parole diverse per denotare 3 qualità di neve.
Gli inglesi e italiani ne hanno.
CRITICHE DI WHORF
1.)Lenneberg (1953) dice che il fatto che i linguaggi SAE e l’Hopi differiscano nelle
espressioni usate per descrivere eventi temporali, non basta a provare che i parlanti dei due
linguaggi hanno diverse concezioni del tempo.
2.)Anche le lingue entro la lega SAE differiscono in quantità di nomi disponibili per designare
diversi oggetti. Es. inglese: ladder, stairs, scale vs. italiano: scala.
3.)Una critica riguarda l'uso di traduzione letterale che Whorf usa quando confronta i
linguaggi. Lui non considera la differenza tra SIGNIFICATO E USO DI PARTICOLARI
STRUTTURE LESSICALI.
D
1. Un fonema è un'unità minima differenziante, indivisibile ed astratta di un sistema
linguistico. È la rappresentazione astratta di un suono. Per individuare i vari fonemi e
determinare così lo "spazio fonetico" di una data lingua si usa il criterio della ricerca di coppie
minime, che si differenziano solo per un fonema.
Opposizione tra ts e dz: razza “pesce” [raddza], razza “specie” [rattsa]
Opposizione tra s e z : es. chiese (domandò) kjese vs. chiese kjeze
2. BIT – è un unita di informazione. I teorici dell'informazione hanno adottato la convenzione
che ogni volta il numero di alternative si riduce a meta si guadagna.
3. Il principio “Associazione a destra” - Quando è possibile, le unita lessicali in entrata
devono essere attaccate al livello più basso ancora aperto dell’indicatore sintagmatico a
disposizione. Paolo cercava le chiavi perse da Maria. Esistono due possibili interpretazioni:
1.)Paolo cercava le chiavi che Maria aveva perso. 2.)Paolo aveva perso le chiavi e le cercava
in casa di Maria.
4. Esempi sull'eta critica
1.) Pensiamo ad un bambino che ha avuto una lesione all’emisfero sinistro, ed ha perso la
parola. Nel giro di poche settimane o pochi mesi il bambino nella maggior parte dei casi
riesce a recuperare pienamente o abbastanza bene le funzioni linguistiche. Esse vengono
facilmente ricuperate dall'emisfero cerebrale che è rimasto illeso. QUESTA PLASTICITA’
DELL'ORGANIZZAZIONE CEREBRALE VIENE MAN MANO SCOMPARENDO
DALL'INFANZIA ALL'ADOLESCENZA.
2.) Un bambino di quattro anni che ha acquisito già una lingua, viene esposto da un giorno
all'altro, con continuità, a un linguaggio sconosciuto in una nuova comunità di parlanti (per
esempio una famiglia emigra da un paese all'altro). Il bambino riesce in pochissimi mesi, in
condizioni ottimali, ad acquisire e a padroneggiare benissimo il nuovo linguaggio, soprattutto
a livello della sintassi e della fonologia. Sembra che acquisire una seconda lingua in età
adulta è un processo lungo e difficile, che non porta quasi mai a una padronanza perfetta della
seconda lingua e che soprattutto a livello fonologico e articolatorio, sembra non consentire
quasi mai di raggiungere la perfezione del parlante nativo.
Sulla base di queste osservazioni è stata data l'ipotesi (particolarmente da Lenneberg, 1967),
che esiste un'età critica per l'acquisizione del linguaggio. Esso corrisponde alla fase entro la
quale il sistema nervoso centrale matura e assume una struttura definitiva, e durante il quale le
dendriti e le sinapsi si moltiplicano e le varie connessioni fra i neuroni si perfezionano e
raggiungono una struttura definitiva. È soltanto in questo periodo che l’organismo è in grado
di sviluppare capacità linguistiche con un minimo di stimolo. Questo periodo si conclude
all’incirca con l’inizio dell'adolescenza.
3.) I casi di „bambini lupo“: Nel 1977. Curtis ha fatto degli studi su Genie, una bambina di 13
anni e mezzo che è stata trovata vicino a Los Angeles in California. È stata tenuta prigioniera
e isolata dal padre nel magazzino nel retro di una casa, ed era senza alcun contatto sociale.
Esiste anche un libro che descrive una precisa documentazione della situazione psicologica e
linguistica della bambina al momento del ritrovamento e del progresso della terapia che è
durata per anni. Si vede la sua conoscenza di parole, comprensione e produzione di frasi. In
tre anni è riuscita ad arrivare ad un livello discreto di lingua. Al termine il suo linguaggio
sembrava governato da regole, produceva frasi nuove e comprendeva anche strutture
linguistiche non del tutto semplici. Però, in generale, il livello di capacità linguistica raggiunto
continuò a rimanere piuttosto semplice. Genie funzionava come una persona con
lateralizzazione emisferica destra e con un certo numero di problemi linguistici, mentre il suo
livello cognitivo sembrava ad avere una discreta abilità nel rappresentare relazioni temporali e
spaziali e strutture concettuali anche abbastanza complesse.
4.) Le lingue pidgin che con le nuove generazioni e l’istinto grammaticale dei bambini diventa
creole. Uno degli esempi di questo tipo sono le prime scuole per i sordo-muti aperte a
Nikaragua. A scuola i bambini imparavano a comunicare leggendo le labbra, però senza
successo. Mentre quando giocavano o durante le pause i bambini hanno creato una loro lingua
di segni (con le mani), dalle comunicazioni che hanno imparato a casa con i genitori. In un
paio di generazioni giocando e comunicando con bambini più piccoli queste nuove
generazioni hanno creato una lingua con tutte le caratteristiche grammaticali di qualsiasi
lingua parlata, con la sua complessità, economia e efficienza. Questo significa che l’istinto per
la lingua si spegne quando il bambino diventa adulto. Sembra che questa età critica è
caratteristica anche per molti animali. Per esempio certi uccelli impareranno il canto della loro
specie soltanto in un periodo preciso della loro vita.

Potrebbero piacerti anche