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PREMESSA 1
INTRODUZIONE 2
figura 1 Principi, struttura di riferimento e processo ........................................................................................ 2
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 3
3 TERMINI E DEFINIZIONI 3
A
TAT
4 PRINCIPI 4
figura 2 Principi ............................................................................................................................................................. 4
VIE
5 STRUTTURA DI RIFERIMENTO 5
NE
5.1 Generalità...................................................................................................................................................... 5
O
figura 3 Struttura di riferimento ............................................................................................................................... 6
UZI
5.2 Leadership e impegno............................................................................................................................ 6
5.3 Integrazione ................................................................................................................................................. 7
OD
5.4 Progettazione ............................................................................................................................................. 7
5.4.1 Comprendere l’organizzazione e il suo contesto ............................................................................... 7
5.4.2
PR
Esprimere chiaramente l’impegno per la gestione del rischio ....................................................... 8
5.4.3
. RI
Assegnare ruoli, autorità, responsabilità e obbligo di rendere conto nell’organizzazione ... 8
5.4.4 Mettere a disposizione le risorse ............................................................................................................. 8
EW
5.4.5 Stabilire comunicazione e consultazione .............................................................................................. 8
5.5 Attuazione ..................................................................................................................................................... 9
EVI
5.6 Valutazione................................................................................................................................................... 9
PR
6 PROCESSO 10
6.1 Generalità ................................................................................................................................................. 10
NTO
BIBLIOGRAFIA 16
© UNI
VIE
TAT
A
Pagina IV
PREMESSA
L'ISO (Organizzazione Internazionale di Normazione) è la federazione mondiale degli
organismi di normazione nazionali (membri ISO). L'attività di stesura delle norme
internazionali è svolta generalmente attraverso comitati tecnici ISO. Ogni organismo
membro interessato ad un argomento per il quale è stato istituito un comitato tecnico ha
il diritto di essere rappresentato in tale comitato. Anche le organizzazioni internazionali,
governative e non-governative, in collaborazione con l'ISO, partecipano ai suddetti lavori.
L'ISO collabora strettamente con l'IEC (Commissione Elettrotecnica Internazionale) su
tutti gli argomenti della normazione elettrotecnica.
Le procedure seguite per sviluppare il presente documento, unitamente a quelle seguite
per il suo successivo aggiornamento, sono descritte nelle Direttive ISO/IEC, Parte 1.
Inoltre si dovrebbe prestare attenzione ai diversi criteri di approvazione necessari per i
A
TAT
diversi tipi di documenti ISO. Il presente documento è stato redatto in conformità alle
regole editoriali contenute nelle Direttive ISO/IEC, Parte 2. (vedere:
VIE
www.iso.org/directives).
Si richiama l'attenzione sulla possibilità che alcuni degli elementi del presente documento
NE
possano essere oggetto di brevetti. L'ISO non deve essere ritenuto responsabile di aver
citato alcuni o tutti questi brevetti. I dettagli sui brevetti identificati durante lo sviluppo del
O
documento sono indicati nell'Introduzione e/o nell'elenco ISO delle dichiarazioni di
UZI
brevetto ricevute (vedere www.iso.org/patents).
Qualsiasi denominazione commerciale utilizzata nel presente documento costituisce
OD
un'informazione fornita a supporto degli utenti e non costituisce un'approvazione.
PR
Per una spiegazione sulla natura volontaria delle norme, sul significato di termini specifici
ISO e delle espressioni relative alla valutazione di conformità, nonché informazioni
. RI
sull'osservanza dell'ISO ai principi dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO)
nell'ambito delle barriere tecniche per il commercio (TBT) vedere il seguente URL:
EW
www.iso.org/iso/foreword.html.
EVI
Il presente documento è stato elaborato dal comitato tecnico ISO/TC 262, Risk
management.
PR
— riesame dei principi della gestione del rischio, che sono i criteri chiave per il suo
successo;
NTO
— maggiore enfasi sulla natura iterativa della gestione del rischio, sottolineando che
nuove esperienze, conoscenze e analisi possono portare ad una revisione degli
U
— snellimento del contenuto con una maggiore enfasi sul sostenere un modello a
OD
A
TAT
Gestire il rischio fa parte di tutte le attività riconducibili ad un’organizzazione e comprende
l’interazione con le parti interessate.
VIE
Gestire il rischio prende in considerazione il contesto esterno ed interno
dell’organizzazione, compresi il comportamento umano ed i fattori culturali.
NE
Gestire il rischio si basa sui principi, la struttura di riferimento e il processo delineati in
questo documento come illustrato nella figura 1. Queste componenti potrebbero già
O
essere presenti per intero o in parte all’interno dell’organizzazione, ma potrebbero,
UZI
tuttavia, richiedere di essere adeguate o migliorate per far sì che gestire il rischio sia
efficiente, efficace e sistematico.
OD
figura 1 Principi, struttura di riferimento e processo
PR
. RI
EW
EVI
PR
NA
ÈU
NTO
U ME
OC
OD
EST
QU
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
A
TAT
Nel presente documento non ci sono riferimenti normativi.
VIE
3 TERMINI E DEFINIZIONI
NE
Ai fini del presente documento, si applicano i termini e le definizioni seguenti.
O
ISO e IEC mantengono database terminologici a supporto della normazione ai seguenti
UZI
indirizzi:
OD
— ISO Online browsing platform: accessibile all’indirizzo http://www.iso.org/obp
— IEC Electropedia: accessibile all’indirizzo http://www.electropedia.org/
3.1
PR
rischio: Effetto dell’incertezza in relazione agli obiettivi
. RI
Nota 1 Un effetto riguarda ciò che potrebbe essere diverso da quanto atteso. Può essere positivo, negativo o di
EW
entrambi i segni e può affrontare, creare o avere come risultato in cascata successive nuove opportunità e
minacce.
EVI
Nota 2 Gli obiettivi possono presentare aspetti e categorie differenti, e possono essere stabiliti per livelli differenti.
PR
Nota 3 Il rischio è di solito espresso in termini di fonti di rischio (3.4), eventi (3.5) potenziali, loro conseguenze (3.6)
e loro probabilità (3.7).
NA
3.2 gestione del rischio: Attività coordinate per guidare e tenere sotto controllo una
ÈU
3.3 parte interessata: Persona od organizzazione che può influenzare, essere influenzata, o
percepire se stessa come influenzata, da una decisione o attività
Il termine “interested party” può essere utilizzato come un’alternativa a “stakeholder”. *)
ME
Nota 1
U
3.4 fonte di rischio: Elemento che da solo o in combinazione possiede il potenziale di dare
OC
Nota 2 Un evento può essere anche qualcosa che ci si attende che non accada, oppure qualcosa che non ci si
attende che accada.
QU
*) Nota Nazionale - Tenuto conto che i due termini sono sinonimi ed in linea con le norme sui sistemi di gestione in cui il
termine preferito è “interested party” nella versione in italiano della presente norma si è deciso di utilizzare l’espressione
italiana “parte interessata”