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Microfono a pressione:

Essendo il diaframma mobile( preleva il segnale incidente) al 95% fisicamente


chiuso sia da entrambi i lati che posteriormente facendo si che lo renderà un
microfono con diagramma a 360°(ominidirezionale) cioè che il diaframma non subirà
variazioni di pressione sonora incidente a seconda della provenienza del suono ma
li percepirà in ugual intensità( frequenze molto alte verranno ostacolate dalla
capsula stessa del microfono e risulteranno prelevate “ trasdotte in impulsi
elettrici “). Se utilizziamo un microfono a pressione su di una sorgente sonora ,
qualsiasi sia l’angolo di incidenza del suono con il diaframma del microfono , il
livello percepito sarà in media sempre lo stesso. Vi è un (FORO) per fa si che non
vi sia una compressione d’aria durante il movimento del diaframma , che andrebbe ad
alterare le vibrazioni e quindi la trasduzione.


MICROFONO A GRADIENTE DI PRESSIONE:
Come di nota il diagramma è chiuso solo alle estremità laterali, così facendo si
avrà una perfetta trasduzione del suono proveniente direttamente e posteriormente
al diaframma stesso mentre mano a mano che ci si avvicina agli angoli di 90°, il
segnale captato dal diaframma si ridurrà dino a 0 dB (decibel), in quanto la
quantità d’aria percepita quando vi è pressione laterale è la medesima sia per la
faccia anteriore che per la faccia posteriore del diaframma , così da indurlo ad un
movimento nullo , come se fosse in controfase. Questa capsula così costruita crea
un diagramma polare bidirezionale o comunemente chiamato anche a 8 data la forma
del diagramma polare. Questo particolare metodo di ripresa è coerente alle basse
frequenze , quindi utile per riprendere suoni in cui la loro risposta in frequenza
sia incentrata sulle alte frequenze . Dove la lunghezza d’onda comincia a essere
più grande la pressione sonora tende ad aggirare il diaframma e a rinfrangersi
dalla parte posteriore (CONTROFASE).

MICROFONO OMNIDIREZIONALE:
Uno dei più importanti caratteri distintivi di un microfono è il suo modello
polare( polar pattern) , un grafico che illustra le proprietà direzionali del
microfono. I microfoni omnidirezionali sono i più semplici da progettare, costruire
e capire. Essi riprendono il suono da qualsiasi direzione. Funzionano sia puntati
sul soggetto sia su un altra direzione in modo uguale, se le distanze sono le
stesse. Anche il miglior modello omnidirezionale tende a diventare direzionale a
frequenze più alte, così il suono che arriva dalla parte posteriore del microfono
può sembrare un po’ “ soffocato “ rispetto a quella proveniente dalla parte
interiore. Il corpo del microfono blocca semplicemente le onde ad alta frequenza
più corte che arrivano dalla parte posteriore. I microfono omnidirezionali
riprendono tutte le riverberazioni e gli echi di una stanza ottenendo un suono
molto “live”. Sono ottimi per quanto riguarda la resistenza a rumori del vento e
meccanici.

MICROFONO BIDIREZIONALE ( FIGURA - 8):


Come si intuisce facilmente da nome, un microfono con pattern figura-8 è sensibile
sul fronte anteriore e posteriore, ed ha una sensibilità quasi nulla ai lati.
Grazie a questa caratteristica il microfono figura-8 è ampiamente utilizzato per le
riprese stereofoniche. Grazie alla scarsissima sensibilità laterale , può offrire
un ottima soluzione per minimizzare i rientri di altri strumenti, ad esempio: usato
sul charleston di una batteria, puntando la parte laterale del microfono verso il
rullante.

MICROFONO CARDIOIDE:
Questo pattern di ripresa prende il nome dalla forma caratteristica del suo
diagramma polare, che ricorda vagamente la forma di un cuore. Un microfono con
pattern cardioide riprende il suono proveniente dalla zona frontale, con una
sensibilità che va a diminuire man mano che ci spostiamo verso i lati fino a
ridursi drasticamente nella zona posteriore. È molto utile per la ripresa vocale ,
sia live in studio, perché ci permette di concentrare la ripresa sulla fonte ,
riducendo i rientri. Un microfono cardioide non va mai puntato verso casse o
monitor per evitare effetti collaterali.

SUPERCARDIOIDE/ IPERCARDIOIDE:
Raggruppiamo questi due pattern di ripresa in un unica voce perché concettualmente
sono simili. Si tratta di una variazione sul patter cardioide, dove viene
accentuata la direzionalità frontale a discapito di una maggiore sensibilità sulla
parte posteriore

EFFETTO DI PROSSIMITÀ:
L’ effetto di prossimità è un fenomeno tipico de microfoni a gradiente di pressione
e consiste in una esaltazione delle basse frequenze man mano che il microfono si
avvicina alla sorgente sonora . Questo effetto è da considerarsi un inconveniente,
sopratutto per riprese di segnali non vocali, in quanto introduce una distorsione
di frequenza.

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