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Il quadro istituzionale dell'Unione europea.

Secondo l’art. 13 del TUE gli organi dell’unione europea sono 7:


1)Parlamento europeo:
a) è composto da rappresentanti di cittadini dell’unione il cui numero non può superare 750 più il
presidente;
b) i suoi membri sono eletti a suffragio universale e il mandato dura 5 anni;
c) tale organo ha la funziona di legiferare insieme al consiglio e quindi di innovare e modificare
l’ordinamento giuridico europeo
2) commissione europea:
a) promuove l’interesse generale dell’unione ed adotta le iniziative appropriate a farlo, vigila sulla
corretta applicazione dei trattati e da esecuzione al bilancio.
3) consiglio:
a) tale organo esercita congiuntamente con il parlamento europeo la funzione legislativa e la
funzione di bilancio ed è composta da un rappresentante per ciascun stato membro.
4) consiglio europeo: è l’organo che definisce la politica generale dell’unione e i suoi orientamenti,
è composta da capi di stato o di governo degli stati membri.
5) banca centrale europea (BCE): gestisce l’euro e ne garantisce la stabilità dei prezzi nell’ambito
dell’unione europea.
6)corte dei conti: è l’istituzione che verifica le finanze dell’unione europea.
7) corte di giustizia: ha il compito di assicurare che vengano rispettati i trattati. È composta dalla
corte, il tribunale e i tribunali specializzati,

le istituzioni di controllo dell'Unione europea


La Corte di giustizia e la Corte dei conti.
le istituzioni politiche dell'Unione europea
Il Parlamento europeo, il Consiglio europeo, il Consiglio, la Commissione

1)Parlamento europeo:
Il parlamento Europeo è una delle istituzioni politiche dell’Unione Europea.
a) è composto da rappresentanti di cittadini dell’Unione il cui numero non può superare 750 più il
presidente;
b) i suoi membri sono eletti a suffragio universale e il mandato dura 5 anni; Ogni stato può essere
rappresentato (in base alla popolazione) da un minimo di 6 a un massimo di 96 membri. Vige il
sistema proporzionale.
Le funzioni del Parlamento europeo
a) ha la funziona di legiferare insieme al consiglio e quindi di innovare e modificare
l’ordinamento giuridico europeo.
b) funzione di bilancio (svolta insieme al consiglio);
c) controllo politico delle istituzioni europee, in particolare della commissione (elegge il
presidente e può obbligarla alle dimissioni, può istituire commissioni d’inchiesta, può
rivolgere interrogazioni alla commissione, al consiglio e al consiglio europeo.

Gli aspetti principali dell'evoluzione che ha interessato il Parlamento europeo.


Ad ogni nuovo trattato, il Parlamento ha acquisito sempre maggiori poteri democratici, legislativi e
di controllo.
Con il trattato di Bruxelles (firmato nel 1975) il Parlamento ha ottenuto il diritto di verificare i conti
dell'Unione alla fine di ogni anno e di valutare se la Commissione ha impiegato oculatamente e
correttamente il bilancio dell'UE.
Le nuove disposizioni introdotte con l'Atto unico europeo (trattato siglato nel 1986) hanno reso
obbligatorio il parere conforme del Parlamento prima dell'adesione di un nuovo paese all'Unione.
Il trattato di Amsterdam (firmato nel 1997) ha conferito al Parlamento una posizione di maggiore
influenza nella procedura di codecisione con il Consiglio su una vasta gamma di ambiti che
rientrano nel diritto comunitario (protezione dei consumatori, possibilità di lavorare legalmente in
un altro paese e questioni ambientali, per citarne solo alcuni).
L'ultimo trattato – quello di Lisbona – è entrato in vigore il 1° dicembre 2009, rafforza il ruolo del
Parlamento europeo, conferisce ai parlamenti nazionali maggiore responsabilità nel l'indirizzo
delle politiche europee e attribuisce ai cittadini e alle cittadine dell'Unione europea il potere
d'iniziativa. Il trattato di Lisbona rafforza le attribuzioni del Parlamento in qualità di colegislatore a
pieno titolo, dotato di maggiori poteri di bilancio, e attribuisce inoltre al Parlamento un ruolo
determinante nell'elezione del Presidente della Commissione europea.
2) Il consiglio europeo:
E’ l’organo che definisce la politica generale dell’unione e i suoi orientamenti, è composta da capi
di stato o di governo degli stati membri.
Viene istituito a Parigi e formalizzato nell’atto unico europeo, con il trattato di Lisbona entra a far
parte delle istituzioni dell’UE. Prima di Lisbona la presidenza veniva assegnata a rotazione ad ogni
membro per una durata di sei mesi, con l’aggiunta di altri stati il sistema era diventato obsoleto e
si stabilì che il Presidente venisse eletto per una durata di 2 anni e mezzo. Il Consiglio europeo è
composto dai capi di Stato o di governo di tutti i paesi dell'UE, dal presidente del Consiglio
europeo e dal presidente della Commissione europea. Definisce gli orientamenti generali e le
priorità politiche dell'UE, ma non adotta la legislazione. Gestisce questioni complesse o delicate
che non possono essere risolte a livelli inferiori di cooperazione intergovernativa; definisce la
politica comune estera e di sicurezza dell'UE, tenendo conto degli interessi strategici dell'Unione e
delle implicazioni per la difesa; nomina ed elegge i candidati a determinati ruoli di alto profilo a
livello dell'UE, fra cui la BCE e la Commissione. Su ciascuna questione il Consiglio europeo può:
chiedere alla Commissione europea di presentare una proposta in merito chiedere al Consiglio
dell'UE di occuparsene.

3) Il Consiglio
Composizione: Il consiglio dell’unione europea è composto da un rappresentante per stato
membro e costituisce quindi l’istituzione di rappresentanza degli stati membri. L’art 12.6 del TUE
prevede espressamente solo due formazioni del consiglio: affari generali e affari esteri. Le altre
formazioni del consiglio sono invece stabilite con decisione del consiglio europeo a maggioranza
qualificata.
Le funzioni: adotta gli atti normativi ( funzione legislativa ).•approva il bilancio .•Definisce e
coordina le politiche dell’Unione . •Prende decisioni di politica estera e sicurezza comune.
4) La commissione Europea
La Commissione europea è il braccio esecutivo politicamente indipendente dell'UE. È l'unico
organo cui compete redigere le proposte di nuovi atti legislativi europei. Inoltre, attua le decisioni
del Parlamento europeo e del Consiglio dell'UE.
Cosa fa la Commissione?
- Propone nuove leggi
La Commissione è l’unica istituzione dell’UE a presentare al Parlamento europeo e al Consiglio
disposizioni legislative da adottare e:
a) tutela gli interessi dell’UE e dei suoi cittadini su questioni che non possono essere gestite
efficacemente a livello nazionale
b) si avvale, per gli aspetti tecnici, di esperti e dell’opinione pubblica.

- Gestisce le politiche e assegna i finanziamenti dell’UE


a) Stabilisce le priorità di spesa dell’UE, unitamente al Consiglio e al Parlamento.
b) Prepara i bilanci annuali da sottoporre all’approvazione del Parlamento e del Consiglio.
c) Controlla come vengono usati i fondi, sotto l'attenta sorveglianza della Corte dei conti.

- Assicura il rispetto della legislazione dell'UE


a) insieme alla Corte di giustizia garantisce che il diritto dell’UE sia correttamente applicato in
tutti i paesi membri.
- Rappresenta l’UE sulla scena internazionale
a) Fa da portavoce per tutti i paesi dell’UE presso gli organismi internazionali, in particolare
nei settori della politica commerciale e degli aiuti umanitari.
b) Negozia accordi internazionali per conto dell’UE.
Composizione
La guida politica è esercitata da un gruppo di 27 commissari (uno per ciascun paese dell'UE)
sotto la direzione del presidente della Commissione che assegna le diverse competenze
politiche.

Il collegio dei commissari è costituito dal presidente della Commissione, dai suoi otto
vicepresidenti, inclusi i tre vicepresidenti esecutivi e l'Alto rappresentante dell'Unione per
gli affari esteri e la politica di sicurezza, e dai 18 commissari incaricati dei rispettivi
portafogli.

La gestione quotidiana delle attività della Commissione è svolta dal suo personale (giuristi,
economisti, ecc.), organizzato in vari servizi noti come direzioni generali (DG), ciascuna
responsabile di uno specifico settore politico.

Nomina del presidente


Il candidato viene presentato dai leader nazionali nel Consiglio europeo, tenendo conto dei
risultati delle elezioni del Parlamento europeo. Per essere eletto deve ottenere il sostegno
della maggioranza dei membri del Parlamento europeo.

Selezione del collegio


Il candidato presidente sceglie i potenziali vicepresidenti e commissari sulla base dei
suggerimenti dei paesi dell’UE. L’elenco dei candidati deve essere approvato dai leader
nazionali nel Consiglio europeo.

Ogni candidato compare dinanzi al Parlamento europeo per illustrare la propria visione
politica e rispondere alle domande. Il Parlamento procede quindi ad approvare o meno,
mediante votazione, i candidati in quanto gruppo. Infine, questi ultimi vengono nominati
dal Consiglio europeo a maggioranza qualificata.

Il mandato dell’attuale Commissione scade il 31 ottobre 2024.

La Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE)


interpreta il diritto dell'UE per garantire che sia applicato allo stesso modo in tutti gli Stati
membri e dirime le controversie giuridiche tra governi nazionali e istituzioni dell'UE.

Può essere adita, in talune circostanze, anche da singoli cittadini, imprese o organizzazioni
allo scopo di intraprendere un'azione legale contro un'istituzione dell'UE qualora ritengano
che abbia in qualche modo violato i loro diritti.

Cosa fa la CGUE?
La CGUE si pronuncia sui casi ad essa proposti. I tipi di casi più comuni riguardano i
seguenti aspetti:

a) interpretare del diritto (pronunce pregiudiziali)


- i tribunali nazionali degli Stati membri devono assicurare la corretta applicazione del
diritto dell'UE, ma i tribunali di paesi diversi potrebbero darne un'interpretazione
differente. Se un giudice nazionale è in dubbio sull’interpretazione o sulla validità di
una normativa dell’UE, può chiedere chiarimenti alla Corte. Lo stesso meccanismo può
essere utilizzato per stabilire se una normativa o prassi nazionale sia compatibile con il
diritto dell’UE;
b) assicurare il rispetto della legge (procedure d'infrazione)
- questo tipo di misure viene adottato nei confronti di un governo nazionale che non
rispetti il diritto dell'UE. Possono essere avviate dalla Commissione europea o da un
altro paese dell'UE. Nel caso in cui il paese si dimostri inadempiente, è tenuto a porvi
rimedio immediatamente, altrimenti rischia una seconda procedura, che potrebbe
comportare una multa;
c) annullare atti giuridici dell'UE (ricorsi per annullamento)
- se ritengono che un atto dell'UE violi i trattati o i diritti fondamentali, il governo di uno
Stato membro, il Consiglio dell'UE, la Commissione europea o, in taluni casi, il
Parlamento europeo, possono chiedere alla Corte di annullarlo. Anche i privati cittadini
possono chiedere alla Corte di annullare un atto dell’UE che li riguardi direttamente.
d) assicurare l'intervento dell'UE (ricorsi per omissione)
- in talune circostanze, il Parlamento, il Consiglio e la Commissione devono prendere
determinate decisioni. In caso contrario, i governi dell’UE, altre istituzioni dell’UE e, a
certe condizioni, anche i privati cittadini o le imprese possono rivolgersi alla Corte.
e) sanzionare le istituzioni dell'UE (azioni di risarcimento del danno) - qualsiasi
cittadino o impresa i cui interessi siano stati lesi da un'azione o omissione dell'UE o del
suo personale può citarli davanti alla Corte.

Composizione
La CGUE è suddivisa in 2 sezioni:

la Corte di giustizia tratta le richieste di pronuncia pregiudiziale presentate dai tribunali


nazionali e alcuni ricorsi per annullamento e impugnazioni.
il Tribunale giudica sui ricorsi per annullamento presentati da privati cittadini, imprese e, in
taluni casi, governi di paesi dell'UE. In pratica, ciò significa che questa sezione si occupa
principalmente di diritto della concorrenza, aiuti di Stato, commercio, agricoltura e marchi.
Giudici e avvocati generali sono nominati congiuntamente dai governi nazionali per un
mandato rinnovabile di sei anni. I giudici di ogni sezione eleggono un presidente che resta
in carica per un mandato rinnovabile di tre anni.

Come funziona la CGUE?


Nella Corte di giustizia ogni causa viene assegnata a un giudice (il "giudice relatore") e a un
avvocato generale. Le cause sono trattate in due fasi:

Fase scritta
Le parti presentano dichiarazioni scritte alla Corte; osservazioni possono anche essere
presentate dalle autorità nazionali, dalle istituzioni dell’UE e talvolta da privati.
Tutto ciò viene sintetizzato dal giudice relatore e successivamente discusso durante la
riunione generale della Corte, che decide:
quanti giudici si occupano della causa: 3, 5 o 15 giudici (ossia la Corte nel suo insieme), a
seconda della sua importanza e complessità. La maggior parte delle cause viene trattata da
5 giudici, ed è molto raro che di una causa si occupi la Corte nel suo insieme
se deve tenersi un’audizione (fase orale) e se è necessario un parere ufficiale dell’avvocato
generale.
Fase orale – un'audizione pubblica
Gli avvocati delle parti sono sentiti dai giudici e dall’avvocato generale che possono
rivolgere loro le domande che ritengono opportune.
Se la Corte ha deciso che è necessario, il parere dell’avvocato generale è fornito alcune
settimane dopo l’audizione.
I giudici, successivamente, deliberano ed emettono il verdetto.
La procedura del Tribunale è simile, a parte il fatto che la maggior parte delle cause viene
seguita da tre giudici e che non vi sono avvocati generali.
La Corte di giustizia dell’Unione europea e i cittadini
Se siete un privato o un'impresa e avete subito un danno a seguito di un'azione o di
un'omissione da parte di un'istituzione dell'UE o del suo personale, potete citarli davanti
alla Corte in uno dei seguenti due modi:

indirettamente, attraverso i tribunali nazionali (che possono decidere di deferire il caso alla
Corte di giustizia)
direttamente, dinanzi al Tribunale, se si tratta di una decisione da parte di un'istituzione
dell'UE che vi riguarda direttamente e individualmente.
Se ritenete che le autorità di un qualsiasi paese abbiano violato il diritto dell'UE, potete
seguire la procedura ufficiale per i reclami.

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