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MODIFICA 12V TT350

L'intera guida si basa su un TT350 con tutti i componenti originali, come frecce, devioluci,
faro, treccia dell'impianto elettrico, connettori elettrici, che, vista l'età di queste moto,
potrebbero essere stati cambiati o modificati negli anni. Pertanto, nel caso in cui la moto che
si sta modificando non è completamente originale, si potrebbe riscontrare qualche
discrepanza con la guida; in tal caso si consiglia di seguire i concetti esposti nella guida.
La modifica non comporta nessun cambiamento invasivo se non solamente nella
sostituzione dello statore e di altri componenti, ed è retroversibile.

MATERIALE NECESSARIO PER LA MODIFICA :

• Statore XT350
• Regolatore-raddrizzatore 12v (originale XT350 o equivalente) con 4 fili
• Relè frecce (2 poli, 12v 10wx2)
• Lampadine 12v (faro, strumentazione, frecce e Posizione/stop)
• Batteria 12v 3Ah/5Ah (YB3L-B XT350, YB5L-B 2KF, o equivalenti)
• Connettore generico a 4 poli, per faston da 6.3mm
• Facoltativa, treccia TT350 dismessa (per prelevare fili e connettori)
SPECIFICHE DEI COMPONENTI NECESSARI

Lo statore dell'XT350, come quello


del TT dispone di una bobina
rivestita in tessile, e di un pickup
(magnete nero che rimane esterno al
volano) dedicati esclusivamente
all'accensione; identici a quelli
dello statore TT.
Ciò che caratterizza questo statore
sono i due avvolgimenti non rivestiti
che singolarmente dovrebbero
generare sui 13V ciascuno in
alternata.
Nel caso non generassero
abbastanza corrente bisognerebbe
riavvolgerli.
Rispetto i comuni statori trifase, questo è Bifase e, l'accensione è indipendente
dall'illuminazione, che è un po' il punto di forza di queste moto.
I terminali dell'accensione sono identici a quelli del TT: Un connettore bipolo e
un connettore faston rotondo, che vanno collegati alla centralina.
Il terminale dell'illuminazione, invece, differisce da quello del TT: presenta un
connettore femmina a quattro poli, identico al connettore del devioluci del TT.

Il raddrizzatore/regolatore di
tensione, senza entrare troppo nello
specifico, si occupa prima di
raddrizzare e dare il verso alla
corrente tramite i diodi;
successivamente, regola la tensione
tramite componenti elettronici,
erogando, così, corrente con la stessa
tensione di funzionamento dei
componenti della nostra moto.
Il rad/reg dell'XT350 (o
l'equivalente) presenta due cavi d'entrata, uno giallo e uno
bianco, un cavo di uscita di colore rosso, più la massa o
comune generalmente di colore nero.
Il terminale è un connettore dedicato non facile da reperire,
che però fortunatamente ha dei comuni faton maschio da
6.3mm. Quindi il connettore è facilmente smontabile e
sostituibile, senza necessariamente ricrimpare i singoli cavi.
Si sconsiglia, avendo fatto delle prove, di non impiegare
regolatori dozzinali o similari con la stessa configurazione di
cavi, deve essere rigorosamente originale o equivalente.

Alberto Re mag/2021 2 di 9
Il relè delle frecce deve essere dimensionato non solo in
base alla tensione di esercizio ma anche in base al carico
delle lampadine.
Il TT, a differenza dell'XT, monta lampadine più piccole
di dimensione e quindi anche di potenza. In particolare il
TT monta lampadine che possono essere da 5w o 10w
l'una.
Sul relè vi è segnata la frequenza di lampeggio, la
tensione, e il carico “x2”, che sta ad indicare che supporta
contemporaneamente due lampadine con quel carico.
Il relè deve essere rigorosamente a 2 poli e lo possiamo
trovare sia meccanico che elettronico.

Le lampadine montate sul TT sono le seguenti:


• Faro anteriore Hi/Lo BA20D (12v 35/35w o 45/40w)
• Lampadina strumentazione T5 (12v 3,4w)
• Lampadine frecce BA15S 1156 (12v 10w)
• Posizione e stop posteriore BAY15D 1157 (12v 21/5w)

La sigla “chips 1156” sta ad indicare un solo contatto sulla base


della lampadina, mentre la sigla “chips 1157” sta ad indicare due
contatti sulla base della lampadina.

É possibile montare anche lampadine led, l'unica accortezza da


avere è sulle lampadine delle frecce, perché, avendo un carico
minore, potrebbero farci riscontrare problemi con il relè.

Alberto Re mag/2021 3 di 9
La batteria, nella modifica a 12v, non è
essenziale, esattamente come nel sistema a 6v.
Nell'impianto a 12v, ha la funzione di mantenere
un carico adeguato sul rad/reg, in modo tale che
quest’ultimo eroghi sempre i 13.5v; in oltre,
funge da “polmone”, ovvero tampona i cali di
tensione dati dall'abbassamento dei giri motore
o dall'impiego nello stesso momento di luci,
frecce e clacson.

Nella modifica al TT è possibile impiegare la


batteria dell'XT350 (YB3L-B) da 3Ah o, se si
preferisce, anche una batteria che eroghi 5Ah
tipo quella del 2KF (YB5L-B), nel caso volessimo mettere una presa usb stando tranquilli.
Non ha senso montare una batteria più grande, perché non ne abbiamo necessità e
diverrebbe poi complicato trovargli un alloggiamento.
In entrambi i casi, qualsiasi batteria a 12v andremo a montare, sarà
necessario realizzare un vano batteria, da allocare al posto di
quello originale della batteria da 6v.
Una soluzione molto comoda è anche quella di impiegare una
batteria a gel. Non dovremo più preoccuparci di rabboccare l'acido o
avere sempre il timore che l'acido possa rovinarci la moto.

Necessario è un connettore generico di facile


reperibilità, da 4 poli, per faston da 6.3mm.
Il connettore generico servirà per sostituire quello
originale del rad/reg, dato che è difficile reperire
il connettore originale opposto; quello presente
sulla treccia nell'impianto dell'XT350 per capirci. È
la soluzione più facile e sicura, dato che sarà il
punto nevralgico dove passerà tutta la corrente
per l'illuminazione; sempre che non si abbia a
disposizione un impianto XT da poter razziare, per
prelevare il connettore originale opposto
corrispondente.

La sostituzione del
connettore originale è molto facile, è sufficiente fa uscire i
faston maschi dal connettore originale facendo pressione sulla
lamellina presente sul faston stesso, e sfilandolo. Basterà
rinfilarlo nel nuovo connettore generico, fino a che non
scatterà la lamellina che blocca il faston.
L'ordine dei connettori non per forza dev'essere uguale
all'ordine originale pur che il connettore opposto abbia l'ordine corrispondente.
Alberto Re mag/2021 4 di 9
Facoltativo è il reperimento di questo
connettore, presente sull'impianto del TT350
nella funzione di connettori per il devioluci o
sull'impianto dell'XT350 per collegare lo
statore all'impianto.
Sarà quest'ultima la funzione per la quale ci
servirà questo connettore.
Nel caso non riuscissimo a reperirlo, non disperate, potremo utilizzare un qualsiasi
altro connettore, però saremo obbligati a tagliare il connettore originale dello statore
per crimparci il nuovo connettore.

Il volano conviene mantenere l'originale, monta senza nessun problema sul nuovo
statore, e ci da un buono spunto ai bassi, al contrario del volano XT decisamente più
pesante.

Il clacson possiamo lasciare quello originale a 6v del TT, una volta eseguita la modifica
basterà solamente regolarlo tramite il dado anteriore e una piccola vite posta sul retro, che
tara la tensione; funzionerà senza alcun problema.

Alberto Re mag/2021 5 di 9
COME ESEGUIRE LA MODIFICA

Cominciamo con il rimuovere il Regolatore ed il


raddrizzatore da 6v e montiamo il nuovo rad/reg da 12v al
posto del vecchio regolatore: i fori del rad/reg sono leggermente
più stretti rispetto i fissaggi del telaio, basterà con una lima
tonda asolare ed allargare verso l'esterno i buchi del rad/reg.

Passiamo a sostituire il relè delle frecce e tutte le lampadine.

Dopo di ché sostituiamo lo statore: rimuovere il carter in plastica, rimuovere il volano con
l'estrattore M27P1L (diametro 27 passo 1 sinistro) facendo attenzione a non perdere la
chiavetta (pezzettino di metallo a mezzaluna nella scanalatura dell'albero), si svita lo statore
dal carter centrale e si avvita lo statore XT350, che avrà in più un cavo azzurro con un
capocorda, lo fissiamo lungo alla guaina dello statore assicurandoci che non svolazzi in giro
(serve per il sensore della folle non presente sul TT); rimontiamo il volano facendo sempre
attenzione alla chiavetta, e dopo il carter in plastica, assicurandoci che sia ben sigillato con
la guarnizione.

La modifica vera e propria consiste in questo cavetto che ci permette di replicare i


collegamenti dell'XT350 senza toccare in alcun modo l'impianto elettrico originale del TT.

Analizziamo il cavetto e poi vediamo come collegarlo nell’impianto: il connettore nero


(recuperato da un impianto TT) prende la corrente dallo statore con i cavi bianco e
giallo/rosso, e la manda al rad/reg tramite il connettore bianco; il cavo giallo/rosso si
sdoppia per dare corrente direttamente al faro.
Il cavo nero collega la massa dallo statore al regolatore e anche lui si sdoppia per
collegarsi alla massa dell’impianto.
Il cavo rosso prende la corrente raddrizzata e regolata per mandarla alla batteria e alla
chiave.

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Con il tratteggio blu, nello schema, sono segnati i
componenti rimossi (regolatore e raddrizzatore) ed è anche
segnata una parte dell’impianto che non utilizzeremo perché
necessaria solo per il 6v; questa parte di impianto termina
con il cavo bianco/giallo del regolatore ed il cavo bianco
collegato precedentemente allo statore. Per evitare
confusione questo circuito lo facciamo “morire” collegando
i due cavi assieme (caso vuole che i connettori siano uguali).

Il vano batteria è possibile realizzarlo ritagliando l’airbox dell’XT350 per la batteria da


3Ah, o se si monta una da 5Ah e possibile prendere il box batteria del 2KF; in entrambi i
casi vanno costruiti degli attacchi per fissarlo al posto di quello da 6v.
Personalmente io l’ho realizzato con lamiera inox saldata al tig.

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COLLEGARE IL CAVETTO DI MODIFICA

A questo punto passiamo a collegare lo statore


alla centralina tramite i connettori di accensione e
colleghiamo il connettore di illuminazione al
rad/reg tramite il cavetto che abbiamo costruito.

Dopo di che possiamo collegare


il cavo nero all’impianto nel
relativo “connettore doppio”
(quello cerchiato in foto).
Il cavo rosso lo andiamo a
collegare all’impianto con il
corrispettivo cavo rosso che
abbiamo in precedenza
scollegato dal raddrizzatore 6v.

Mentre, il cavo
giallo/roso, sempre al suo
corrispettivo giallo/rosso
dell’impianto.

La logica dei collegamenti del “cavetto modifica” è facilmente comprensibile dallo


schema; questi collegamenti li troviamo segnati in rosso.
Nello schema della modifica, non è stato possibile rappresentare i connettori che
utilizzeremo per questioni grafiche.

Come già anticipato, se non riuscissimo a reperire il connettore, quello che nel mio caso
è nero, possiamo utilizzare un qualsiasi altro connettore generico, dovremo però sostituire
anche in connettore di illuminazione dello statore.

Alberto Re mag/2021 8 di 9
VARIANTE FARO SOTTO CHIAVE

Nello schema sono segnate due varianti (*1 e *2): *1 indica il


collegamento con il faro sotto l’accensione del motore, come
nell’impianto originale a 6v; mentre *2 indica il collegamento
per mettere il faro sotto chiave, in questo caso è essenziale la
presenza della batteria, inoltre è l’unico caso in cui è necessario
un piccolo intervento sull’impianto.

*1 : Il collegamento viene effettuato, come già visto, con lo sdoppiamento del cavo
giallo/rosso collegato al cavo giallo/rosso che esce dalla treccia dell’impianto;
quest’ultimo cavo (giallo/rosso che esce dall’impianto) in precedenza era collegato al
vecchio statore 6v.

*2 : Il collegamento viene effettuato con il cavo giallo/rosso, che esce dalla treccia
dell’impianto, collegato al cavo marrone, sempre dell’impianto, derivante dalla
chiave; il punto più comodo dove fare il collegamento al marrone è connettore del
relè frecce.
Il cavo giallo/rosso che esce dall’impianto, è sempre quello che in precedenza era
collegato al vecchio statore 6v.

Avremo bisogno di un cavetto marrone e


di un faston tondo femmina (reperibile da
una treccia del TT o in rete) per fare uno
sdoppiamento.
Sarà sufficiente estrarre il faston dal
connettore del relè, e crimpare lo
sdoppiamento assieme al marrone del relè
con un nuovo faston, oppure stagnare lo
sdoppiamento sul faston già presente; dopo
di che basta rimontare il faston nel
connettore.

Crediti

Alberto RE
alby.re98@gmail.com
https://www.facebook.com/alberto.re.142
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