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Se Santa
Croce era ed è un centro antichissimo di cultura francescana e Santo Spirito ospitava l'ordine agostiniano, Santa
Maria Novella era per Firenze il punto di riferimento per un altro importante ordine mendicante, i domenicani. (2)
L'esterno è opera di Fra Jacopo Talenti (architetto e frate domenicano) e Leon Battista Alberti (architetto, figura
poliedrica del Rinascimento). L'interno racchiude capolavori straordinari, tra cui la Trinità del Masaccio (terza
campata navata sinistra), gli affreschi del Ghirlandaio (Domenico Bigordi, (bottega dove cresce anche giovane
Michelangelo) (cappella Tornabuoni/maggiore) e il Crocifisso di Giotto (navata centrale). (3)
La Basilica di Santa Maria Novella fu fondata da dodici frati domenicani provenienti da Bologna nel ‘200, laddove
sorgeva all’epoca la piccola chiesetta di Santa Maria delle Vigne, nome dovuto alla ricca coltivazione di vigneti che
circondava la struttura. (4)
Dagli anni Quaranta del Duecento venne accordato ai frati il permesso, dal Vaticano, di concedere indulgenze a
chiunque volesse partecipare con un contributo economico all’ampliamento della chiesa: cosa che diede inizio ai
primi lavori di ristrutturazione che avrebbero portato Santa Maria Novella all’attuale splendore.
Iniziò così, con la Cerimonia della Posa della Prima Pietra del 1279, una serie di lavori che si concluse verso la metà
del ‘300. Furono ultimati in primis la facciata, il campanile e il convento***, dopodiché in seguito alla consacrazione
del 1420 (papa Martino V) fu ridisegnato il portale, ad opera di Leon Battista Alberti su commissione della famiglia
fiorentina dei Rucellai, e modificato con nuovi lavori che si conclusero cinquant’anni dopo. (5)
- Campanile: Il campanile si vede bene da piazza della Stazione. Fu eretto tra il 1332 e il 1333 da Jacopo Talenti,
usando però le fondazioni più antiche, della metà del XIII secolo. Lo stile è tipicamente romanico, con trifore a tutto
sesto ed archetti pensili (elemento architettonico composto da file di piccoli archi ciechi, di solito poco sporgenti
dalla muratura), anche se la ripidissima copertura cuspidata è un elemento gotico. Raggiunge un'altezza di oltre 68
metri. (6)
- Convento: Annessi alla chiesa si trovano gli edifici del convento. Chiostro Verde (cortile porticato con affreschi
Paolo Uccello, costruito da Talenti), Cappellone degli Spagnoli (antica sala capitolare della chiesa, famosa per il ricco
ciclo di affreschi di Andrea di Bonaiuto (pittore fiorentino ‘300) (4) e refettorio oggi fanno parte del Museo di Santa
Maria Novella. (6)
Vasari intervenne sulla Chiesa Santa Maria Novella verso la fine del ‘500, per adattarla ai canoni architettonici della
Controriforma, come accaduto anche per la Chiesa di Santa Croce. Trecento anni dopo, vi fu l’ulteriore intervento
dell’architetto Enrico Romoli, che modificò ulteriormente l’architettura della chiesa e ancora, nel 1999, un ulteriore
restauro è stato effettuato in occasione del Giubileo dell’anno 2000. (7)
Nel 1919, la Chiesa è stata nominata basilica Santa Maria Novella minore da Papa Benedetto XV.
La basilica è, letteralmente, la casa del re e cioè del Signore. Viene infatti dal greco basileus, che significa re, e da
oikos, che vuol dire casa. Ogni chiesa, quindi, può essere considerata una basilica, ma la Chiesa attribuisce solo ad
alcune di esse tale definizione: ciò avviene in funzione della loro importanza e valore artistico. Oltre a questo, la
basilica deve possedere i mezzi necessari a mantenere il decoro richiesto dal titolo. Il duomo, dal latino domus
(casa), è sempre la casa di Dio ed è la chiesa più importante di una città, per lo più in stile gotico con pilastri e volte
che ne esaltano lo slancio in verticale. Se il duomo si trova presso una città che è sede vescovile, prende il nome di
cattedrale, ossia la chiesa principale della diocesi, detta così perché il vescovo ha lì il suo trono o “cattedra”.