Sei sulla pagina 1di 2

La pittura è la terza forma d’arte.

La pittura su tavola/ pala ligneo viene eseguita su legno, su delle tavole a cui vengono date delle
particolari forme e dimensioni. Per dipingere su queste tavole di legno, si esegue un lungo passaggio
preparatorio, è una specie di intonaco. Un altro modo di dipingere uno dei più rari, (all’inizio viene
usato poi viene abbandonato) si attacca come se fosse un foglio/ pergamena si fissa molto bene e
poi si dipinge sulla pergamena. La pergamena è un materiale ed è supporto molto resistente perché
è fatta dalla pelle di animali. Successivamente si passa al colore, si usavano i colori a tempera (che
erano fatti da albume d’uovo, per dargli la consistenza) che però non erano lucidi, privi di
brillantezza. In questo periodo c’è la costruzione di chiese, affreschi però le caratteristiche di questo
periodo sono le pitture su tavola.

Intorno alla fine del 1100-1200 si avvia in Italia, poi in tutta Europa, una nuova tipologia di dipinti
cioè quelli su tavola, eseguito sul legno trattato. Le diverse tipologie di dipinti su tavola possono
essere raggruppate in 3 categorie:

1. la croce dipinta, è una pittura che nelle tavole di legno imita / crea un vero è proprio
crocifisso (il crocifisso è una serie di tavole, tutte incastrate l’una con l’altra. il soggetto
principale, quello che sta sopra, cioè Gesù è sempre rappresentato inchiodato)
particolarmente grandi che molto spesso venivano appesi nell’arco trionfale delle chiese,
oppure poche volte viene elevata sopra l’altare.

2. la Maestà, in generale i dipinti quando sono detti in Maestà raffigurano un personaggio


assiso in trono (può essere Gesù o altre figure). Il più famoso soggetto rappresentato in
maestà è la Vergine Maria. Il tema iconografico (soggetto) della Madonna in Maestà
rappresentata la Vergine come Regina dei Cieli del paradiso e dell’universo assisa in un trono
e circondata dalla sua corte celeste fatta di angeli, santi. La Madonna è intenta a mostrare al
fedele tenendolo dolcemente tra le sue braccia il bambino Gesù benedicente. Essendo la
regina dei cieli cioè una regina spirituale, il fondo per rappresentare il regno spirituale dei
cieli sarà l’oro.

La Vergine è assolutamente presentata gerarchizzata, cioè è grandissima sarebbe ancora più grande
se fosse in piedi, è più grande rispetto agli angioletti.

3. la pala agiografica, è una rappresentazione al centro di un Santo con affianco gli episodi che
narrano la sua vita e come è divenuto Santo.
La Pala d’altare, si chiama pala perché è una pala lignea, è un’opera d’arte sacra devozionale (è un
oggetto sacro che rappresenta un soggetto cristiano a cui rivolgere un saluto, pensiero o una
preghiera nell’ambito del rapporto visivo tra il fedele e quello che può trovare rappresentato),
spesso di grandi dimensioni, posta sopra l’altare o immediatamente dietro di esso, in una chiesa
cristiana. Si diffuse a partire dal Medioevo, quindi dal 1200 e rappresenta il fulcro iconografico (è il
riferimento dell’immagine dipinta fondamentale) del culto celebrato nella chiesa. È abbastanza raro
che nelle chiese cristiane ci sia il crocifisso e anche la pala d’altare, di solito o c’è uno oppure l’altro.
La differenza tra un crocifisso e una pala è che il crocifisso assume la forma della croce e dentro è
rappresentato Cristo in croce, invece la Pala d’altare è un dipinto molto importante che ha forma
rettangolare poi diventerà molto complessa.

Ci sono 2 tipologie di Pale d’altare:

4. la Pala d’altare con la Madonna, che non è in Maestà e ci presenta è una Pala rettangolare,
la più semplice
5. la Pala agiografica con al centro San Francesco è una pala cuspidata perché invece di finire
con un rettangolo con il lato semplice forma un triangolo acuto; è una pala che rappresenta
il Santo a cui è dedicata cioè che i fedeli guardano perché sono devoti a San Francesco, ma
che nei fianchi rappresenta delle scene che lo hanno portato a divenire santo.

Potrebbero piacerti anche