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SCHEDA FILM SAMI BLOOD

(CL comunicazione interculturale, corso di Antropologia culturale, prof. Vignato)

Temi di riflessione (saranno anche oggetto di domande d’esame, quindi vi invito a pensarci con attenzione).
Il film non è una ricerca, anche se contiene elementi di ricerca storica ed è molto ben documentato. Lo
prendiamo qui come un’occasione di esercitare gli strumenti di osservazione e analisi forniti
dall’antropologia per leggere un contesto.

1) Che cosa vuol dire “rivolgere uno sguardo critico”? Che cosa si intende, in antropologia, per
“approccio critico” a un oggetto di studi?
Analizzare qualcosa in maniera imparziale: prima condizione è la distanza. La signora volge uno sguardo
al suo passato: non è imparziale, perché è coinvolta sentimentalmente.
Ci sono due ordini narrativi: il funerale della sorella con i ricordi di Elle-Marja, il passato.
Sguardo critico: prova a cambiare il punto di vista, prova a spostarsi, come fa l’antropologo. Il film
prova a vedere quale sia il punto di vista del nativo. Non si fida della prima comprensione, non è
soddisfatto del primo livello di narrazione, ma si spinge più a fondo.
Il compito dell’antropologo è critico e svelare la distanza tra i vari punti critici. Comprendere una
situazione in maniera più acuta. Non cerca di mediare, tra le culture ma di analizzarle a fondo. Non
deve esserci adesione a un particolare punto di vista.

2) “Etnia” e “razza”. In che senso sono rilevanti per il tema trattato nel film?
Il gruppo Sami subisce una forte repressione culturale da parte delle autorità statali: fa parte di un
processo di purificazione e normalizzazione di un gruppo culturale la cui tradizione viene considerata
subordinata a quella dominante dello stato svedese. C’è un forte etnocentrismo da parte degli
oppressori e i Sami sono considerati inferiori, segregati quasi appartenessero a una “razza” diversa.
Ciò rimanda al fatto che la presunta sottomissione dei Sami è un concetto culturale derivato da un
pregiudizio errato. I giovani Sami sono di conseguenza educati a diventare dei buoni svedesi,
elevandosi dal loro stato di inferiorità.

3) Processi di “naturalizzazione” e “reificazione”. Come sono mostrati nel film?


L’etnia colonizzata è inferiore, non umana e naturalmente segregata nel suo territorio. Razzismo
progressista: le scuole per i Sami, in cui insegnano lo svedese, come condizione di elevazione dal loro
stato di inferiorità. (Prendono in giro Elle-Marja perché parla spesso svedese).
Misurazione dei corpi: atteggiamento come verso un animale femmina a cui l’uomo ha diritto (ragazzi
svedesi che guardano). Adesione a un’ideologia dominante: difficile da abbandonare.

4) Relazione con l’ambiente. In relazione alle pagine del manuale a cui si riferisce(lezioni non ancora
svolte)., che cosa contraddistingue i Sami?
Spostamento: da un ambiente a un altro, ma anche da una mentalità a un’altra.
Antropologia dell’ambiente: esiste un continuo scambio con l’ambiente che li circonda. Spostarsi assume
un significato più profondo: rimodulare la parte di sé che si costruisce nell’ambiente.
Arte del catturare la renna: è l’essenza culturale che non scinde dall’ambiente.
In città l’essere umano è individuale e “messo” su una scacchiera: azione sull’ambiente come se le
persone ne fossero alienate, chi è lì è libero: si progetta l’ambiente secondo questa idea. Elle-Marje è
come se fosse un’esperta tra il suo popolo. Antropocene: era dell’uomo sulla terra.

5) Il corpo (lezioni non ancora svolte). Che cosa “succede” nel /tramite il corpo della protagonista?
Il corpo dei Sami deve essere controllato perché corrisponda all’idea di “puro svedese” che è
incentivata dalle autorità. Elle-Marja e gli altri bambini vengono controllati dalla testa ai piedi, il loro
comportamento è guidato, sono educati ad acquisire un’idea di essere umano corrispondente a
quella propinata dalle autorità politiche.
6) Ultima scena. In che senso il processo identitario è, appunto, un processo, e non una questione di
etichette? Che cosa vediamo, che cosa è suggerito?
Il processo identitario è la costruzione del sé in rapporto con il “noi”. Elle-Marja per cercare un’identità
che senta veramente sua si allontana dalla sua origine, per fare esperienza di una nuova sé stessa che
vuole costruire. Vuole trovare il proprio posto nel mondo e nel farlo si allontanerà dalla famiglia,
costruendosene una sua secondo uno stile di vita molto diverso. L’uccisione definitiva della renna
dimostra il distacco dalla famiglia e l’inizio di un nuovo percorso, che comunque la porterà ad affrontare
ancora il suo passato quando deve andare al funerale della sorella.

7) Che differenza corre fra questo film e un film etnografico?


Questo film cerca di ricostruire un processo storico di trasformazione di una cultura attraverso gli occhi di
un singolo individuo. Un film etnografico dovrebbe mettere in gioco l’osservazione partecipante, ovvero
entrare “nei panni” della popolazione studiata, ma comunque mantenendo uno sguardo critico e
imparziale.

Elle-Marja nega le proprie tradizioni, facendo arrabbiare tutto il suo gruppo Sami.

Qual è l’oggetto di studi di questo film?


“Lapponia” è un latinismo, sguardo coloniale per Svezia, Norvegia, Russia. Luoghi considerati invivibili,
quindi le popolazioni sono considerate barbare.
I Sami non sono specifici di uno stato solo. Risiedono in molti luoghi, secondo il punto di vista occidentale:
loro non hanno confini politici territoriali.

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