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Il giusnaturalismo:

E’ un movimento che si colloca a cavallo tra il 17° e 18° secolo, è parte inoltre di un

movimento ben più ampio. Il modello giusnaturalistico è un modello dicotomico che

contrappone lo stato di natura allo stato civile. Questi due modelli sono antitetici e

non necessariamente si deve passare dallo stato di natura a quello civile, per il

passaggio serve una convenzione.

Christian Wolf

Egli nasce a wroklow, che ora attualmente si trova in Polonia, all’epoca città sassone,

nel 1679 e muore nel 1774. È un filosofo sistematico e definisce la filosofia la

scienza del possibile. Da giovane frequenta il ginnasio cittadino, scuola protestante

dove si trasmetteva la dottrina evangelica. Successivamente si iscriverà all’università

per studiare matematica. Egli scrive quasi su tutto lo scibile umano. Nel 1720 inizia a

scrivere di psicologia. In seguito invece otterrà la cattedra presso l’università di Alle

dove insegnerà matematica e fisica. ( si ricordi che siamo nel periodo nel quale viene

scoperto il calcolo infinitesimale).

In wolf è molto riccorrente l’immagine della catena intesta come “nexum rerum” che

funge da connessione tra gli enti osservabili nel mondo.

Il suo modus operandi si basa sul:

principio di non contraddittorietà riscontrabile già in Aristotele e il principio di

Ragion sufficiente. Secondo il principio di non contraddittorietà una cosa non può

essere e contemporaneamente non essere mentre per il principio di ragion sufficiente


c’è sempre una ragione, tutta la realtà collegata come una catena. Questo significa

che se i principi non sono saldi tutto crolla, se manca un anello tutto salta.

Il modello di wolf inoltre non lascia spazio al miracolo; nega la libertà dell’uomo e

sostiene che anche Dio non può fare miracoli, e inoltre sostiene che una società civile

può fiorire anche non conoscendo la religione cristiana, di fatti non è necessaria la

rivelazione divina cristiana. Ovviamente una dottrina del genere però riscontra delle

critiche e per questo suo modo di pensare viene condannato dai Pietisti, di fatti del

1723 Wolf viene condannato e bannato dal Brandeburgo pena l’arresto e

l’impiccagione.

Nel 1728 vede la luce l’opera “logica Latina” volume di più di 1000 pag,opera

mastodontica infatti per questo viene anche accusato di pedanteria. Quest’opera ha

una premessa che è una sorta di trattato nel trattato.

Inoltre wolf individua due metodi filosofici; questi sono il metodo dimostrativo e il

metodo didattico. Per quanto riguarda il primo significa che dobbiamo studiare prima

la scienza dell’essere poi passare alla scienza dell’anima e poi alla logica. Per quanto

riguarda il metodo didattico diciamo che la logica viene premessa allo studio

dell’ontologia (studia la natura dell’essere) e della psicologia. (si tratta di un metodo

che fornisce i mezzi).

Nel 1730: FILOSOFIA PRIMA O ONTOLOGIA

1731:COSMOLOGIA DEL MONDO

1736/37: PARTI DELLA TEOLOGIA NATURALE


Ricordiamo che nel 1740 Wolf tornerà ad Alle, ma da questo periodo in poi indurrà al

pedantismo. Di fatti il sovrano lo induce anche a scrivere le istituzioni ma il suo

successo quando scrive quest’opera è già ai minimi termini; subisce un processo di

oblio.

1738: 2 volumi di FILOSOFIA PRATICA UNIVERSALE

1749: IUS GENTIUM

1750: ISTITUTIONES

1754: PRIMO LIBRO DELL’ECONOMICA, ULTIMA OPERA CHE RESTA

INCOMPLETA.

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