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Politica monetaria
1. Concetti fondamentali
Le banche accordano crediti alle famiglie e imprese, eseguono pagamenti e ricevono depositi dai
loro clienti. Queste operazioni non sono necessariamente in equilibrio, quindi le banche si prestano
reciprocamente denaro a breve o brevissimo termine su un mercato denominato mercato
interbancario o mercato monetario. Le banche possono sempre rivolgersi alla banca centrale per
ottenere liquidità la quale può correggere quelli che considera eccessi o insufficienza di liquidità,
agendo sui tassi di interesse che cerca di mantenere stabili.
La banca centrale fornisce liquidità alle banche accreditando i conti delle banche presso se stessa a
fronte di un acquisto di asset delle banche (vendevoli in caso la BC intenda ridurre la liquidità)
oppure svolgendo un ruolo di intermediario in operazioni di repurchase agreements (repo). In
questo ultimo caso la BC presta liquidità alle banche per un periodo determinato e riceve in
garanzia un pacchetto di asset delle banche, il cosiddetto collateral.
Queste modalità di fornitura di liquidità sono definite operazioni di mercato aperto dal momento
che la BC interviene sul mercato senza accordi specifici con le singole banche.
La moneta creata dalla banca centrale e iniettata nell'economia è la moneta metallica, bancononte e
somme accreditate sui conti delle banche commerciali presso la banca centrale. Questa moneta
viene chiamata moneta ad alto potenziale e classificata come M0 e appare come un debito nel
bilancio della BC. All'attivo del bilancio, al netto degli haircuts, si trovano i titoli acquistati dalla
BC.
Aggregati monetari:
M0 - Moneta ad alto potenziale
M1 - M0 + Depositi a vista
M2 - M1 + Depositi a termine con scadenza entro 2 anni
M3 - M2 + Titoli scambiabili nel mercato monetario con scadenza entro 1 anno
Supponiamo che un cliente c depositi presso la banca A una somma pari a 100€. La banca deve
1
depositare presso la BC una somma pari a r(100) a titolo di riserva, r si denomina coefficiente di
riserva. Quindi il valore disponibile dei depositi della banca A sarà pari a:
100 − r100 = 100(1 − r). La banca A potrà quindi concedere ai propri clienti, in un altro deposito,
una somma pari a 100(1 − r). Di questi depositi dovranno essere dati in riserva sempre una
quantità pari a 100(1 − r)r presso la BC, disponendo quindi di
100(1 − r) − 100(1 − r)r = 100(1 − r)(1 − r) = 100(1 − r) . Continuando con i prestiti
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secondo questo sistema che si chiama moltiplicatore monetario si ha un aumento virtuale della
massa di moneta nell'economia. Il moltiplicatore corrisponde a un coefficiente pari a
1 − [b + r(1 − b)] in cui b indica il coefficiente di deposito come riserva.
Marginal landing facility: tasso marginale di prestito (quanto costa un presti da parte della
banca centrale)
Marginal deposit facility: tasso marginale di deposito (qual è il tasso di interesse per i
depositi presso i conti accessi nella BC)
Ne segue che il tasso di prestito nel mercato interbancario deve inserirsi entro questi due limiti. La
media dei tassi di prestito interbancario di brevissima durata, calcolata su un paniere di intermediari,
si chiama EON I A.
Gli sturmenti della BCE
La BCE è un'istituzione federale dell'UE il cui statuto è stabilito dal Trattato sul funzionamento
dell'UE. È diretta da un comitato esecutivo di sei membri (Executive Board), tra cui il presidente e
il vicepresidente. La politica monetaria della BCE è decisa dal Consiglio dei governatori
(Governing Council), composto dall'Executive Board più 17 governatori delle BC dei paesi che
hanno adottato l'euro.
La politica monetaria è gestita in modo decentralizzato grazie all'Eurosistema, formato dalla BCE e
dalle 17 banche centrali di ciascun paese euro (le banche che hanno sede in Italia si finanziano
presso la Banca d'Italia).
Il SEBC, sistema europeo delle banche centrali, è invece costituito dalla BCE e da tutte le banche
centrali dei pausi dell'UE.
riserve obbligatorie
due permanent facilities (prestiti per 24h a tassi elevati, depositi a breve a tassi bassi o
negativi)
operazioni principali di rifinanziamento, con repo garantiti da titoli di stato settimanali
strumenti non convenzionali
2. Teorie
P Y = MV
in cui:
Y = PIL
Supponiamo che V si evolve a un tasso costante e indipendente dalla politica monetaria, per
esempio a causa delle innovazioni finanziarie. Se la BC controlla il tasso di crescita della massa
monetaria, allora per un dato tasso di crescita del PIL, si ha che la BC controlla anche l'inflazione,
infatti, differenziando P Y = M V (usando ln) si ha:
ΔP ΔV ΔM ΔY
= + −
P V M Y
Un aumento della massa monetaria aumenta il valore reale dei depositi monetari (nel breve), con
effetti sui tassi d'interesse reali e il consumo. Un aumento della massa monetaria nel breve provoca
una diminuzione del tasso d'interesse (sui prestiti) in quanto l'offerta di moneta è superiore alla
domanda. A seguito della diminuzione del tasso di interesse si ha uno stimolo sulla domanda di beni
e servizi. Nel lungo periodo pero l'aumento dei prezzi fa crescere la domanda di moneta, riportando
il tasso di interesse e tutte le grandezze reali al loro livello iniziale.
3. Politiche
t t
Il tasso di interesse dovrebbe aumentare in presenza di inflazione, al fine di rendere più oneroso il
costo del denaro che concorre all'aumento dei prezzi, mentre al contrario dovrebbe diminuire nelle
fasi recessive, contribuendo a dare impulso alla crescita. Nella formula di Taylor il tasso di interesse
fissato dalla Banca Centrale viene
derivato proprio dai valori di inflazione e crescita del Pil.
in cui:
(y − y
t
¯ ) = output gap (y
t
¯ obiettivo di lungo periodo)
(π − π̄) = (y − y
t t
¯ ) sono uguali a zero.
π y
(πt − π̄)
a =
π̄
3.2 Le istituzioni
In presenza di aspettative razionali, non è possibile una scelta tra disoccupazione e inflazione,
nemmeno nel breve periodo: gli agenti privati si rendono conto dell'incentivo della BC a sfruttare il
trade-off tra inflazione e disoccupazione e questo porta a un inflation bias senza alcun
miglioramento dell'occupazione. Quindi la politica monetaria può essere delegata a un'agenzia
indipendente. Inoltre, il governo può essere interessato ad avere un'inflazione più alta per poter
coprire le spese sul debito pubblico, generando però l'effetto di una tassazione sui redditi e sui
risparmi, ciò che viene chiamato signoraggio.
3.2 A Indipendenza e responsabilità
Modi di conservazione della credibilità delle BC:
Indipendenza statutaria: in UE lo statuto della BCE è inserito all'interno del Trattato sul
funzionamento dell'UE, il TFUE, avendo quindi un valore sovranazionale.
Il commitment: adottare regole fisse di politica monetaria o fissare tassi di cambio.
profilo apolitico dei banchieri centrali
mandati di lunga durata: 8 anni nella BCE.
contratti incentivanti
trasparenza
L'inflazione crea una forte variabilità dei prezzi con conseguente riduzione degli intestimenti.
L'inflazione può anche essere troppo bassa. Essa rischia di scatenare un fenomeno di trappola della
liquidità. La politica monetaria è impotente quando il tasso d'interesse è molto basso.