First best: nella teoria del benessere la soluzione di first best è quella che conduce a un ottimo di Pareto ovvero una
situazione nella quale non è possibile accrescere il benessere di un individuo senza diminuire quello di un altro.
Quando i vincoli non permettono il raggiungimento del first best allora la migliore soluzione possibile si definisce
di second best.
Le aspettative sono dette razionali quando gli attori economici sfruttano tutta l'informazione disponibile sulle
variabili pertinenti le loro decisioni. L'aspettativa razionale di una variabile si definisce utilizzando il concetto di
speranza matematica (valore atteso), e tiene conto dell'informazione disponibile.
Tra gli strumenti di politica economica troviamo: la politica monetaria, la politica di bilancio o fiscale,
regolamentazioni, strutture dei tributi diretti e indiretti sulle famiglie e sulle imprese, sussidi e
trasferimenti della sicurezza sociale, sclete di spesa e investimento pubblico e decisioni particolari.
Infine, le istituzioni, vincoli formali (regole, leggi, costituzioni) e informali, condizionano il
funzionamento dei mercati e di conseguenza influenzano l'efficacia degli strumenti di politica economica.
Se vi sono meno strumenti che obiettivi si ricorre a dei trade − of f s. Il compito dell'economista è quello
di mettere in luce i trade-off, quello del politico di scegliere una combinazione tra obiettivi funzionale
agli orientamenti diffusi nella collettività.
2.2. A Allocazione
Si tratta di rimediare ai fallimeti dei mercati quali ad esempio la presenza di monopoli, esternalità,
asimmetrie informative fra agenti, incompletezza dei mercati, orizzonte temporale breve di alcuni gruppi
di agenti.
2.2. B Stabilizzazione
mira alla minimizzazione delle deviaizoni nel breve periodo rispetto all'equilibrio. Si ricerca una
maggiore efficienza del sistema economico, non migliarondone l'equilibrio ma facendo in modo di
raggiungerlo. Secondo Keynes l'intervento pubblico era giustificato dalla instabilità dei comportamenti
privati in risposta alle aspettative. Inoltre il sistema economico presenta alcune ridigità come ad esempio
quella dei salari e dei prezzi che non permettono un equilibrio tra il mercato dei beni e servizi e il mercato
del lavoro. Pertanto è necessario intervenire in assenza di meccanismi autocorrettori dei mercati
attraverso politiche di bilancio e monetarie dette anticicliche cioè concepite per mitigare le fluttuazioni
cicliche e scongiurare le depressioni.
2.2. C Redistribuzione
Per quanto la distribuzione dei redditi originata dall'equilibrio di mercato sia ottimale nel senso di Pareto,
essa non garantisce necessariamente giustizia sociale. L'intervento non è relativa all'inefficienza del
mercato. Occorre pertanto avvalersi di un approccio normativo per paragaonare assetti di redditi diversi e
determinare pertanto livelli di giustizia sociale preferiti.
Il tasso di sconto è il tasso d'interesse che bisognerebbe versare a un agente che disponesse di 1€ perché per lui sia
indifferente utilizzare questo euro oggi oppure disporre di 1+ρ fra un anno.
Si può definire una funzione di utilità intertemporale per ciascun individuo. Tuttavia occorre chiedersi se
questa rappresentazione semplificata può adattarsi a ciascun individuo e quindi se è possibile aggregare le
singole funzioni. Il criterio di Pareto permette di comparare solo una mimina frazione delle situazioni
possibili e ciò si può comprendere se si considera la curva di Atkinson e Stiglitz. In sostanza quando il
criterio di Pareto è soddisfatto occorre scegliere tra assetti di utlità alternativi tra loro, per farlo si può
ricorrere alla funzione di benessere sociale del tipo Γ(U , U , . . . , U ) in cui gli indici da 1 a m
1 2 n
rappresentano le categorie di individui che formano la società. A questo punto è possibile comparare due
distribuzioni dei redditi. Le funzioni più ricorrenti sono:
La funzione benthamiana non considera la distribuzione dei redditi tra gli individui in quanto considera
soltanto l'utilità totale, pertanto tra le alternative possibili si ha che nella curva di Atkinson e Stiglitz si
sceglie il punto con la massima utilità anche se la distribuzione del reddito è inegualitaria. Una soluzione
perfettamente egualitaria porta a una combinazione non Pareto-ottimale (ottenuto dall'intersezione tra
curva e bisettrice), in altre parole si rinuncerebbe al miglioramento contemporaneo di due distinti
individui soltanto perchè ci sarebbe una disuguaglianza tra i loro redditi. Il criterio della massima utilità
dei meno favoriti (maxmin), ispirato da Rawls, è favorita.
3.2. A La sperimentazione
L'apertura agli scambi internazionali è perseguita per i suoi effetti allocativi (specializzazione e benefici
di produttività indotti) ma il più delle volte produce effetti sulla distribuzione del reddito favorendo
fattori di produzione esteri più economici).
La deflazione, che rientra nelle politiche di stabilizzazione, può avere effetti in termini distributivi perchè
penalizza gli agenti indebitati e mantiene il livello di disoccupazione.