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La scolastica del medioevo

la cultura del tempo è tutta concentrata all'interno del cristianesimo (non solo nel
cattolicesimo).
Cattolicesimo ne fa da padrone.
La filosofia medioevale, viene fatta indicamente coincidere con il periodo che va dal crollo
dell'impero romano d'occidente 476 alla scoperta dell'america 1492, quindi copriamo 1000
anni e in questo periodo succedono alcune cose,m eventi a livello storico sociale e politico
che delineano forme diverse di pensiero soprattutto quello che concerne le riflessioni
filosofiche del tempo.la chiesa la fa da padron ein quanto le istituzioni educative sono nelle
mani della chiesa.
Filosofia del medioevo--> filosofia cristiana che riprende in toto la filosofia platonica
aristotelica e le adatta ai principi cristiani. Letti in chiave cristiana.
Nel primo periodo la cultura è nelle mani dei monaci perché nascono nel 6 secolo
esattamente nel 529 viene fondata l'abbazia di montecassino ad opera Benedetto da Norcia
(san benedetto da norcia è il protettore dell'europa) è importante così come e importante
l’ordine benedettino, perché
questi fossero luoghi di educazione prevalentemente rivolte ai monaci (novizi che volevano
diventare monaci che stavano all’interno dell’abbazia sotto l'educazione dell’abate). I
monasteri sono autarchici (bastano a se stessi) cercano tutto quello che devono consumare
lo producono quindi lavorano. accanto alla preghiera si mettesse il lavoro ora et labora.
Importantissima perchè vuol dire prega e lavora, nobilita il lavoro. Aristotele aveva fatto la
graduatoria del lavoro, chi faceva lavori manuali era inferiore ed era all’ultimo posto. San
benedetto dice che anche il lavoro era un modo per onorare dio quindi un modo nuovo per
onorare dio , i monaci avevano alcune ore solo di preghiera e alcune ora solo di lavoro.
Facevano tantissimi lavori diversi
Però quello più importante legato alla trasmissione della cultura e perché non si perdessero
le opere delle cultura greca latina e cristiana, era quello dei monaci amanuensi quelli che
copiavano i testi della letteratura latina i tesi della cultura greca, tuttavia i monaci nel
ricopiare i testi commettevano degli errori ed eliminavano delle parti (li censuravano) perché
potevano non essere in linea con i precetti cristiani e allora venivano eliminate o modificate.
L’educazione all’interno dei monasteri avveniva da parte dell’abate soprattutto erano
frequentati da coloro che sarebbero diventati monaci ma tuttavia c'erano anche in numero
ridotto alcuno laici (non sarebbero diventati religiosi) ma in misura estremamente ridotta e
soprattutto la maggior parte di coloro che frequentavano monastero erano persone abbienti,
perché l’istruzione non era per tutti non tutti potevano permettersela, e i monaci
permettevano le istruzioni a ceti minori ma in casi eccezionali.
pag 268
TIPI DI SCUOLE
● MONACALI O ABBAZIALI PER LO PIÙ CONDOTTE DAI MONACI COME QUELLA
DI MONTECASSINO
● EPISCOPALI SEDE DEL VESCOVO E SONO CONNESSE AD UNA CATTEDRALE
● PALATINE CHE SONO QUELLE CONNESSE ALLA CORTE

Centri culturali→ centri religiosi


Nascita delle università come centri culturali, A bologna a parigi e abbiamo visto che questi
centri di studio sono centri che non hanno la struttura che conosciamo noi ora delle
università ma sono associazioni corporative di maestri e studenti.
c’erano delle sede stanziali ma questi gruppi di studio erano itineranti si spostavano si
fermavano in sedi diverse.
l’importanza delle prime università formarono un classe di intellettuali che si affianca va ai
poteri tradizionali del regnium e sacerdozium potere temporale e potere spirituale.
riuscirono a superare le differenze di ceto crearono wquasi un nuova classe social ,m la
classe degli intellettuali,m sensibilità particolare nei confronti della conoscenza.
nelle università oltre a delle facoltà teologiche (oltre ad occuparsi di teologia) venivano
studiate le arti liberali (del trivio e del quadrivio quelle del trivio quelle letterarie la
grammatica la retorica mentre nel quadrivio quelle scientifiche).
in questo periodo c’è un forte interesse (elemento che segnerà cronologicamente i periodi
della filosofia medievale) il rapporto fede e ragione e nel modo di considerare questo
rapporto in periodi diversi si daranno teorie diverse. che sono due facoltà contrapposte
nell’uomo, oppure sono due facoltà conciliabili tra di loro, oppure sono complementari. nel
corso dello studio della filosofia medievale incontreremo san tommaso d’aquino aveva
recuperato la filosofia Aristotelica e l'aveva adatta al cristianesimo ed era uno dei massimi
esponenti del cristianesimo.
1 le scuole monacali le abbazie i monasteri dove i monaci hanno un ruolo molto importante
per la diffusione della cultura soprattutto monaci amanuensi, regola benedettina ora et
labora, che comincia a valutare in modo diverso il lavoro manuale che prima veniva
considerato molto inferiore
2 altro polo culturale le università centri di studio congregazione di docenti e allievi che
rappresentano una sorta di classe sociale nuova, privilegiata perché riceveranno dei benefici
dai comuni dei quali in cui si trovano, perché portano avanti qualcosa di particolare. gli
studenti rivestono anche ruoli di spicco all’interno dei centri in alcune università ricoprono
cariche di prestigio quelli che hanno in mano la gestione dei centri di studio (decisioni)
nuovo tipo di nobiotà (la gintilezza) chi è istruito è più gentile perché ha una capacità
intellettiva diversa riesce a riflettere ad avere dei punti di vista alternativi.
ignoranza malattia più brutta.
Filosofia medievale prende il nome di scolastica che deriva dall'insegnamento e parliamo di
maestri (anselmo d’aosta o tommaso d'aquino tutti e due diventati santi) i due esponenti più
significativi della scolasti filosofia cristiana del medioevo e fa particolare riferimento da una
concezione particolare del rapporto fede e ragione.
anselmo d’aosta è il primo utenti scolastico, benedittino e a lui interessa poter utilizzare la
ragione per dare una spiegazione razionale l’esistenza di dio contro tutti i vari obiettori di
questa affermazione. lu dice laddove la ragione vada in contrasto contro la fede, è la fede
che deve essere sempre tenuta in considerazione, essere primaria.
lui offre una prova ontologica a priori . a priori = prima di qualcosa ciò prima dell’esperienza ,
prima nel pensiero e poi nella realtà . abbiamo bisogno di utilizzare la ragione per poterlo
dimostrare ( a priori e non a posteriori, a posteriori dall'esistenza al pensiero, al contrario
dall’idea all’esistenza). PAG 271 ontologica si riferisce all’essere infatti esistenza si riferisce
all’essere
Essendo che dio non lo ha potuto vedere nessuno ma tutti hanno l’idea di dio quindi è
dall’idea che devo partire per dimostrare la sua esistenza. noi abbiamo l’idea di dio nel
nostro pensiero.
Quando so usa il termine dio l’idea che abbiamo è il massimo, l’assoluto. dio ha tutti gli
attributi più importanti (assoluti). se non esiste non è perfetto e allor perché io quando mi
riferisco all’idea di dio penso a wakka che di più grande non c'è. essendo che io lo penso
come qualcosa di perfetto è esistito. se gli tolgo l’esistenza gli toglierei una caratteristica
essenziale per la perfezione e non sarebbe più Dio. caratteristiche assolute di Dio.

TOMMASO D'AQUINO
tommaso è un domenicano quindi entra a far parte dei domenicani, quindi ha un visione un
pochino più in contrapposizione ai francescani che fanno riferimento a san francesco qui di
hanno una visione della regata (vita) molto più legata alla povertà umiltà rinuncia.
invece i domenicani sono più impegnati dal punto di vista dell'evangelizzazione attraverso lo
studio, infatti domenicani entreranno in massa nelle università per cui tommaso insegna a
parigi, e la sua interesse principale è quello di porsi contro coloro che sono non credenti e
contro coloro che invece hanno un atteggiamento di diffidenza ai principii cdristiani. anche lui
e propenso a fare delle dimostrazioni razionali riguardo il croistianesio.
ci dedicheremo alle sue dimostrazioni all’esistenza di Dio.
La filosofia si regge sulla ragione, tommaso ha come filosofia di fondo l'aristotelismo,
(teologia csirtianesimo) p andrà a recuperare aristotele, e i concetti della metafisica e nella
fisica, per poter dimostrare alcuni principio primo l'esistenza di Dio.
Anselmo se la ragione va in contrasto con la fede la fede è quella che ha il sopravvento
per tommaso c’è una separazione tra fede e ragione.
pag 278
DIMOSTRAZIONE DELL’ESISTENZA DI DIO PAG 286 fino a 288 invece che spiegarla
andiamo a pag 297 leggiamo le parole di Tommaso, il testo in cui parla delle cinque vie per
dimostrare l’esistenza di Dio.
L’esistenza di dio non è qualcosa di dogmatico cioè va accettato così com’è ma piuttosto
quello che può essere dimostrato con la ragione deve essere fatto come l’esistenza di dio
che viene da Tommaso dimostrato attraverso delle prove a POSTERIORI (contrario di
Anselmo) si parte dagli effetti e si arriva alla causa, dalle prove della realtà al pensiero.
parto dagli effetti che vedo e arrivo alla causa e se la causa è dio vuol dire che dio esiste.
per questa dimostrazione Tommaso riprende aristotele (principi metafisica e fisica,
attraverso i ragionamenti aristotele arriva e dimostrare l’esistenza di dio).
Leggiamo a pag 197
Le cinque vie per dimostrare l’esistenza di Dio
Le lezioni avvenivano ponendo una questione e si trovava un problema (e poi si
cominciavano a argomentazione) gli allievi fornit il problema discutevano il problema.
presentazione dell'ipotesi e degli argomenti contrari.
Argomentazione pro e contro. nel caso non si trovasse una risoluzione(accordo) ,
interveniva dixe dixit valeva o la posizione di aristotele, oppure poteva valere riguardo a
quello che diceva il maestro. presentazione dell'ipotesi e degli argomenti contrari.
Tommaso dice che dio è l'essere e l’uomo ha l'essere. Dio esiste ed è assolutamente
necessario, l'uomo è contingente, può esserci e può non esserci, il suo essere
dipende da Dio.

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