Sei sulla pagina 1di 10

Istituto Europeo di Design – A-A 2020/21

Classe prima – sezione B - interior design


Corso: Tipologia dei materiali 1
Docente: Alberto Campolunghi
Studentessa: Forcatura Maria

MICROCEMENTO
La parola che mi è stata assegnata è “stabile”, perciò ho deciso di intraprendere il mio
percorso di ricerca analizzando quei materiali che per me simboleggiano resistenza,
durevolezza e matericità.
Tutte queste caratteristiche sono racchiuse in un solo materiale: IL MICROCEMENTO.
Stabile vuol dire ben basato, quindi ben saldo, che sia ancorato al terreno o sulla
parete, è qualcosa di fermo.
Al di là del significato tradizionale, stabile può riferirsi a qualcosa di stabile nel tempo,
ovvero qualcosa che perdura nel tempo senza perdere le sue prestazioni iniziali.

Il cemento è stato il materiale simbolo dell’architettura del XX secolo, utilizzato nelle


strutture edilizie realizzate con l’ausilio di casseforme e armature.
Da materiale spesso e rude, con l’avanzare delle ricerche chimico-fisiche, si è ormai
trasformato oggi in un materiale sempre più leggero e sottile fino ad arrivare ad uno
spessore di 3mm, il “micronizzato”, eco-cemento a basso spessore, impiegato dai
progettisti per gli usi più vari, soprattutto per il rivestimento di superfici
come pavimenti, top cucine, piani di lavoro, pareti, ma anche mobili e oggetti, che
possono diventare superfici, fino ad arrivare alle piscine.
Il cemento comincia ora ad essere trattato come materiale artistico, per rivestimenti
di grandi strutture e per la progettazione di interni quando si vuole creare un
ambiente matericamente uniforme, dai mobili, agli infissi, fino alle pareti alle quali
può perfino essere applicato un microcemento in rotoli flessibili come fosse carta da
parati generando effetti di notevole impatto estetico sulle superfici trattate.
Si tratta di un rivestimento decorativo dalle spiccate caratteristiche tecnologiche ed
estetiche, naturale, che appartenente al mondo del calcestruzzo, o cemento, di cui
richiama l’aspetto.
È costituito da una base minerale, di tipo cementizio, a cui si aggiungono additivi
polimerici a base d’acqua. È grazie a questi ultimi che il microcemento sviluppa
importanti capacità di resistenza e adesione, anche solo in pochi millimetri. Viene
posato su uno strato di malta elastico, per un'altezza complessiva di circa 2-3 mm.
L'effetto finale sarà quello di un pavimento continuo, molto in voga fra gli interior
designer che lo propongono come soluzione ideale per abitazioni moderne, dallo stile
minimale e post-industriale.
ll microcemento si applica tramite spatolatura su qualsiasi superficie, orizzontale o
verticale, dritta o curva e può essere steso sulla pavimentazione preesistente sia essa
in piastrelle, che in muratura.
A fare la differenza sul prezzo è sicuro la modalità di posa, oltre ovviamente che della
superficie da ricoprire.
Perciò chi deciderà di progettare un interno o un esterno, dovrà analizzare in fase
progettuale la qualità della superficie di base, la manodopera necessaria per
prepararla e la marca più adatta da proporre.
Indipendentemente che si proceda ad una posa sul massetto, o sopra un pavimento
preesistente, le fasi sono le seguenti:
-Il microcemento va applicato in strati successivi, ognuno dei quali assolve a una
specifica funzione. Il fondo va ben preparato, pulendo e sgrassando perfettamente e,
se è il caso, scarificando (cioè incidendo) la superficie.
-Si passa poi ad un primer e un primo strato di prodotto nel quale si affoga la rete in
fibra di vetro che impedisce il riaffiorare di tracce di umidità.
-Asciugata e carteggiata la superficie, si passa un secondo strato di base quindi si
sceglie se usare massetto o pavimento preesistente, anch’esso con spatola
americana.
-Una volta carteggiato, si applicano due strati di microcemento di finitura e con la
spatola o con la carta vetro si realizzano gli effetti visivi richiesti.
-Dopodiché si applica sulla superficie di calpestio uno strato di resina protettiva prima
della pulizia e della lucidatura finale.
-A questo punto si passa alla finitura protettiva e antipolvere. Normalmente si usa una
vernice poliuretanica all’acqua, stesa a più riprese a rullo, similmente a come si fa col
parquet.
Entrando più nel merito possiamo passare ad elencare quelli che ritengo siano i pro e
i contro di questo materiale.
Sicuramente tra i vantaggi che il microcemento offre c’è lo spessore ridotto.
I pochissimi millimetri del microcemento ne permettono la sovrapposizione su
pavimenti preesistenti garantendo un intervento poco invasivo per le soglie e per i
serramenti già presenti nella struttura.
Nel caso in cui si dovesse realizzare una posa dal principio allora l’operazione
risulterebbe ancora più facilitata.
Ne risulta quindi uno spessore nettamente ridotto e una facile applicazione.
Tra i numerosi vantaggi troviamo anche l’adattabilità.
Il materiale è adeguato sia per uso interno che esterno, sia per pavimentazioni che
per rivestimenti. In tutte le applicazioni mantiene inalterate le proprie caratteristiche
strutturali e le specificità tecniche.
La versatilità del microcemento permette di utilizzarlo su superfici lisce o ruvide, curve
o dritte, senza che efficacia, efficienza ed estetica ne risultino sminuite.
Per non parlare poi di due caratteristiche a mio avviso fondamentali quando si decide
di intervenire strutturalmente: Resistenza e praticità.
Il microcemento è infatti un materiale impermeabile e resistente agli agenti chimici.
La superficie continua è facile da pulire e non richiede particolari attenzioni per la
manutenzione ordinaria pertanto anche sul fronte igiene e manutenzione è privo di
specifiche criticità. Si pulisce con acqua e sapone neutro, la sua resistenza agli agenti
chimici consente anche l’uso di detersivi aggressivi. Anche la manutenzione non
richiede accorgimenti particolari, essendo un prodotto molto forte e stabile nel
tempo.
La continuità della pavimentazione e dei rivestimenti in genere è una tra le
caratteristiche più apprezzate.
L’effetto omogeneo e l’assenza di giunture e fughe dona agli spazi un effetto di
“vastità”.
Un altro vantaggio è sicuramente la varietà, infatti il microcemento ci permette di
giocare con una varietà di colori, effetti estetici e abbinamenti tra stili come moderno,
classico, rustico e di design.

Per ultimo, ma non meno importante, abbiamo l’ecocompatibilità.


Le materie prime naturali ad acqua, utilizzate per la lavorazione del microcemento, lo
rendono una scelta ecosostenibile ma soprattutto atossico per chi lo utilizza date le
limitate emissioni VOC, per cui non è nocivo alla salute. Inoltre, qualora venga posato
come pavimento sopraelevato, su uno già esistente, si evita lo smaltimento dei rifiuti.
Qualora si decidesse di applicarlo da zero per una nuova pavimentazione una volta
spatolato non prevede materiale di scarto.

Andiamo ora ad analizzare ora quelli che per alcuni potrebbero essere considerati
come “svantaggi”.
Un esempio è la posa professionale che per alcuni può essere un limite, per altri è
garanzia di qualità del lavoro. Sta di fatto che la realizzazione e la posa del
microcemento richiedono l'intervento di un professionista del settore.
Solo così si potrà evitare un risultato poco efficiente per l'utilizzo pratico e scarso dal
punto di vista estetico.
Altro esempio di svantaggio è la resistenza all'usura non illimitata, poiché, sebbene
sia un materiale durevole, laddove, come per esempio nei contesti industriali o
manifatturieri, sia richiesta una resistenza al calpestio, ai carichi e alla pressione
superiore alla media è bene compiere altre scelte.
Nessuna controindicazione invece per le case e per i piccoli e medi spazi commerciali.
Altra nota “dolente” è l’impossibilità di manutenzione straordinaria parziale poiché
qualora, per una qualsiasi eventualità, una parte venga danneggiata si dovrà
procedere con una nuova posatura completa, essendo i ritocchi limitati a singole zone
non realizzabili.
Bisogna quindi valutare bene di cosa si ha bisogno, contestualizzarne l’utilizzo e poi
scegliere se è il caso di intraprendere una scelta del genere.
È proprio questo che può fare la differenza nella scelta di questo materiale rispetto
ad un altro.

Come abbiamo accennato prima il microcemento è un materiale molto versatile che


permette di giocare con svariati effetti artistici differenti donati anche dal tipo di
finitura che decidiamo di applicare.
La finitura della superficie, con cera o con vernici poliuretaniche, dona al pavimento
in microcemento la varietà visiva che costituisce uno dei suoi punti di forza.
La diversa finitura superficiale e la base cementizia determinano le tipologie di
pavimenti in microcementi per interni. Le principali sono:
-Microcemento acidificato ovvero microcemento nuvolato: perfetto per open space
in stile archeologia industriale, dove possono alternarsi i mattoni rossi tipici delle
vecchie manifatture e il muro lasciato a grezzo in cemento. L'effetto finale sarà quello
dello sfumato delle nuvole con zone di chiaroscuro che mutano con la luce naturale.
-Microcemento effetto materico: si ottiene con una miscela cementizia mescolata a
resine sintetiche e aggreganti minerali, per conferire al materiale la ruvidità visiva del
'non finito'. La tecnica di posa prevede una leggera levigatura dell'ultimo strato di
microcemento con carta vetrata.

-Microcemento spatolato: la resa estetica è liscia e lucida e ricorda le tonalità del


cemento naturale, mentre nelle sfumature di grigio imita la pietra ardesia. Questo è
possibile grazie all'uso della spatola per la posa che permette, grazie alla maestria del
professionista incaricato, di realizzare sfumature sovrapposte e multidimensionali
mai uguali nelle diverse applicazioni.
Il microcemento adopera le moderne tecnologie per condensare nello spessore di 3/4
millimetri importanti proprietà di natura meccanica ed estetica. Caldo alla vista e
piacevole al tatto, dà vita a superfici continue dalle infinite soluzioni cromatiche e
dalle differenti finiture.
Può essere finito liscio o ruvido, lucido, opaco e satinato. Resiste bene negli ambienti
umidi ed esposti all’acqua ma non è un impermeabilizzante, perciò, se si rivestono
box doccia o vasche da bagno in muratura sarà bene impermeabilizzare sotto.
E’ comunque un materiale resistente all’acqua che previene il pericolo di infiltrazioni
sotto le piastrelle o le superfici. La sua impermeabilità, del resto, è uno dei fattori che
ha permesso al microcemento di guadagnarsi una grande reputazione in pochissimo
tempo.
Ha buone capacità ignifughe e non facilita la propagazione delle fiamme.
Pur non essendo una finitura industriale, e quindi non idoneo a sollecitazioni estreme,
il microcemento si presta alla pavimentazione di spazi esterni, come terrazze e zone
piscina, in virtù anche del suo aspetto naturale che richiama la pietra da rivestimento.
In tal modo si ottiene una totale continuità tra interno ed esterno.
Un pavimento continuo dona all'ambiente eleganza e originalità. Ma anche
sensazione di linearità e pulizia, per una location sia moderna che classica, grazie alla
possibilità di personalizzare colori e texture, donando all'ambiente unicità e giusto
carattere.
Uno dei principali vantaggi del microcemento è la sua originalità infatti ogni
rivestimento è un pezzo unico, impossibile da replicare.
Le finiture del microcemento spaziano dal lucido all'opaco, dallo spatolato fino
all'audace effetto metallico per adattarsi a tutte le esigenze di design d'interni e ad
ogni ambiente.
Esso consente, senza difficoltà, di decorare qualsiasi abitazione, cambiando la
percezione dello spazio facendo sembrare la stanza più ampia e luminosa.
I rivestimenti in microcemento abbinati ad arredi di design, sono in grado di creare
spazi dal carattere moderno e ricercato, mettendo così in risalto le forme e i
materiali degli elementi che lo costituiscono. Rientra nel filone estetico che predilige
un effetto apparentemente “non finito” e risponde al concetto di total look che
permette di uniformare la “scatola” architettonica degli spazi domestici. Questo
grazie alla sua lavorabilità e l’estrema adesione al supporto su cui viene applicato.
Difatti è un materiale alquanto versatile
e duttile, molto flessibile e può essere
utilizzato praticamente ovunque senza
troppe difficoltà e il suo utilizzo sulle
superfici curve è uno dei motivi del suo
successo. L’effetto del microcemento è
stato spesso paragonato alla resina, ma
in moltissime occasioni il microcemento
si è rivelato essere addirittura più
malleabile e preciso. Ciò nonostante il
microcemento ha anche un importante
vantaggio sulla resina ovvero la non
tossicità.

Francesc Rifè – ASH boutique


La facilità di manutenzione lo rende unico nel suo genere, difatti, perché il
microcemento duri nel tempo il cliente non deve assolutamente fare niente. Non vi
sono dei costi di manutenzione di questo prodotto. Tutt’altro è possibile servirsene
in maniera passiva, senza utilizzarlo altrimenti.
Personalmente credo che questo materiale offra delle opportunità interessanti nel
campo dell’interior design, affonda le sue basi nel cemento che è un materiale
versatile, il materiale da costruzione per eccellenza. Ha caratterizzato l’architettura
del XX secolo, largamente utilizzato nell’edilizia in questi anni sta vivendo una nuova
fase, diventando uno dei materiali più utilizzati nell’interior design. Non più solo
all’esterno, ma grande protagonista anche all’interno delle abitazioni, è diventato
un materiale di tendenza.
Ruvido, rude, materia tipica dello stile Industrial, molto in
voga negli ultimi anni e soprattutto tra le tendenze del
2018, Il successo di questo materiale e il diffondersi,
sempre più negli ultimi anni, dello stile industrial e
industrial chic, hanno portato ad un progressivo utilizzo
di questo materiale anche nei complementi d’arredo per
cui è stato creato un cemento alleggerito grazie
all’utilizzo di sabbia fine e fibra di vetro.
Seletti – orologio memento

Il microcemento a base solo cementizia ha un effetto materico ed è più simile al béton


brut, caro a Le Corbusier che impiega molto spesso la rudezza del cemento a vista le
cui forme plastiche, lavorate e plasmate nei particolari, come nei pilotis o
nei camini dell'"Unité d'Habitation", evidenziano con forza espressiva la struttura.
I volumi delle membrature risultano accentuati, robusti, tali che forma pervasiva e
materiale grezzo vengono modellati nello spazio unendosi in un linguaggio visivo di
vigore architettonico.
E’ un materiale che suscita grande interesse tra i designer e gli architetti di interni,
poiché è duttile e personalizzabile, può esser colorato e l’aspetto “non finito“, grezzo,
lo rende molto affascinante.
In conclusione credo fortemente che questo materiale sia il più adatto per spiegare
ciò che definisco come stabile in tutte le sue forme: resistenza, durevolezza e
matericità.
Killing Matt Woods – perfect storm

Potrebbero piacerti anche