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CARTESIO  padre del razionalismo moderno (modello: geometria euclidea), fondatore della filosofia

moderna
 CRITICA TRADIZIONE < RAGIONE UMANA La ragione ha il compito di stabilire cosa è vero
= unica autorità, base su cui
 CRITERIO EVIDENZA: nel soggetto c’è la verità
costruire il nuovo sapere
 Evidenza: intuizione mente umana, lume
 toglie valore all’esperienza = ingannevole
naturale
 razionalismo: fiducia nella ragione
 per indagare: porre al centro la cosa METAFISICA: DAL DUBBIO AL COGITO
pensante (metafisica del soggetto)  risultati scientifici devono essere riportati nel
metafisico per aver un valore assoluto di verità
RIVOLUZIONE: ragione e come usarla
 DUBBIO METODICO: rigettare interamente
 Aggiungere un fondamento metafisico
tutto ciò che possa portare al minimo dubbio
SOLIDO E SISTEMATICO al sapere scientifico
 Trovare metodo d’indagine semplice, chiaro  “metodico”: ha il fine di trovare verità
per tutti e applicabile a tutte le discipline  ≈ scetticismo, epochè, atteggiamento
 Critica: -tradizione permanente
-naturalisti (soluzioni contrastanti)  ≠ scetticismo perché il dubbio di Cartesio
-metodo della matematica (limitato) è una fase transitoria in funzione di
-metodo aristotelico (no nuove trovare una certezza
acquisizioni, solo rimuginare)  esclude conoscenze sensibili (mutabili)
 NUOVO SISTEMA SAPERE: ≈ scetticismo,  esclude dati derivati dai sensi (ingannevoli)
dubito di tutto trovo certezze, fondamenta  esclude conoscenze razionali (ragione imperf.)
 Adozione nuovo metodo ≈ matematico (non  IPOTESI DEL GENIO MALIGNO,
esclude fede cristiana): BUON USO RAGIONE INGANNA SEMPREDUBBIO
METODICO AGLI ESTREMI
Discorso sul metodo: linguaggio semplice,
TERMINIDUBBIO IPERBOLICO
accessibile conoscenza x tutti
PRIMA CERTEZZA: cogito ergo sum se
 centrato sul narratore il sé
dubitiamo, ci inganniamo e pensiamo, allora
esistiamo
come oggetto di riflessione
 frutto di un’intuizione, non di un sillogismo
 pensiero uomo è autonomo,
 principio gnoseologico dell’io pensante, res
staccato dalla tradizione
cogitas, perché esisto solo se penso
SISTEMA DEL SAPERE
IDEE DELLA RAGIONE
 Regulae ad directionem ingenii: metodo
contenuto del pensiero: le idee, modi di
intuizione: apprensione immediata ed
pensiero.
evidente di verità semplici
Tre tipi di idee:
deduzione: partendo da un concetto già
 Innate: già in noi, no esperienza, = per tutti
indotto, vengono sviluppate logicamente  necessità, universalità, evidenza assoluta
delle conseguenze evidenti  es. Dio, mente, corpo, triangolo= vere,
 non esistono altre evidenze oltre a quelle immutabili, eterne
ottenute secondo questi due metodi  Avventizie: dall’esperienza (possono essere
 la conoscenza procede da verità semplici ed illusorie)
evidenti a verità complesse e dedotte  Fattizie: fittizie, create dall’immaginazione

IDEE INNATE, FONDAMENTO DEL SAPERE


 4 REGOLE partendo dal metodo matematico
 si parte dalle idee innate per avviare la
o Regola evidenza: no evidenza=no vero
deduzione, quindi sono necessarie
o Regola analisi: divisione problema
 sono immutabili ed eterne
complesso in parti semplici
o Regola sintesi: partire dal semplice per  sono connaturate alla mente umana
ricostruire il complesso
o Regola enumerazione: controllare i
passaggi per assicurarsi di non ometterne
TRE PROVE DELL’ESISTENZA DI DIO (2 esprimono  coesistono senza influenzarsi
principio causalità + 1 Anselmo D’Aosta essenza di Dio)
o idee di infinito e perfezione possono venire
solo da una cosa infinita e perfetta: Dio, = o +
perfetto
o causa: noi, che abbiamo l’idea di Dio, siamo
imperfetti e quindi non possiamo avere
creato noi stessi, qualcosa di perfetto l’ha
fatto: Dio
o Dio, infinitamente perfetto, non può essere
privo dell’esistenza

DIO, ONNIPOTENTE CREATORE E GARANTE DI


VERITÀ
Dio è infinitamente buono: crea verità
eterne (tra cui le idee innate e le verità
matematiche) permettendoci di conoscere la
realtà (attraverso la deduzione)

LA NATURA PRATICA DELL’ERRORE


 l’intelletto non può comprendere tutto
 la volontà, più estesa dell’intelletto, può
credere a idee non evidenti, che l’intelletto
produce quando non comprende qualcosa in
modo chiaro

2 CRITICHE AL DIO CARTESIANO


-appare come fondamento matematico
dell’universo
-≠ dal dio-persona (Pascal)
-dà validazione alla conoscenza scientifica

DUALISMO METAFISICO
-rex estensa: materia proprietà: estensione
(per cui dio garantisce)
estensione= proprietà quantitative
calcolabili attraverso la matematica
lunghezza, larghezza, profondità,
occupazione spazio, figura, posizione
∞esempio della candela

VISIONE DUALISTICA DELLA REALTÀ


sostanza: non ha bisogno di nient’altro per
esistere, sussiste in sé e per sé
il pensiero (rex cogitas) e l’estensione (rex
estensa) sono sostanze perché per esistere non
hanno bisogno di altre realtà che non siano
quella di Dio
 LE DUE SOSTANZE SONO REALTÀ PARALLELE
CHE SI UNISCONO SOLO NELL’ESSERE UMANO
ATTERAVERSO LA GHIANDOLA PINEALE

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