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Esperimenti
Il super laboratorio dei miei primi
100 ESPERIMENTI
S c o pr i e
s p e r i m e n t a i p ri n c i pi de l l e sc i e n ze !
2
Supera tutti i livelli
In ciascun livello del gioco avrai a che fare
con un particolare tipo di scienza: per su-
perarlo dovrai portare a termine tutti gli
esperimenti che ti proporremo.
Ogni volta che concludi un livello,
LA BACHECA DEI TROFEI ritaglia la coccarda corrispondente
dalle ultime pagine e incollala nella
BACHECA DEI TROFEI che troverai
nelle ultime pagine.
3
CONOSCERE L’ARIA
1
quante bolle si formano: che cosa
contengono secondo te?
Osserva
2
Hai visto quante bolle?
Sono piene di anidride carbonica,
il gas di scarto della respirazione.
Viene liberato all’esterno quando espiriamo.
2
contenuto nel nostro fiato, che normalmente è trasparente
e non si vede, a eccezione di alcuni
casi speciali come questo.
4
3 3 CONOSCERE L’ARIA
3
Cosa ti serve
acqua
acqua
• Una bottiglia3trasparente
• Un palloncino
Cosa devi fare acqua
• Riempi d’acqua il palloncino
acqua
• Facendo attenzione a non fare schizzi,
3
infila il palloncino in cima alla bottiglia
• Solleva lentamente il palloncino e lascia
scendere l’acqua nella bottiglia.
Osserva
acqua
Forse ti aspettavi che il palloncino
si sgonfiasse, invece è rimasto
tale e quale! Questo accade perché
la bottiglia, anche se sembrava vuota,
4
conteneva aria. L’acqua, scendendo nella bottiglia, ne ha “sfrattato”
4
una parte, che ha trovato rifugio dentro il palloncino.
4 4
... e “viaggia” nella provetta!
4
Cosa ti serve
• Una provetta completa di tappo
4
5
5
CONOSCERE L’ARIA
L’aria è forte...
... e ferma il pistone! 5 5
Cosa ti serve
• Siringa senza ago
Cosa devi fare
5
• Prendi la siringa e spingi il pistone
fino in fondo: ci riesci facilmente?
5
Sping
• Ora tappa il tubicino in fondo
5
pisto
con il dito e ripeti l’operazione.
Cambia qualcosa?
6
ni sip
Spingi il
pS
li not
pistone
Osserva
e
ig
Nel secondo tentativo,
giunto a un certo punto,
il pistone non va più avanti, fermato da una forza invisibile. È quella
6
dell’aria, che non trovando vie d’uscita resta nella siringa e “difende”
6
con forza il suo spazio.
6
Spingi il
6
... e solleva i libri
Cosa ti serve Cerca in casa
pistone
6
CONOSCERE L’ARIA
7
e acquistando la forza necessaria per spingere in fuori
tutto ciò che si trova davanti... nel nostro caso, la pallina!
8
• Stringi la provetta con entrambe le mani, guardando attentamente la moneta.
Osserva
A un certo punto ti sembrerà che la provetta... apra la bocca,
sollevando leggermente la monetina. È il calore trasmesso dalle
mani che, riscaldando l’aria fredda nella provetta, la rende più forte;
gli scienziati dicono che ne aumenta la pressione. Spingendo
verso l’alto, l’aria riscaldata incontra la monetina e, desiderosa di
“fuggire”, cerca di rimuovere l’ostacolo facendolo sobbalzare.
7
CONOSCERE L’ARIA 9
Osserva 10
All’inizio, il getto d’acqua calda ha fatto gonfiare il palloncino; successiva-
mente, l’acqua fredda lo ha sgonfiato. Come ormai sappiamo, la bottiglia
“vuota” contiene aria, che riscaldandosi diventa più leggera e sale
Ac
qu
a cal
da Acqua
fre
9 in alto,
dd
a
11
Nell’acqua si galleggia... oppure no?
11
L’importanza della forma
Cosa ti serve Cerca in casa
• Una bacinella • Pellicola di alluminio da cucina
Cosa devi fare
• Riempi d’acqua la bacinella
11
• Strappa due fogli di pellicola in alluminio uguali
• Accartoccia il primo e appoggia la pallina che
ricavi sulla superficie dell’acqua. Che cosa succede?
• Modella il secondo foglietto a forma di barchetta
e metti in acqua anche quello. Noti delle differenze?
Osserva sale
La quantità di alluminio dei due oggetti è la stessa,
12 però quello appallottolato affonda, mentre quello
a barchetta galleggia. Quando immergiamo un oggetto,
il suo peso viene contrastato da una spinta in su pari al peso dell’acqua
che sposta. In certi casi vince, e gli oggetti galleggiano, mentre in altri
12
non è abbastanza forte e gli oggetti affondano. Come convincerli
a “riemergere”? Cambiargli forma può essere una soluzione;
introducendo infatti delle “cavità” piene d’aria al suo interno, lo
alleggeriamo aiutandolo a stare a galla. È così che le grandi navi di
metallo riescono a galleggiare!
9
A tu per tu con l’acqua 11
Una questione di densità 12
12
Cosa ti serve
• Bacinella • Palettina
Cerca in casa
• Un acino d’uva o un pomodorino
• Sale fino sale
10
A tu per tu con l’acqua
tiene insieme questa pellicina invisibile si chiama tensione superficiale ed è
la stessa che consente a certi insetti di “pattinare” su stagni e laghetti.
L’acqua è curiosa
15 15
... e cerca il palloncino – parte 1
Cosa ti serve
• Un palloncino
Cosa devi fare
• Gonfia il palloncino e16tienilo chiuso con le dita
• Apri un rubinetto e avvicina il palloncino (dal lato della
“pancia”) al getto dell’acqua.
Osserva
Quando il palloncino è molto vicino al getto dell’acqua, questo si “distrae”
dal suo percorso verticale di caduta e lo avvolge, seguendo la sua superficie.
Questa proprietà dell’acqua di aderire alle superfici incurvate, come quella
del palloncino gonfio, e seguirne il contorno, si chiama effetto Coanda, in
onore dello scienziato che lo notò per primo, Henri Marie Coandâ.
11
A tu per tu con l’acqua
16
... e cerca il palloncino – parte 2
Cosa ti serve
• Un palloncino
Cosa devi fare 16
• Gonfia il palloncino e tienilo
chiuso con le dita
• Strofinalo energicamente sulla tua testa
• Apri il rubinetto e avvicina molto lentamente il palloncino
al flusso d’acqua, senza però toccarlo.
Osserva
Il palloncino, durante lo strofinamento, si è elettrizzato; ha strappato, cioè,
minuscole e invisibili particelle cariche dai tuoi capelli e ha acquistato un
particolare tipo di elettricità, chiamata elettricità statica. In questo modo è
diventato capace di attirare a sé piccoli oggetti leggeri e sottili: hai visto i tuoi
capelli, come si appiccicavano sul palloncino? La stessa cosa è successa al
getto dell’acqua. 17
L’acqua è anche solida
… e diventa ingombrante
Cosa ti serve
17
• Un bicchierino con il suo tappo
Cosa devi fare
18
• Riempi d’acqua il bicchierino fino all’orlo Nel frattempo puoi proseguire
con gli altri esperimenti, ma non
• Chiudi il bicchierino con il tappo, met- applicare ancora l’adesivo sul
tilo in freezer e attendi che l’acqua si tabellone: ti ricorderà che hai
trasformi in ghiaccio. un’esperienza da completare!
Osserva spugna
12
18 17
A tu per tu con l’acqua
14
21 FORZE,
A tu per
SPINTE
tu con
E SPINTONI
l’acqua
Vecchie conoscenze
La strepitosa forza dell’aria
Cosa ti serve Cerca in casa: 21
• Un palloncino • Spago • Una molletta da bucato
• Una cannuccia • Nastro adesivo • Due sedie
Cosa devi fare
• Disponi le due sedie a 2-3 metri di distanza con gli schie-
nali rivolti l’uno verso l’altro
• Lega un capo dello spago allo schienale di una sedia
• Fai passare l’altro capo dentro la cannuccia e poi legalo allo schienale
dell’altra sedia
• Gonfia il palloncino e chiudilo con la molletta. Poi, attaccalo alla cannuccia
con il nastro adesivo
• Trascina il palloncino a un’estremità dello spago e poi togli la molletta.
Osserva
Il palloncino ha messo “il turbo” ed è sfrecciato fino all’altra sedia. Le leggi
della fisica dicono che a ogni azione, in questo caso l’aria uscita prepo-
tentemente dal palloncino, corrisponde una reazione, cioè una forza che
spinge nella direzione opposta. Questa forza l’abbiamo vista bene: è quella
che ha accompagnato il palloncino nella sua folle corsa. Anche i motori dei
razzi e dei jet funzionano grazie a questo principio. 22
Sfida tra forze: aria vs. acqua
Cosa ti serve
• Bacinella • Un bicchierino • Colorante alimentare
Cosa devi fare
• Riempi d’acqua la bacinella
• Riempi d’acqua il bicchierino e aggiungi qualche granello di colorante
• Con velocità, capovolgi il bicchierino e immergilo a testa in giù nella bacinella
• Tienilo premuto con la mano
• Chinati un po’ per vedere meglio l’interno della bacinella
• Solleva lentamente il bicchierino dall’acqua e guarda che cosa accade.
Osserva
Durante il sollevamento, finché il bicchierino resta immerso, l’acqua che con-
tiene non esce. Non appena il bordo del bicchierino esce dall’acqua si sente un
rumore come di bottiglia stappata e l’acqua colorata si riversa nella bacinella
15
FORZE, SPINTE E SPINTONI
tutta in una volta. Perché? L’aria che si trova nel bicchierino preme con forza
sull’acqua colorata, al punto che riesce a vincere sulla gravità, impedendole di
cadere. Quando il bicchierino abbandona la bacinella, invece, i ruoli si inverto-
no ed è la gravità ad avere la meglio.
23
Antipatia elettrica
23
Cosa ti serve
• Due palloncini
Cosa devi fare
• Gonfia i palloncini e
23
avvicinali tra loro: non succede nulla di particolare
• Ora strofina con forza entrambi i palloncini sui tuoi capelli e riprova. Noti
qualcosa di diverso?
24
Osserva
Avevamo già provato a elettrizzare un palloncino, osservando che in questo
modo acquistava la capacità di attrarre verso di sé l’acqua. Ora scopriamo
un’altra caratteristica della forza elettrica: due oggetti che possiedono lo
stesso tipo di carica elettrica si respingono. Ecco perché i due palloncini,
elettrizzati nello stesso modo, diventano improvvisamente “nemici”.
24 24
La moneta pigra
Cosa ti serve Cerca in casa:
• Un bicchierino • Una monetina
• Una carta da gioco
Cosa devi fare
• Copri il bicchierino con la carta da gioco
• Mettici sopra la monetina. La posizione deve corrispondere al centro del bicchiere
• Con una “schicchera” decisa, colpisci la carta e falla schizzare via, come se
dovessi colpire una biglia. Dove va a finire la moneta?
Osserva
Forse ti aspettavi che la monetina sarebbe volata via insieme alla carta, invece…
sorpresa! Finisce dritta dentro al bicchierino! Secondo una legge della fisica,
chiamata principio di inerzia, gli oggetti che sono fermi sono “pigri” e non ne
vogliono sapere di mettersi in movimento: più sono massicci e più resistono a chi
li va a stuzzicare. Il tuo colpetto ha costretto la carta, suo malgrado, a muoversi,
slittando velocemente in avanti. La moneta, invece, che è più “robusta”, è riuscita
a restare ferma dov’era; mancandogli improvvisamente l’appoggio, però, è cadu-
ta giù lungo la verticale, esattamente dentro al bicchierino.
16
FORZE, SPINTE E SPINTONI
La gocciolina indecisa 25
Cosa ti serve Cerca in casa: 25
• Pipetta • Una gomma che cancella sia la matita
• Due bicchierini che la penna, come quella della figura
Cosa devi fare
• Inclina la gomma usando un bicchierino come soste- 25
gno. La parte che cancella la matita deve puntare in alto
• Metti dell’acqua nel secondo bicchierino e prelevane un
po’ con la pipetta
• Deposita una bella gocciolona d’acqua in cima alla gom-
ma e guardala con molta attenzione mentre scende.
Osserva
La goccia procede lentamente nella sua discesa, ma quando arriva alla parte
di gomma che cancella la penna, rallenta ancora di più. Questa parte, infatti,
è più ruvida e dura, quindi si oppone con maggior forza al cammino della
goccia. Usando le parole della scienza, diciamo che fa più attrito.
17
FORZE, SPINTE E SPINTONI 26
vite dal secondo foro. Ripeti la stessa
operazione di prima
Osserva
L’incrocio delle due linee che hai tracciato
corrisponde al baricentro della figura. Do-
vresti averlo trovato nel punto indicato nella
27 general-
figura. Nelle figure regolari, il baricentro coincide
mente con il centro geometrico. In quelle irregolari, come
la nostra, occorre individuarlo con un metodo alternativo,
come abbiamo fatto noi.
Sperimenta ancora Non sempre il
baricentro fa parte
Ora che hai capito il metodo, puoi cercare il bari- del corpo. Impossi-
bile? Succede più
centro in tutte le figure che vuoi. Basterà ritagliar- spesso di quanto
ne la sagoma in un cartoncino e forarlo in due si possa pensare. In una
ciambella, per esempio, si
punti a caso, dopodiché potrai procedere nello trova… nel buco!
stesso modo.
27
L’equilibrista
Cosa ti serve
• Sostegno verticale in cartone con
relativo cardstand
• L’omino e l’archetto in cartonci-
no che hai trovato nella scatola
Cosa devi fare
• Posiziona l’omino sopra al sostegno di cartone,
come mostra la figura. Riesci a farlo stare in equilibrio?
• Appoggia l’archetto sulla parte sporgente. Cambia qualcosa?
Osserva
Anche sollevare le
mani quando si cam- • Il primo tentativo è fallito, vero?
mina su un muretto è Dipende proprio dalla posizione del
un modo di spostare
il baricentro verso un baricentro, che si trova troppo in
punto più favorevole alto rispetto al punto di appoggio.
per mantenere l’equi-
librio. È un gesto che In questo caso si dice che l’equili-
viene spontaneo, ci brio è instabile, quindi è destinato
hai mai fatto caso?
a cadere. Aggiungendo l’archetto
invece, l’abbiamo… spostato!
18
FORZE, SPINTE E SPINTONI
20
31 FORZEFORZE,
IN AZIONE:
SPINTELEE MACCHINE
SPINTONI
Leve dappertutto
… e il vantaggio si vede!
Cosa ti serve Cerca in casa:
• Due bicchierini • Un piccolo righello • Tante monetine uguali
• Una cannuccia • Nastro adesivo
Cosa devi fare
• Fissa la cannuccia al piano di lavoro con del nastro adesivo
• Appoggiaci sopra il righello
• Metti un bicchierino a ogni estremo del righello
• Metti 5 monetine in uno dei bicchierini: lo vedrai “sbilanciare” il righello
• Inserendo una monetina alla volta nell’altro bicchierino, cerca di bilancia-
re il peso dell’altro con meno di 5 monetine.
Osserva
Se la cannuccia si trovasse esattamente sotto il centro del righello, ti ser-
virebbero altre 5 monetine per bilanciare il peso del primo bicchierino. Se
però sposti il punto di contatto tra righello e cannuccia più vicino al peso da
“vincere”, vedrai che te ne serviranno di meno: hai infatti costruito una leva
vantaggiosa, che consente di sollevare dei pesi con poca fatica. “Datemi
un punto d’appoggio e solleverò la Terra”, disse lo scienziato Archimede
riferendosi alla leva. Il nostro punto di appoggio (o fulcro) è stata la can-
nuccia e ci ha consentito di sollevare un peso (la resistenza) compiendo un
piccolo sforzo (la potenza).
32
… e che fa l’indifferente
Cosa ti serve
• Gli stessi materiali dell’esperimento precedente
Cosa devi fare
• Metti 5 monetine in entrambi i bicchierini
e disponili ai due capi del righello, come prima.
• Sposta il righello sulla cannuccia finché non lo vedrai restare equilibrio.
Osserva
Anche questa leva è dello stesso tipo di quella di prima;
per usare le parole della scienza, diciamo che è una leva
di primo genere, in cui il punto di appoggio si trova
sempre fra il carico e il punto in cui si applica la potenza.
Tanto più il carico è vicino al punto di appoggio e più questa leva è van-
21
FORZE IN AZIONE: LE MACCHINE
taggiosa, ma se il punto di appoggio si trova esattamente al centro, la leva
diventa indifferente: non ci aiuta cioè a fare meno fatica, ma si trasforma in
una specie di bilancia, in cui lo sforzo pareggia esattamente il peso dell’og-
getto da sollevare, un po’ come quando si va in altalena con un amico che
pesa più o meno come noi.
… ma a volte la fatica aumenta! 33 33
Cosa ti serve
• Gli stessi materiali dell’esperimento precedente
Cosa devi fare
• Sposta il righello sulla cannuccia, allontanando molto
dal bicchierino che contiene le 5 monetine.
• Metti una monetina alla
volta nel
secondo bicchierino. Quante te ne
serviranno per sollevare il primo?
Osserva
Abbiamo visto come una leva di primo genere possa
essere vantaggiosa e, talvolta, indifferente; con questo
esperimento, invece, abbiamo visto un evidente caso di leva svantaggiosa.
Per sollevare 5 monetine, infatti, ne hai dovute usare molte di più, che signi-
fica molta fatica... inutile! Succede questo quando il punto di appoggio è più
vicino alla potenza che alla resistenza: più si “fa leva” lontano dal carico è
maggiore sarà lo sforzo.
34
Uno strano tipo di leva
Cosa ti serve Cerca in casa
• Un bicchierino • Un pezzetto di carta
• Pinzette da sopracciglia
Cosa devi fare • Forbici
• Ritaglia dei pezzetti di carta, più piccoli che puoi
• Prova a prenderne qualcuno (uno a uno) con le dita e a trasferirlo nel
bicchierino: è facile o difficile?
• Ora riprova usando le pinzette: le cose si semplificano o si complicano?
Osserva
Sicuramente le pinzette hanno semplificato molto le operazioni. Anche
questo strumento è una leva di terzo genere, utilissima per raccogliere e
spostare piccoli oggetti con precisione. Una leva svantaggiosa... ma non
troppo!
23
FORZE IN AZIONE: LE MACCHINE
35
Le leve dentro di noi
Cosa ti serve
• Per questa attività non avrai bisogno
di strumenti
Cosa devi fare
• Sollevati sulle punte dei piedi. Senza saperlo
stai utilizzando una leva “umana” molto vantaggiosa.
Indovini di che cosa si tratta? A quale genere potrebbe appartenere?
Osserva
metatarso
Con questo movimento hai messo in azione una leva
di secondo genere, in cui:
• il punto di appoggio è il metatarso, cioè l’insieme
degli ossicini del piede su cui ti sei appoggiato
• la resistenza, cioè la forza da vincere è il peso
del tuo corpo, che spinge sulla caviglia, cercando di tricipite
riportare tutto il piede a terra
• la potenza è fornita dai muscoli del tricipite della gamba,
che sono così forti da mantenerti in punta di piedi.
24
FORZE IN AZIONE: LE MACCHINE
Osserva
Mentre giri la matita, la ruota gira insieme a lei alla sua stessa
velocità. Tutto qua? Ebbene sì, sembra banale, ma la grande
capacità della ruota è proprio questa: gira!
Più precisamente, quando viene fissata intorno a un asse,
come la matita in cui abbiamo infilato la ruota, diventa un
tutt’u no con esso e forma una macchina. Quando gira l’asse,
gira anche la ruota e viceversa; questa rotazione, a sua volta,
può mettere in movimento altri oggetti, producendo moltissimi
effetti utili.
FRONTE 37
Un semplice ingranaggio
Cosa ti serve
• Sostegno verticale in cartone
con relativo cardstand
• Le ruote dentate
• Le due viti e gli spessori
Cosa devi fare RETRO
• Ora inverti i ruoli e fai girare la ruota grande: quando la sua stellina tor-
nerà nella posizione iniziale avrà fatto un giro completo; nel frattempo
quanti ne avrà fatti la ruota piccola? Annota qua sotto i risultati:
Osserva
Nel primo caso, la ruota piccola aziona quella grande ma la fa muovere
meno velocemente. Nel tempo che impiega a compiere un giro completo, la
ruota grande ne compie circa mezzo, muovendosi però con più energia. Nel
secondo caso è la ruota grande ad azionare quella piccola, trasmettendole un
movimento più veloce. Nel tempo che impiega a compiere un giro completo,
la ruota piccola ne compie circa uno e mezzo, ma gira con meno energia.
26
FORZE IN AZIONE: LE MACCHINE
Osserva
Hai costruito un modellino molto semplice di aereo, la macchina vo-
lante per eccellenza! Per volare ogni aereo ha bisogno di ricevere una
spinta che lo sollevi in aria e lo diriga in avanti e di una forza chiamata
portanza che li mantenga in volo sconfiggendo la gravità. Nel nostro
modellino, la spinta è data dal nostro lancio, mentre la portanza viene
fornita dall’aria che scorre attraverso gli anelli. Nei veri aerei, queste
importanti funzioni sono svolte rispettivamente dai motori e dall’aria
che scorre lungo le ali, che hanno una forma pensata apposta per
questo scopo (non a caso assomigliano alle ali degli uccelli).
27
ILLUMINATI DALL’OTTICA
41
Vedo e stravedo con le lenti...
... che ingrandiscono
Cosa ti serve
• Pipetta
• Un bicchierino
Cerca in casa
• Un foglio di giornale
• Una busta di plastica trasparente
Cosa devi fare
• Inserisci il foglio nella busta trasparente
• Riempi d’acqua il bicchierino
• Prelevane un po’ con la pipetta e depositala sulla busta
• Fai scorrere la goccia sulle scritte del foglio. Come le vedi?
Osserva
Hai creato una lente di ingrandimento! La particolare forma a
cupoletta della goccia ha proprio questo effetto: devia la luce in modo
tale che le immagini risultino ingrandite!
... che stiracchiano 42
Cosa ti serve
• Una provetta
completa di tappo
Cerca in casa
• Un foglio di giornale
• Una busta di
plastica trasparente
Cosa devi fare
• Inserisci il foglio nella busta trasparente
• Riempi d’acqua la provetta fino all’orlo e,
restando sopra il lavandino, chiudila
con il tappo (farà un po’ di schizzi)
• Fai rotolare la provetta sulle scritte del foglio. Come le vedi?
Osserva
Hai creato una lente cilindrica! La provetta, infatti, ha proprio quella
forma e ha un effetto piuttosto bizzarro: non ingrandisce soltanto le
scritte, ma le “deforma” anche un po’.
28
ILLUMINATI DALL’OTTICA
... che trasformano 43
Cosa ti serve Cerca in casa
• Due bottiglie • Un foglio di carta bianca
trasparenti • Un pennarello colorato
Cosa devi fare
• Disegna sul foglio un motivo
a strisce come quello della figura
• Disponi il foglio in verticale
dietro a una delle bottiglie
• Riempi d’acqua la seconda bottiglia
• Abbassati un po’: dovrai avere
il foglietto a righe proprio davanti agli occhi
• Versa l’acqua della bottiglia piena in quella vuota
e osserva che cosa succede alle righe del disegno.
Osserva
La bottiglia, una volta riempita d’acqua, si è
comportata come una lente! Per la precisione si tratta Sperimenta
di una lente convessa, simile a quelle usate per ancora!
fabbricare gli occhiali da vista. Il suo effetto “magico” Ruota lentamente il
(magie scientifiche, naturalmente) ha trasformato le bicchiere: vedrai le
righe oblique del disegno in eleganti onde! onde... fluttuare!
La luce si riflette
... e cosi puoi vedere il tuo viso
Cosa ti serve
• Due specchietti
Cosa devi fare
• Reggi con la mano
sinistra uno dei due specchi
e guarda il tuo viso riflesso
• Prendi l’altro specchio con la mano
destra e accostalo al primo finché non vedrai il tuo viso anche in quello
• Strizza un occhio!
Osserva
Se hai strizzato l’occhio sinistro, vedrai il tuo “gemello” nel primo specchio
strizzare l’occhio destro. Per riportare le cose alla normalità serve un’altra
riflessione, quella del secondo specchio. L’immagine che riflette è la stessa che
vedono le altre persone quando ti guardano, in altre parole... il tuo vero tu!
30
ILLUMINATI DALL’OTTICA
... e sfida la tua abilità 47
Cosa ti serve Cerca in casa
• Uno specchietto • Carta
• Cardstand per • Una penna
sorreggere lo specchio
Cosa devi fare
• Metti lo specchio davanti
al foglio: dovrai vederlo riflesso
• Ora prova a scrivere il tuo nome, ma in modo che si possa leggere
solo guardando allo specchio. Ce la fai?
Osserva
Se hai superato la sfida, hai dovuto ragionare come uno specchio,
“invertendo” i tuoi normali movimenti di scrittura. Osserva ciò che hai
scritto sul foglio; se il tuo nome contiene lettere “speciali”, come la C
o la O, ma anche la D o la I (e ce ne sono ancora), riuscirai a leggerle
normalmente. Sono lettere simmetriche: lo specchio non le modifica!
... e moltiplica gli oggetti 48
Cosa ti serve Cerca in casa
• Due specchietti • Un piccolo oggetto
• Cardstand per (per esempio, un pupazzetto)
sorreggere gli specchi
Cosa devi fare
• Disponi i due specchi a libro, come mostra la figura
• Metti l’oggetto davanti ai due specchi, esattamente al centro tra i due
• Prova a variare l’angolo tra i due specchi. Quante immagini dell’oggetto
riesci a vedere?
Osserva
L’oggetto si è moltiplicato... o per meglio dire, lo hanno fatto le sue
immagini riflesse. Stringendo l’angolo tra i due specchi, le immagini
aumenteranno sempre più. Questo accade perché la luce che illumina
l’oggetto, prima di arrivare ai nostri occhi,
“rimbalza” da uno specchio all’altro; ogni
rimbalzo produce un’immagine.
Minore è l’angolo e più rimbalzi
dovrà fare la luce per riuscire
a “fuggire”.
31
ILLUMINATI DALL’OTTICA
49
49 ... eSpecchio
continua2 a moltiplicare all’infinito
Cosa ti serve
• Gli stessi materiali dell’esperimento
Specchio 2 precedente
Cosa devi fare
• Disponi i due specchi uno davanti all’altro;
devono essere paralleli tra loro
• Metti l’oggetto in mezzo ai due specchi. Quante immagini vedi ora?
Pupazzetto
Osserva Specchio 2
32
ESPERIMENTI
ILLUMINATI
DI TUTTI
DALL’OTTICA
I COLORI
Altri si “smontano”
55
... e il nero non è più nero
Cosa ti serve Cerca in casa
• Bacinella • Carta assorbente da cucina
Cosa devi fare • Un pennarello nero
• Ritaglia una strisciolina di carta assorbente
• Traccia una riga con il pennarello vicino al fondo
• Metti poca acqua nella bacinella. Poi, stendi la striscia
sulla parete, in modo che l’estremità inferiore termini
dentro la bacinella, sfiorando appena l’acqua (la striscia
nera non deve essere immersa).
Osserva
Non appena l’acqua entra a contatto con la carta, inizia a impregnarla
raggiungendo rapidamente la parte colorata. Questa inizia a espandersi
34
esperimenti di tutti i colori
e si “scompone”, svelando nuove tinte. Questo accade perché
l’inchiostro dei pennarelli si realizza mescolando tanti pigmenti, cioè
sostanze naturali o artificiali in grado di modificare le tinte dei materiali.
Ognuno di essi viene assorbito dalla carta in modo differente e, per
questo motivo, “fugge” dal colore iniziale con una velocità diversa
rispetto agli altri. Il nero, in particolare, è costituito da tanti pigmenti e
dà luogo a macchie molto variegate!
Come fa l’acqua ad “arrampicarsi” lungo la carta assorbente? Sfrutta la capillarità,
FOCUS
cioè la proprietà dei liquidi di risalire lungo tubicini molto sottili, un po’ come fa la linfa
quando scorre nelle piante raggiungendo anche i rami più alti. La carta assorbente è
costituita da tantissimi tubicini sottilissimi lungo cui l’acqua riesce ad arrampicarsi.
Strani colori 57
60
• Arrotola un foglio di carta da cucina e usalo come “ponte” tra il primo e il
secondo bicchierino. Poi attendi qualche minuto e osserva quello che accade.
60
Osserva 59
Il ponticello inizia presto a impregnarsi di acqua colorata e, guardando bene,
potrai osservare ogni “passo” del suo cammino verso il secondo bicchierino.
Goccia dopo goccia, l’acqua si sposterà dal primo al secondo bicchiere e, al
60
termine dell’esperimento, entrambi conterranno la stessa quantità d’acqua.
... che scavano 60
Cosa ti serve Cerca in casa
• Un bicchierino, palettina e pipetta • Sale fino
• Colorante rosso, un cubetto di ghiaccio • Un piattino
Cosa devi fare da caffè 60
• Versa poca acqua nel bicchierino e, mescolando bene con
la palettina, falla diventare rossa con un po’ di colorante
• Appoggia il cubetto sul piattino e cospargilo di sale
• Preleva un po’ di acqua colorata con la pipetta e
deposita qualche goccia sul cubetto. Che cosa succede?
Osserva
Il sale ha uno speciale potere “scongelante” e noi lo abbiamo messo di
nuovo alla prova. In questo caso è riuscito ad aprire dei piccoli tunnel nel
ghiaccio alle goccioline d’acqua rossa. Puoi vedere la scia colorata del loro
passaggio attraverso il cubetto, in trasparenza.
Si mischiano o no? 61
In cerca di soluzioni
Cosa ti serve Cerca in casa
• Due provette • Aceto
• Palettina • Farina
Cosa devi fare:
• Riempi d’acqua a metà la prima provetta
• Finisci di riempirla con l’aceto
• Riempi d’acqua la seconda provetta e versa una
palettina rasa di farina
Osserva
Mischiando alcune sostanze tra di loro possiamo notare
che alcune si mescolano perfettamente e formano una
soluzione, come l’acqua e l’aceto. Altre, invece, restano
ben distinte e formano dei miscugli, come l’acqua e la farina.
Un miscuglio particolare 62
Cosa ti serve
• Una provetta
Cerca in casa
• Olio
Cosa devi fare:
• Riempi d’acqua a metà la provetta
• Finisci di riempirla con l’olio
Osserva
Acqua e olio formano un miscuglio e hanno un modo del tutto
particolare per restarsene ognuno per i fatti propri: formano strati ben
distinti. Questo accade perché l’olio ha una densità minore di quella
dell’acqua e quindi galleggia su di essa.
38
CHIMICA IN CASA
Disturbare l’equilibrio 63
Cosa ti serve Cerca in casa
• Due provette complete di tappo • Olio
• Un bicchierino • Tuorlo d’uovo
• Palettina (chiedi aiuto per
Cosa devi fare: separarlo dall’albume)
• Versa il tuorlo dell’uovo nel bicchierino
e “sbattilo” con il manico della palettina
• Riempi d’acqua a metà le due provette Tuorlo
d’uovo
• Nella seconda provetta aggiungi un po’ di
tuorlo sbattuto
• Finisci di riempire le due provette con
l’olio e chiudile con il tappo
• Agita energicamente le provette e “costringi” i liquidi
a mischiarsi bene
Osserva
Acqua e olio hanno vinto la loro reciproca “antipatia”. Non formano più
due strati distinti, ma si vedono piccole goccioline d’olio sospese nell’acqua:
hai ottenuto un’emulsione! Dopo qualche minuto...
Nella prima provetta i due liquidi tornano a separarsi. Nella seconda,
invece, restano uniti, grazie alle proprietà “leganti” del tuorlo dell’uovo,
che è un emulsionante naturale. Hai creato un’emulsione stabile.
Saturare una soluzione 64
Cosa ti serve
• Una provetta
• Bicchierino con beccuccio
• Palettina e pipetta
Cosa devi fare
• Riempi d’acqua la provetta per tre quarti circa
• Aggiungi una palettina di sale e mescola con la pipetta
per farlo sciogliere. Continua così, una palettina alla
volta, finché il sale non inizierà a depositarsi sul fondo.
Osserva
Anche se il sale è una sostanza solubile, raggiunta una Sale
certa quantità in soluzione, non riuscirà più a sciogliersi. depositato
È ciò che succede quando una soluzione diventa satura.
39
CHIMICA IN CASA
65
Reazioni effervescenti
Bollicine
Cosa ti serve Cerca in casa:
• Una provetta • Aceto
• Pipetta e palettina
• Un bicchierino Idrogenocarbonato
di sodio
• Un palloncino
• Idrogenocarbonato di sodio
Aceto
Cosa devi fare:
• Versa dell’aceto nel bicchierino e, con la
pipetta, prelevane 5 ml; versalo nella provetta
• Riempi la pipetta d’aceto
• Inserisci due palettine di idrogenocarbonato di sodio nel palloncino
• Infila il palloncino in cima alla provetta e, tenendolo fermo con
le dita, sollevalo, in modo che la sostanza scenda nella provetta
Osserva:
Si scatena una reazione effervescente ricca di bollicine che gonfia il
palloncino! Questo avviene perché la reazione tra l’aceto (che è un acido) e
l’idrogenocarbonato di sodio (una base) produce anidride carbonica.
A proposito di idrogenocarbonato di sodio... guarda bene in cucina, forse
ne hai una scatola in dispensa. Non è infatti che il comune bicarbonato
che si usa in casa!
Il sale... che sale!
66
Cosa ti serve Cerca in casa:
• Una provetta • Olio e sale fino
• Palettina
Cosa devi fare
• Riempi d’acqua la provetta per due terzi
• Finisci di riempire la provetta con l’olio (non fino all’orlo)
• Con la palettina, versa del sale fino nella provetta
Osserva:
Il sale disturba l’equilibrio tra l’acqua e l’olio e crea un curioso effetto “sali
e scendi” con simpatiche bolle d’olio... ripiene di sale! Le bolle scendono,
trascinate dal sale ma, una volta tornate “libere”, risalgono in cima,
raggiungendo il resto dell’olio. Versa altro sale e l’effetto ricomincerà.
40
CHIMICA IN CASA
41
CHIMICA IN CASA
Prova a fare il “test del cavolo” con altre sostanze. Ti suggeriamo, per esempio, succo d’arancia, latte,
aceto, sapone liquido e detersivi. Per classificarle e riconoscerne la “forza”, puoi usare questa scala:
ACIDI BASI NB: cambiando tipo di
indicatore, la scala di
colori può cambiare.
SOSTANZE
più acide NEUTRE più basiche
A caccia di... 69
Cerca in casa:
Amidi
• Un assistente adulto
Cosa ti serve • Pezzetti di alimenti di colore chia-
• Un bicchierino ro: pane, pasta, mela, banana,
• Pipetta e palettina cipolla... e un piatto usa e getta
Cosa devi fare: • Tintura di iodio (è un disinfettante)
• Riempi a metà il bicchierino con acqua 69
• Chiedi al tuo assistente di aggiungere qualche goccia di tintura di iodio
e mescola con la palettina: otterrai una soluzione giallina
• Disponi i pezzetti di alimenti sul piattino e, con la pipetta,
aggiungi due gocce di soluzione di iodio a ogni alimento.
Osserva:
Alcuni alimenti si sono macchiati di giallo (il colore della soluzione), mentre
su altri si sono formate delle macchie blu-violacee. Perché? La soluzione che
abbiamo usato è in grado di riconoscere la presenza di amido e, quando lo
trova (per esempio nel pane o nella pasta), 70
lo segnala con un vistoso cambiamento di colore.
Enzimi velocizzanti Cerca in casa:
• Un assistente adulto
Cosa ti serve
• Una patata cruda (ne basta
• Una provetta un pezzetto) e acqua ossige-
Cosa devi fare: nata (è un disinfettante)
• Versa dell’acqua ossigenata nella provetta e riempila per metà. Osserva: non
succede nulla. Chiedi al tuo assistente di tagliare un piccolo pezzetto di patata
• Getta il pezzetto di patata nella provetta.
Osserva: L’acqua ossigenata diventa “frizzante” e si sviluppano tante bollici-
ne: è ossigeno. Questo accade perché la patata contiene speciali molecole
biologiche, chiamate enzimi, capaci di scomporre in un batter d’occhio
l’acqua ossigenata in acqua e ossigeno. Questa reazione, che in condizioni
normali è molto lenta, con l’aiuto degli enzimi diventa velocissima!
42
71 CHIMICA IN
CHIMICA
LABORATORIO
IN CASA
HAI COMPLETATO IL 7° LIVELLO!
Hai attaccato tutti gli adesivi?
Il trofeo CHIMICO JUNIOR è tuo!
Corri a incollarlo nella bacheca
Ora passiamo al 8° LIVELLO:
CHIMICA IN LABORATORIO
Prendere le misure 71
72
• Riempi d’acqua un bicchierino. Aspira un po’ d’acqua con la pipetta,
in modo che l’acqua raggiunga la prima tacca (0,5 ml)
• Sgocciola il contenuto della pipetta fino a svuotarla nel secondo bic-
chierino e conta quante gocce scendono.
Osserva:
Dovresti aver contato una decina di gocce. Questo significa che ogni goccia
misura 0,05 millilitri e, per fare un millilitro, serviranno 20 gocce. Spesso,
per misurare volumi così piccoli si usano unità di misura più pratiche, che
consentano di scrivere i risultati con meno cifre decimali. Una di queste è il
decimillilitro, che è la decima parte di un ml, ma ce n’è una ancora più
piccola: il centimillilitro, la centesima parte del millilitro. Possiamo quindi
dire che una goccia misura mezzo decimilliltro oppure 5 centimillilitri.
E un bicchierino? 72
Cosa ti serve
• Due bicchierini
• Pipetta
Cosa devi fare:
• Riempi d’acqua un bicchierino
• Sapendo che una pipetta piena corrisponde a 3 millilitri, conta quante
ce ne vogliono per riempire il secondo bicchierino. Scrivi qua il risultato:
Ancora soluzioni 73
44
CHIMICA IN laboratorio
L’effetto dell’anidride carbonica 75
Cosa ti serve Cerca in casa
• La provetta di acqua • Acqua frizzante
di calce preparata Che cosa devi fare
nell’esperimento
• Con il bicchierino, aggiungi
precedente
lentamente dell’acqua friz-
• Pipetta
zante all’acqua di calce nella
• Palettina
provetta, fino a riempirla.
Osserva
L’anidride carbonica presente nell’acqua frizzante ha
reagito con l’acqua di calce producendo una polvere carbonato
bianca che ha intorbidito la soluzione: è carbonato di di calcio
calcio, una sostanza molto diffusa in natura. È presente
in molti tipi di rocce, come il marmo e il travertino;
inoltre è responsabile della “durezza” dell’acqua,
poiché è il maggiore costituente del calcare.
45
CHIMICA IN laboratorio
77
Una moneta da ripulire
Cosa ti serve 77
Cerca in casa:
• Un bicchierino • Una moneta da
• Pipetta 5 centesimi opaca
• Palettina
• Acido citrico
Cosa devi fare
• Prepara una soluzione nel bicchierino versando tre pipette piene
d’acqua e aggiungendo una palettina di acido citrico
• Immergi la moneta nel bicchierino e attendi un quarto d’ora circa
• Estrai la moneta: è ancora opaca?
Osserva
La reazione chimica che abbiamo sperimentato probabilmente è conosciuta
da mamme e nonne, perché sfrutta il potere “lucidante” degli acidi sui me-
talli. Le monetine di rame, a contatto con l’aria si ossidano e, con il tempo,
diventano opache. Gli acidi, però, reagiscono con le sostanze che formano
quella patina opaca e la sciolgono, così la moneta ritorna a brillare come
nuova. Funziona anche con l’aceto e il succo di limone, una fonte naturale
di acido citrico.
Liquido + liquido = solido + gas! 78
carbonato
Cosa ti serve di sodio
• Due provette • Carbonato di sodio
• Pipetta • Solfato di rame
• Palettina
Cosa devi fare solfato di
rame
• Versa 5 ml di acqua in ogni provetta
• Versa qualche granello di solfato di rame nella prima provetta.
Chiudila e agita per formare la soluzione anidride
• Versa mezza palettina rasa di carbonato di sodio nella seconda carbonica
(gas)
provetta, chiudila e agita per formare la soluzione
• Versa lentamente il contenuto della seconda provetta nella prima carbonato
• Chiudi la provetta e agita per mischiare le due sostanze. di rame
(sodio)
Osserva
Si sviluppano tante bollicine di gas (è anidride carbonica) e, sul fondo, si
forma una sostanza solida di colore blu-verdognolo: è il carbonato di rame.
In natura si trova spesso sotto forma di minerale in rocce come la malachite
(nella foto) e l’azzurrite.
46
CHIMICA IN laboratorio
Il ferro e il rame
Cosa ti serve
• Una provetta
• Solfato di rame • Filo da cucito
• Pipetta Cosa devi fare
79
• Bicchierino graduato
• Prepara una soluzione
Cerca in casa
• Una graffetta di ferro
versando nella provetta
9 millilitri di acqua e qualche granello di
solfato di rame
• Chiudi la provetta e agita bene fino a ottenere un liqui-
do azzurro omogeneo
• Lega il filo alla graffetta, immergila nella provetta e attendi
30 minuti circa
• Vuota la provetta nel bicchierino ed estrai la graffetta
tirando il filo: che cosa vedi?
Osserva
Sulla graffetta è comparsa un’incrostazione rossiccia: è rame! Nella provetta
è avvenuta una reazione di scambio tra il rame presente in soluzione e il
ferro della graffetta.
Placcare l’alluminio 80
Cosa ti serve
• Due provette Cerca in casa
• Bicchierino graduato • Un assistente adulto
• Palettina • Sale
• Solfato di rame • Un piccolo pezzetto di
• Un assistente adulto pellicola di alluminio
Cosa devi fare
• Nella prima provetta, prepara una soluzione mischian-
do 5 ml di acqua e mezza palettina di solfato di rame
• Nella seconda provetta, prepara una soluzione mi-
schiando 5 ml di acqua e una palettina di sale
• Getta il pezzettino di alluminio nella soluzione di
solfato di rame
• Osserva: non succede nulla
• Versaci dentro la soluzione di sale: adesso che cosa vedi?
47
CHIMICA IN laboratorio
Osserva
Rapidamente il pezzetto di pellicola inizia a scurirsi: è il rame presente nella
soluzione che cerca di “fuggire” passando allo stato solido, mentre l’allumi-
nio, al contrario, tenta di unirsi al liquido in provetta sciogliendosi. Questa
reazione, che normalmente è lentissima, viene accelerata dal sale, un “pro-
vocatore” nato!
48
natura inquieta
2 Hai visto come i granelli più fini si sono sollevati, spostandosi altrove e rimo-
82
dellando il tuo “suolo”? Succede anche nella realtà; con il tempo, i paesaggi
si modificano e rimodellano sotto l’azione dell’erosione, un fenomeno na-
turale dovuto a vari agenti. Tra questi ci sono i venti, che trascinano con sé
polveri e granelli di materia raccolti dal suolo e li scagliano con forza contro
ciò che incontrano lungo il loro percorso.
In questo modo anche le rocce più dure si possono scalfire, cambiando
aspetto in continuazione. Questo fenomeno viene chiamato corrosione.
... con l’acqua
82
Cosa ti serve 81
Cerca in casa e all’aperto
• Bacinella • Un diffusore d’acqua a
spruzzo, oppure un piccolo
innaffiatoio da spiaggia
• Terra
Cosa devi fare
• Costruisci una piccola montagnola di terra82 al cen-
tro della bacinella
• Riempi d’acqua il diffusore e “scatena la pioggia”
spruzzando dall’alto sulla montagnola
• Osserva come si trasforma la tua montagna
Osserva
Anche l’acqua contribuisce all’erosione, sia con
le gocce della pioggia battente, sia con il cosiddetto ruscellamento.
49
natura inquieta
È un fenomeno in cui l’acqua non assorbita dal suolo inizia a scorrere
liberamente sul terreno formando piccoli corsi d’acqua. Discendendo
lungo i pendii delle montagne, questi ruscelli “scavano” il terreno, tra-
sportando polveri e materiali fini.
... e con la chimica 83
Cosa ti serve Cerca in casa
• Una provetta • Aceto
• Un gessetto
Cosa devi fare
• Riempi la provetta di aceto
• Spezza il gessetto e prendine un pezzetto lungo
qualche centimetro
83
• Getta il pezzetto di gesso nella provetta
Osserva
Inizia subito una reazione chimica molto “frizzante”! Il gessetto contiene
carbonato di calcio che, come molte altre rocce calcaree, a contatto con
l’aceto (che è un acido) si sfalda, sviluppando tante bollicine di anidride
carbonica. In presenza di anidride carbonica, il carbonato di calcio si
trasforma in una nuova sostanza, il bicarbo-
nato di calcio, che è solubile in acqua e viene 84
quindi “lavato” via, sgretolando le rocce. Il
fenomeno del carsismo si basa proprio su
questa reazione chimica di base.
Registriamo un terremoto!
Cosa ti serve Cerca in casa
• Una bottiglia • Un pennarello
• Un amico assistente • Un foglio di cartoncino (più grande è, meglio è)
• Nastro adesivo
Cosa devi fare
• Fissa bene il pennarello all’imboccatura della bottiglia 84
con il nastro adesivo. La punta deve rimanere fuori
• Posiziona la punta del pennarello a un’estremità del
foglio e tieni ferma la bottiglia in questa posizione
• Chiedi al tuo assistete di simulare un terremoto
agitando il foglio su e giù e spostandolo al tempo
stesso in avanti.
50
natura inquieta
Osserva
Sul foglio hai tracciato uno strano grafico, 84molto simile
a quello che producono i sismografi durante un vero
terremoto. L’altezza e l’ampiezza delle linee disegnate
forniscono molte informazioni sul fenomeno in corso,
sia sulla natura e l’entità delle scosse, sia sulla distan-
za dal luogo di registrazione. Il nome di questo tipo
di grafici è sismogramma. Sotto puoi vederne un
esempio.
85
Osserva un vulcano
Cosa ti serve
• Un palloncino
Cerca in casa e all’aperto
• Un foglio di carta
• Nastro adesivo 85
• Una matita con la punta 85 85
Cosa devi fare
• Arrotola il foglio di carta a cono e fissalo con una stri-
sciolina di nastro adesivo. Non deve essere un cono
perfetto, basta che ne ricordi la forma
• A circa 2-3 centimetri dalla cima, pratica un foro con
la matita appuntita
• Infila il palloncino dentro il cono e fai uscire l’imboc-
catura dal foro che hai fatto
• Soffia e gonfia il palloncino e non fermarti finché il
cono di carta si sfascerà!
Osserva
86
86camera
Hai visto in piccolo che cosa accade a un vulcano quando la sua
86 più:
magmatica, il serbatoio sotterraneo del magma, si riempie sempre
8686
prima o poi è destinato a esplodere!.
Un’eruzione vista da fuori
Cosa ti serve
• Modellino di vulcano • Acido citrico
• Siringa • Colorante alimentare
• Bicchierini con tappo rosso
• Idrogenocarbonato di sodio
51
natura inquieta
Cosa devi fare Fig. 1
• Preleva dalle buste i reagenti-
chimici (acido citrico e idroge-
nocarbonato di sodio) con la
paletta e mettili nei due conte-
nitori in dotazione
• Assicurati che il modellino di vulcano sia asciutto.
Versa nel cratere lo stesso quantitativo di reagenti,
aggiungi il colorante alimentare rosso e mescolali
insieme. (Fig.1)
• Per iniziare si possono utilizzare 10 g di ciascuna polve-
re. Mettine di più se vuoi ottenere un effetto più sceno- Fig. 2
grafico!
• Aspira con la siringa dell’acqua finché non sarà piena Fig. 3
(Fig.2)
• Indossa gli occhiali di protezione e fai gocciolare un po’
d’acqua nel cratere del vulcano (Fig. 3). Non mettere la
mano direttamente sopra il cratere
• Le bolle inizieranno a straripare dal cratere, proprio come
il magma di una vera eruzione
• Pulisci il tuo modellino e ripeti il gioco
• Una volta terminati i prodotti in dotazione, puoi ripetere
l’esperimento prendendo dalla cucina un po’ di bicarbonato (chiedi prima
il permesso ad un adulto) e fai gocciolare sopra di esso circa 5 ml di aceto
comune invece dell’acqua.
87 Un’eruzione vista da dentro 87
Cosa ti serve Cerca in casa
• Una bottiglia 87 • Olio e aceto
• Idrogenocarbonato di
sodio (se l’hai finito, funziona
anche il carbonato di sodio)
• Colorante alimentare Olio
Aceto
Olio
Cosa devi fare 86
• Versa prima l’aceto e poi l’olio nella bottiglia secondo le proporzioni
Aceto che vedi nella figura
86
• Aggiungi qualche granello di colorante e agita un po’: l’aceto si colo-
rerà di rosso
• Ora aggiungi una palettina di idrogenocarbonato di sodio e osserva!
52
natura inquieta
Osserva
Sfruttando una reazione chimica che ormai conosciamo bene, abbiamo
scatenato un grande ribollio di “lava” reso particolarmente evidente dall’o-
lio e dal colorante rosso. Quando l’aceto (che è un acido) reagisce con
l’idrogenocarbonato di sodio, prende il via la tipica reazione frizzante che
produce bollicine piene di anidride carbonica. Queste risalgono in superfi-
cie portandosi dietro un po’ di aceto colorato lungo lo strato di olio. Giunte
in cima, però, il gas esce dalla bottiglia e “abbandona” l’aceto, che quindi
ricade verso il fondo, mentre nuove bolle iniziano a salire, in un agitato (e
colorato) movimento generale.
88 88
... e il crollo finale
Cosa ti serve Cerca in casa e all’aperto
• Un palloncino • Sabbia
Cosa devi fare
• Gonfia il palloncino e tienilo chiuso con le dita 88 8
• Ricopri il palloncino di sabbia, formando una 88
89
E quando ci si mette l’atmosfera...
89
C’è aria di tempesta
Cosa ti serve
• Due bottiglie • Un assistente adulto e il per-
• Connettore messo di schizzare un po’
• Colorante d’acqua durante l’esperimento
53
natura inquieta 89
55
NAtura che vive e cresce
La luce? 92
E SE MANCA L’ACQUA? 94
Germinazione a secco? Proviamo!
Cosa ti serve Cerca in casa
• Pipetta • Un sottovaso o un piccolo conteni-
• Semi tore in plastica di riciclo
• Cotone idrofilo
Cosa devi fare
• Appoggia due batuffoli di cotone nel sottovaso
• Prendi alcuni semi dalla bustina e posane metà sul
primo batuffolo e metà sull’altro
• Inumidisci il primo batuffolo con la pipetta e lascia “a secco” l’altro. Ap-
plica delle etichette per ricordare quale dei due lascerai senz’acqua
• Attendi qualche giorno, mantenendo umido solo il primo batuffolo, e
controlla se i semi germogliano.
Osserva
Con i giorni, i semi nel batuffolo umido inizieranno a germogliare, mentre
gli altri resteranno tali e quali. Il motivo è semplice: l’acqua è importantissi-
ma per le piante, sia prima della germinazione, sia dopo. Non se ne può
proprio fare a meno!
Cambiamo liquido 95
Cosa ti serve Cerca in casa:
• Pipetta • Un sottovaso o un piccolo ACQU A ACETO
• Un bicchierino contenitore in plastica di riciclo
• Semi • Aceto
Cosa devi fare
• Appoggia due batuffoli di cotone nel
sottovaso e prendi alcuni semi dalla
bustina ACQUA ACETO
• Posane metà sul primo batuffolo e metà
sull’altro poi, usando la pipetta, inumidi-
sci il primo batuffolo con l’acqua
• Versa un po’ di aceto nel bicchierino e
usalo per inumidire il secondo batuffo-
lo. Applica delle etichette per ricordare in quale dei due hai messo l’aceto
• Attendi qualche giorno, mantenendo umidi i batuffoli con il rispettivo
liquido, e controlla se i semi germogliano.
57
NAtura che vive e cresce
Osserva
Dopo qualche giorno vedrai che i semi che hanno ricevuto l’acqua saranno
germogliati, mentre quelli che sono rimasti a contatto con l’aceto non ce
l’hanno fatta. L’aceto, che è un acido, non è proprio
96
l’ideale per le piante!
E se manca il vaso?
Gli ovetti capelloni
Cosa ti serve Cerca in casa:
• Un bicchierino • Gusci di uova e rispettivo portauova. Ti con-
• Semi sigliamo di appostarti in cucina e suggerire al
cuoco di turno una cena a base di frittata!
Cosa devi fare
• Chiedi a chi userà le uova di romperle a metà cercando di non spezzetta-
re troppo il guscio
• Sciacqua i mezzi gusci che hai recuperato e disponili nelle buchette del
portauova
• Riempili di torba e pianta un po’ di semi, seguendo i consigli elencati
nell’esperimento 91
• Innaffia e mantieni umida la torba nei giorni successivi. Osserva che cosa
succede.
Osserva
Il tempo passerà e alle tue uova inizieranno a crescere… i capelli! Verdi
capelli di ottima rucola, per la precisione: benvenute piantine!
97
Osserva le piante mentre…
… crescono
Cosa ti serve Cerca in casa:
• Una provetta • Carta assorbente da cucina
• Pipetta • Un bicchiere trasparente
• Semi carta
Cosa devi fare assorbente semi
59
natura CHE VIVE E CRESCE
Dal seme…
Cosa ti serve Cerca in casa:
• I semi e la torba rimasti • Un portauova di cartone
• Pipetta
Cosa devi fare
• Riempi ogni buchetta del portauova con la torba. Se non ne hai abba-
stanza usa del normale terriccio. Se vuoi, puoi inserirla dentro i gusci
delle uova, come nell’esperimento 96
• Pianta qualche seme in ogni buchetta e innaffia con la pipetta
• Scegli un posto riparato e mantieni umido il terreno finché non spunte-
ranno le piantine.
Osserva
• Hai realizzato un perfetto semenzaio, cioè un piccolo vivaio dove i
semi possono germinare in tutta tranquillità e trasformarsi con calma in
giovani piante. Quando i germogli spunteranno, assicurati che ricevano
abbastanza luce: ora sai che è importante.
… alla terra
Cosa ti serve Cerca in casa:
• Il semenzaio che hai • Un angolo di orto o giardino e il permesso
preparato nell’esperimento di piantare la tua piccola coltura biologica.
precedente, con le piantine In alternativa potrai usare un grande vaso
ormai sviluppate pieno di terriccio
• Un vero innaffiatoio
100 • Paletta da giardinaggio (o da spiaggia)
Cosa devi fare
• Con la paletta, scava una buca nel terreno e fai in
modo che il tuo semenzaio germogliato ci possa
entrare
• Ricopri la buca di terra, facendo molta attenzione a
non seppellire le piantine
• Innaffia regolarmente, ma sempre con moderazione.
Osserva
Hai potuto eseguire il trapianto “in blocco” del tuo
semenzaio, perché il portauova è fatto di un materia-
le biodegradabile. Il terreno lentamente lo assorbirà,
senza che questo lo inquini.
60
COMPLIMENTI! Non solo ti sei aggiudicato
l’ultimo trofeo, diplomandoti BOTANICO IN
ERBA, ma hai terminato anche il tuo percorso
sperimentale e, con la bellezza di 100
esperimenti riusciti, ti sei guadagnato il titolo
di PICCOLO GENIO DELLE SCIENZE!
TROFEO SPECIALE
PICCOLO GENIO DELLE SCIENZE
63
REGOLE DI SICUREZZA DEI REAGENTI CHIMICI CONTENUTI NEL GIOCO:
leggere con attenzione e conservare per futura referenza
Identificatore del prodotto
DENOMINAZIONE RAME SOLFATO PENTAIDRATO Ph.Eur
Rame solfato pentaidrato CAS NUMBER 7758-98-7
Nr. CE: 231-847-6
H302 Nocivo se ingerito.
H315 Provoca irritazione cutanea.
H319 Provoca grave irritazione oculare.
H410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
P273 Non disperdere nell’ambiente.
P280 Indossare guanti/indumenti protettivi/proteggere gli occhi/il viso.
P301+P312 IN CASO DI INGESTIONE accompagnata da malessere: contattare un CENTRO ANTIVELENI
o un medico. Indurre il vomito solo su indicazione del medico.
P302+P352 IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: lavare abbondantemente con acqua e sapone.
P501 Smaltire il prodotto/recipiente secondo le normative locali.
Identificatore del prodotto
DENOMINAZIONE CALCE IDRATA
Calcio diidrossido; Numero di registrazione (CE): 01-2119475151-45;
Nr. CAS: 1305-62-0; Nr. CE: 215-137-3
Calcio idrossido CAS NUMBER 1305-62-0
H315 Provoca irritazione cutanea.
H335 Può irritare le vie respiratorie.
P261 Evitare di respirare la polvere/i fumi/i gas/la nebbia/i vapori/gli aerosol.
P280 Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi.
P305/351/338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti.
Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.
P304/340 IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l’infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in
posizione che favorisca la respirazione.
P302/352 IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: lavare abbondantemente con acqua e sapone.
P501 Smaltire il prodotto/recipiente secondo le normative locali.
Identificatore del prodotto
DENOMINAZIONE SODIO CARBONATO MONOIDRATO Ph.Eur.
Nr. CAS: 5968-11-6; Nr. CE: 207-838-8
Sodio carbonato monoidrato CAS NUMBER 5968-11-6
H319 Provoca grave irritazione oculare.
P264 Lavare accuratamente con acqua dopo l’uso.
P280 Indossare guanti/indumenti protettivi/proteggere gli occhi/il viso.
P305+P351-P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi
minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.
P337+P313 Se l’irritazione degli occhi persiste, consultare un medico.
Identificatore del prodotto
DENOMINAZIONE ACIDO CITRICO MONOIDRATO
Numero di registrazione (CE): 0200260;
Nr. CAS: 5949-29-1; Nr. CE: 201-069-1
Acido citrico CAS NUMBER 5949-29-1
H315 Provoca grave irritazione oculare
P264 Lavare accuratamente con acqua dopo l’uso.
P280 Indossare guanti/indumenti protettivi/proteggere gli occhi/il viso.
P305+P351-P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi
minuti. Togliere le eventuali lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare
P337+P313 Se l’irritazione degli occhi persiste, consultare un medico.
Identificatore del prodotto
DENOMINAZIONE SODIO BICARBONATO
Idrogenocarbonato di sodio; Numero di registrazione (REACH): 01-2119457606-32-007;
Nr. CAS: 144-55-8;
Sodio bicarbonato CAS NUMBER 144-55-8
P304/340 IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l’infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in
posizione che favorisca la respirazione.
P302/352 IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: lavare abbondantemente con acqua e sapone.
Se l’irritazione persiste consultare un medico.
P305+P351-P338 IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare con abbondante acqua per
almeno 15 minuti tenendo le palpebre ben separate. Evitare forte flusso d’acqua in quanto potrebbe
causare danno alla cornea. Consultare il medico.
P301+P312 IN CASO DI INGESTIONE: sciacquare la bocca con abbondante acqua. Poi fare bere al
soggetto molta acqua. Consultare un medico.