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La Liguria

La Liguria è divisa in cinque provincie:


Imperia, Savona, Genova, La Spezia
● La Liguria è una regione di
incantevole bellezza che in una
stretta lingua di terra racchiude costa,
pianura, collina, Alpi e Appennini,
abitata fin dal paleolitico.
● Nelle grotte di Toirano (Savona) sono state rinvenute
impronte dell'uomo di Neanderthal, mentre resti fossili
dell'uomo di Cro-Magnon sono emersi presso finale
ligure, dove è allestito il più completo archivio preistorico
della Liguria e del Mediterraneo. E ancora: nelle dieci
caverne dei Balzi Rossi (Ventimiglia), si ammirano gli
episodi salienti della vita primitiva dell'Homo Sapiens.
● Ma la storia della gente ligure è per eccellenza storia
marinara. La montagna oltre a rappresentare una
barriera naturale per le popolazioni padane, è sempre
stata confinata a svolgere un ruolo di secondo piano,
quasi di cornice al paesaggio. Eppure la Liguria
autentica non la si trova sulle spiagge affollate di
bagnanti e tanto meno nei grandi centri del litorale.
È nascosta invece all'interno dove la terra si fa pietrosa
e aspra, e dove i lineamenti del paesaggio sono accesi
dal sole e dagli orizzonti impensabili del mare.
● Il mare che bagna l'intero territorio regionale
costituisce l'area marina protetta “Santuario
internazionale per i mammiferi marini”. Dislocate fra le
diverse provincie in Liguria si trovano anche molte
comunità montane, particolarmente impegnate nello
sviluppo delle attività produttive legate al ricco
patrimonio naturale. Tutte le comunità montane sono
attive nella promozione turistica, cui si lega anche lo
sviluppo di produzioni agricole, gastronomiche e
artigianali tradizionali.
● La conformazione del territorio ligure ha sempre spinto
l'economia locale a orientarsi prevalentemente verso il
mare,ovvero il commercio. Nel XX secolo anche
l'industria è riuscita ad avere sviluppi significativi,
andando però incontro, in ultimo, a fenomeni recessivi.

● Pieno e continuo sviluppo ha conosciuto il turismo,
la cui capillare presenza nei centri costieri
contribuisce a fare della Liguria una delle realtà
socioeconomiche italiane a più forte predominanza
terziaria.
● Il settore primario ha conosciuto un esodo rurale
molto intenso dalle aree montuose interne, che
sono anche quelle più fortemente realizzate dagli
effetti dell'ammodernamento dell'agricoltura: un
processo che ha comportato di fatto il graduale
abbandono delle colture marginali, che erano
appunto praticate sui versanti collinari e nelle valli
sulle caratteristiche “fasce”, terrazze sostenute da
muri a secco.
● Degna di attenzione è la ricerca di standard qualitativi
elevati: dalla fine del XX secolo sono state fortemente
sviluppate le coltivazioni cosiddette “biologiche”.
● Di rilievo, non per volumi produttivi, ma per qualità,
sono infine le tradizionali colture dell'olivo (Riviera di
Ponente) e dell'uva da vino (Cinque Terre). La
zootecnia è presenza marginale, così come
sottodimensionata rimane la pesca.
● Elemento trainante nell'economia regionale è anche il
turismo, favorito dalla bellezza dei paesaggi e dalla
mitezza del clima, caratterizzato dall'estendersi più del
fenomeno della seconda casa che della ricettività
alberghiera, tendenzialmente di alto livello.
Un'inversione di tendenza è però rappresentata dallo
sviluppo di forme di turismo più sostenibile, come
l'agriturismo, il turismo ecologico, l'escursionismo ed il
Bed And Breakfast.

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