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zStudi Sperimentali:
p Trasversale Longitudinale
Si effettua un intervento clinico o educativo (si manipolano le variabili Studi Studi
di Prevalenza prognostici
INDIPENDENTI), si somministra un trattamento, si osservano le risposte
( i misurano
(si i l variabili
le i bili DIPENDENTI) in
i funzione
f i d ll variazione
delle i i nelle
ll
Studi
caratteristiche dello stimolo. di Incidenza
Nei “veri”
veri esperimenti, ll’assegnazione
assegnazione degli individui ai trattamenti è
Ricerca
random Qualitativa
Possono essere di Tipo Trial Clinico (confronti fra trattamenti).
Lewis [2006] ha condotto uno studio di questo tipo con lo scopo di eseguire una ricognizione di un
fenomeno “sommerso”
sommerso come il mobbing nei contesti organizzativi
organizzativi, intervistando un campione di dieci
donne che hanno subito vessazioni sul posto di lavoro. Uno studio di questo tipo rappresenta poco
più di una serie di casi ed ha avuto come esito principale la rilevazione delle tematiche più rilevanti,
come ad esempio la tendenza tipica delle persone in situazioni di mobbing a minimizzare le difficoltà
interpersonali a preservare il proprio Sé dalle vessazioni subite
interpersonali, subite, a mantenere un livello alto di
identificazione con i valori professionali ed aziendali, a dare spiegazioni del proprio malessere, e a
riconoscere il mobbing come un reale problema organizzativo.
I campioni
i i possono essere piccoli,
i li e anche
h non
rappresentativi.
E’ opportuno però che il campione abbia caratteristiche
informative
Ricerca Qualitativa – 3 - Esempio Ricerca Qualitativa – 4 - Esempio
Descrittiva Analitica
Legame affettivo con l’Esercito
Trasversale Longitudinale
Correlazionale
Studi Studi
di Prevalenza prognostici
Resoconti di casi
Serie di casi
Studi Trasversali Osservazionale
Studi
Legame strumentale con l’Esercito di Incidenza Studi Longitudinali
Diagnostica
Ricerca
Qualitativa
Studi Analitici Studi Analitici – Ricerca correlazionale
z Ricerca correlazionale z Se ne tira fuori:
Studi effettuati su un campione ampio di partecipanti ed in cui non si Una volta acquisiti
q i dati di ricerca, tramite q
qualsiasi
effettua alcun intervento clinico (o alcuna manipolazione di variabili), metodo di misura, l’associazione statistica tra le variabili
bensì si procede alla misurazione di costrutti specifici e delle loro viene sintetizzata mediante appositi indici di correlazione o
relazioni. di associazione,
associazione ma anche di differenze fra le medie
zQuando? La scelta degli indici dipende dal livello di misura delle
Uno
U studio
t di correlazionale
l i l puòò rappresentare
t un passo preliminare
li i cuii variabili considerate (che può essere nominale
nominale, ordinale
ordinale, a
può seguire uno studio sperimentale. intervalli equivalenti, a rapporti equivalenti).
Uno studio correlazionale è spesso ll’unico
unico tipo di ricerca possibile,
possibile zRicordare!
quando non si può condurre un esperimento, per motivi etici o pratici, o
anche teorici. CORRELAZIONE ≠ CAUSAZIONE !!!!
zCome? Non potremo mai inferire la presenza di una relazione
causa → effetto da una ricerca puramente correlazionale,
Requisiti
q minimi: la misurazione di almeno due variabili ed il calcolo
in cui non vi sono manipolazioni di variabili
dell’associazione statistica tra le variabili misurate, su un campione che
permetta di trarre inferenze.
r = .57 r = .70
r = .40
Terapia Buonumore
di gruppo
r = .40
Correlazione e causalità - 3 Correlazione e causalità - 4
z…e
e a volte cc’è
è causazione senza correlazione! z…o
o di variabili che moderano ll’effetto
effetto causale
Cura farmacologica
CON cura farmacologica
g
Interazione Di supporto
Suscettibilità
Intelligenza
Alla noia
8 Terapia r = .80 Buonumore
r = .70
70 r = .70
0
7
Intelligenza r = -.50 Errori
6
Benesserre
ma l'ho già visto 5 Senza cura farmacologica
farmaco SI
4
farmaco no
Suscettibilità
3SENZA cura farmacologica
Intelligenza Di supporto
t
Alla noia 2 Terapia r = .00 Buonumore
r = .70 1
0
Intelligenza Errori
r = 0.00 pre post
Conclusione: la terapia cognitiva è un trattamento accettabile e valido per la prevenzione del primo
episodio psicotico in pazienti con rischio molto alto”.
zLe unità in diverse condizioni sperimentali differiscono fra loro tentare di controbilanciarne gli effetti
per variabili estranee alla manipolazione zSe
S nell’esperimento
ll’ i t randomizzato
d i t era lla casualizzazione
li i a ridurre
id glili effetti
ff tti
Le variabili estranee alla manipolazione possono essere le vere di selezione, nel quasi-esperimento si tenta di misurare le variabili
responsabili dell’effetto confusive, per tenerne sotto controllo gli effetti
Tale confusione è più probabile quando la variabile manipolata Es: diverse attività sportive per gruppi di diversa altezza si confonde col sesso.
e la variabile caratterizzante le unità dei diversi gruppi sono Misurando il sesso, si possono statisticamente eliminare i suoi effetti sulla
associate variabile dipendente
p
– Es: se creo dei gruppi di bambini con altezze medie diverse per Es: Se la fiducia dei pazienti verso le terapie si confonde con l’effetto delle
indirizzarli a diverse attività sportive, otterrò più maschi nel gruppo terapie medesime, misurare il grado di fiducia permette di controllarne gli effetti
alti ).
“alti”). sull’efficacia
sull efficacia delle terapie
– Es: Se nel testare due diverse terapie permetto ai pazienti di Es: se è il livello di ansia varia attraverso due diverse diagnosi, posso misurare
scegliere a quale saranno sottoposta confondo le terapie con la l’ansia nei due gruppi, e distinguere i suoi effetti da quelli della terapia
fiducia dei pazienti verso le terapie
– Es: se confronto la stessa terapia su pazienti con diagnosi diverse, zInoltre, alcuni disegni di ricerca e alcuni profili di risultato possono aiutare a
non riuscirò a distinguere fra effetti dovuti alla terapia ed effetti ridurre le ambiguità
dovuti ad altre variabili associate diversamente con le differenti
diagnosi
Quasi-esperimento :
– Disegni con gruppo di controllo non equivalente Disegni con gruppo di controllo non equivalente: Alcuni esiti - 1
zQuesto è l’esempio di disegno quasi sperimentale più comune zAl pre-test i gruppi sono non-equivalenti
zAl post
post-test
test la differenza aumenta; come possiamo interpretare il risultato?
zVi è manipolazione
i l i di una variabile ì) ma i gruppii osservati
i bil ((sì), ti all pretest
t t
sono concettualmente non equivalenti (es: due diagnosi diverse; diversa
severità della condizione)
Disegni con gruppo di controllo non equivalente: Alcuni esiti - 2 Disegni con gruppo di controllo non equivalente: Alcuni esiti - 3
zAl pre-test i gruppi sono non-equivalenti zAl pre-test i gruppi sono non-equivalenti
zAl post
post-test
test la differenza aumenta un po
po’, ma entrambi i gruppi migliorano zAl post
post-test
test la differenza diminuisce
diminuisce, perché il gruppo sperimentale cala
zPer meglio comprendere questo esempio poniamo che la var dipendente
sia un indicatore di malessere
Disegni con gruppo di controllo non equivalente: Alcuni esiti - 4 Altri disegni quasi-sperimentali - 1
zE
E’ cruciale che la variabile “di
di controllo
controllo”, si comporti effettivamente come
tale
Serie Temporali sul Caso Singolo - Baseline Serie Temporali sul Caso Singolo – Fase di intervento
La baseline rappresenta la fase iniziale di ogni La parte della serie temporale in cui si effettua
STCS l’intervento clinico
Servono almeno tre misure ripetute per ciascun Segue sempre la fase di “baseline”
outcome clinico per stabilire la baseline prima di
Le variabili outcome durante la fase di intervento
iniziare il trattamento.
sono misurate almeno tre volte
Queste misure servono anche a valutare se il – Per poter tracciare una curva dello stato del soggetto,
paziente è stabile oppure no. da confrontarsi con la baseline
La fase “baseline” rivela anche lo stato naturale La durata nel tempo deve essere simile a quella
del paziente e diviene lo standard utile per di baseline
valutare l’effetto di ogni eventuale trattamento. I cambiamenti nelle variabili outcome che si
– Lo “stato
stato naurale
naurale” può essere “stabile”
stabile , “in
in osservano in questo periodo sono attribuite al
peggioramento” o anche “in miglioramento”
Evidence-based trattamento.
Evidence-based
Chiropractic Chiropractic
Serie Temporali sul Caso Singolo – Disegni AB Serie Temporali sul Caso Singolo – Disegni ABA
z Nei disegni AB z I disegni ABA si compongono di tre fasi:
A = fase di baseline Baseline, intervento, e follow
follow-up
up
B = fase di intervento Nel follow-up il trattamento viene rimosso
z Un disegno metodologicamente poco robusto
perchè si ha poco controllo sulle minacce alla z Fornisce indicazioni più sicure (rispetto ai disegni
validità interna della ricerca.
ricerca AB) sulla
ll relazione
l i causa-effetto
ff tra trattamento e
Potrebbe essere stata trascurata un’evoluzione naturale outcome clinici
della malattia con effetti differiti nel tempo
Nella fase di follow-up i risultati dovrebbero
Essendovi due sole fasi, fattori contingenti esterni possono tendenzialmente ritornare ai livelli della baseline.
assumere un peso sproporzionato
z Il cambiamento nelle variabili outcome deve essere z Vediamo
ed a o u
un ese
esempio…
po
piuttosto evidente per supportare una possibile
relazione
Evidence-based
Chiropractic
casuale. Evidence-based
Chiropractic
Esempio di disegno ABA Serie Temporali sul Caso Singolo – Disegni ABAC
z Il disegno
g AB viene applicato
pp ad ogni
g p paziente
ma le fasi di baseline hanno una durata diversa per
ciascun paziente.
z L’interpretazione può essere qualitativa, valutando z Test Binomiale (vedi il cap. Test non
la risposta del paziente in termini di trend parametrici)
complessivo dei dati raccolti. Consiste nel calcolare la probabilità di ottenere
z I dati possono essere anche analizzati per caso Y successii ((un effetto
ff tt positivo
iti del
d l
statisticamente trattamento) dato un certo numero X di eventi (che
sono coppie
i di ffasii b
baseline_trattamento)
li t tt t )
Se sono raccolte almeno tre misure per fase: tre pazienti
ripetuti all’interno di ciascuna fase, e tre misurazioni Servono almeno cinque coppie AB, tutte con un
ripetute per fase. effetto positivo, per raggiungere il livello di
z Entrambi I metodi sono utili significatività convenzionale.
z I grafici sono più immediati
z Le analisi dati però sono più formali
Evidence-based Evidence-based
Chiropractic Chiropractic
Analisi Statistica
Validità
Si possono considerare delle varianti del t-
niche di rice
capitalizza anche sulla grandezza degli effetti
Tecn
Evidence-based
Chiropractic
Validità della ricerca - 1 Validità della ricerca - 2
z Ogniqualvolta ci troviamo di fronte ad una ricerca
ricerca, z Validità:
dobbiamo porci quattro domande: Correttezza delle conclusioni e delle inferenze tratte da una ricerca o da un
programma di ricerca
ricerca. Oppure:
1. L ricerca
La i di
dimostra
t lal presenza di un effetto
ff tt affidabile?
ffid bil ?
Approssimazione delle conclusioni di una ricerca alla “verità”
2. La ricerca dimostra che questo effetto è di tipo causale? z Alcune conclusioni basate su dati empirici,
p , non sono logicamente
g sostenibili,,
non sono valide
3. La ricerca dimostra che l’effetto causale è generalizzabile
Es: siccome la relazione fra intensità di un trattamento e sintomi non è significativa,
ad altri campioni, contesti, misure e procedure? allora ll’ipotesi
ipotesi è sbagliata
4. La ricerca dimostra che l’insieme delle procedure Es: le femmine siccome guadagnano meno dei maschi, sono meno intelligenti dei
maschi, visto che esiste una relazione fra reddito e intelligenza.
utilizzate sono in relazione coi concetti che le procedure
Es siccome una
Es: na certa relazione
rela ione vale
ale per gli adulti,
ad lti essa è generalizzabile
generali abile ai bambini
volevano riflettere?
Es: siccome un atteggiamento empatico migliora i sintomi ansiosi, allora una terapia
empatica fa guarire dall’ansia generalizzata
z Le pprime due domande si riferiscono al hic et nunc della
ricerca in questione z Nel primo esempio, non si tiene conto della validità delle conclusioni statistiche,
nel secondo non è dimostrata la presenza di un nesso causale, nel terzo non è
z Le ultime due alla generalizzazione dei risultati della ricerca chiara la generalizzabilità a diversi contesti, nel quarto non è provata la
generalizzabilità dalla misura al costrutto
z Queste domande hanno a che fare con la Validità
z Se H0 è falsa: H0 H1
si può decidere di rifiutare H0 : Decisione corretta Regione di
si può decidere di accettare H0 : Decisione scorretta (Errore di II°
accettazione
tipo) Regione di
β
1-β
z ERRORE DI II° TIPO 1α
1-α accettazione
Accetto H0 quando è falsa Ö
Rifiuto H1 quando è vera
z Si considera assente (falso) un effetto presente (vero) nella β
popolazione di riferimento
α
z La probabilità di questo errore è β D=0 D≠0
β = probabilità di non evidenziare un fenomeno che in realtà esiste
β = probabilità di non rintracciare un effetto assente solo nel campione
osservato, ma in realtà presente nella popolazione di riferimento Campione appartenente ad una
Campione appartenente ad una popolazione dove H0 è vera,
z Purtroppo il valore di β,
β a differenza di quello di α,
α non può popolazione dove H0 è falsa
falsa, ma che conduce ad errore di I tipo
essere determinato ma che conduce ad errore di II tipo
Se α diminuisce,
•Se diminuisce β aumenta.
aumenta • Infine, la potenza è in parte influenzata dal tipo di analisi statistica
Infine
Evitareerrori di I° tipo può portare ad una elevata probabilità di effettuata.
commettere errori di II° tipo
p
Validità delle conclusioni statistiche – Potenza e grandezza dell’effetto Validità delle conclusioni statistiche - 5
z Violazione delle assunzioni dei test statistici
Ha a che fare sia con errori di I, sia di II tipo
– Ogni test statistico riposa su specifiche assunzioni
– La loro violazione comporta l’errato calcolo dell’entità dell’effetto
Soluzioni:
– Consapevolezza assunzioni dei test
– Pianificazione delle analisi prima di raccogliere i dati
z Scarsa attendibilità delle misure e dei trattamenti
Influenza in genere l’errore di II tipo
– L’errore attenua (indebolisce) le relazioni bivariate, e può
attenuare ma anche inflazionare le relazioni multivariate
– Trattamenti implementati
p in modo inconsistente riducono g
gli
z Come vedete
C d all’aumentare
ll’ d
dell’effetto
ll’ ff aumenta lla effetti
potenza Soluzioni:
z All’
All’aumentare
t d
dell campione
i aumenta
t lla sensibilità
ibilità – S lt oculata
Scelta l t misure,
i standardizzazione
t d di i dei
d i trattamenti
t tt ti
Validità di costrutto - 10
z E
Errata specificazione
ifi i d
deii costruttii
Descrizione in termini astratti di un costrutto, che in realtà
si basa su un’operazionalizzazione molto specifica
Descrizione vaga di un intervento, omettendo i suoi
particolari
– Oppure descrizione minuziosa, ma applicazione
g
generica
Nel campo delle misure:
– CoConfusione
us o e fra a le
e misure
su e d
di u
un cos
costrutto
u o e misure
su e d
di
costrutti diversi
– Validità convergente e discriminante delle misure
Soluzioni:
– Specificare
p teoricamente le caratteristiche centrali dei
costrutti; differenziare fra loro costrutti simili