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CONSIGLI PER AIUTARE TUO FIGLIO IN QUESTI

GIORNI DI «RECLUSIONE FORZATA»


Daniela Barra
«CHIUSI IN CASA! –
CONSIGLI PER AIUTARE TUO FIGLIO IN QUESTI
GIORNI DI RECLUSIONE FORZATA»

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INTRODUZIONE
Quante volte ci siamo trovati costretti con i nostri
piccoli a non poter uscire di casa, magari per
maltempo quando invece ci eravamo organizzati
per una bella gita all’aperto. Oppure abbiamo
dovuto passare domeniche a casa con i bimbi a
letto con la febbre.
Questa volta però è diverso.
Se prima sapevamo che il periodo di «reclusione»
sarebbe durato il tempo di qualche giorno, e i
genitori comunque sarebbero stati liberi di uscire
a turno, o l’aiuto dei nonni sarebbe stato prezioso,
questa volta no. Tutti insieme in reclusione
«forzata» e prolungata.

La quarantena ha un impatto psicologico forte su


molte persone e anche sui bambini.

Quanto contenuto in questa mini-guida, vuole


essere una risorsa per aiutare il genitore a
sostenere il bambino in questo periodo critico.
Che cosa succede nella testa
del bambino?

Non capisco che sta


succedendo

Mi annoio

Nostro figlio si è ritrovato d’improvviso con abitudini


completamente stravolte, routine modificate a cui si
sono aggiunte notizie e immagini riguardo la
pandemia (ricordo che le immagini hanno un
fortissimo impatto sulla sua psiche e sulle sue
emozioni). Questo gli causa stress, favorisce i litigi
tra fratelli e influenzano l'umore di tutta la famiglia.
Che cosa cambia nel suo
comportamento?

Dopo i primi giorni in cui erano felici


per il fatto di non dover andare a
scuola, con l’avanzare dei giorni sono
venuti a mancare dei loro bisogni
fondamentali (per chi sta seguendo il
progetto Autostima Challenge,
sottolineo che questi bisogni fanno
parte del petalo «In Equilibrio» di ho
parlato nel webinar di Febbraio).

Stare all’aria aperta, muoversi, saltare, esplorare la


Natura e non solo: avere routine, imparare, giocare
con i compagni di classe e gli amichetti del parco.
Che cosa cambia nel suo
comportamento?

I bambini di "carattere forte" possono


mettere in atto comportamenti di
ribellione, hanno più difficoltà nel
seguire le istruzioni che diamo loro e
tendono a sfidarci e a rispondere in
modo negativo.

I bambini più sensibili possono invece


sperimentare disturbi del sonno e
incubi.
Possono chiedere di venire nel nostro
letto più frequentemente del solito di
notte.
In alcuni casi possono verbalizzarci
la loro preoccupazione per la
situazione e per il virus.
Hanno la tendenza a piangere più
spesso.
Che cosa possiamo fare?
STABILISCI NUOVE ROUTINE
Se già segui EmoSpace sai quanto sono importanti
i Limiti, le Regole e Le Routine per il bambino, in
quanto creano un ambiente sicuro che gli consente
di percepire serenità. Per il bambino, sapere cosa
deve fare e che cosa verrà dopo, è fondamentale
per sentirsi «al sicuro».
STABILISCI NUOVE ROUTINE… UN
PICCOLO CONSIGLIO
Avrai notato anche tu, se hai più figli, che un figlio è
«più dormiglione» dell’altro, ha più piacere a stare
a letto a riposare.
Io ritengo il riposo essenziale per un sano sviluppo
e in questi giorni ne stiamo approfittando per fare
in modo che il nostro organismo si «ricarichi» il più
possibile. Quindi routine della nanna alla consueta
ora, poi al mattino lascio che ognuno si svegli con i
suoi tempi e quando è completamente riposato.
Tutti conosciamo i benefici che ha per il nostro
fisico e in un periodo già di per sé stressante,
almeno evitiamo la sveglia!
Naturalmente compatibilmente
con gli impegni della scuola
on-line.
COINVOLGILI IN PICCOLI
COMPITI QUOTIDIANI
Sempre tra i bisogni fondamentali, troviamo
l’importanza di sentirsi «in grado» e «realizzato»
(faccio sempre riferimento al fiore dei 5 bisogni
fondamentali che riporto qui sotto).
COINVOLGILI IN PICCOLI
COMPITI QUOTIDIANI
Quindi rifarsi il letto ogni mattina, mantenere in
ordine la stanza, apparecchiare per la colazione sono
compiti semplici per i bambini già a partire dai 2-3
anni. Naturalmente non devono essere proposti come
imposizione, ma come gioco, e dobbiamo essere al
loro fianco per stimolarli con allegria e amore.
Lo scopo non è fargli fare quello che vogliamo noi,
ma guidarli alla conquista dell’autonomia.
Queste attività aiuteranno loro a sentirsi soddisfatti,
in grado, all’altezza e utili per la famiglia vista come
team.
Con bambini più grandi si può andare oltre, possono
anche sentirsi soddisfatti nel preparare il pranzo o la
cena per intero, con noi pronti ad aiutarli in caso
venga richiesto il nostro aiuto.
Una bella ricarica per la loro autostima!
RIMANI FLESSIBILE
Come ho accennato prima per le routine, il periodo
è già stressante, non irrigidiamoci di fronte a delle
routine e a degli orari da seguire.
Usiamo le routine come guida, ma ricordiamoci che
siamo una famiglia, non siamo arruolati
nell’esercito!
Può capitare di essere fortunatamente immersi in
una attività che ci sta appassionando e che ci
richiede più tempo di quanto previsto: come
facciamo a interromperla se si è creato un
momento di gioia e condivisione per tutta la
famiglia? Meglio la felicità del momento o il rispetto
degli orari?
CREA MOMENTI SPECIALI E
FUORI DALL’ORDINARIO
In
. quanto esseri umani abbiamo tutti bisogno di
pensieri positivi, incoraggianti, di provare
emozioni piacevoli che ci diano motivazione e
che ci facciano sentire “vivi” e parte di un
gruppo.

Per questo è bene creare attività speciali che ci


permettano di passare del tempo di qualità
insieme, in cui ognuno apporta il suo contributo
per raggiungere uno scopo comune. Questo
rafforza il legame tra i componenti della famiglia
e permette di creare ricordi che rimarranno
nella memoria.
Fare una pizza o un dolce insieme, costruire una
capanna, un fortino o semplicemente guardare
un film divertente per tutti in modalità Cinema
con pop corn e luci spente.
Cerchiamo di mantenere alto il morale di tutti!

Quindi pianifica un'attività speciale ogni giorno e


programmala per il giorno successivo,
coinvolgendo nella decisione i bambini. In questo
modo andranno a letto emozionati e si
sveglieranno motivati e felici per l’attività della
giornata.
SII PIÙ TOLLERANTE
Come abbiamo detto prima, il periodo è
stressante per tutti. I bambini più
dinamici, ne risentono ancora di più. E
per quanto stanchi e impauriti anche
noi genitori, per amore dei nostri figli,
mettiamoci ancora di più nei loro panni
e aumentiamo la soglia di tolleranza
nei confronti del loro comportamento.
Quando senti che stai per «scoppiare»,
fermati, respira e ricorda quello che ho
cercato di comunicarti nella prima
parte di questa guida: vengono meno
dei loro bisogni fondamentali, è
normale che siano sotto stress, cerca
di comprendere come si possano
sentire.

Per gestire le situazioni difficili in cui


senti che non riesci più a contenere la
rabbia, disconnettiti dalla situazione e
prenditi una pausa (qualche minuto in
bagno da sola possono essere
sufficienti per ri-centrarti. Ti consiglio
se hai la Guida Tsunami, di provare il
metodo P.A.C.E.)
ABBATTI LA TENSIONE!

È normale che i bambini siano più irritabili e


nervosi in questo periodo di quarantena.
Diciamoci la verità…già i litigi tra i fratelli sono
all’ordine del giorno in tempi normali, figuriamoci
in una situazione come questa!

Quando ti accorgi che la tensione cresce e la


situazione sta per precipitare prendi in mano la
situazione e porta equilibrio.
Facile a dirsi vero? In realtà con i miei figlio ho
sperimentato centinaia di volte che il modo
migliore per uscire dai momenti di crisi è…il gioco!
O meglio adottare un atteggiamento di tipo
«giocoso». Tra poco ti spiego meglio cosa intendo.

Per ora quello che vorrei trasmetterti è che se


aggiungiamo tensione su tensione non ne
veniamo più a capo e le energie da spendere e
utilizzare per tornare all’equilibrio sono
veramente troppe. Meglio quindi «alzare»
l’energia fin da subito.
ABBATTI LA TENSIONE!
Assumere un atteggiamento giocoso comporta
mantenere l’energia e l’umore di tutti i membri
della famiglia in uno stato «di flusso». Favorisce
la collaborazione, l’aiuto reciproco, ci si senti
vicini e uniti. Si crea connessione, non si crea una
sorta di comunicazione, che normalmente siamo
soliti fare, fatta di istruzioni, direttive e «No».

Ti riporto un episodio avvenuto proprio ieri a casa


nostra. Era ora di pranzo e Gabriele, mio figlio di 9
anni, ha espresso il suo disappunto sul menu,
alzandosi da tavola e andando a «rifugiarsi» nelle
sua stanza tutto imbronciato.
Potevamo scegliere la strada rigida, sgridandolo e
costringendolo a tavola oppure lasciandolo in
stanza senza pranzo. Invece Federico ed io siamo
andati in stanza facendo finta di essere dei
poliziotti che dovevano arrestare un malvivente.
«Dobbiamo assolutamente trovarlo! Può essere
pericoloso lasciarlo in libertà!»
«Proviamo a cercarlo, sicuramente si sta
nascondendo qui vicino!»
«Agente, l’ho trovato! Presto catturiamolo e
portiamolo con gli altri detenuti!»
ABBATTI LA TENSIONE!
Lo abbiamo quindi preso io per le gambe e Fede
per le braccia e lo abbiamo portato a tavola,
continuando a far finta di essere agenti di polizia.
Naturalmente il broncio di Gabri era scomparso e
rideva sotto i baffi. Addirittura ha mangiato senza
fare storie quello che inizialmente non voleva
mangiare.

Ricordo ancora che se stabiliamo bene fin da


subito le Regole, sarà più facile affrontare la
quotidianità, perché ci guidano e ci organizzano i
tempi.
Per chi ha figli da 0 ai 6 anni consiglio il
VideoCorso di EmoSpace «Mamma, ho bisogno di
Regole»

Per mantenere la pace stai accorto ai piccoli


segnali che ti invia tuo figlio. Nel caso di
interazione così prolungata con i fratelli, spesso i
bambini hanno bisogno di stare del tempo da soli,
senza la presenza, che ad un certo punto
avvertono come pesante, del fratello o fratelli.
Mia figlia Gaia, proprio oggi ha costruito con i
cuscini del divano una capanna in cui ha messo
dei libri, dei biscotti e dell’acqua. L’accesso ai
fratelli era assolutamente vietato.
MANTIENI IL CONTATTO
VIRTUALE CON L’ESTERNO
È difficile per noi adulti, sapere di non poter
stare vicino alle persone che amiamo, ai nostri
genitori, parenti, amici. Immagina quanto può
essere inconcepibile per un bambino e in che
condizione di incertezza e paura può creare in
loro. Tutto il mondo ora è ridotto alle proprie
mura domestiche.

Cerchiamo di fare in modo che mantengano un


contatto, seppur virtuale, con il mondo esterno.
E anche qui la tecnologia ci viene incontro.
Quindi ben vengano le telefonate e le
videochiamate con i nonni, gli zii, i loro amici!

Mantenere un contatto quotidiano con le


persone amate fa percepire al bambino
sensazioni come l’amore, l’affetto, la sicurezza
che tutto sta andando bene e li tranquillizza.
USA LA TECNOLOGIA COME ALLEATA
Sapete ormai che neuropsicologi ed esperti del
settore non consigliano l’utilizzo di dispositivi
elettronici prima dei 6 anni di età.
Ma che fare in queste giornate così particolari in
cui alcuni di noi genitori devono comunque
dedicarsi allo Smart Working da casa, non
possiamo ricevere l’auto dei nonni perchè
dobbiamo starne il più possibile lontano per
proteggerli, non possiamo contare sull’aiuto
di Baby Sitter, ecc.?
Mamme, non possiamo fare
diversamente: televisione, tablet e
videogiochi diventano delle risorse in
una situazione come questa che stiamo
vivendo. Naturalmente con i dovuti accorgimenti e
non per troppe ore.

Al mattino i bambini hanno più energia, sono più


riposati e generalmente di buon umore, in questa
parte della giornata quindi approfittane per fare
attività interattive e creative con i tuoi figli, nonchè
i compiti. Nel pomeriggio sono già più stanchi,
tendono ad annoiarsi, quindi scegli il pomeriggio
come momento della giornata per l’utilizzo della
tecnologia. Tralatro ci sono programmi e giochi
interattivi ed educativi fatti molto bene.
Ma che possiamo fare di

fronte alla paura del

Coronavirus?
La minaccia alla nostra «sicurezza»
Tutta questa situazione, sta minando in noi e non
solo nei bambini, il nostro bisogno fondamentale di
sicurezza, il secondo gradino della Piramide di
Maslow.
Sentiamo la minaccia costante di essere colpiti da
questo virus, abbiamo paura per noi e per le
persone che amiamo soprattutto.
Anche se proviamo a non pensarci abbiamo paura,
ci spaventa il virus e la situazione così anomala.
Viviamo nell’incertezza di non sapere quando
torneremo alla normalità e se tutto andrà bene.
La minaccia alla nostra «sicurezza»
Nel fiore dei 5 bisogni fondamentali di EmoSpace
corrisponde al primo petalo, «al sicuro».
Il bambino ha bisogno di sentirsi al sicuro
nell’ambiente in cui vive (non solo fisico).
Deve sentirsi protetto, tranquillo, non deve avere
eccessive preoccupazioni ed ansie. Si ha bisogno di
vivere in un clima il più possibile prevedibile.
Questa situazione minaccia appieno queste
necessità di base.
COSA POSSIAMO FARE
CONCRETAMENTE PER AIUTARLI?

PIÙ ABBRACCI E CAREZZE


Un semplice tocco sulla pelle manda
messaggi al cervello, che a sua volta
stimola la produzione di ossitocina ed
endorfine. Accarezzare, abbracciare,
tenere in braccio trasmettono al
bambino un senso di sicurezza e di
appartenenza.

ENTRIAMO DI PIÙ NEL LORO MONDO


Cerchiamo di interagire e comunicare con loro a
partire dai loro interessi. Se ad esempio sta
giocando ed è ben preso dal gioco, avviciniamoci a
lui e facciamoli sentire che ci interessa quello che
fa, che noi ci siamo. Sarà più facile per lui confidarci
quindi eventuali paure, perché si è stabilito un
rapporto di fiducia e rispetto del «mondo» dell’altro.
USIAMO IL DISEGNO PER SCACCIARE IL
MOSTRO
Cosa c’è di meglio del disegno per canalizzare le
paure del bambino? Il semplice fatto di poter vedere
la propria paura sulla carta, fuori dal proprio mondo
interno emotivo, lo aiuterà.
Approfittiamo del disegno anche per discutere a
riguardo. Sarà ancora più efficace come scaccia-
paura!
Possiamo porre domande semplici come:
"Com’è il virus che hai disegnato?"
"E questi denti?"
"Lo immagini di questo colore?"
"Ne hai paura?"
"Che cosa ti spaventa?"

Queste domande aiuteranno il bambino ad


esprimere verbalmente le sue emozioni.
Per concludere il lavoro e fare in modo che si senta
meglio può aggiungere al disegno dei particolari
che lo rendano ridicolo, innocuo, che perda la sua
forza.
Si può fare anche più volte durante la settimana,
ogni volta che se ne avverte il bisogno.
USIAMO IL PONGO E LA PLASTILINA
Con la plastilina o il pongo i bambini possono
creare il loro mostricciatolo «CoronaVirus».
Anche in questo caso si può approffittare per
stabilire un dialogo.
Il bambino potrà ad esempio giocare a schiacciarlo
o far intervenire altri personaggi che lo rendano
innocuo, questo aiuterà il bambino a sentirsi
potente, forte.
CREIAMO ROUTINE CHE INFONDONO
SICUREZZA
Come ho già detto, le Routine infondono sicurezza
nei bambini. Per questo possiamo far diventare
anche una routine quella di ascoltare della musica.
Possono essere canzoncine fatte apposta per i bimbi
per i più piccoli. Come hai potuto notare sono
ripetitive e questa ripetizione dona al bambino
sicurezza.

Per i più grandi invece scegliete con loro della


musica che li faccia sentire bene, in base ai propri
gusti e preferenze. Ascoltare musica, cantare e
suonare ha sempre un effetto positivo e
«ricaricante» per il nostro umore.
EVITIAMO DI ASCOLTARE NOTIZIE IN
SUA PRESENZA
Immagini e parole possono avere un impatto
psicologico profondo sui bambini.
Noi siamo sempre stati ben attenti a questo, è
capitato in passato che Giorgia a casa dei nonni,
assidui spettatori del Telegiornale, si trovasse
davanti alla televisione in quel momento. Bene,
ancora oggi non riesce ad ascoltare la voce
caratteristica del giornalista televisivo e si copre le
orecchie.

Che immagini possono rimanere impresse nella


mente dei bimbi a vedere immagini di ospedali e di
anziani (proprio come i loro nonni) intubati? Che
effetto ha sulla loro psiche?

Non sto dicendo con questo di non informarsi su


quanto sta accadendo fuori dalla porta di casa
nostra, ma informiamoci in momenti in cui i bambini
non sono presenti.
Chi sono?
Ciao! Mi chiamo Daniela
Barra. Nella foto sono al
centro. I miei 4 figli,
Giorgia, Gabriele, Gaia e
Gioele e mio marito
Federico mi fanno da
cornice.
A loro devo molto, mi
hanno resa una persona
migliore, mi permettono
ogni giorno di entrare
dentro me stessa, di
esplorare la mia Essenza
e i meandri più profondi
della mia Anima.
Giorgia, Gabriele, Gaia e
Gioele sono i miei maestri.
Maestri di Vita e maestri di
Emozioni. Grazie a loro ho
capito cosa vuol dire
entrare in contatto con le
emozioni più profonde ed
autentiche, a sentire la
voce del mio Cuore.
EmoSpace nasce grazie a
loro.
Nasce per far fronte al tumulto di emozioni che
ogni bambino vive quotidianamente e che ha
bisogno di gestire e direzionare attraverso la
guida di un adulto che si spoglia il più possibile
dai propri schemi acquisiti dal passato, dai propri
condizionamenti per essere il più neutro
possibile, ma allo stesso tempo accogliente ed
empatico.
Liti tra fratelli da gestire, temperamenti e schemi
di pensiero diversi in ognuno di loro, frustrazioni
per un obiettivo non conseguito, delusione e
tristezza per dinamiche avvenute con i loro
amichetti, ma anche la potenza della risata, del
gioire e della gratitudine, la tenerezza in un
abbraccio, la tenacia nel perseguire la propria
passione, parole di conforto cariche di intenzione
amorevole, il gioco e le risate a crepapelle.
Questa è la vita che vivo tutti i giorni. Emozioni.
Pure emozioni. Loro e mie. In una spirale che ci
avvolge e ci contiene chiamata Amore.
Ho conseguito la Laurea in Scienze e Tecniche
Psicologiche dello Sviluppo e dell’Educazione a
Torino con il massimo dei voti.
Sono Facilitatrice PSYCH-K®, BRAIN GYM® e THETA
HEALING® e ho conseguito la certificazione di
Educatrice Emozionale Infantile in Spagna e il
diploma universitario in Educazione Emozionale
in famiglia presso la facoltà di psicologia
dell’Università di Cordoba in Argentina.

Creatrice dei progetti Family Revolution ed


Emospace, insieme a mio marito Federico Parena
ho scritto i libri "Genitori al Contrario" e "Genitori di
un Nuovo Mondo" pubblicati da Uno Editori e gli e-
book "Impara da tuo figlio»
Il mio obiettivo è quello di portare equilibrio e
armonia nella relazione genitore-figlio attraverso
una più efficace comunicazione emozionale,
facendo anche tesoro della mia esperienza come
madre di quattro figli.

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Per domande, informazioni, dubbi, richieste di
consulenza non esitare a contattarmi!

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