B
ci
6 Origine ed evoluzione dell’universo
Da sempre gli astronomi si domanda-
no quali caratteristiche dell’u
siano le
niverso: è immutabile o si evolve? È
sempre esistito o ha avuto un inizio?
Da Aristotele sino al XIX secolo la
visione che l'uomo aveva dell’uni-
verso è rimasta pressoché immutata:
il cosmo veniva considerato come
100
una macchina perfetta, di dimensio
ni piuttosto limitate, dove tutto si
ripeteva allo stesso modo in eterno.
Occorre attendere il
XX secolo
per-
ché sipossa intravedere la nascita di
una moderna cosmologia, che pre
vede invece un universo in
continua
evoluzione.
L'universo si espande!
EA
Per molto tempo si era creduto che
l'universo corrispondesse unicamente
alla nostra galassia. Nei primi decenni
HE i No IN PIÙ
La luoe stellareproduce uno spettro
assorbimento in cui lo sfondo continuo è
interrotto da una serie di sottili righe nere:
lo sfondo è prodotto dalla luce emessa dal
nucleo della stella, le righe nere corrispon-
dono alle frequenze di quella luce che
so-
no stale assorbite dagli strati esterni gas-
sosi della stella. Lo spettro di assorbimento
quindi ci permette di sapere quali sono gli
elementi chimici presenti nell'atmosfera
delia stella, perché a ogni frequenza as-
sorbita corrisponde un elemento,
Hubbie notò che gli spettri ottenuti dalla luce
dele galassie erano uguali a quelli ottenuti
dalle stelle della Lattea (perché stelle del
Via
lo stesso tipo contengono i medesimi ele-
‘menti chimici in qualsiasi galassia si trovino),
ima avevano tuti le righe nere spostate verso
dl
rosso, ossia verso lunghezze d'onda mag-
giari: al fenomeno fu dato il nome di red-
Shift. La causa di questo spostamento delle
frequenze dello spettro elettromagnetico è
l'effetto Doppler Per comprendere di che
cosa si Iratta, ricorriamo a un esempio che
riguardale onde sonore [Fig 1]: se ascolta
SEZIONE OI
del Novecento, l'osservazione del cie-
lo con itelescopi fece scoprire l’esi-
stenza di un numero enorme di
altre
galassie: l'universo divenne all'im-
provviso immensamente più grande!
Nel 1929, astronomo statunitense
iwin Hubble, osservando galas le
il
sie lontane con più potente telesco-
pio dell’epoca (presso l'osservatorio
di Mount Wilson, in California), notò
che gli spettri di assorbimento otte-
nuti dalla luce delle galassie avevano
quasi tutti le righe spostate verso il
rosso. Questo fenomeno, chiamato
redshift, è la prova inconfutabile del
fatto Che le galassie si allontanano da
noi a velocità elevatissime (migliaia
di km/s). Lo spostamento verso il
rosso cresce con l'aumentare della
della galassia: questo signi-
fica che le galassie si stanno allonta-
nando da ho con una velocità tanto più
mo con attenzione il suono della sirena di
un'ambulanza noteremo che sale di tono,
diventando più acuto, se l'automezzo
avvicinando, mentre si abbassa, diventando
si
sta
più grave, se si sta allontanando. motivo è
Il
semplice: quando la sorgente sonora si avvi-
cina, le onde risultano compresse e la lun-
‘ghezza d'onda del suono diminuisce (suono
Più acuto); viceversa, se la sorgente
si
allon,
tana, l'onda risulta come "stirata” e la lun-
ghezza d'onda aumenta (suono più grave).
‘ambulanza in avvicinamento
lunghezza d'onda
elevata quanto più sono distanti legge
di Hubble) [Fig. 12)
In termini matematici; H, =
dove H, è la costante di Hubble,
velocità di allontanamento (in ka
© la distanza della galassia.
d
Le galassie sono quindi dotate di un
moto di recessione che le porta ad
allontanarsi l'una dall’allra, con une
vidente conseguenza: l'universo sì
espande, in tutte le direzioni e #
Hiodoomogeneo.
La legge di Hubble ha permesso di
stimare l'età dell'universo: circa 13,7
miliardi di anni (si tratta di una sti-
ma non certa poiché non si conosce
esattamente il valore della costante
di Hubble che, a seconda del siste-
ma di misurazione, varia tra 67 e 7:
km/s x megaparsec).
Nel caso della luce, questa modificazione
della iunghezza dell'onda si esprime come
uno spostamento verso il blu o l rosso della
spettro.
Figura 1.
L'effetto Doppler si crea quando.
‘i si trova in movimento refativo rispetto a
una fonte di onde generiche. Se noi e la
fonte stiamo avvicinando, osserveremo
che la frequenza dell'onda aumenta, se
invece ci stiamo allontanando. osserveremo
una riduzione della frequenza dell'onda.
lunghezza d'onda
recepita
recepita

Figura 12. Si può rappresentare
l'espansione dell'universo come un
‘palloncino che
si sta gonfiando, tenendo
conto del fatto che in questo modo
l'universo viene rappresentato a due
‘dimensioni. Due punti (che rappresentano
due galassie) posti sulla superficie
del pallone si allontanano tanto più
velocemente, quanto più sono distanti
(legge di Hubble). Nessun punto può essere
considerato il centro dell'espansione (e
quindi dell'universo), però un osservatore
Situato in un punto qualsiasi avrebbe
Proprio la sensazione di trovarsi al centro 7" ep tondo
del sistema, perché vedrebbe tutti punti
i
La teoria del Big Bang
La scoperta
dell'espansione dell’u-
niverso ha una logica conseguenza:
se si immagina di “girare il film al
contrario”si giunge alla conclusione
che l'universo non solo ha avuto un
inizio, ma che al momento della sua
“nascita” era estremamente piccolo.
Negli anni Quaranta del secolo scor-
"50 lo studioso di astrofisica
George
Gamow ipotizzò che l'universo aves-
se avuto
origine da un piccolissimo
Punto di densità
e temperatura prati-
camente infinite, in seguito a una
violentissima esplosione cui fu dato il
nome di Big Bang (“grande scop-
pio”). Secondo questa teoria, in quel
mometto il tempo iniziò a scorrere e
l'universo a espandersi (non in uno
spazio già esistente perché lo spazio,
come il tempo, non esisteva prima
del Big Bang). Nelle frazioni di se-
successive al Big Bang, si for
quelle “pesanti” (protoni, neutroni).
Nel frattempo l'universo subì una ra-
Ppidissima espansione aumentando di
miliardi di miliardi di volte il suo vo-
lume: al fenomeno
è stato dato il no-
me di grandeinflazione (Fig. 13].
Nei primi tre minuti successivi al Big
Bang, grazie alla riduzione della
temperatura, si poterono formare i
Primi nuclei di elio (l'atomo più leg-
gero dopo l'idrogeno). A causa della
grande densità di materia per molto
tempo l'universo rimase “opaco”
cioè impenetrabile alle radiazioni.
Solo 300000 anni dopo il Big Bang
la temperatura diventò abbastanza
bassa da permettere la formazione
dei primi atomi stabili (di
idrogeno,
elio e litio) e l'universo divenne così
rarefatto da consentire alla luce di
cominciare a viaggiare liberamente”
Nello spazio (l'universo diventò “tra-
sparente”). Nei milioni di anni succes-
ivi l'idrogeno e l'elio gassosi comin-

allontanarsi da lui. È quello che rileviamo,

‘Marono prima
(quark; elettroni,
le particelle “leggere” ciarono a dare inizio alla formazione
neutrini ecc) e poi delle galassie.
dalla Terra, con il fenomeno del redshift.

1
secondo
formazione 13-14 miliardi di anni
delle particelle l'universo oggi
subatomiche
10 secondi
formazione 9 miliardi di anni
dei nuclei 1 miliardo formazione del
300000 anni di anni Sistema Solare
atomici
formazione formazione
degli atomi delle galassie

Figura 13. Evoluzione dell'universo secondo la teoria del Big Bang.

L'universo intorno a noi

=
La radiazione cosmica di fondo
La principale prova della teoria del Big
Bang fu trovata ac- Figura 14. Rappresentazione grafica della radiazione
cidentalmente, nel 1965, da due tecnici statunitensi, Amo fondo ottenuta caplando microonde in
cosmica di
Penzias e Robert Wilson, mentre stavano mettendo ogni direzione del cielo. Si
a punto tratta della "fotografia" dell'universo all'età di 300 000 anni,
quando
una potente antenna per la ricezione dei segnali radio
pr
la radiazione
ha cominciato a viaggiare nello spazio. La radiazione
venienti da alcuni satelliti artificiali non è uniforme, ma presenta delle disomogeneità di temperatura
per le telecomunicazio- nelle varie direzioni dello spazio: le
‘ni.
L'antenna captò un disturbo persistente del segnale sa aree blu (più frecide) sono zone
in cui la materia si sta
aggregando in galassie, quelle rosse (più
fellifare, un “rumore di fondo” a microonde
(quelle dei calde) sono zone in cui la materia è più "rarefatta
forni) che proveniva da tutte le zone del cielo
(e non da un
corpo celeste specifico). Fu scoperta così la radiazio-
ne cosmica (0 fossile) dî fondo [Fi. 14), la qua.
le rappresenta il residuo della radiazione ad
altissima frequenza emessa dall'universo
al
momento del Big Bang: viaggiando în tut-
te le direzioni nell'universo in
espansione,
questa radiazione, a causa del redshift, si
è “dilatata” (o “raffreddata”) trasforman-
dosi in una radiazione termica (di circa 3
Kelvin) a bassa frequenza.

Mettiti alla prova

tanto
|
© Descrivi le
prime fasi della formazione dell'universo in ©
più velocemente quanto
piùsono distanti.
La prova principale del Big Bang è la MF
base alla Teoria del Big Bang. radiazione
fossile di fondo.
7 Vero o falso?
MIEI
È Scegli l’altemativa corretta.
a La legge di Hubble si esprime matematicamente a Gli astronomi hanno
scoperto l'espansione dell'universo
conHy v/d.
VIE]
i
grazie al blushift/redshif,
b La legge di Hubble afferma che le b L'età dell'universo è di circa 13,7 milioni/miiardi di
| galassie si allontanano anni
© La radiazione fossile di fondo è
a bassa/afta frequenza.

A Le
[Él Il

Sino agli anni Venti del secolo scorso gli astronomi

che l'universo fosse infinitamente grande, etemno
CCA
erano convinti processo di inflazione a velocità praticamente infinita, la luce delle
e immutabile. Stelle piùlontane potrebbe non essere ancora giunta sino noi.
Questa visione del cosmo si scontrava però con la a
seguente consi- In conclusione, la
prova che l'universo non è eterno né statico la
derazione, espressa già nell'Ottocento dal tedesco Heinrick Wilhelm
abbiamo ogni volta che guardiamo il cielo stellato [Fig. 1]!
‘Olbers, astronomo dilettante: se l'universo contiene un numero infi-
nito di stelle,
perché di notte il cielo è buio? Possiamo comprendere
meglio il problema con un esempio. Immaginiamo di essere
tro di una grande foresta: per quanto gli alberi
cen- al
possano essere di-
Stanziati Ifà loro, se ci guardiamo intorno vedremo
piante ovunque.
Perché allora non vediamo stelle in
ogni punto del cielo?
Solo la scoperta dell'espansione dell'universo
ha permesso di
dare Una risposta a questo rompicapo: la luce delle
galassie più
lontane, a causa dell'elevato redshift, non
giunge a noi sotto for-
ma
di
luce visibile, ma come radiazione cosmica di fondo,
di non la vediamo!
e quin-
Figura stelle che fanno pane della Via Lattea, la nostra
1. Le
Poiché inoltre, secondo la moderna versione della teoria galassia (a destra nell'immagine), sono ben visibili dalla Terra,
del Big
Bang, l'universo non è eterno ma ha avuto un inizio ha subito Mentre non vediamo le stelle delle galassie più lontane
e poiché la loro
un luce raggiunge il nostro pianeta come radiazione
cosmica di fondo.
ITAEZ=ZANA Astronomia
N
in
7_ Il futuro dell’universo
Attualmente l'universo è fase di espansione, sulla universo piatto. Se densità media dell'universo
la
spinta dell'esplosione iniziale e dei processi di fusione fosse uguale alla densità critica, esso continuerebbe a
nucleare che si verificano nellestelle, ma è anche sog espandersi, ma con velocità decrescente (tendente a
getto all’azione contraria della forza di gravità originata iero);
dall'enorme quantità di materia presente in esso. Per universo chiuso. Se la densità dell'universo fosse su-
questo motivo si
ritiene che il futuro dell'universo 'di-
penderà dalla sua densità media, ossia dal rapporto tra la
periore alla densità critica, l’attrazione gravitazionale
“vincerebbe” contro la spinta all'espansione; l’univer-
sua massa complessiva il volume e spazio occupato. Sidi so cesserebbe di espandersi e comincerebbe a con.
possono ipotizzare tre diversi scenari [Fig. 157: trarsi, diventando sempre più denso e caldo, per tor
*
universo aperto. Se la densità dell'universo fosse in- nare a concentrarsi in un punto (processo detto Big
feriore a un certo valore, detto densità critica, esso Crunch, “grande implosione”); potrebbe allora verifi-
continuerebbe a espandersi per sempre, diventando carsi un altro Big Bang con la formazione di un nuovo
sempre più freddo, rarefatto e oscuro; universo.

D espansione perpetua
n AD
]
espansione tendente a zero A D collasso finale
|

Figura 15. Il
destino dell'universo.
a) Universo aperto: l'universo continuerà a
® Mettiti alla prova
espandersi all'infinito. © Scegli l'altemativa corretta.
b) Universo piatto:
azzerarsi
l'espansione tenderà ad a Se
la densità dell'universo fosse minore/maggiore della densità critica l'universo
collasserebbe su sé stesso.
€) Universo chiusa: l'universo cesserà la sua b Per universo aperto/chiuso si intende un universo in perenne espansione,
espansione e comincerà a contrarsi
sino a
ridursi a un punto.

Q LUNI
I ÎÉ ZLU
Materia oscura ed energia oscura
A complicare la sul destino
previsione Nel 1998, però, alcuni astronomi impegna-
dell'universo è stata la scoperta, negli anni tia misurare la velocità dell'espansione
Settanta del secolo scorso, che la massa {studiando lontanissime supernovee) sco-
reale delle galassie è di gran lunga mag- prirono che sta invece accelerando: l’uni-
giore di quella osservabile (ossia quella verso quindi potrebbe essere “aperto”.
che emette luce diretta, come stelle, o le Poiché la quantità di materia stimata nell’uni-
riflessa, come
i
pianeti). Si è scoperta per-
ciò l'esistenza di una forma di materia, det-
verso è troppo grande per permettere l’ac-
‘celerazione del moto di espansione, si è
ta materia oscura (che non interagisce ipotizzata esistenza di una forza di repul-
‘con la luce), distribuita intorno alle galas- sione tra le galassie, definita energia
sie: costituisce quasi il 90% della maleria oscura,
dell'universo [Fig. 1, Nonostante siano state fatte varie ipotesi,
Questa scoperta, unita ad alcune misura- che cosa siano la materia e l'energia Figura Distribuzione della materia
1.

nell'ammasso galattico CLO024 1654,

oscure rimane un mistero irrisolto e anche
+

zioni delle sonde spaziali, ha indotto gli

astrofisici a ipotizzare che l'espansione del
cosmo stesse rallentando e che l'universo
fosse "piatto" o addirittura “chiuso”.
la domanda su quale sarà l'esito finale
dell'evoluzione del cosmo è ancora senza
risposta.
‘ottenuta dal telescopio spaziale Hubble.
La regione azzurra mostra la distribuzione
della materia oscura, mentre l'area rossa
corrisponde alla materia luminosa.

L'universo intorno a noi