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Confronto Welafare giovanile tra stati dell’Unione Europea

https://tg24.sky.it/cronaca/2021/10/09/report-istat-2020-istruzione#06

https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/tps00098/default/table?lang=en

A Council Recommendation of 24 November 2020 on vocational education and training (VET) for
sustainable competitiveness social fairness and resilience (2020/C 417/01) set an EU benchmark for recent
graduates from vocational programmes. The target is for employment rate of thi subpopulation to be at
least 82.0% by 2025.

Il tasso di occupazione dei giovani diplomati in istituti di formazione in materie tecniche e di professione

Il 24 novembre 2020 il Council Recommendation sull’istruzione tecnica professionale per competitività


sostenibile, equità sociale e resilienza ha mostrato un indicatore per coloro che si sono recentemente
formati in materie tecniche e professionali. Il target – definito in relazione alle persone di età compresa tra i
20-34 anni diplomati da 1-3 anni con titolo secondario o post-secondario sulla formazione tecnica – è per il
tasso di occupazione di questa sottocategoria di popolazione pari all’ 82.0% entro il 2025.

Nel 2019 questo tasso era del 79.1%. Molto elevato nei paesi come la Svezia, la Germania e la Danimarca,
come per la maggioranza delle regioni in Repubblica Ceca, Austria, Slovacchia, Ungheria. Invece il 100% di
occupazione si è registrato in Flevoland e Zeeland presenti nei Paesi Bassi, Lussemburgo e le sue regioni
adiacenti in la Germania. I più bassi tassi, ovvero la metà del tasso complessivo, si sono registrati in Grecia,
Sud della Spagna, Sud d’Italia, e le regioni periferiche della Francia. I più bassi tassi sono registrati nelle
regioni Italiane quali: Campania (32.6%), Calabria (25.6%) e la Sicilia (24,8%).

Questi dati ci mostrano che in Italia sono presenti regioni con i più bassi tassi di occupazione giovanile di
tutta Europa in questi settori. Sta a significare il peggior allineamento di tutta l’Europa tra formazione
scolastica e lavoro. Per questo si è puntato l’obbiettivo dei recenti decreti del governo con a capo Draghi di
appianare questa disparità.
https://www.eurofound.europa.eu/events/other/the-social-situation-of-young-people-in-europe
Questo grafico mostra la depravazione social-economica di tutta la popolazione dei paesi europei e come si
può notare l’Italia è messa bene nonostante non sia cambiato molto dal 2007 al 2011. Per osservare la
situazione della popolazione giovanile di tutta europa è necessario osservare:

Per quanto riguarda la disoccupazione giovanile in tutti i settori la Commissione Europea ha pubblicato un
articolo intitolato “Situazione Giovanie in Europa”.

Il quadro rinnovato per la cooperazione Europea nell’ambito giovanile, anche conosciuto come Strategia
Europea Giovanile, copre il periodo dal 2010 al 2018. Esso è suddiviso in cicli di lavoro pari a tre anni. Alla
fine di ogni ciclo, un Report Europeo sui Giovani viene mostrato dalla Commissione.

In questo studio vengono mostrati i dati sulla depravazione socio-economico dei giovani di ogni singolo
stato Europeo. Questo è un elemento cruciale per lavorare sull’ appiattimento delle discontinuità sociali tra
paesi e soprattutto in Italia; infatti c’è il rischio che i giovani che non riescono a trovare un lavoro maturino
un sentimento di esclusione dalla società, che se protratto può portare ad uno stato di cronicità per
l’individuo(https://www.eurofound.europa.eu/events/other/the-social-situation-of-young-people-in-
europe) Inoltre una informazione rilevante che deriva dai dati Istat del 2014 (Condizioni socio-economiche
(istat.it)) è che per i giovani italiani d’oggi, i vincoli di bilancio possono essere così importanti da ritardare
fortemente l'autonomia economica e abitativa. A tal proposito si esprime Anna Ludwinek, ricercatrice in
gestione, stile di vita e qualità della vita in Eurofound, sostenendo che la depravazione social-economica
possiede dei lati positivi. La ricercatrice spiega che i giovani che vivono a casa con i genitori sono forzati a
intraprendere delle decisioni chiave come sposarsi e fare dei figli, utile per incrementare i tassi di natalità
nei paesi. Tornando all’articolo “Situazione Giovanile in Europa” ecco alcuni dati presi:
Abbiamo notato nel grafico 2 che il
tasso di disoccupazione per l’Italia(38%) è significativamente distante dalla media Europea(19%). Risultati
negativi anche per la Spagna(44%) e la nuova Iugoslavia Repubblica della Macedonia(47%). Tassi alti anche
per la Grecia, Croazia, Cipro, Finlandia e Svezia. In contrasto, i tassi più bassi di disoccupazione (3-4%) sono
in Bulgaria, Repubblica Ceca, Germania e Ungheria. Possiamo notare che l’Italia in ambito di disoccupazione
giovanile è tra i paesi peggiori.

Ciò nonostante avendo una visone ottimistica questo dato potrebbe non rispecchiare la catastrofica
situazione di depravazione perché sebbene l’Italia abbia un alto tasso di disoccupazione la stessa cosa vale
per la Svezia, che pur avendo un welfare avanzato possiede un alto tasso di disoccupazione. Invece la
Bulgaria e la Lituania che possiedono i tassi di depravazione social-economica più alti d’Europa, posseggono
invece i più tassi bassi di disoccupazione giovanile. E’ quindi probabile che nella formazione della
depravazione la disoccupazione in ambito giovanile sia complementare ad altri temi, come riportati
dall’Istat i temi di: istruzione e formazione, cultura e tempo libero, stili di vita e salute e altri.

https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/b6985c0c-743f-11e8-9483-01aa75ed71a1

https://www.inas.it/invalidita-civile/#:~:text=L%E2%80%99%20invalidit%C3%A0%20civile%20non
%20riguarda%20gli%20invalidi%20per,inabilit%C3%A0%20da%20lavoro%20o%20l%E2%80%99assegno
%20ordinario%20di%20invalidit%C3%A0.

https://www.truenumbers.it/spesa-protezione-sociale/

Metodologie:

Periodicamente il nostro gruppo si riunisce per porsi degli obbiettivi sul progetto e confrontarsi sull’operato
già svolto. Analizziamo gli articoli singolarmente per poi darci riscontri ed eventualmente lavorare poi
assieme sulla piattaforma Teams. Ognuno nel gruppo si è impegnato per raccogliere informazioni e fare in
modo che il discorso abbia una nota di continuità da articolo ad articolo. Non ci siamo limitati ad analizzare
il welfare giovanile in Italia ma abbiamo cercato un confronto con il resto dell’Europa necessario essendo
un tema molto ampio.

Motivazioni:

Fin dalle prime riunioni di gruppo abbiamo avuto in chiaro di voler discutere su un tema che riguardasse il
welfare in senso nazionale. Dopodiché abbiamo optato per il welfare giovanile per due ragioni, la prima è
che ne siamo direttamente coinvolti in quanto facenti parte e la seconda è che abbiamo vissuto anche noi
durante l’arco della nostra vita questo forte coinvolgimento che la società d’oggi quasi ci impone nei
confronti delle altre comunità in tutto il mondo. Magari è un’esperienza indiretta e passiva ma che con
l’utilizzo dei media e la globalizzazione è arrivato fino alle nostre case fin da piccoli. Tutto è iniziato con la
caduta delle Torri Gemelle nel 2001 che trasmesso in tv ci ha tolto l’attenzione dai cartoni direttamente
verso l’altra parte del mondo. Da qui inizia il nostro sentimento di solidarietà verso i nostri simili e
un’attenzione quasi cronica verso questi aspetti di welfare che caratterizza i Millenials.
Articoli:
https://www.lemonde.fr/idees/article/2020/09/05/les-jeunes-representent-un-angle-mort-de-l-etat-
providence-francais_6051065_3232.html
https://youth.gov/youth-topics/challenges-basic-needs-safety-and-welfare
https://cinaoggi.it/2019/03/18/giovani-pensione-cinese/
https://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/0020764011423611
Libri:
https://www.libreriadelsanto.it/libri/9788860992291/il-futuro-dei-giovani.html
https://www.amazon.co.uk/Violations-Trust-Welfare-Institutions-Children-ebook/dp/B07233178V
Serie TV:
https://www.netflix.com/watch/81304531?trackId=14170035

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