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LEGGE 7 aprile 2014, n.

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Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni

La città metropolitana è uno degli Enti Locali territoriali presenti nella Costituzione
Italiana, all'art. 114, dopo la riforma del 2001 (Legge Costituzionale n. 3/2001).

Le città metropolitane sono enti territoriali di area vasta con le seguenti finalità
istituzionali generali:

• cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano;

• promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di


comunicazione di interesse della città metropolitana;

• cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, ivi comprese quelle con le
città e le aree metropolitane europee.

La legge 7 aprile 2014, n. 56 (cd. ‘legge Delrio') ha dettato un'ampia riforma in materia di
enti locali, prevedendo l'istituzione e la disciplina delle città metropolitane e la
ridefinizione del sistema delle province, oltre ad una nuova disciplina in materia di unioni e
fusioni di comuni.

La legge definisce "enti territoriali di area vasta" sia le città metropolitane che le province.

Le città metropolitane sostituiscono le province in 10 aree urbane, i cui territori coincidono


con quelli delle preesistenti province, nelle regioni a statuto ordinario:
1. Roma capitale
2. Torino
3. Milano
4. Venezia
5. Genova
6. Bologna
7. Firenze
8. Bari
9. Napoli
10. Reggio Calabria

La legge definisce altresì il contenuto fondamentale dello statuto della città metropolitana
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ORGANI
della CITTÀ METROPOLITANA

Sono organi della città metropolitana:

• il sindaco metropolitano, che è di


diritto il sindaco del comune
capoluogo;
• il consiglio metropolitano;
• la conferenza metropolitana,
composta da tutti i sindaci dei comuni
della città metropolitana.

Non è prevista la costituzione della


giunta, ma è data la facoltà al sindaco di
nominare un vicesindaco e uno o più
consiglieri delegati.

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Fonte: Corriere della Sera 23 agosto 2014

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LEGGE 7 aprile 2014, n. 56
Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni

1. Torino
2. Milano
3. Venezia 11. Cagliari
4. Genova
5. Bologna
6. Firenze
7. Roma
8. Bari 12. Palermo
9. Napoli 13. Catania
10. Reggio Calabria 14. Messina

FUNZIONI
DELLA CITTÀ METROPOLITANA

a) adozione e aggiornamento annuale di un piano strategico triennale del territorio


metropolitano, che costituisce atto di indirizzo per l'ente e per l'esercizio delle funzioni dei
comuni e delle unioni di comuni compresi nel predetto territorio;

b) pianificazione territoriale generale, comprese le strutture di comunicazione, le reti di servizi e


delle infrastrutture appartenenti alla competenza della comunità metropolitana, anche
fissando vincoli e obiettivi all'attività e all'esercizio delle funzioni dei comuni compresi nel
territorio metropolitano;

c) strutturazione di sistemi coordinati di gestione dei servizi pubblici, organizzazione dei servizi
pubblici di interesse generale di ambito metropolitano;

d) mobilità e viabilità, anche assicurando la compatibilità e la coerenza della pianificazione


urbanistica comunale nell'ambito metropolitano;

e) promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale;

f) promozione e coordinamento dei sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione in ambito


metropolitano.

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LA PIANIFICAZIONE
DELLE CITTÀ METROPOLITANE

In base al DLgs 267/2000 le Città Metropolitane devono formare un Piano Territoriale di


Coordinamento.
Poiché, con apposita legge regionale, è possibile trasferire competenze di pianificazione
normalmente attribuite ai singoli Comuni, il PTC potrebbe assorbire una parte più o meno grande
dei contenuti dei piani comunali.

CONTENUTI
Dipende da quante competenze comunali, le singole Regioni ritengono di dover attribuire alle Città
Metropolitane.
In un’ipotesi minimale il PTCMt equivale ad un PTC, cioè di un piano prevalentemente di indirizzo.
Nell’ipotesi massimale il PTCMt può essere del tutto simile a un piano comunale e, quindi,
costituire una riedizione del Piano Intercomunale della L. 1150/42.

ITER PROCEDURALE
Le procedure devono essere definite dalle legislazioni regionali.

DURATA
Ha valore a tempo indeterminato. 7

PIANO TERRITORIALE METROPOLITANO

QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO RIFERIMENTI EUROPE (AGENDA 2030)

OBIETTIVI GENERALI PRINCIPI DEL PTM

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QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO

L.R. 12/2005 - Legge per il governo del territorio

L. 56/2014 - Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di
comuni

L.R. 32/2015 - Disposizioni per la valorizzazione del ruolo istituzionale della Città
metropolitana di Milano e modifiche alla legge regionale 8 luglio 2015, n.19

L.R. 31/2014 - Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione
del suolo degradato, modificata dalla L.R. 16/2017

L.R. 28/2016 - Riorganizzazione del sistema lombardo di gestione e tutela delle aree
regionali protette e delle altre forme di tutela presenti sul territorio

Statuto della Città metropolitana di Milano

Integrazione del Piano Territoriale Regionale (PTR)

Piano Strategico triennale del territorio metropolitano 2019-2021


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Progetto di revisione del Piano Paesistico Regionale (PPR)

RIFERIMENTI EUROPEI (AGENDA 2030)

Riferimento primario per lo sviluppo del PTM sono i 17 obiettivi che compongono l’Agenda
2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile.
Tra questi assumono particolare importanza per le competenze territoriali del PTM:

6 Acqua pulita e igiene


7 Energia pulita e accessibile
9 Industria, innovazione e infrastrutture
10 Ridurre le disuguaglianze
11 Città e comunità sostenibili
12 Consumo e produzione responsabili
13 Agire per il clima

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17 OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE

L’Agenda 2030 esprime un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo,


non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale.
In questo modo viene definitivamente superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una
questione ambientale e si afferma una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.

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OBIETTIVI GENERALI

• Coerenziare le azioni del piano rispetto ai contenuti e tempi degli accordi internazionali
sull’ambiente

• Migliorare i servizi per la mobilità pubblica e la coerenza con il sistema insediativo

• Favorire in via prioritaria la localizzazione degli interventi insediativi su aree dismesse e


tessuto consolidato

• Favorire l’organizzazione policentrica del territorio metropolitano

• Migliorare la compatibilità paesistico-ambientale delle trasformazioni

• Potenziare la rete ecologica metropolitana

• Sviluppare la rete verde metropolitana

• Rafforzare gli strumenti per la gestione del ciclo delle acque

• Tutelare e diversificare la produzione agricola

• Potenziare gli strumenti per l’attuazione e gestione del piano 12

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PRINCIPI DEL PTM

• Principi sulla tutela delle risorse non rinnovabili (suolo, acqua, aria, energia da fonti
fossili)
• Principi di equità territoriale
• Principi inerenti il patrimonio paesaggistico-ambientale
• Principi per l’attuazione e la gestione del piano, inerenti la semplificazione delle
procedure, la digitalizzazione degli elaborati, il supporto ai comuni e alle iniziative
intercomunali

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IL PIANO TERRITORIALE METROPOLITANO DI MILANO (PTM)


Linee guida

Il Documento di linee guida, approvato il 12/09/2018, contiene le linee strategiche per


l’elaborazione della proposta tecnica del PTM.

Il PTM, oltre ad aggiornare e integrare i contenuti del PTCP vigente, è centrato sullo
sviluppo di nuove tematiche in risposta alle modifiche legislative intervenute, al nuovo
assetto istituzionale dell'Ente, ai suoi fabbisogni.

Questi i nuovi temi:

• Rigenerazione urbana e territoriale e consumo di suolo

• Riqualificazione urbana e sociale: periferie e riuso degli spazi

• Insediamenti di portata sovracomunale e governo delle grandi funzioni

• Mobilità, integrazione e governance dei trasporti

• Parchi ed ecosistemi a scala metropolitana


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• Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici e resilienza

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1. Il PTM: un nuovo strumento nel quadro riformato del governo del territorio
1.1 Inquadramento normativo nazionale e regionale del Piano Territoriale
Metropolitano
1.2 Lo Statuto della Città metropolitana di Milano
1.3 Rapporto tra Piano Territoriale Metropolitano e Piano strategico
1.4 Costituzione e funzioni delle Zone Omogenee

2 Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale vigente e il suo monitoraggio

3. I temi e i principali contenuti del Piano Territoriale Metropolitano


3.1 Aggiornamento del PTCP vigente: sistema paesistico-ambientale e di difesa del
suolo, sistema degli ambiti destinati all'agricoltura di interesse strategico, sistema
infrastrutturale della mobilità

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3.2 Nuovi obiettivi e strategie di Piano:


3.2.1 Rigenerazione urbana e territoriale e consumo di suolo
3.2.2 Riqualificazione urbana e sociale: periferie e riuso degli spazi
3.2.3 Insediamenti di portata sovracomunale e governo delle grandi funzioni
3.2.4 Mobilità, integrazione e governance dei trasporti
3.2.5 Parchi ed ecosistemi a scala metropolitana
3.2.6 Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici e resilienza

4. Il metodo, il processo e gli strumenti


4.1 Il processo di partecipazione
4.2 Le relazioni con gli altri enti territoriali: Città metropolitane e Comune di Milano
4.3 I meccanismi di finanza concertata per la perequazione territoriale e gli strumenti
di programmazione europea
4.4 La Valutazione Ambientale Strategica
4.5 Condivisione di strumenti, analisi e documentazione di Piano
4.6 Attività di Piano, contributi e tempistica

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IL PIANO STRATEGICO 2016-2018

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IL PIANO STRATEGICO 2016-2018


PROGETTI DA SVILUPPARE PRIORITARIAMENTE

RETE DEI TERRITORI METROPOLITANI


Network tra le Città metropolitane italiane per un’Agenda Urbana condivisa
“Milano metropoli – attrattiva e aperta al mondo”

SPAZI METROPOLITANI E GOVERNO DELLE TRASFORMAZIONI


Verso il Piano Territoriale Metropolitano
“Milano metropoli – intelligente e sostenibile”

PARCHI METROPOLITANI
Valorizzazione e gestione coordinata dei parchi di scala metropolitana
“Milano metropoli – intelligente e sostenibile”

HUB METROPOLITANI
Valorizzazione dei nodi del sistema dei trasporti e delle aree di interscambio
“Milano metropoli – veloce e integrata”

KNOWLEDGE TERRITORIALE
Strumento di governance per l’accessibilità ai dati territoriali
“Milano metropoli – agile e performante”
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IL PIANO STRATEGICO 2019-2021

Le Linee di indirizzo per l'aggiornamento 2019-2021 del Piano Strategico vigente della
Città metropolitana di Milano sono state approvate il 21/02/2018

L'aggiornamento del Piano Strategico triennale, oltre a una verifica della


strumentazione di monitoraggio, mette a punto una metodologia di riorientamento
del Piano, tenendo conto di:
• Contenuti delle agende di Città metropolitana e dei Comuni,
• Processi attuativi,
• Rapporti con gli attori del territorio,
• Politiche nazionali verso le Città metropolitane.

Il Piano Strategico 2019-2021, semplifica l’impianto strategico del piano vigente, con
l'obiettivo di individuare:

• le priorità di intervento sostenibili,


• le risorse pubbliche e private,
• la definizione di tempi e attori.

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IL PIANO TERRITORIALE METROPOLITANO DI MILANO (PTM)
Zone omogenee

Le Zone Omogenee sono state definite secondo caratteristiche


• Geografiche
• Demografiche
• Storiche
• Economiche
• Istituzionali
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Riqualificazione urbana e sociale:


periferie e riuso degli spazi

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Insediamenti di portata sovracomunale e governo delle grandi funzioni

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Mobilità, integrazione e governance dei trasporti

Lunghezza reticolo stradale Densità reticolo stradale


(min. 11 km. - max. 2.153 km) (min. 1,9 km/km2 - max. 15,4 m/km2)

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Strategie di adattamento ai cambiamenti climatici e resilienza

Densità soil
sealing
(algoritmo EU 2015)

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Attività di Piano, contributi e tempistica


Azione 2018 2019 2020
Approvazione del Documento di linee guida per la redazione del PTM da parte del estate
Consiglio metropolitano
Redazione del Rapporto Preliminare Vas (documento di scoping) autunno
Conferenza per la VAS Scoping – consultazione della autorità ambientali autunno
Consultazione e concertazione con le Zone Omogenee e soggetti interessati e autunno
raccolta contributi - inverno
Esame dei contributi pervenuti durante le fasi partecipative ed elaborazione della primavera
proposta tecnica del PTM e Rapporto ambientale - estate
Seconda conferenza VAS (conclusiva), espressione del parere motivato dell'Autorità autunno
competente per la VAS e convocazione della Conferenza metropolitana per
l'espressione del parere sulla proposta di PTM (da esprimersi entro 120 giorni),
corredata dagli elaborati VAS, redazione dello Studio di Incidenza

Presentazione degli elaborati di Piano e normativa ai Comuni e concertazione con le autunno


Zone Omogenee e i soggetti interessati
Adozione della proposta tecnica del PTM da parte del Consiglio metropolitano inverno

Pubblicazione sul BURL, invio a Regione Lombardia per l'espressione del parere sulla inverno
proposta di PTM e sullo Studio d'incidenza (da esprimersi entro 120 giorni), raccolta
delle osservazioni al PTM (60 giorni)
Esame delle osservazioni pervenute e recepimento delle indicazioni contenute nel primavera
parere regionale, corredato dalla valutazione della sostenibilità della proposta di - estate
Piano con eventuali integrazioni al rapporto ambientale
Approvazione della proposta tecnica del PTM da parte del Consiglio metropolitano autunno

Pubblicazione sul BURL dell'avviso di approvazione del PTM e inizio sua vigenza 26
inverno

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