Sei sulla pagina 1di 2

SCHEDA DI LETTURA DI UN’OPERA D’ARTE

AUTORE Wiligelmo, nome legato a quello di Lanfranco,


architetto dell’arte romanica (1099-1100).

TITOLO Storie della genesi: creazione di Adamo ed Eva; il


peccato originale.

DATAZIONE 1106-1110 d.C.

DIMENSIONI (100 x 282)cm dimensione per ogni lastra.

COLLOCAZIONE Facciata del duomo di Modena.

TECNICA Scultura, bassorilievo


romanico in marmo.

LETTURA DESCRITTIVA
COSA È RAFFIGURATO NELL’OPERA La scultura di Wiligelmo è suddivisa in 4 scene, le
prime 2 più piccole rispetto alle altre, sono divise
da un colonnato. La prima scena raffigura Dio in
uno spazio divino, all’interno di una mandorla
sorretta da due cherubini, due angeli. Viene
rappresentato Dio che da inizio alla creazione del
mondo tenendo tra le mani il libro della legge; nella
seconda scena è rappresentato Dio mentre genera
Adamo dal fango, toccandogli la fronte soffia nelle
sue narici l’alito della vita; Nella terza scena, la più
ampia, Dio genera Eva dalla costola di Adamo,
steso vicino ad un ruscello mentre dorme. La
quarta scena raffigura Adamo che si ciba del frutto
proibito, Eva lo osserva e afferra un frutto
dall’albero della conoscenza su cui è avvolto il
serpente, simbolo del demonio. Per poter riparare
all’errore commesso, il peccato, i due si coprono
con delle foglie di fico.

DESCRIZIONE DEI PERSONAGGI E Nella rappresentazione di Wiligelmo i personaggi


DELL’AMBIENTE sono massicci, Dio è raffigurato con l’aureola, una
tunica, barba e capelli lunghi. I cherubini sono
accovacciati, rappresentati con una tunica e due ali
rilassate. Adamo è rappresentato con una folta
barba e capelli lunghi, senza vestiti, anche Eva è
raffigurata nuda con capelli lunghi e folti. Non sono
presenti gli attributi sessuali, che si rivelano dopo la
conoscenza del peccato, la distinzione tra Adamo
ed Eva è possibile tramite la barba, presente
solamente nella figura maschile. L’ambiente è
caratterizzato da uno sfondo vuoto, da una
successione di coperture ad archi voltati e colonne
con capitelli di ordine corinzio.
LETTURA ESPRESSIVA ED INTERPRETATIVA
TECNICA ESPRESSIVA USATA Nella tecnica espressiva utilizzata dall’artista i
DALL’ARTISTA E ANALISI DEL METODO DI volumi sono ben definiti, gli sfondi sono solo
ASSEMBLAGGIO DI COLORI, LINEE E accennati, gli oggetti hanno forme semplificate,
FORME
massicce e ben visibili, infatti le figure sono
semplici e in rilievo, i volumi sono ben definiti,
trasmettono realisticità, nelle figure umane genera
formosità, mentre nelle arcate trasmette immobilità.
La raffigurazione è poi caratterizzata da gestualità,
espressività e integrazione con il complesso
architettonico.

ANALISI DEL CONTESTO STORICO E Wiligelmo fu un architetto romanico, il cui stile è


SOCIALE IN CUI L’OPERA È STATA caratterizzato da un’architettura che presenta:
PRODOTTA (innovazione/ mantenimento dei solidità e robustezza delle forme, la materia che
canoni tipici dell’epoca/ ritorno al passato) forma la struttura è evidente, sculture ricche di
immagini iconografiche raffiguranti temi Biblici e
leggende, presenta una forte proporzionalità tra le
figure, rappresentate in modo massiccio; è
presente una perfetta integrazione scultorea con il
complesso architettonico. Nella pittura romanica le
immagini sono raffigurate basandosi su modelli di
stampo bizantino, le figure appaiono poco solenni
e più reali rispetto ai periodi precedenti, i colori
sono vividi, gli sfondi sono di colore prettamente
chiaro, privi di paesaggi. Con il termine romanico
si intende il volere degli artisti del periodo tra il X e
il XII secolo di ispirarsi all’arte antica, classica.
Wiligelmo, appoggiando l’arte romanica, fa uso di
canoni dell’antichità, poiché l’arte romanica
riprende caratteristiche che rispecchiano il
passato.

DESCRIZIONE LIBERA DELLE EMOZIONI L’opera di Wiligelmo suscita in me emozioni di


CHE L’OPERA TI HA SUSCITATO interesse e di stupore. L’autore infatti è riuscito a
trasmettere la successione temporale del racconto
della creazione, in modo canonico e lineare: la
lastra presenta tre episodi che sono scolpiti in
successione che ci suggerisce lo sviluppo nel
tempo dell’opera, crea una connessione temporale
nei fatti e quindi è una storia che noi leggiamo da
sinistra verso destra. Quest’opera è situata sulla
cornice superiore del Duomo di Modena e
rappresentato con grande varietà, manifesta una
grande ricchezza di motivi decorativi che ti lascia
senza parole.

Potrebbero piacerti anche