ITALIANO
DURACIÓN: 50 minutos
Esta parte consta de tres tareas.
Lea las instrucciones al principio de cada tarea y realícela según se indica.
Las respuestas escritas a lápiz o en rojo no se calificarán.
No escriba en los recuadros sombreados.
No está permitido el uso de diccionarios.
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IT B1 20 OR CTE
PUNTOS
PRIMO COMPITO (6 x 1 punto = 6 punti) PUNTI
Legga i seguenti testi ed abbini ciascuno al titolo adeguato tra quelli
elencati nella pagina seguente. Ogni testo può essere usato una sola
volta. Attenzione: ci sono 2 titoli in più. Il testo 0 è un esempio.
TESTO 0
Bologna è una città dove fa molto caldo d’estate e molto freddo d’inverno. Per far in modo che tutti,
anche i più poveri, possano superare meglio le rigide temperature invernali, è stato deciso di creare i muri
della gentilezza.
TESTO 1
Vi abbiamo parlato più volte dei muri della gentilezza, appositi spazi che si trovano in diverse città del
mondo, dove chi vuole può lasciare in dono giacche, cappotti, sciarpe e altri indumenti per il freddo,
mentre chi ne ha bisogno può andare a prenderli gratis.
TESTO 2
Ce ne sono vari a Roma, in Svezia e perfino in Iran. I muri della gentilezza sono apparsi in molti luoghi
nel corso degli ultimi anni mentre in Friuli è stata lanciata un’iniziativa simile: il cappotto sospeso, dove gli
indumenti non erano lasciati su un vero e proprio muro appendiabiti ma su un albero.
TESTO 3
Ora l’iniziativa arriva anche a Bologna dove il Consiglio Comunale ha approvato nei giorni scorsi la
proposta che prevede di creare dei muri della gentilezza in città. Dato che a Bologna è molto diffusa la
pratica di donare abiti usati negli appositi punti di raccolta, si prevede un buon successo dell’iniziativa.
TESTO 4
In realtà il capoluogo emiliano non è propriamente nuovo ad iniziative del genere, infatti aveva già avuto
un buon seguito l’idea della sciarpa sospesa. Questo accessorio utile contro il freddo era lasciato appeso a
un albero o ad un palo dalle persone che volevano donarlo così che, chi ne aveva bisogno, poteva
facilmente prenderlo.
TESTO 5
Sempre a Bologna c’era stata infine l’esperienza di un asilo nido che aveva organizzato un muro della
gentilezza dedicato ai giocattoli. Se non ti serve, lascialo. Se ne hai bisogno, prendilo. L’obiettivo era
insegnare sin dall’infanzia che peluche, libri e giocattoli in disuso possono aiutare persone meno
fortunate.
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TESTO 6
L’inverno è in realtà ancora lontano ma, già tra qualche settimana, le temperature potrebbero scendere e
chi è in difficoltà potrebbe trovarsi senza cappotti e giacche. Ecco allora che mettere in marcia un
semplice gesto di solidarietà e appositi spazi dove donare possono fare la differenza per molte persone.
Adattato © www.greenme.it
TESTO 0 1 2 3 4 5 6
TITOLO I
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SECONDO COMPITO (9 x 1 punto = 9 punti) PUNTI
Legga il seguente testo. Indichi se le frasi elencate sono VERE (V) o FALSE
(F). Per rispondere, usi le caselle in bianco. La prima frase 0 è un esempio.
Giocano a scacchi, fanno yoga, disegnano, chiacchierano, coltivano i propri hobby, raccontano
aneddoti della propria gioventù, e soprattutto si "fanno compagnia", ascoltati dai 'nipoti' e da quelli
che ormai considerano dei veri e propri familiari nonostante non ci sia nessun rapporto di parentela.
È quello che succede in un appartamento di Acerra (Napoli), dove alcuni anziani hanno deciso di
convivere seguendo il progetto di co-housing "Facciamoci compagnia", realizzato dalla cooperativa
'La Fenice' per diminuire i costi dell’affitto, ma anche la solitudine ed i rischi della terza età, come le
truffe e gli incidenti domestici.
Non solo. Gli anziani sono dotati, se i familiari vogliono, anche di un Gps per poter essere ritrovati
in caso di perdita di senso dell'orientamento fuori di casa. "Non è una casa di riposo o di cura -
spiega Stefano Gamra, presidente della cooperativa e ideatore del progetto - ma un appartamento
dove gli anziani convivono e sono assistiti da alcuni operatori sociosanitari, una cuoca ed una
psicologa che li aiuta nella coabitazione. Nessuno indossa il camice, e gli operatori chiamano i loro
ospiti “nonni”, in modo da farli stare a proprio agio in un ambiente nuovo. Per ora il progetto
funziona, e gli anziani si trovano bene".
Gamra, 28enne figlio di un immigrato marocchino che si è sposato con una donna di Acerra, dopo
anni di volontariato, qualche anno fa aveva realizzato anche un centro di accoglienza per minori
extracomunitari non accompagnati. Dopo poco tempo però, ha abbandonato questo progetto per
dedicarsi esclusivamente alla coabitazione. Nell'appartamento, in cui si possono trovare tutte la
comodità per gli anziani, sono presenti sette posti letto organizzati in diverse camere (alcune
doppie), dove i nonni hanno a disposizione il proprio spazio privato, per poi condividere il proprio
tempo in una sala soggiorno e nella cucina, dove spesso arrivano anche amici e familiari, o altri
ospiti della struttura per il progetto di "nonno parking".
"I miei veri nonni sono morti - conclude Gamra - ma qui ne ho trovati tanti. I nostri anziani
meritano rispetto, è per questo che ho deciso di realizzare una pratica nata in Danimarca tanti anni
fa e già in uso nel centro nord Europa. La solitudine, qui, per loro è solo un ricordo, così come i
problemi legati alla gestione economica di un appartamento, che molti, ormai, non possono
permettersi. Qui pagano un fisso ed hanno a disposizione gli operatori che li aiutano quando
necessario, e li ascoltano".
Il progetto de "La Fenice" finora è molto apprezzato dagli anziani ospiti ed è una delle poche
iniziative di questo tipo in Italia, dove la popolazione anziana è pari a 2 milioni e 300 mila persone
sopra i 75 anni che vivono da sole in case di proprietà con quattro o più stanze. L’aumento
progressivo della popolazione anziana provoca la necessità di individuare sistemi di aiuto
all’invecchiamento. Così si diffonde il co-housing per nonni, ed in alcune realtà convivono anche
anziani e non: gli anziani soli con case grandi possono ospitare, ad esempio, giovani studenti
universitari. In cambio però, questi ultimi devono collaborare nei lavori domestici, nel pagamento
delle bollette e farsi compagnia a vicenda. Una realtà che si sta diffondendo piano piano anche in
Italia incontrando vantaggi e svantaggi. I vantaggi sono molteplici. Non solo possibilità per gli
anziani di vivere in un ambiente più stimolante di una casa di riposo, ma, attraverso il cohousing, si
favorisce la socializzazione tra gli individui e la creazione di gruppi d’acquisto solidale, come, ad
esempio, il car-sharing o la localizzazione di diversi servizi, che permettono un buon risparmio
energetico e diminuiscono i numerosi danni all’ambiente.
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D’altra parte, ci sono anche alcuni svantaggi: prima di tutto, il progetto è un processo lungo per
colpa della lentezza della burocrazia, ed inoltre, non bisogna dimenticare che esiste, soprattutto per
gli anziani, la difficoltà del vivere comune e nel dover condividere i propri spazi. Ma è solo questione
di abitudine.
Adattato © repubblica.it
9. Gli psicologi del centro si riconoscono perché portano una divisa particolare.
11. Tutti gli anziani a La Fenice condividono la camera con un’altra persona.
14. Quando coabitano con uno studente, gli anziani si occupano delle spese.
15. Gli anziani a volte fanno fatica ad abitare con altre persone.
FRASE 0 7 8 9 10 11 12 13 14 15
V /F V
Ite
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TERZO COMPITO (10 x 1 punto = 10 punti) PUNTI
Legga il testo e completi ogni spazio vuoto con una parola adeguata
fra quelle elencate nella pagina seguente. Per rispondere usi le caselle
in bianco. Ogni parola può essere utilizzata una sola volta. Ci sono 6
parole in più. Il primo spazio vuoto, item 0, è un esempio.
Fare amicizia è molto importante, ma non è sempre così facile. Quante volte ci è
______[0]_____ di avere un bisogno immenso di parlare con un amico ma, di fronte alla rubrica
dei contatti, non trovare praticamente _____[16]_____ da chiamare? Oppure frequentare sempre i
soliti "amici storici" ci fa sentire mancanza di stimoli e abbiamo bisogno di conoscere gente nuova?
In realtà dopo una certa età trovare nuove amicizie _____[17]_____ più complesso per una serie di
ragioni che tutti possiamo riconoscere: ecco quali sono.
Il tempo è denaro, lo sappiamo, e soprattutto oggi sembra essere molto difficile trovare lo spazio
necessario per includere nuove amicizie. Più si cresce e più i problemi _____[18]_____, sale la
pressione lavorativa, bisogna gestire casa e famiglia assecondando le esigenze di tutti, spesso
lasciando le nostre necessità in fondo alla lista dei _____[19]_____. In questa dinamica gli amici
rischiano di assumere un ruolo secondario. Magari pensiamo a loro più volte durante il giorno:
mentre portiamo i ragazzi a scuola, _____[20]_____ la riunione col capo oppure tra una
commissione e l'altra. Ma trovare il tempo per alimentare l'amicizia già esistente sembra un'impresa
titanica, immaginiamo farsi nuovi amici!
_____[21]_____ si cresce, le priorità cambiano: è triste ma vero. Hai una serie di amici con i quali
chatti sulle reti _____[22]_____, metti “mi piace” alle foto, commenti i loro stati e cerchi di
mantenere i contatti. Peccato però che questi contatti non ti assicurino di avere poi un'amicizia vera
quando ne hai più bisogno. Ma non si tratta solamente di comportamenti: a volte anche la vita ti
porta in una determinata direzione. Per esempio il _____[23]_____ in una nuova città, un
matrimonio, una nuova relazione, la nascita di un figlio, tante esperienze portano a dover scegliere e
a dare priorità ad alcuni avvenimenti.
L'amicizia è importante perché fa bene alla _____[24]_____ e allevia lo stress. Riparti da questo
concetto e concediti del tempo per te stessa, apriti agli altri e crea la giusta occasione per lanciarti
nell’ esperienza di fare nuove conoscenze.
Conosci, invita, frequenta. Sono queste le tre parole chiave per sbloccare la situazione. Allargare il
'giro' delle amicizie e conoscere gente nuova è indispensabile. Basta frequentare gruppi e
____[25]_____ gli stessi interessi: musica, teatro, sport. Puoi fare amicizia anche con i colleghi! È
necessario innanzitutto fare partire l'invito. Se qualcuno ti chiede di uscire dovresti accettare, perché
la frequentazione è il passo più difficile, ma indispensabile per farsi nuovi amici. A qualsiasi età.
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COME FARE NUOVE AMICIZIE DA ADULTI
20.
0. CAPITATO 21.
16. 22.
17. 23.
18. 24.
19. 25.
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