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PROPRIETA' DEI MATERIALI (PT.

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● Proprietà chimiche e ambientali, inquinamento


a. Nella scelta e l' utilizzo di un materiale bisogna tener conto della
composizione interna (gli atomi che lo compongono) e della
interazione con gli agenti chimici esterno (a livello superficiale,
come ossidazione, corrosione e diffusione di sostanze che
penetrano dall'esterno).
b. Le proprietà ambientali riguardano gli effetti che il materiale
produce sull'ambiente.
● PROPRIETA' CHIMICHE: la reattività chimica è la capacità degli elementi di combinarsi tra
loro per formare molecole e cristalli.

● PROPRIETA' AMBIENTALI: Interazione dei materiali on agenti chimici esterni presenti


nell'ambiente.

a. Diffusione: è legata alla capacità di una sostanza, a temperatura elevata, ha la capacità di penetrare
al suo interno. La temperatura è il principale fattore che influenza la diffusione, a causa delle
vibrazioni che induce negli atomi, facilitandone così la migrazione verso posizioni vicine. Ogni
vacanza è una possibile sede per un atomo di sostanza esterna, che può così prendere il posto
dell'atomo che vi era in precedenza.

b. Corrosione dei metalli: E' un fenomeno di degradazione che avviene quando un metallo, esposto a
umidità che induce la formazione di uno strato di ossido che chimicamente degrada la superficie del
metallo. L' ossido può staccarsi e rendere così progressivo il fenomeno.

c. Deterioramento dei polimeri: i fenomeni che provocano la degradazione di un polimero, cioè la


rottura dei legami di tipo chimico, sono sostanzialmente la scissione ed il rigonfiamento. Le materie
plastiche sono caratterizzate da una resistenza che dipende dalla dimensione delle molecole
costituenti; per tale motivo si cerca di ottenere polimeri con molecole molto grandi (macromolecole).

Quando sottoposte a notevoli apporti di energia, le molecole si scindono dando luogo alla
degenerazione del polimero per scissione. Il rigonfiamento si ha invece quando molecole di piccole
dimensioni si pongono come soluto nel sovente (matrice), rompendo così i legami molecolari.

d. Inquinamento: E' dovuto in generale alle operazioni di produzione, uso e dismissione di diversi
materiali, che provocano la dispersione nell'ambiente di sostanze chimiche. Interessa l'atmosfera
(aria), la litosfera (il suolo), l' idrosfera (l' acqua) e la biosfera (flora e fauna). I movimenti di particelle
possono essere Intrafasici (nella stessa fase) o Intefasici (tra fasi diverse) . La velocità di tali
movimenti è il fattore critico nella determinazione della dinamica
PROPRIETA' FISICHE, MASSIVE E DI CONTATTO
● PROPRIETA' MASSIVE: massa volumica e densità
la massa volumica è il rapporto, legato alla struttura atomica della materia, tra la massa di un corpo (in
kg) ed il suo volume (in m3), alla temperatura di 20°C. La massa volumica aumenta con la
temperatura.

La densità, o massa specifica, è il rapporto (adimensionale) tra la massa volumica del materiale e
quella dell'acqua, convenzionalmente pari, a 20°C, ad 1 kg per dm3.

● PROPRIETA' DI CONTATTO: attrito


L' attrito è un fenomeno degradante che si genera nel contatto tra due superfici.

Attrito statico: i due corpi sono fermi l' uno rispetto all'altro

Attrito dinamico: i due corpi sono in movimento relativo

L' attrito (radente) è generato alla non perfetta planarità delle superfici a contatto, i picchi presenti su
una superficie strisciano sui picchi della' altra superficie, generando fenomeni (dispersivi) di tipo
termico.

Fenomeni di attrito sono anche presenti nei giunti rotoidali (cioè di due corpi che ruotano o rotolano
uno rispetto all' altro)
Usura abrasiva dovuta ad attrito
PROPRIETA' MECCANICHE
Descrivono il comportamento meccanico di un solido sottoposto all' azione di
una forza statica, ciclica o dinamica che tende a deformarlo

Le proprietà meccaniche di un materiale sono necessarie per valutarne a idoneità ad un


determinato utilizzo, sono indipendenti dalla forma e dalle dimensioni del provino
RESISTENZA MACCANICA
E' la resistenza che un materiale oppone alla rottura a causa di una forza esterna di
trazione, compressione, torsione, flessione o taglio
● Tensioni unitarie: Quando una forza esterna agisce su un corpo vincolato, al suo interno si
genera uno stato tensionale (per unità di superficie) che tende ad opporsi alla
deformazione indotta. L' unità di misura delle tensioni unitarie è il Newton per unità di
superficie [m2] o [mm2].
Le tensioni assiali possono essere assiali o normali quando sono dirette normalmente alla
superficie e tangenziali quando sono dirette parallelamente alla superficie considerata-
DEFORMAZIONI E COEFFICIENTE DI POISSON

● L' effetto di una sollecitazione di trazione è l'allungamento del materiale (o


dilatazione), la compressione provoca l' accorciamento (o contrazione); la
flessione provoca deformazioni normali con distribuzioni a farfalla lungo la
sezione trasversale del corpo cui si applica la flessione. Con la sollecitazioni
normali gli angoli retti restano tali, pur variando (di una quantità infinitesima) la
lunghezza delle fibre.
● L' allungamento longitudinale relativo e è il rapporto adimensionale

● Si considera convenzionalmente positiva la deformazione dovuta alla trazione e


negativa la contrazione dovuta a sollecitazioni di compressione.
● Le deformazioni tangenziali non provocano variazioni di lunghezza del concio,
ma una variazione degli angoli retti. La variazione dell'angolo retto si definisce
scorrimento tangenziale
MODULO DI ELASTICITA' E LEGGE DI HOOKE

● Il fisico Hooke per primo formulò la proporzionalità tra la


sollecitazione (normale) indotta in un corpo e la sua deformazione;
il fattore di proporzionalità, misurato in [N/mm2] è detto modulo di
Young o di elasticità normale:

La stessa relazione vale per il caso di compressione.


● Nel caso di tensioni (e deformazioni) tangenziali vale (con le
modifiche del caso) una relazione analoga:

Il fattore G è detto modulo di elasticità tangenziale


● Sia E che G si misurano in [N/mm2]
RESISTENZA ALLA FATICA
● La fatica è un effetto degradante che si verifica quando un corpo è soggetto a
sollecitazioni alternate.
● L'effetto della fatica è la rottura del materiale per livelli di tensione inferiori al
limite di resistenza statico.
● La rottura avviene per schianto, in seguito alla propagazione della frattura, che
comincia da una cricca.
● Definizioni:
a. Tensione massima smax: massimo valore di sollecitazione raggiunto nel ciclo di
fatica
b. Tensione minima smin: minimo valore algebrico della sollecitazione

c. Cicli alla rottura N: numero di cicli di fatica al quale avviene la rottura


d. Tensione media smed: è il valore di media algebrica tra la tensione massima e
quella minima
e. Ampiezza della sollecitazione sa: tensione che, sovrapposta alla tensione
costante sm, permette di costruire l'intero periodo del ciclo di fatica


Variazione complessiva della sollecitazione Ds:

● Rapporto di sollecitazione R:
a. ciclo alternato simmetrico
b. ciclo pulsante positivo (dallo zero)
c. ciclo pulsante negativo (dallo zero)

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